Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Posts written by Numar

view post Posted: 28/12/2014, 04:19 yabancı - Taanach

Si alitò nelle mani, socchiuse davanti a sé, per poi sfregarle con decisione. Non che provasse realmente freddo ma quel semplice gesto lo aiutava a tenere sotto controllo l'eccitazione del momento. Gli occhi saettavano qua e là percorrendo in tutta la sua magnificenza la camera della realtà virtuale: la copertura d'acciaio di quell'enorme sfera luccicava alla pallida luce dei neon, mentre le fessure tra una placca e l'altra cominciavano ad accendersi di un'intensa luce rossa.
Questo significava solo una cosa.

"Ok, le batterie sono cariche, i livelli di energia stabili. Dispositivi anti-surriscaldamento in funzione!"

"Musichetta epica?"



"Musichetta epica inserita!"

Un sorriso entusiasta comparve sul volto di Jack. Appoggiò la mano destra sul fianco alzando al tempo stesso la sinistra per dare il via definitivo al suo collega.

"Perfetto! Apri, pure Jason..."

Un leggere sbuffo d'aria, completamente coperto dal suono della musica, segnalò l'apertura della camera; parte della sfera si staccò verso l'esterno, più o meno come uno spicchio di mela, rivelando così una piccola scala di metallo.
Lentamente, con calma accurata, mosse il primo passo. Finalmente, dopo quasi due anni di lavoro e investimenti rischiosi, il loro sogno stava per avverarsi. Era lì, a pochi passi da lui.
Un altro passo lo mise completamente sulla scaletta. Alla faccia di tutti i bastardi che gli avevano messo i bastoni tra le ruote, di quelli che gli avevano riso in faccia, di quelli che non avevano saputo guardare oltre! Asgradel era lì, pronto ad accoglierlo con tutti gli onori per aver creduto in lui.
Con un sorriso fiero mise nuovamente avanti il piedi per poggiarlo sul terzo scalino...

"Ma che stai facendo ?!"

Il richiamo di Jason gli fece quasi perdere l'equilibrio per la sorpresa. Voltandosi vide l'amico fissarlo con gli occhi socchiusi, una mano a grattarsi i capelli biondi, l'altra ad indicarlo. Jack si limitò a fare spallucce.

"Beh...è un momento importante! Pensavo che una scena al rallenty fosse il miglior modo per celebrarla..."

Gli sfuggì una risata vedendolo sospirare e sbattere la propria faccia sul palmo della mano.

"Eddai, rilassati Genio! Ora entro."

Un paio di balzi e la scaletta fu superata. L'interno della camera era percorso nella sua interezza da un numero imprecisato di venature rosse luminescenti che davano un'aura vagamente mistica al tutto, equipaggiamento compreso. Un'atmosfera perfetta, non c'era che dire!

Eroe! Eroe, mi senti ?

Un nuovo sorriso gli increspò le labbra sentendosi interpellare in quel modo. Quella dei soprannomi era una fissa sopraggiunta durante la programmazione di Asgradel (inutile dire che un'idea così geniale fosse sua): Jason era "Il Genio", sui computer a fare ciò che sapeva fare meglio, ovvero smanettare dietro a decine di schermi contemporaneamente per plasmare un intero mondo; Jack invece era (naturalmente) "L'Eroe", che avrebbe coraggiosamente vagato su Asgradel nell'epica impresa di rilevare bug o cose simili.
Subito portò l'indice e il medio all'orecchio destro, dove stava il comunicatore. Un semplice rettangolino di plastica dotato di microfono ed auricolare, ma avrebbe permesso un dialogo diretto tra sperimentatore e programmatore e di conseguenza un lavoro assai più veloce.

"Forte e chiaro!"

Mettiti l'attrezzatura! I file stanno per caricarsi completamente.

Già, meglio sbrigarsi; non aveva intenzione di perdersi la prima schermata di caricamento del suo videogioco. Si portò vicino all'equipaggiamento e diede dei leggeri colpi di piede al pavimento sotto di sé. Ulteriore luci rossastre si accesero rapidamente, circondando il perimetro dei suoi piedi. Afferrò poi i guanti progettati da Jason, appesi alla parete, i quali gli avrebbero permesso addirittura di coinvolgere il senso del tatto in quell'illusione virtuale. Infine si mise il casco disceso dal soffitto e il suo mondo diventò buio.
Poteva sentire ancora i vari bip della macchina che lo circondava ma per il resto nient'altro. Evidentemente il suo amico, come al solito, era completamente assorto nel suo lavoro informatico.
D'un tratto arrivarono le prime immagini; solitamente all'inizio di un videogioco si trovano i nomi delle aziende che hanno partecipato al progetto. Tuttavia loro si erano dovuti fare il culo da soli, quindi come schermata principale si trovavano due avatar virtuali identici a loro che si esibivano in un inchino al giocatore. Sghignazzando tra sé e sé, Jack si esibì in un inchino ancor più pomposo di quello del suo io digitale, prima che quest'ultimo svanisse.
Finalmente la barra del caricamento apparve, un barra rossa completamente vuota che andava a man mano a riempirsi sotto i suoi occhi. Lui che aveva sempre avuto una battuta pronta, ora era completamente senza parole mentre vedeva il realizzarsi del suo sogno.

