Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Notte II ~ Parte IV, Nightfall

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/7/2007, 13:36
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


image
¬ Partecipanti: .Trias.of.Fire. [Trias] & Aeras [Foolteari Aeras]
¬ Obbiettivo: Uccidere Annular, uno dei cinque capi del Clan emergente "Gli Abbietti".
¬ Orario: 16:00 circa del pomeriggio.
¬ Ambiente: Clima totalmente atono. Non v'è vento, e non fa né caldo né freddo. Non è umido e nemmeno secco.
¬ Truppe: Ogni partecipante di energia Bianca avrà a sua disposizione 80 uomini di fanteria leggera, vestiti di una semplice pelle piuttosto resistente, come protezione, e armati di una spada bastarda sfilettata accompagnata da un set di coltello da lancio. Risulteranno molto poco addestrati, e per alcuni di loro questa potrebbe essere addirittura la prima missione.
- Ogni partecipante di energia Gialla avrà a sua disposizione 40 uomini vestiti di un'armatura leggera, abili nell'utilizzo dell'arco e delle frecce, con a disposizione, ulteriormente, una spada lunga. Metà di loro saranno a cavallo, mentre l'altra metà saranno a piedi.
- Ogni partecipante di energia Verde avrà a sua disposizione una truppa di 20 soldati scelti, armati di scudo, spada corta, armatura completa e dotati di una forza e di un'abilità straordinaria in battaglia. Uomini decisi a non fermarsi fino alla conclusione della battaglia, motivati e decisi. Possiedono anche una notevole sopportazione al dolore e paiono resistere egregiamente a ferite mortali.
- Ogni partecipante di energia Rossa avrà a sua disposizione un piccolissimo contingente di dieci uomini, che si riveleranno essere combattenti esperti sul campo di battaglia, armati di spada e arco lungo, e capaci di usare anche notevoli stregonerie come barriere o raggi di pura energia. Possiedono una destrezza fuori dal comune, degna anche dei migliori avventurieri, e ognuno di essi va trattato come un'energia verde.
- Tutti gli uomini, per tutte le energie, sono vestiti di nero per impedire di essere riconosciuti. Ray ha infatti espressamente ordinato che "Nessuno deve venire a sapere che ad attaccare "Gli Abbietti" è stato il clan Toryu" Quindi, regolatevi di conseguenza, a costo di uccidere ogni uomo che troverete sul vostro cammino, o agire come un normalissimo plotone di banditi.

"Gli Abbietti.". Un piccolo clan nato da poco per le contrade del mondo umano e che, per quanto piccolo, è riuscito in poco tempo a fare molto molto casino, ponendosi alla pari di grandi confraternite come quelle del Toryu o Goryo, o Sorya, e rivaleggiando quasi alla pari con loro. Ma cosa si sa in realtà, di questo clan?
Pare che sotto tutto quel fumo ci sia ben poco arrosto, e che la loro tanto decantata potenza sia data prettamente dal numero. Proverbi a parte, prendendo singolarmente ogni uomo del clan, questo non varrebbe la metà del più debole di un vero e proprio plotone di uomini, e la cosa ha infastidito pesantemente Ray, che ha sentito il suo potere inevitabilmente minacciato.
Pare che le fondamenta degli "Abbietti" siano cinque persone a loro capo che sostano in zone diverse del territorio controllato, trovandosi di tanto in tanto per fare consiglio e dare nuovi ordini al clan. Nemmeno loro però sembrano dimostrare alcuna potenza in battaglia, tanto che ogni loro accampamento è estremamente fortificato, e ricco di uomini e mercenari, assoldati essenzialmente per loro difesa personale.
Tuttavia gli ordini di Ray sono pur sempre ordini, e se tutto andrà come dovuto, la vita degli "Abbietti" si spegnerà piuttosto velocemente.

Le piane del nulla... Annular è forse stato il più intelligente a scegliere la locazione dove andare a rifugiarsi. Al centro delle stesse ha fortificato un gigantesco castello, una costruzione di portate e difese immense che, candido come la piana, staglia le sue ombre in qualsiasi direzione, potendo essere avvistato anche dai più distanti.
I predoni sostengono che la fortezza è "Inattaccabile"... dimostrategli quanto sbagliano.
Certo, i vestiti neri non aiuteranno... e la mancanza di nascondigli potrebbe essere un bel problema... ma voi siete dei Toryu! Combattete e adottate una strategia efficace, e tutto andrà bene.
Inoltre gli uomini di Annular, per quanto potenti ed esperti, hanno il brutto vizio di non attaccare nessuno finché questi non s'è presentato innanzi ai cancelli, a meno che non abbia intenzioni palesemente ostili. E dire che una volta erano addestrati a sparare a vista...
Già, sparare. Perché saranno fucili e cannoni ad accogliervi, uomini d'elitè e mura di candido marmo.
Il vostro contingente si trova notevolmente lontano, dove il castello è solo un puntino in lontananza nella piana, e non si può dire che siano molto motivati.

Attaccate l'obbiettivo e eliminate Annular il prima possibile, uccidendolo. Non è importante quante vittime mieterete o quanto distruggerete: Ray non è il tipo da preoccuparsi per le vite dei civili o per delle penose costruzioni senz'animo. Eliminate l'obbiettivo, e impedite a chiunque di scoprire che siete dei Toryu, a costo di trucidare ogni sopravvissuto, anche innocente.

CITAZIONE
Bene. Ora fate il primo post che varrà come "Post di presentazione", in cui arrivate all'accampamento e, magari, vi presentate ai vostri soldati.
Il post di presentazione è comunque liberissimo. Potete compiere qualsiasi tipo d'azione attinente alla quest che non consista nell'"Attacco al villaggio". Una volta che entrambi avrete postato, vi dirò come proseguire.

 
Top
Aeras
view post Posted on 23/7/2007, 19:38




[Post di Presentazione]
Pg Aeras
[Link Scheda]

image

Appena arrivato e Morte è già invitata a cena.
Che bello.
Come poteva lasciarsi sfuggire quella succulenta occasione? Quella missione suicida e affatto sicura, al di la delle aspettative di ognuno? Bè non poteva, o meglio Aeras non poteva.
Ed eccolo la, un puntino nero in un mare di sale. Nero; quale capitano manda un plotone di soldati in vesti scure in quello che può tranquillamente essere il reame d’inverno?
Ad Aeras non importa, lui sa solo che quella eccentrica colorazione fuori dal luogo comune rende il tutto più eccitante, più pericoloso e per nulla semplice.
Cammina in silenzio quel dannato demone, quel finto umano che gioca con l’emozioni della gente. Si fa beffa del vicino, schernisce il povero e deride il ricco, per lui sono tutti uguali, tutti figli di puttana che non aspettano altro che mettere le mani sulla sua vitrea pera per poter godere del suo astuto aiuto.
Un rapido gesto con la mano sinistra e dal nulla appare la Hoshi no Tama, la sua Sfera delle Stelle, la guarda. Gli occhi si accendono di gioconda luce fanciullesca e come un gatto gioca con il gomitolo comincia a passarsi la pera di vetro celeste tra le mani, la fa saltare, ruotare.
Danza il legno sotto gli occhi vigili e attenti della Volpe.
Attorno a lui il vuoto.
Il silenzio regna incontrastato nella immacolata terra, persino il cielo ha arrestato la corsa delle sue nuvole per rimanere il più fermo e atono possibile.
Non un filo di vento, né caldo né freddo. Tutto completamente immobile e infinito.

