Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Guardiani Goryo

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Andre_03
view post Posted on 21/7/2010, 20:50




» K E I T H ≈ RICHARDS «

Feccia, ecco cosa sei. Nient'altro che putrida merda. Ma sei fortunato.
Io sono la tua cura. La riabilitazione, la tua riabilitazione, comincia ora. Sarò io a prendermi cura di te.


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Razza: Umano ~ Sesso: Maschile. ~ Età: Indefinita.
Classe: Guardiano. [Guerriero/Ladro]. ~ Titolo: Capo-Guardiano Goryo.
Ama: Riabilitare. ~ Odia: Perdere di vista gli avvenimenti. ~ Energia: Verde.
Pericolosità: D ~ CS: 2 (agilità, resistenza) ~ Epiteti: Il Redentore. ~ Aspetto: Occhi di ghiaccio, mascella squadrata e capelli corti brizzolati di taglio severo; i segni delle cicatrici induriscono un volto segnato da un passato burrascoso e tormentato.

Qualche anno fa, nei territori orientali del cosiddetto Mondo Umano, si verificarono diversi efferati omicidi. Vennero ritrovati i corpi di molte persone - uomini, donne, persino bambini ed anziani - orribilmente mutilati. Ad alcuni mancavano degli organi come fegato, polmoni o stomaco; ad altri semplicemente erano stati asportati gli occhi o tagliate le dita delle mani. Per mesi quest'ondata dilagante di delitti paralizzò intere cittadine. I commercianti avevano paura di viaggiare, la gente si chiudeva in casa alle prime tinte rosse del tramonto. E piano piano il modus operandi dell'omicida cambiò. I cadaveri presentavano sempre più una caratteristica comune: la mancanza dei soli bulbi oculari.
Passarono dei mesi, ma la situazione non volse al meglio. Il numero delle vittime si era fatto insostenibile, tanto da convincere finalmente i signorotti locali a organizzare delle spedizioni di ricerca ed a esercitare un controllo più solerte sui loro possedimenti. I pedinamenti e le ronde portarono presto a risultati: fu tratto in arresto un uomo, l'insospettabile dottore di un villaggio discretamente popoloso. Al momento della cattura si batté come un leone affinché i gendarmi non curiosassero nello scantinato sudicio della sua casa. Ne uccise quattro, ma gli altri lo immobilizzarono e riuscirono ad aprire la porta del misterioso seminterrato. Ciò che videro li sconvolse per il resto della vita. Nel laboratorio di quell'uomo erano conservate molte decine di occhi umani, dalle colorazioni più disparate.
L'assassino fu condannato, ma la morte sarebbe stata - a detta di molti - non una adeguata punizione per i suoi molti e orribili crimini. Venne dunque condotto al lontano sud, nell'Akerat, per essere torturato e ucciso secondo degli antichi metodi utilizzati solo nelle paludi dello Xuaraya. Prima però che potessero infliggergli la giusta punizione, il Fato scelse un futuro differente per lui. Venne comprato da alcuni uomini che si presentarono come medici e psichiatri, i quali si vantarono di poter curare un simile mostro. Le guardie, più attratte dal denaro sonante che dal voler castigare un incubo come quello per i suoi orrendi misfatti, acconsentirono, consegnandolo ad essi. Richards si risvegliò in un penitenziario di massima sicurezza, situato a decine di metri nel sottosuolo, un carcere speciale, dove avrebbe scoperto che vi erano cose peggiori della morte. Per due, lunghissimi, anni, la mente di Keith venne scandagliata e monitorata costantemente, devastata da disumani elettroshock e altri trattamenti medici assai poco ortodossi. L'obbiettivo di coloro che lo avevano sottratto alla ghigliottina - medici megalomani addetti alla ricerca sulla mente criminale - era quello di dimostrare che, con le dovute terapie, anche un efferato assassino poteva divenire una persona del tutto normale. Tutto ciò, ovviamente, non ebbe alcun effetto diretto. Non placò la sua sete di sangue; più banalmente, cambiò la sua psicologia, trasformò le ragioni della sua costante ricerca di nuove vittime. Se in passato aveva ucciso per puro piacere personale, ora lo faceva per un distorto senso di giustizia. Come lui era stato redento - o almeno ciò credeva -, altri lo sarebbero stati per opera sua. Una volta che tale determinazione pervase ogni lembo del suo corpo e della sua anima, donandogli ulteriori poteri, riuscì a liberarsi dalla prigionia, convinto che non avrebbe più potuto perder tempo, che il mondo, là fuori, aveva bisogno di un salvatore che tutto avrebbe visto, a cui nessun crimine sarebbe sfuggito.
Una volta libero, non perse tempo ed incominciò la sua opera di risanamento, massacrando chiunque commettesse il seppur minimo reato, trattando allo stesso modo - con spietatezza - assassini e ladri di galline. Venne così catturato una seconda volta, da alcuni membri del clan Goryo, da poco divenuto una prigione volante. Questi, anziché torturarlo lo gettarono in una cella. Poi venne da lui un uomo, che diceva di essere il Capitano di quella nave prigione. Gli propose un lavoro al soldo del Clan, garantendogli libertà quasi assoluta - essendo venuto a conoscenza dei suoi disturbi mentali, i quali gli sarebbe potuti tornar utili. Il mostro omicida accettò.
Ma non fatevi ingannare. Nonostante la riabilitazione, Keith non è mutato un granché. Il suo modus operandi è rimasto il medesimo. Solo le motivazioni differiscono. Un mostro non può cambiare. Nemmeno sotto tortura.
Il suo nome è Keith F. Richards, collezionista di occhi e nuovo responsabile della sicurezza di Purgatory.