Merda...Jack resisti! Ora ti tiro fuori!

Tirarlo fuori ?! Quell'agitato messaggio lo riportò alla realtà. Che gli prendeva a Jason ? Lui stava a posto, non c'era alcun motivo di bloccare tutto. Fece per portare le dita al comunicatore e dire all'amico di non fare cazzate, ma qualcosa lo bloccò. Un ronzio, dapprima debole e poi sempre più forte, lo assordò completamente costringendolo in ginocchio a gemere e tapparsi inutilmente le orecchie. Un formicolio lo attraversò rapido come una scarica elettrica per poi andarsene con la medesima velocità.
Infine percepì qualcos'altro. O qualcuno.
C'era una presenza accanto a lui, probabilmente Jason. Eppure non pareva essere agitato come prima, stava immobile dinnanzi a lui a fissarlo. Stava per togliersi il casco e chiedergli che cazzo gli prendeva quando una forte spinta lo gettò all'indietro, tanto da farlo staccare da terra. Non gli rimase altro da fare che stringere i denti aspettando con non troppa impazienza l'impatto contro la parete della camera.
Che strano...non ricordava che il muro fosse così distante.
...
PORCA TROIA! Il muro non era così distante! E lui stava volando all'indietro da fin troppi secondi ormai. Che stava succedendo ?
D'improvviso la schermata del gioco prese a vibrare, sempre più forte, fino a perdersi in un miscuglio sfocato di colori. Infine una luce. Bianca. E accecante.
Odlg6
Seppur con molto ritardo lo schianto finale avvenne. Prima che se ne accorgesse i suoi piedi toccarono nuovamente il terreno e rischiò quasi di inciampare per la velocità a cui era stato spinto. Fortunatamente ci fu un muro provvidenziale e maledettamente duro a fermare quella sorta di corsa all'indietro. Dopo aver avuto l'attenzione di sbatterci contro la nuca, Jack si trovò a terra, con la bocca piena di quanti più insulti riuscisse a ricordare dopo una botta in testa. La luce abbagliante gli impediva ancora di vedere con chiarezza ma adesso era diversa, più lontana. Istintivamente si portò una mano davanti agli occhi; gesto piuttosto stupido dato che il casco glieli copriva interamente, eppure le sue dita riuscirono a creare un'ombra sul suo viso riparandolo da quella vista accecante. Fu così che capì che stava osservando il sole.
Stupito prese a tastarsi la testa e a fissarsi le mani. L'attrezzatura era sparita!
C'era una sola spiegazione e gli tremarono le mani per l'emozione: aveva eseguito l'accesso ad Asgradel. Ciò che gli era accaduto poco prima passò subito in secondo piano mentre si tirava velocemente in piedi, guardandosi attorno con occhi spalancati. Il luogo in sé non era un granché, un semplice vicolo deserto come ce ne sono tanti in quasi ogni città, ma per lui era bellissimo. Fece per alzarsi del tutto quando si bloccò immediatamente; la mano appoggiata sulla dura pietra...beh, sentiva quanto era dura! Cazzo!
Sapeva che i guanti di Jason gli avrebbero concesso l'illusione del tatto su Asgradel ma mai si sarebbe aspettato una sensazione talmente dettagliata e reale. Quella fantastica scoperta lo sfece scoppiare in una sonora risata di meraviglia, doveva assolutamente ricordarsi di fare i complimenti all'amico per...
Ritrasse di scatto la mano dal muro. Si era completamente dimenticato di quel che Jason aveva fatto poco prima! Per quale malsano motivo quell'idiota l'aveva spinto durante i test ? E quel volo ? Ok, forse lo stordimento causato dalla realtà virtuale aveva mandato a puttane il suo senso della profondità, ma questo non spiegava il motivo di quello stupido scherzo. Cose di quel tipo erano più nel suo genere, l'altro era fin troppo serio in certi casi. Che si fosse voluto vendicare di quando pochi giorni fa aveva craccato la sua password ed era entrato nel suo Facebook ? Eppure il tono di voce sembrava sinceramente preoccupato...
Portò le dita al comunicatore, l'unico strumento del mondo esterno che il gioco era programmato di lasciargli.

