| The Grim |
| | Jace in seguito non avrebbe saputo dire cosa gli avesse risposto il cacciatore, ammesso che l'avesse fatto. In quel preciso istante il secondo dei contendenti era entrato nell'arena, polarizzando su di lui l'intera attenzione. Quella grande sfida finale che con la sua mole aveva ingombrato i discorsi di tutta Taanach per due intere settimane finalmente iniziava. I due concorrenti l'uno di fronte all'altro, pronti a sfidarsi per le ricchezze e l'onore. O forse la libertà, dopotutto anche uno dei due guerrieri, Ludvic il cavaliere nero, era stato un traditore del Goryo, proprio come lui.
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« Resistere è inutile. »
" Ecco perché ti avevo chiesto di venire. Sugli spalti succedono sempre cose più interessanti che nell'arena stessa. "
Mentre l'orda mostruosa si riversava sul centro di Taanach e grida di panico e spavento rimbombavano ognidove, il vecchio cacciatore sorrise. Non il gesto sano di chi rivede un caro amico lontano da mesi, quel gesto spontaneo che dalle labbra contagia occhi e cuore ma una smorfia sarcastica piena di amarezza e rabbia. Si alzò in piedi, gettando uno sguardo un po' paternalistico al cartomante, il manico in tasso della pistola stretta con forza nella mano.
" Stai a vedere come si fa, giovanotto. Ed attento a non mettermi tra i piedi che con quel braccio rotto sei più inutile di un carro senza una ruota. "
Lo Stregone non ebbe nemmeno il tempo di dire una parola che l'altro già era sparito, inghiottito dalla massa di violenze che si scatenava sugli spalti. Si era gettato nella mischia facendo tuonare la sua bocca di fuoco contro quei mostri ripugnanti, a metà fra l'insetto e l'uomo, e forse mai ne sarebbe uscito. Ma una vocina dentro di sé gli suggeriva che il vecchio trapper sarebbe sopravvissuto, e che era di se stesso che doveva preoccuparsi, sopratutto con quel braccio rotto. Balzato in piedi, la testa scattava a destra ed a manca cercando una buchetto dove nascondersi, una via di fuga, un corridoio libero, uno spazietto sicuro. Non vi era nulla di tutto ciò, e se vi era Jace non riusciva a trovarla. Si sporse perfino dal parapetto, valutando l'idea di scavalcare e gettarsi nell'arena, un salto fin troppo ardito e fin troppo alto per Jace. Ed ecco che così voltandosi si trovò faccia a faccia con uno di quei mostri: un uomo in tutto e per tutto ma con la pelle chitinosa e ramata, gli occhi vitrei e gialli carichi di un odio indifferente. Bastavano quelle differenze per rendere un uomo irriconoscibile, spaventoso, alieno. Spalancò le fauci emettendo un grido che alle orecchie del cartomante risuonò agghiacciante, l'ultimo vagito della tomba. Era inerme di fronte alla creatura, ben coscia della disparità data da quell'handicap così evidente, e così si gettò su di lui, la grande chela al posto di una mano minacciosa più di una ghigliottina. È la bella innocenza della rosa che copre le sue spine sanguinarie. Davanti a quella cieca esuberanza bastò un gesto a Jace per distrarre il mostro a meno di un palo da lui, un'immagine di un drago mostruoso durata solo un istante a farlo tentennare. A permettergli di afferrarlo mentre ancora correva trascinato dall'impeto e buttarlo giù nella sabbia mentre il cuore gli martellava in gola folle e veloce. Fissò ammutolito ed incredulo quel corpo abbandonarsi alla gravità e precipitare sulla fine sabbia dorata, dove si sarebbe spiaccicato, o così sperava. Un acutissimo stridio esplose nelle sue orecchie, facendosi strada fino alle tempie, penetrante e fastidioso al punto tale che fu costretto a piegarsi in due con le mani appoggiate alla testa. Era come se aghi acuminati stessero infilzando ogni centimetro della sua testa, premuti con forza verso l'interno. Poi altri aghi lo infilzarono sul serio.