png

Unseen insane
Il lavoro di guardia carceraria è più complesso di quanto si possa apparentemente credere.
I soggetti adibiti a tale importante carica, contrariamente al pensiero comune, sono individui altamente specializzati, con caratteristiche uniche e peculiari, le quali li han resi perfetti per riabilitare la feccia, riducendo al minimo i pericoli per la società civilizzata, portando ad un livello quasi pari allo zero le possibilità che questi possano sfuggire al loro controllo, alla giusta punizione per gli orrendi crimini di cui si sono macchiati.
Innanzitutto, costoro devono dare costanti dimostrazioni di forza, mostrandosi capaci di gestire anche i pazienti più complicati, più instabili, affinché mai possano venir sopraffatti da questi ultimi. Frequenti sono infatti gli addestramenti cui vengono sottoposti al fine di migliorare le loro capacità combattive, le loro facoltà mentali e la loro resistenza meramente fisica. Ovviamente non si limitano a ciò, altrimenti qualsiasi uomo in forze, nel fiore degli anni, potrebbe assumere tale delicato ruolo. Un Riabilitatore degno di fregiarsi di tale titolo, deve anche possedere delle peculiarità fuori dal comune, perfette per il compito che andranno in seguito a ricoprire. Keith, nello specifico, sin dalla nascita ha avuto un dono, un dono che prima che imparasse a controllarlo e a sfruttarlo, lo portò sull'orlo della pazzia, dell'insanità mentale: egli possiede dei riflessi straordinari ed è infatti perfettamente capace di percepire anche le entità nascoste, la forza vitale di ogni creatura vivente nel raggio di alcuni metri. Più un'aura emana potenza e più gli verrà facile, estremamente naturale, un esercizio di routine. Potrà anche, qualora la sua mente venisse oscurata e privata del potere di discernere le energie vitali, far pervenire a sé ogni traccia uditiva nelle vicinanze, in modo tale da potersi destreggiare anche negli oscuri corridoi delle carceri. Ma non è tutto: semplicemente concentrandosi maggiormente su una determinata fonte di potere, Keith sarà in grado di stabilirne la natura, malvagia, buona o neutrale, di comprendere se questa nutre sentimenti violenti verso di egli o se è realmente bendisposto e aperto al dialogo: uno strumento fondamentale, dunque, per sondare l'animo dei pazienti. Ma purtroppo questa sua abilità non è sempre infallibile: l'unico modo, in definitiva, per eludere tale sua peculiarità, è quello di inibire la propria aura, di mascherare la propria essenza vitale; impresa non a tutti accessibile, per sua fortuna.

© Goryo e Escape
Vietata la copia, anche parziale


CODICE
<p align="center">[color=black][size=14][font=Times]<b>» K E I T H &#8776; RICHARDS «</b>[/font][/size][/color]

[size=2]<i>Feccia, ecco cosa sei. Nient'altro che putrida merda. Ma sei fortunato.
Io sono la tua cura. La riabilitazione, la tua riabilitazione, comincia ora. Sarò io a prendermi cura di te.</i>