"Jason! Che cazzo ti è preso ?!"

Nessuna risposta.

"Ehy, mi senti ? Pronto ? Pronto ?!"

Una strana inquietudine lo colse ma, rapidamente com'era venuta, la scacciò come d'abitudine con il suo fare canzonatorio. Un trucco che per anni aveva dimostrato la sua utilità (per quanto irritante fosse per gli altri) e che ormai era divenuto un must del suo essere. Di sicuro l'amico si stava facendo delle stupide e grasse risate alle sue spalle!

"Sai...non sei molto bravo a fare l'idiota!
Io vado avanti, tu intanto cerca di riflettere su quanto il tuo scherzo abbia fatto pena o ti rimando a settembre..."


Ancora nessuna risposta. Fanculo.
Dopo un attimo di esitazione mosse i primi passi, iniziava a percepire qualche suono al di là del vicolo. In un primo momento pensò fossero i sistemi della camera che si stavano stabilizzando ma gli bastò poco per scartare quell'opzione: quello era il vociare di persone, molte persone.
Aumentò l'andatura fino a correre arrivando così all'origine di quell'ormai enorme cacofonia di voci. E ciò che vide lo sconvolse.
Immaginate di prendere la grafica dei migliori videogiochi di nuova generazione e mischiarla con la miglior CGI disponibile sul mercato, ecco il risultato potrebbe essere perfetto per fare da carta igienica alla grafica di Asgradel!
Davanti ai suoi occhi si estendeva una piazza incredibilmente piena di persone e punteggiata da innumerevoli bancarelle di legno, come nei vecchi paesini durante le festività ma molto (MOLTO) più in grande. Ovunque il suo sguardo si posasse gli era quasi impossibile trovare un mercante simile ad un'altro: c'era chi vendeva pane, pesce, stoffe, gioielli e chissà quali altre meraviglie all'interno di quella calca soverchiante.
E tutti loro, i Png, erano...oh cavolo, erano ciò che di più bello avesse mai visto. Parevano quasi persone normali a vedersi, proprio come lui; non aveva idea di quali motori grafici Jason avesse usufruito ma di sicuro il mondo non aveva mai visto niente del genere. Ma non per molto...
Si accorse di avere gli occhi umidi e lestamente se li asciugò con la manica della giacca. Non amava piangere in pubblico ma quello che aveva davanti a sé era il frutto del duro lavoro compiuto in quegli anni, di tutta la fatica, di tutti rischi e le umiliazioni.
Del resto poi quell'enorme folla, per quanto incredibilmente realistica, non era che un ammasso di dati; non avrebbe fatto caso alla sua commozione da fanboy!
Un'altra sfregata sugli occhi e un nuovo sorriso comparve sul suo volto. Non ironico o canzonatorio, ma semplicemente estasiato da ciò che lo circondava.
Fu così che, con estrema fatica, riuscì a schiodarsi dal punto in cui si era bloccato e a muovere i primi passi all'interno della piazza.
I suoi primi passi nel mondo di Asgradel.



Jack Montague


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

CS Forma Umana: Intelligenza/1 - Determinazione/1

CS Forma Draconico: Forza/2

Fisico: Illeso

Mente: Illeso

Energia: 100%


Passive:
- Può trasformarsi nella sua forma draconica alla luce del sole
- Casta illusioni in condizioni proibitive

Attive:


Note:
Scusa, davvero per il ritardo di questo post ma i giorni di festa si sono rivelati molto più pieni di quel che pensassi. Cercherò di essere più rapido nel resto della giocata!

view post Posted: 25/12/2014, 10:44 Buon Natale Asgra!!! - Altro
Buon Natale a tutti quanti :iena: (so che è messicano, ma immaginate che il cappello sia di babbo natale...)
view post Posted: 12/12/2014, 00:19 Cambio del personaggio - Bacheca
Precedente PG: Eliphas
Nuovo PG: Jack Montague
Cambio "bonus": No
Precedente territorio: Akeran
Nuovo territorio: Akeran
Scheda: X
view post Posted: 26/11/2014, 19:45 Eliphas - Saggio
Compro la pergamena comune da negromante "Golem"
view post Posted: 26/11/2014, 19:13 Eliphas - Erboristeria
Compro una Miscela Incantata da 900 gold
view post Posted: 25/11/2014, 03:18 Fetiales; Thàr - Sürgün-zemat