Non riuscì a vedere o sentire nulla, nemmeno a pensare a nulla. Solo queste lunghe punte sottili che trapassavano il suo corpo, alcune completamente, altre fermandosi una volta toccato un osso o della carne troppo spessa. L'impatto lo fece stramazzare al suolo, fermandosi solo una volta toccato il parapetto metallico. Allora alzò lo sguardo, mentre il rumore si affievoliva fino a scomparire lasciando al dolore il proprio posto, e lo vide: un secondo Kaeldran. Se il primo era un timido accenno di ibrido uomo-insetto, il secondo era un esemplare quasi completo. Dell'uomo rimaneva poco e niente: qualche spruzzo di peli che usciva qua e la dalle placche di chitina bruna che ricoprivano ormai la sua pelle, qualche dente bianco che decorava ancora la mandibola ossea, un dito che penzolava come un frutto ormai troppo matura dal braccio destro ormai convertito completamente in una strana arma simile ad un fucile ma completamente ricoperta da lunghi aghi. Aveva perfino delle grosse ali membranose che gli escrescevano dalla schiena ed apriva in fare minaccioso. Gli stessi che penzolavano ormai imbevuti di sangue dal corpo dello Stregone. Jace avrebbe voluto dire di possedere un piano, od un qualche asso nella manica, invece agì guidato dall'istinto. Slacciò una delle biglie, presa completamente a caso, dalla sua cintura e la gettò sul nemico, vedendola deflagrare in un'intensa nuvoletta viola. Uno dei suoi più recenti acquisti, il Soffio di Puck, un potente gas capace di ottenebrare la mente ed offuscare i sensi. La creatura traballò un attimo mentre le piccole spore di funghi corrompevano i suoi nervi ed il cartomante se ne approfittò per rialzarsi e, presi tre degli Arcana Minori dalla cappa per lanciarli una dopo l'altro verso il torace dell'insetto. Dal quale rimbalzarono via con un tintinnio metallico, come se rimbalzassero contro qualcosa di ancor più duro. Il Kaeldran scosse la testa, come per scacciar via il torpore che l'appesantiva, e digrignò i denti nella parodia di un ghigno feroce, poi balzò in aria, sorretto dalle grandi ali che ronzavano incessantemente emettono uno strano ronzio, sempre fissandolo con occhi incattiviti. E scatenando una nuova e più violenta tempesta.
Il Kaeldran estese il braccio destro dal quale eruttò una pioggia di piccoli aghi, proprio come i primi che l'avevano ferito, in una letale pioggia d'osso. Un gesto soltanto ed una nube di catene nere si avviluppò in un contorto groviglio davanti allo Stregone, proteggendolo così dalla prevedibile offensiva. Titubò davanti ad una tattica così banale, pensando che forse quegli esseri terribili non erano così terribili come gli avevano raccontato ma molto più simili a bestie. Ed fu in quell'istante che l'altro lo sorprese apparendo di lato, proprio oltre la copertura che avrebbe dovuto difenderlo. Il mostro agitò il braccio libero come se stesse menando un fendente verticale nella sua direzione e dal nulla due falci d'energia verde tagliarono l'aria, crepitando come se la stessero friggendo. Lo Stregone rimase con la bocca spalancata a fissare l'insetto per un lungo istante, che gli parve durare un minuto, nel quale si diede dello stupido infinite e più volte, poi cercò di estendere ulteriormente la barriera per salvarsi dal secondo ed inaspettato attacco. Fu lento, troppo lento, e mentre una si schiantava sulla barriera, infrangendola in una costellazione di frammenti metallici, l'altra lo investiva all'altezza del petto, ustionandolo. L'odore della sua stessa carne che bruciava lo nauseò al punto da sentire un conato di vomito risalirgli fin su in gola e bloccarsi proprio un passo prima dell'uscita. Riuscì a bloccarlo, ma si ritrovò inginocchiato, la mani premute contro gli spalti per bloccare la propria caduta. No, i Kaeldran non erano i mostri che gli erano stati descritti nel suo soggiorno sulla Purgatory, erano molto peggio. Un flagello astuto e tenace, una piaga inarrestabile e vorace. Un'altra persona si sarebbe rialzata a combattere per la salvezza degli innocenti fra gli spalti, per la gloria di fronteggiare un nemico simile, per l'onore del Goryo, Jace si rialzò solo per se stesso. Perché aveva combattuto troppo per morire tra le chele dii un insetto troppo cresciuto. Le sue iridi azzurre si incontrarono con quelle giallastre del Kaeldran che già volava a tutta velocità verso di lui, invocando una delle illusioni più tremende che conosceva. E l'insetto vide decine di funi e fruste avvinghiarlo e intrappolarlo, serrargli i polsi e le caviglie, e tarpargli le ali. Le sentì frusciare attorno a sé, stringerlo, sfregare fino a fargli dei lividi, fino al dolore, che gli annebbiò la mente fino a deconcentrarlo. Fino a fargli perdere il controllo dello stesso volo nel quale si destreggiava fino ad un minuto primo e farlo così cadere. Precipitò non sulla dorata sabbia come il primo, non sui gradini di pietra che avevano accomodato gli spettatori di questa tragica finale, ma se una di quelle strane e raccapriccianti statue tutte lame e ferro che decoravano l'arena. Ci fu un tonfo, e poi il rumore del metallo che si torceva sotto l'impatto, e lo stridio di dolore della creatura che faceva eco con l'intera folla urlante dell'arena. Lo stregone, barcollante, afferrò uno dei pezzi di metalli volati via dai resti della statua, e piazzatosi sopra al mostro che dolorante tentava invano di rialzarsi, lo finì. Calò la lama metallica con tutta la forza di cui disponeva sulla testa dell'insetto, di cui non rimase che una macchia violacea sui gradini di pietra.
