Dark Souls

Premettendo che non ho terminato il gioco, benché non sia stata per una mia scelta d'abbandono (mi si è bruciata la scheda video, che spero di rimediare nuova e powwa a breve), ritengo di averlo giocato abbastanza per avere un'opinione piuttosto precisa a riguardo, soprattutto perché trama e personaggi non sono il punto forte del gioco e dunque averlo concluso o meno è abbastanza irrilevante (per altro avendo fatto 7-8 boss credo di averlo giocato abbastanza). Penso che sia sicuramente un bel gioco che valga la pena esser provato: è curato dal punto di vista dell'atmosfera, il sistema di gioco idem, i boss sono ostici e ti spingono a cercare sempre la strategia adatta, che spesso non considera solamente l'apprendimento dei loro pattern ma anche un cambio di set d'equipaggiamento e di modo di giocare (il demone del toro e il drago famelico li ho battuti da nudo, lol). Il che è sicuramente un pregio. Tuttavia non lo considero un capolavoro, e il motivo non è tanto per via di una trama semi-inesistente (che comunque sono scelte che in certi tipi di videogame non pesano troppo), ma per un'infinità di dettagli che a mio parere minano l'esperienza di gioco senza un valido motivo.

Respawn point fissi, nemici che resuscitano ogni volta che tocchi un falò, tonnellate di exp che perdi anche solo per un nemico che ti sbuca all'improvviso da qualche buco improponibile e che con una combo ti fa secco (e qui non c'è abilità di gioco che tenga, è proprio qualcosa che finché non fai la sezione la prima volta non puoi logicamente sapere), l'assenza della pausa (roba che devo bestemmiare anche se qualcuno mi chiama sul cellulare o suona al citofono, e non solo quando il boss di turno mi oneshotta per una schivata fatta male), eccetera eccetera. A mio parere queste son grosse stupidate che non aggiungono niente al gioco e che aumentano esclusivamente la frustrazione; e ovviamente, quando gioco a un videogame cerco per prima cosa divertimento, si spera condito di un certo livello di sfida - certo - ma non al punto tale che la prima volta che mi ci metto, per superare una semplice sezione iniziale devo passarci un pomeriggio. Qui si sfiora l'esagerazione. Il fatto che dopo averlo giocato un po' (o dopo averlo finito) diventa tutto più facile non è certo una scusa, è ovvio che dopo due settimane sul gioco poi impari a cavartela lo stesso... il problema è che se ci vogliono due settimane per imparare a giocare, temo proprio che una buona fetta dei giocatori lo lasci perdere molto prima. Avessero per lo meno messo una scelta di difficoltà per quei player che proprio non riescono a cavarsela, almeno si sarebbe un po' salvato il tutto. Così invece c'è il concreto rischio che qualcuno spenda 70 euro (per console) e si ritrovi con un videogame mai finito e mai apprezzato.

A dispetto di tutto, è comunque un titolo che va almeno provato - magari facendoselo prestare prima da qualche amico, giusto per sicurezza (non so se ci siano demo sul PSN, io l'ho giocato per pc), visto che di certo non può essere considerato un brutto gioco, anzi.

Almeno la pausa potevano metterla.
Comunque, Jimmy come si affrontano nel corretto modo quelle parti?

Capisco che l'intento degli sviluppatori fosse quello di creare un gioco difficile, va bene, solo che a parer mio per rendere un gioco ostico e quindi molto soddisfacente da giocare/finire non è necessario puntare sempre sulla frustrazione. Le boss battle impegnative e i nemici standard a loro volta molto pericolosi sarebbero stati sufficienti, in tal senso. Invece non trovo veramente per niente divertente finire ucciso da qualche cosa random impossibile da individuare al primo giro, o vedermi azzerata l'exp faticosamente guadagnata per un banale errore di distrazione o per la comparsa di un nuovo nemico dai pattern ancora sconosciuti. Non so, per esempio


Sicuramente è un gioco che farà felicissimi gli hardcore gamer, non dico di no, però volendolo guardare con oggettività e su un piano generale i suoi difetti li ha. E non parlo da casual gamer, giusto per chiarire, ma da uno che è dai tempi psone che apprezza i giochi fatti bene. È pur vero che ultimamente è diventato un buisness sfornare videogame, e che ce ne sono pochi veramente decenti che vadano aldilà di una grafica spettacolare e di un sistema di gioco che anche una capra imparerebbe subito a padroneggiare, però non me la sento lo stesso di definirlo un capolavoro. Poi vabbé, de gustibus, chiaramente