«Che palle. »

Stringe la pera tra le mani, i diti saggiano il liscio vetro carico di potere magico. Un sigillo disperso a cui Aeras non ha ancora trovato la chiave.
La lancia dietro di se, scompare.
Aeras è di nuovo solo in quella terra di merda.
Niente dei suoi amabili vizi vi è li, né riso, ne vodka, ne donne dalle provocanti e sensuali forme.
Con le dita comincia a far schioccare le nocche di entrambi le mani per poi espandersi alla più piccola falange delle dita.
Finalmente un po’ di sangue.
Strano ma vero aveva veramente voglia di donare il sollievo della morte a qualche insulso umano. Ah Misericordia allo stato puro.
Presto vermiglio nettare avrebbe rigato i suoi bracci, presto anime sarebbero state da lui dannate, porca puttana che il sole splende alto nel cielo altrimenti avrebbe più che volentieri saziato la Volpe in lui.
Con un gesto della mano si toglie il nero cappuccio dal viso. Una colata di oro fuso scivola fuori a contrasto col nero delle vesti, il violetto vispo e sveglio dei suoi occhi anela la luce e abbraccia i teneri raggi del sole.
Seppur demone a lui il sole piace.
Davanti a lui intanto si stava delineando l’accampamento creato dai suoi soldati e da quelli dell’altro capitano. Se ne era completamente dimenticato di quella spina nel fianco, non avrebbe potuto fare completamente come voleva con quello li.
Chi fosse non lo sapeva, per Aeras contava solo il fatto che non era solo a percorrere il filo tagliente della lama nemica; e questo gli faceva girare non poco le palle.
L’accampamento a contrario delle vesti dei soldati era alzato con tende bianche e candide, alcune color sabbia ma comunque affini ai colori delle piane del nulla. Un debole fuoco ardeva al centro dell’accampamento gettando nelle tende le ombre dei soldati radunati attorno al falò.
Muscolosi, abili, esperti quanto basta. Guardandoli Aeras pensò che forse forse non era una missione poi così suicida quella.
Al suo arrivo i venti uomini sotto il suo comando si voltarono verso di lui, erano raggruppati in gruppetti sparsi ma comunque tutti vicini alla tenda adibita al loro comandante.
Seppur gonfi di presunzione i loro muscoli e i loro sguardi si ritirarono indietro al passaggio di Aeras, se anche non lo sapevano sentivano in quel ragazzo qualcosa di diverso, qualcosa di strano di cui diffidare.
Sorrise divertito per la sciocca credenza degli uomini.
Con un gesto della mano evoco la sua pera dal nulla, un riverbero di chiara luce scintillò entro la sfera; una stella. Gli occhi del plotone si accesero di speranza irrealizzabile. Divertito gli diede uno slancio e la fece ricadere sul dito indice. La teneva in equilibrio muovendo a malapena il dito.
I soldati pendevano dalle sue oscillazioni. La loro attenzione era stata catturata abbastanza.
Con un gesto racchiuse la sfera tra le mani e se la lancio alle spalle. Nel suo vesto una maschera di puro divertimento e beffa.
I soldati si slanciarono in avanti cercando di prendere quella pera tanto anelata dagli uomini, ma prima che qualcuno osasse tanto essa era svanita lasciando cadere i soldati che si erano tuffati per prenderla con un tonfo sordo a terra.
Si voltò, lo sguardo serio.

«Aeras. Non devo dire altro. Adesso portatemi il mio riso.»

E con un gesto della mano riprese la sua pera tra le mani tirandola fuori da un lembo della veste in attesa del suo riso.


Edited by Aeras - 26/8/2007, 01:19
 
Top
.Trias.of.Fire.
view post Posted on 30/7/2007, 12:13




¬Scream
Post di Presentazione.

Muovere.
Un semplice concetto in quel momento impossibile. Molte volte aveva pensato che tutto fosse possibile, da quando si era ammalato, era giunto alla conclusione che i concetti di possibile e impossibile sono relativi.
In quel momento per esempio non riusciva a muoversi. Era sdraiato, lungo disteso su un letto dalle candide coperte e dalla testata di metallo. Tutto attorno a lui bianco e asettico. Nell’aria che sapeva di disinfettanti si respirava l’odore della pazzia.
Non riusciva a parlare, aveva la bocca bendata. Non poteva urlare, gli avevano omesso perfino l’unico conforto che gli rimaneva, quei bastardi vestiti di bianco.
Un ombra comparve sul pavimento, oltre l’angolo dove si trovava la porta d’entrata. Non un minimo rumore non un cigolio. Solo silenzio.
Era lei di nuovo.
I passi attutiti, il respiro gutturale, aspirato.
Poi la vide, urlò. Ma le bende non fecero uscire altro che un rantolo attutito.
Quegli occhi orribili sono fissi su di lui.
La bambina si avvicina.
Lo fissa.
Sorride.
Si arrampica sul letto.
Le sue mani, morte, toccano le gambe del ragazzo sdraiato.
La bambina striscia su di lui.
Il suo volto a un centimetro da quello sconvolto della vittima.
La bambina sorride.
Le sue labbra si aprono e sospirano.

«Tutto ciò che è nascosto è buio»




La lampadina a risparmio energetico che illuminava la stanza si spense, prima che il ragazzo riuscisse a emettere l’ultimo rantolo di terrore. Poi andò in arresto cardiaco.
Julian?

