Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Finale: Ray Vs. Bankotsu

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view post Posted on 6/5/2007, 17:05
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CITAZIONE
Regole: Nessuna lamentela in OT. In caso di comportamento scorretto da parte dell'avversario, avvisare privatamente un giudice (Ray, Bankotsu o Trias), che terrà conto della scorrettezza nella valutazione finale del duello. Qualsiasi lamentela all'interno del topic stesso verrà utilizzata come penalizzazione all'interno del duello ai fini della valutazione in sportività.
Regole: Un post di presentazione più cinque post di combattimento.
Luogo: Sala del trono.
Ora: Indifferente.
Avvertenze: In caso di impegni gravosi, l'utente può richiedere una proroga in questo topic per allungare il limite di tempo per il suo post, in caso contrario, ogni partecipante avrà tre giorni per postare una risposta, in caso contrario, al quarto giorno perderà automaticamente l'incontro.
Primo post: Ray~

 
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view post Posted on 8/5/2007, 13:50
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~ No shakin' throne ~


Post di presentazione ~



image
La finale. Lo scontro più importante. Forse il più atteso, da sempre. O almeno così si dice.
Eppure per quella finale non v'erano né maree di musicisti, né tifosi festanti. Non un solo spettatore, né testimoni ch'avrebbero potuto narrar del combattimento che in quella sala avrebbe preso luogo.
Ma la musica v'era, in realtà. La musica che lo seguiva ovunque andasse, assaporando caldamente la sua tanto effimera presenza, sfiorandolo solo con la punta della lingua. Si diffondeva mefitica, divorando e cibandosi degli animi, celandosi fra le ombre.
Ed era lì anche quella volta, a concedergli un sapiente aiuto, nonostante il ragazzo fosse consapevole ch'a nulla sarebbe servita, contro quell'avversario.
Ignorata, in realtà.
Né lei, né null'altro pareva esistere in quel momento. E per quanto ostentatamente tentasse di suonare, a ogni suo movimento, ad ogni fruscio del suo manto piceo, il ragazzo non le porgeva orecchio. Solo una cosa attirava la sua attenzione, imponente innanzi a lui.

Bleed
Silken auburn strands
Glassy nails on marble hands
Past the sun, through darkness falling
Can you hear the raven calling?


Non erano le colonne che, gigantesche, del diametro di diversi metri, reggevano il soffitto del salone, agli angoli dello stesso. Né le numerose fiaccole che, ardite, parevano voler donare alla sala un ultimo spiraglio di speranza, prima d'esser completamente divorate dalle tenebre incalzanti.
Era innanzi a lui, a fondo sala, con due torce ai lati che, torte e simmetriche in ogni loro punto, gli facevano da splendente cornice. Pareva chiamarlo.
Il suo destino, o luogo naturale che dir si voglia. Il trono.

Nevermore
Thrice they dance with stony fate
Bloddy daggers mind doth create
revenge in blindness, join with shade
Can you bear the silver blade?


Sorgeva dalla pietra stessa, secolare quanto lei. Scalfito solo dalla screziata luce dorata delle fiaccole, che impudente alzava le sue lunghe dita su di lui. Solido. Estremamente raffinato. Forte. Drappi di un blu profondo quanto la notte e rifiniti d'oro e nero parevano volerlo proteggere più che impreziosirlo. Volevano coprirlo. Nasconderlo.
Gli stemmi d'antichi re ed antiche casate imploravano d'esser cancellati da essi, poiché lacerati dal tempo, privi d'un senso che li costringesse a continuare ad esistere.
Lo voleva. Era suo di diritto.

Break
Torment in plain: black and red
Cannot hide, the plague will spread
royal, deadly with canine grace
can you take the world you face?


Fu quasi con passo tremante che salì quei pochi gradini che lo separavano dal suo volere. Quasi.
Deciso e fremente, lo sguardo d'un folle, accarezzò la pietra una prima volta, e poi una seconda, assaporando il gelo d'una eternità che solo il tempo è in grado di scalfire e'l dinaparsi della poca seta sfuggita ai drappi, morente.
Si volse alle porte ch'attendevano, all'altro capo della sala, e sorrise, piegandosi al suo seggio.
Si ritrovò seduto in meno tempo di quanto s'aspettava.
Era freddo.
Era scomodo.
Era duro.
S'accoccolò fra i due "bracciali", quasi sdraiandosi di lato, poggiando il mento lungo il braccio e infine in su le nocche d'un pugno chiuso perché trovasse sollievo.
Scomposto, nella posizione più tipica d'un teppista che d'un Re, sentì che gli mancava solo una corona per poterne soggiogare mille e mille milioni, solo con lo sguardo.
Era tutto ciò che desiderava.
Finale? Combattimento?
No. Quel giorno avrebbe solo ricevuto un suddito da torturare, ma null'altro.
Piegato in avanti, il suo volto si contorse in una smorfia gentile.

₪ Vieni Bankotsu... ti aspetto. ₪

Go.


SPOILER (click to view)
Energia ~ 100%
Ferite ~ Nessuna
Equipaggiamento ~ Ira °°°°°°
Fiamma °
Canto della sera °
Illusione del mattino °°
Specchio di tragedia °
Abilità e tecniche utilizzate ~
Sii la mia forza x Ray è in grado di incutere paura nelle persone a lui accanto. Il livello di paura sarà sempre presente, e non condizionato dalle caratteristiche psicologiche dell'altro, ma in quantità diverse, a seconda di quanto e come si entrerà in contatto con lui. Percepirne solo l'odore, infatti, provocherà semplicemente un leggero brivido lungo la schiena. Ascoltare le sue parole, o i suoi passi, accrescerà questa sensazione, alimentando i brividi e la paura. Entrare in un contatto visivo profondo e analitico, oppure troppo prolungato con Ray causerà un lieve senso di terrore. Percepirne la presenza ma non poterlo vedere aggiungerà a questo anche un lieve senso di ansia. Un contatto prolungato con il suo corpo provocherà vero e proprio terrore, e cercare di entrare nella sua testa per utilizzare un'illusione, o qualsiasi altra tecnica che necessiti di manipolare la sua mente, è un rischio che nemmeno i più coraggiosi potrebbero arrischiarsi a compiere, uscendone sani. Quest'ultimo effetto risulta praticamente inutile in quanto Ray, possessore della "mente lucida", resterebbe immune alle illusioni in ogni caso. Questi effetti sono comunque attuabili solo su utenti di energia pari o inferiore. La paura, in sostanza, equivale a quella di ritrovarsi da soli in una stanza completamente buia, senza sapere da cosa si è circondati.
La paura non è né magica, né illusoria. E' semplicemente una sensazione emanata dal personaggio più assimilabile al concetto che "Ray fa paura" per i suoi comportamenti e il mistero che aleggia intorno alla sua figura. Un'abilità quindi più utile a scopo narrativo che all'interno di un duello.


Edited by Ray~ - 8/5/2007, 20:13
 
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_Bankotsu_
view post Posted on 9/5/2007, 14:52




»Intro_
¤ Cause For Confront ¤


Silenzio, solitudine.
Il Guerriero si concentra, riflette. Un pensiero vola al suo prossimo scontro, e lungo la schiena avverte immediatamente un brivido. Ha atteso a lungo questo momento, è stato costretto a sconfiggere insulsi pidocchi per poter arrivare fin lì, ma finalmente i suoi sforzi potranno essere ripagati.
Respira, sereno.
In ginocchio, le mani sulle cosce ed il busto eretto, osserva con trepidazione l'oscurità che lo circonda. Molteplici sono le domande che attraversano la sua mente, per la maggior parte preoccupazioni relative ai suoi nuovi poteri demoniaci. Si chiede se riuscirà a domare la bestia che è latente in lui.
Ma non trova alcuna risposta.
Sospira. E' tempo di andare.
Socchiude gli occhi, e si alza lentamente. Afferra l'alabarda che era posata verticalmente al muro, al suo fianco. Stringe il pugno attorno all'elsa, e si sente pervadere da un'energia familiare, conosciuta, fraterna. Tutto ciò lo fa sorridere. Ha voglia di combattere, di mettersi alla prova.
Esce dal suo rifugio, fa un passo verso il mondo esterno.
E' notte, fuori. E la luna ha uno strano colorito rossastro.
Il cremisi del sangue.

[...]

Il castello era immenso.
Si stagliava contro la luce lunare con maestosità, nonostante le numerose crepe che ne segnavano le mura, simbolo di grandezza e potere di antiche dinastie. Un luogo lugubre e sinistro, totalmente inadatto alla finale di un torneo.
Fin dal momento in cui Bankotsu vi aveva posato piede, però, gli era parso che quel posto potesse essere l'unico veramente adatto ad uno come Ray. Il Capoclan aveva la tendenza al macabro, come era facile intuire dai suoi comportamenti. Era cambiato, e non solo fisicamente. Di questo il mezzodemone si era già accorto, constatando come da un amico-rivale qual'era Half Ray, questi fosse mutato in un despotico capo altezzoso e distaccato. Nuovi poteri erano sorti in lui, come quell'aura di terrore che lo attorniava, influendo sulle personalità deboli e assoggettandole. Solo un indizio di come la paura fosse divenuta la sua più cara amica, oramai.

Reveal to me the mysteries
Can you tell me what it means?
Explain these motions and metaphors
Unlock these secrets in me
Describe the vision, the meaning is missing



Di colpo, si ritrovò a pensare che non era solo Ray ad esser cambiato.
Anche lui, l'inattaccabile Bankotsu, stava dando ultimamente segni di debolezza. Quella misteriosa potenza che si era risvegliata nel suo essere, quel "sogno" in cui aveva visto se stesso...al negativo. Ancora nessuna luce era stata fatta su quegli avvenimenti, nè tantomeno la trasformazione si era più verificata da quel combattimento con l'elfo.
Tanti, troppi pensieri per la testa.
Doveva liberar la mente, aveva davanti a se uno scontro fra i più impegnativi della sua vita. L'avversario sarebbe stato proprio il Capoclan del Toryu: Ray. L'umano Ray. Lo stesso Ray cui aveva giurato fedeltà, anche se con sembianze nettamente diverse.

Define the riddles of my mind
Nothing is really what it seems



Sovrappensiero, il mezzodemone aveva percorso con la Banryu in spalla ormai molti metri, attraversato diversi corridoi. Ed era giunto dinnanzi a delle porte. Quasi inconsciamente i suoi passi l'avevano guidato a quella destinazione. Sentiva di essere arrivato. Il momento era giunto.
Alzò lo sguardo.
Enormi porte d'ebano scuro, alte fino al lontano soffitto. Immense, mastodontiche, stupende. Ad occhio e croce, Bankotsu stimò l'altezza del soffitto in 5-6 metri.
Mosse la mancina verso un battente del portone, e spinse. Non gli ci volle molto. Cigolando, quello si aprì senza opporre resistenza. Fioca luce proveniva dall'interno, ove Bankotsu s'avventurò senza timore.
Gli bastarono pochi istanti per focalizzare tutto.
Si trovava ora in un gigantesco salone, il cui soffitto altissimo era sorretto da altrettanto imponenti colonne di marmo. Non poche fiaccole crepitanti illuminavano la sala, con le loro fiammelle danzanti, proiettando ombre di bizzarre forme e dimensioni un po' ovunque.
Ma nulla di tutto questo ebbe molta importanza, quando s'accorse di cosa si trovava all'altro capo del salone.
Un trono.

Do you see what I see?
And can you hear what I hear?
Do you feel what I feel?
Can't stop Sleeping Awake



Sopra quel seggio c'era lui.
Ray
Come in precedenza, accadde che un brivido percorse il dorso del possente Bankotsu, ed un arrogante sorriso gli si stampasse in faccia.
Era finalmente giunto il momento.
Fece ancora qualche passo in avanti, senza staccar mai gli occhi dall'altrui sguardo. Non provava paura, il potere di Ray su di lui non aveva effetto. Solo una latente eccitazione per lo scontro imminente lo pervadeva. Null'altro.
Avanzò fino a trovarsi a circa dieci metri dal trono occupato dal ladro. Lo osservò per un istante, cercando di percepirne emozioni et intenzioni, ma senza alcun risultato. Non pareva turbato nemmeno dalla sua potente aura da Guerriero. Strano.
Decise di prender la parola, spezzando il silenzio. La sua voce riecheggiò più volte nella sala:

«Scendi da lì. Ti devo massacrare»

Guardò con aria divertita l'umano, accomodatosi sul trono con molta spontaneità. Sembrava proprio un re, gli mancava solo la corona.
Purtroppo per lui, Bankotsu adorava trucidare sovrani e prìncipi.

C'mon, fight me!



Legenda
SPOILER (click to view)
Narrazione
« Parlato Bankotsu »
* Pensieri Bankotsu *
CITAZIONE

Parlato altrui




Status
SPOILER (click to view)
Parametri Attuali: [ReC: 275] [AeV: 275] [PeRf: 550] [PeRm: 125] [CaeM: 300]
Condizioni Fisiche: Illeso.
Energia: 100%
Equipaggiamento: Banryu °
Veste dei Sette °
Tecniche Utilizzate: ///
Abilità in Uso: Gun Pointed at the Head of the Universe ~ Livello 3 x Un'arma. E' questo che Bankotsu rappresenta. Una letale arma puntata alla tempia dell'universo. Il Guerriero è talmente forte, da risultare un mostro anche fra i suoi consanguinei, che l'hanno sempre guardato con sospetto e ammirazione insieme. Il suo sangue in parte demoniaco, gli fornisce un potere straordinario, fisico per lo più, che gli consente di devastare facilmente qualunque cosa, con la sua forza sovraumana. Ma non solo. Bankotsu, nella sua maestosità, è circondato da un'aura invisibile, tale da rendere il suo potere percettibile a chiunque, sia coloro che sono più deboli di lui, che coloro che invece hanno un potere maggiore. Tutti, nessuno escluso, vengono intimoriti dalla presenza di Bankotsu. Ma attenzione, non si tratta di paura semplicemente intesa come puro terrore. E' essa in realtà una forma di timore reverenziale, che assalta chiunque si trovi al cospetto del Guerriero. (Dominio "Forza del Toro")
Lv. 3 ~ Energia Blu
Effetto passivo ~ Ora si inizia a ragionare. Potere e potenza, dicevano alcuni. Paura e potenza dicevano altri. Esiste un rapporto fra queste caratteristiche, e Bankotsu lo sa. Il suo potere è proporzionato alla paura che egli incute in qualsiasi avversario che incontra. Entrambi sono immensi.

