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Tais

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view post Posted on 15/8/2016, 13:24
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Salerno

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Nome:
Tais

Gold:

Età: 100 anni circa

Link utili e cronologia delle modifiche:


Aspetto
Ha i capelli d’argento corti e gli occhi azzurro, dal taglio dolce e gentile; i tratti facciali giovanili ma aristocratici, con un naso all’insù e le labbra sottili e rosate; il corpo è snello e liscio, ma agile, alto 1.80 circa. Ha una cicatrice lunga e piuttosto spessa sulla tempia sinistra.


Personalità:

Comprensivo e gentile. Ha vissuto per molti anni da solo, per questo ha difficoltà a relazionarsi, ma è grazie anche a questo ha capito, che i pregiudizi sono inutili e che le razze, in un modo o nell’altro, sono uguali. Ha una grande pazienza, che mette da parte solo se si fa del male alle persone a cui è affezionato, e un cuore pieno di speranza e amore, che vorrebbe condividere con gli altri. Ama la poesia e la letteratura, è infatti molto poetico e riesce a vedere il bello anche nelle cose più strane e buie. Nonostante questo, è tutt’altro che credulone infatti si fida poco degli estranei, ma è sempre pronto ad aiutare ogni essere vivente


Sinossi:
Romantico; riflessivo; gentile ; poeta; svelto; protettivo


Biografia:
Da dove provenga nessuno lo sa, neanche lui stesso. L’unica cosa che era in grado di fare, era camminare, anche 10 miglia al giorno a piedi. La sua vita era una continua passeggiata, fin da quando era bambino,. Il suo unico pensiero era: “Cammina, evita gli altri e cammina”. Evitava tutti: gli umani, gli elfi, i nani. Imparò la solitudine dalle sue comminate, a capire la lingua comune (ma non a parlarla), dagli umani cosa fossero i pregiudizi, dai nani cosa fosse il duro lavoro, dagli elfi la superbia, dalla progenie dei draghi la pazienza, dai pelle verde la perseveranza. Era intelligente, ma non sapeva chi fosse. In una notte di tempesta però tutto cambiò, erano giorni che pioveva e non aveva un posto dove riposare o qualcosa con cui coprirsi. Era stanco, assonnato, dolorante, con il corpo bollente, cadde a terra svenuto.
Quando si risvegliò, era in una casa in un letto comodo e caldo. A prendersi cura di lui c’era una femmina umana gentile e buona. Lianna, era una donna bellissima, con i capelli neri e gli occhi verdi un viso curato e gentile, non era come gli altri umani: lei rispettava gli altri e aiutava chi ne aveva bisogno. Al inzio non fu facile, lui era muto, diffidente e impacciato. Ma poco a poco si aprì, cominciò a parlare e per la prima volta scoprì cosa era un sorriso. L’incontro con Lianna fu l’inizio della sua vita: capì chi e cosa era: la ragazza gli diede il nome di Tais. Tais era un elfo, con lunghissimi capelli d’argento (che inseguito tagliò) e gli occhi azzurro del ghiaccio; i tratti facciali erano giovanili e adolescenziali; il corpo snello e liscio, alto 1.80 circa e le orecchie a punta. Oltre a Lianna conobbe suo padre, Oswald, un guerriero, uno spadaccino, un virtuoso nell’arte della guerria, forte e deciso; sua madre Gioa, una poetessa, una guaritrice, una studiosa, una persona gentile e premurosa; e suo fratello Cirius che era appena un bambino, turbolento, ma amabile. Con Oswald, Tais scoprì l’arte della spada e della battaglia, imparando un stile di spada leggero (simile alla schermaolimpica); con Goia imparò a leggere scrivere e ad apprezzare la letteratura e la poesia, e l’arte della cura; con Cirius imparò come ridere, divertirsi e vedere il mondo con fantasia. Passarono 15 anni e Tais divenne una parte integrante della famiglia, amava tutti in maniera pura e sincera, in special modo Lianna: quando lei ed era felice, lui era felice. Tais amava il cuore di Lianna, così gentile e buona. Sì Tais, era innamorato di Lianna, e non perdeva occasione di dimostrarlo. Le regalava ogni giorno un fiore, scriveva poesie solo per lei, andava da lei quando aveva dei problemi e lei faceva altrettanto. Purtroppo lei, nonostante tutto l’amore incondizionato che il ragazzo provava per lei, si fidanzò con un altro uomo, con cui inseguito si sposò. Ma a Tais non interessava, anche da sposata, Lianna era la sua luce, la sua confidente, la sua ancora di salvezza. Lui continuava ad amarla, perché la vedeva felice e sorridente, e per lui bastava questo per essere felice. Lianna andò a vivere con suo marito, mente Tais rimase nella casa dove era rimasto per 15 anni, ma si teneva in contatto con la sua amata via lettere. Purtroppo la cosa non durò; se prima Lianna sembrava la donna più felice del mondo, ogni giorno che passava a trovarli e a spedire lettere, sembrava non essere più felice. Tais fu il primo ad accorgersene. Dopo 2 anni dal matrimonio, Lianna smise di scrivergli. Tais decise di fare una sorpresa a Lianna portando con se anche, l’intera famiglia. Arrivarono a casa del marito di Lianna, solo per scoprire una cosa terribile: Lianna piena di lividi e ferite, con lo sposo che la trattava al pari di una serva, tutto in un unico raccapricciante spettacolo. Oswald, vedendo sua figlia in quelle condizioni affrontò fisicamente e verbalmente il genero, insieme a Cirius, e Goia portò via la donna, subito. In tutto questo Tais rimase immobile, turbato e sconvolto: un’emozione nuova lo aveva pervaso e con questo un sentimento mai provato prima. L’odio! Tais odiò il marito del suo grande amore. Lo odiò così tanto da ucciderlo con la sua sciabola, mentre questo lo ferì alla tempia (dove rimarrà per sempre la cicatrice). Tais riprendendo coscienza di se, si spaventò alla vista del cadavere, ma con lui c’erano Oswald e Cirius, che gli dissero di scappare, così che loro si sarebbero preso la colpa dell’accaduto. Nonostante le sue insistenze Tais scappò, e l’uomo che lo considerava come un padre, e suo fratello, vennero arrestati. Ma l’elfo si consegnò personalmente alla giustizia, salvando la sua famiglia. Mentre stava andando verso il carrozza che lo avrebbe portato via, venne avvicinato da Lianna che gli mise di nascosto una lettera nella sua cintura. Sarebbe dovuto rimanere rinchiuso per il resto della vita, ma la carrozza venne attaccata dai briganti. Quando venne catturato, e il suo ultimo desiderio prima di morire, fu quello di poter leggere la lettera di Lianna.