Solo il rumore dei suoi passi rompeva il silenzio dei lunghi corridoi del tempio. Le torce incantate gettavano un fredda luce verdognola sulle scure pietre dell'antico ziggurat. Per i giovani iniziati quel luogo poteva apparire quasi un labirinto con tutti quei tunnel e passaggi secondari, ma Eliphas da anni ormai aveva imparato a riconoscere alla prima occhiata la giusta via da prendere; l'uomo al suo fianco d'altro canto non aveva nemmeno più bisogno di guardarsi in giro. E ciò gli permetteva di continuare a fissare il giovane con insistenza.

"Puoi ancora tornare indietro, giovane..."

"Ho fatto la mia scelta, maestro."

L'arcistregone Huron fece una smorfia. Eliphas deglutì silenziosamente cercando di mantenere quella maschera di sicurezza che non possedeva. Cercò di non pensare che se quel vecchio calvo dalla faccia rugosa si fosse limitato a schioccare le dita, lui sarebbe potuto esplodere in migliaia di pezzi. Aveva una missione, non poteva fallire.

"Se quel che hai detto del furto del teschio è vero, se è stato un altro stregone, un altro Circolo...sarà la guerra! Dovremmo scegliere di chi fidarci. E tu..."

Il giovane non disse un parole limitandosi a guardare dinnanzi a sé.

"Gli altri ti guardano già male da quando sei tornato da quel fallimento a Sürgün-zemat, è stato uno dei tuoi Agenti a dare la reliquia ad un altro e ora tu, invece che preoccuparti di scoprire chi sia stato, ti occupi di un vecchio diario!"

Eliphas riuscì a malapena a contenersi. La sconfitta, la sua morte, gli bruciava più di qualunque altra cosa avesse mai subito in vita sua. Grazie all'Ahriman era apparso un debole; giurò a sé stesso che avrebbe ottenuto vendetta. Ma al momento aveva ben altre faccende di cui occuparsi: la sua resurrezione gli aveva aperto gli occhi, ora sapeva cosa fare. Lui non avrebbe accettato un fallimento.

"Non mi curo del giudizio altrui, maestro, e le ripeto che quello non è un semplice diario..."

"L'evento che ci hai descritto non si è più manifestato, giovane. Per quel che ne sappiamo si tratta di un insieme di fogli dalla discreta importanza storica, ma null'altro."

Il silenzio calò di nuovo mentre si avvicinavano alla meta. Alla svolta di un corridoio un grande portone di ferro fece la sua comparsa. Huron fissò per un ultimo volta Eliphas ma si limitò a sospirare e poggiare la mano sul freddo metallo: venature azzurrine presero a saettare dal punto di contatto lungo l'intero portone, accompagnate da acuti cigolii. Alla fine quell'enorme barriera si aprì in due ante rivelando così la Biblioteca.
Davanti ai due si apriva una vasta sala di pietra; ogni tre metri si poteva trovare un alto scaffale ricolmo di libri, secoli e secoli di memorie dei Discepoli del Sangue. Le pareti, così come buona parte del pavimento, erano invece coperti da cumuli di ragnatele.

"Balthur!"

Un sinistro zampettare rispose alla sua chiamata e dopo pochi istanti il Bibliotecario fece la sua comparsa: quattro zampe aracnidi lunghe quanto un uomo avanzavano con facilità innaturale lungo il pavimento e la sua tela appiccicosa sostenendo un busto tozzo, muscolo e pieno di cicatrici; le corte braccia erano distese lungo i fianchi e il volto glabro era inclinato con gli occhi completamente verdi che fissavano i due visitatori.

"Padrone! Cosa posso fare per lei, o Potente ?"

La creatura si eseguì in un goffo inchino piegando le lunghe zampe pelose.

"Eliphas deve visionare un reperto. Portalo alla sezione Cimeli del Passato."

"Certamente, certamente! Mi dia la mano, se ciò l'aggrada, Giovane Maestro..."