Autosufficienza ~ Di tutte le razze, i mezzi demoni sono senz'altro quelli più denigrati, allontanati e scacciati di tutti. Proprio per questo, quindi, hanno dovuto imparare a cavarsela da soli e non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. A forza di crescere in questo modo, i mezzi demoni si sono abituati a gente che tenta di intimorirli, minacciarli o irretirli e hanno sviluppato quella che potrebbe definirsi una particolare "Abilità razziale". Sono infatti parzialmente immuni alle influenze psicologiche. Non a tutte, si intende, altrimenti risulterebbero atoni e privi d'emozioni, ma senz'altro, a differenza di tutte le altre razze, si lasciano intimorire meno facilmente e persuadere con notevole difficoltà.
Il timore provocato dalla vista di demoni o possedenti della "Forza del toro", ad esempio, non avrà su di loro effetto.
Sensazioni profonde come forti paure, o tanto grandi, però, avranno comunque effetto.
 
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view post Posted on 11/5/2007, 17:18
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~ In black and white ~


I Post di combattimento



image
Era quasi un ticchettio. Un lento scandire del tempo goccia dopo goccia, secondo dopo secondo, il ritmo con il quale le dita affusolate del ragazzo battevano mute contro la sua guancia, delicatamente, una dopo l'altra.
Un gesto triste. Mesto. Impaziente.
Il suo avversario s'era rivolto a lui col tono degno d'un capo di rivoltosi. D'un ribelle, d'un rivoluzionario. Ma fu solo stizza quella suscitata in lui, e nulla più.
Non è da monarca, in fondo, abbandonare il suo trono solo perché era una pulce a dirgli di farlo.
Un pidocchio... certo.
Fu in un lampo che il suo volto ritrovò il sorriso. Celere e folgorante. Folle.
In fondo chi era Bankotsu per anche solo tentare di soggiogarlo, o minacciarlo? Chi diavolo era?
La risposta non era così difficile da trovare.
Solo uno sbandato. Un teppista con treccia e codino. Un bambino, che di certo non era nemmeno riuscito a combattere i suoi demoni, le calunnie e il suo stesso destino. Una sorta d'adolescente complessato.
E avrebbe potuto un simile soggetto opporsi ad un re? Pensare di farlo?
Una belva avrebbe sbavato in un momento come quello, innanzi alla sua preda, ma lui non era una fiera, bensì un agognato monarca. Si limitò a contorcere la sua smorfia ancor più di quanto già non fosse, deformandola in un gesto di malcelata pazzia.
E poi sbuffò, con tono immensamente compiaciuto.

₪ Bankotsu, Bankotsu... come pensi d'affrontarmi, se non riesci nemmeno a sconfiggere te stesso? ₪


Non gli aveva letto nel pensiero. Non possedeva questa capacità.
Non sapeva che l'avversario, probabilmente, stava pensando le stesse cose.
Non avrebbe mutato la sua strategia per delle misere incognite, e non poteva immaginare che ciò che stesse per fare avrebbe colpito il guerriero più di quanto lui stesso si sarebbe aspettato.
Casualità. Fato, destino. Tutto qui. La situazione però pareva volgere a suo favore, e la sua strategia impreziosirsi tanto da divenire, inconsapevolmente, perfetta.
Mefitico, s'accoccolò lungo il suo seggio, squadrando innanzi a se con ostentata superiorità.

₪ Non sono io il tuo primo avversario, mio caro... Sai bene che non potrai nemmeno raggiungermi, se prima non donerai pace al tuo animo tormentato. ₪


Ogni sillaba, ogni maledetta parola che sfuggiva sibilante dalle sue labbra pareva un serpente intento a stringersi lungo il collo dell'altro, mortale e venefico. Come si potevano contraddire le parole di Ray? Le parole di un re?
Ogni sua frase sarebbe passata alle orecchie del suo avversario per vera, come sempre. Ma si sa: "Ciò che detta un sovrano, è legge."
Improvvisamente accanto a lui, dalle ombre, prese forma il suo gemello che, lento e silenzioso, s'erse accanto al trono come una statua di marmo, volgendo il suo sguardo allo sfidante.
Le precauzioni non sono mai troppe.
Dei passi iniziarono improvvisamente a udirsi da dov'era entrato poc'anzi Bankotsu. Qualcun'altro era lì con loro, nella sala?

₪ Su... fate da giullari per il vostro re. ₪


Un altro passo. E un altro ancora. L'altra figura, alle spalle dell'imponente guerriero, prese forma emergendo dalle tenebre.
Candido come la neve. Occhi picei come la notte.
Identico all'originale. La stessa alabarda sulla schiena. Ma il sorriso del suo creatore dipinto sul volto.
Un riflesso in bianco e nero.

«Buonasera, socio.»


Il gemello nero imbracciò il fucile, invece. Non avrebbe esitato ad eliminare i due buffoni se lo spettacolo non sarebbe stato di gradimento al suo monarca, e non l'avrebbe fatto ridere.
L'espressione del Re s'ampliò ancora, giuliva. Gli occhi spalancati, sgranati e folli, a contemplare ciò che di lì a poco sarebbe avvenuto. Un folle.
Coraggio Bankotsu... combatti. Combatti per il tuo signore.

SPOILER (click to view)
Energia ~ 77%
Ferite ~ Nessuna
Equipaggiamento ~ Ira °°°°°°
Fiamma °
Canto della sera °
Illusione del mattino °°
Specchio di tragedia °
Abilità e tecniche utilizzate ~
Sii la mia forza x Citata precedentemente.
Sii la mia maschera x Ray è una persona estremamente egoistica ed egocentrica. Questo suo modo di fare, a volte tipico da "sovrano del mondo", a volte scherzoso, ma sempre superiore a quello dell'avversario, la portato a rendersi ininfluenzabile sotto qualsiasi campo. Il ragazzo non sarà affetto infatti da attacchi che potrebbero influenzare ogni sua azione, sia fisica che psicologica. Ammaliamenti, timori, blocchi magici, nulla di tutto ciò funzionerà sul ragazzo che sarà talmente sicuro di se stesso da non poter essere influenzato, appunto, da niente e nessuno. Generalizzando, quest'abilità impedisce a Ray di essere influenzato da fattori esterni in ogni sua azione, sia fisica che psichica.
Sii la mia voce x Come molti dei suoi avversari avranno potuto notare, Ray è una persona che ama molto ascoltare la sua stessa voce, nonché distruggere e infrangere l'orgoglio avversario tramite di essa, parlando e conversando all'interno del duello come se lui e l'altro fossero tranquillamente seduti a fare salotto. Tutto ciò ha conferito al ragazzo un carisma non indifferente, e un'invidiabile capacità persuasiva, impressionante a dire la verità. Tutto ciò che dirà Ray infatti, alle orecchie dell'avversario passerà per vero, indipendentemente da ciò che lui dica. Le sue capacità di parlatore possono perfino convincere le menti più deboli del contrario di tutto ciò che pensano, distruggere i loro ideali, rigirarli a piacere o, addirittura, variarne i ricordi. In ogni caso, la veridicità delle parole di Ray sarà inoppugnabile in qualsiasi situazione, non importa quanto sia grande la bugia da lui architettata.
Sii il mio guerriero x Un'ottima tecnica strategia. Grazie ad essa Ray, dopo qualche secondo di concentrazione, è in grado di dare vita alla propria ombra, e trasformarla in una perfetta copia di se stesso, che si animerà e prenderà forma. Questa sarà del tutto identica all'originale, se non per un piccolo particolare. L'originale, finché la copia sarà in vita, non possiederà un'ombra, mentre la copia, stranamente, sì. Questo particolare potrebbe anche confondere l'avversario sul quale dei due "Ray" è quello vero. La copia ha le identiche caratteristiche e gli stessi poteri del suo creatore. Potrà infatti vantare degli stessi riflessi e della stessa concentrazione di Ray, della sua velocità, e di tutte le sue tecniche. Sarà in grado di parlare, e apparirà come un vero e proprio essere umano.
L'unica particolarità sarà che la copia sarà immune al danno fisico. Se tagliato, fatto a pezzi o sbranato, infatti, si riformerà in pochi secondi, dividendosi in macchie nere dove colpito, come composta da oscurità stessa. Questo potere la rende particolarmente pericolosa nei combattimenti corpo a corpo, ma, com'è giusto che sia, la dona di un difetto piuttosto notevole. Parimenti alla sua resistenza fisica infatti, basteranno un paio di attacchi magici di medio livello per metterla in difficoltà, e subiti troppi di essi, svanirà nel nulla tornando ad essere ombra del proprietario.
Naturalmente ogni tecnica attiva compiuta dall'ombra attinge alla riserva energetica del suo creatore. (Pergamena "Guerriero d'ombra")
Consumo di energie: Alto
Sii il mio volto x Una delle abilità di punta del ragazzo. A un misero costo basso infatti, il ragazzo è in grado di materializzare nel campo di combattimento una qualsiasi immagine, di qualsiasi dimensione, che ama usare per sconvolgere la psiche avversaria. Una volta formata, l'immagine potrà muoversi, provocare suoni e avrà odore, ma non potrà in alcun modo attaccare l'avversario o progettare un qualsiasi tipo di azione offensiva, finta o reale che sia. Allo stesso modo, non potrà essere utilizzata come scudo dal proprio padrone poiché, essendo un'immagine, i colpi l'attraverseranno giungendo comunque al bersaglio, di qualsiasi tipo si tratti. In sostanza, quindi, le immagini restano comunque come dei dipinti tridimensionali all'interno dell'area del duello, estremamente convincenti e reali. Una volta creata l'immagine, non vi saranno costi di mantenimento, e farla muovere, parlare o spostarsi non avrà consumi energetici. E' possibile trasformare un'immagine in un'altra spendendo un consumo pari a "Basso".
Non è possibile utilizzare quest'abilità più di una volta per turno. Se nello stesso turno si crea un'immagine, non la si potrà modificare o trasformare in un'altra nello stesso, quindi.
Le immagini non sono un'illusione bensì l'energia magica di Ray che prende forma sotto i suoi comandi, come il quadro sotto le mani di un sapiente pittore. L'immagine di per se, quindi, esisterà, ma essendo composta di sola energia magica verrà attraversata da ogni oggetto fisico come se non esistesse.
Consumo di energie: Basso

CITAZIONE
~ Ray continua ad emettere paura, benché inutile, grazie alla passiva "Sii la mia forza".
~ Si difende inconsciamente dal timore emesso da Bankotsu grazie alla passiva "Sii la mia maschera"
~ Cerca di soggiogare l'avversario tramite l'uso delle parole, seguendo una sua personale strategia. Non può sapere e non sa di aver "Colto nel segno".
~ Crea il guerriero d'ombra e lo lascia in piedi a fianco del trono, a sua guardia del corpo.
~ Mostra a Bankotsu una sua immagine speculare, in bianco e nero. L'obbiettivo di Ray è quello che l'avversario si scagli contro l'immagine consumando energie, prima di iniziare lo scontro. E' convinto infatti di aver fatto credere all'avversario che questi non può colpirlo. Non fino a quando non avrà sconfitto "Se stesso".
 
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_Bankotsu_
view post Posted on 12/5/2007, 15:35




»Track #1_
¤ You are mY preY, Your majestY ¤


Snervante.
Era sicuramente questo l'aggettivo più adatto ad uno come Ray. Riusciva, coi suoi pacati comportamenti, ad innervosire chiunque con estrema facilità. Figuriamoci poi uno come Bankotsu...
Il mezzodemone osservava con crescente irritazione le dita del silente Capoclan, mentre quelle tamburellavano lente, quasi con cautela, sulla guancia dell'umano. Il sorriso arrogante era già sparito dal volto di Bankotsu, lasciando spazio ad un'espressione seria e minacciosa.
Era Ray, ora, a sorridere.
Almeno, lo fece per un istante, e fu un sorriso che aveva del folle. Cosa stava architettando quel bastardo?

CITAZIONE


₪ Bankotsu, Bankotsu... come pensi d'affrontarmi, se non riesci nemmeno a sconfiggere te stesso? ₪


Ma....che cazzo?
Bankotsu non riuscì a nascondere la propria sorpresa. Come faceva Ray a sapere del suo alter ego, del suo potere? Non poteva averne avuto alcuna notizia...
Eppure, sembrava sapere ogni cosa. Il tono della sua voce era quello di una persona consapevole del peso delle proprie parole.
Che...leggesse nel pensiero?
No, impossibile. Lo sguardo di Bankotsu rimase comunque inalterato, per quanto possibile. Fermo e sicuro, il Guerriero continuava a scrutare nelle altrui iridi, alla ricerca di una spiegazione che, come ovvio, non sarebbe arrivata.

CITAZIONE


₪ Non sono io il tuo primo avversario, mio caro... Sai bene che non potrai nemmeno raggiungermi, se prima non donerai pace al tuo animo tormentato. ₪


Le parole di Ray rimbombarono ancora una volta nella sala del trono.
Decisamente, ora Bankotsu si era convinto che il Capoclan del Toryu possedesse poteri tali da leggere nella sua mente. E, fra le luci tremolanti di quel luogo, Bankotsu non riusciva a capacitarsi di quanto stesse accadendo. Era come ipnotizzato, non riusciva a non ascoltare ciò che Ray aveva da dire, e per quanto si sforzasse, non riusciva a trovare altra spiegazione per le parole del Ladro.
Come d'incanto, poi, l'attenzione di Bankotsu, muto e intento ad ascoltare soltanto, fu catalizzata dall'ombra di Ray. Da essa, improvvisamente, sorse una copia del tutto identica a colui che in quel momento stava usurpando il trono di qualche re del passato. Il clone rimase zitto, intento anch'egli ad osservare Bankotsu con sguardo inquisitorio.
Ma il silenzio fu rotto ancora una volta, con estrema sorpresa del Guerriero.
Passi, alle sue spalle.

CITAZIONE


₪ Su... fate da giullari per il vostro re. ₪


A chi si stava riferendo?
Cosa cazzo stava succedendo?
Bankotsu iniziava a non capirci più niente...Ray che gli leggeva nel pensiero, un clone che appariva così dal nulla, un terzo avversario che arrivava da tergo. Se prima il mezzodemone poteva dirsi nervoso, ora era sicuramente incazzato. Però non fece niente, come soggiogato dalle parole del "re", si sentì quasi costretto a voltarsi.
Ciò che vide non gli piacque per nulla.

CITAZIONE


«Buonasera, socio.»


Il mezzodemon non credeva ai propri occhi.
Ora, a pochi metri da lui, c'era...Bankotsu.
La sua versione "in negativo", quello stronzetto pallido vestito di nero ed armato di Banryu scura come la notte. Dando le spalle a Ray, il Guerriero rimase, sbigottito e abbastanza sconvolto, ad osservare se stesso. La sua confusione iniziò per fortuna a dissiparsi col passare degli attimi. La melliflua voce di Ray andava perdendo influenza, e l'esperienza di Bankotsu sul campo di battaglia tornò a galla.
Ignorò il suo gemello, e si voltò verso Ray.
Non gli importava scoprire se quello fosse stato una proiezione della sua mente, o se invece fosse stato reale. Non avrebbe influito sulla sua prossima mossa.
Per quanto potesse essere furbo, Ray, non poteva competere con Bankotsu in un duello.
Persino il più fine stratega era costretto a piegarsi dinnanzi all'esperienza di un Guerriero forgiato da mille battaglie.