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Capacità Straordinarie: Intelligenza 2 Prontezza 2
Costi energetici: Critico 37% | Alto 17% | Medio 7% | Basso 2%
Costi Illusioni: Critico 35% | Alto 15% | Medio 5% | Basso 1% Passive in Uso: ° Nessuno svenimento al 10% di energie, ° Nessun tempo di concentrazione per le tecniche illusorie, ° Risparmio energetico del 5% sulle illusioni e del 3% su tutte le altre tecniche, ° Le tecniche illusorie infliggono danno di un grado superiore;
Stato Fisico: Braccio sinistro rotto(dall'inizio della giocata), ferite da penetrazione di livello Medio su tutto il corpo, ustione di livello Medio al petto ; Stato Psicologico: Confusione di livello medio; Arcana Minori: 17/20
Energia: 100 - 1 - 10 - 5 - 15 - 10 = 59 %
Riassunto Post: Nel bel mezzo della confusione uno dei mostri dei Kaeldran si avventa su Jace, che però riesce a buttarlo nell'arena distraendolo con un'illusione [La Luna]. Tolta la fasciatura al braccio, sente esplodere un forte dolore nella sua testa [perg. Confusione, potenza Media] e si accorge di una seconda creatura, che gli lancia addosso una decina di dardi, ferendolo su tutto il corpo. Jace gli lancia contro la Soffio di Puck [Stordente] e poi tre Arcana minori che però vengono deviati dalla spessa chitina del mostro [perg. Pelle di Drago, difesa da attachi non tecniche] che poi si libra in volo grazie alle sue ali. Dall'alto gli scaglia due Falci d'aria [perg. Lama di vento, potenza Alta] di cui Jace riesce a parare solo la prima [L'Imperatrice]. A questo punto Jace una un'illusione [La Giustizia] che fa perdere la concentrazione al mostro, facendolo schiantare su una delle statue mostruose dell'arena. Mentre è a terra morente, Jace lo finisce schiantando un braccio della statua sulla sua testa, potenziato dalla magia [Chuan].
