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Società e cultura di Dortan

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view post Posted on 3/7/2014, 21:49
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società e cultura di Dortan
~ tutti i dettagli sulle terre degli uomini

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Geografia
Dortan è una vasta regione che copre il centro esatto di Theras, separata dall’Akeran dal Deserto dei See e separata dall’Edhel a causa dei monti dell’Erydlyss. A causa dell’ampia area ricoperta, il clima e la cultura dei popoli di Dortan sono molto differenti a seconda delle zone. L’Erydlyss si piega ad oriente e prosegue verso meridione, trasformandosi in un’appendice molto meno ripida e più rocciosa che viene chiamata “Hooglans". Le Hooglans si tuffano a strapiombo nell'oceano, costituendo il margine orientale del continente e proseguendo ininterrotte fin quasi al Deserto dei See, dove scompaiono. La posizione delle Hooglans ha ovviamente impedito la costruzione di insediamenti portuali sull'oceano ad oriente: queste basse montagne rocciose si gettano infatti nello Zar come una interminabile scogliera. Dalle Hooglans e dall’Erydlyss si dipanano molti fiumi che rendono la regione centrale e occidentale di Dortan molto rigogliosa e particolarmente adatta alla costruzione dei numerosi insediamenti umani che la occupano. Ai piedi del versante meridionale dell'Erydliss vi è la Ystfalda e - ancora più a Sud - le brughiere della Roesfalda, ossia una regione collinare e boschiva dal clima rigido e freddo, che costituiscono il confine settentrionale dei Regni del Leviatano. Le persone che le abitano sono particolarmente superstiziose e povere, nonostante la Roesfalda sia una delle regioni più ricche di minerali di tutta Dortan. Il cuore di Dortan è però costituito dall'ampia regione che si trova nel centro del continente, una rigogliosa e civilizzata terra florida di città e villaggi, strade sterrate, campi coltivati e ricchezze. Questo è anche il cuore dei Regni degli uomini. Ad occidente vi sono anche gli unici porti di Dortan: città non particolarmente grosse - salvo alcune eccezioni - che concentrano i propri sforzi sulla pesca piuttosto che sul commercio marittimo. La città più grande di tutta Dortan è Basiledra, che è anche la capitale dei Quattro Regni, spostata leggermente ad occidente rispetto al centro della regione. Basiledra è un gigantesco insediamento costruito su una regione collinare e al cui centro scorre un ampio fiume che sfocia ad occidente: qui vi sono alcune opere e costruzioni magnifiche, come il rinomato Cuore di Marmo o la Cattedrale dei Corvi. Basiledra è un prodigio di ingegneria civile e una città magnificamente organizzata.
L’area meridionale dei Regni è una terra calda e prevalentemente pianeggiante simile ad un gigantesco oceano di erba gialla, chiamata Alcrisia. Qui vi è una concentrazione altissima di piccoli feudi, causa di instabilità politica maggiore rispetto alle altre zone dell’impero. La situazione politica dell'Alcrisia ha attirato anche numerosi criminali e negromanti, che abitano quest’area. Gli insediamenti sono tutti simili ad accampamenti militari, cintati da palizzate di legno e arroccati nei vari avvallamenti; vi sono poche costruzioni di pietra e roccaforti. Ancor più a sud si estende il Deserto dei See che taglia Theras da occidente ad oriente, rimanendo alla stessa altitudine dell’oceano. Questi è un deserto particolarmente acquitrinoso e paludoso, pressoché impossibile da attraversare senza una guida esperta che sappia dove è più sicuro poggiare i propri piedi.



