Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Colosseo, La strada per la forza...

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__White__
view post Posted on 2/2/2009, 16:01




Morte... Morte... Morte... Morte...



Lo acclamano le urla del pubblico: beceri esseri discendenti di una razza di traditori ed mercenari la cui vita non è nient'altro che un'ammasso di sterco colorato ogni tanto da un furto o un'uccisione...
Elfi del sangue, o ciò che ne rimane, che ogni giorno si accalcano sulle tribune del Colosseo creato dal "Dottore" per tenerli calmi e per fare sfogare i loro istinti più animaleschi...

Morte... Morte... Morte... Morte...



Perchè io sono qui vi potreste chiedere...
Beh la risposta è tanto ovvia quanto semplice...


<< V o g l i o D i v e n t a r e I l P i ù F o r t e >>



Quale modo migliore se non quello di allenarsi continuamente, di combattere contro il migliore e di sconfiggerlo... O per lo meno provarci, al massimo si muore...




Luogo: Arena di Tryujne
Data: Imprecisata
Giorno: IV di Prigionia



Da mesi cercavo avversari da battere per la mia insaziabile sete di forza ma pareva che all'interno delle mura del clan nessuno fosse tanto forte da potermi spingere così oltre da potermi far vedere in faccia la morte, almeno per una volta...
E poi, una volta giunto così tanto oltre, poter vincere e riuscire in tal modo a migliorare...
Niente: pareva che quelle mura fossero una costrizione, una prigione per il mio spirito che voleva migliorare... Non per riuscire a divenire più forte di qualcuno in particolare, ma solamente per quella voglia che ogni essere ha di divenire IL migliore...

Dovevo fuggire, scappare dove potevo trovare qualcuno che avrebbe potuto farmi tremare di paura, qualcuno che avrebbe potuto spingere il mio corpo al limite estremo...
Poi un giorno alle mie orecchie giunse inaspettata quella voce, la notizia che nella sperduta capitale del decaduto regno degli elfi del sangue si trovava un'arena di recente costruzione ove i prigionieri di ogni battaglia ove fosse coinvolto un tale che si faceva chiamare "Il Dottore" si scontravano per dimostrare la loro forza e per guadagnarsi la tanto agognata libertà...
Dovetti girare in lungo ed in largo per procurarmi delle notizie più approfondite su quella arena ma le uniche informazioni che mi riuscii a procurare parlavano di "un'esperimento dell'artista dalle lunghe ali" e di "un'opera empia che nessuno avrebbe dovuto scoprire"
Non ci volle molto per arrivarci... Il luogo ove mi trovavo quando udì quella voce pareva una bettola di periferia stracolma di feccia pronta a fare qualsiasi cosa per denaro...

A MORTE IL DOTTORE!!!Prendetemi ora...


Non sapevo nemmeno chi fosse questo tale ma, senza preavviso mi alzai in piedi sulla sedia davanti al bancone e gettai a terra il mio bicchiere colmo di birra così da fingermi un perfetto ubriaco...
La mia voce era squillante e riuscii ad imitare molto bene una tonalità ondulante, tipica di chi ha bevuto...
Mi buttai a terra e barcollai fino all'uscita riuscendo a sentire che la folla di infami all'interno del locale già iniziava a borbottare, il seguito fu dei più banali: camminai per alcuni metri appoggiandomi alle mura delle case imitando una camminata barcollante e sicuro che la feccia all'interno del bar mi avrebbe seguito poi, giunto ad un bivio scelsi la strada più scura e mi ci infilai dentro fischiettando come un perfetto alcolizzato...
Agirono in fretta e terribilmente bene quel branco di bastardi...
Uno mi si gettò addosso alle spalle mentre un'altro mi balzò di fronte e mi colpì allo stomaco con un pugno ben assestato, avrei potuto facilmente liberarmi ma la strada più breve per l'arena era quella di essere catturato e fu la strada che io scelsi...