Con un piccolo sforzo Balthur si piegò ulteriormente offrendo con gentilezza la propria tozza mano. Una smorfia comparve rapida sul volto del giovane ma afferrò con altrettante rapidità l'arto. Non gli piaceva l'idea di stare a contatto con quella creatura ma del resto era l'unico per viaggiare nella Biblioteca. Se si fosse limitato a camminare avrebbe perso delle ore a districarsi fra le ragnatele.
Una volta appoggiatosi sulla sua anca, con la mano ben stretta attorno alla sua spalla, il Bibliotecario cominciò ad avanzare. Voltando gli occhi alle sue spalle notò che Huron era già sparito ed Eliphas si concesse un sospiro di sollievo. Rispettava quell'uomo ma la sua presenza lo rendeva nervoso e la calma che aveva inscenato poco prima gli aveva richiesto un grande sforzo di volontà.
Huron non era esattamente la prima persona che volessi rendere dubbiosa della tua lealtà. Era potente e pericoloso; Balthur ne era una prova: gli avevano detto che era un nano in principio prima di finire sotto le grinfie dell'Arcistregone e dei suoi esperimenti di demonologia. Un eventuale traditore avrebbe avuto un destino ben peggiore di diventare un patetico servitore...
Scosse la testa come per scacciare quei pensieri. Lui non era un traditore, aveva solo compiti meno terreni di un'ipotetica guerra tra Circoli.
E la sua missione cominciava con lo scendere da quella patetica imitazione di ragno in un delle poche zone prive di ragnatele dell'intera sala. Le mani corsero rapide nello scaffale dinnanzi a lui maneggiando con cura e maestria gli svariati tomi e pergamene che trovava. Ed infine eccolo, completamente intatto, come l'aveva trovato mesi prima in quella sudicia stanza.
Sorrise fra sé e sé.
Non l'avrebbe deluso.
9vgNB
Grosse volute di nebbia venivano sospinte da un vento che non riusciva a percepire. Una luce bluastra, proveniente da ogni luogo e da nessuno, era l'unica cosa a dare un colore al tutto.
Si guardò le mani: le sue stesse dita parevano fatte di fumo, venendo spazzate via dal vento per riformarsi subito dopo. Doveva essere un processo piuttosto doloroso, eppure non sentiva. Doveva avere un corpo, se lo ricordava! Ricordava le ferite che l'avevano martoriato fino a poco prima, la carne viva che bruciava esposta all'aria....ma forse non era così ?
Il dolore, la sofferenza, la percezione gli apparivano così irreali. Forse era stato solo un brutto sogno, forse era lì da sempre, solo che non se ne era mai accorto.
D'improvviso il vento parve aumentare e la stessa luce parve seguirlo in un'innaturale unione. Ciò che ne partorì fu una enorme colonna da cui si dipartirono quattro lunghi filamenti ed uno più corto. Pian piano la colonna assunse un posa meno eretta stringendosi in basso ed allargandosi in alto fino a diventare...un corpo ?

I filamenti subirono la stessa mutazione divenendo quattro lunghe braccia ed una testa priva di volto, con due bagliori blu al posto degli occhi. L'essere incrociò tutti i suoi arti ed infine posò il suo sguardo su di lui. Nel farlo parve quasi alzarsi...no, era lui che si era inginocchiato. Non sapeva perché ma sentiva di doverlo fare.

Gioisci, mortale, poiché farai parte del Grande Piano!

La sua voce era talmente che poteva sentirla attraversare l'intero essere per poi espandersi in quell'immensa nebbia. Provò a parlare ma nessun suono uscì da...ma aveva una bocca ?

I mie piani richiedono un maggior presa sul mondo di superficie. Seguì la Stirpe di Hakanor, impara dal passato, i loro successi, i loro errori, e sfruttali in mio nome!

Lui semplicemente non capiva. Chi era Hakanor ? Si trovava anche lui in quel mare di nebbia ?

Quest'oggi hai assaporato la morte come monito. Non. Mi. Deludere!"

Un mano femminile comparve alle sue spalle afferrandolo per un braccio. Una stilettata gelida lo pervase completamente e finalmente si ricordò com'era avere un corpo. Prima di essere trascinato all'indietro, riuscì ad udire di nuovo la voce dell'essere.

Il tuo signore Tzeentch te lo ordina!



