Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Introduzione al Fantasy

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astraldawn
view post Posted on 16/4/2014, 15:18




Ultimamente penso sempre di più che dovrei un po' "sciogliermi la lingua" per quanto riguarda il mio modo di scrivere; essere un po' più romanzesco, tipo, più descrittivofluente, più wow. Per cui ho deciso di provare a riavvicinarmi al genere Fantasy, o comunque in genere a storie meno letteraturasnob, che mi catturino e invoglino a leggerle in pochi giorni, come facevo quand'ero ragazzino pazzo e divoravo la sezione ragazzi della biblioteca.
Sul mio scaffale ce ne sono due in croce: A Clash of Kings, però dopo il primo libro Martin mi ha stancato, e La Spada di Shannara, che ho trovato un po' di tempo fa a due euro al mercatino dell'usato. Lo prendo in mano. Leggo un paio di capitoli come fosse una rivista. Vado in bagno a vomitare, ecco.

La mia domanda è: esistono libri Fantasy che siano scritti bene, che abbiano un concept originale, intrigante? Che non sembrino un'interminabile sessione di una giocata di beceri gdr by chat? Che non siano "infantili"? Che non siano la solita storia trita e ritrita di uomini, elfi, nani e via dicendo? Che non procedano per colpi di scena più o meno prevedibili ma ogni due pagine circa?

Ringrazio in anticipo chiunque mi dovesse consigliare qualcosa (:
Tra l'altro potrebbe diventare un bel topic di condivisione e confronto.

P.s.: una volta da piccolo ho letto un libro che mi ha colpito un sacco; ogni tanto mi parte lo schizzo di cercarlo in giro per internet, anche perché aveva dei seguiti, ma non sono mai più riuscito a ritrovarlo. Ricordo che aveva per titolo un nome fantasy, la copertina era sui grigi e marroni sfumati (forse c'era la testa di un drago). La storia parlava di questa compagnia che andava a fare non ricordo che cosa. Il protagonista, che era anche il capo della compagnia, era qualcosa di simile a un guerriero. Poi a metà strada circa si univa anche una donna, che prima era una sorta di meretrice vestita di rosso ed era la capa di un bordello ambulante, che viaggiava su carri/portantine. Alla fine arrivavano in un posto che era un antico regno decaduto, in cui tutto a un certo punto doveva essere morto in qualche modo (ogni cosa era convertita a polvere e scheletri), e la compagnia doveva sconfiggere il vecchio re non-morto non mi ricordo perché. Il particolare più particolare che mi venga in mente è che per entrare nel tempio dove si trovava il re non morto, un sacerdote doveva recidersi una corda vocale con un pugnale o qualcosa di simile e poi cantare qualcosa. Avendolo letto alle medie, ricordo che mi ha colpito parecchio per i contenuti più maturi rispetto alle solite cose che leggevo. Sarei immensamente grato se qualcuno mi sapesse dire qualcosa, thank you :v:
 
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Fanie Elberim
view post Posted on 16/4/2014, 15:44




Hai fatto la domanda più difficile del mondo personalmente. La mia unica conclusione sarebbe dirti che, alle tue domande, la risposta è semplicemente:
Si, libri in quel modo esistono, ma non si chiamano Fantasy. Il Fantasy vive su binari abbastanza certi, ci possono essere piegature più o meno belle, scelte felici o meno, modo di scrivere variopinti o più diretti, ma comunque il genere Fantasy, per essere tale, deve seguire necessariamente delle direttive e delle linee guida che - purtroppo- spesso e volentieri sono esattamente quelle che hai chiesto di evitare. Lo stesso Tolkien, che tra tutti è il più grande in assoluto per il Fanasy (mio opinabilissimo parere) ricade in quello che tu non cerchi... e con una biblioteca praticamente immensa dentro casa non trovo nemmeno un autore, così a memoria, che possa evitare di ricadere all'interno di quelli che sembri definire come cliché letterari.
Forse lo Sci-Fi andrebbe meglio per le tue esigenze, hai provato Asimov? Dune?
 