Mi risvegliai alcuni giorni dopo in una cella angusta scavata all'interno della roccia, puzzava di marcio e, ancora legati a delle catene come quelle che mi immobilizzavano il corpo in diversi punti vi erano delle ossa e della carne plausibilmente umana ancora in tumefazione...
Ero arrivato probabilmente...
A risvegliarmi però non fu il brontolare del mio grosso e muscoloso compagno di cella ne la puzza nauseabonda della piccola cella ne i tagli che ormai mi avevano provocato i bracciali attorno al collo e agli arti ma furono le urla della folla che, imperterrite, incitavano il loro campione all'uccidere le vittime sacrificali per il Dottore...

Morte... Morte... Morte... Morte...



Un sorriso balenò sul mio volto, ero arrivato, ero giunto a destinazione...
Solo in quel luogo avrei potuto provare la mia forza...

Ti sei svegliato vedo... Il mio nome è Israel e vengo da una sperduta cittadina delle regioni a nord, era da tempo che non avevo un compagno di cella...

La sua voce era roca e, nonostante la sua grande stazza e la muscolatura pressochè perfetta, pareva come debole e quasi stanca di sopravvivere ancora...
Dopo essersi presentato, l'omone mi raccontò alcune cose sulla sua vita ma, la parte a cui ero più interessato la lasciò alla fine, quasi come se di quell'arena non ci fosse molto da dire...

Ti trovi nell'arena del Dottore, un folle esperimento dell'essere a capo degli Icaro, la Flotta angelica: qui, i suoi soldati feriti o i suoi ostaggi vengono fatti combattere per riuscire a procurargli delle cavie da esperimento o almeno, così si crede...

Io non risposi mai alle sue parole, per paura di dire qualcosa che avrebbe potuto fermare il suo racconto o per paura di non riuscire a rivolgermi a lui nel modo giusto, il mio desiderio purtroppo era solo quello di dimostrare la mia forza, di migliorare, di trovare un'avversario degno...
Aspettai che lui finisse di parlare e che mi desse ciò di cui avevo bisogno prima di rivolgermi a lui; sorrisi quando mi disse ciò che volevo sentirmi dire...

...I prigionieri non vengono obbligati a combattere, lo fanno per scelta, per non rimanere in queste celle a morire, non c'è altro modo per andarsene...

Le sue parole erano franche e piene di rassegnazione, con molta probabilità quell'essere dall'apparenza umana non si reputava abbastanza forte da voler sfidare il campione dell'arena e, con molta probabilità, egli non voleva morire per mano sua...
Era dunque giunto il mio turno, a dire il vero quell'uomo non era la ragione che mi spinse ad alzarmi e non lo sarebbe stata mai ma, per lo meno, avrei avuto un motivo in più per migliorare e per riuscire nella mia impresa di sconfiggere l'essere che da tempo distribuiva morte all'interno di quelle mura...

Il mio nome è Rock Lee...
Tornerò a prenderti...
E' il mio turno...
Inutile attendere oltre...


Nello stesso momento in cui mi alzai in piedi le catene preserò a tintinnare ed i tagli sulle braccia presero a pulsare, non avevo la più pallida idea di come uscire da quella cella e soprattutto non sapevo come liberarmi dalle mie catene...
Osservai allora per la prima volta da quando mi ero risvegliato il mio corpo e con gioia notai che non ero stato minimamente disarmato ma che, semplicemente, ero stato posto in quella cella dove mi ero risvegliato...

VOGLIO COMBATTERE!!!SUBITO!!!


Quell'urlo uscì dalla mia bocca e risuonò all'interno della piccola cella sferzando rumorosamente l'aria...
Passò allora poco meno di un secondo...
I bracciali attorno al mio collo ed attorno alle mie braccia si aprirono producendo uno sgradevole rumore metallico quando impattarono il terreno, le catene divennero deboli e, all'unisono caddero anch'esse...
Israel non aveva mentito, l'unico modo per uscire era quello di combattere...
Non mi sorpresi allora quando la porta della cella si aprì di fronte a me...
Quella porta, costituita da un rettangolo di ferro si spalancò rivelando una gran luce che proveniva dall'esterno...