Scusate ancora una volta il ritardo! Comunque il post mostra Eliphas ad un mese dall'accaduto e ne ho approfittato per mandare avanti la sua storia, specie con l'incontro nell'aldilà.
Grazie a tutti per questa splendida giocata! Spero di ruolare di nuovo con tutti voi :v:
view post Posted: 11/11/2014, 16:54 Fetiales; Thàr - Confronto
Complimenti a tutti quanti! Un quest fantastica nella quale ho davvero avuto paura di morire( non che adesso ne abbia di meno :v: ).
Spero di ruolare di nuovo con tutti voi :8D:
view post Posted: 11/11/2014, 05:27 Fetiales; Thàr - Sürgün-zemat

Solo il silenzio rispose alle sue parole di sfida.
Con il bastone stretto tra le mani continuava a voltarsi, cercando di non dare le spalle a qualsiasi cosa quel bosco nascondesse. Il "burattinaio" di quel mondo corrotto di certo non avrebbe tardato a rispondere alla sua sfida.
Poi un rantolo, e una roca risata. Di scatto si girò verso il cratere dove la Vestale aveva trovato la sua fine e la sorpresa riempì il suo volto quando vide ciò che ne uscì: con la pelle scura come la notte e gli occhi simili al fuoco stesso, l'eretica gli sorrideva, conscia del suo nuovo aspetto.
Quando si strappò di dosso le vesti lacere con i suoi poderosi artigli, Eliphas non pote fare a meno di posare i suoi occhi su quelle curve armoniose, coperte qua e là da diverse cicatrici. Dinnanzi a quella stupefacente trasmutazione lo stregone non seppe cosa dire, specie contando che aveva lasciato morire quella donna poco prima. Fortunatamente fu lei a rompere quell'imbarazzato silenzio.

"Spiacente, caro amico. Mi piacevi, sai? Mi piacevi moltissimo...Ma forse io non piacevo a te. Non è così?
Eppure dovresti sapere che l’amore corrisposto fa male, sir Robert...O forse dovrei dire...Eliphas?"


Mentre parlava, aveva lestamente afferrato qualcosa su cui il giovane non aveva mai posato gli occhi prima. Parevano boccette e qualche erba...medicine! Il suo corpo era ormai allo stremo, le prove che il Buco del Diavolo gli aveva riservato erano state assai più ardue di quanto avesse potuto immaginare, e quegli unguenti gli avrebbero fatto comodo.
Era stato un idiota a non accorgersene prima.
9vgNB
Sì, un vero idiota.
Steso com'era, a terra, in quel momento quelle maledette medicine gli avrebbero fatto più che comodo. Le ferite che martoriavano il suo corpo erano molte ed erano gravi; lo avevano reso indifeso dinnanzi all'attacco di un miserabile vecchio, lo rendevano un facile bersaglio in mezzo ad un gruppo di persone che lo odiavano e a poco a poco lo avrebbero condotto ad un'insensata morte. Poteva essere davvero questo il volere di Tzeentch? Poteva essere davvero nei suoi piani la morte di colui che più tutti cercava ciò che Lui voleva, faceva ciò che Lui lodava?!
Immobile, sia per obbligo che per scelta, vide quell'idiota di un sacerdote lanciarsi contro la Madre Vestale. Ormai di tutto ciò non gli importava più nulla, tutto ciò che desiderava era salvarsi da quel volubile demone. E restare fermo mentre gli altri si mobilitavano contro l'Ahriman.

"Non...volete...giocare...CON ME?!"

Serrò i pugni appena sentì la sua voce, il tono non prometteva nulla di buono. Come a confermare le sue preoccupazione nubi nere si addensarono in cielo mentre la terra tremava.

"NON VOLETE...GIOCARE...CON ME??!!"

Il picco dietro alla Vestale e alla mocciosa cominciò a sgretolarsi. Eliphas pote sentire con la propria mano la forza del terremoto avvicinarsi e seppe che era finita; non avrebbe retto. Con un lamento serrò gli occhi e spero con tutto sé stesso che morire non fosse doloroso. E poi niente.
Nessun colpo, nessun dolore. Nessun riposo eterno. Lentamente si azzardò a riaprire gli occhi e ciò che vide lo fece sospirare di sollievo. Una cupola d'oro, il cui fulcro era il sacerdote, avvolgeva il gruppo mentre al di fuori di essa la terra tremava. L'ammasso roccioso ora aveva assunto una forma strana, a cui neppure seppe dare un significato: quella di un bambino.

"Allora giocherete con le mie bambine!"

E mentre la sua bambina più piccola assumeva sembianze sempre più mostruose, il gigantesco poppante cominciò a piangere. Già di per sé Eliphas detestava i bambini: pulci fastidiose che non sapevano far altro che piangere. Ma quel piagnucolio era diverso. Talmente forte, talmente penetrante che lo stregone serrò i denti cercando di sfuggire con le proprie mani a quell'insopportabile suono; ma poggiarsele sulle orecchie non bastava, quello continuava e continuava...

"Dannazione giovane, è l'ultima occasione. Parla!"