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[color=black]<b>Razza:</b>[/color] <i>Umano</i> ~ [color=black]<b>Sesso:</b>[/color] <i>Maschile.</i> ~ [color=black]<b>Età:</b>[/color] <i>Indefinita.</i>
[color=black]<b>Classe:</b>[/color] <i>Guardiano. [Guerriero/Ninja].</i> ~ [color=black]<b>Titolo:</b>[/color] <i>Capo-Guardiano Goryo.</i>
[color=black]<b>Ama:</b>[/color] <i>Riabilitare.</i> ~ [color=black]<b>Odia:</b>[/color] <i>Perdere di vista gli avvenimenti.</i> ~ [color=black]<b>Energia:</b>[/color] <i>Verde.</i>
[color=black]<b>Pericolosità:</b>[/color] <i>D</i> ~ [color=black]<b>CS:</b>[/color] <i>2 (agilità, resistenza)</i> ~ [color=black]<b>Epiteti:</b>[/color] <i>Il Redentore.</i>[/size]</p><blockquote>[size=2]<p align="justify">Qualche anno fa, nei territori orientali del cosiddetto Mondo Umano, si verificarono diversi efferati omicidi. Vennero ritrovati i corpi di molte persone - uomini, donne, persino bambini ed anziani - orribilmente mutilati. Ad alcuni mancavano degli organi come fegato, polmoni o stomaco; ad altri semplicemente erano stati asportati gli occhi o tagliate le dita delle mani. Per mesi quest'ondata dilagante di delitti paralizzò intere cittadine. I commercianti avevano paura di viaggiare, la gente si chiudeva in casa alle prime tinte rosse del tramonto. E piano piano il modus operandi dell'omicida cambiò. I cadaveri presentavano sempre più una caratteristica comune: la mancanza dei soli bulbi oculari.
Passarono dei mesi, ma la situazione non volse al meglio. Il numero delle vittime si era fatto insostenibile, tanto da convincere finalmente i signorotti locali a organizzare delle spedizioni di ricerca ed a esercitare un controllo più solerte sui loro possedimenti. I pedinamenti e le ronde portarono presto a risultati: fu tratto in arresto un uomo, l'insospettabile dottore di un villaggio discretamente popoloso. Al momento della cattura si batté come un leone affinché i gendarmi non curiosassero nello scantinato sudicio della sua casa. Ne uccise quattro, ma gli altri lo immobilizzarono e riuscirono ad aprire la porta del misterioso seminterrato. Ciò che videro li sconvolse per il resto della vita. Nel laboratorio di quell'uomo erano conservate molte decine di occhi umani, dalle colorazioni più disparate.
L'assassino fu condannato, ma la morte sarebbe stata - a detta di molti - non una adeguata punizione per i suoi molti e orribili crimini. Venne dunque condotto al lontano sud, nell'Akerat, per essere torturato e ucciso secondo degli antichi metodi utilizzati solo nelle paludi dello Xuaraya. Prima però che potessero infliggergli la giusta punizione, il Fato scelse un futuro differente per lui. Venne comprato da alcuni uomini che si presentarono come medici e psichiatri, i quali si vantarono di poter curare un simile mostro. Le guardie, più attratte dal denaro sonante che dal voler castigare un incubo come quello per i suoi orrendi misfatti, acconsentirono, consegnandolo ad essi. Richards si risvegliò in un penitenziario di massima sicurezza, situato a decine di metri nel sottosuolo, un carcere speciale, dove avrebbe scoperto che vi erano cose peggiori della morte. Per due, lunghissimi, anni, la mente di Keith venne scandagliata e monitorata costantemente, devastata da disumani elettroshock e altri trattamenti medici assai poco ortodossi. L'obbiettivo di coloro che lo avevano sottratto alla ghigliottina - medici megalomani addetti alla ricerca sulla mente criminale - era quello di dimostrare che, con le dovute terapie, anche un efferato assassino poteva divenire una persona del tutto normale. Tutto ciò, ovviamente, non ebbe alcun effetto diretto. Non placò la sua sete di sangue; più banalmente, cambiò la sua psicologia, trasformò le ragioni della sua costante ricerca di nuove vittime. Se in passato aveva ucciso per puro piacere personale, ora lo faceva per un distorto senso di giustizia. Come lui era stato redento - o almeno ciò credeva -, altri lo sarebbero stati per opera sua. Una volta che tale determinazione pervase ogni lembo del suo corpo e della sua anima, donandogli ulteriori poteri, riuscì a liberarsi dalla prigionia, convinto che non avrebbe più potuto perder tempo, che il mondo, là fuori, aveva bisogno di un salvatore che tutto avrebbe visto, a cui nessun crimine sarebbe sfuggito.
Una volta libero, non perse tempo ed incominciò la sua opera di risanamento, massacrando chiunque commettesse il seppur minimo reato, trattando allo stesso modo - con spietatezza - assassini e ladri di galline. Venne così catturato una seconda volta, da alcuni membri del clan Goryo, da poco divenuto una prigione volante. Questi, anziché torturarlo lo gettarono in una cella. Poi venne da lui un uomo, che diceva di essere il Capitano di quella nave prigione. Gli propose un lavoro al soldo del Clan, garantendogli libertà quasi assoluta - essendo venuto a conoscenza dei suoi disturbi mentali, i quali gli sarebbe potuti tornar utili. Il mostro omicida accettò.
Ma non fatevi ingannare. Nonostante la riabilitazione, Keith non è mutato un granché. Il suo <i>modus operandi</i> è rimasto il medesimo. Solo le motivazioni differiscono. Un mostro non può cambiare. Nemmeno sotto tortura.
Il suo nome è Keith F. Richards, collezionista di occhi e nuovo responsabile della sicurezza di Purgatory.[/size]</p>
<p align="center">[IMG=png]http://image.forumcommunity.it/1/3/7/0/8/7/6/1323779260.png[/IMG]</p><p align="center">[size=5]<b>[color=black][font=geneva]Unseen insane[/font][/color]</b>[/size]
Il lavoro di guardia carceraria è più complesso di quanto si possa apparentemente credere.
I soggetti adibiti a tale importante carica, contrariamente al pensiero comune, sono individui altamente specializzati, con caratteristiche uniche e peculiari, le quali li han resi perfetti per riabilitare la feccia, riducendo al minimo i pericoli per la società civilizzata, portando ad un livello quasi pari allo zero le possibilità che questi possano sfuggire al loro controllo, alla giusta punizione per gli orrendi crimini di cui si sono macchiati.
Innanzitutto, costoro devono dare costanti dimostrazioni di forza, mostrandosi capaci di gestire anche i pazienti più complicati, più instabili, affinché mai possano venir sopraffatti da questi ultimi. Frequenti sono infatti gli addestramenti cui vengono sottoposti al fine di migliorare le loro capacità combattive, le loro facoltà mentali e la loro resistenza meramente fisica. Ovviamente non si limitano a ciò, altrimenti qualsiasi uomo in forze, nel fiore degli anni, potrebbe assumere tale delicato ruolo. Un Riabilitatore degno di fregiarsi di tale titolo, deve anche possedere delle peculiarità fuori dal comune, perfette per il compito che andranno in seguito a ricoprire. Keith, nello specifico, sin dalla nascita ha avuto un dono, un dono che prima che imparasse a controllarlo e a sfruttarlo, lo portò sull'orlo della pazzia, dell'insanità mentale: egli possiede dei riflessi straordinari ed è infatti perfettamente capace di percepire anche le entità nascoste, la forza vitale di ogni creatura vivente nel raggio di alcuni metri. Più un'aura emana potenza e più gli verrà facile, estremamente naturale, un esercizio di routine. Potrà anche, qualora la sua mente venisse oscurata e privata del potere di discernere le energie vitali, far pervenire a sé ogni traccia uditiva nelle vicinanze, in modo tale da potersi destreggiare anche negli oscuri corridoi delle carceri. Ma non è tutto: semplicemente concentrandosi maggiormente su una determinata fonte di potere, Keith sarà in grado di stabilirne la natura, malvagia, buona o neutrale, di comprendere se questa nutre sentimenti violenti verso di egli o se è realmente bendisposto e aperto al dialogo: uno strumento fondamentale, dunque, per sondare l'animo dei pazienti. Ma purtroppo questa sua abilità non è sempre infallibile: l'unico modo, in definitiva, per eludere tale sua peculiarità, è quello di inibire la propria aura, di mascherare la propria essenza vitale; impresa non a tutti accessibile, per sua fortuna.</p></blockquote>