«Che slealtà...tre. Contro uno. Mi deludi, maestà»

Sottolineò l'ultimo vocabolo con malcelata ironia.
Scosse la testa, notando anche il fucile che ora stava fra le braccia del clone di Ray.
Effettivamente, comunque, per Bankotsu tre avversari iniziavano ad essere troppi, considerando che l'unico che voleva sconfiggere era il ragazzo dai capelli grigi. Doveva ridurre lo svantaggio, e liberarsi degli impicci. C'era solo una cosa da fare.
Il Guerriero portò la mancina alla bocca, ed il pollice fra le labbra. Sorridendo, affondò i canini sul proprio dito, procurandosi una minuscola fuoriuscita di sangue.
Gliene bastava una goccia.
Rapido, s'abbassò, portando la mano a contatto col terreno, senza però staccare lo sguardo dall'avversario. Chissà come avrebbe reagito...
Ed allora, lo evocò.
Con voce tonante, Bankotsu gridò il nome di colui che intendeva richiamare a sè.
Quel nome risuonò fra le pareti del salone come un presagio di morte certa.

«ARES!!!»

Dal terreno sotto la mano del mezzodemone si formò un cerchio, un sigillo ancestrale formato da innumerevoli caratteri e simboli, neri come la pece e creati da quell'unica goccia di sangue che il Guerriero aveva versato.
Un'esplosione di fumo seguì la parola evocativa utilizzata da Bankotsu.
Così com'era arrivato, quel fumo si diradò, all'improvviso. E mostrò colui che era stato evocato.
Il dio della guerra.
Ares.
La Creatura Leggendaria apparve di fronte a Bankotsu, esattamente fra lui ed il gemello di Ray, in linea d'aria.
Alto poco più di Bankotsu, Ares aveva capelli castani, un fisico visibilmente allenato ed indossava una sorta di armatura a metà fra il cuoio e la maglia. L'unica arma che portava con se era una spada nera e sottile. L'aura di potere del dio era simile a quella di Bankotsu, soltanto più potente.
Il mezzodemone sorrise, risollevandosi.
Adesso, era giunto il momento di esprimere il desiderio.

«I miei saluti, Signore della Guerra.»

La voce di Bankotsu era calma e pacata. Si rivolgeva dopo tanto tempo al dio, e doveva usare termini e toni adeguati.

«Chiedo scusa per averti scomodato, ma ho bisogno del tuo aiuto. Vedi quel tizio là dietro? E quello col fucile?»

Indicò prima la sua copia e quindi la copia di Ray.

«Sono misere illusioni, o forse reali creature, che hanno osato immischiarsi in un regolare duello. Tutto ciò che ti chiedo è occuparti di loro, e supervisionare fino alla fine la battaglia affinchè nessuno più si frapponga tra me e la mia preda»

Il suo indice mancino andò a indicare la figura di Ray, scompostamente seduto su quel suo trono.
Aveva evocato Ares, ed espresso il desiderio.
Sperò con viva forza che la divinità esaudisse le sue richieste. Anche se non gli piaceva ammetterlo, Bankotsu aveva bisogno di una mano.

And now...waccha gonna do, your majesty?



Legenda
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Narrazione
« Parlato Bankotsu »
* Pensieri Bankotsu *
CITAZIONE

Parlato altrui




Status
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Parametri Attuali: [ReC: 275] [AeV: 275] [PeRf: 550] [PeRm: 125] [CaeM: 300]
Condizioni Fisiche: Illeso.
Energia: 70%
Equipaggiamento: Banryu °
Veste dei Sette °
Tecniche Utilizzate: Ares x Un raro privilegio. Un onore invidiabile e incontestabile. La possibilità di richiamare dall'Oltremondo uno fra i combattenti migliori dell'universo. Il Signore della Guerra. Ares. Non è stato facile, per Bankotsu, raggiungere questo traguardo, ma dopo anni di duro sacrificio, finalmente egli è entrato in possesso di quest'antica pergamena, che racchiude il segreto per evocare proprio la Divinità decaduta, al proprio fianco, durante un combattimento. In ogni momento, infatti, Bankotsu potrà, concentrandosi qualche istante, richiamare sul campo di battaglia proprio Ares in persona, spendendo però gran parte delle proprie energie. Il Dio sarà un'entità a sè, impossibile da controllare appieno per il Guerriero. Raramente Egli concede confidenza, ma Bankotsu, grazie alla sua abilità Destroyer's Invocation: Brothers in Arms, può avere tale onore, seppur non eccessivamente. La Divinità, ogniqualvolta verrà evocata, sceglierà comunque quanto, come e se combattere, a meno che Bankotsu non utilizzi il suo "desiderio". Ares sarà dunque controllato da un PnG a scelta dell'evocatore, e potrà svanire in una nuvola di fumo al termine della frazione di combattimento in cui interverrà. (Pergamena "Ares, il dio della guerra")
Consumo d'energia: Immenso ~ 70%
Abilità in Uso: Gun Pointed at the Head of the Universe ~ Livello 3 x Un'arma. E' questo che Bankotsu rappresenta. Una letale arma puntata alla tempia dell'universo. Il Guerriero è talmente forte, da risultare un mostro anche fra i suoi consanguinei, che l'hanno sempre guardato con sospetto e ammirazione insieme. Il suo sangue in parte demoniaco, gli fornisce un potere straordinario, fisico per lo più, che gli consente di devastare facilmente qualunque cosa, con la sua forza sovraumana. Ma non solo. Bankotsu, nella sua maestosità, è circondato da un'aura invisibile, tale da rendere il suo potere percettibile a chiunque, sia coloro che sono più deboli di lui, che coloro che invece hanno un potere maggiore. Tutti, nessuno escluso, vengono intimoriti dalla presenza di Bankotsu. Ma attenzione, non si tratta di paura semplicemente intesa come puro terrore. E' essa in realtà una forma di timore reverenziale, che assalta chiunque si trovi al cospetto del Guerriero. (Dominio "Forza del Toro")
Lv. 3 ~ Energia Blu
Effetto passivo ~ Ora si inizia a ragionare. Potere e potenza, dicevano alcuni. Paura e potenza dicevano altri. Esiste un rapporto fra queste caratteristiche, e Bankotsu lo sa. Il suo potere è proporzionato alla paura che egli incute in qualsiasi avversario che incontra. Entrambi sono immensi.

Leonidas x Dankotsu non ha mai avuto bisogno di nessuno, è sempre riuscito a cavarsela da solo. Solo contro molti, solo contro il mondo. Ha sempre dovuto lottare per sopravvivere, combattere con quei pochi che erano più forti di lui, e ne è sempre uscito vincitore. Questa eterna lotta per la vita lo ha reso forte non solo esteriormente, ma anche interiormente. La sua tempra e la sua solidità d'animo sono invidiabili, molto simili a i suoi "cugini" mezzodemoni. Niente e nessuno riesce a spaventarlo, nè il timore che incute un potente Guerriero, nè la paura che i demoni puri emanano attorno a loro. Sono rari i casi in cui qualche emozione riesce a fare breccia nella sua freddezza. Talvolta potenti paure, o grandi sentimenti come l'amore, possono risvegliare il suo spirito, ma sono queste occasioni più uniche che rare. (Abilità Razziale "Autosufficienza")

Destroyer's Invocation: Brothers in Arms x L'evocazione del Distruttore. Ares, Signore della Guerra, supremo Sire di ogni Guerriero che cammini sulla terra, che si libri sulle nuvole, o che strisci nelle profondità degli inferi. Pochi sono coloro che possono permettersi di rivolgergli la parola, di presenziare al suo cospetto. Ancor meno sono gli individui che Egli stima e rispetta. Soltanto i Guerrieri più formidabili possono fregiarsi di cotanto onore. Solo coloro che antepongono la Madre Guerra ad ogni cosa, che fanno della costante lotta la propria vita. Bankotsu, ovviamente, rientra in questa categoria. Fra lui ed Ares vi è un rapporto di stima reciproca e rispetto che permette già al mezzodemone di evocare il Dio decaduto al proprio fianco, durante uno scontro. Questo, però, gli è consentito dalla Pergamena Ares. I vantaggi che Bankotsu ha, donatigli da questa abilità passiva, consistono principalmente nella possibilità di esprimere un singolo desiderio, ogniqualvolta il mezzodemone evochi il Dio. Attenzione! Bankotsu non impone alcun ordine perentorio alla divinità. Semplicemente, chiede ad Ares di fare qualcosa per lui. Se non si tratta di qualcosa di impossibile, la Creatura Leggendaria, esaudirà il singolo desiderio di Bankotsu, per poi scomparire. La richiesta di solito varia dal "restare per tutto il combattimento" al "attaccare con il miglior colpo". Comunque, Bankotsu potrà usufruire di un singolo desiderio per combattimento. E inoltre, non è sicuro che Ares esaudirà la richiesta di Bankotsu, e ciò dipenderà sempre dalla potenza dell'avversario e dall'umore del Dio.

CITAZIONE
~ Bankotsu ha ancora attorno l'aura derivante dal Dominio
~ Non subisce l'influenza dell'abilità "Sii la mia forza" di Ray
~ Viene soggiogato dall'abilità "Sii la mia voce" di Ray, ma appena questi finisce di parlare, l'effetto svanisce lentamente.
~ Non si scaglia sulla propria immagine riflessa, perchè non è così stolto ed inesperto da lanciarsi su un singolo nemico avendone due armati di fucile alle spalle
~ Evoca Ares, facendo in modo che appaia esattamente fra lui ed il guerriero d'ombra di Ray
~ Esprime un desiderio alla volta di Ares, grazie all'abilità "Destroyer's Invocation: Brothers in Arms"



