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voci dal profondo ~ rivelazione

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Numar55
view post Posted on 20/7/2016, 04:00 by: Numar55




Se possibile la distruzione attorno a me si ampliò a dismisura. La terra sotto di me si disintegrò portando con sé la marmaglia umana sopravvisuta all'inondazione, l'oceano stesso si sollevò più in alto di quanto avessi mai potuto ritenere possibile. Per quanto riguarda me, non fui abbastanza veloce: le acque mi presero al volo trascinandomi verso il basso, quasi a voler punire la mia mancanza di rispetto nei confronti della gravità. E per la prima volta da quando i traditori mi rinchiusero nelle profondità di Ur Lachesh, intorno a me ci fu solo il buio.
Per cinque secondi.
La pressione dell'acqua attorno ai miei occhi d'improvviso svanì permettendomi di riaprire le palpebre. E ciò che vidi mi lasciò senza fiato.
Davanti a me una sala d'oro si estendeva in tutta la sua magnificenza. Le pareti erano decorate da arazzi ed incisioni sui quali erano rappresentate scene di battaglia e trionfo. Ai lati vi erano anche delle statue che svettavano sulla stanza, quasi si rendessero conto di essere probabilmente le migliori opere che l'arte stessa avesse da offrire. Il pavimento poi era percorso da un labirintico sistema di incisioni attraverso il quale scorrevano costanti chissà quanti litri di sangue. L'inebriante odore di quel nettare mi fece venire un brivido lungo la schiena, spingendomi a stringere con forza i braccioli di pietra.
Solo allora mi resi conto di sedere su un imponente trono di marmo. E di non essere il solo in quella stanza.
Inginocchiati dinnanzi a me, decine di uomini e donne stavano immobili, in attesa di un mio ordine. Il pallore della loro pelle e il colore giallastro delle loro iridi non lasciò spazio al dubbio: erano vampiri. E in fondo al cuore li riconobbi come membri della mia stirpe. I miei figli, la mia progenie, tutti coloro che erano stati massacrati durante la Guerra dei Cinque erano lì davanti ai miei occhi, come secoli prima.
Bastò il ricordo di quegli eventi così devastanti per donare alla mia mente un filo di lucidità. Dov'erano il gigante e gli angeli deformi? Come facevo su un trono quando poco fa ero stato inghiottito dall'oceano? Le meraviglie comparse davanti ai miei occhi mi avevano completamente stordito ma ora la mia mente galoppava rapida. Diede nuovamente un'occhiata in giro ma non trovai alcuna risposta ai miei dubbi, quindi mi rivolsi ai miei figli.

"Dove sono?"