__________

Quando mi risvegliai, respiravo a fatica. Rantolavo nel Nulla. Il posto più inutile che avessi mai visto.
Era tutto grigio, bianco e “vuoto”.
Il vuoto è sempre stato uno dei concetti che mi ha fatto più paura, ma quanto avrei dato in quel momento per finire nell’oblio e dimenticare quelle dannate visioni.
Si ripetevano sempre più spesso, e ogni volta mi trovavo nel corpo di quel ragazzo, sdraiato su quel letto candido. Julian. Era quello il suo nome. Non avevo idea di come lo sapessi, in effetti non avevo idea di come fossi finito in quel mondo, Asgradel, per me ancora totalmente sconosciuto.
Mi risollevai a fatica da terra, la testa girava vorticosamente e avevo la nausea.
Ray e le sue manie di conquista, tutta colpa sua se mi trovavo in quel luogo orribile.
Non avevo mai provato vero odio per nessuno, ma da quando avevo conosciuto Ray, ho finalmente capito che cosa significa odiare profondamente qualcuno.
Sollevai il capo, il giramento di testa era passato piuttosto velocemente. Il mal di testa ancora perdurava.
Ritornai alla realtà solo dopo che mi fui guardato attorno. Ero all’ingresso dell’accampamento. Vestito totalmente di nero. Già di nero, non avevo ancora capito se Ray lo avesse fatto apposta o se fosse veramente un idiota, ovviamente la soluzione più plausibile era la prima. Vestire un intero plotone di abiti scuri in un luogo totalmente bianco e privo di nascondigli era un suicidio. In quel momento tra me e un bersaglio di tiro a segno non c’era alcuna differenza.
Dannato megalomane.
Entrai nell’accampamento, ignorando la guardia che tremava (e questo dove l’hanno preso?), avvolto nei miei inutili vestiti neri. Le tende si stendevano a schiera attorno, e ogni tanto potevo vedere qualche soldato intento o la limare la spada o a pregare. La maggior parte pregava.
Non mi ci volle molto per raggiungere il centro dell’accampamento. Dieci uomini, muscolosi, alti armati di tutto punto, pronti a combattere mi aspettavano. Penso che rimasero scioccati quando videro un bambino di dieci anni camminare con passo deciso, il mantello svolazzante alle spalle, verso di loro.

«Salve. Trias. So che non credete in me. Non me ne importa un fico secco.»

La mia solita voce atona fece ammutolire i dieci soldati. Non potevo biasimarli, un bambino di dieci anni, alla sua prima missione, che non è in grado di controllare né conosce tutti i sui poteri, veniva messo a capo del plotone d’elitè del Toryu. In quel momento si sentivano come delle mucche che stanno per essere macellate, e probabilmente, anzi sicuramente senza alcuna possibilità di scampo. Voltai loro le spalle e mi guardai attorno. In ritardo come sempre, l’atro capitano era già arrivato.
Bene ammazziamo questo Annelar, Nannelar o come diavolo si chiama e torniamocene a casa.
Possibilmente vivi.
CITAZIONE
Scusate il ritardo.



Edited by .Trias.of.Fire. - 30/7/2007, 14:10
 
Top
Elidarth
view post Posted on 30/7/2007, 12:50




Istruzioni


La vita nella cittadella trascorre monotona come ogni giorno. I soldati di guardia sorvegliano la piana dalle alte mura rinforzate dei bastioni. Candide mura, leggendarie, indistruttibili. La loro fama non aiuta di certo le sentinelle, sofferenti per il gran caldo. Sanno che chiunque si avvicini sarà individuato, e fino a quando non vengano mostrate le sue ostili attenzioni, loro non dovranno far altro che osservare. Semplici soldati, armati di archibugio e cotta di maglia, mal addestrate e con l'unico compito di individuare e far scattare l'allarme. Tutte provviste di un piccolo corno. Dieci in tutto, camminano, scrutano l'orizzonte.
Il resto dell'esercito riposa, si diverte.
All'interno delle mura si festeggia l'ultima vittoria, e nessuno si aspetta un attacco. Il vino scorre a fiumi, mentre i soldati semplici ne approfittano per bere e divertirsi.
Le sentinelle sono sempre più distratte dagli schiamazzi che provengono dal di sotto, e la loro attenzione frequentemente si distacca dall'orizzonte e dalla ronda.
Il grosso portone rinforzato si richiude dopo il passaggio dell'ultimo carro che porta botti di vino. Viene sbarrato e alla guardia viene dato l'ordine di non aprirlo per nessuna ragione. La guardia controlla un ultima volta da uno spioncino, che nessuno sia presente davanti all'entrata, per poi ritornare alla sua posizione.


Modalità Mischia


Si svolgerà come un combattimento normale, con slot azione e simili.
Prima posterete voi due, in ordine libero [Può postare chi desidera per primo, come in una quest normale, poi l'altro] e in successione ai due post posterò io, descrivendo le azioni del contingente nemico.
Nel prossimo post dovrete semplicemente descrivere il vostro avvicinarvi alla base, durante esattamente "Un turno", dopodiché si inizierà con la modalità "Mischia".
Durante questo tipo di combattimento avrete a disposizione due slot azione. Ogni slot azione può essere sprecato per utilizzare un'abilità/tecnica/incanto artefatto [Non passivi] del vostro personaggio, oppure per far compiere ai vostri soldati, o a parte di essi, un'azione "di gruppo". [Avanzare; Scagliare le frecce; Attaccare frontalmente ecc. ecc.]
Scrivete sempre dove e come attaccano i vostri uomini, con cura, e io mi preoccuperò di rispondere descrivendo la riuscita delle azioni e un breve corpo a corpo.
Le azioni dei vostri uomini non dovranno mai, infatti, essere autoconclusive. [Es. Gli uomini scagliano delle frecce contro il forte.] Non [Gli uomini, scagliando delle frecce contro il forte uccidono "tot" uomini nemici].
Le azioni del vostro personaggio invece, saranno assolutamente autoconclusive. Lo stesso, incontrando soldati o simili, potrà affettarli tranquillamente. Tuttavia il vostro realismo e la vostra lealtà nel compiere questo tipo d'azioni influenzerà pesantemente sulla valutazione e sulla ricompensa finale.
A proposito, come già detto la missione fallisce se scoprono che siete dei Toryu, quindi evitate di usare tecniche o abilità troppo appariscenti, perché sarebbe come urlare ai quattro venti che fate parte di un clan rivale. Ad ogni mio post vi sarà infatti un contatore in percentuale della probabilità che i nemici abbiano capito che siete dei Toryu. Inutile dire che se scagliate un fulmine contro tutto l'accampamento nemico, questa schizzerà al 100% alle stelle.
Sappiate quindi che se la percentuale di sospetto è superiore al 50%, e qualche fortunato sopravvissuto dovesse riuscire a fuggire, la missione è da considerarsi fallita.
Allo stesso modo la missione sarà da considerarsi fallita se tornerete con meno del 10% degli uomini.

Buon divertimento.