Scheda Ares

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image

Ares, il Dio della guerra ~

Nome ~ Ares
Razza ~ Uomo
Classe ~ Creatura leggendaria
Energia ~ Nera
Equipaggiamento ~ [ImG] Berserker fang x La prima spada di Ares. Pesantissima e dall'aspetto non dissimile da quello di una gigantesca mannaia, risulta un'arma praticamente impossibile da utilizzare per un normale essere umano. Lunga due metri e larga fino a trenta centimetri, può piegare in due perfino una lastra d'acciaio, e spezzarla con facilità. Come indica il nome, è la spada che Ares ama utilizzare cadendo in Berserk.
[ImG] Betrayal x La seconda lama di Ares. Dall'aspetto truce e molto più fine e longilinea della prima, si adatta in maniera perfetta ad uno stile di combattimento più rapido e ricco di "Botte e risposte", rispetto a quello donato dalla "Berserk Fang". Per enfatizzare questo stile, appunto, la divinità decaduta è solita utilizzare quest'arma accompagnata dalla pergamena "Passo nero".
[ImG] Gory crescent x La terza spada di Ares. Una micidiale quanto veloce sciabola. Maestro d'armi com'è, la divinità è in grado di utilizzarla al meglio, sfruttandone tutta la velocità. La lama è molto tagliente, e la particolare forma ne facilità l'utilizzo, aiutandola a ferire l'avversario anche nelle situazioni più disparate. Ares è solito accompagnare questo stile di combattimento a numerosissime lame di vento che ama scagliare dalla spada tramite l'apposita pergamena.
[ImG] Soul split x La quarta lama di Ares. Una spada dalla faccia inquietante e dai rilievi simili al volto di un demone. Lunga un metro e settanta e larga trenta centimetri di piatto, risulta una lama dalla forma particolarissima e dai poteri oscuri. Mentre la utilizza, infatti, la divinità è solita fare uso della pergamena "Guerriero d'ombra", per sdoppiarsi in due. Di per se la spada non è né particolarmente affilata, né particolarmente veloce, e non è sicuramente la migliore lama di cui il guerriero può disporre.
[ImG] Soul trap x La quinta e ultima spada di Ares, nonché la più potente. Longilinea, elaborata, affilatissima e di una pericolosità estrema, la impugna solo in casi unici, e la utilizza per compiere un unico attacco rivolto al suo avversario. Lo Zantetsuken. Solo questa lama è degna di sopportare questa tecnica, e il guerriero non utilizzerebbe nessuna delle altre per usufruirne.
Questa è anche l'unica lama che Ares è solito portarsi appresso, legata alla cintola, benché sia quella che utilizza più raramente.
Dominio ~ Forza del toro x Questo dominio non influenzerà l'aspetto esteriore del personaggio. I possessori però saranno fiduciosi in se stessi e nella propria forza, orgogliosi e testardi, e difficilmente accetteranno una sconfitta. Combattivi e impulsivi, saranno degli ottimi guerrieri di prima linea, che diffideranno per natura della magia, provandone un intrinseco timore. Naturalmente tutto ciò è definito in primis dalle caratteristiche psicologiche del personaggio e solo in secondo luogo dal dominio.
Effetto sulle statistiche ~ Al terzo livello del dominio, la forza fisica del ragazzo sarà aumentata di ben 150 punti, a discapito di soli 25 sottratti a quella magica.
Effetto passivo ~ Ares è in grado di incutere una sorta di timore reverenziale in tutti colore che incontrano il suo sguardo. Perfino nelle persone più potenti di lui.
Effetto attivo ~ Spendendo un consumo pari a medio, Ares è in grado di creare nell'aria degli scudi, invisibili o meno, notevolmente resistenti, del diametro di trenta centimetri. I Suddetti potranno subire un colpo e poi svanire nel nulla, riparando il loro creatore. Se ne possono creare quanti se ne desiderano durante lo stesso turno, con relativo consumo d'energia.
Aspetto fisico ~ All'apparenza il volto che nasconde quello della divinità decaduta è quello di un semplicissimo ragazzo, come tanti se ne possono incontrare vagando per le contrade di Asgradel. Capelli castani piuttosto lunghi e vesti da guerirero, ma nulla più. Una bellezza fuori dal comune forse, unico segno della sua stirpe divina. Il volto è roseo come il resto della carnagione e gli occhi azzurri come il più bel cielo estivo. Può apparire magro per un guerriero, ma il famoso saggio dice che non bisogna mai giudicare dalle apparenze...
Aspetto psicologico ~ Calmo, pacato e silenzioso, è difficile che sia completamente asservito al suo evocatore quanto è possibile che comunque gli faccia un favore, attaccando. Il guerriero infatti ammira le persone in grado di evocarlo, e spesso tira qualche colpo, in loro onore, senza dire nulla e sotto le sue precise decisioni, come se stesse facendo il più grande dei regali al suo evocatore. Più avrà rispetto del suo "Padrone", più il colpo che utilizzerà, e quindi la spada, sarà potente. Considerando però il suo carattere mesto e silenzioso, non è facile aggiudicarsi la sua fiducia con le parole ed è molto più semplice dimostrargli la propria forza con fatti concreti. E' estremamente raro che rimanga molto in un combattimento, infatti spesso si limita a tirare qualche colpo in onore del suo evocatore per poi ritirarsi, e attendere di essere richiamato la volta successiva.
Abilità ~ Tetravocazione x Come abbiamo menzionato prima, all'interno del combattimento, e in generale in qualsiasi situazione, Ares gira con solo la sua quinta lama, la "Soul Trap", legata alla cintola. La domanda allora sorge spontanea... dove sono le altre spade?
Queste vengono evocate dalla divinità decaduta all'interno del combattimento. Spesso all'inizio di questi, appena lo stesso viene evocato.
Spendendo un consumo pari a basso, infatti, le altre quattro spade cadranno violentemente dal cielo o sorgeranno dal terreno, come incastonate in esso da millenni, disponendosi a quadrato intorno a Ares, ad una distanza minima, in modo che alla divinità basti allungare il braccio per impugnarne una.
Questo succede perché l'evocazione, una volta richiamata, è solito lanciare un unico attacco o pochi più contro il suo avversario, a seconda del rispetto che prova verso il suo evocatore, e utilizzando un'unica spada. Sono infatti unici i casi in cui Ares si riduce ad utilizzare più di una lama.
Ambidestria x Ares è ambidestro. Questa particolarità, che potrebbe apparire ininfluente durante il duello, lo rende invece pericolosissimo. Se indispettito, o comunque fatto arrabbiare, infatti, potrà decidere di afferrare non una delle sue spade, bensì due, e combattere utilizzandole una in una mano e una nell'altra, senza riscontrare alcun tipo di impedimento o di problema, e riuscendo a maneggiarle come se fossero una sola.
Power up x Essendo Ares un Dio della guerra, possiede una forza fisica straordinaria. Questa infatti supera tranquillamente quella di un normale essere umano, dimostrando legittimamente la sua "Potenza divina". Quest'abilità, in sostanza, sottrae 100 punti alla forza magica del ragazzo per donargliene 150 alla "PeRf".
Speed up x Un'altra abilità votata al potenziamento delle prestazioni fisiche del guerriero. Grazie a questa, la divinità può vantare anche di un'innata velocità, e non solo di una grandissima forza fisica. In sostanza, quest'abilità diminuisce di altri 100 punti la forza magica del ragazzo, per donargliene 150 alla velocità.
Prima lama x Un'abilità focalizzata sull'utilizzo della pergamena "Berserk". Grazie a questo passivo potere, infatti, il guerriero è in grado di focalizzare il suo obbiettivo anche mentre utilizza la suddetta pergamena, senza perdere coscienza di se e rendendosi immensamente pericoloso. A discapito di ciò, però, Ares si è ridotto a poter utilizzare il "Berserk" solo nel momento in cui impugna la "Berserker fang". Se cercasse infatti di attivarlo mentre impugna un'altra lama la tecnica non si attiverebbe.
Seconda lama x Abilità focalizzata sulla pergamena "Passo nero". Grazie a questo potere, il guerriero è in grado di utilizzare la suddetta tecnica non solo quando viene colpito, ma in qualsiasi momento lo desideri, anche come diversivo. A discapito di ciò, però, Ares si è ridotto a poter utilizzare il "Passo nero" solo nel momento in cui impugna la "Betrayal". Se cercasse infatti di attivarlo mentre impugna un'altra lama la tecnica non si attiverebbe.
Terza lama x Abilità focalizzata sulla pergamena "Lama di vento". Grazie a questo potere, il guerriero è in grado di utilizzare la suddetta tecnica per ben tre volte durante lo stesso turno, combinandola con pericolose azioni diversiva. A discapito di ciò, però, Ares si è ridotto a poter utilizzare la "Lama di vento" solo nel momento in cui impugna la "Gory crescent". Se cercasse infatti di attivarla mentre impugna un'altra lama la tecnica non si attiverebbe.
Quarta lama x Abilità focalizzata sulla pergamena "Guerriero d'ombra". Grazie a questo potere, la copia della divinità che verrà evocata dalla stessa non sarà più immune al danno fisico, ma avrà le identiche caratteristiche del suo evocatore per quanto riguarda forza fisica e magica. Non basteranno perciò un paio di palle di fuoco per distruggerla, e quella agirà come se fosse un secondo Ares, in quanto, fondamentalmente, i due diverranno identici in tutto e per tutto. A discapito di ciò, però, Ares si è ridotto ad utilizzare il "Guerriero d'ombra" solo nel momento in cui impugna la "Soul split". Se cercasse infatti di evocarlo mentre impugna un'altra lama la tecnica non si attiverebbe.
Quinta lama x Abilità focalizzata sulla pergamena "Zantetsuken". Grazie a questo potere la tecnica viene innalzata a livelli altissimi e se prima doveva potenziare la "AeV" del personaggio di 175 punti, ora la potenza di 200 e, con essa, anche la "PeRf" della divinità viene alzata di 200 punti. La tecnica però perde il suo consumo e lascerà sempre la divinità, al suo utilizzo, al 20% delle sue energie. Nel caso in cui il ragazzo si trovasse già al 20% delle energie, non potrebbe utilizzare lo "Zantetsuken", che però è solito usare all'inzio di un combattimento, verso un avversario del quale ha un immenso rispetto, per poi scomparire nel nulla. A discapito di ciò, inoltre, Ares si è ridotto ad utilizzarlo solo nel momento in cui impugna la sua fedele "Soul trap", l'unica lama che è solito portarsi sempre appresso. Se cercasse infatti di utilizzare la tecnica mentre impugna un'altra lama, non si attiverebbe.
Controllo energetico ~ Razziale x Gli uomini sono famosi per non possedere né una gran forza, né un'eccellente velocità, quindi la maggior parte di loro hanno puntato tutto sulla magia, l'unica branca a loro disposizione. Grandi maghi e stregoni, il loro corpo porta una dote innata a favore di queste arti, come se fosse stato forgiato apposta. Raggiunto il 10% delle energie infatti, un uomo non sverrà, come invece potrebbe succedere a qualsiasi altro membro di un'altra razza. Ciò però non significa che non sarà stanco raggiungendo il venti e non morirà raggiungendo lo zero.

UomoCreatura leggendariaBonus InizialeEnergia NeraDominioAbilitàTotali
Riflessi e Concentrazione (ReC)175+25///+150//////350
Agilità e Velocità (AeV)125+25+50+150///+150500
Potenza e resistenza fisica (PeRf)100+25+50+150+150+150625
Potenza e resistenza magica(PeRm)150+25///+150-25-200100
Controllo delle armi e Mira (CaeM)175+25///+150//////350


Pergamene ~ Berserk x Il guerriero cade in una furia indomabile, entrando in una sorta di stato di trance. Un guerriero in Berserk non potrà fare altro che attaccare costantemente ogni essere vivente che gli si parerà in fronte, amico o nemico, e non potrà ritrovare coscienza se non con lo sfinimento o la morte. In berserk, un guerriero non potrà utilizzare le proprie tecniche.
In valori numerici, un guerriero in berserk riceverà un bonus di 100 punti alla velocità e alla forza fisica.
Un guerriero in Berserk non può sciogliere la tecnica.
Consumo di energie: Nullo
Passo nero x Tecnica che può essere utilizzata solamente mentre si viene colpiti. Senza particolari tempi di concentrazione o imposizioni delle mani, il ragazzo, una volta colpito, verrà trapassato come se non fosse mai esistito. I contorni della sua figura si faranno in seguito sempre più indistinti, e dopo qualche secondo il corpo stesso si scioglierà come acqua. Nel momento in cui Ares viene colpito infatti, lascia una sorta di ombra nella posizione in cui si trovava prima, mentre lui si è spostato cinque metri più lontano, senza subire alcun tipo di danno. Una tecnica non dissimile, quindi, dall'"immagine residua" del ninja e del ladro, ma utilizzabile solo nell'istante in cui si viene colpiti, e quindi solo a scopo difensivo e con un consumo energetico minore.
Consumo di energie: Medio
Lame di vento x Ares, muovendo la spada davanti a se genera una lama di vento, dell'aspetto di una mezzaluna bianca, lunga fino a due metri, a seconda di quanto sarà ampio il gesto, e di minimo cinquanta centimetri. Questa, subito dopo essere stata generata, procederà a gran velocità contro il proprio avversario, seguendo delle traiettorie stabilite dalla divinità stessa in precedenza. Non sarà impossibile, infatti, farle compiere una curva, ma senza esagerazioni.
La lama di vento è abbastanza potente da ferire profondamente la carne e scheggiare il ferro, senza però tagliarlo di netto.
Consumo di energie: Alto
Guerriero d'ombra x Dopo qualche secondo di concentrazione, il ragazzo genera, dalla sua stessa ombra, un guerriero identico a lui, in tutto e per tutto, ma completamente nero, seppur provvisto delle stesse armi e delle stesse tecniche.
Per tutto il tempo in cui il guerriero rimarrà "in vita", la divinità non avrà ombra.
Il guerriero d'ombra potrà utilizzare tutte le tecniche e le abilità del creatore, ma attingerà alla sua riserva energetica, e avrà gli stessi identici parametri fisici.
Il guerriero d'ombra è immune al danno fisico. Se tagliato, o fatto a pezzi, infatti, si riformerà dopo qualche secondo, e non potrà quindi essere così sconfitto. Sarà però particolarmente debole al danno magico, tanto che, dopo aver subito un paio di attacchi magici particolarmenti efficaci, svanirà nel nulla.
Le sue azioni saranno dettate dal ladro stesso, e andrà trattato come un vero e proprio pg, quindi senza azioni autoconclusive nei suoi confronti.
Consumo di energie: Alto
Zantetsuken x Il guerriero, dopo diversi secondi di ferma concentrazione, riesce a dare un unico fendente contro il proprio avversario, a velocità inimmaginabile, andandogli incontro, colpendolo, e superandolo.
Al termine della tecnica si ritroverà dietro all'altro.
Il punto colpito dalla tecnica verrà dettato al momento.
In valori numerici, la velocità del guerriero aumenta di 175 punti, mentre attua questa tecnica.
Una tecncia praticamente inevitabile.
Consumo di energie: Immenso


CITAZIONE
Chiedo di poter controllare Ares.
In alternativa, vorrei che venisse controllato da uno fra Ray, Zazza e Maldred. :winner:
I turni, ora variano con l'aggiunta del PnG:
Ray
Bankotsu
Ares

(Nota: l'abilità razziale era stata quotata nel post iniziale con la dicitura normale, ora ho inserito "Leonidas", la mia personalizzazione)

 
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S a s o r i
view post Posted on 18/5/2007, 09:48




Sollevano alti gridi rivolti al cielo...
Colpendo gli scudi bronzei con le lance... ruggendo.
Avanzano.

Milioni, o forse ancora di più.
Calpestano l'erba, e questa rimane nera e morta al loro passaggio
I volti celati da elmi di foggia animale.

Non sono uomini
Non sono bestie
Non sono i mariti
Non sono i fratelli
Non sono i padri

Sono guerrieri.
Si nutrono di battaglia
Non hanno altari per il loro dio
Poichè il solo luogo di culto che li compete, è il campo del massacro
Non offrono sacrifici per il loro dio
Perchè il solo sacrificio che li compete, è la gioia del combattimento

Sono guerrieri.
E marciano in guerra



I miti parlano agli uomini, ricordando loro la genesi dei loro dei.
Ogni cosa ha un inizio, di questo perfino l'umanità con la sua visione del tutto così ristretta e superficiale ne ha coscienza, comprende che è un qualcosa di matematico, per quanto le loro menti limitate non riescono nemmeno ad immaginare il "niente" primordiale che precede l'avvento del "tutto".
Un dio prende vita nel preciso istante in cui c'è un mortale che ne chiede l'esistenza, ed allo stesso modo, un dio diventa forte e potente solo quando schiere di mortali ne adorano l'effige, riconoscendone la necessità.

Egli nacque quando il primo uomo forgiò un'arma pensandola per uccidere per uccidere. Egli è il dio della guerra, ma perfino questa definizione è inesatta, dettata dall'ignoranza: Ares è il dio degli aspetti più selvaggi e feroci della guerra, e della lotta intesa come sete di sangue. E' nella furia della battaglia che i guerrieri erigono il vero altare al loro dio, ed egli è insensibile a qualsiasi offerta che non sia il sangue dei nemici.

Ora, spalanca le iridi di un azzurro ultraterreno, posando il suo sguardo sui presenti, e parve strappare la carne di dosso ad ognuno per scrutarne la nuda anima tanto quello sguardo era carico di potere. Ares non pretende inchini, né devozioni. E' solo il sangue e la foga della battaglia che egli brama.

"Bankotsu."


Sputò quel nome con voce tonante mentre trafiggeva con lo sguardo il capoclan del Toryu, e la sua ombra, e la copia di colui che lo ha evocato.
Tre sillabe appena eppure la terra stessa parve tremare allo scandire di quel nome, mera manifestazione di potere dell'avatar di un Dio.

"Per un motivo così futile... mi hai... EVOCATO!"


Voltò la criniera leonina e sembrò ruggire quell'ultima parola, adirato.

"La morte dei tuoi nemici è ciò che ti domando come offerta per risanare a questa tua mancanza di rispetto. La testa di questo omuncolo è ciò che pretendo come ricompensa per aver osato definirlo "una tua preda". Ricorda sempre, mezzodemone, ogni singola morte, ogni singola goccia di sangue, ogni singolo grido, appartengono a ME.
Solo per questo, dovrei strapparti la lingua e gettarla in pasto ai cani."


Trasse un respiro che parve interminabile, le narici si dilatarono e per un attimo il dio dei campi di battaglia sembrò più simile ad un toro prossimo alla carica, nonostante le apparentemente fragili spoglie mortali.
La terra tremò, e stavolta non come conseguenza della possente presenza della divinità. In un concerto di tuoni ed annunciati da un improvviso abbassamento di pressione, dal cielo comparvero quattro spade che andarono a conficcarsi nel terreno a formare un quadrato attorno al dio della guerra. Egli socchiuse gli occhi e guidato dal suo istinto mosse la mano ad impugnare la Glory Crescent, la lunga scimitarra ricurva adornata da motivi di demoniaco splendore. Ignorò le altre, non aveva bisogno d'altro per adempiere al motivo per cui era stato evocato.

"Bankotsu.
Non ha senso che sia io a combattere te stesso, e non c'è bisogno che io aggiunga altro a queste mie parole.
Rispondendo alla tua chiamata, riporterò l'ombra che questo mortale ha evocato alla sua forma più consona. Ma nient'altro.
A te il compito di annientare il tuo nemico. E sempre a te il compito di affrontare te stesso."