Quelli si limitarono a fissarmi, parevano confusi quanto me. Poi si levarono all'unisono in piedi e cominciarono ad avvicinarsi tendendo le mani verso di me come per toccarmi. D'improvviso la loro semplice vicinanza mi diede alla nausea; la loro bellezza rasentava la perfezione, vero, ma mancavano di diversità. Una massa uniforme di individui identici, un concetto che semplicemente la mia mente non poteva accettare. Allo stesso tempo le mie orecchie percepirono sibili e bisbigli nell'aria, non avevano una fonte certa ma sembrava piuttosto che fosse la sala stessa a generarli. Man mano che quelle bambole mal riuscite si avvicinavano, il rumore crebbe di intesità fino a diventare un vociare confuso. Fu talmente forte da costringermi a tapparmi le orecchie e a crollare sulle mie ginocchie.
Ormai ero circondato e potevo sentire alcune delle mani toccare la mia pelle. Vorrei poter dire che era una sensazione spiacevole ma mentirei... faceva proprio male, cazzo! Dovunque i vampiri toccassero lasciavano una profondo ustione alla pari di un marchio per il bestiame. O per gli schiavi.
Quel pensiero mi fece andare su tutte le furie. Ordinai al mio corpo di ingrandirsi e di assumere fattezze bestiali e quasi immediatamente mi trovai a svettare sulla calca di assalitori. Non appena le braccia si tramutarono in ali, sbattei per terra gli uncini ossei posti sulla cima. Alcuni vampiri furono sbalzati all'indietro ma molti altri si avvicinarono toccando il pelo nero dai tratti verdastri.
Con un ringhio mossi le ali e mi elevai in volo sopra la folla. Il mio sguardo feroce si posò sulla folla per poi concentrarsi su un vampiro in particolare; non aveva nulla di speciale rispetto agli altri ma al momento mi servivano "alleati" e non potevo fare certo lo schizzinoso. I miei occhi baluginarono di una luce rossastra e quello fu per un attimo in preda alle convulsioni per poi gettarsi con le zanne e gli artigli sui suoi compagni. Feci la stessa cosa con un altro, distante da quello già ammaliato, e poi planai. Gli uncini trapassarono con facilità diversi corpi, gettando addirittura qualcuno in aria, creando involontariamente un macabro spettacolo pirotecnico grazie alle morti dei vampiri che esplodevano in cumuli di cenere.
Quando mi ritenni soddisfatto, atterrai. Attorno a me non vi erano altro che i resti della mia progenie, come un tempo così ora. Solo uno di quelli che avevo ammaliato era scampato alla massacro, si muoveva senza meta dando pugni all'aria. Mi avvicinai con calma, gli posi le mani sul volto e con metodicità gli spezzai il collo. Con distaccato interesse fissai la cenere rimasta sulle mie mani finché d'un tratto quella cominciò a bruciare. Repressi un gemito piegandomi su me stesso mentre il vociare che aveva riempito la stanza urto di nuovo le mie orecchie. Nonostante il bruciore fosse aumentato a tal punto da annerire le mie stesse mani, riuscii a cogliere qualche parola.

"La santa attese a lungo che il drago illuminasse la notte
Ma egli non si accorse di divorare se stesso nelle fiamme"


Non persi nemmeno tempo a domandarmi cosa potesse significare quella frase. Il mio corpo si stava lentamente annerendo come se un fuoco invisibile ne divorasse le carni. Questa non resistetti al dolore e urlai con tutte le mie forze mentre crollavo a terra, contorcendomi come un verme per la sofferenza che le mie carni stavano subendo.
Un respiro sopra di me. Lentamente alzai gli occhi.
L'ultima cosa che vidi fu il salone d'oro in preda alla fiamme e l'immagine di un drago di fuoco che mi fissava.
L'ultima cosa che sentii furono le sue fauci ardenti chiudersi sopra di me.



L'Artista


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

Fisico: 75%

Mente: 75%

Energia: 140%-5%-5%= 130%


Passive:
- Può trasformarsi in una creatura mostruosa di notte (5)
- Capacità di volare (4)
- Insensibilità al dolore (6)
- Compiere azioni con forza sovrumana (6)
- Rende guarigione di potenza pari a consumo (6)

Attive:

Riastrad
La forza del giuramento compiuto all'ottenimento della Rìastrad è tale da influenzare le capacità dell'artefatto. Non solo potrà rafforzare il portatore innanzi alle bestemmie altrui, ma potrà anche imporre sugli altri il proprio codice morale, spingendoli a comportarsi come gli dèi vorrebbero. L'influenza dell'arma è una malia che induce il bersaglio ad azioni violente che causino danno altrui, pena subire un danno Basso alla mente sotto forma di dolori acuti ed emicranie.
[consumo basso energetico, natura psionica]


Note:

Prima di tutto scusate davvero per il ritardo, ragazzi! Vedere il proprio post autocancellarsi poco prima di pubblicarlo sono cose che urtano lievemente lo spirito...
Come faccio ciò che abbiamo concordato in confronto!

 
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9 replies since 2/7/2016, 13:51   261 views
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