Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Prigioni, La strada per la forza...

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view post Posted on 9/3/2009, 20:53




Segue Da QUA

Luogo: Cella di Prigionia
Data: Imprecisata
Giorno: VII di Prigionia



Il risveglio non fu dei peggiori ma chiaramente nemmeno dei migliori: quando aprii gli occhi e ripresi coscienza della mia integrità corporea mi ritrovavo in un ambiente molto buio e terribilmente puzzolente, pareva essere una stanza della forma di un parallelepipedo terribilmente stretta ed alta con due sole fonti di luce.
La prima di esse era un piccolo spiraglio sulla porta di ferro che si trovava all'incirca a due metri rispetto ai miei piedi che, da sdraiato, riuscivo a vedere chiaramente nonostante il collare di ferro che mi teneva praticamente paralizzato allo scomodo "letto" in ferro sul quale mi avevano riposto.
La seconda fonte di luce, seppur minima in quel momento, era un piccolo oblò semicircolare chiuso da sbarre verticali di ferro che comunicava direttamente con l'esterno mostrandomi un cielo che si avviava all'imbrunire dai colori tendenti all'arancione.

Non si poteva dire che mi trovassi in una Suite imperiale ma, visto il trattamento che poteva riservarmi quell'uomo alato dopo avermi addormentato, mi potevo ritenere fortunato.
I miei muscoli erano ancora terribilmente raggrinziti ed addormentati infatti i miei movimenti risultavano ancora più ridotti di quanto le catene che mi legavano braccia e gambe mi permettessero.
L'effetto del narcotico che Il Dottore mi aveva fatto inalare era ancora attivo e, anche in quel momento, i miei occhi stavano per richiudersi ancora una volta.

...Cih Cih Cih Cih...



Non fu però quel verso ritmato a farmeli riaprire nè la voglia di scoprire cosa ci fosse fuori da quella prigione anche perchè, probabilmente, se l'avessi veramente voluto avrei potuto liberarmi. Volevo solo semplicemente capire cosa disturbava la mia presenza in quella cella.
Girai quindi il mio volto verso la finestra e, dinnanzi a me, a stagliarsi nitidamente sul colore arancione che il cielo assumeva in quel momento, vi era un piccolo animaletto con 2 grossi occhioni neri ed un pelo marrone.
Estrassi dunque dalla mia mano destra un pezzettino di pane che avevo tenuto dal misero pranzo che mi avevano portato e glielo feci vedere.

Vieni piccolo...Non avere paura...


Il piccolo scoiattolo scosse leggermante la testa per riuscire a scorgere più chiaramente quello che gli stavo porgendo per poi prendere a scendere lentamente dal muro e, scalando le gambe di metallo, raggiungere la mia mano ed iniziare a mangiucchiare lentamente le poche briciole che gli offrivo.

...Cih Cih Cih Cih...



Riusciva a produrre un bellissimo verso che, ritmicamente, pareva rivolgermi un ringraziamento per il poco cibo che gli potevo offrire.
Poi, una volta finito di nutrirsi mi salì sul petto ed iniziò a guardarmi fisso negli occhi con uno sguardo terribilmente simile al mio: sicuro ma allo stesso tempo alla ricerca di qualcosa.
Cosa stesse cercando però lo sapeva solo lui...

Non passò però troppo tempo che la porta di ferro prese ad aprirsi, lo scoiattolino rapidamente uscì dalla finestra e, dal piccolo spiraglio della porta si iniziarono ad intravedere le piume delle ali del dottore che stavano venendomi a prendere.
Il mio sguardo si spostò sugli occhioni dell'animaletto e, con un cenno degli occhi lo invitai ad uscire sussurrandogli lentamente che ci saremo rivisti quando sarei uscito da lì.

Vieni con me figlio mio
Grande potere ti donerò io...



Il dottore era arrivato, sarei diventato più forte con lui...
Poi avrei sconfitto anche lui, per divenire IL migliore.





CITAZIONE
Questa scena Gdr Autoconclusiva è stata fatta puramente per giustificare lo Scoiattolino che ora andrò a mettere nella mia scheda e per dare un filo logico agli avvenimenti che racconto nei "combattimenti vs mostri"...
Chiedo quindi che la scena sia chiusa, e che magari si modifichi anche il titolo per dargli un bell'aspetto^^

 
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