Edited by Zaide - 24/3/2014, 13:30
 
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Andre_03
view post Posted on 21/7/2010, 20:59










Una sensazione di gelo e orrore si impadronisce di chiunque posi per la prima volta lo sguardo su Dave, o meglio, su quello che egli è divenuto dopo la metamorfosi. Quello che era un brillante e colto uomo di magia, si è oggi ridotto ad un essere che ha ben poco di umano. Il suo intero corpo è infatti composto da "suono solido", la cui sussistenza dipende esclusivamente dall'intensità e dal numero di oscillazioni sonore che riesce ad assorbire: il Plakard e la cella d'isolamento a bordo della Purgatory di certo non aiutano. Il volto di Dave è ridotto ad una maschera totemica: grovigli di rughe circondano due occhi di un nero pece, naso aquilino e labbra sottili, esangui. La pelle ha assunto un vago colorito grigiastro, colore quasi del tutto simile a quello dei radi capelli a stoppa scompigliati sul cranio.
No, un tempo non era così. Eppure un tempo era debole. Pateticamente, umanamente debole.

Dicono che Dave McKean abbia firmato un patto con qualche demonio e che a un certo punto, da qualche parte, si sia aperta una voragine sulfurea. L’ennesimo demone vomitato dall’Ade.
Altri dicono che sia figlio di una prostituta stuprata da uno sciacallo. Altri ancora dicono che non esista alcuna ipotesi per spiegare questo come sia saltato fuori questo essere assolutamente impossibile. Deve essergli accaduto qualcosa, chissà cosa, chissà quando.
In un tempo lontano, quando anche il suo nome era diverso, Dave era un uomo di lettere, di studi magici. Maestro Dave McKean, rispettato membro dell'Ordine dei Magi, Custode degli archivi civici di Gerico, Certificato lettore e rispettato erudito nelle Conoscenze Arcane. Il sapere non era mai troppo, non era mai abbastanza per lui. Sin quando, come spesso accade, quell'elevata conoscenza tracciò il sentiero del male.
I suoi approfondimenti sullo studio del suono divennero una vera e propria ossessione, sino a toccare il punto della vera e propria follia. Ciò che Dave arrivò a fare fu tramutare l'intero suo corpo in un vero e proprio meta-agglomerato composto da suono "solidificato", dandogli un aspetto quasi disumano.
Dave sfruttò i suoi nuovi poteri per terrorizzare ogni viaggiatore lungo l'intera costa meridionale di Xuaraya, armandosi di una frusta. Ciò che una volta era una mente brillante avida di conoscenza degenerò in una delirante sete di sangue e potere.
Confinato nei recessi della prigione volante, l'ex studioso rischiò seriamente di perdere la vita: la nuova costituzione del suo organismo, la cui essenza vitale era legata al suono, non gli avrebbe permesso di sopravvivere a lungo in un ambiente completamente privo di onde sonore come la sua silenziosa cella d'isolamento. Un problema che fu ben felice di volgere a suo vantaggio il nuovo direttore della Grassa Puttana: Ramon Espejo, in arte Hyena.
Nessuno a parte loro due è a conoscenza delle parole che si scambiarono, né di cosa spinse l’uno a fidarsi dell’altro. Ma da quel giorno, a Dave McKean fu concesso il privilegio di tirare fuori il muso dalla cella, per scendere ai piedi della Torre. E qui, mettere alla prova chiunque si ritenesse pronto a salire a bordo della Purgatory, potendo contemporaneamente assorbire le onde sonore emanate dai nuovi arrivati. Dopotutto, fuggire in una terra di tombale silenzio come il Plakard sarebbe stato un suicidio.
Lavorare per i propri carcerieri?
Non un problema, per Dave. Lui dà al direttore ciò che il direttore vuole.

dividerkd

Razza Umano Classe Mago/Mentalista
Talento Guaritore Energia Gialla CS 1 (costituzione) Età 56 anni

metamorphosis
Il cambiamento avvenuto nel corpo di Dave è stato sotto molti aspetti un involuzione, forse. Come si potrebbe mai tentare di far conciliare l'aspetto di chi un tempo era un rispettabile e venerabile maestro con chi si è tramutato in un reietto armato di frusta? Ebbene, occorre sapere che l'intera struttura corporea di McKean, nonostante le apparenze umanoidi, è costituita da "suono solido" che ne accresce notevolmente le prestazioni fisiche. Nonostante l'età veneranda, il guardiano è ancora in grado di muoversi e combattere come il più prestante dei giovani, e tutto questo grazie ai suoi poteri manipolativi. Uno spiacevolissimo inconveniente è stato scoprire che lo stesso assorbimento del suono che lo rende tanto potente può anche distruggerlo, dopo una prolungata assenza. Eppure è una sensazione inappagabile quella di elevarsi al di sopra delle umane miserie in cui ha vissuto, manipolare - e sentire, percepire, coesistervi - l'essenza sonora, poter combattere con lo stesso impeto di un giovane guerriero. Questo va oltre, incredibilmente oltre i parametri di un normale essere umano. Ma nonostante tutto, in cuor suo sa bene quali sono i suoi natali, e nessuna trasformazione potrà mai cambiare l'infamia di questa semplice verità. Patirà dolore allo stesso modo di un uomo, lotterà fino allo stremo e vincerà con la stessa tenacia della sua razza.