CITAZIONE
La modalità "In mischia" si attiverà solo quando i vostri soldati saranno effettivamente "In mischia". Per allora procedete come se fosse una normalissima quest senza preoccuparvi di slot o simili. Nonostante serva un turno per raggiungere l'accampamento nemico, ricordatevi che la libertà è la prima regola, e potrete compiere qualsiasi tipo d'azione che più vi aggrada per attaccarlo. La fantasia prima di tutto.

 
Top
Aeras
view post Posted on 26/8/2007, 12:33




Riso.
Amava quei chicchi bianchi e il loro strano sapore leggermente dolce che si sprigiona ogni qual volta lo si fa bollire. Riso bollito, meglio se con un po’ di liquore. Delizia per il palato di quella kitsune.
I suoi uomini non gli davano peso, o volevano far credere ciò, giocavano a carte davanti al fuoco, raccontavano le loro ultime avventure con la ‘pupa dell’ovest’.
Parole e parole si perdevano nel vento mentre lui rimaneva in silenzio. Ascoltava.
che troia dovevi vedere… e ancora
no te lo dico io il regio mangia tutto.. oppure
passami quel vino che ho sete..
Nessuno parlava della battaglia, le paure continuavano a covare dentro i loro cuori senza intaccare gli uomini esterni. Perfetto.
Aveva visto di meglio in quell’accampamento, di sicuro erano gli uomini dell’altro comandante.
Un certo Trias. Potente se sapeva farsi rispettare da certi energumeni molto più dotati del suo plotoncino di titani.
Non lo aveva ancora visto, di sicuro si sarebbero incontrati più avanti. Non c’era tempo da perdere sui convenevoli.
Posò il cucchiaio di legno sulla ciotola, solo qualche chicco bianco era rimasto attaccato alle sue pareti per il resto era vuota.
Si alzò silenzioso. Gli uomini lo guardarono, immediato il silenzio.
Un sorriso divertito sul volto della Volpe.

«andiamo a fracassare un po’ di crani!»

Gli uomini alzarono rapidi le loro armi gridando all’unisono qualche grottesco verso.

«lo prendo come un si!»

Era ora.
Presto o tardi quel momento sarebbe comunque arrivato, che senso aveva rimandare il destino dopotutto.
Cosa contano due o tre ore di vita in più quando potresti essere già morto? Nulla, ritardano solo il divertimento e ti legano ancor di più a questa effimera esistenza.
Meglio una lama nel cuore che una vita immortale nell’attesa.
Con passo deciso si fece strada tra i suoi uomini. Si posiziono avanti a loro ed essi si disposero attorno a lui in una sorta di mezza raggiera, ogni raggio occupato da quattro uomini, quattro ombre silenziose capitanate dalla Morte.
Con le mani si alzò lentamente il cappuccio, la folta chioma color oro scomparve inghiottita dalle tenebre della veste, gli occhi violetti guizzavano di luce propria sotto le ombre gettate sul volto dal tetro cappuccio.

«Ed ora andiamo. Non una parola, non un semplice gesto ostile finchè non vi do l’ordine. Tenete le mani lontano dalle else finchè la mia voce non arriva alle vostre dannate orecchie. Non un errore o tacerete per sempre prima del dovuto.»

La voce era ferma e rigorosa lo sguardo avanti non prestava attenzione ai suoi uomini, sapeva già che quelle parole avevano avuto effetto, dopotutto come potevano resistere alla semplice presenza della Volpe?
Davanti a loro si estendevano le Pianure del Nulla, la fortezza di Annular era però più vicina di quanto sembrasse, le bianche mura si riuscivano a stento a distinguere il quella candida pittura, sopra di esse a stento si riusciva a vedere flash improvvisi di luce gettati dall’incontro del sole sulle armature di qualche sentinella.
A passo veloce e sicuro il gruppetto di 21 uomini si fece avanti, potevano, non affatto tranquillamente, sembrare mercanti un po’ troppo eccentrici che si erano casualmente incontrati tra le piane casualmente tutti vestiti di nero. Quanto gioca il fato eh?
Rimanevano lontani dal portone principale, forse li avevano visti. E come biasimarli dopotutto? Non era difficile scorgere un gatto nero in quella piana, figurarsi ventuno uomini vestiti di nero.
Ma non avevano altre vie, nessun passaggio da dietro, la fortezza dietro, davanti a destra, a sinistra era sempre uguale. Nessun masso che mascherasse i loro intenti. Niente.
Strano sono le Piane del Nulla infatti.
Ancora lontani dal cancello Aeras si fermò in attesa del plotone del suo compagno.

«Non una p a r o l a»

Scandì le lettere in un sussurro ai suoi uomini. Adesso era tempo di attendere prima di poter realmente agire. O forse no?
Silenzio.
Aeras guardo dovertito il mondo attorno a se, le candide mura che aveva davanti. L'impossibilità di trovare un naturale riparo in quelle lande deserte.
Poi sorrise, nulla di naturale li avrebbe potuti mascherare, ma era o non era il signore delle illusioni lui?
Si guardò attorno poi lentamente chiuse gli occhi chinando di poco la testa verso il basso. Rapidamente il paesaggio intorno a loro mutò scosso dalla potente illusione che il mago stava lanciando sull'intera area dinnanzi ai portoni, trenta metri orizzontalmente davanti a loro in modo da essere completamente schermati da occhi indiscreti. Raffiche di candida sabbia illusoria si alzarono dal terreno scatenando una vera e propria tempesta di sabbia per poi risposarsi tranquillamente sul terreno ricreando le candide e piatte dune sopra di se e i suoi uomini. Non vi erano ripari offerti dalla natura, ecco che entra in gioco la magia in certi momenti. Se non altro il nemico non li avrebbe più scorti per un po poichè vedeva solo sabbia e dune dinnanzi a loro, mentre in realtà Aeras e i suoi uomini attendevano, fermi davanti a loro.


