Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Left Unfineshed

« Older   Newer »
  Share  
- Madhatter -
view post Posted on 1/6/2010, 22:56




Continua da Qui

They love you when you're on all the covers
When you're not then they love another...



E il sipario calò.
La sfera che aveva riflesso le cupe ombre e le bianche ceneri,
insieme ai lapilli d’oro e ai rivoli sanguigni di lava rossa,
si oscurò sui due protagonisti e sul paesaggio dell’Incubo di Fuoco e Fiamme,
come nei vecchi film di una volta, la cui scena finale sfuma in una nostalgica dissolvenza.

Gli occhi cerulei del Pagliaccio degli Inferi si sollevarono dal riverbero della polla delle visione,
mentre egli rivolgeva il viso dipinto all’illustre occupante dello scranno,
accanto al quale sostava in piedi, silente come un’ombra e abbigliato nello stesso colore;
con fare pantomimico, il Cappellaio sollevò la mano bianca ed esile -dalle lunghe unghie laccate di nero-
fino alla guancia tinta col cerone di bianco e di nero,
e una “o” sorpresa e crucciata sbocciò tra le sue labbra scure
come un fiore voluttuoso, velenoso e malefico.


image

« Oh...ma che peccato! »
 
Top
view post Posted on 2/6/2010, 11:01
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


E improvvisamente fu come se stessero ascoltando il finale di una di quelle canzoni di una volta: le tastiere ripetono gli accordi, le percussioni si smorzano e la voce si fa sempre più flebile, fino a svanire nel nulla; come se un sipario stesse calando innanzi agli orchestranti, lasciando il dubbio che essi, al di la del telo, stiano comunque continuando a strimpellare.
Non più fuoco e fiamme. Non più polloni rubizzi di magma. Non più luminescenze arcane. Non più finalisti. Non più Warrior Day. Così com'era bastato un attimo per coinvolgere ogni singolo partecipante che gli era passato sotto gli occhi - li ricordava tutti, dannata la sua memoria! - così l'ordalia s'era conclusa: in un breve palpito di impotenza.
E di tutte le vacche, i maiali, le capre e le galline che si erano contese il collo sul banco dei macellai, l'unica che aveva realmente voluto vedere scuoiata non s'era più presentata.

« Già. »
schioccò le labbra con disappunto, inumidendole appena
« Tremendamente deludente. »

Mentre il suo sguardo altalenava indugiando sui visi dei due finalisti incapaci di comprendere le ragioni della loro prigionia e su quello del cappellaio - birbone malauguratamente deluso, benché tentasse di mascherarlo (sembra stupido) dietro un'altra finta delusione - le sue dita tentennarono sui pomi dello scranno.

« Spero di poter avere la possibilità di lavorare ancora con lei, in futuro. »
 
Top
- Madhatter -
view post Posted on 2/6/2010, 13:34




CITAZIONE (Ray~ @ 2/6/2010, 12:01)
« Già. Tremendamente deludente. »

Sospirò.
Con un altro sospiro leggero, che sarebbe potuto apparire disinvoltamente mesto e signorilmente composto, il Cappellaio scrollò leggermente le spalle esili in un gesto di assenso, restituendo al Re un enigmatico sguardo degli occhi cerulei e sorridendogli indecifrabile e sornione come un gatto.


« Una vera sfortuna, Sire. E dire che l'esoridio della Giostra era andato così bene...! »

Calcò volutamente il patema nella sua voce,
camuffandolo con nonchalance tra i toni melliflui e suadenti della sua forcuta lingua da demone;
era questa l'unica piccola concessione che la maschera da Pierrot aveva fatto a sé stessa:

questo e null’altro avrebbe tradito il suo disappunto.

CITAZIONE (Ray~ @ 2/6/2010, 12:01)
« Spero di poter avere la possibilità di lavorare ancora con lei, in futuro. »

« Volentieri: se sua Maestà lo vorrà, potrà ancora contare sui miei servigi... »
replicò, portando il braccio perpendicolare al petto e prodigandosi in un leggero inchino
« Ho trovato molto divertente la permanenza nei vostri domini. »

image
Così dicendo, il Pagliaccio tornò ad ergersi nella sua moderata altezza, e, descrivendo con la mano pallida un’elegante rotazione del polso, materializzò tra le dita affusolate e sottili un pezzo di carta ripiegato su se stesso nelle fattezze di una sorta di brojoure; a dirla tutta, somigliava più a quelle colonne in cui si è soliti segnare i risultati delle partite di golf.

Con naturalezza, frugò poi la tasca interna della giacca elegante per cavarne fuori una penna, e mentre le sopracciglia fini e sottili si aggrottavano nella concentrazione, il Cappellaio dagli occhi cerulei si rivolse alla bambina che occupava una seggiola più semplice poco più in là.


« A quanto pare nemmeno quest’anno abbiamo avuto un Campione. ...è già la quarta volta!
E... come puoi immaginare: niente vincitore, niente premio.
Mi spiace davvero, ma a quanto pare sei stata scomodata per nulla... »
 
Top
Yomi
view post Posted on 3/6/2010, 03:21




CITAZIONE (- Madhatter - @ 2/6/2010, 14:34)

« A quanto pare nemmeno quest’anno abbiamo avuto un Campione. ...è già la quarta volta!
E... come puoi immaginare: niente vincitore, niente premio.
Mi spiace davvero, ma a quanto pare sei stata scomodata per nulla... »


image

« Eppure non la vedo così dispiaciuto, Cappellaio Matto. »
Il suono appena accennato di una risata leggera aveva aleggiato per un breve istante sulle labbra della bambina, proprio mentre veniva
chiamata in causa dal pagliaccio demoniaco. La sua voce argentina e musicale era carica di malevola supponenza e di un'indecifrabile
asperità abilmente celata sotto strati di arroganza manifesta, trasmessa in dosi generose attraverso lo sguardo stregato del colore dell'ametista.