dividerkd
tail
Incatenato e imprigionato Dave aveva per la prima volta provato il significato della vera fame. Bloccato in una cella isolata acusticamente non aveva alcun modo per impedire al proprio corpo di disgregarsi e lentamente sentiva la propria vita scivolare via mentre assieme al proprio corpo anche la sua volontà sembrava lentamente indebolirsi come se senza più un corpo solido anche questa sembrava destinata a sparire nel nulla. Con un destino così irriconoscente verso la sua grandezza quando il capitano Iena gli diede la possibilità di mettersi al suo servizio questi era così debole e affamato di vita che non aveva potuto fare altro che accettare. I termini dell'accordo erano chiari, se da una parte i gerarchi Goryo acconsentivano a farlo uscire dalla sua cella isolata acusticamente in cambio lui avrebbe dovuto acconsentire a garantirli una fedeltà praticamente assoluta. Per assicurarsi che questi termini venissero mantenuti, gli è stato fornito un particolare oggetto: una frusta che ha ribattezzato "Tail" - coda.
Questa è l'unica arma a sua disposizione: lunga quasi due metri, molto elastica e maneggevole. Nonostante la possedesse anche prima di essere catturato dal clan Goryo Dave non è particolarmente dotato nell'utilizzo di quest'arma tanto che buona parte dei suoi colpi sono realmente pericolosi più che altro per le capacità magiche che è in grado di canalizzarsi più che per una sua reale abilità. D'altra parte però l'estrema rapidità dei suoi movimenti gli permette di portare comunque qualche buon colpo in particolar modo quando si tratta di disarmare il proprio avversario.
La frusta di per sè è molto semplice, poco elaborata. In cuoio, l'impugnatura è lunga una trentina di centimetri, in modo da consentire una manualità perfetta. Il corpo vero e proprio della frusta risulta cosparso in più punti da qualche uncino, in grado di strappare letteralmente le carni dei malcapitati. Essi non sono molti, ma il loro numero è sufficiente a rendere l'arma ancora più pericolosa: in acciaio, sono lunghi un paio di centimetri, e posizionati in modo da non sbilanciare l'arma stessa.


© Goryo e Shivian, Lenny, Charles
Vietata la copia, anche parziale


CODICE
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[color=white]Una sensazione di gelo e orrore si impadronisce di chiunque posi per la prima volta lo sguardo su Dave, o meglio, su quello che egli è divenuto dopo la metamorfosi. Quello che era un brillante e colto uomo di magia, si è oggi ridotto ad un essere che ha ben poco di umano. Il suo intero corpo è infatti composto da "suono solido", la cui sussistenza dipende esclusivamente dall'intensità e dal numero di oscillazioni sonore che riesce ad assorbire: il Plakard e la cella d'isolamento a bordo della Purgatory di certo non aiutano. Il volto di Dave è ridotto ad una maschera totemica: grovigli di rughe circondano due occhi di un nero pece, naso aquilino e labbra sottili, esangui. La pelle ha assunto un vago colorito grigiastro, colore quasi del tutto simile a quello dei radi capelli a stoppa scompigliati sul cranio.
No, un tempo non era così. Eppure un tempo era debole. Pateticamente, umanamente debole.[/color][/size]</p></td>
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</table><blockquote><p align="justify">[size=2]Dicono che Dave McKean abbia firmato un patto con qualche demonio e che a un certo punto, da qualche parte, si sia aperta una voragine sulfurea. L’ennesimo demone vomitato dall’Ade.
Altri dicono che sia figlio di una prostituta stuprata da uno sciacallo. Altri ancora dicono che non esista alcuna ipotesi per spiegare questo come sia saltato fuori questo essere assolutamente impossibile. Deve essergli accaduto qualcosa, chissà cosa, chissà quando.
In un tempo lontano, quando anche il suo nome era diverso, Dave era un uomo di lettere, di studi magici. <i>Maestro </i>Dave McKean, rispettato membro dell'Ordine dei Magi, Custode degli archivi civici di Gerico, Certificato lettore e rispettato erudito nelle Conoscenze Arcane. Il sapere non era mai troppo, non era mai abbastanza per lui. Sin quando, come spesso accade, quell'elevata conoscenza tracciò il sentiero del male.
I suoi approfondimenti sullo studio del suono divennero una vera e propria ossessione, sino a toccare il punto della vera e propria follia. Ciò che Dave arrivò a fare fu tramutare l'intero suo corpo in un vero e proprio meta-agglomerato composto da suono "solidificato", dandogli un aspetto quasi disumano.
Dave sfruttò i suoi nuovi poteri per terrorizzare ogni viaggiatore lungo l'intera costa meridionale di Xuaraya, armandosi di una frusta. Ciò che una volta era una mente brillante avida di conoscenza degenerò in una delirante sete di sangue e potere.
Confinato nei recessi della prigione volante, l'ex studioso rischiò seriamente di perdere la vita: la nuova costituzione del suo organismo, la cui essenza vitale era legata al suono, non gli avrebbe permesso di sopravvivere a lungo in un ambiente completamente privo di onde sonore come la sua silenziosa cella d'isolamento. Un problema che fu ben felice di volgere a suo vantaggio il nuovo direttore della Grassa Puttana: Ramon Espejo, in arte Hyena.
Nessuno a parte loro due è a conoscenza delle parole che si scambiarono, né di cosa spinse l’uno a fidarsi dell’altro. Ma da quel giorno, a Dave McKean fu concesso il privilegio di tirare fuori il muso dalla cella, per scendere ai piedi della Torre. E qui, mettere alla prova chiunque si ritenesse pronto a salire a bordo della Purgatory, potendo contemporaneamente assorbire le onde sonore emanate dai nuovi arrivati. Dopotutto, fuggire in una terra di tombale silenzio come il Plakard sarebbe stato un suicidio.
Lavorare per i propri carcerieri?
Non un problema, per Dave. Lui dà al direttore ciò che il direttore vuole.[/size]</p><p align="center">[IMG=dividerkd]http://img819.imageshack.us/img819/6794/dividerkd.png[/IMG]