Lo sentì a malapena eppure capì subito ciò a cui il vecchio si riferiva. Quel folle pensava davvero che risolvere l'enigma avrebbe ammansito l'Ahriman? Ormai lo avevano fatto irritare e quel piccolo intrattenimento doveva aver perso qualsiasi valore ai suoi occhi. Esitò comunque; aveva mantenuto quel segreto per mostrare al demone la sua fedeltà eppure quello se ne era infischiato, arrivando quasi ad ucciderlo. Forse rivelarlo lo avrebbe condotto a compiere definitivamente l'opera...
Imprecò tra sé e sé. Quel maledetto l'avrebbe ucciso comunque!

""Figlia del vuoto,
figlia dell’inferno.
Una sola doveva amarla,
una sola doveva perderla.
L’inferno non ha posto
per gli intrusi."


Cercò di parlare a voce alta per far capire anche agli altri che sarebbe stato più utile da vivo che da morto. Ormai quei tipi erano la sua unica speranza di andarsene.
Parve funzionare: il vecchio difese da fulmini di energia oscura l'intero gruppo, lui compreso. Si limitò a tirare un sospiro di sollievo mentre la figlia di Roderith urlava la risposta più ovvia al demone.
Era inutile ma in fondo al suo cuore sperò che quella pagliacciata funzionasse, che l'Ahriman si calmasse...
Perché aveva visto un forma fin troppo simile alla morte tra le fiamme.



Eliphas


- Basso: 5% - Medio: 10% - Alto 20% - Critico: 40%

CS: Intelligenza/2 - Determinazione/1

Fisico: Medio da taglio alla nuca, Alto da contusione al torso, Basso da taglio al braccio destro, Medio da strangolamento al collo, Basso da contusione al petto, Alto da corruzione al corpo

Mente: Danno Alto da urla

Energia: 25%


Passive:
- Non sviene sotto il 10% di energia
- Evoca istantaneamente
- 1 CS alla Forza a tutte le sue evocazioni
- Le evocazioni possono usare le sue tecniche attingendo alla sua energia

Attive:

Il Potere nelle Mie Mani
Estremamente ardui sono gli allenamenti di chi si appresta a diventare uno degli stregoni di Tzeentch. Molti di coloro che intraprendono quest'oscura via finiscono per impazzire quando vengono messi di fronte alla complessa realtà della magia di Baathos oppure i loro corpi non sopportano questo enorme potere finendo per implodere su sé stessi o peggio...
Eppure i vantaggi di chi, come Eliphas, riesce a completare l'arcano percorso sono inimmaginabili: la stessa realtà si piega tra le sue dita permettendogli di afferrare e plasmare energia pura, la concretizzazione stessa della magia. Ciò che di solito scorre nell'etere con la violenza di un fiume in piena ora serpeggia docile tra mani mortali per assumere svariate forme e scopi, sia che si tratti di difendere, tramite la proiezione di scudi o barriere, o di attaccare, attraverso la creazione di piccoli sfere o enormi rilasci di energia pura.
Essa potrà addirittura una parvenza di intelligenza propria ritardando l'attacco che dovrebbe condurre per cogliere il nemico contropiede; che sia lei o lo stesso Tzeentch a volerlo è un mistero.

Cristallo del Talento - Pergamena Vuota - Abilità personale 1: Formazione di barriere o scudi che proteggono il caster; Variabile Difensiva ; Natura Magica; Elemento Energia di Baathos; Potenza pari a Consumo - Pergamena Iniziale Negromante "Proiettili Neri": Consumo Medio; Danno Medio; Potenza Alta contro Draghi, Bassa contro Demoni - Abilità personale 3: Rilascio di energia dal caster verso il nemico; Consumo Alto; Danno Alto sotto forma di bruciatura; Natura Magica - Pergamena Iniziale Negromante "Costellazione": Consumo Medio; Danno Medio il turno seguente al suo utilizzo; Potenza Alta contro Draghi, Bassa contro Demoni