Il pubblicò gridò di gioia al vedermi uscire da quella porta che aggettava direttamente nell'arena, un nuovo incontro iniziava per loro...
La porta alle mie spalle si chiuse, potevo solo combattere ora...

La luce di quell'ambiente mi abbagliò er alcuni secondi, rispetto al buio che mi avvolgeva fino a poco prima quello pareva essere un luogo celestiale ma, quando i miei occhi ripresero a vedere scoprì che quel luogo era il completo opposto...
L'arena ove mi trovavo era di forma circolare con un diametro di circa 20 metri, costituita per la totalità del campo di battaglia di terra battuta ove, disparati, si potevano vedere dei corpi tagliati in 2 o irriconoscibili dopo le sevizie subite...
Intorno al cerchio dell'arena trovavano posto 5 scalinate di spalti: le urla della feccia che vi era seduta parevano disumane, orde di uomini ed elfi discendenti dagli antichi proprietari di quelle terre, abbietti assassini e folli mercenari...
il pubblico perfetto per un'arena della morte...

D'un tratto le urla divennero più forti e tutti si girarono dalla parte opposta dell'arena rispetto a dove mi trovavo...
Da una porta come la mia uscì un'essere dalle fattezze vagamente richiamanti quelle di un'angelo ma che di angelico, aveva ben poco...
Lunghe ali nere spuntavano dalla schiena di colui che mi trovavo di fronte e che, dotato di muscolatura perfetta e di un corpo stracolmo di cicatrici, rapidamente si inchinò verso la mia destra...

La folla smise di urlare ed il silenzio prese a regnare su quel luogo.
Tutti quegli assassini e traditori si girarono insieme a me per ammirare la figura alla quale il guarriero si era inchinato...
Nella quinta fila di gradoni era apparsa una figura dall'aspetto che poteva essere definito un misto tra un corvo ed un essere umano...
Pareva estremamente eccentrico ma, il silenzio che era calato al suo arrivo non lasciava presagire nulla di buono...

A voi la mia presenza, Dona grande onore...
Mi presento, Sono Il Dottore...
Giunto in questo luogo, solo per vedere...
L'angelo che solo, si erge dalle mie schiere...
La mia presenza però, Non vuole essere fastiodiosa...
Va' mio agelo, e la mia spada, rendi gloriosa...



L'uomo alato estrasse dal suo mantello una spada totalmente nera che ricordava la forma di una sciabola e, inchinandosi, la gettò accanto al suo angelo che stava ancora inginocchiato; senza dire altro poi si sedette acclamato dalle urla della folla...
La sua figura enigmatica poi venne schermata ai miei occhi dal resto degli assassini che, riprendendo a gridare si girarono di nuovo verso l'angelo nero che già aveva ibracciato l'arma del suo padrone e si era rialzato...

Era giunto il momento, il loro campione contro di me...

L'angelo chiuse rapidamente le ali e, osservandomi attraverso la sua folta chioma di capelli neri mi mostrò perte del suo volto estremamente sfigurata da una miriade di cicartici...
Il suo unico occhio aperto però, quello destro di colore rosso sangue, incuteva un timore quasi reverenziale misto ad una grande dose di paura...

Non potevo però farmi prendere da timore in quel momento e, distaccando lo sguardo dal suo viso estrassi i tirapugni e li indossai rapidamente mentre, rapidi, compivo 2 passi in direzione del mio avversario...
La sua lama non tardò ad arrivare: la sua grossa mole, anche se all'apparenza non pareva, nascondeva invece una grande velocità ed un'ottimo controllo dell'arma che, mirata in una stoccata verticale, dovetti fermare con entrambi i tirapugni ad incrociare la sua lama...
La sua offensiva però non era finita, infatti, sfruttando il fatto di imbracciare quella lama con un'unico arto mi colpì allo stomaco cun un'unico pugno che mi fece ruzzolare all'indietro...