CITAZIONE
Energia: 100% (- 5% consumo medio (10%) dell'illusione + bonus dominio (5%) ) + 5% (Abilità Passiva)

Kitsunetsuki Interiore ~ Questa abilità è innata a tutte le Volpi ma solo le più sagge ed esperte riescono a capirne gli intrigati processi che possono derivare da un alterazione dell’originale.
La Kitsunetsuki è una particolare forma di possessione che nasce ogni qual volta un umano viene posseduto da una volpe, l’umano posseduto diventa intelligente e acquista poteri speciali. Aeras però, geloso del suo corpo, ha sfruttato questo potere su se stesso autopossedendo il suo spirito alterando così il suo livello energetico.
Grazie a questa abilità le possibilità che la sua fonte energetica raggiunga lo 0% sono drasticamente ridotte in quanto all’inizio di ogni suo turno, la sua riserva energetica si rigenererà del 5% delle energie. L’energia non può rigenerarsi oltre il 100%.
Questa abilità risulta molto importante per Aeras visto che molte delle sue tecniche richiedono un elevato dispendio di energie.
Consumo energetico: Passiva

Conoscenza Illusoria ~ L'attitudine del possessore alle illusioni sarà decisamente superiore a quella di un essere normale. La sua perfetta comprensione delle stesse e la naturale predisposizione farà si che le tecniche illusorie vengano castate istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il solo volere del proprietario, per attivare all'istante qualsiasi delle sue tecniche illusorie.
Consumo energetico: Passiva

Principio Energetico dell'Illusione ~ A questo livello, il portatore avrà compreso talmente facilmente le sue abilità illusorie, da essere in grado di castarle con estrema facilità, limitando il suo consumo energetico. Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%.
Consumo energetico: Passiva

Regno del Mastro Illusionista ~ A questo livello, il portatore, con un consumo pari ad Medio, sarà in grado di modificare a piacere l'ambiente circostante. Non sarà una vera mutazione, ma una sorta di illusione ambientale. Solo lui sarà in grado di percepire le vere realtà dell'ambiente mutato, mentre l'avversario dovrà necessariamente possedere una sufficiente tecnica per poter sciogliere questo incanto. L'area di effetto sarà di 30 metri di raggio, avrà effetto fino alla durata del combattimento, e potrà essere usata una sola volta. L'illusione potrà variare in ogni ambito, ma dovrà essere necessariamente fissa e non potrà impedire la vista all'avversario con tenebre o fitte nebbie. Potrà nascondere un dirupo, oppure mostrare falsi ripari.
L'illusione colpisce tutte le persone presenti sul campo di battaglia, in quanto agisce su di esso e non sulle loro menti.
Consumo energetico: Medio



Edited by Aeras - 30/8/2007, 11:40
 
Top
view post Posted on 9/9/2007, 14:34
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


CITAZIONE
Presa visione del ritiro di Trias dalla quest, Aeras, ti toccherà continuare da solo.

Istruzioni


Vino. Vino. Birra. Vino.
Era ovvio che, prima o poi, qualcuno si sarebbe sentito male. Ma, forse perché i bagni erano troppo pieni, forse perché aveva semplicemente bisogno d'un po' d'aria fresca, il povero soldato semplice decide d'uscire all'aperto, chiedendo alla sua amica sentinella di aprirgli i portoni per qualche secondo, cortesemente.
Non può naturalmente accorgersi dell'illusione che Aeras ha lanciato sul terreno, e infatti non dubita nemmeno che vi sia un attacco nemico. Nemmeno le sentinelle stesse lo fanno, quindi perché dovrebbe farlo lui?
Queste si sono fatte ormai prendere la festa che, barbara, imperversa all'interno del forte, e solo pochi guerrieri responsabili sono ancora sani. Tanto responsabili da poter essere definiti capitani, o eroi di guerra, ma sicuramente non addetti alla guardia delle porte.
Il soldato, comunque, resiste poco. Due passi e rigurgita sulla sabbia tutto il vino bevuto, fores per il caldo?
La guardia delle porte lo scruta preoccupata per qualche secondo, e poi lo raggiunge per dargli assistenza, lasciando le porte incustodite. In fondo... non c'è nessun nemico.
Quale inaspettata occasione, per Aeras! Lui e il suo relativamente piccolo contingente di uomini possono avere libero accesso a quella imprevedibilmente accessibile ora, ma normalmente inaccessibile fortezza, ma dovranno uscire dalla loro illusione, per farlo.
In ogni caso, la scelta su come agire sta alla volpe, di certo è che l'uomo in preda ai conati, pian piano, si riprenderà.


Modalità Mischia


Si svolgerà come un combattimento normale, con slot azione e simili.
Prima posterete voi due, in ordine libero [Può postare chi desidera per primo, come in una quest normale, poi l'altro] e in successione ai due post posterò io, descrivendo le azioni del contingente nemico.
Nel prossimo post dovrete semplicemente descrivere il vostro avvicinarvi alla base, durante esattamente "Un turno", dopodiché si inizierà con la modalità "Mischia".
Durante questo tipo di combattimento avrete a disposizione due slot azione. Ogni slot azione può essere sprecato per utilizzare un'abilità/tecnica/incanto artefatto [Non passivi] del vostro personaggio, oppure per far compiere ai vostri soldati, o a parte di essi, un'azione "di gruppo". [Avanzare; Scagliare le frecce; Attaccare frontalmente ecc. ecc.]
Scrivete sempre dove e come attaccano i vostri uomini, con cura, e io mi preoccuperò di rispondere descrivendo la riuscita delle azioni e un breve corpo a corpo.
Le azioni dei vostri uomini non dovranno mai, infatti, essere autoconclusive. [Es. Gli uomini scagliano delle frecce contro il forte.] Non [Gli uomini, scagliando delle frecce contro il forte uccidono "tot" uomini nemici].
Le azioni del vostro personaggio invece, saranno assolutamente autoconclusive. Lo stesso, incontrando soldati o simili, potrà affettarli tranquillamente. Tuttavia il vostro realismo e la vostra lealtà nel compiere questo tipo d'azioni influenzerà pesantemente sulla valutazione e sulla ricompensa finale.
A proposito, come già detto la missione fallisce se scoprono che siete dei Toryu, quindi evitate di usare tecniche o abilità troppo appariscenti, perché sarebbe come urlare ai quattro venti che fate parte di un clan rivale. Ad ogni mio post vi sarà infatti un contatore in percentuale della probabilità che i nemici abbiano capito che siete dei Toryu. Inutile dire che se scagliate un fulmine contro tutto l'accampamento nemico, questa schizzerà al 100% alle stelle.
Sappiate quindi che se la percentuale di sospetto è superiore al 50%, e qualche fortunato sopravvissuto dovesse riuscire a fuggire, la missione è da considerarsi fallita.
Allo stesso modo la missione sarà da considerarsi fallita se tornerete con meno del 10% degli uomini.

Buon divertimento.

CITAZIONE
La modalità "In mischia" si attiverà solo quando i vostri soldati saranno effettivamente "In mischia". Per allora procedete come se fosse una normalissima quest senza preoccuparvi di slot o simili. Nonostante serva un turno per raggiungere l'accampamento nemico, ricordatevi che la libertà è la prima regola, e potrete compiere qualsiasi tipo d'azione che più vi aggrada per attaccarlo. La fantasia prima di tutto.