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astraldawn
view post Posted on 16/4/2014, 15:51




CITAZIONE (Fanie Elberim @ 16/4/2014, 16:44) 
Hai fatto la domanda più difficile del mondo personalmente. La mia unica conclusione sarebbe dirti che, alle tue domande, la risposta è semplicemente:
Si, libri in quel modo esistono, ma non si chiamano Fantasy. Il Fantasy vive su binari abbastanza certi, ci possono essere piegature più o meno belle, scelte felici o meno, modo di scrivere variopinti o più diretti, ma comunque il genere Fantasy, per essere tale, deve seguire necessariamente delle direttive e delle linee guida che - purtroppo- spesso e volentieri sono esattamente quelle che hai chiesto di evitare. Lo stesso Tolkien, che tra tutti è il più grande in assoluto per il Fanasy (mio opinabilissimo parere) ricade in quello che tu non cerchi... e con una biblioteca praticamente immensa dentro casa non trovo nemmeno un autore, così a memoria, che possa evitare di ricadere all'interno di quelli che sembri definire come cliché letterari.
Forse lo Sci-Fi andrebbe meglio per le tue esigenze, hai provato Asimov? Dune?

Mh... Sono comunque dei paletti indicativi, quelli che ho scritto. L'elemento più importante di tutti è che comunque un libro sia scritto bene e abbia un certo spessore. Ho sempre pensato che Tolkien, più che Fantasy, fosse letteratura, soprattutto per il registro con cui scrive. Tra l'altro la cosa delle razze non la gestisce certo come Terry Brooks (questa cosa delle razze nel suo libro mi sembra qualcosa di paragonabile al metagame, non so se mi spiego).
Per finire, purtroppo nello sci-fi ci navigo già e, almeno per quello che leggo io, sono comunque letture poco "romanzesche", più oniriche/introspettive/da disadattati.
 
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view post Posted on 16/4/2014, 17:43

Esperto
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Non sono molto d'accordo con l'intervento di Fanie, secondo me quello che astraldawn vorrebbe evitare è in particolare il cosiddetto high fantasy, che è solo uno dei vari sottogeneri del fantasy. Soprassedio sulle reazioni provocate in te da Martin e Brooks, e per il momento ti consiglio qualche titolo che mi viene in mente così su due piedi: L'orda del vento di Alain Damasio, Gli inganni di Locke Lamora di Scott Lynch, La figlia del drago di ferro (anche conosciuto come Cuore d'accaio) e I draghi di Babele di Michael Swanwick. Non facilissimi da trovare temo, soprattutto gli ultimi, ma secondo me meritano. Non farti ingannare da orde e draghi, si differenziano parecchio da ciò che non ti piace. Già che ci sono, hai mai letto China Miéville (Perdido Street Station per esempio)? A tratti soporifero imho, ma non si può negare che sappia scrivere e il suo mondo fantasy è uno dei più dettagliati e particolari.

Per il tuo libro misterioso ci penso, se mi viene in mente ti saprò dire :sisi:
 
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The Grim
view post Posted on 16/4/2014, 17:47




Punto primo,
pur esistendo i generi, un ottimo metodo di catalogazione per i libri, di solito è cattiva fonte di consigli andare in questo approccio " cerco qualcosa di fantasy ", invece è secondo me più produttivo farsi guidare dai libri stessi, e da quello che attrae girovagando per i negozi più o meno forniti, o tramite recensioni di persone fidate.

Andare a dire cosa sia letteratura e cosa non lo sia mi è molto difficile, tanto che non voglio perderci tempo.

Il tuo discorso in questo senso è fuorviante perché ad esempio Calvino è certamente un autore dalla grande influenza tra gli scrittori italiani e non, ma dubito fortemente che il suo registro si possa definire pesante o anche solo stancante, anzi è molto leggero e comico. Ne segue che il discorso su letteratura o meno è fin troppo fuorviante, mentre quello sul registro o stile più adatto alla tua ricerca.

Ho capito che tu sei alla ricerca di uno stile simile, o non molto particolareggiato, qualcosa che sia superiore a Shannara per qualità ma molto diverso da Martin.

Se tu fossi me stesso, o un mio clone, alla ricerca di qualcosa di simile alla mia sensibilità, ti proporrei immediatamente Novantatrè di Hugo, che a me ha aiutato molto. Ma visto che sembri alla ricerca di qualcosa di diverso:

Il guardiano degli innocenti, raccolta di racconti su Geralt il withcer dal titolo poco azzeccato secondo me. Un fantasy non tolkienano, ma nato più dalle fiabe slave, che fa il punto di forza nell'ambientazione che nella scrittura, senza però mai risultare scocciante e anzi godibilissimo.