Le urla della folla accompagnarono la mia caduta e l'angelo mi voltò le spalle sollevando la spada ed il braccio libero per far alzare ancora di più le urla rivolte a lui...
Mentre stavo ancora a terra quell'essere pareva bearsi di quelle ovazioni e le accoglieva senza alcun timore...

Mi rialzai rapidamente ponendo il braccio destro a terra e mi rimisi in piadi provocando un'abbassamento delle urla della folla che, inevitabilmente, fece girare ancora quell'assere verso di me...
Il suo volto era carico di odio e l'unica cosa che pareva spingerlo a combattere fosse la voglia di uccidermi: ero la sua preda...
Portai il braccio sinistro indietro e tastai il muro mentre l'angelo, a spada tratta, mi stava per caricare di nuovo...
Il suo attacco però era terribilmente prevedibile e, caricando una dose delle mie energie nel mio corpo mi caricai di forze: mi girai e posi il piede sul muro sfruttandolo come perno per copiere un salto all'indietro che mi avrebbe portato alle spalle dell'angelo...

Tutto ciò però non accadde... L'angelo si accorse del mio movimento ed aprì le ali nell'esatto istante in cui io ero in aria...
Mi sentì sollevato dalla gamba destra e, nello stesso istante in cui guardai, vidi che l'angelo aveva intercettato la mia traiettoria di vole ed ora mi stava sollevando in aria...
Sorrideva il bastardo mentre, accogliendo le urla del pubblico mi fece cadere da un'altezza di circa 10 metri...
Il volo durò pochi secondi ma la parte peggiore fu l'urto con il terreno: toccai terra con la mia schiena cadendo in una posizione simile a quella di un bambino quando dorme...
Il dolore fu enorme, picchiai la testa e per alcuni secondi tutto intorno a me fu terribilmente ovattato come in un post-sboria...
Udivo solo le urla del pubblico...

Morte... Morte... Morte... Morte...



Poi, quando i miei occhi ripresero a vedere chiaramente la figura dell'angelo si stava già dirigendo in picchiata verso di me con la spada dinnanzi, pronta a perforarmi...
Dovetti reagire rapidamente e richiamai ancora alcune delle mie forze in modo da rendermi ancora più veloce...
L'angelo era sempre più vicino, la sua picchiata era terribilmente veloce...
All'ultimo istante però riuscii a raccogliere le mie forze e, con grande fatica mi buttai su un finco ritrovandomi a rotolare per aluni metri...

Il pubblico rideva e quando mi rigirai vidi la figura dell'angelo avvolta da una leggera coltre di terra che tentava di estrarre la spada nera dal terreno...
Era la mia occasione: tentai di rialzarmi con la maggiore rapidità che potevo e presi a correre verso l'angelo...
Le mie armi presero a brillare di luce mentre la mia mente non pensava ad altro che a come eliminare il mio avversario...

AAAAAAAAAAAAAGHNo...


L'urlo di dolore fu straziantemente accompagnato da un'esplosione che sollevò un gran polverone attorno alla mia figura e a quella dell'angelo...
Il pubblico non riuscì chiaramente a percepire cosa fosse successo fino a che la polvere non si diradò rivelando la mia figura perforata all'altezza della spalla sinistra da quella lama nera e l'ala destra dell'angelo che pareva come in fiamme dopo aver riparato il corpo del mio avversario dal mio colpo...
L'angelo balzò all'indietro ritraendo la sua spada e lasciando che la sua ala cadesse debole ed ormai priva di vita al suo fianco...
Il mio corpo, d'altro canto, cadde in ginocchio...
Il dolore era immenso e non potei fare altro che scoppiare in lacrime portando la mia mano destra alla ferita: il sangue fuoriusciva copioso ed il braccio era inutilizzabile...

L'angelo sollevò la spada ancora insanguinata e l'urlo del pubblico accompagnò il suo movimento aumentando di volume e di intensità...

Morte... Morte... Morte... Morte...



Il mio sguardo si annebbiava, troppo il sangue che ruoriusciva da quella ferita e troppe le lacrime versate...

Morte... Morte... Morte... Morte...