 
Top
Aeras
view post Posted on 9/9/2007, 16:56




¬ It's Time that the Flowers of Blood Bud

"La Morte che viene
Che porta al trapasso
Esangui le vene
Giocano l’asso
Felice e contenta
La morte è arrivata
La fredda Sventura
Con se si è portata
Assieme alla lama
E al freddo cordoglio
La morte è ormai giunta
E ti ruba l’orgoglio."


Che culo. Era proprio il caso di dirlo.
Chi si sarebbe mai aspettato un risvolto così favorevole del destino a cui stavano andando incontro.
Tante controversie sulla fortezza inviolabile, sulle immacolate mura impossibili da assediare e poi ecco che le sentinelle, palesemente ubriache, addestrate a combattere con le scienze tecnologiche più avanzate di quel povero popolo, con la falsa magia derivante dai minerali e dallo zolfo, da fiamme che disfanno la selce, da frecce invisibili che uccidono e trucidano, gli aprono le porte e lo convocano al loro banchetto. Cortese da parte loro, molto gentile.

Nonostante ciò il tempo è danaro, non per molto i grandi cancelli rimarranno spalancati.
Arriverà il momento in cui l’uomo ebbro vomiterà sulla sabbia anche l’ultima sua goccia di vita e assieme al compagno rientreranno nella rocca chiudendosi dietro le cancellate, chiudendo l’unica speranza di infiltrarsi in quel luogo di ubriachi.
Doveva agire veloce Aeras, non doveva lasciar spazio ai sentimentalismi, Ray era stato chiaro, meglio la morte di tutti che il fallimento della missione.

Dietro di lui i suoi guerrieri fremevano alla sola idea di combattere, erano agitati, scossi, sudavano nonostante la temperatura atona. Avevano voglia di sguainare la lama, di farla urtare su qualche corazza, di recidere teste, trafiggere corpi. Uccidere.
Presto quella nivea landa si sarebbe macchiato di vermiglia passione come papaveri mortali che sbocciano nella neve.
Si voltò rapido verso i suoi uomini, li guardò negli occhi ammonendoli con il solo sguardo, se avessero sbagliato qualcosa avrebbe provveduto ad infligger loro il più male possibile.
Con un cenno della testa indicò loro di andare verso i cancelli facendoli segno con la mano di far piano, se tutto andava secondo i suoi piani avrebbe ucciso i due uomini ancor prima che i piedi dei suoi uomini abbandonassero la sua illusione. In quel caso le guardie sulle mura avrebbero potuto vederli comparire davanti alle proprie porte e non avrebbero potuto far nulla per impedire loro di entrare.

Mentre i venti uomini di Aeras con passo felpato si muovevano in fila indiana sotto la sua illusione, la Volpe guardava i due uomini e sceglieva il loro destino, saggiava la loro morte protetto dalla sua illusione.
L’ubriaco stava vomitando, chino su se stesso rigettava sulla sabbia dello scolorato vino imbrattandosi il corpetto e il collo, gli occhi sbarrati mentre i conati gli risalivano lo stomaco e gli forzavano la bocca per uscire con forza. L’altra guardia lo guardava con fare schifato mentre gli dava delle forti pacche sulla schiena per farlo riprendere.
Aeras sorrise, sapeva già come sfruttare quella situazione.

Con il semplice sguardo mutò la percezione visiva dell’ubriaco facendogli credere con uno dei suoi inganni che la guardia che aveva davanti non fosse altro che un predone delle piane del nulla.
Un illusione, seppur momentanea, di certo favorita dallo stato di ebbrezza dell’uomo che poco aveva da intendere o volere, figuriamoci da contrastare la sua magia con della sana concentrazione.
Si voltò di scatto, sguainò la spada e trafisse il suo compagno finchè la lama non perforò il bustino di pelle conciata, lacerando carni e organi, macchiando di vermiglio il lucente metallo dalla cui punta sgocciolava la vita del pover’uomo, il primo papavero di quella giornata che adagio fioriva mentre il sangue spillava dalla spada verso la terra.

Adesso rimaneva solo l’ubriaco, un problema al quanto irrisorio. Si volto e corse.
Se tutto andava come credeva ci avrebbero pensato le guardie delle fortificazioni ad ucciderlo e forse non avrebbero neppure notato i venti uomini che uscivano dall’illusione di Aeras seguiti dal loro comandante che con sveltezza imboccava il portone d’ingresso, prendeva dall’inezia la sua amata verga lanciata seguito a ruota dal rumore delle venti lame dei suoi soldati confuso dal cozzare di vetro dei boccali di birra degli uomini all’interno.


CITAZIONE
Energia: 100%

Armi:

Credenza del Popolo - In Mano
Tradizioni : \\
Hoshi no Tama: \\

Abilità\Pergamene:

Kitsunetsuki Interiore ~ Questa abilità è innata a tutte le Volpi ma solo le più sagge ed esperte riescono a capirne gli intrigati processi che possono derivare da un alterazione dell’originale.
La Kitsunetsuki è una particolare forma di possessione che nasce ogni qual volta un umano viene posseduto da una volpe, l’umano posseduto diventa intelligente e acquista poteri speciali. Aeras però, geloso del suo corpo, ha sfruttato questo potere su se stesso autopossedendo il suo spirito alterando così il suo livello energetico.
Grazie a questa abilità le possibilità che la sua fonte energetica raggiunga lo 0% sono drasticamente ridotte in quanto all’inizio di ogni suo turno, la sua riserva energetica si rigenererà del 5% delle energie. L’energia non può rigenerarsi oltre il 100%.
Questa abilità risulta molto importante per Aeras visto che molte delle sue tecniche richiedono un elevato dispendio di energie.
Consumo energetico: Passiva

Conoscenza Illusoria ~ L'attitudine del possessore alle illusioni sarà decisamente superiore a quella di un essere normale. La sua perfetta comprensione delle stesse e la naturale predisposizione farà si che le tecniche illusorie vengano castate istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il solo volere del proprietario, per attivare all'istante qualsiasi delle sue tecniche illusorie.
Consumo energetico: Passiva

Principio Energetico dell'Illusione ~ A questo livello, il portatore avrà compreso talmente facilmente le sue abilità illusorie, da essere in grado di castarle con estrema facilità, limitando il suo consumo energetico. Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%.
Consumo energetico: Passiva

Specchio dei Ricordi ~ Spendendo un consumo pari a Basso, l'illusionista sarà in grado di ricreare nella mente nemica, una sola immagine, che potrà essere un ricordo oppure un apparizione momentanea. Potrà modificare quindi le sue percezioni grazie ad una semplice illusione che sarà facilmente bypassata con un minimo di concentrazione.
L'immagine verrà vista all'interno del campo di battaglia, ma sarà visibile solo per colui che è affetto dall'illusione in se.
Consumo energetico: Basso [5% 1%]

Note: Dovrei essere sempre a 100% d'energia visti i vari poteri delle abilità passive comunque per sicurezza controlla^^
Ho sottointeso io che la illusione coprisse me e i miei uomini per altri trenta metri così hanno potuto tranquillamente camminare senza destare sopspetti poichè coperti dall'illusione.