Warbreaker- Il conciliatore. Romanzo anche scaricabile gratuitamente dal sito dell'autore, Sanderson, ma trovabile in una qualsiasi libreria. La quarta copertina dice abbastanza, lo stile è però lento, concentrandosi molto sui personaggi e i loro pensieri anziché sull'azione, ma scoprire l'ambientazione tiene sempre l'attenzione.

Di loro due consiglio tutto quello che puoi trovare, ma ti ho indirizzato verso i libri più " autoconclusivi " al termine del quale puoi abbandonare l'autore senza ripensamenti, o essere costretto da personaggi e storie a continuare libri dal cui stile non sei attratto.

Se invece cerchi qualcosa di " Fantastico " in maniera generica, American Gods, di Neil Gaiman.
Dei antichi a spasso per le strade degli Stati uniti. Geniale.

Il signore degli anelli, Tolkien.



Edit: mi son perso nei discorsi, ora è più comprensible
 
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astraldawn
view post Posted on 16/4/2014, 18:03




Grazie mille, ragazzi. E scusate per l'eventuale pressapochismo delle cose che ho detto, cercavo un po' di inquadrare le mie impressioni. Penso che Grim abbia azzeccato meglio quello che cerco, in poche parole: "fantasy", registro medio ma non troppo scorrevole, né Brooks né Martin. E qualche punta di dark non ci starebbe male.
Dei racconti su Geralt ne avevo sentito parlare un po' di tempo fa, come anche di Sanderson. Mi segno tutti gli altri e vado ad esplorare :8D:

Tolkien? Già letto ISdA, un po' trascinato in alcuni punti per lo stile e in genere per le idee di fondo forsechilosacattoliche, ma nel complesso apprezzato.
 
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The Grim
view post Posted on 16/4/2014, 18:31




CITAZIONE (astraldawn @ 16/4/2014, 19:03) 
Grazie mille, ragazzi. E scusate per l'eventuale pressapochismo delle cose che ho detto, cercavo un po' di inquadrare le mie impressioni. Penso che Grim abbia azzeccato meglio quello che cerco, in poche parole: "fantasy", registro medio ma non troppo scorrevole, né Brooks né Martin. E qualche punta di dark non ci starebbe male.
Dei racconti su Geralt ne avevo sentito parlare un po' di tempo fa, come anche di Sanderson. Mi segno tutti gli altri e vado ad esplorare :8D:

Tolkien? Già letto ISdA, un po' trascinato in alcuni punti per lo stile e in genere per le idee di fondo forsechilosacattoliche, ma nel complesso apprezzato.

Uhm, ISdA, capolavoro nonché caposaldo della cultura mondiale, sia a livello popolare - ha raggiunto un mare di gente e fatto leggere un mare di gente dagli anni 50 in poi, forse il libro più letto del '900 - che a livello intellettuale.

Scritto in un linguaggio dal registro normale e non troppo alto, adatto alla cultura di molti, e con una trama appassionante basato su un classico dell'epica, incrociando il romanzo di viaggio con l'avventura. Dietro di sé nasconde invece un superamento dell'ideologia post modernista, e una critica feroce all'eroismo fascista e nazionalista, mettendo al centro della vita non l'egoismo inconcludente rovinoso dei primi del novecento - alla Joyce potremmo dire - ma un'epica che si fonda sull'importanza dei gesti di tutti, un momento di passaggio dove il male e il bene assoluti sulla terra, si compongono delle decisioni di tutti, che siano Smeagol o Samvise Gangee - un pescatore popolano e un giardiniere analfabeta.

La matrice cattolica del testo si annulla, confondendosi nell'etica dei personaggi che non appartengono in alcuna maniera alla mitologia cristiana, ma sono principalmente ispirati dalle saghe norrene, tra cui il parallelismo più forte è quello di Aragorn/Beowulf, e tramite questo una riflessione sul concetto di responsabilità, nascosta nella pagine del testo. Unica vera nota cristiana è la Provvidenza, che non è salvifica come nel Manzoni ad esempio, che non porta la migliore dei finali possibili, ma semplicemente ricompensa per le buone azioni coloro che han agito moralmente per il libro, senza però dimenticarsi di punire chi sbaglia.