Era finita, e ne ero conscio...
Vidi l'angelo girarsi di nuovo verso di me, mi osservava con quel suo occhio rosso e sollevava ancora una volta quella sua lama... Questa volta per uccidermi...

Un sorriso si dipinse sul mio volto quando il colpo partì, diretto al mio volto, con una forza ed una velocità incredibile...
Sollevai la mia mano e intercettai la traiettoria della spada...
Il pubblico smise di gridare in quell'istante...
Lo sguardo dell'angelo pareva terrorizzato, quasi come se avesse visto un fantasma...

La lama infatti rimbalzò semplicamente sul braccio dopo averlo impattato...
Guardai nel suo occhio l'angelo e gli sorrisi...

Mi dispiace...
Hai perso...
Non hai speranze...
Sono il più forte...


Con tutta l'energia che mi era rimasta in corpo mi sollevai rapidamente in piadi puntando la mia mano destra chiusa in un pugno ed ancora armata al busto dell'angelo...
Un'altra esplosione alzò del polverone e la figura dell'angelo cadde all'indietro sulla schiena lasciando che la mia figura svettasse eretta quasi al centro dell'arena...
Il suo corpo fumava ancora ed il mio rispondeva ormai poco al controllo che il mio raziocinio tentava di porgli...

Mi gettai allora ancora sul corpo sdraiato del mio avversario e continuai a colpirlo con la mia mano destra che. ad ogni contatto con il corpo del malcapitato provocava un'esplosione...
Poi, mi rialzai quando il corpo ormai martoriato del mio avversario non si poteva più muovere ma respirava ancora ed andai ad imbracciare la spada nera con cui lui mi aveva ferito...
Mi avvicinai ancora a lui...

Morte... Morte... Morte... Morte...



Il pubblico aveva ripreso a gridare ma questa volta non acclamava più il suo campione...
Io ero il più forte...

Morte... Morte... Morte... Morte...



Sollevai la spada e mi inebriai delle urla del MIO pubblico che cantava per me...
Il colpo fu diretto e la punta della spada raggiunse il terreno...
Il pubblico stette in silenzio...
L'angelo respirava ancora e la spada era piantata a lato del suo corpo...
Il pubblico mi insultò e mi derise... Il MIO pubblico mi derideva...
Ma sapevo di essere il più forte...

Poi di nuovo silenzio ed un'ombra mi calò accanto dal cielo rivelando le sue vere sembianze: era quell'uomo-uccello che si faceva chiamare il dottore che, dolcemente mi era planato accanto...
Estrasse un fazzoletto e platealmente fece come per asciugarsi le lacrime...

Così un'altro campione noi abbiamo...
E senza timore noi lo adoriamo...
Io, il Dottore, mai direte di aver visto...
O il vostro destino diverrà tristo...
Ora me ne vado e lascio e voi, questo campione da applaudire...
Prima che in un nuovo sonno si ritrovi... A dormire...



Furono le ultime perole che il mio cervello riuscì a sentire prima che l'immagine di quel fazzoletto che poco prima egli aveva esratto, coprisse totalmente il mio sguardo...
Qualche strano veleno con molta probabilità inebrò il mio olfatto e caddi, come un corpo inerme tra le sue ali...








CITAZIONE
Spero di non aver esegerato nella caratterizzazione del mio avversario che voleva essere un "giustiziere aviano" (energia verde) delle "Flotte angeliche"...
Mi scuso inoltre con chiunque dovesse correggere il mio post per la sua eccessiva lunghezza (però di studiare chimica proprio non ne avevo voglia)^^
Ho voluto però creare un mostro dello stesso tipo un po modificato nell'allineamento da adattare alla situazione "arena"...
L'immagine da ispirazione è qui sotto alla voce "Giustiziere Aviano"...