E voltando il capo, accompagnato dall'ondeggiare dei capelli simili alla criniera di un fiero leone, ghignando come chi pregusta un piacere senza limiti pronunciò la sua sentenza:

"Fallisci, e te ne pentirai due volte.
Parola mia"


Con un grido sovrumano che rimbombò nella sala al pari di un fulmine celeste, la divinità fece roteare la scimitarra in un amplio arco di morte, usando la sua forma ricurva per canalizzare la propria divina energia e quindi lasciando partire un fendente di vuoto che al pari di una splendente lama di vento, mortale soffio di Eolo, balzò sibilando contro il guerriero in nero armato di fucile, che la divinità sapeva essere niente più che una copia.

Ma non ebbe così termine il suo attacco. La lama di vento correva verso il suo bersaglio da meno che un battito di cuore, che Ares fletté i muscoli raccogliendosi all'indietro come una tigre prima del balzo. Egli sarebbe scattato in un unico e maestoso salto, tenendo alta la scimitarra cremisi e quindi attaccando l'ombra allo scopo di dividerla in due con un unico fluido gesto di forza ed agilità

CITAZIONE
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Nota: Allora, tanto per cominciare mi scuso con Ray e Zabu per essere andato un po' fuori dal profilo psicologico del personaggio, ma l'idea di interpretare Ares mi stuzzicava troppo xD
In secundis, in origine avrei voluto inserire un doveroso omaggio al film "300" con un grido di guerra appropriato, tuttavia ho dovuto desistere, diradando la mia ignoranza in materia di storia grazie all'apporto di wilkipedia, scoprendo che quest'ultimo era "Alala", debitamente sostituito nel film dal decisamente più virile "AU-AU-AU". Chiedo scusa ma un "Alala" avrebbe richiamato alla mente più i "fichi d'india" piuttosto che "300"
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Gory crescent x La terza spada di Ares. Una micidiale quanto veloce sciabola. Maestro d'armi com'è, la divinità è in grado di utilizzarla al meglio, sfruttandone tutta la velocità. La lama è molto tagliente, e la particolare forma ne facilità l'utilizzo, aiutandola a ferire l'avversario anche nelle situazioni più disparate. Ares è solito accompagnare questo stile di combattimento a numerosissime lame di vento che ama scagliare dalla spada tramite l'apposita pergamena.
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Lame di vento x Ares, muovendo la spada davanti a se genera una lama di vento, dell'aspetto di una mezzaluna bianca, lunga fino a due metri, a seconda di quanto sarà ampio il gesto, e di minimo cinquanta centimetri. Questa, subito dopo essere stata generata, procederà a gran velocità contro il proprio avversario, seguendo delle traiettorie stabilite dalla divinità stessa in precedenza. Non sarà impossibile, infatti, farle compiere una curva, ma senza esagerazioni.
La lama di vento è abbastanza potente da ferire profondamente la carne e scheggiare il ferro, senza però tagliarlo di netto.
Consumo di energie: Alto
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Power up x Essendo Ares un Dio della guerra, possiede una forza fisica straordinaria. Questa infatti supera tranquillamente quella di un normale essere umano, dimostrando legittimamente la sua "Potenza divina". Quest'abilità, in sostanza, sottrae 100 punti alla forza magica del ragazzo per donargliene 150 alla "PeRf".
Speed up x Un'altra abilità votata al potenziamento delle prestazioni fisiche del guerriero. Grazie a questa, la divinità può vantare anche di un'innata velocità, e non solo di una grandissima forza fisica. In sostanza, quest'abilità diminuisce di altri 100 punti la forza magica del ragazzo, per donargliene 150 alla velocità.

 
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view post Posted on 21/5/2007, 13:38
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Un po' in ritardo, ma dopo averne parlato direttamente con Bankotsu su Msn, avviso che chiedo una proroga di tre giorni. (Dimenticato di scriverlo prima, ma Bankotsu può testimoniare, appunto).
Il limite scala quindi alle 10:48 del 25/05/'07.
 
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view post Posted on 23/5/2007, 16:39
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~ My dream's but a drop of fuel for your nightmare ~


II Post di combattimento ~



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Ares. Indubbiamente la personalità più interessante apparsa fino a quel momento.
Non poteva certo dire di averlo conosciuto in circostanze "piacevoli", come invece avrebbe desiderato fare un giorno, ma in fondo la divinità non s'era nemmeno rivelata così sorprendente come s'era sempre aspettato.
Sclerotica. Folle. Aveva sentito dire cose ben diverse su di lei, ma in fondo cos'avrebbe dovuto aspettarsi da una persona la quale più grande ambizione era quella di mietere innumerevoli vittime sul campo di battaglia?
Un barbaro, ecco cos'era. Un patetico vandalo in confronto a lui, al quale bastava un unico appagante avversario e la sua conseguente sottomissione per sentirsi appagato.
Ma in fondo, perché stava lì a rimuginarci tanto? Lui era il re. Avrebbero potuto evocare chiunque contro di lui, anche la morte stessa, e lui l'avrebbe combattuta solo per carpirne il segreto.
Finché restava sul suo trono non aveva nulla di cui preoccuparsi. Nulla.
Pareva però che ormai fosse una moda, in quella sala, svelare i suoi "Trucchi" e ignorare i suoi dipinti, poiché sia Bankotsu che Ares l'avevano ignorata la sua ultima grande opera d'arte, come se quei due mercenari analfabeti avrebbero potuto veramente sapere che il guerriero alle loro spalle non esisteva realmente. Lui che, candido, ancora scrutava il suo alter ego, assaporando il momento in cui l'avrebbe sconfitto.
Ma a Bankotsu avrebbe pensato dopo. Era troppo impegnato, infatti, a crogiolarsi dei vani tentativi di Ares di liberarsi del suo gemello, sotto ordine del suo evocatore.
Le lame di vento avevano già infatti lacerato in profondità la pelle del suo compagno, e ora la divinità s'apprestava a concludere l'attacco, calando dall'alto come un falco sulla sua preda.
Patetico.
"Slash". La lama della pregiata scimitarra ricurva di Ares colpì il suo guerriero, dividendolo letteralmente in due. Ma dal canto suo, Ray, sorrise.

image


₪ Penoso, Dio. Credevo che una divinità fosse capace di gesta ben più grandi di questa. ₪


Gli concesse di scrutarlo negli occhi, voltandone verso di lui uno, folle, squadrandolo di sbieco.

₪ Comunque ti faccio i miei complimenti. Nessuno era mai riuscito a infliggergli così tanti danni in un unico attacco. ₪


Tempo e attenzione. Era di quello che aveva bisogno, e rivolgendosi all'evocazione sperava d'averla guadagnata. Sicuramente, aveva ciarlato abbastanza. La mano del suo guerriero stava già infatti risorgendo dalle ceneri, alle spalle di Ares, e dal braccio stava andando a formarsi un fucile.
Quando ormai il suo gemello sarebbe risorto per metà, la divinità si sarebbe ritrovata con un poco onorevole proiettile nella schiena.
"Blam!"
Ma Ray era ora troppo impegnato a rivolgere le sue regali attenzioni al suo reale avversario per preoccuparsi di un Dio rivelatosi indegno di questo nome.
Schioccò le labbra, squadrando Bankotsu e cercando una nuova posizione sul suo seggio, che si rivelasse più comoda di quella in cui era in quel momento.

₪ Oh mio vice, pare che persino la tua stessa evocazione t'abbia negato aiuto contro te stesso... che cosa pensi di fare, ora? Tu non puoi colpirmi, se prima non la sconfiggerai. Illusione o reale che lui sia. ₪


Il candido alter ego del guerriero sorrise.

₪ Quindi esaudisci il desiderio del tuo re e fallo divertire. Non vorrai che mi annoi, vero? ₪


E fu proprio in quel momento che a fianco del Bankotsu dalla treccia candida si formò una lancia. Un tridente nero, sorto dalle tenebre stesse della sala.
Lui parve afferrarlo, e quello si raddrizzò.
Un gesto unico, forte, e la lancia partì contro il suo "originale", verso la schiena, per trafiggerlo mentre dava ascolto al suo avversario.
E chissà se Ares conosceva il mito di Damocle... poiché dal soffitto stava calando su di lui, ripresosi o meno dal poco antecedente proiettile sparato dal suo gemello, un'altra lancia più pregiata, rifinita e larga, degna del signore dei guerrieri.
Ma Ray non era ancora divertito.
Sbadigliò.
Era stanco di perdere tempo, e il combattimento pareva non essere ancora entrato nel vivo.

SPOILER (click to view)
Parametri attuali ~
[ReC: 400][AeV: 275][PeRf: 125][PeRm: 225][CaeM: 275]

Energia ~ 67%
Ferite ~ Nessuna
Equipaggiamento ~ Ira °°°°°° / °°°°°°
Fiamma ° / °
Canto della sera ° / °
Illusione del mattino °° / °°
Specchio di tragedia ° / °
Abilità e tecniche utilizzate ~
Sii la mia forza x Citata precedentemente / Passiva
Sii la mia maschera x Citata precedentemente / Passiva
Sii la mia voce x Citata precedentemente / Passiva
Sii il mio guerriero x Citata precedentemente / Attiva dal turno precedente / Status fisico guerriero: 65%
Sii il mio volto x Citata precedentemente / Attiva dal turno precedente
Sii la mia lancia x Modulando una delle ombre presenti sul campo Ray è in grado di formare una sorta di lancia, le quali fattezza verranno descritte al momento della creazione, che da eterea e composta di tenebre diverrà in pochi secondi solida e affilata, estremamente pericolosa. Questa, volteggiante in area, potrà poi essere scagliata come un missile contro il proprio avversario, qualsiasi sia la direzione in cui si trovi, a patto che non vi siano ostacoli tra i due che potrebbero fermare l'arma, come se scagliata da una sorta di mano invisibile. Ray è in grado di creare fino a due lance per turno grazie a questa tecnica e, in alcune situazioni, l'abilità si rivela utile e pericolosa. La potenza con la quale viene scagliata la lancia non va equiparata a quella fisica di Ray, bensì a quella di una tecnica di tipo "Basso".
Consumo di energie: Basso

CITAZIONE
~ Ray continua ad emettere paura, benché inutile, grazie alla passiva "Sii la mia forza".
~ Si difende inconsciamente dal timore emesso da Bankotsu e Ares grazie alla passiva "Sii la mia maschera"
~ Il suo guerriero prende in pieno tutti gli attacchi di Ares, per poi rigenerarsi alle sue spalle e sparargli nella schiena il prima possibile, confidando che Ray lo sta distraendo, provocandolo con le sue parole.
~ Dopo una breve chiacchierata, Ray genera una lancia con la tecnica "Sii la mia lancia" accanto al "suo" Bankotsu e simula che lo stesso gliela lanci nella schiena.
~ Nello stesso momento una lancia viene creata verticalmente sopra ad Ares, molto larga, puntante a dividerlo in due calando sulla sua testa.
 
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_Bankotsu_
view post Posted on 24/5/2007, 19:40




»Track #2_
¤ Defying Gods and Kings... ¤


Cos..cosa cazzo stava succedendo?
Aveva evocato Ares. Si era prostrato, aveva richiesto il Suo aiuto. E così facendo, aveva sbagliato ogni fottuta mossa.
Merda!

CITAZIONE
"Bankotsu"

Ares lo apostrofò, con disprezzo evidente. E la terra tremò, terrorizzata dal potere di quel Dio. Persino Bankotsu fu scosso da un tremito, e i suoi occhi si spalancarono, come terrorizzati.

CITAZIONE
"Per un motivo così futile... mi hai... EVOCATO!"

Si voltò, il Signore della Guerra. Con aria offesa ed alterata insieme guardò Bankotsu. Il Guerriero non riuscì nemmeno a distogliere lo sguardo, tanta era la veemenza dell'altrui espressione. Non calcolava più nè Ray, nè la copia, nè quel finto se stesso. Solo il Dio, solo lui.
Parlava.

CITAZIONE
"La morte dei tuoi nemici è ciò che ti domando come offerta per risanare a questa tua mancanza di rispetto. La testa di questo omuncolo è ciò che pretendo come ricompensa per aver osato definirlo "una tua preda". Ricorda sempre, mezzodemone, ogni singola morte, ogni singola goccia di sangue, ogni singolo grido, appartengono a ME.
Solo per questo, dovrei strapparti la lingua e gettarla in pasto ai cani."

Altro brivido, altri stupidi rimorsi.
Perchè l'aveva chiamato? Perchè era stato così stupido da pensare di poter scendere a patti con la divinità? Aveva ragione, Ares. Per un tale errore, Bankotsu avrebbe meritato una punizione esemplare.

CITAZIONE
"Fallisci, e te ne pentirai due volte.
Parola mia"

Le ultime sue frasi furono proferite dopo ch'Egli ebbe voltato ancora il capo in direzione di Ray e del suo clone.
Poi, solo un grido, capace di far tremare nuovamente la terra, e infine un attacco furioso a quella creatura d'ombra che aveva le sembianze del "re".
Molteplici pensieri affollarono la sua testa.
Merda!
Si era ficcato in una situazione del cavolo...
Stretto fra un falso Re ed una folle Divinità.
Come comportarsi? Cosa fare?
Cercava ancora risposta a questa domanda, mentre Ares tartassava di colpi il clone di Ray. Ma non era fra i suoi pensieri. Vedeva solo quello stronzetto, seduto scompostamente sul suo trono, per nulla impressionato dal Dio, per nulla interessato a quanto stava succedendo.
Parlava, anche lui. Ma Bankotsu non ascoltava.
Il Guerriero era in piedi, le braccia lungo i fianchi a penzoloni, e la Banryu stretta nella mano destra solo per inerzia. Aveva una tale confusione, in testa.
Non soltanto era riuscito a perdere di vista i suoi obiettivi, i suoi ideali, richiedendo un aiuto esterno in una sua sfida. Aveva anche perso di vista il senso della battaglia, del massacro. Una donnicciola, ecco cos'era diventato.
Un codardo-figlio di puttana.

¤ Last Chance ¤

image

Era inginocchiato.
Attorno a lui, tombe.
Buio totale.
Una luna completamente rossa ed enorme si stagliava sopra la sua testa.
Nella sua medesima posizione, a pochi metri da lui, nel bel mezzo del cimitero, la sua copia. Capelli e pelle bianchissimi, veste e occhi completamente neri. Il suo negativo.
Entrambi erano disarmati, e si guardavano. Sguardo su sguardo, occhi negli occhi.

«Per quanto ancora hai intenzione di renderti ridicolo?»

Voce roca, la sua, e nel contempo oltremodo acuta e fastidiosa. Il tono era arrogante e canzonatorio, ma pur sempre serio.

«Taci. E' la mia battaglia. Non ti intromettere.»

Rise, il "negativo", sollevando leggermente le mani dalle cosce, ma restando in ginocchio.