Politica
A Dortan vi sono i Regni degli uomini, le forza politiche più grandi e organizzate di tutta Theras. Questi sono storicamente uniti sotto varie denominazioni (prima Quattro Regni, poi Regni del Leviatan) e composte dalle signorie delle decine di famiglie nobili (tra le principali, Lancaster, de LaCroix, Cavendish, Vaash, Holstein) alleate in un unico grande impero, un contratto sociale con il preciso intento di riunire tutte le famiglie e tutti i piccoli regni di Dortan in uno solo, in modo da prevenire qualsiasi guerra. Infatti, in passato Dortan era stata completamente devastata da una guerra apocalittica, scatenata da Rainier (il "Re che non perde mai") che aveva imposto la sua tirannia su quasi tutta la regione. In ogni caso, ad oggi le famiglie che compongono i Regni possiedono ancora le proprie terre e possono amministrarle come meglio credono; hanno solamente l’obbligo di pagare dei dazi alla corona e di mandare i propri uomini a servire nell'esercito reale in caso di necessità. Solamente un’unica fede ed un’unica religione è riuscita ad unire tutte queste famiglie così diverse fra di loro: il culto del Sovrano - un unico credo monoteista diffuso in tutta Dortan - i cui esponenti sono i cosiddetti Corvi, Sacerdoti mascherati in abiti sacri.
I Regni degli uomini sono talmente estesi da toccare praticamente qualunque angolo di Dortan, indipendentemente da quanto questo sia potente, ricco o influente: anche i più miseri villaggi gli appartengono, o le terre più lontane. La forza militare dei Regni è tale che, se non fosse per l’Erydliss a Nord e per il Deserto dei See a Sud, l’impero avrebbe conquistato tutta Theras. Nonostante ciò, la situazione politica è ben lungi dall'essere priva di difetti. Infatti, le numerose famiglie che compongono l’impero sono impegnate fra loro in una continua guerra "silenziosa", fatta di assassinii, corruzione e macchinazioni politiche, al solo scopo di accrescere la propria sfera di influenza. Alcune famiglie addestrano addirittura i propri figli come cavalieri per scalare le gerarchie nel regno, istruendoli all'ambizione ed alla continua ricerca di potere. La struttura politica dell’impero è dunque simile ad una serpe che si contorce su se stessa, con degli equilibri delicatissimi che reggono la pace, ma pronta a contrarsi alla minima occasione a favore di una stirpe piuttosto che di un'altra.
Politicamente si può dire che la Ystfalda, ovvero il lato meridionale dell'Erydliss, sia - per sua natura e conformazione - esclusa dal dominio dei Regni ed abitata dalle poche famiglie in fuga dalla corona di Basiledra, che sfidano il clima rigido della regione pur di non soccombere alle leggi del Regno. La Roesfalda, invece, costituisce il confine settentrionale dei Regni degli uomini, benché qui il dominio dell Regno sia più formale che effettivo: le grosse foreste impediscono un controllo ferreo del territorio, che diviene spesso terra di rivolte, scorribande o fughe per chi rifugge dal controllo del Re. I Regni, e la capitale Basiledra, costituiscono il territorio centrale di Dortan, nonché il dominio incontrastato della corona ed anche la regione geograficamente più vasta, grande più o meno quanto la somma di tutte le altre zone di Dortan. Le Hooglans - la cui vastità è paragonabile a quella della Ystfalda - sono, come quest'ultima, escluse dal dominio dei Regni per la particolare conformazione del territorio. L'Alcrisia, invece, costituisce il confine meridionale del Regno, sfociando poi nel vasto Deserto dei See, ove il controllo di Basiledra finisce.