Spero gradiate lo stesso nonostante le libertà che mi sono preso...

image

CITAZIONE

[Rock Lee] vs Giustiziere aviano
[ReC:225] • [AeV:400] • [PeRf:475] • [PeRm:25] • [CaeM:75]



Energia__ Gialla
Energia__ 60%
Consumi__ 40% [2X Alto + 1X Medio%]
Status Fisico__ Dolore alla schiena ed alla testa, Ferita profonda alla spalla sinistra e contusione alla regione addominale...
Svenimento finale provocato da una qualche sorta di veleno...

Tecniche passive

I o S o n o U n G u e r r i e r o ! ~ Potenza e velocità sono da rigore le capacità migliori che un fighter da corpo a corpo possa avere: l'allenamento del ragazzo negli anni lo ha infatti portato a sviluppare un corpo che gli consenta un perfetto mix di queste 2 caratteristiche a discapito dell'utilizzo di armi siano esse soprattutto da distanza...
La sua mira è quindi stata sacrificata all'allenamento fisico che ha portato però alla costruzione di un corpo allenato e molte volte letale...
In termini di Gdr l'abilità passiva toglie 150 Punti alla CaeM per donare un bonus di 100 sia alla AeV sia alla PeRf... [Abilità]
I o N o n C a d O ! ~ La forza di volontà e senza ombra di dubbio la caratteristica preponderante nel cigione... Questa stessa forza infatti gli permette di non cedere mai alla fatica e di non crollare mai sotto il peso della stanchezza... Le sue energie quindi non gli farenno alcun peso psicologico ne fisico o, per lo meno, glilo fananno indubbiamente meno di quanto ne facciano agli altri esseri viventi...
Avendo infatti le stesse energie delle altre creature Rock Lee ha sviluppato talmente tanto la sua forza da non avenire quando le sue energie raggiungeranno il 10% (cosa che gli altri farebbero)...
Tutto ciò però non Toglie che il ragazzo sarà affannato quando raggiungerà il 20% e morirà raggiungendo lo 0%... [Abilità razziale Controllo energetico]
I o S o n o F o r t e ! ~ L'allenamento negli anni passati di Rock Lee lo ha istruito a non combattere utilizzando armi... La sua forza però è stata plasmata in maniera molto maggiore rispetto a quella di molti altri esseri umani della sua giovane ètà: il ragazzo quindi, oltre che in valori numerici, sarà in grado di sollevare pesi molto grandi come spadone o mazze ma anche massi e pietre... [Dominio Passivo en Bianca]
I o N o n U s o M a g i a ! ~ La probabilità che in un mondo come quello in cui è nato Rock Lee nasca un'individuo che non sia in grado di utilizzare la magia è praticamente nulla... Come si suol dire però "l'eccezione conferma la regola"... Rock Lee è questa eccezione: il ragazzo infatti non ha la benchè minima difesa contro la magia ne la minima possibilità di utilizzare attacchi di tipo magico...
La sua sfortuna in questo ambito si è però rivelata una benidizione nell'ambito fisico che egli ha molto più sviluppato rispetto ai suoi simili...
Tutti i punti infatti che avrebbe o otterrebbe nella PeRm ricadono infatti nelle sue altre caratteristiche rendendolo notevolmente più abile nel combattimento fisico... [Abilità]

