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Un passo nell'oscurità..
Un peso che poggia sulla polvere avvolta dalle tenebre. Nubi di sabbia che si innalzano per alcuni centimetri, titubanti nella nebbia oscura che ottenebra la vista. Impassibile, un intero popolo si era mobilitato, marciando in quella desolazione immersa nella notte. Tanti uomini, un solo obiettivo. Heiner era tra questi. Un passo dopo l'altro, essi marciavano, uniti e compatti. Un passo dopo l'altro, sempre più vicini alla loro meta. Heiner camminava tenendo lo sguardo fisso davanti a se, poggiando la mano sinistra sul fianco, dove c'era la sua spada, lasciando la destra ciondolante sul fianco. Seguiva il cammino dell'intero gruppo, mentre cupi pensieri si agitavano nella sua mente. Aveva sempre odiato la notte. La nera moira che il sole uccide. Il sole portatore di vita, il sole re del cielo. L'unico conforto in quell'oscurità infinita, resa viva solo dai cadenzati e regolari passi degli uomini accanto a lui, era la luce della luna, candela della notte, colei che illuminava i passi dei viandanti nella gelida tenebra dove essi erano sperduti. Non era il loro caso. Essi seguivano una traccia, un qualcosa che li attirava verso il loro obiettivo. Continuavano a camminare e camminare verso qualcosa, guidati da qualcosa. Rifuggite la notte. Era questo il loro ordine. Muovetevi con cautela solo sotto il cupo manto dell'oscurità avevano detto prima di lasciarli partire. E così, accompagnato solo dalla sua corazza, leggera come una piuma, e dalla sua spada, muoveva i suoi passi verso quel qualcosa. Qualcosa che ovviamente un nome l'aveva. La torre, l'avevano chiamata. Una torre imponente, che, a detta delle leggende, era fonte di malaugurio. Molti si erano addentrati in quel luogo e mai ne erano usciti. Così, avevano chiesto al Clan Sorya di intervenire. Ed esso aveva risposto alla chiamata. Tutto questo si agitava nella sua mente, rimescolandosi e osservandosi come un contorto serpente. Ma esternamente, nulla lasciava trapelare le sue emozioni, Continuava a camminare, senza il minimo accenno di fatica, come tutti attorno a lui. Di questo passo sarebbero arrivati entro breve alla torre. E allora avrebbero visto cosa li aspettava. |