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| « Lia - la Chimera »here's a lullaby to close your eyes goodbye goodbye goodbye
energie: blu (100% - con risparmio) | gefahr: c (1790) | rennen: asgradel | klasse: asgradel | ausrichtung: CN ReC: 475 | AeV: 250 | PeRf: 150 | PeRm: 500 | CaeM: 275
| Razza | Classe | Bonus Iniziale | Dominio | Energia Blu | Abilità/Oggetti | Totali | ReC | 175 | /// | /// | +150 | +100 | /// | 425 | AeV | 125 | +25 | /// | /// | +100 | /// | 250 | PeRf | 100 | -25 | /// | -25 | +100 | /// | 150 | PeRm | 150 | /// | +100 | /// | +100 | +150 | 500 | CaeM | 150 | +25 | /// | /// | +100 | /// | 275 |
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Lilith mosse qualche passo in avanti, caldeggiando il proprio aiutante perché gli passasse le provette di cui aveva bisogno, chiudendo una volta per tutte il libro che l'aveva impegnata per diversi giorni, calamitando interamente la sua attenzione come ora riuscivano a fare solamente i movimenti ipnotici e abitudinari degli scienziati: Il candore delle loro vesti la trascinava in un'elegia di elegante raffinatezza, danzando da un capo all'altro del laboratorio, alabastro e sterile tanto quanto loro. Le picche e i martelli dei manovali battevano ritmicamente contro i muri delle costruzioni vicine, scandendo il tempo con più efficacia di quanto sarebbe riuscito a fare qualsiasi orologio; se loro battevano i secondi, lo sciabordio della corrente elettrica che, sfrigolando fra i lampadari, andava e veniva portando con sé l'unica fonte di luce martellava babelico ore e minuti, costringendoli a galleggiare in un'idea di non-tempo che li aveva racchiusi come in una bolla fin dall'inizio degli esperimenti. Quanto tempo era passato? Quanti pranzi e cene avevano mancato di consumare? Fuori, che giorno era? Fuori, le loro famiglie li stavano ancora attendendo? Fuori, c'era ancora un fuori? Morse il tappo della biro con parimenti eleganza e arroganza, quando l'ennesimo aiutante le si avvicinò ponendole la domanda che la aiutava a capire quanti giorni fossero passati dagli inizi degli esperimenti - il quesito che la accompagnava di giorno in giorno e che, compresa quella volta, le era stato posto ben duecentodieci volte. « Che cosa stiamo costruendo » esordì timido l'altro, avvicinandolese quel tanto bastante da poterle sussurrare la questione « dottoressa? » Costruire era un termine artificioso che poco si confaceva ai loro esperimenti: dava l'idea di una abitazione, di un edificio o di un giocattolo; non di un'entità a sé stante, né di una creatura vivente. Costruire non era un termine che poteva riassumere Lia. Si avvicinò al grande bacino di vetro e ne carezzò appena la superficie, cogliendo gentilmente con lo sguardo l'embrione che si era formato al suo interno, immerso in un liquido scuro. « Un Asgradel » rispose dunque con fermezza « Stiamo partorendo un Asgradel. » Non fece caso allo sconcerto dell'aiutante, poi, mentre poggiava la fronte contro il vetro in cui era racchiusa la sua bambina e iniziava a intonare la sua litania preferita; la sua preferita, ne era certa - mormorandola appena, colta da un materno singulto.