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[size=2]Il cambiamento avvenuto nel corpo di Dave è stato sotto molti aspetti un involuzione, forse. Come si potrebbe mai tentare di far conciliare l'aspetto di chi un tempo era un rispettabile e venerabile maestro con chi si è tramutato in un reietto armato di frusta? Ebbene, occorre sapere che l'intera struttura corporea di McKean, nonostante le apparenze umanoidi, è costituita da "suono solido" che ne accresce notevolmente le prestazioni fisiche. Nonostante l'età veneranda, il guardiano è ancora in grado di muoversi e combattere come il più prestante dei giovani, e tutto questo grazie ai suoi poteri manipolativi. Uno spiacevolissimo inconveniente è stato scoprire che lo stesso assorbimento del suono che lo rende tanto potente può anche distruggerlo, dopo una prolungata assenza. Eppure è una sensazione inappagabile quella di elevarsi al di sopra delle umane miserie in cui ha vissuto, manipolare - e sentire, percepire, coesistervi - l'essenza sonora, poter combattere con lo stesso impeto di un giovane guerriero. Questo va oltre, incredibilmente oltre i parametri di un normale essere umano. Ma nonostante tutto, in cuor suo sa bene quali sono i suoi natali, e nessuna trasformazione potrà mai cambiare l'infamia di questa semplice verità. Patirà dolore allo stesso modo di un uomo, lotterà fino allo stremo e vincerà con la stessa tenacia della sua razza.[/size]
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[size=2]Incatenato e imprigionato Dave aveva per la prima volta provato il significato della vera fame. Bloccato in una cella isolata acusticamente non aveva alcun modo per impedire al proprio corpo di disgregarsi e lentamente sentiva la propria vita scivolare via mentre assieme al proprio corpo anche la sua volontà sembrava lentamente indebolirsi come se senza più un corpo solido anche questa sembrava destinata a sparire nel nulla. Con un destino così irriconoscente verso la sua grandezza quando il capitano Iena gli diede la possibilità di mettersi al suo servizio questi era così debole e affamato di vita che non aveva potuto fare altro che accettare. I termini dell'accordo erano chiari, se da una parte i gerarchi Goryo acconsentivano a farlo uscire dalla sua cella isolata acusticamente in cambio lui avrebbe dovuto acconsentire a garantirli una fedeltà praticamente assoluta. Per assicurarsi che questi termini venissero mantenuti, gli è stato fornito un particolare oggetto: una frusta che ha ribattezzato "Tail" - coda.
Questa è l'unica arma a sua disposizione: lunga quasi due metri, molto elastica e maneggevole. Nonostante la possedesse anche prima di essere catturato dal clan Goryo Dave non è particolarmente dotato nell'utilizzo di quest'arma tanto che buona parte dei suoi colpi sono realmente pericolosi più che altro per le capacità magiche che è in grado di canalizzarsi più che per una sua reale abilità. D'altra parte però l'estrema rapidità dei suoi movimenti gli permette di portare comunque qualche buon colpo in particolar modo quando si tratta di disarmare il proprio avversario.
La frusta di per sè è molto semplice, poco elaborata. In cuoio, l'impugnatura è lunga una trentina di centimetri, in modo da consentire una manualità perfetta. Il corpo vero e proprio della frusta risulta cosparso in più punti da qualche uncino, in grado di strappare letteralmente le carni dei malcapitati. Essi non sono molti, ma il loro numero è sufficiente a rendere l'arma ancora più pericolosa: in acciaio, sono lunghi un paio di centimetri, e posizionati in modo da non sbilanciare l'arma stessa.[/size]</p></blockquote>


Edited by Oberrin - 8/9/2013, 11:12
 
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energia: gialla; CS: 1 (velocità); pericolosità: grado E;
allineamento: caotico malvagio;