I Discepoli Originali
Nelle profondità di Baathos il Sommo Stregone possiede un vero e proprio esercito di creature infernali per aumentare la sua influenza sul mondo dei mortali o, più spesso, per guerreggiare con gli Demoni Maggiori in un continuo mutare di vittorie e sconfitte, definito il Grande Piano. Al suo servizio si trovano creature mostruose, orrendi ibridi di magia e carne che neppure la mente umana più malata potrebbe concepire; essi sono in modo diretto o indiretto i primi allievi di Tzeentch, i primi ad usare la nera magia del Baathos.
Dopo aver passato anni a studiare la sottile arte dell'evocazione ed aver imparato il linguaggio di quegli abomini, Eliphas è ora un maestro di questo ramo della magia essendo ora capace di richiamarli dal ventre del mondo con la rapidità e l'esperienza necessarie per fargli combattere le sue battaglie e mostrare ai mortali il potere del Sommo Stregone.
I più semplici da convocare sono senz'altro gli Orrori. Non sono grandi conoscitori della magia come i loro cugini più evoluti ma è propria essa a dar loro la vita: essi non sono che ammassi di carne a cui il respiro di Tzeentch ha dato la capacità di muoversi e la consapevolezza di poterlo fare. Possiedono un corpo tozzo dotato di quattro lunghe braccia e tre dita artigliate per ciascuna sulle quali si appoggiano per muoversi. I loro occhi sono pozzi scuri posti ai lati di una bocca zannuta ed allungata dalla cui base partono viscidi tentacoli che una persona non molto sana definirebbe "capelli".
Man mano che gli Orrori si avvicinano sempre di più al proprio signore, la potente magia che lo circonda intacca il loro metabolismo causando diverse mutazioni e rendendo quegli abomini ancora più orridi e potenti. I tentacoli vengono assorbiti dalla carne, i quattro arti si uniscono formando due enormi braccia e numerose bocche appaiono lungo tutto il corpo, persino sui palmi delle mani; i mostri ottengono quindi un postura eretta e una discreta conoscenza della magia, la quale permette loro di vomitare dalle bocche presenti sulle mani un fuoco nero, paragonabile a quello dei draghi, assumendo così la nomea di Pirodemoni.
Vi è infine lo scarto, ciò che di più basso e sgradevole esiste in questo mondo: le Furie. Esse sono piccoli diavoletti alati creati dalle anime dei mortali, fulcro dei poteri del Caos, che in vita hanno proclamato la loro fedeltà a più di una della Forza del Caos in base all'evenienza. Ora le Furie vagano senza meta per le profondità di Baathos come punizione per le loro azioni mortali venendo "ospitate"di tanto in tanto da Tzeentch in persona presso il quale svolgono il ruolo di cavie di nuovi incantesimi. A causa della loro necessità nei suoi infiniti esperimenti, il Sommo Stregone non concede veramente quei piccoli parassiti ai suoi campioni bensì delle semplice apparizioni, utili per ferire il nemico ma incapaci di stare nel mondo materiale più di qualche istante.

Amuleto del poliglotta- 1°e 2°passiva di Talento: evocazione istantanee; 1 CS alla Forza in più a tutte le evocazioni - 1°attiva di Talento: Consumo Medio; Evocazione di Potenza Bassa per due turni; 2 CS a Maestria nel Combattimento - 2°attiva di Talento: Consumo Alto; Evocazione di Potenza Media per due turni; 4 CS a Maestria nel Combattimento - Pergamena Iniziale Negromante "Servitori Infernali": Consumo Basso; Danno Basso al fisico; Natura Psionica - Abilità Personale 4: Passiva; Le evocazioni possono utilizzare le tecniche del caster attingendo dalla sua energia

Note:

Come illusione tra le fiamme ho messo la morte poiché Eliphas non ha persone care, la cui morte lo rattristerebbe.


view post Posted: 6/11/2014, 23:59 Fetiales; Thàr - Confronto
Ragazzi scusatemi ma ho detto una cazzata: la mia variabile difensiva non è ad area ma a bersaglio singolo; temo che riguardo al terremoto potrò difendere solo me stesso :facepalm:
view post Posted: 6/11/2014, 23:16 Fetiales; Thàr - Confronto
Molto bene allora quando Roderith dice quella frase, Eliphas impreca tra sé e sé e dice:
"Figlia del vuoto,
figlia dell’inferno.
Una sola doveva amarla,
una sola doveva perderla.
L’inferno non ha posto
per gli intrusi."
view post Posted: 6/11/2014, 18:10 Fetiales; Thàr - Confronto
Se qualcuno si occupa del terremoto, io posso abbassare la potenza dei fulmini con una difesa ad area a consumo Alto.
In game lo motiverei facendo capire al mio pg che se vuole salvarsi la pellaccia dovrà rinunciare a ciò che desidera e nascondersi come un coniglio dietro ad una moltitudine di persone :v:
view post Posted: 6/11/2014, 16:13 Fetiales; Thàr - Confronto
Il mio pg al momento se subisce un Medio muore e non ha abbastanza energia per difendersi da tutti gli attacchi, quindi mi spiace ma credo che in caso di attacco a testa bassa non riuscirò ad aiutarvi granché :nono:
562 replies since 8/8/2011