LAICA ASHWOOD La Strega dei Patti; Fattucchiera del Nord
۰ Nome » Laica ۰ Altezza » 1.71 ۰ Peso » 57kg ۰ Età » 273 ۰ Razza » Strega ۰ Fascia » Verde ۰ Pericolosità » B ۰ Conto » Borsello ۰ Classe » Fattucchiera ۰ Talento » Danzatrice
Linguaggi { Comune; Antico Teraniano }
Mens: Prima di quel piccolo pasticcio nella Roesfalda ero una strega tutta d'un pezzo. Rapivo i bambini, maledicevo le donne gravide per far nascere dei demoni, sacrificavo giovani verginelli in antichi rituali per attingere alla conoscenza arcana più antica. Dell'incidente vi parlerò poi, ma posso cominciare dicendo che spendere un paio di secoli intrappolata con un paladino finisce col farti rammollire, lui e e le sue frivole chiacchiere di onestà e giustizia. Non credo a quella roba, la giustizia in fondo è solo come il forte dice ai deboli di vivere le proprie vite, pena subire quella che per lui o lei sono la punizione. Però ha reso un punto valido, il male esiste ovunque ed in ogni forma e sapore, come un piatto di olive. Perché fare la parte della cattiva quando posso andare li, ammazzare i cattivi, ed essere venerata come una salvatrice? Certo forse ogni tantino ho avanzato delle pretese un tantino sconce, o magari un piccolo tributo di sangue, ma comunque non ho ucciso nessuno! Qualche stagno forse è un po più popolato, ma non me ne vogliate a male, gli uomini di fede non mi sono mai piaciuti. Troppa sfacciataggine, sapete. per non parlare della servitù, sembra di parlare a dei bambini. Non si servono i daimon, si fanno solo piccoli accordi. Per i dodici, un secolo a riposo e il mondo è andato in malora! Tempo di giocare a fare l'eroe, sarà divertente. Poi, a dirla tutta, un po mi dispiace per tutte le cosucce sanguinarie che ho fatto nel corso del secolo passato. O meglio, in quello passato al secolo di prigionia.
[CAOTICA - CRUDELE - ONESTA]
Corpore: Con tutti questi anni alle spalle e il titolo di Strega mi immaginate come una vecchia rachitica con un bastone nodoso, giusto? Sbagliato, che cavolo, a voi contadinelli vi si posso imboccare le stronzate più allucinanti e ci credereste senza pensarci due volte. Uno dei motivi per cui ci si rivolge ai poteri oscuri è proprio l'eterna giovinezza, il non dover invecchiare mai, poter trovare una scappatoia alla morte. Certo la magia influenza il fisico a modo suo, ma per come la vedo io lo fa sempre per il meglio, se sai come gestirla. Sono esattamente come ero all'età di ventun anni, quando decisi di compiere il rituale d'ascensione. Lunghi capelli neri come piume di corvo, lunghi e lisci come la seta d'oriente, ci sono volte che passo ore ad accarezzarli per quanto sono morbidi e profumati. Mai stata alta e me ne vanto, una donna troppo massiccia finisce col sembrare un uomo, senza contare il problema nel trovare vestiti appropriati. Un po gracile, magra, ma in fondo agli uomini non piacciono le scrofe, loro vogliono delle belle puledre, no? Ma ciò che contraddistingue il mio ramo di discendenza sono gli occhi. Ogni femmina degli Ashwood è sempre nata con occhi verdi come Smeraldi degli Abissi, è così dai tempi della capostipite, Griselda la Mangiauomini. La nonnina ha sempre avuto un certo appetito, non può certo averne colpa. I Lupi, si sa, mangiano sempre le pecore. Il mio vestiario? Ah, per i dodici, di questo ne parleremo dopo. Abbiamo ancora molto di cui parlare, sapete?