___IN NOMINE PATRIS___

"Possano gli infedeli e gli impuri bruciare nell'infinito rogo dell'Inferno, sotto l'attento sguardo dell'Onnipotente Signore Iddio; possano essi patire le pene più gravi, nell'espiazione dei loro peccati. Amen." - sono queste le parole con cui Roberto ha concluso il suo ultimo sermone, in una chiesa non molto lontana da Gerico, nel cosiddetto Mondo Umano. Il giorno seguente è stato visto abbandonare il villaggio, come molte altre volte prima d'allora, tra le fiamme ancora ardenti del rogo che lui stesso aveva appiccato. Lo hanno chiamato in tanti modi diversi, nel corso dei mesi in cui è stato ricercato per conto dei preoccupati signorotti locali: prete pazzo, piromane, incendiario, assassino. Tutti appellativi che, a ben vedere, gli calzano a pennello. Quando fu catturato dagli emissari del Goryo venne riconosciuto come talentuoso, e viene utilizzato tutt'oggi come guardiano della Prima Torre Ovest. Roberto - il cognome è tuttora ignoto - è un giovane sulla ventina, di bell'aspetto e portamento signorile. Porta il collare bianco che lo identifica come funzionario della religione cristiana, i suoi segni particolari sono degli occhiali dalla montatura leggera ed una lunga coda di capelli neri che gli ricade lungo tutta la schiena. Ha occhi scuri, sottili e profondi che non danno - sulle prime - un'idea chiara di quanto disturbata sia la sua psiche. Nel perseguire quello che lui chiama "Volere del Signore", il ragazzo ha da sempre calcato un po' troppo la mano: dotato di poteri magici notevoli, tende a voler bruciare vivi tutti coloro che, malauguratamente, gli capitino dinnanzi. È completamente folle, devoto a una religione che ha trasfigurato nell'interpretazione e nell'applicazione dogmatica; per lui oramai non fa differenza bruciare un paesano o un assassino:
ai suoi occhi sono tutti peccatori.

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__UNBURNABLE__

Colui che diffonde la parola del Signore sarà benedetto. Benedetto il suo nome e quello dei suoi figli. Benedetto il suo cammino tra i peccatori e le fiamme della giustizia. Egli non potrà bruciare, né soffrire, poiché il suo cuore è puro e senza peccato. Non avrà timore nel portare agli indifesi il sostegno di Dio, negando al Demonio la possibilità di avere il sopravvento. Sarà dunque ben protetto da quello stesso fuoco che egli appiccherà nei luoghi della perdizione; potrà innalzarsi nel mezzo dell'incendio e dire ai miscredenti: "Ecco. Ecco la volontà del Signore Iddio che si manifesta attraverso di me. Chiedete perdono al Suo cospetto, poiché voi avete gravemente peccato. Amen.". Avrà il dono di resistere al Diavolo, forte di una grande tempra. Il suo viso non mostrerà mai dolore o sofferenza, pur patendola egli immensamente nel cuore per ogni uomo, donna e bambino che intraprendono la via del Male. Ancora si ergerà, testardo e combattivo, al cospetto dei servitori del Maligno; poiché rappresenta l'ultimo baluardo degli indifesi ed è suo dovere preservarli dal peccato, con ogni mezzo necessario: avvalendosi di maggiore energia e potenza del normale ed evocando istantaneamente qualsiasi difesa.

__TO ABHOR THE UNFAITHFUL__

I deprecabili raggiri ed intrighi del Maligno non saranno ostacolo per il giusto. Chi percorre la via della rettitudine e persegue il volere divino ha sempre facoltà di discernere l'empio dal puro, sciogliendo i vincoli imposti dal Demonio per il suo losco tornaconto. E dunque anche Don Roberto, come lo chiamavano i parrocchiani - oramai arsi tra le fiamme degli innumerevoli incendi da lui causati - è dotato di questa giusta forza: con il solo potere decisionale sarà in grado di creare potenti scudi difensivi tutt'attorno a se. Potrà così bloccare qualsiasi offensiva da parte delle forze del male; in un istante soltanto, sia tramite scudi energetici che piegando lo spazio al suo volere.

__SHREDS OF INFERNO__

Immense lingue di fiamma inestinguibile che si levano a comando; puri fuochi innescati dalla sola volontà del Signore, allo scopo di ardere nella punizione ultima i vizi dei peccatori. Il meraviglioso spettacolo delle fauci infernali che danzano, animate e sincere, attorno ai corpi di coloro che - peccando - hanno gravemente mancato di rispetto ai precetti di Dio. Questo è, per Roberto, il più alto manifestarsi del volere divino: un potere che ha fin da quand'è nato, ma che solo dopo l'assunzione della sua carica da prelato ha iniziato ad esercitare frequentemente. Egli ha difatti facoltà di far scaturire il fuoco da sé, nemmeno arrischiandosi a bruciare; può generare fiamme, sfere ardenti o incendiare le proprie mani senza patire alcun male. Lo considera un dono, atto a consentirgli di epurare il mondo intero dal Maligno e - paradossalmente - con le sue stesse armi fiammeggianti. Nella sua cieca follia, il prete si costringe costantemente a cercare il vizio, l'ingiustizia e la malvagità là dove non ve n'è alcuna traccia. Per il solo gusto di bruciare ancora, e ancora. Ha talmente tanto abusato di questa sua potenzialità da portarsi appresso, inevitabilmente, un olezzo di bruciato piuttosto acre e forte. Non se ne rende nemmeno conto, nel continuo circolo vizioso che lo spinge a punire ad oltranza gli sventurati che incontra.