« here's a lullaby to close your eyes... » |
Testimonianze di un contadino « Descrivere la Chimera? Seriamente; sarebbe più semplice esporre ogni tecnica per raccogliere, seminare e conservare il grano piuttosto che sforzarsi di capire qualcosa di quella bambina. Dunque; c'era questa dottoressa Lilith, no? Bella donna, ma con quell'aria di chi passa le giornate a tirarsela e a pensare che tutti a parte lei sono dei puzzoni. E questa dottoressa Lilith fa un grande annuncio in cui dice che fonderà una città dove ci sarà cibo per tutti, acqua per tutti, case per tutti, lavoro per tutti... scempiaggini - quelli furbi come me non ci sono mai cascati, fin dall'inizio. E questa dottoressa Lilith ci porta via gran parte degli amici e dei parenti e inizia a costruire, no? E a metà progetto si scopre che era tutta una scusa: la gente si ammala, le costruzioni crollano, il terreno si inaridisce... qualcosa aveva iniziato ad assorbire la vita da tutto quello che gli stava intorno, e ovviamente tutti puntavano il dito contro gli esperimenti della dottoressa. Poi si scopre che lei stava tentando di creare una bambina. Sì, creare! L'aveva tenuta in un tubo di vetro per mesi, senza dire niente a nessuno: qualche baggianata riguardo ad un Asgradel artificiale o non so che cosa. Poi, improvvisamente, la bambina si sveglia, esce dal tubo e... la città muore. La città e tutto quello che gli sta intorno, e dentro: uomini, donne, vecchi, bambini, animali, alberi, case, strade... come se quella fottuta Chimera mangiasse e bramasse tutte le cose intorno a sé - le consuma, è questa la verità - e nemmeno se ne rende conto, secondo me! Sì. Sì, io l'ho vista. Sì. Era poco lontana dal villaggio; non so perché si fosse spinta fin qui. Fame, forse; brama. E io mi avvicino e le chiedo se c'è qualche cosa che non va - mica sto lì a pensare che è la Chimera di cui tutti parlano, eh! - ma lei non mi ascolta, non mi guarda nemmeno. Ascolta qualcos'altro e vede qualcos'altro, come se sapesse che tu non c'entri nulla con lei, che non le servi, che non sei nessuno: mi prende per un braccio e mi tira; sa che sono lì ma non sa che sono lì. Eppure sembra una bambina normalissima! Capelli forse troppo lunghi, e quegli occhi rossi inquietanti... mh. Comunque, a un certo punto mi dice di non sentire più una ninna nanna. Le chiedo che ninna nanna ma, improvvisamente, iniziano a spuntare mostri da tutte le direzioni! Sì! Lei inizia a tremare, si inginocchia e la terra si piega tutta intorno e si trasforma e escono cani dalle ossa degli animali, uomini dalle mura delle case, incubi che mai ne avevo mai visti prima! E solo perché lei non sentiva più quella stupida ninna nanna! Cioè, un fottuto esercito di mostri. E all'improvviso mi metto a canticchiare una ninna nanna - non sapevo più cosa pensare! - e lei si calma; si calma e tutti i mostri si sbriciolano, spariscono. Si calma e se ne va, sempre guardando nel vuoto. Sì, una bambina, sì. Alta più o meno così, coi capelli biondi, lunghi fino alle caviglie e gli occhi rossi. No, non posso sbagliarmi. »
| Dal diario della dottoressa [...] Ella dovrà quindi conoscere ogni cosa - dal segreto dell'infame all'utopia dell'idealista, poiché ella sarà il principio e la fine, il tutto e l'uno: l'aberrante mescersi degli incubi di ognuna delle menti che l'avrà partorita, e al contempo la panacea necessaria alla loro risoluzione. Se l'Asgradel non può nascere se non dall'amalgamarsi della volontà di un intero continente che ha nominato la terra su cui poggia i propri piedi con l'appellativo dei miracoli, ella dovrà manifestarsi nella stessa idea di trascendenza e immanenza insieme: sarà me, i miei assistenti, il laboratorio e ogni cosa che potrà entrare in contatto con lei; ciascuna di queste cose sarà lei e lei sarà ciascuna di queste cose. Perciò il fatto che ella possa sapere in senso stretto, sarà una caratteristica imprescindibile del suo essere - che è solamente la volontà di un insieme di pensieri e incanti concretizzatasi. Avrà dunque la possibilità di percepire la magia fino a chilometri di distanza dalla sua posizione - per tutto il continente, per tutto il mondo se solo volesse [1/7], di venire a conoscenza del campionario di poteri di qualsiasi persona o artefatto semplicemente entrandone in contatto, del loro allineamento e anche della loro storia solo percependoli [2/7] e di distinguere la verità dalle bugie [3/7]. Con un minimo di concentrazione [consumo basso o medio di energie] percepire la presenza di chi cerca di nascondere la propria aura, concentrando la propria capacità su un solo bersaglio o tutt'intorno a sé. Potrà orientarsi anche da cieca grazie a questa sua capacità di percezione, discernendo la terra, gli ostacoli e qualsiasi oggetto inanimato solo con il proprio Auspex [consumo alto di energie, durata due turni]. Saprà persino distinguere illusioni o ammaliamenti agenti sul campo o su di lei [4/7]; in quanto flusso ordinato di pensieri, poi, avrà anche la possibilità di riordinarsi per combatterli, a seconda dello sforzo necessario [difesa passiva e variabile dagli attacchi psionici [5 e 6/7]]. Potrà infine manifestarsi diversamente a seconda del desiderio, concentrandosi parimenti a quanto di sé vuole nascondere o far apparire e in ultimo, vedere in tutte le direzioni per un periodo limitato di tempo, ad un consumo di energie infimo [pergamena visione totale, consumo basso; durata due turni] [...]
