.Ahren |
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| Sebbene non si sarebbe mai aspettato di trovare un mercato in mezzo ad una foresta, Ahren non ne fu affatto dispiaciuto, ma anzi fremeva dalla voglia di entrare in contatto con altre culture e realtà. Già da lontano poteva intuirne la natura eterogenea: tendoni variopinti disposti sopra precarie bancharelle, baracche costruite una sull’altra senza un minimo ordine, carri di qualsiasi genere e provenienza posizionati in maniera scomposta all’interno della radura. Come una piccola mosca attratta dal miele, il giovane elfo si diresse verso le bancarelle, curioso di osservare più da vicino le merci vendute. Mentre si avvicinava alle strutture potè notare che quel luogo non era molto frequentato da Elfi, come si sarebbe aspettato in una regione sperduta come quella, ma anzi erano presenti in maggior numero componenti di altre razze, principalmente Umani e Nani. Era la prima volta che vedeva questi ultimi dal vivo: certo, erano facili da riconoscere a causa della loro limitata altezza, ma anche in quanto ad abbigliamento non passavano di certo inosservati dato che indossavano turbanti e vesti di colori molto accesi, e la maggior parte di loro portava lunghe barbe tinte di tonalità pastello. Affascinato da tutte quelle novità, Ahren si rese conto di fissare le persone troppo intensamente solo quando un piccolo nano tarchiato si accorse di essere osservato e ricambiò lo sguardo con occhio torvo. Imbarazzato, il giovane elfo sorrise timidamente e distolse lo sguardo, accelerando il passo.
Trascorse la successiva ora a girare tra le bancarelle, assaggiando cibi sconosciuti, esaminando armi e armature dalle più svariate fattezze, ammirando pellicce di animali mai visti prima e gioielli di straordinaria fattura. Ahren era entusiasta, ma l’entusiasmo cominciò a scemare quando cominciarono a cadere le prime gocce di pioggia che le nuvole scure e il vento stavano preannunciando già da qualche tempo. Non avendo alcuna intenzione di inzupparsi il mantello e gli abiti, egli decise di dirigersi verso il centro della radura, dove da un edificio che aveva tutta l'aria di essere una locanda provenivano suoni di canti e risate. Lì avrebbe trovato riparo. | Edited by .Ahren - 16/2/2016, 09:41
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