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© Goryo e Andre_03
Vietata la copia, anche parziale


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nome: Roberto; razza: umana; classe: prete [mago];
energia: gialla; CS: 1 (velocità); pericolosità: grado E;
allineamento: caotico malvagio;


___IN NOMINE PATRIS___

"Possano gli infedeli e gli impuri bruciare nell'infinito rogo dell'Inferno, sotto l'attento sguardo dell'Onnipotente Signore Iddio; possano essi patire le pene più gravi, nell'espiazione dei loro peccati. Amen." - sono queste le parole con cui Roberto ha concluso il suo ultimo sermone, in una chiesa non molto lontana da Gerico, nel cosiddetto Mondo Umano. Il giorno seguente è stato visto abbandonare il villaggio, come molte altre volte prima d'allora, tra le fiamme ancora ardenti del rogo che lui stesso aveva appiccato. Lo hanno chiamato in tanti modi diversi, nel corso dei mesi in cui è stato ricercato per conto dei preoccupati signorotti locali: prete pazzo, piromane, incendiario, assassino. Tutti appellativi che, a ben vedere, gli calzano a pennello. Quando fu catturato dagli emissari del Goryo venne riconosciuto come talentuoso, e viene utilizzato tutt'oggi come guardiano della Prima Torre Ovest. Roberto - il cognome è tuttora ignoto - è un giovane sulla ventina, di bell'aspetto e portamento signorile. Porta il collare bianco che lo identifica come funzionario della religione cristiana, i suoi segni particolari sono degli occhiali dalla montatura leggera ed una lunga coda di capelli neri che gli ricade lungo tutta la schiena. Ha occhi scuri, sottili e profondi che non danno - sulle prime - un'idea chiara di quanto disturbata sia la sua psiche. Nel perseguire quello che lui chiama "Volere del Signore", il ragazzo ha da sempre calcato un po' troppo la mano: dotato di poteri magici notevoli, tende a voler bruciare vivi tutti coloro che, malauguratamente, gli capitino dinnanzi. È completamente folle, devoto a una religione che ha trasfigurato nell'interpretazione e nell'applicazione dogmatica; per lui oramai non fa differenza bruciare un paesano o un assassino:
ai suoi occhi sono tutti peccatori.

roberto2copy

__UNBURNABLE__

Colui che diffonde la parola del Signore sarà benedetto. Benedetto il suo nome e quello dei suoi figli. Benedetto il suo cammino tra i peccatori e le fiamme della giustizia. Egli non potrà bruciare, né soffrire, poiché il suo cuore è puro e senza peccato. Non avrà timore nel portare agli indifesi il sostegno di Dio, negando al Demonio la possibilità di avere il sopravvento. Sarà dunque ben protetto da quello stesso fuoco che egli appiccherà nei luoghi della perdizione; potrà innalzarsi nel mezzo dell'incendio e dire ai miscredenti: "Ecco. Ecco la volontà del Signore Iddio che si manifesta attraverso di me. Chiedete perdono al Suo cospetto, poiché voi avete gravemente peccato. Amen.". Avrà il dono di resistere al Diavolo, forte di una grande tempra. Il suo viso non mostrerà mai dolore o sofferenza, pur patendola egli immensamente nel cuore per ogni uomo, donna e bambino che intraprendono la via del Male. Ancora si ergerà, testardo e combattivo, al cospetto dei servitori del Maligno; poiché rappresenta l'ultimo baluardo degli indifesi ed è suo dovere preservarli dal peccato, con ogni mezzo necessario: avvalendosi di maggiore energia e potenza del normale ed evocando istantaneamente qualsiasi difesa.

__TO ABHOR THE UNFAITHFUL__

I deprecabili raggiri ed intrighi del Maligno non saranno ostacolo per il giusto. Chi percorre la via della rettitudine e persegue il volere divino ha sempre facoltà di discernere l'empio dal puro, sciogliendo i vincoli imposti dal Demonio per il suo losco tornaconto. E dunque anche Don Roberto, come lo chiamavano i parrocchiani - oramai arsi tra le fiamme degli innumerevoli incendi da lui causati - è dotato di questa giusta forza: con il solo potere decisionale sarà in grado di creare potenti scudi difensivi tutt'attorno a se. Potrà così bloccare qualsiasi offensiva da parte delle forze del male; in un istante soltanto, sia tramite scudi energetici che piegando lo spazio al suo volere.

__SHREDS OF INFERNO__

Immense lingue di fiamma inestinguibile che si levano a comando; puri fuochi innescati dalla sola volontà del Signore, allo scopo di ardere nella punizione ultima i vizi dei peccatori. Il meraviglioso spettacolo delle fauci infernali che danzano, animate e sincere, attorno ai corpi di coloro che - peccando - hanno gravemente mancato di rispetto ai precetti di Dio. Questo è, per Roberto, il più alto manifestarsi del volere divino: un potere che ha fin da quand'è nato, ma che solo dopo l'assunzione della sua carica da prelato ha iniziato ad esercitare frequentemente. Egli ha difatti facoltà di far scaturire il fuoco da sé, nemmeno arrischiandosi a bruciare; può generare fiamme, sfere ardenti o incendiare le proprie mani senza patire alcun male. Lo considera un dono, atto a consentirgli di epurare il mondo intero dal Maligno e - paradossalmente - con le sue stesse armi fiammeggianti. Nella sua cieca follia, il prete si costringe costantemente a cercare il vizio, l'ingiustizia e la malvagità là dove non ve n'è alcuna traccia. Per il solo gusto di bruciare ancora, e ancora. Ha talmente tanto abusato di questa sua potenzialità da portarsi appresso, inevitabilmente, un olezzo di bruciato piuttosto acre e forte. Non se ne rende nemmeno conto, nel continuo circolo vizioso che lo spinge a punire ad oltranza gli sventurati che incontra.

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Edited by Andre_03 - 29/8/2013, 16:00
 
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