[PALLIDA - SNELLA - GIOVANE]
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ † ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Long Ago
La mia storia ha inizio approssimativamente due o tre secoli fa, quando Dortan era ancora governata da pezzenti e i contadini chinavano il capo a quelle della mia stirpe, rispettandoci come divinità. Anzi, sapete cosa, questa parte la salto. Passiamo direttamente al tempo in cui ero nota come la Strega dei Patti, quindi saltiamo un secolo buono di formazione magica e malefatte. Mi chiamavano così perché, grande sorpresa, legavo a me le anime dei disperati tramite patti di natura magica. Tua figlia sta morendo? Servimi per l'eternità e la salverò. La carestia dilania il tuo villaggio? Mettete le vostre patetiche anime in questa bottiglietta e i vostri campi non conosceranno più un periodo di magra. I predoni elfici saccheggiano le vostre terre, oh nobile signorotto? Concedetemi la vostra primogenita come serva e una piccola legione di diavoli e non-morti farà una rapida visita al loro accampamento, massacrandone uomini, donne e bambini. La Strega dei patti non faceva mai un lavoro a metà, quelle piccole pesti dalle orecchie a punta ancora si ricordano di me, probabilmente. Ma ahimè, quel gioioso e longevo periodo della mia vita fu stroncato di netto quando arrivarono loro, i Cacciatori di Streghe. All'inizio non gli diedi poi tanto peso, al diavolo loro e la loro crociata contro il male. Fui stupida, a sottovalutare la disperazione della mia servitù, a sottovalutare le reali risorse del mio nemico. Continuai a fare quello che facevo sempre, a riscuotere anime e viziarmi nella mia dimora, tra serve e demoni di ogni colore e dimensione. Solo per finire in trappola come un topo, sigillata anima e corpo in uno specchio insieme ad un cane da guardia dalla mente incorruttibile. Mi ci volle quasi mezzo secolo per liberarmi di lui e delle sue ciance, solo per frignare e disperarmi quando realizzai di essere rimasta sola. Per mezzo secolo, intrappolata in un pezzo d'arredamento, ove sarei dovuta restare per sempre. Poi un branco di cacciatori di tesori, inavvertitamente, fece il grave errore di prendere quel grosso specchio dall'aria minacciosa, finendo per venderlo ad un signorotto di una terra che ora chiamano Roesfalda. Il nobile di per se non mi interessava, per questo attesi nello specchio, pregando per una via di fuga. E la trovai, nell'ingenuità della sua bella e arrogante figlia. Non vi annoierò con i dettagli, certe cose mi piace tenerle tutte per me. Presi possesso di quanto apparteneva a lei. Manipolare le memorie dei familiari e dei pochi domestici non fu difficile, il popolino a malapena la vedeva. Ricominciai a fare ciò che avevo sempre fatto, per pochi mesi, prima che una terribile realizzazione mi scuotesse l'animo. Essere cattiva, non mi divertiva più. Portare la gente alla follia con patti senza scappatoie, far disperare madri e mogli per la scomparsa dei loro uomini, non era più divertente. Era noioso, vuoto di significato, deliberatamente straziante. Ed è più o meno per questo motivo che ho finito col divenire una semplice Fattucchiera padrona di una piccola terra circondata da montagne. Una terra priva di un vero esercito, ma a questo sapevo come porre rimedio.
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Avevo una terra fertile, un maniero degno di un nobile, una servitù fedele ed un popolo che mi riveriva come fossi la salvezza incarnata. Spendevo le mie giornate camminando tra le vie del vivace borgo, tra i mari d'oro dei campi di grano, lungo le rive serene del fiume ove i pescatori spendevano pigramente le proprie giornate. Frutteti, allevamenti, piccoli posti di guardia lungo le strade. Quando calava la notte i mariti fedeli e le loro famiglie andavano a dormire, mentre i giovani con la propria sudata paga ed i mariti infelici andavano la bordello, in cerca di un falso eppur soddisfacente amore. Questo finché i signorotti dei regni vicini non decisero che la mia erba era ben più verde della loro. Avevo la mia magia, i miei trucchi, la mia esperienza. Ma uno, alla fine, conta sempre e solo per uno. Il valico viene bloccato dalla neve durante l'inverno, ma col giungere della primavera i miei adorabili vicini sarebbero giunti per togliermi il mio piccolo reame felice. Nessuno sarebbe in grado di allestire una vera e propria armata, specialmente in un lasso di tempo così breve. Ma, come ho detto, io ho i miei trucchi. Ed oltre a quelli, sapevo anche dove si trovava la cripta in qui i cacciatori di Streghe seppellivano i loro fratelli caduti. Mi avviai nei freddi cunicoli sottostanti al castello, superando antichi trabocchetti e stupidi enigmi per avere accesso alla sala comune. Intorno a me più di mille bare, incastonate nei muri, una splendida catacomba. Il rituale fu lungo e macchinoso, poiché non mi limitai ad asservire le loro anime e di loro corpi, ma feci mie anche le loro memorie e la loro esperienza. Appresi l'arte della lama, l'eleganza del campo di battaglia, la presenza che nel silenzio più buio scuote gli animi delle persone e le spinge a combattere sino alla morte. Quando i pugni cominciarono a picchiare sulla fredda pietra, e le mani a spuntare dai muri, vidi quei volti mascherati dal duro acciaio farsi vicini a me. Si chinarono al suolo, abbassando il capo in segno di rispetto, erano miei. Quando le nevi si sciolsero, l'esercito del signorotto marciò a ranghi serrati nella mia terra, accampandosi col calare della note. Quando l'alba sorse, cavalli intimoriti furono spediti a casa con indosso i corpi scuoiati dei loro padroni, attorno al collo i vessilli sgualciti del loro casato. I pochi sopravvissuti tornarono a casa in lacrime, raccontando storie della Regina Rossa e dei suoi Cavalieri Cremisi. Da quel giorno nessuno osò più metter piede nella mia terra con un esercito superiore ai venti uomini. Ad oggi essi ancora riposano nelle sale del maniero, nella cripta che giace sotto di esso, dormono aspettando una mia chiamata. Ho fatto si che una milizia stabile fosse addestrata, ma so bene che il la loro eterna servitù continuerà a farmi comodo, in futuro.