Società
La razza principale che abita Dortan è quella degli umani, in tutte le sue variazioni. Se nella Roesfalda hanno capelli ed occhi più chiari, sono alti e grossi e dalla pelle pallida, nel Deserto dei See, invece, sono più piccoli e mingherlini ed hanno capelli, occhi e pelle incredibilmente scuri. A Dortan sono gli uomini ad essere al comando, e la loro posizione di comando ha tirato fuori i lati peggiori di questa razza: gli umani sono xenofobi, inclini all'odio e pieni di pregiudizi; basti pensare che spesso si odiano persino tra di loro, magari per il colore della pelle differente, per capire quale opinione possano mai avere di elfi, nani, e quant'altro. Le altre razze, a Dortan, sono rare e trattate con forti pregiudizi negativi, dovendo faticare moltio per crearsi un ruolo di rilevanza nelle comunità umane. Naturalmente vi sono alcune eccezioni, e non tutti gli uomini possono dirsi carichi di sentimenti negativi. Non fosse per le connotazioni caratteristiche di questa razza, infatti, i Regni sarebbero molto più stabili di quanto lo siano in realtà. Un’altra caratteristica degli umani è la grandissima ambizione: che sia rivolta nei confronti del potere in senso stretto, dell’avventura o della realizzazione dei propri sogni, gli umani si caratterizzano per la volontà impareggiabile con la quale inseguono i propri obiettivi, spesso scavalcando quelle degli altri o sfruttandoli per il proprio tornaconto.
La natura fortemente xenofoba della razza umana ha sempre limitato il commercio già fra gli umani stessi, figurarsi con le altre razze e regioni del mondo. Dortan è completamente autosufficiente: la grande quantità di terre coltivate fornisce un raccolto abbondante anche nei mesi più rigidi, e lo stesso vale per gli allevatori; le terre intorno a Basiledra sono ricche di ferro e i villaggi ai piedi degli Altipiani sono tutti per lo più costruiti intorno a cave di carbone, miniere di oro ed argento. La Roesfalda, poi, fornisce una fonte inesauribile di legna da ardere, selvaggina, pelli e torba. Per tutte queste ragioni gli abitanti di Dortan non hanno mai visto la necessità di mercanteggiare con le altre regioni di Theras. L’unico vero mercato è al centro di Basiledra, dove alcuni mercanti indipendenti provenienti dall’Akeran (solitamente astuti nani in cerca di profitto) portano le loro merci esotiche per gli acquirenti più curiosi, ingozzandoli di vino, datteri, spezie e simili. Il Deserto dei See, di fatto, è l’unica zona di Dortan i cui abitanti sono costretti al commercio pur di sopravvivere: numerose carovane di beduini partono ogni giorno dirette verso il confine con l’Akeran, forti della loro grande conoscenza dei deserti. Un’impresa che nessun'altro sarebbe in grado di compiere, a causa del clima impietoso e delle numerose forze ostili che abitano quest'area.



Storia
La storia di Dortan non è particolarmente complessa. Inizia quando le prime comunità si sono insediate al centro di Theras, presumibilmente attirate dall'infinita quantità di risorse lì presenti. Hanno formato piccole comunità, costruendo villaggi dalle modeste aspettative ed espandendosi in borghi, roccaforti regie e - successivamente - piccoli regni. Le forti ambizioni umane ed il desiderio di prevalere hanno diviso Dortan per secoli, mentre i vari regni, città, comunità ed eserciti si davano battaglia per poter annettere ai propri domini anche le più piccole fette di territorio. Si potrebbero scrivere centinaia di pagine su queste guerre, ma la ciclica continuità di lotte e divisioni hanno portato, generalmente, gli storici ad archiviare questi anni come "Secoli Neri". Invero, dettare una cronologia di quest’epoca sarebbe complesso e tedioso, poiché bisognerebbe discernere la realtà dalle storie inventate dalle varie stirpi nobili di oggi per glorificare il proprio passato. Ciò che è noto è che i regni divennero sempre più grandi e sempre più importanti: castelli iniziarono a sorgere in ogni dove e le prime famiglie nobili iniziarono a nominarsi guide del popolo.
Una svolta giunse soltanto nell'anno 24 p.C. che, con la nascita di Rainier Etienne Chevalier. Quest’ultimo, in seguito conosciuto come il “Re che non perde mai”, fu la prima figura a riuscire ad annettere la pressoché totalità di Dortan sotto il suo dominio, imponendo una tirannia caratterizzata da crudeltà innominabili e ponendo come capitale proprio il Borgo che - in seguito - sarebbe divenuto l'attuale "Basiledra". All'apice della sua ambizione, nel corso della cosiddetta "Guerra del Crepuscolo", Rainier dichiarò guerra al mondo intero e sacrificò buona parte degli abitanti del suo regno per sfruttarli come componente di un rituale che avrebbe dovuto trasformarlo in un Dio. Fortunatamente egli venne sconfitto, ma l'evento divise nuovamente Dortan. Furono i Corvi ed il culto del Sovrano a riunire tutti i territori in quelli che oggi sono i Regni degli o. I Corvi imposero la loro fede, rifondandola proprio sulla figura del leggendario "Rainier". Per loro l’atto di Rainier non era che il peccato originale dal quale gli uomini avrebbero dovuto guardarsi, ossia l’emulare il Sovrano e tentare di uguagliarlo. Rainier, dunque, non era che un profeta, la cui punizione oggi sarebbe quella di servire il Sovrano eternamente ed essere il sommo esempio di malvagità per le generazioni che l’hanno seguito. L'operato dei Corvi, però, non era niente più che una subdola macchinazione politica: essi riuscirono a raccogliere un certo numero di uomini e a mandarli a compiere favori più o meno grandi alle famiglie nobili più importanti rimaste intatte dopo il Crepuscolo. In tal modo, garantendosi il supporto dei più grandi casati, riuscirono a stipulare quel contratto di alleanza che formò gli attuali Regni (prima col nome Quattro Regni, poi Regni del Leviatano). Ad oggi tutte le stirpi rimettono la propria rappresentanza ad un Re e si dicono disposti a donargli il proprio esercito in caso di necessità, pur mantenendo l’amministrazione e la proprietà sui propri domini. Questa alleanza dura ormai da decenni ed è divenuta in breve tempo l’impero più grande di tutta Theras, una forza pressoché inattaccabile: alcuni insinuano che siano proprio i Corvi a comandare, sfruttando la figura del Re come un proprio burattino, ma sono solo voci maligne.