Tecniche Attive

I o M u t o ! ~ Tecnica indubbiamete definibile come la migliore mai imparata dal Guerriero...
Grazie a questa tecnica infatti il ragazzo in verde, senza particolari tempi di concentrazione, riesce a far si che il suo corpo e la sua mente migliorino esponenzialmente sotto il campo dei riflessi, della concentrazione, dell'agilità, della velocità, del controllo delle armi, e della mira...
Quasta tecnica infatti può essere attivata istantaneamente dal guerriero fino ad un massimo di 3 volte nel costo del duello senza pagare nessun costo energetico...
La tecnica in questione aumenterà quindi le statistiche della AeV, della CaeM, e della Rec di ben 250 punti per 2 turni dopo quello di attivazione facendo tornare normale il ragazzo al termine del seondo turno... [Abilità... Costo Nullo... Composizione della pergamena "Lupo mannaro" e di una passiva che ne riduce la durata ma annula la mutazione fisica e mentale...]
I o M i D i f e n d o ! ~ Nella maggior parte dei casi, Lee sfrutta un metodo di combattimento quasi totalmente offensivo così da impedire al proprio avversario di contrattaccare o di riuscire a perforare le sue difese...
Quando però si viene messi alle strette, anche un guerriero impulsivo come il ragazzo in verde ha bisogno di poter salvere la sua vita: ha quindi elaborato una tecnica che, dopo una lieve concentrazione, riesce a rendere un proprio arto, il torso o la testa duri come il Ferro.
Tale parte del corpo diverrà quindi in grado di bloccare tecniche di livello medio o inferiore fungendo da difesa di livello "medio/alta"...
La parte del corpo, dopo aver effettuato il suo compito, tornerà esattamente come prima facendo così parere che la tecnica venga divelta solo con il puro e semplice corpo... [Pergamena Tekkai Go... Costo Medio]
N o n C o l p i s c o D a S o l o ! ~ La forza più potente di ogni guerriero risiede nella sua capacità di controllare le sue emozioni e di riuscire a scatenarle con violwnza tutte in un unico colpo votato all'eliminazione dell'avversario che si ha di fronte.
Grazie a questo suo controllo, Lee è divenuto in grado di condensare la sua rabbia e di farla diventare un'arma per ferire il proprio avversario: dopo essersi infatti concentrato per almeno un secondo i Tirapugni di Lee diverranno circondati da venature verdi...
Ogni colpo che, dopo l'attivazione di tale tecnica andrà a segno, provocherà un'esplosione tra il tirapugni e il malcapitato che verrà colpito: tale esplosione sarà di media entità causando danni e ustioni conseguentemente gravi.
Il potere durerà 2 turni svanendo al termine del secondo o prima, ma solo nel caso in cui Lee lo desideri. [Pergamena "Effetto Esplosivo"... Costo Alto]

CITAZIONE
Edit: Correzione consumi energetici...



Edited by __White__ - 2/2/2009, 16:26
 
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view post Posted on 5/2/2009, 16:13
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Introspezione e ragionamento: 7.5
Più che buono. Sei riuscito a dare un'introspezione decente e interessante a Rock Lee, e questo è senza dubbio un pregio non indifferente. Il personaggio reagisce bene alle situazioni che si trova davanti anche se, forse, in maniera un po' troppo scontata. Affronti realisticamente il dolore e sai descriverlo. Molto apprezzabile, inoltre, il primo paragrafetto a mo' di diario. Purtroppo ho paura che giocare un personaggio non originale sia più una prigione che uno stimolo per te, a tratti. Forse è meno faticoso, ma limita anche la valutazione, indirettamente.
Movenze e descrizioni: 6.75
Non fai errori e tentenni solamente nella costruzione di alcuni periodi ma... Attento alle reticenze o "Puntini puntini" che dir si voglia. Troppe, troppe e troppe. Se, come nel mio caso, un lettore dovesse leggere il narrato affidandosi allo scheletro offertogli dalla punteggiatura, finirebbe con l'esasperarsi per la quantità incredibile di frasi lasciate in sospeso: Ricorda che la reticenza si utilizza solo se c'è un significato secondario o se si vuole lasciare l'ascoltatore a riflettere sulla frase in questione. Cerca di regolarti :sisi:
Un altro punto a sfavore è l'utilizzo quasi forzato e continuo dei soggetti. Ripeti spesso "Noi", "Io", anche se non è necessario, rischiando di ostacolare la frase stessa che suona come masticata male.
Abilità e lealtà: 7.0
Buona sia la strategia che la lealtà. L'unico dubbio riguarda la caratterizzazione dell'avversario, Che teoricamente avrebbe dovuto assumere un ruolo completamente differente, seguendo la descrizione.

Commento finale: Sommariamente il combattimento è piacevole e ben scritto. La quantità innumerabile di reticenze è senza dubbio il suo difetto più grande, che finisce col renderlo terribilmente ridondante.
Voto Finale (Non media aritmetica): 7.5
Guadagni: 375G

 
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