Tecniche del Kaeldran:CITAZIONE Confusione: Il ninja allunga una mano verso l'avversario e penetra nella sua mente; lì la sconvolge, costringendolo alle ginocchia e avvolgendolo in un potente senso di nausea e debolezza. La tecnica è un attacco psionico che attacca la mente dell'avversario direttamente, provocandogli danno. Questo si manifesta nella vittima come un forte senso di nausea, debolezza e giramenti di testa, proprio come se il bersaglio fosse afflitto da una forte forma di influenza. Subire ripetutamente i danni provocati da questa tecnica può provocare conseguenze peggiori come l'attenuarsi della vista, l'incapacità di reggersi sulle ginocchia e simili. Per castare la tecnica è necessaria la percezione del proprio avversario, anche solamente visiva. La tecnica provoca un danno totale medio alla mente della vittima, ha potenza media, e può essere ostacolata solamente da opportune difese psioniche. Consumo di energia: Medio
Pelle di drago: il guerriero riesce a rendere la propria pelle più resistente del normale, così da poter resistere a piccole armi da lancio. La tecnica ha natura fisica. Il guerriero circonda il proprio corpo di un alone rossastro, indurendo la resistenza della propria pelle. A seconda della personalizzazione è possibile che l'indurirsi della pelle provochi un certo mutamento in essa, sebbene non tale da impedire il riconoscimento del soggetto. In questo modo il guerriero potrà resistere a colpi di piccole armi da lancio, come shuriken, kunai, proiettili di piccolo calibro o simili. La tecnica vale come una difesa a 360° contro i normali colpi fisici per il tempo di due turni. Consumo di energia: Medio
Lame di vento: Il druido muove una mano di fronte a sé e genera una mezzaluna bianca composta d'aria tagliente, che scaglia contro il nemico. La tecnica ha natura magica, elemento vento. Il caster muove una mano o un dito a mezz'aria, generando a piacimento una lama di dimensioni variabili (massimo due metri, minimo cinquanta centimetri) a mezzaluna. Questa sarà visibile e di colore biancastro, e potrà essere scagliata contro l'avversario in una traiettoria non necessariamente dritta. La lama potrà infatti compiere una curvatura non eccessiva, ma obbligatoriamente decisa dal caster al momento del lancio e mai alterabile in corso d'opera. Si possono creare fino a quattro lame con un singolo utilizzo della tecnica, ma la loro potenza complessiva rimarrà invariata - di livello Alto. I danni causati da questa tecnica sono da lacerazione più o meno profondi, ed essa potrà scalfire il metallo ma non tranciarlo di netto. Consumo di energia: Alto Tecniche di Jace:CITAZIONE La Luna: In un attimo infatti lo Stregone può creare, con un Basso investimento di energia, un'illusione nella mente di un bersaglio che può vedere, complessa a suo piacimento; l'immagine esisterà esclusivamente nella mente di chi è vittima dell'illusione. [Attiva di Dominio (I)] Consumo d'energia: Basso
Soffio di Puck: Chiunque respiri questa nebbia proverà un lieve senso di stordimento, e i suoi sensi risulteranno leggermente offuscati per i prossimi due post di combattimento.[Stordente]
L'imperatrice: Egli, con un consumo Variabile di energia egli può richiamare i suoi incubi e plasmarli per creare barriere dalle forme più inquietanti ma mai di per sé pericolose, dinnanzi a lui o tutto intorno al suo corpo per impedire o smorzare qualsiasi minaccia rivolta alla sua integrità. Esse avranno una potenza equivalente al consumo speso, o di un grado inferiore se impiegate a 360°. Questi "incubi" scompariranno non appena l'offesa li avrà investiti, non lasciando dietro di sé alcunché. [II Abilità Personale] Consumo d'energia: Variabile Medio
La Giustizia:Con un Alto dispendio energetico, di una potente illusione che vedrà la vittima ridotto all'impotenza. Il bersaglio, che deve essere a portata sensoriale dello Stregone, vedrà nella sua mente svariate catene di ferro brunito sorgere dal terreno e tentarlo di immobilizzare ogni sua mossa. Se egli proverà a distruggerle od a divincolarsi altre sorgeranno pronte a sostituire le precedenti in una lotta estenuante e senza fine, mentre chiunque altro lo vedrà contorcersi senza alcun motivo apparente. La vittima in realtà non sarà in alcuna maniera ostacolato nei movimenti, ma distratto dall'illusione che nel frattempo logorerà la sua psiche, cagionandogli un danno di Alta entità.[Pergamena Illusione Imprigionante] Consumo d'energia: Alto
Chuan,dolorosa penetrazione delle carni Chuan è la mossa più semplice dello Han Xin, la prima ad essere insegnata. Essa consiste in un rapido movimento della frusta, che anziché sferzare il corpo del nemico, lasciando un taglio superficiale, mira ad un profondo affondo. Trasferendo una quantità Media di energia ad un'arma, questa tenderà a scavare nelle carni nel tentativo di provocargli un danno molto profondo, ma estremamente localizzato alla zona colpita. La sua efficacia si basa sulla rapidità con la quale viene eseguita il gesto, tramite la quale è possibile penetrare più o meno in profondità. Può essere effettuata con qualsiasi altra arma da mischia od anche a mani nude. [Pergamena Affondo] Consumo d'energia: Medio Note: Mi spiace per l'enorme tempo richiestomi per postare, e per la lunghezza del post che però spero sia piacevole. Purtroppo non sono riuscito ad accorciare il wall of post centrale XD Non sono bravo con gli autoconclusivi. ^^
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