Per favore, la prossima volta che devi commentare una delle opere più controverse e difficile del secolo appena trascorso, stai attento a chi hai di fronte.
Ps: Il ISdA non è di certo una delle opere più belle e complesse della letteratura in toto, ma il pressappochismo con cui viene spesso maneggiato mi da fastidio. Non ho mai sentito dire da nesusno " I Fratelli Karamazov? Una pesantissima storia sul parricidio, che spara un po' contro Dio ". Ne mi pare di aver sentito parlare de I miserabili come " una melensa storia d'amore tra poveracci " e questo mi urta terribilmente - adoro quei due libri alla stessa maniera con i quali adoro il SdA.
 
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Fanie Elberim
view post Posted on 16/4/2014, 18:54




CITAZIONE ('Alchimista del Drago @ 16/4/2014, 18:43) 
Non sono molto d'accordo con l'intervento di Fanie, secondo me quello che astraldawn vorrebbe evitare è in particolare il cosiddetto high fantasy, che è solo uno dei vari sottogeneri del fantasy. Soprassedio sulle reazioni provocate in te da Martin e Brooks, e per il momento ti consiglio qualche titolo che mi viene in mente così su due piedi: L'orda del vento di Alain Damasio, Gli inganni di Locke Lamora di Scott Lynch, La figlia del drago di ferro (anche conosciuto come Cuore d'accaio) e I draghi di Babele di Michael Swanwick. Non facilissimi da trovare temo, soprattutto gli ultimi, ma secondo me meritano. Non farti ingannare da orde e draghi, si differenziano parecchio da ciò che non ti piace. Già che ci sono, hai mai letto China Miéville (Perdido Street Station per esempio)? A tratti soporifero imho, ma non si può negare che sappia scrivere e il suo mondo fantasy è uno dei più dettagliati e particolari.

Per il tuo libro misterioso ci penso, se mi viene in mente ti saprò dire :sisi:

Onestamente non conoscevo quegli autori, così come mi suona nuova la definizione di high fantasy, però se sono generi particolarmente diversi da Brooks e Martins proverò a leggerli! Io sono una amante smodata del fantasy tradizionale, quindi penso sia piuttosto normale non aver mai sentito parlate di fantasy di altro tipo, però non so, nel mio immaginario il fantasy sono - in larga parte - le cose che astal ha definito come non gradevoli dal suo punto di vista. Non volevo scrivere amenità, ma solo esprimere il mio punto di vista in merito, chiedo scusa ad astral per l'ignoranza in materia.
Recupererò i titoli che avete proposto tu e grim, magari scopro di appassionarmi anche a generi un pochino meno canonici del ramo fantasy, non sarebbe male.... quindi grazie anche da parte mia!
 
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astraldawn
view post Posted on 16/4/2014, 19:08




CITAZIONE (The Grim @ 16/4/2014, 19:31) 
CITAZIONE (astraldawn @ 16/4/2014, 19:03) 
Grazie mille, ragazzi. E scusate per l'eventuale pressapochismo delle cose che ho detto, cercavo un po' di inquadrare le mie impressioni. Penso che Grim abbia azzeccato meglio quello che cerco, in poche parole: "fantasy", registro medio ma non troppo scorrevole, né Brooks né Martin. E qualche punta di dark non ci starebbe male.
Dei racconti su Geralt ne avevo sentito parlare un po' di tempo fa, come anche di Sanderson. Mi segno tutti gli altri e vado ad esplorare :8D:

Tolkien? Già letto ISdA, un po' trascinato in alcuni punti per lo stile e in genere per le idee di fondo forsechilosacattoliche, ma nel complesso apprezzato.

Uhm, ISdA, capolavoro nonché caposaldo della cultura mondiale, sia a livello popolare - ha raggiunto un mare di gente e fatto leggere un mare di gente dagli anni 50 in poi, forse il libro più letto del '900 - che a livello intellettuale.