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ † ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ The Book of Shadows
Avete mai sentito parlare di un Grimorio? Libri pervasi di magia, dai quali le Streghe attingono il pieno potenziale delle loro capacità, permettendogli di lanciare incantesimi e maledizioni talmente potenti che persino gli Antichi Draghi tremano al sol pensiero. O questo, almeno, raccontano le leggende. In realtà il Libro delle Ombre serve come mezzo di comunicazione con gli spiriti, o meglio le ombre, che esistono nel reame dei sognatori. Se aperto il libro di fatto presenta solo una lunga serie di pagine vuote agli occhi dei comuni esseri viventi. In esso però le streghe trascrivono domande, nella speranza che gli amici dall'altra parte siano abbastanza generosi dal rispondere senza enigmi o assurdi giri di parole. Domande a volte sciocche, a volte importanti, ma domande dalle quali le streghe si aspettano risposte esaurienti e convincenti. A ragion del vero molte sono le streghe che utilizzano il proprio grimorio per prendere appunti in merito ai propri incantesimi, nascoste dietro la sicurezza del suo incanto, parole che nessuno sarà mai in grado di leggere. Ed altre ancora lo usano per sigillarvi i propri segreti, le proprie colpe ed i propri desideri, le proprie paure ed i propri incubi. Per anni ho cercato di fare mio l'incanto sigillato sul grimorio della mia defunta nonna, e solo recentemente ho cominciato a decifrare parte del suo contenuto. Incantesimi tremendi, che sfruttano le debolezze e i sogni delle altre razze comuni. nani portati alla pazzia, credendosi fatti d'oro che si strappavano la carne di dosso a morsi. Ombre private dei propri ricordi, dilaniate sino a non lasciare più nulla, se non i vuoti gusci di carne che utilizzavano come dimora. Le Antiche creatura della selva abbattute e torturate da una fiamma antica, l'arte piromantica appartenuta alle prime streghe, un fuoco dotato di vita propria che consuma tutto ciò che tocca, spinto da una fame sconfinata. Ed altri ancora, decine di pagine che ancora dovrò decifrare, che probabilmente conterranno passaggi e stregonerie ancora più terribili di quelli letti sin ora. Le mani mi tremano al sol pensiero, non vedo l'ora di poter consumare ogni singola conoscenza racchiusa in queste antiche pagine.
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ † ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Tools and Trinkets
La magia è uno strumento potente, versatile, ma non bisogna affidarsi solamente ad essa se si è una strega. L'arte del controllo e dell'inganno sono alla base della nostra stirpe, la conoscenza di ogni pianta ed ogni elemento il cuore pulsante della nostra arte. Da generazioni gli esseri umani, gli elfi e anche altre creature si rivolgono a noi, alla nostra esperienza, per ottenere ciò che più desiderano al mondo. Amuleti incantati capaci di donare eterna bellezza, filtri d'amore per ingannare il cuore altrui, veleni capaci di generare sofferenze ed effetti talmente tremendi dal temere persino di pronunciarne i nomi. Non fraintendetemi, in fondo si tratta sempre e solo di affari, contratti rispettati, quel genere di contratti che si firmano con una goccia di sangue a fondo pagina. Però ai mortali noi Streghe non riveliamo certo tutto, ci sono cose che rimangono solo nostre, altre che si cedono solo dietro un prezzo molto espansivo, e solo a persone meritevoli di simili privilegi. Amuleti maledetti, da dare come meri regali, osservando poi il lento sfracello di chi una volta si fidava di te. Polveri dall'aspetto innocuo, capaci di far scaturire fulmini o scacciare la luce dal cielo, anche se per un breve istante. Cosa c'è? Pensate che dopo tutti quei rituali una Strega possa considerarsi ancora un essere umano? Desolata di deludervi, ma non ho fatto tutta questa fatica solo per essere un altro pezzo di carne destinato ad invecchiare e morire. Siamo comunque creature dell'ombra, legate all'oscurità di questo mondo, abituate a vedere ben oltre la tenebra e le nebbie che lo circondano. Le malelingue ci chiamano volgarmente bambole, per via della nostra pelle, dura come il marmo. Non sorprendetevi, è nella natura del debole cercare scuse per insultare e disprezzare il forte, la loro invidia è ciò che li rende così facili da controllare. Ed anche col passare dei decenni questa verità è rimasta immutata, con un mondo così preoccupato a cambiare dopo ogni generazione dal non realizzare quanto in realtà tutto sia rimasto esattamente come prima. Cambiano i vessilli, i nomi, gli obbiettivi. Ma la gente? No, la gente non cambia mai. Ed è proprio per questo che creature come me continueranno ad esistere.
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ † ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Do you want to make a deal? | |