Testimonianze di un contadino « Perché l'abbiamo chiamata Chimera? Bé, voi come chiamereste un mostro che richiama altri mostri? Non è una bambina, ve lo dico io: è un demone, un diavolo o senza dubbio una qualche specie di spirito diabolico che mangia tutto quello che le sta intorno e poi lo riforma dentro di sé, dandogli forme orribili; altrimenti perché la città sarebbe crollata su se stessa? E da dove sarebbe spuntato fuori tutto quel deserto? No, no no... lei divora la vita e la riforma: con che coraggio potrei chiamarla come una semplice bambina? L'ho vista creare uomini con le gambe intrecciate tra loro che si trascinavano con le braccia, macchiati di sangue, con zanne lunghe come coltelli e ricoperte di veleno [pergamena evocazione dei serpenti, consumo medio; durata due turni; massimo tre contemporaneamente; potenza complessiva bassa]; o ancora giganti senza testa, o col viso nascosto da una maschera, che impugnano mannaie assurdamente grandi anch'esse ricoperte di veleno e sono completamente nudi [pergamena serpenti giganti, consumo alto; durata due turni; potenza media]; ma la creatura peggiore che le ho visto partorire è stato quel grottesco ammasso di pelle e filo spinato: un unico fiume di mani e braccia che sembrava voler abbracciare ogni cosa, ricoperto e tenuto insieme da una quantità indicibile di chiodi arrugginiti e spine di diverso tipo [pergamena idra, consumo critico]. E tutto perché non sente la sua ninna nanna! Sì, perché è sempre così: fino a un momento prima sembra quasi una bambina normale; poi, d'un tratto, inizia a tremare e lamentarsi che non sente più la ninna nanna e spuntano mostri assurdi da ogni angolo, come vuole lei, quando li vuole lei e in qualsiasi quantità [tecnica variabile avente le caratteristiche di un dominio elementale solo offensivo 7/7]! Oh, ma non è finita qui! La cosa peggiore sono le bambine! Perché ad un tratto, lei trema e spuntano tante bambine uguali a lei, che però perdono sangue dagli occhi o sono inchiodate alle pareti. Sì, inchiodate! E lei è tutte loro e loro sono tutte lei insieme, ne sono certo perché parlano come se fossero una cosa sola [pergamena copia reale e copie reali, consumo medio]. Assurdo, dico io. »
Testimonianze di un contadino « Ma per quanto siano terribili i mostri che le stanno intorno, io vi auguro di non trovarvi mai davanti a lei direttamente. Sì, lei è peggio di tutti loro; ben peggio, dico io: ti entra nella testa, ti fa disperare! Un attimo prima stavi lavorando nel tuo bel campo, e l'attimo ti ritrovi completamente al buio, solo perché lei ti ha sfiorato [consumo Alto; durata due turni] e tu non te ne sei accorto. O peggio, la nebbia... la nebbia! Ecco, noi sappiamo che la Chimera si sta avvicinando quando improvvisamente i campi si ricoprono di nebbia, che qui è un evento abbastanza raro. E' lei che se la porta dietro, dico io, per nasconderci i mostri [consumo medio; durata due turni]! Ma io sono quasi grato di non vederla in quei casi, in realtà; aversela davanti è ben peggio! Innanzitutto perché come la si incontra, si iniziano a vedere mostri ovunque, anche se non ci sono: si diventa ossessionati contro la propria volontà! Ti sembra di avere un incubo alle spalle, poi ti giri e... non c'è nulla. Nulla di nulla [consumo medio; durata due turni]. Oppure, peggio ancora, ti ritrovi a vivere il momento più brutto della tua vita, tutto a un tratto, come lei ti sfiora; l'ultima volta mi è capitato e... oh... no, preferirei non parlarne [consumo medio]. Come se non bastasse, quella troietta è in grado di spostare le cose come vuole e quanto vuole intorno a sé, semplicemente pensandoci [pergamena telecinesi, variabile], ma soprattutto di comparire e scomparire come un dannatissimo fantasma! Capita di vederla lampeggiare a intermittenza - un secondo c'è e l'altro sparisce! [pergamena sfocatura, consumo medio; durata due turni] - oppure di vederla sparire da una posizione e trovarsela accanto, all'improvviso [pergamena teletrasporto, consumo alto]! Oppure si tenta di colpirla e in realtà si scopre che quella che si stava guardando è solamente un immagine, un miraggio [pergamena immagine residua, consumo medio]: volete cacciarla e scoprire qualcosa in più su di lei? Fate pure, dico io, ma non aspettatevi di certo il mio aiuto. Eh no. »
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Edited by Ray~ - 3/4/2012, 14:04
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