 
Top
view post Posted on 10/9/2007, 12:47
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


Istruzioni


Ed ecco. Forse la prima guardia aveva meritato quella fine per la sua inadempienza, ma senz'altro i soldati all'interno delle mura ancora svegli non saranno così disattenti.
La cosìdetta "Elité", infatti, ha sentito il movimento di un grosso contingente di uomini nei corridoi, e i più annoiati, o astemi, decidono di spostarsi per controllare, in piccoli gruppi di tre, quattro persone.
Addestrate agli imprevisti, le truppe iniziano a girare per la fortezza che, fortunatamente per Aeras e i suoi, è veramente troppo grande per potersi permettere di esplorarla completamente.
Il morto all'esterno attira gli sguardi di alcuni, ma i più sono concentrati a capire dove vanno le orme di quegli uomini al di sopra della candida sabbia alabastro.
Annular si sente sicuro all'ultimo piano della fortezza, e non sa nulla di quello che sta succedendo più sotto. L'unica sua preoccupazione è il grande numero di esplosivi stipati da poco nella cantina. Una quantità tale da poter facilmente esplodere tutta quella fortezza. Ha messo due guardie alla cantina, è vero, e anche addestratissime, nonché di potenza notevole, ma la prudenza non è mai troppa.
Aeras ha due scelte, ora. Andare in alto, verso Annular, o in basso, verso le cantine. Muoversi sullo stesso piano sarebbe rischioso. Molti uomini stanno girando, e ognuno di loro vale quanto tre dei soldati della volpe.
Anche salendo vi sarebbero diversi soldati, e pare che l'unica strada sicura sia verso il basso, anche se il rischio di rimanere imbottigliati è alta.
La scelta sta al Toryu, che ha ora queste due scalinate rispettivamente a destra e sinistra, più un lungo corridoio innanzi a se.


Modalità Mischia


Si svolgerà come un combattimento normale, con slot azione e simili.
Prima posterete voi due, in ordine libero [Può postare chi desidera per primo, come in una quest normale, poi l'altro] e in successione ai due post posterò io, descrivendo le azioni del contingente nemico.
Nel prossimo post dovrete semplicemente descrivere il vostro avvicinarvi alla base, durante esattamente "Un turno", dopodiché si inizierà con la modalità "Mischia".
Durante questo tipo di combattimento avrete a disposizione due slot azione. Ogni slot azione può essere sprecato per utilizzare un'abilità/tecnica/incanto artefatto [Non passivi] del vostro personaggio, oppure per far compiere ai vostri soldati, o a parte di essi, un'azione "di gruppo". [Avanzare; Scagliare le frecce; Attaccare frontalmente ecc. ecc.]
Scrivete sempre dove e come attaccano i vostri uomini, con cura, e io mi preoccuperò di rispondere descrivendo la riuscita delle azioni e un breve corpo a corpo.
Le azioni dei vostri uomini non dovranno mai, infatti, essere autoconclusive. [Es. Gli uomini scagliano delle frecce contro il forte.] Non [Gli uomini, scagliando delle frecce contro il forte uccidono "tot" uomini nemici].
Le azioni del vostro personaggio invece, saranno assolutamente autoconclusive. Lo stesso, incontrando soldati o simili, potrà affettarli tranquillamente. Tuttavia il vostro realismo e la vostra lealtà nel compiere questo tipo d'azioni influenzerà pesantemente sulla valutazione e sulla ricompensa finale.
A proposito, come già detto la missione fallisce se scoprono che siete dei Toryu, quindi evitate di usare tecniche o abilità troppo appariscenti, perché sarebbe come urlare ai quattro venti che fate parte di un clan rivale. Ad ogni mio post vi sarà infatti un contatore in percentuale della probabilità che i nemici abbiano capito che siete dei Toryu. Inutile dire che se scagliate un fulmine contro tutto l'accampamento nemico, questa schizzerà al 100% alle stelle.
Sappiate quindi che se la percentuale di sospetto è superiore al 50%, e qualche fortunato sopravvissuto dovesse riuscire a fuggire, la missione è da considerarsi fallita.
Allo stesso modo la missione sarà da considerarsi fallita se tornerete con meno del 10% degli uomini.

Buon divertimento.

CITAZIONE
La modalità "In mischia" si attiverà solo quando i vostri soldati saranno effettivamente "In mischia". Per allora procedete come se fosse una normalissima quest senza preoccuparvi di slot o simili. Nonostante serva un turno per raggiungere l'accampamento nemico, ricordatevi che la libertà è la prima regola, e potrete compiere qualsiasi tipo d'azione che più vi aggrada per attaccarlo. La fantasia prima di tutto.

 
Top
Aeras
view post Posted on 15/9/2007, 22:35




¬ In Media Stat Virtùs

Se non altro nessun allarme era suonato, nessun bastardo aveva gettato nel panico la massa che tanto beatamente stava festeggiando all'interno delle mura.
Con molte probabilità qualcuno si era accorto di loro ma non riteneva opportuno gettare ansie e preoccupazioni sui baccanti e sul loro capo Annular.
A meno che non si fosse trovato davanti alla sua strada le sentinelle del fortino a sbarrargli la via Aeras non avrebbe alzato un pollice, avrebbe evitato di spargere troppo inutile sangue sebbene un po’ di vermiglia ambrosia porterebbe sicuramente colorare quella atona e immacolata distesa.

Si voltò di scatto a guardare i suoi uomini, ancora forti, ancora risoluti. Non avevano paura, non temevano l’avversario, anzi, erano carichi di entusiasmo per essere riusciti ad entrare nell’inespugnabile gioiellino di Annular.
Avrebbero conquistato persino il mondo in quel momento.
Abbozzò un sorriso compiaciuto e strizzò un occhio in direzione dei suoi uomini.
Un tacito ‘bel lavoro’ in una situazione che non poteva richiedere troppi lemmi o esagerati convenevoli, un impercettibile mancanza li avrebbe potuti mettere alla gogna.
In quel momento era molto più facile esprimersi a gesti che a parole, forse a venire li avrebbe ringraziati a dovere.