“Caro Tais, mio grande e dolce amico. Tu che mi sei stato d’aiuto per tutti questi anni. Questa sarà l’ultima lettera che ti scriverò, quando tutto questo sarà finito io partirò lontano e non ci rivedremo mai più. So che sarai triste a sentire queste parole, ma adesso ti dirò il perché.
Quando ho sposato mio marito credevo di essere felice, vedevo mio padre che ci dava la benedizione, congratulandosi con noi e augurandoci un futuro radioso. Mia madre che piangendo mi dava baci e consigli. E tu, che nonostante tutto l’amore che provi per me, hai dato la tua benedizione. La prima notte di nozze, capì che c’era qualcosa che non andava: mio marito era impaziente , mi prese con forza e non con dolcezza come doveva essere. Il giorno dopo mi aveva lasciata sola sul letto di nozze per andare chissà dove. Più il tempo passava, più io facevo di tutto per renderlo felice, ma lui non era felice, neanche sapendo che eravamo marito e moglie. Mi picchiava forte, mi costringeva a fare i lavori più umili da sola, e a sorridere agli ospiti. Quello che doveva essere il periodo più bello della mia vita di trasformò nel peggiore.
Io rimasi in cinta, ma persi il bambino … a causa sua. Non te l’ho detto perché sapevo come avresti reagito. L’unica cosa che aveva un senso per me, in quella vita erano le tue lettere, le tue poesie e i tuoi fiori. Avrei voluto provare amore per te, ma quello che sento quando sto con te è un’altra cosa: la speranza. Tu, che eri muto, senza famiglia e senza uno scopo apparente, avevi ripreso a parlare e imparavi in fretta, diventando un ragazzo dolce e sensibile. Tu sei la mia speranza, mio dolce e tenero Tais. Ricordi quando dicevi che ero la tua ancora di salvezza? Beh tu eri la mia. Io ti vorrò sempre bene e non ti dimenticherò mai. Quindi ti prego, non dimenticarmi.
Lianna.”

Leggendo questo Tais, ricordò la sua vita con Lianna e la sua famiglia, dopo tanti anni da solo, aveva trovato una casa dove tornare, aveva imparato tante cose, prima tra tutte l’amore e poi, cosa per lui più importante, la speranza. Capì che non era pronto per morire; prese una spada e ferì il capo dei briganti, scappando via e mandando l’intera banda in pasto a delle piante carnivore giganti e affamate.
Tais riacquistò la speranza, e ricominciò a camminare come all’inizio della sua vita, stavolta però con il cuore ricolmo di tante cose, spiacevoli e piacevoli. Tais, ora trovare un nuovo luogo chiamato casa e uno scopo per dare senso alla sua vita.

Razza
Elfo d’argento


Risorse
Corpo 79%, Mente 100%, Energia 90%

Classe

Campione

Talento
Guardiano

Le Fasce
Bianca

Pericolosità
D

Linguaggi
Comune; Lingua del nord

Equipaggiamento
Sciabola.
Pomate, per le ferite superficiali e lividi.
Coltello.

Alleati
Lianna, Cirius, Oswal, Goia

Abilità personali:

Precisione con la spada (Fisica, Bassa=5%)
Creazioni di unguenti e pozioni (Passiva, Psionica, Medio =20%)
Toccata (Fisica, Bassa=5%)
Sopravvivenza (Passiva, Psionica, Alto =20%)


Abilità razziali:

Sensi migliorati (6 utilizzi)



Edited by Elena Yensid - 15/8/2016, 23:52
 
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view post Posted on 30/8/2016, 21:27
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Like a paper airplane


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Scusa innanzitutto per il ritardo.

Ci sono due cose che sono subito da correggere:
- La distribuzione delle risorse è scorretta: deve avvenire per 25 o multipli dello stesso e in totale la somma delle varie risorse deve essere 300.
- Sarebbe meglio tu descrivessi in modo più completo e discorsivo sia le tue abilità personali che le armi in tuo possesso ^^
 
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1 replies since 15/8/2016, 13:24   156 views
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