«Avanti, non fare l'idiota. Sai benissimo che ti serve il mio aiuto, anche stavolta. Soprattutto stavolta.»

Una pausa.
E ancora parole.

«Sono stanco di vederti...di VEDERCI...umiliati così di fronte a due...inutili creature. Chi credi di impressionare, eh? Ti sei cagato sotto di fronte a quel capellone. E non hai ancora massacrato quel buffone d'un "re". Se non sei capace di usare i tuoi poteri, allora prenderò IO il control...»

«Li sconfiggerò tutti

Il "vero" Bankotsu interruppe la sua controparte malvagia, demoniaca.
Sorrideva, con arroganza.

«Dal primo all'ultimo. Illusioni, Re, dèi...non ha importanza. Li farò fuori uno ad uno. Spargerò il loro sangue. Mutilerò i loro fragili corpi. Nessuno può permettersi di trattarmi come un burattino.»

Ora anche l'altro sorrideva.

«Adesso sì che parli come si deve. E sia. Và là fuori e distruggi chiunque ti si pari davanti.»

Cominciò a sparire, lentamente, svanendo dalle gambe gradualmente verso l'alto.
Prima di disapparire completamente, però, ebbe occasione di dire un'ultima cosa:

«Hai un'altra chance, stronzetto. Vedi di non sprecarla...e di non morire...chiaro?»

I loro sguardi determinati ed arroganti si incrociarono per l'ultima volta.
Le condizioni erano poste, il patto era siglato.
Non restava che metterlo in pratica.


Non era trascorsa che una manciata di secondi, da quando Bankotsu era entrato in quella sorta di trance. I suoi occhi, vuoti fino a quel momento, in un batter di ciglia si risvegliarono. E il suo sorriso arrogante con loro.

CITAZIONE

₪ Oh mio vice, pare che persino la tua stessa evocazione t'abbia negato aiuto contro te stesso... che cosa pensi di fare, ora? Tu non puoi colpirmi, se prima non la sconfiggerai. Illusione o reale che lui sia. ₪


Di che stava parlando quel patetico buffone?
Ah già, di quel finto "se stesso" che Bankotsu aveva alle spalle. Come aveva detto Ray..reale o illusione che fosse...non gliene poteva fregare di meno. Per quanti nemici, o alleati, ci fossero sul campo di battaglia, nessuno sarebbe sopravvissuto contro di lui.

CITAZIONE

₪ Quindi esaudisci il desiderio del tuo re e fallo divertire. Non vorrai che mi annoi, vero? ₪


Ancora con quella noiosa e ripetitiva storia del "re".
Grosso errore rivolgersi così a Bankotsu.
Il Guerriero, incurante d'ogni altra cosa, guardò negli occhi quel piccolo e fragile ragazzino umano.

«Inizi a stancarmi, moscerino....»

Stava per proseguire la sua frase..ma qualcosa glielo impedì.
Una fitta, poco sotto la spalla sinistra. Un dolore lancinante, improvviso e notevolmente forte. Qualcosa l'aveva colpito. Sul suo volto una smorfia di dolore e fastidio apparve. Sentiva come la punta di una lancia penetrargli le carni. Bestemmiò fra sè e sè. Quel dannato clone che aveva dietro era passato all'attaco.
Senza scomporsi più di tanto, rimase in piedi, avvertendo il sangue sgorgare lentamente dalla ferita. Ma non si voltò. Colmo di rabbia e frustrazione, caricò gran parte delle sue energie sulla Banryu.
Risvegliati, piccola mia.
Abbiamo un falso monarca da deporre.
Una sciocca divinità da inviare nell'Ade.
Risvegliati, e devasta, Banryu.

Sollevò l'arma con rapidità, usando sempre e solo la dritta.
Con gesto secco e veloce, l'abbassò, il filo rivolto verticalmente verso Ray. E verso Ares.
Stretto fra un falso Re ed una folle Divinità.
Un Guerriero conosce un solo modo per uscire da una situazione simile: fare fuori tutto e tutti.
Così, il Kaze no Ryu si scatenò inesorabile, verso il trono ed il suo usurpatore. Celeri, luminosi e roboanti, cinque fasci di energia partirono, aprendosi a ventaglio, in direzione di tutti quegli avversari. Era tempo che quella massa di checche conoscessero la furia di un Guerriero incazzato. Che morissero pure tutti.
Avrebbe preso il posto del Re, facendo tremare il suo trono . E del Dio, spezzando la sua spada.
Sarebbe stato sopra entrambi, avrebbe calpestato i loro cadaveri con irriverenza.
Ma prima di ciò, doveva occuparsi di quella fasulla copia di sè. Senza curarsi degli esiti del Kaze no Ryu, si voltò celermente di 180°. Il dolore alla spalla sinistra si stava attenuando, ma il braccio era difficilmente utilizzabile. Poco male, ovviamente. Poteva combattere anche senza arti. Per lui, l'unica condizione necessaria per poter dar battaglia era solo respirare. Finchè avesse avuto un solo alito di fiato in corpo, si sarebbe battuto con tutte le sue forze. Per quanti fossero gli avversari, per quanto fossero stati forti.
Con questi pensieri, scattò in direzione della copia candida, che non sapeva più se identificare come reale o semplice proiezione mentale. Per scoprirlo, menò un fendente obliquo da destra a sinistra, calante, diretto inizialmente alla spalla mancina dell'obiettivo. Se reale, probabilmente l'avrebbe dilaniato. Se falso, sarebbe sparito. In entrambi i casi, se ne sarebbe liberato.
O almeno, così sperava.

Non tremava più, Bankotsu.
Nessuna paura attanagliava oramai il suo cuore di Guerriero
Solo uno spiccato desiderio di seminare morte e distruzione.





Legenda
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Narrazione
« Parlato Bankotsu »
* Pensieri Bankotsu *
CITAZIONE

Parlato altrui


Nella mente di Bankotsu:

Narrazione
« Parlato Bankotsu »
« Parlato Bankotsu malvagio »



Status
SPOILER (click to view)
Parametri Attuali: [ReC: 275] [AeV: 275] [PeRf: 550] [PeRm: 125] [CaeM: 300]
Condizioni Fisiche: Ferita di media entità sotto la spalla sinistra, sul dorso.
Energia: 70%
Equipaggiamento: Banryu °
Veste dei Sette °
Tecniche Utilizzate: Kaze no ryu x Ogni arma ha uno spirito. Racchiuso dentro di sè, il più delle volte latente e sopito, ciascuna spada, albarda, arco o balestra, o quant'altro, possiede un'anima donatagli dal fabbro che la creò. Si dice che più è grande l'anima che viene impressa in un'arma, più quell'arma sarà potente. E non solo: lo spirito intrinseco nell'artefatto ne rispecchia i poteri, e, se vogliamo, anche il "carattere". E come poteva, un'alabarda che porta nel suo nome la potenza del Ryu, il Drago, non avere un potere tale e quale a quello di una di queste bestie? Fu infatti l'anima di un Drago Rosso a essere intrisa nella Banryu, ed è questo particolare a determinarne il temperamento, perennemente combattivo. Non subito Bankotsu potè usufruire dei pieni poteri della sua arma, e dovette a lungo allenarsi, prima che la Banryu, per sua stessa volontà, gli concedesse l'onore di scatenare tutta la sua potenza devastante. Il Drago di Vento.
Questo potente attacco ricrea la zampata di un Drago adulto in pieno vigore, sfruttando con maestria l'elemento Vento, e creando cinque artigli distruttori. A volontà di Bankotsu, con un gesto solitamente pari ad un fendente, dalla lama affilata dell'alabarda, scaturiscono come già accennato, cinque fendenti d'energia alti più di cinque, e larghi ben due metri, che partono a velocità folle verso la direzione del taglio. Essi distuggeranno e taglieranno ogni cosa che si pari sul loro cammino, dalla più esile seta al più solido degli acciai. Dal momento del lancio, si aprono a ventaglio, creando una sorta di W inclusa in una V più grande, fino a coprire un massimo angolo di 30° dinnanzi all'alabarda. E' un attacco pressochè inarrestabile e pericolosissimo, che genera un boato simile al ruggito di un vero Drago. Purtroppo, la Banryu ha dei limiti, che sono rappresentati dall'impossibilità, da parte di Bankotsu, di richiamare questo attacco più di una volta per scontro. Poco male, comunque, perchè un Drago di Vento spesso basta ed avanza. (Pergamena "Cicatrice del Vento")
Consumo d'energia: Nullo [utilizzabile una volta per duello]
Abilità in Uso: Gun Pointed at the Head of the Universe ~ Livello 3 x Un'arma. E' questo che Bankotsu rappresenta. Una letale arma puntata alla tempia dell'universo. Il Guerriero è talmente forte, da risultare un mostro anche fra i suoi consanguinei, che l'hanno sempre guardato con sospetto e ammirazione insieme. Il suo sangue in parte demoniaco, gli fornisce un potere straordinario, fisico per lo più, che gli consente di devastare facilmente qualunque cosa, con la sua forza sovraumana. Ma non solo. Bankotsu, nella sua maestosità, è circondato da un'aura invisibile, tale da rendere il suo potere percettibile a chiunque, sia coloro che sono più deboli di lui, che coloro che invece hanno un potere maggiore. Tutti, nessuno escluso, vengono intimoriti dalla presenza di Bankotsu. Ma attenzione, non si tratta di paura semplicemente intesa come puro terrore. E' essa in realtà una forma di timore reverenziale, che assalta chiunque si trovi al cospetto del Guerriero. (Dominio "Forza del Toro")
Lv. 3 ~ Energia Blu
Effetto passivo ~ Ora si inizia a ragionare. Potere e potenza, dicevano alcuni. Paura e potenza dicevano altri. Esiste un rapporto fra queste caratteristiche, e Bankotsu lo sa. Il suo potere è proporzionato alla paura che egli incute in qualsiasi avversario che incontra. Entrambi sono immensi.

Leonidas x Dankotsu non ha mai avuto bisogno di nessuno, è sempre riuscito a cavarsela da solo. Solo contro molti, solo contro il mondo. Ha sempre dovuto lottare per sopravvivere, combattere con quei pochi che erano più forti di lui, e ne è sempre uscito vincitore. Questa eterna lotta per la vita lo ha reso forte non solo esteriormente, ma anche interiormente. La sua tempra e la sua solidità d'animo sono invidiabili, molto simili a i suoi "cugini" mezzodemoni. Niente e nessuno riesce a spaventarlo, nè il timore che incute un potente Guerriero, nè la paura che i demoni puri emanano attorno a loro. Sono rari i casi in cui qualche emozione riesce a fare breccia nella sua freddezza. Talvolta potenti paure, o grandi sentimenti come l'amore, possono risvegliare il suo spirito, ma sono queste occasioni più uniche che rare. (Abilità Razziale "Autosufficienza")

CITAZIONE
~ Bankotsu ha ancora attorno l'aura derivante dal Dominio
~ Non subisce l'influenza dell'abilità "Sii la mia forza" di Ray
~ Rimane scosso da quanto accade intorno a lui, e cade in una sorta di trance che dura qualche secondo. In questo tempo, ha un incontro verbale nella sua mente, con la sua parte demoniaca
~ Si risveglia dalla trance proprio mentre Ray crea la lancia e parla
~ Viene colpito dalla suddetta lancia sotto la spalla sinistra, sulla schiena
~ Si incazza e esegue il "Kaze no Ryu" verso Ray ed Ares, centrando come "fulcro" dell'attacco il trono
~ Si gira e attacca la sua "copia" con un fendente obliquo



CITAZIONE

Chiedo scusa, sono sicuro che il post faccia pena. Ma sono entrato in estasi guerresca e non ho più smesso di scrivere XD
Mi sto divertendo :ponpon:


 
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Riful
view post Posted on 2/6/2007, 13:31







Posando il fiero sguardo ed incrociando quello del folle mortale che con tanta boria osava porre se stesso al di sopra di un DIO, Tornando in posizione eretta al termine del balzo, ergendosi nella sua altezza e stringendo nelle mani Glory Crescent ancora macchiata di liquido color pece.
Parve poter strappare con un solo sguardo le pelli di quell'umano, mettendo a nudo le sue carni ed i tendini, assieme all'anima lurida e mortale. L'anima di un folle.

"I corvi narrano del pazzo che osa chiamarsi Re. I corvi sanno della sua follia, e ne parlano diffondendone la notizia.
Dunque è vero. La tua pazzia è talmente radicata che nemmeno comprendi chi hai di fronte. La tua anima è mortale, il tuo corpo corruttibile, verrà il giorno in cui gli avvoltoi banchetteranno con il tuo cadavere, divorandone gli occhi e le membra. Ricorda, mortale, quel giorno sarò li accanto a te, e ti farò pentire di queste tue parole. Forse non ora... forse non domani... ma il tempo per la mia divina stirpe è ben poca cosa.
Ricordalo."

Stava forse per aggiungere qualcosa, rivolgendosi al suo vassallo, Bankotsu a cui spettava l'onore della battaglia. Bankotsu, che avrebbe dovuto portare riverenza al suo Dio uccidendo quel mortale, o morire nel tentativo. Invece, Ares, dio della guerra, cadde in ginocchio portando la mano libera dalla spada a terra, per sostenersi. Dietro di lui, il fucile puntato della copia precedentemente distrutta, con in mano un fucile ancora fumante.
Il ruggito di rabbia della divinità risuonò nell'aria come un tuono estivo, e la terra gemette a quel grido sussultando come agitandosi nel percepire la rabbia di Ares. Gli occhi di questi, ora di un dorato fulgore, si animarono di furia omicida mentre le vene del viso si contraevano deformandone l'espressione in un terribile ed inumano volto.

Il Dio della guerra conficcò la lunga scimitarra ricurva precedentemente usata, di fronte a se nel terreno, afferrò la pesante spada che teneva al fianco e con un grido la sfoderò. Voltò di scatto la criniera leonina, e tutto parve rallentare. La lancia che calava al pari di una ghigliottina venne parata con noncuranza dal Dio, il quale vi oppose il suo avanbraccio destro. Un'esplosione di liquido cremisi eruppe da quell'arto, andando ad espandersi come una rosa sbocciata nell'aria, con innaturale lentezza. Tutto rallentò, il mondo stesso parve cessare il suo moto, l'aria stagnò, il folle sorriso di quel mortale e la smorfia di furore di Bankotsu: tutto rimase immobile mentre il Dio era il solo a muoversi a velocità normale.

Incurante della lancia conficcata nel suo corpo, posò il suo sguardo sulla sua preda, che in quel momento sembrava così indifesa... così debole. Eseguì un singolo affondo, di letale potenza. Terminò i suoi passi alle spalle della copia-ombra, chinando le sue spoglie e socchiudendo gli occhi assaporando il dolore di quei proiettili e della lancia conficcata nelle carni.
Sospirò.
Solo allora il suo sangue, rimasto indietro di metri, cadde normalmente al suolo.
Attese, poiché in quell'istante la copia-ombra avrebbe dovuto sussultare di un poco, e poi cadere a terra divisa in due con un taglio che va dalla cima del cranio fino al bacino.