Scritto in un linguaggio dal registro normale e non troppo alto, adatto alla cultura di molti, e con una trama appassionante basato su un classico dell'epica, incrociando il romanzo di viaggio con l'avventura. Dietro di sé nasconde invece un superamento dell'ideologia post modernista, e una critica feroce all'eroismo fascista e nazionalista, mettendo al centro della vita non l'egoismo inconcludente rovinoso dei primi del novecento - alla Joyce potremmo dire - ma un'epica che si fonda sull'importanza dei gesti di tutti, un momento di passaggio dove il male e il bene assoluti sulla terra, si compongono delle decisioni di tutti, che siano Smeagol o Samvise Gangee - un pescatore popolano e un giardiniere analfabeta.

La matrice cattolica del testo si annulla, confondendosi nell'etica dei personaggi che non appartengono in alcuna maniera alla mitologia cristiana, ma sono principalmente ispirati dalle saghe norrene, tra cui il parallelismo più forte è quello di Aragorn/Beowulf, e tramite questo una riflessione sul concetto di responsabilità, nascosta nella pagine del testo. Unica vera nota cristiana è la Provvidenza, che non è salvifica come nel Manzoni ad esempio, che non porta la migliore dei finali possibili, ma semplicemente ricompensa per le buone azioni coloro che han agito moralmente per il libro, senza però dimenticarsi di punire chi sbaglia.

Per favore, la prossima volta che devi commentare una delle opere più controverse e difficile del secolo appena trascorso, stai attento a chi hai di fronte.
Ps: Il ISdA non è di certo una delle opere più belle e complesse della letteratura in toto, ma il pressappochismo con cui viene spesso maneggiato mi da fastidio. Non ho mai sentito dire da nesusno " I Fratelli Karamazov? Una pesantissima storia sul parricidio, che spara un po' contro Dio ". Ne mi pare di aver sentito parlare de I miserabili come " una melensa storia d'amore tra poveracci " e questo mi urta terribilmente - adoro quei due libri alla stessa maniera con i quali adoro il SdA.

Ancora una volta erano due parole per inquadrare la mia personale opinione e non mi sembra di essere stato per altro particolarmente categorico (non era mia intenzione scrivere una recensione del libro). Ecco, sostituiamo "registro alto" con "lentezza"; per quanto riguarda la fantomatica matrice cattolica - la chiamo appunto così perché non sono di certo io quello che ci mette una pietra sopra per tutti - io, personalmente, per me medesimo, ho percepito nell'opera di Tolkien degli elementi di fondo di carattere morale, quali l'idea della rivalsa dei più piccoli, degli umili, la concezione del "bene" e del "male"... : elementi che io, come individuo cresciuto ed educato in un particolare ambiente culturale, non condivido e trovo fastidiosi, riconducibili per certi versi a quello che era, per me, lo strazio della scuola di suore e dell'oratorio. Bene, penso di aver detto tutto quello che volevo dire. Tuttavia sono apertissimo a discuterne, se vuoi, tramite mp :sisi:
 
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Aesìr
view post Posted on 16/4/2014, 21:04




Come introduzione al fantasy, ti consiglierei di cercare alcune delle raccolte di Sword and Sorceress di Marion Zimmer Bradley: sono antologie, quindi fra tutti i racconti certamente troverai qualcosa di tuo gradimento, inoltre la signora è 8era) parecchio critica nelle sue scelte: si tratta di racconti di ottima qualità, parecchio del fantasy migliore che ho letto viene da lì.
Elenco delle opere:
CITAZIONE
1984 e 1985 - Storie fantastiche di spade e magia (Sword and Sorceress I e II)
1986 e 1987 - Storie fantastiche di draghi, maghi e cavalieri (Sword and Sorceress III e IV)
1988 e 1990 - Storie fantastiche di guerrieri e sortilegi (Sword and Sorceress V e VI)
1990 e 1991 - Storie fantastiche di Dame, Eroi e Incantesimi (Sword and Sorceress VII e VIII)
1992 - Le Spade Incantate (Sword and Sorceress IX)
1993 - La giustizia delle Spade (Sword and Sorceress X)
1994 - Streghe Guerriere (Sword and Sorceress XI)
1995 - Con il cuore e con la Spada (Sword and Sorceress XII)
1996 - La Luce della Spada (Sword and Sorceress XIII)
1997 - Nel segno del Coraggio (Sword and Sorceress XIV)

Il problema è trovarle. Mercatini dell'usato, negozi di libri usati, amazon... o scaricarle, le trovi più o meno facilmente.
 
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9 replies since 16/4/2014, 15:18   206 views
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