Cultura
L'istruzione a Dortan è scarsa. Per quanto triste a dirsi, infatti, la maggior parte della popolazione è tutto fuorché istruita. Essendo gli esseri umani in gran parte contadini, allevatori o servitori, sono ben pochi quelli che possiedono un’istruzione sufficiente a permettere loro di leggere e scrivere. Di solito gli istruiti si trovano entro le famiglie nobili, le accademie (militari e non) e nel clero La maggior parte della popolazione non conosce neppure la storia del mondo che li circonda. Basiledra è ovviamente il centro culturale di tutta Dortan; qui il livello di istruzione è decisamente superiore alla media, e la presenza dei Corvi, del Cuore di Marmo, dei mercati e delle numerose Accademie ha spinto anche buona parte della popolazione non nobile ad istruirsi e ad imparare a leggere, scrivere, e a riconoscere i blasoni delle famiglie dalle stirpi più famose, pur di sopravvivere.
La lingua Comune si è sviluppata a Dortan prima dell’impero dei Regni e di Basiledra. È la lingua più utilizzata e non c’è abitante di Dortan che non sappia parlarla (anche se solo la borghesia e la nobiltà possono dirsi in grado di saperla leggere e scrivere fluentemente). Di fatto la lingua Comune è diffusa in tutto Theras e viene parlata in ogni angolo del mondo; solo alcune razze volutamente al di fuori della civiltà non sono in grado di parlarla, come i pelleverde e altre creature mostruose. A seconda della zona, la lingua Comune si presta a diversi dialetti provinciali dalle inflessioni più esotiche e primitive a Sud (influenzati dall’Ardeens, la lingua dei Pelleverde), e più dure e secche a Nord, ai piedi dell’Erydliss.
Diversamente, l'Antico Theraniano è la lingua più antica, oramai non più di uso comune. Ad oggi viene utilizzata solamente per dare nomi altisonanti a determinati territori, gruppi o città (come Basiledra stessa). Non vi è più quasi nessuno in grado di parlarla, men che meno fluentemente; è tuttavia letta e compresa da quegli studiosi interessati ad essa come radice della contemporanea Lingua Comune. I Corvi, poi, sfruttano l'Antico Theraniano nel corso delle loro funzioni e nella maggior parte dei loro testi. Tale lingua ha un’accezione molto fluente e delicata, ricca di parole articolate ma mai sgradevole (corrisponde praticamente al greco antico). Utilizza l’alfabeto del Comune e molte parole sono simili, dacché l'Antico Theraniano è la radice del Comune.
L’Aardens, invece, è - letteralmente - la “Lingua Arida/della Terra”, ovvero la lingua parlata dai pelleverde, poi adottata come lingua principale anche dalla maggior parte degli abitanti del Deserto dei See e delle Hooglans. Ha un suono rozzo e sgradevole ed utilizza un alfabeto altrettanto disgustoso, rappresentato con simboli approssimativi delle sillabe e ricco di suoni gutturali che risultano intraducibili nella lingua comune. L’Aardens è diventato lentamente un dialetto incredibilmente diffuso nei territori meridionali, dove i mercanti si sono resi conto che non tutti i pelleverde sono ostili e hanno cercato un modo per poter comunicare liberamente con loro. Il forte accento di questa lingua ha influenzato profondamente anche la loro parlata comune, che ora è esotica e primitiva al tempo stesso, priva delle coniugazioni dei verbi e spesso inadeguatamente diretta.


Edited by janz - 7/8/2015, 18:49
 
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