"Bankotsu..."

La voce del dio risuonava distorta, ancora più terribile delle precedenti parole.

"Verrò ad attenderti sulle rive dell'Acheronte, all'entrata dell'Ade.
Giungi ad esse stringendo alta la testa mozzata di questo mortale.
O prega di non venire affatto."

Prima una, poi moltitudine in un nero concerto fatato, centinaia di migliaia di piume nere di disposero danzando attorno alle fattezze del Dio, oscurandolo lentamente. Nere, al pari di quelle dei corvi, ma meno candide, meno belle. Erano rozze e ruvide, macchiate qua e la di sangue rappreso. Si dice che gli avvoltoi siano i messaggeri di Ares, che divorino le carni dei guerrieri morti sul campo di battaglia per dissacrare le anime di quelli che sono morti da codardi, e per onorare quelle di coloro che sono morti in gloria, secondo i dettami del Dio della guerra. Gli avvoltoi neri sono le bestie sacre ad Ares, ed era in una nube di queste piume che la divinità lasciava il campo di battaglia, incapace di rimanervi.

L'ultimo sguardo lo dedicò allo sciocco mortale che con tanta boria aveva osato affrontarlo. Si erse in tutta la sua statura, e voltando gli occhi dorati parve ricordarli la promessa che li aveva fatto.

Forse non ora... forse non domani... ma il tempo per la mia divina stirpe è ben poca cosa.
Ricordalo.
Da questo momento, la tua anima mi appartiene.

CITAZIONE
SPOILER (click to view)
Soul trap x La quinta e ultima spada di Ares, nonché la più potente. Longilinea, elaborata, affilatissima e di una pericolosità estrema, la impugna solo in casi unici, e la utilizza per compiere un unico attacco rivolto al suo avversario. Lo Zantetsuken. Solo questa lama è degna di sopportare questa tecnica, e il guerriero non utilizzerebbe nessuna delle altre per usufruirne.
Questa è anche l'unica lama che Ares è solito portarsi appresso, legata alla cintola, benché sia quella che utilizza più raramente.
SPOILER (click to view)
Zantetsuken x Il guerriero, dopo diversi secondi di ferma concentrazione, riesce a dare un unico fendente contro il proprio avversario, a velocità inimmaginabile, andandogli incontro, colpendolo, e superandolo.
Al termine della tecnica si ritroverà dietro all'altro.
Il punto colpito dalla tecnica verrà dettato al momento.
In valori numerici, la velocità del guerriero aumenta di 175 punti, mentre attua questa tecnica.
Una tecncia praticamente inevitabile.
Consumo di energie: Immenso



Edited by Riful - 2/6/2007, 19:32
 
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view post Posted on 4/6/2007, 12:38
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~ To create a warlike feel ~


Moscerino... Pazzo... Mortale e corruttibile. Quei due guerrieri parevano non aver ancora compreso pienamente chi o cosa stavano realmente fronteggiando e quale entità era seduta sul trono, innanzi ai loro occhi. Non parevano volersi arrendere alla certezza che lui non sarebbe stato sconfitto al termine di quella battaglia. Né allora, né mai.
E tutto ciò era immensamente triste. Tanto triste quanto lo erano i loro vani tentativi di intimorirlo con vuote minacce, o parole ricche d'arroganza e superbia che a loro non era data.
Ares, dimostratosi una divinità tanto decaduta quanto fallita. Bankotsu, che dopo un primo momento di smarrimento pareva ora aver ritrovato fiducia in se stesso. Fiducia destinata a svanire, com'ogni sensazione altresì volubile.
Per un breve attimo abbassò lo sguardo, colto da un'immensa angoscia. Avrebbe soggiogato il treccione e distrutto tutto ciò che lo spingeva a continuare a combattere. L'avrebbe sottomesso a se, come ogni altro guerriero che aveva incontrato. Come ogni altro...

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Folle. Il suo vice avrebbe dovuto almeno comprendere che se era alle sue dipendenze e non viceversa, un motivo v'era. Nuovi poteri o meno, il Capitano dei Toryu era sempre stato lui, e lo sarebbe rimasto ancora, e ancora.
In quello stesso momento vide il suo guerriero dividersi in due come sotto l'azione d'un fendente. Ares, ferito e sanguinante, era riuscito nel compito che gli era stato assegnato.
Non lo guardò con pietà, ma con sufficienza. Il suo gemello non era riuscito a tener testa alla divinità come lui era riuscito invero a fare, e lo lasciò quindi svanire nel nulla, fallito il suo compito.
Ascoltò tutto ciò che il guerriero aveva da dirgli, a viso spento, sguardo perso. Si rivelarono nuove minacce, rinnovata vanagloria.
E poi il signore della guerra scomparve, avvolto da un manto di piume nere.
Fu in quel momento che sul viso di Ray riapparve un sorriso. Mefitico. Arrogante.
Ma quale divinità? Ma quale signore della guerra? Ares si era dimostrato solo un buffone e nient'altro, e così stava valendo per Bankotsu, che aveva bisogno che qualcuno gli ricordasse qual'era il suo posto. E che doveva starci.
Un ruggito, e un fascio di luce iniziò a dirigersi verso di lui a grandi velocità. Una tecnica in grado di sventrare non solo lui, ma anche il trono, le mura e il palazzo, sollevando inevitabilmente un gran polverone.
Patetico.
L'energia lo investì in pieno, senza pietà. Ma uno stormo di corvi neri s'alzò da ella, disperdendosi per l'aere.
Stupido Bankotsu.
Il vice gli diede poi le spalle, voltandosi verso la sua copia, colpendola. La copia svanì al primo fendente della gigantesca alabarda, dissolvendosi come neve al sole.
Ma proprio in quel momento, il re ritrovò forma alle spalle del suo avversario. E mentre i picei corvi rimpolpavano le sue carni, afferrò la lancia che ancora emergeva dalla schiena di Bankotsu, facendo per spingerla più in profondità all'interno della sua schiena, verso il basso, in modo che si inginocchiasse per sopportare il dolore.
Poi gli fece il dono d'ascoltare ciò che lui, il re, aveva da dire.

image
₪ Stupido, folle Bankotsu. Sul serio pensavi che impegnarsi un po' di più e lanciare un paio di parole arroganti bastassero per sconfiggere me? ₪


Schioccò le labbra, e spinse.

₪ Ti sei mai chiesto quale differenza vi fosse tra me e te? Perché io sono il Re e tu solo il suo vice? ₪


Fece in modo che la lama penetrasse ancora nelle carni del suo avversario.

₪ Tu sei solo un patetico, analfabeta, egocentrico e maniacale guerriero. Un barbaro colto da deliri di onnipotenza che non può nemmeno permettersi. Un'innocua e infima zanzara, il cui unico scopo nella vita è quello di essere schiacciata. ₪


Ancora.

₪ Hai già dimostrato la tua inettitudine contro Koga. Quante volte ancora hai intenzione di deludermi e deludere te stesso? Tu sei inutile Bankotsu. E lanciare un fascio d'energia contro il tuo Re non farà altro se non renderti ancora più ridicolo. Arrenditi all'evidenza! ₪


La sua espressione divenne ancora più folle, e in uno scatto s'allontanò dall'avversario, lanciando un fumogeno a terra per nascondersi alla sua vista.
Lui si sarebbe nascosto nelle tenebre, dove avrebbe studiato Bankotsu mentre perdeva tutta la sua energia tentando di colpirlo e quando il fumo si sarebbe diradato, dove v'era il trono non vi sarebbero state macerie, ma un seggio regale quanto il precedente, e lui sedutovi sopra. Malizioso e sorridente.
La sua nuova immagine avrebbe squadrato il guerriero per qualche secondo, denotando le ferite eventualmente lasciate dal suo "spingere la lancia" precedente, prima di proferir nuovamente parola.

₪ Tu non puoi sconfiggermi, Bankotsu. ₪


SPOILER (click to view)
Parametri attuali ~
[ReC: 400][AeV: 275][PeRf: 125][PeRm: 225][CaeM: 275]

Energia ~ 53%
Ferite ~ Nessuna
Equipaggiamento ~ Ira °°°°°°
Fiamma °
Canto della sera °
Illusione del mattino °°
Specchio di tragedia °
Abilità e tecniche utilizzate ~
Sii la mia forza x Citata precedentemente / Passiva
Sii la mia maschera x Citata precedentemente / Passiva
Sii la mia voce x Citata precedentemente / Passiva
Sii il mio volto x Citata precedentemente
Sii la mia lancia x Citata precedentemente / Attiva dal turno precedente
Sii la mia ombra x Un'ottima tecnica elusiva. Una volta subito un colpo, o in un momento del duello a sua scelta, Ray potrà dividere il suo corpo in innumerevoli corvi gracchianti, neri come la pece, che si disperderanno nell'aria muovendosi in gruppo, in un unico stormo. I corvi si riuniranno poi in un altro punto deciso dall'agente stesso, riformando il corpo del portatore.
Questi corvi in realtà, sono mera illusione, in quanto non possono essere feriti e non possono ferire l'avversario, quindi la tecnica è solo una sorta di lento teletrasporto, facilmente individuabile, però, attraverso il movimento degli uccelli, che disegneranno nell'aria la traiettoria seguita dal ragazzo nello spostarsi. (Pergamena "Stormo illusione")
Consumo di energie: Medio

CITAZIONE
~ Ray continua ad emettere paura, benché inutile, grazie alla passiva "Sii la mia forza".
~ Si difende inconsciamente dal timore emesso da Bankotsu e Ares grazie alla passiva "Sii la mia maschera"
~ Il suo guerriero muore sotto lo Zantetsuken di Ares che, seppur fisico, basta e avanza per distruggerlo.
~ Ray evita la cicatrice del vento (Che distrugge inesorabilmente il trono) dividendosi in corvi.
~ Ray approfitta del fatto che Bankotsu gli da le spalle per soggiogarlo a parole e tentando di spingere in profondità nella schiena la lancia che dovrebbe essere precedentemente conficcatavisi.
~ Lancia un fumogeno a terra e si nasconde nelle tenebre.
~ Crea una nuova immagine di lui seduto sul trono, che dovrebbe fare da esca a Bankotsu.
~ Approfittando del fatto che Bankotsu non ha ancora postato, ho editato correggendo un paio di errori di grammatica.


Edited by Ray~ - 4/6/2007, 23:03
 
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_Bankotsu_
view post Posted on 4/6/2007, 23:06




»Track #3_
¤ Let's eat the world end ¤


Furore.
Totale.
Negli occhi del Guerriero non v'era altro che mera follia, pura volontà d'uccidere o d'esser ucciso, desiderio incontrollabile di combattere. Contro tutti e tutto. Contro dèi e re. Contro sè stesso.
Mentre il Kaze no Ryu s'infrangeva sul trono di quel falso e ipocrita regnante, lui si dilettava a eliminare quella feccia illusoria che aveva osato prendere le sue sembianze e ferirlo con la lancia oscura. Sorridendo, lo vide dividersi in due parti, tagliato dal fendente della sua fida Banryu. Ebbe dunque la conferma che quell'essere non fosse altro che aria e magia. Nulla di reale albergava in quella pallida immagine di sè. Niente di vivo.
Presto anche Ray e Ares avrebbero condiviso quella triste condizione. Sentì il borioso dio blaterare:

CITAZIONE

"Bankotsu...
Verrò ad attenderti sulle rive dell'Acheronte, all'entrata dell'Ade.
Giungi ad esse stringendo alta la testa mozzata di questo mortale.
O prega di non venire affatto."


All'Acheronte, dunque?
Hah!
Vanaglorioso buffone! Chi credeva di intimorire, con quelle parole? Si sarebbe recato nell'Ade, Bankotsu. Con la testa di Ray. E ivi giunto, avrebbe massacrato quell'idiota che aveva osato deriderlo.
Ma prima, ovviamente, aveva da far fuori quel patetico omuncolo.
Fece per voltarsi.
Fruscìo d'ali.
Dolore, forte e prolungato, alla spalla.
E poi...quella voce...

CITAZIONE

₪ Stupido, folle Bankotsu. Sul serio pensavi che impegnarsi un po' di più e lanciare un paio di parole arroganti bastassero per sconfiggere me? ₪


Ray gli era inspiegabilmente apparso alle spalle, e ora spingeva con forza la lancia ancora conficcata nella spalla di Bankotsu entro le carni del Guerriero. Digrignò i denti, soffrendo come un cane. Ma mai sarebbe crollato per un simlie...solletico. Per quanto fosse doloroso, quel momento, il Guerriero ne aveva vissuti di peggiori. Era stato dilaniato da mostri di potenza come Eisen Heart o Squall Lionheart...un simile scarafaggio non poteva certo infliggergli una grande pena...
Sorrideva, ancora, il mezzodemone. E ascoltava il folle farneticare del suo avversario.

CITAZIONE

₪ Ti sei mai chiesto quale differenza vi fosse tra me e te? Perché io sono il Re e tu solo il suo vice? ₪


Il re?
Quel ridicolo giullare osava definirsi davvero un...re?
Quanto coraggio!

CITAZIONE

₪ Tu sei solo un patetico, analfabeta, egocentrico e maniacale guerriero. Un barbaro colto da deliri di onnipotenza che non può nemmeno permettersi. Un'innocua e infima zanzara, il cui unico scopo nella vita è quello di essere schiacciata. ₪


Altro dolore, altra sofferenza.
Si costrinse a resistere.

CITAZIONE

₪ Hai già dimostrato la tua inettitudine contro Koga. Quante volte ancora hai intenzione di deludermi e deludere te stesso? Tu sei inutile Bankotsu. E lanciare un fascio d'energia contro il tuo Re non farà altro se non renderti ancora più ridicolo. Arrenditi all'evidenza! ₪


Arrendersi?
Smise di sorridere. La sua testa ciondolò verso il basso, e il corpo cadde in ginocchio.
Ma non era sopraffatto dal dolore.
Stava accadendo..di nuovo.
Forse per le parole di Ray, forse per qualcosa che il mezzodemone avvertiva nell'aria...

¤ Scarecrow...or not? ¤

image

Stavolta non si trovava nel cimitero, ma in un campo di grano.
Notte, buio. Niente luna. Un casolare in lontananza..
Era incredibile come il suo subconscio variasse forma così spesso.
Lunatico?
Forse.
Come sempre, però, lui era lì, in piedi affianco .
Lo guardava con disgusto.

«Sei il solito pupazzo»

Era in piedi, il "bianco". Accanto a lui, uno spaventapasseri su cui i corvi zampettavano. Per nulla impauriti. Il suo sguardo indugiò sulla testa di zucca del fantoccio.