« E' vero: nessun vincitore e nessun premio, però sono comunque felice di essermi sobbarcata la seccatura di tornare di nuovo in questo piano. »
Quello fu uno sprazzo di sincerità fuori posto come un velo bianco al matrimonio di una prostituta, ma c'era del vero in ciò che diceva, e non
erano parole dette per il puro piacere di contraddire il demone che le sedeva di fronte, non aveva nessuno da ingannare con l'illusione di un
Egoismo felice nonostante tutto fosse andato storto proprio alla fine; la verità era che andava veramente bene così. Esaudire un desiderio e
regalare un sogno di felicità ad uno sconosciuto non era il suo premio, ma bensì il prezzo da pagare per assistere ad un piccolo
spettacolo; lei aveva accettato di mettere a disposizione il suo talento e le sue capacità in cambio della possibilità di poter assistere a qualcosa
in grado di distrarla un po' dalla noia di un'eternità sempre uguale a se stessa, e in questo c'era da ammettere che quel torneo rovinatosi
proprio all'ultimo istante non aveva disilluso le sue aspettative.
La delusione la lasciava volentieri agli altri, lei si era divertita a sufficienza e non chiedeva nient'altro.

Si alzò, abbandonando la sala senza che ci fosse bisogno di spiegazioni. Distese una mano candida facendole compiere un ampio arco, una corta mantellina nera le cinse le spalle e sulla testolina d'argento comparve un cappello dalle ampie falde come quello delle streghe. Riful si voltò brandendo una grande falce d'argento, e di nuovo sorridendo si rivolse ai presenti, sfiorando la gonna con le dita in un inchino delicato.

image

« Dunque non ho altro da fare o da vedere.
Se avete bisogno di me sapete come chiamarmi,
anche se dubito ci rivedremo tanto presto. Addio.
»
La sua figura si immerse nell'ombra, come
attraversando uno specchio fatto di buio.
Prima di chiunque altro, senza più nulla con cui divertirsi, l'egoismo abbandonò la scena.
 
Top
- Madhatter -
view post Posted on 8/6/2010, 17:20




CITAZIONE (Yomi @ 3/6/2010, 04:21)
« Eppure non la vedo così dispiaciuto, Cappellaio Matto. »

« Touché »

Il sorriso sornione del Cappellaio non vacillò nemmeno un istante mentre, con la spudorata affabilità che gli era propria, dava il suo assenso a ciò che l’Egoismo aveva compreso a colpo d’occhio: purtroppo, l’esito del torneo non era stato affatto quello che il Pagliaccio si sarebbe aspettato... ma non tutto era perduto.
La malevola furbizia tipica della sua razza, raffinata fino a più machiavelliche vette dalla sua mente arguta e sottile, l’aveva già aiutato da escogitare un valido
escamotage per ammortizzare le perdite e ritagliarsi anche in quella situazione una sorta di rimborso per tutta la fatica e l’impegno che aveva profuso nell’organizzazione dell’evento.

image
CITAZIONE (Yomi @ 3/6/2010, 04:21)
« E' vero: nessun vincitore e nessun premio, però sono comunque felice di essermi sobbarcata la seccatura di tornare di nuovo in questo piano. Dunque non ho altro da fare o da vedere.
Se avete bisogno di me sapete come chiamarmi, anche se dubito ci rivedremo tanto presto. Addio.
»

Salutò con un applauso la partenza della bambina dai capelli d’argento, che con quelle parole abbandonava la stanza svanendo tra le sue ombre, sebbene più che un omaggio per celebrarne il congedo, il gesto del Pierrot bianco e nero fu in vero rivolto ad intessere il suo ultimo gioco di prestigio; rimasto difatti da solo al cospetto del Re, come ogni commediante che si rispetti, seppe che era arrivato anche per lui -e per tutta l’invisibile Corte dei Miracoli che l’aveva seguito sul continente di Asgradel- il momento di uscire di scena.

In uno dei suoi tipici slanci d’amore per la teatralità e le pantomime, il Pagliaccio degli Inferi si esibì in un profondo inchino al cospetto del Sovrano, sfilandosi il cappello mentre intorno a loro il profilo della realtà sbiadiva facendosi sfuocato e le luce ambientale si offuscava divenendo sempre più sommessa, man mano che il nero vestiva ogni cosa; preso venne per il suo stesso corpo il turno di sparire, scomponendosi in un nugolo di farfalle blu, e successivamente anche la fibra stessa di quel mondo oscuro e fondo come il velluto si ricoprì di una ragnatela di candide crepe, e finì in frantumi con un suono cristallino di vetro che si infrange.

L’ultima traccia a svanire fu la voce.

« Al prossimo incontro, Maestà...! »


E tutto ciò che rimase fu il Re Che Non Perde Mai assiso sul Trono che non trema.

image

image
 
Top
4 replies since 1/6/2010, 22:56   396 views
  Share