Guardò dritto, davanti a se, l’enorme vestibolo su cui erano entrati si snodava in tre possibili vie, tre fattibili destini, tre differenti fili scelti dal Fato.
Due scalinate ai suoi lati di liscia e levigata pietra bianca, una che risaliva verso la luce impalpabile del sole, l’altra che scendeva nei meandri del castello, nella tenebra di Annular, l’apoteosi del Nulla delle sunnominate distese in cui si trovavano.
Oppure un portale, un ampio arco di pietra, anch’essa candida, che andava avanti perdendosi nel buio delle sue ombre. Nessuna decorazione ornava l’ingresso del secondo cancello se non un piccolissimo stemma in argento, recante uno strano simbolo, posto al centro dell’architrave.
Guardò nuovamente le due scalinate.

Con molte probabilità Annular si trovava in alto e forse la decisione pi saggia era quella di andare verso il suo nemico prima che esso gli andasse in contro, spostare prima gli scacchi per dare scacco matto al re della scacchiera.
Ma quella scalinata non presagiva nulla di buono ad Aeras, la vedeva come una trappola, troppa stretta e esposta per non essere notati, facile luogo per ingabbiare un manciata di topolini in una gabbia di fiere.
Lo stesso valeva per la scala che andava verso il basso, entrambe erano poco sicure a suo giudizio.
Guardò perciò il portale che aveva di fronte. Soppeso i secondi che passavano mentre si sforzava di trovare la via più sicura poiché la più logica a suo avviso era quella verso l’alto ma rimaneva sempre quel piccolo inconveniente dell’imbottigliamento tra i gradini del torrione.
Mosse un passo in avanti sussurrando tra se e se

«in media stat virtùs»

Nel mezzo ci sta la verità, sperando che gli antichi non avessero imboccato qualche strano granchio.




CITAZIONE
scusate il Post Scadente :arross:
SPOILER (click to view)
Energia ~ 100%
Condizione Fisica ~ Perfetta.
Condizione Psicologica ~ Invariata. Entusiasto.
Equip. ~
    Credenza del Popolo [in Mano]
    Nove Tradizioni [n\d]
    Hoshi no Tama [n\d]

Dominio\Abilità ~
    Conoscenza Illusoria ~ L'attitudine del possessore alle illusioni sarà decisamente superiore a quella di un essere normale. La sua perfetta comprensione delle stesse e la naturale predisposizione farà si che le tecniche illusorie vengano castate istantaneamente, senza alcun vincolo fisico. Basterà il solo volere del proprietario, per attivare all'istante qualsiasi delle sue tecniche illusorie.
    Consumo energetico: Passiva

    Principio Energetico dell'Illusione ~ A questo livello, il portatore avrà compreso talmente facilmente le sue abilità illusorie, da essere in grado di castarle con estrema facilità, limitando il suo consumo energetico. Per questo ogni sua tecnica illusoria, di manipolazione o di evocazione illusoria, avrà il costo abbassato del 5%. Se una tecnica scendesse al di sotto dello 0%, il costo sarà automaticamente dell'1%.
    Consumo energetico: Passiva

    Kitsunetsuki Interiore ~ Questa abilità è innata a tutte le Volpi ma solo le più sagge ed esperte riescono a capirne gli intrigati processi che possono derivare da un alterazione dell’originale.
    La Kitsunetsuki è una particolare forma di possessione che nasce ogni qual volta un umano viene posseduto da una volpe, l’umano posseduto diventa intelligente e acquista poteri speciali. Aeras però, geloso del suo corpo, ha sfruttato questo potere su se stesso autopossedendo il suo spirito alterando così il suo livello energetico.
    Grazie a questa abilità le possibilità che la sua fonte energetica raggiunga lo 0% sono drasticamente ridotte in quanto all’inizio di ogni suo turno, la sua riserva energetica si rigenererà del 5% delle energie. L’energia non può rigenerarsi oltre il 100%.
    Questa abilità risulta molto importante per Aeras visto che molte delle sue tecniche richiedono un elevato dispendio di energie.
    Consumo energetico: Passiva

 
Top
view post Posted on 25/9/2007, 13:22
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


In mezzo sta la virtù? Forse gli antichi non erano tanto svegli da capire di poter sfruttare quintali di esplosivo per terminare una missione in cinque, dieci minuti. Una missione che, per altro, risultava praticamente impossibile.
Pochi secondi, e parte la battaglia. Venti uomini che si muovono per i corridoi di un'unica fortezza, per lo più pattugliati, sono tutt'altro che invisibili, in fondo.
L'elité di Annular si chiede per qualche secondo come abbiano fatto a giungere fin lì, ma sono troppo impegnati a castare scudi e buffare le proprie armi per poterci realmente ragionare sopra.
La forza dei singoli soldati da ogni parte è più o meno pari, ma due vantaggi giocano a favore del nemico.
Il luogo, prima di tutto. Appena scoperti, infatti, da numerosi corridoi e da tutte le direzioni iniziano ad arrivare uomini su uomini, che circondano Aeras e il suo plotone chiudendolo in un angustissimo "tubo", dove combattere è tutt'altro che semplice.
E, non meno importante, il numero. Nello stesso momento infatti, gli ubriachi stanno cercando di riprendersi, e fanno quel poco che serve gettandosi contro le truppe del Toryu. Carne da macello, è vero. Ma supportati da re e regine del combattimento, e in grado di creare molta, moltissima confusione.
In poco meno d'un attimo, gli uomini di Aeras vengono uccisi uno dopo l'altro, e lui spinto lungo i corridoi dalla battaglia stessa, finendo per salire le scale che l'avrebbero portato dal suo nemico.
Indietreggiando riesce ad eliminare innumerevoli nemici, troppo accalcati per poter realmente combattere al pieno delle forze un unico avversario.
Ma è proprio mentre recupera le speranze di poter concludere la missione da solo, che il Kyuubi trova la morte.
Improvvisamente, vede la lama d'una spada fuoriuscire dal suo petto, e si ferma.
Dietro di lui Annular, che stava scendendo a controllare la situazione, visto il baccano.
Il nemico sorride, soddisfatto.
La battaglia è stata persa.

Improvvisamente, la volpe riprende conoscenza in una delle sale del castello dei Toryu, piena di letti. Alcuni vuoti, alcuni con i suoi compagni addormentati.
Poco lontano può sentire Ray parlare con Zero, suo compagno svegliatosi da poco.
Un sogno, ecco cos'era. Un sogno. Uno di quei macabri e perversi test sull'attitudine al combattimento compiuti dal capo clan.
Ma ora era tutto finito. Quella notte, per fortuna, non era realmente caduto.
Nightfall.

CITAZIONE
NB: Se lo desideri, puoi fare un post conclusivo. Altrimenti non è necessario.

Elidarth: 50G
.Trias.of.Fire.: 50G
Ray~: 300G
Löthus: 300G

 
Top
9 replies since 22/7/2007, 13:36   400 views
  Share