«Ti somiglia. Guardalo bene, Bankotsu. E' proprio come te..»

Uno sguardo sprezzante verso il suo alter ego, che stava a distanza, muto ed immobile.

«...vuoto. Inutile. Debole. E' forse così che credevi di sconfiggere il re ed il dio? Con un impeto di follia, sprecando futilmente il Kaze no Ryu? Hah!»

Sembrava divertito, quasi. Non diede occasione al suo simile di aprir bocca.

«Guardati, Bankotsu...non sei altro che un fantoccio creato per spaventare i corvi. Ma sei sicuro che i corvi abbiano paura di te?»

Si fece serio tutt'a un tratto. Il suo sguardo divenne quasi annoiato.

«Cosa proponi, faccia bianca?»

La sua voce risuonò insicura. Per un istante.

«Ti porto a caccia...di corvi»

Sorrisero



Un battito, come di cuore agonizzante. Potente, risuonò nella sala.
Aprì gli occhi.
Neri come la pece.
Ancora sorrideva, follemente.
C'era odore di fumo nell'aria.
Senza alzarsi, piantò violentemente la Banryu per terra. E con la dritta andò a staccare quella fottuta lancia dal suo corpo. Soffrì non poco, ma con uno scatto deciso la levò.
Fatto ciò si alzò, riprendendo la Banryu ma senza voltarsi, non subito. Sanguinante, ma dotato di rinnovata potenza, si girò.
Vide Ray, ancora inspiegabilmente seduto sul trono, incolume.
In una situazione normale avrebbe dato di matto, non capendo perchè il suo miglior attacco fosse andato a vuoto. Ma quel Bankotsu dagli occhi neri...non si interessava a simili...stronzate.

CITAZIONE

₪ Tu non puoi sconfiggermi, Bankotsu. ₪


Ancora. Ma non si era ancora stancato di aprir bocca giusto per dare aria alle gengive?

«E dimmi...se io non posso sconfiggere te...come pensi di fare tu, per battere me?»

Rise. Folle. Sprezzante.

«Sei solo un fragile uomo che gioca a fare dio. Ora ti tirerò fuori tutta la paura che nascondi nel profondo delle ossa, stronzo»

Uno scatto, in avanti, verso il trono.
La rapidità di tale corsa fu immensa, incredibile. Forse superiore a quella di Ares.
Ecco il vero dio della Guerra.
Spiccò un balzo, impugnando la gigantesca alabarda con ambedue le mani. Ed effettuando una capriola in volo, cercò di affettare in due il trono ed il suo occupante. Una mossa semplice, ma data la potenza rinnovata di Bankotsu, quantomai efficace.
Oppure no?




Legenda
SPOILER (click to view)
Narrazione
« Parlato Bankotsu »
* Pensieri Bankotsu *
CITAZIONE

Parlato altrui


Nella mente di Bankotsu:

Narrazione
« Parlato Bankotsu »
« Parlato Bankotsu malvagio »



Status
SPOILER (click to view)
Parametri Attuali: [ReC: 525] [AeV: 525] [PeRf: 800] [PeRm: 375] [CaeM: 550]
Condizioni Fisiche: Ferita di medio-alta entità sotto la spalla sinistra, sul dorso.
Energia: 70%
Equipaggiamento: Banryu °
Veste dei Sette °
Tecniche Utilizzate: Daemon Awakening x Il risveglio del Demone. Forse la più letale e devastante tecnica che Bankotsu possieda, superiore anche al Kaze no Ryu. Una mutazione, non estetica, non caratteriale. Una mutazione delle sue cellule e della sua anima. Non estetica perchè il suo aspetto non muta per niente, fuorchè per le gli occhi, che diventano completamente neri, iridi e pupilla insieme, ma egli cambia interiormente, le sue cellule diventano quelle di un demone completo, uno fra i più potenti, e lui ne riceve dei benefici. Più potente, più veloce, più reattivo e resistente. Una belva, una sorta di dio in terra, ecco cosa diviene. Ed ecco perchè la modifica è a livello cellulare. Ma non è solo il suo corpo a cambiare. Il suo spirito lo segue, ma non il carattere. Quest'ultimo rimane infatti tale e quale al normale, arrogante, strafottente e assetato di sangue. E' la sua anima a mutare. Se di solito Bankotsu è orientato verso un atteggiamento neutrale, a metà fra il Bankotsu buono ed il Bankotsu cattivo, con l'attivazione di questa tecnica diventerà completamente oscuro, malvagio e avrà una voglia sempre crescente di uccidere. Non riuscirà a riconoscere amici e nemici, e vorrà ammazzarli tutti, senza fare distinzioni. Questa sorta di Berserk avanzato, ha però dei difetti. Una volta attivato, non si potrà tornare indietro, e il Guerriero attaccherà fino allo sfinimento, senza poter però fare ricorso ad altre Pergamene o Abilità durante lo stato demoniaco. Attivare questa Pergamena non costa nulla, ma ad ogni turno successivo a quello di attivazione, il combattente vedrà le sue energie calare del 20%, mentre i suoi parametri avranno un costante incremento di 250 punti per tutta la durata della tecnica (Pergamena "Furia Omicida")
Consumo d'energia: Nullo
Abilità in Uso: Gun Pointed at the Head of the Universe ~ Citata precedentemente / Passiva
Leonidas x Citata precedentemente / Passiva
Heretic, Hero x Non esistono Eroi. Ci sono solo persone che fanno la differenza. E Bankotsu fa proprio la differenza, in ogni occasione, ma più che mai quando attiva i suoi assi nella manica, quale il Daemon Awakening o il Berserk. Infatti, durante l'esecuzione di pergamene come questa, il Guerriero riesce a non cadere nello status di incoscenza in cui normlamente precipiterebbe chiunque. La sua tempra e la sua esperienza gli permettono difatti di non perdere mai la ragione quando egli attivi tecniche come quelle sopraccitate. Riuscirà perciò a restare lucido e a distinguere gli amici dai nemici, senza essere costretto dal suo subconscio ad attaccare come un pazzo scatenato, riflettendo quel poco che gli serve prima di agire.
Connected x Ce grandi capacità e l'enorme esperienza di Bankotsu gli consentono di utilizzare alcune sue tecniche sfruttandole al meglio. Conosce ogni piccolo particolare delle sue Pergamene, e grazie a questo, è diventato, con un durissimo allenamento, capace di controllare al massimo una delle sue tecniche in particolare, il Daemon Awakening. Se una Pergamena come questa, seppure attivabile a costo Nullo, solitamente sottrae il 20% delle energie al caster, a partire dal turno successivo all'attivazione, per Bankotsu questo costo è dimezzato. Grazie a questo Focus Pergamena, il Guerriero subirà un calo del 10% delle Energie ad ogni turno, dopo quello dell'attivazione della tecnica. Un notevole vantaggio, non trovate?

CITAZIONE
~ Bankotsu ha ancora attorno l'aura derivante dal Dominio
~ Non subisce l'influenza dell'abilità "Sii la mia forza" di Ray
~ Distrugge la sua "copia" creata da Ray
~ Subisce cercando di resistere il più possibile il dolore inflittogli dall'avversario con la lancia
~ Cade in trance per effetto delle parole di Ray e della sua abilità "Sii la mia voce"
~ Risveglia la sua parte demoniaca
~ Si rialza, risponde alle provocazioni e poi attacca la copia di Ray, senza preoccuparsi nè del come nè del perchè egli sia ancora seduto sul trono.



CITAZIONE
Edit: Avevo semplicemente dimenticato di sistemare lo status XD

 
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view post Posted on 5/6/2007, 18:47
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~ The Vice ~


If you - Hate me, hate me, if they want you to break me
Love - is - for- the weak
And the restless, relief in the end.

For now I'm feeling fine
Drank poison, liked the sign
Now touch the greatest fear
Impaired, to look sincere.



image
Quanta pietà.
Dalle tenebre Ray poté vedere Bankotsu rivolgersi alla sua immagine come se quella fosse veramente lui. Lo vide crogiolarsi ancora nella sua vanagloria, nelle sue offese e nei suoi vacui quanto vani tentativi d'avvicinarsi a lui, come una volpe che cerca d'azzannare la luna piena.
Povero guerriero... quella che aveva davanti non era la luna, per quanto scintillante e irraggiungibile potesse sembrare, ma il suo riflesso nell'acqua. Cercare d'avvicinarsi a lei lo avrebbe solo bagnato e nient'altro, ma oltre che inetto, il guerriero pareva anche recidivo.
Alzò una mano al viso, sospirando, mentre le parole dell'avversario gli giungevano riecheggianti.
Non una ferita. Non una sola.
Squadrò il suo corpo, e non vi trovò un solo taglio, graffio o contusione. Nessun dolore d'alcun tipo. Nessuna inibizione.
E poi guardò Bankotsu, innanzi a lui.
Stanco, forse. La spalla sanguinante. E si chiese come il guerriero poteva proferir verbo di quel genere. Non erano certe spacconate che un ferito poteva permettersi.
Sospirò sonoramente, colto da un altro imprevedibile lampo d'angoscia.
Possibile che le persone fossero così stupide? Possibile che nemmeno nel momento della loro sconfitta s'accorgevano d'aver già perso tutto ciò di cui disponevano?
Che fine aveva fatto l'orgoglio da guerriero del grande Bankotsu, il capo dei sette mercenari? Davanti a lui, ora, vedeva soltanto un bambino incazzato perché preso in giro dai suoi compagni di classe.
Di certo non degno di colui che si riteneva abbastanza potente d'evocare il "Signore della guerra".
Tutto ciò era molto triste. Immensamente triste.
Rimase poggiato alla colonna dov'era, senza muoversi. Avrebbe giocato ancora con lui, e ancora. Fino all'ultimo respiro. Consapevole che da quella posizione il guerriero non poteva ancora vederlo, concentrato com'era sul suo dipinto.
Qualche attimo di silenzio ed ecco! Improvvisamente un nuovo boato scosse le pareti della sala del trono, lasciando rabbrividire anche la pietra più dura. Bankotsu strikes back.
Questa volta l'immagine non si sarebbe dissolta lentamente, bensì sarebbe svanita nel nulla poco prima che la lama della gigantesca alabarda impattasse con lei, vanificando gli sforzi dell'avversario.
Banryu a terra, un nuovo Ray sarebbe comparso alle spalle del guerriero, ben più diverso, però, di quello che il treccione era abituato a conoscere.
Quest'immagine era infatti ciò che il Re avrebbe chiamato capolavoro, e sarebbe stato uno degl'ultimi dipinti che l'altro avrebbe avuto modo d'osservare, prima d'essere sconfitto del tutto.
Retina nera e pupilla dorata, come'l barbaro avea in quel momento.
Braccia scarnificate, ricche d'artigli e accenni d'ali, al pari di quelle d'un corvo.
Zanne non dissimili da quelle d'uno squalo, capelli tanto picei da mutarsi nella veste stessa e scivolare verso il basso, lacerati e scossi d'un vento impalpabile.
Pallido, dai contorni poco definiti, il ragazzo svaniva e ricompariva, lentamente, a intervalli regolari. Quasi scandendo il tempo.
Poi parlò, e la sua voce risuonò per tutta la sala, cavernosa e metallica. In grado d'assoggettare al proprio volere anche il più temibile dei combattenti.

₪ BaNkoTsu, non haI aNcoRa caPitO? ₪


La sua figura si fece meno nitida, quasi sul punto di svanire, ancora una volta.

₪ Io soNo Dio. ₪


E proprio in quel momento, il corpo del Dio svanì, attraversato da un'unica veloce, spessa e potente lancia, che ancora avrebbe dovuto trafiggere Bankotsu alla schiena, o al petto, se si fosse girato.
In compenso, la sparizione di qualsiasi altro elemento distrattore avrebbe permesso all'avversario di scorgere il vero Ray, poggiato alla colonna poco lontano, che assisteva la scena. Un prezzo ben misero da pagare per poterlo colpire.
Il ragazzo sorrise. Sperava d'aver scosso Bankotsu e, anche se così non fosse stato, per lui aveva ancora in serbo il gran finale, e l'ultimo atto di quel misero quanto patetico duello.
La morte.


image


SPOILER (click to view)
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Energia ~ 43%
Ferite ~ Nessuna
Equipaggiamento ~ Ira °°°°°°
Fiamma °
Canto della sera °
Illusione del mattino °°
Specchio di tragedia °
Abilità e tecniche utilizzate ~
Sii la mia forza x Citata precedentemente / Passiva
Sii la mia maschera x Citata precedentemente / Passiva
Sii il mio volto x Citata precedentemente
Sii la mia lancia x Citata precedentemente

CITAZIONE
~ Ray continua ad emettere paura, benché inutile, grazie alla passiva "Sii la mia forza".
~ Si difende inconsciamente dal timore emesso da Bankotsu grazie alla passiva "Sii la mia maschera"
~ Scioglie la tecnica dell'immagine creata nel turno precedente poco prima che il guerriero la colpisca, vanificando i suoi sforzi.
~ Genera al tempo stesso una nuova immagine di se stesso, trasformato e in versione "Divinità" alle spalle dell'avversario, per distrarlo.
~ Crea un'unica lancia che, attraversando l'immagine (Appena svanita), dovrebbe colpire Bankotsu alla schiena (O al petto se nel frattempo si è voltato)
~ Si lascia volutamente vedere dal suo avversario, e attende una sua mossa.
 
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_Bankotsu_
view post Posted on 5/6/2007, 20:49




Comunico ufficialmente il mio abbandono dal duello. I motivi li ho spiegati al mio avversario in privato e non trovo necessario renderli pubblici.
Dichiaro quindi vincitore del 2° Torneo Toryu Ray~, a cui faccio i miei più sentiti complimenti.
 
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view post Posted on 5/6/2007, 21:00
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Considerata la spiacevole conclusione del duello, rinuncio al primo premio offertomi dal combattimento, ovvero un avanzamento d'energia.
Assegno a Bankotsu il suo spettato secondo premio, ovvero un buono per una pergamena da 1000 Gold o inferiore e assegno a me l'equivalente in gold del suo premio, ovvero 1000 Gold. Non ottenendo la blu non otterrò quindi nemmeno uno slot abilità gratuito e un potenziamento alle statistiche.


Il torneo del Toryu si conclude quindi qui, con questa classifica:

1° Posto ~ Ray (Ray~)
2° Posto ~ Bankotsu (_Bankotsu_)
3° Posto ~ Eva (Eva Delunay)
4° Posto ~ Murony (Trias lo Stregone)


Domani scriverò comunque un post di conclusione per questo duello. Faccio naturalmente tutti i complimenti del mondo al mio avversario, nonostante la sua rinuncia.
 
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15 replies since 6/5/2007, 17:05   1188 views
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