Eternal Light ···· - Group:
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| Maledetta ragazzina, stupida ingenua poppante. Come poteva, lei, essersela cavata con un semplice contraccolpo dopo l’assalto di Maelstrom, di un essere tanto grande e potente? Lo sguardo dello spirito non sembrava, non poteva, tradire nulla più dell’estrema furia che già l’aveva consumato, ma un urlo provenne dalle sue fauci acquatiche spalancate, manifestando la sua frustrazione e il pericolo incombente. La minaccia che avrebbero subito i sopravvissuti. Un boato tanto potente da far tremare l’intero posto provenne dalla sua bocca. Quella mezzelfa si ostinava a combattere non un semplice avversario, ma il luogo stesso. Perché la sua volontà di raggiungere la Madre era così grande? Maelstrom non poteva condividere l’amore per quest’ultima così facilmente. No, non era ancora sufficiente, non ancora! Non aveva ancora dimostrato abbastanza. Una piccola ferita e un po’ di coraggio non erano nemmeno lontanamente sufficienti a conoscere tutto del Sorya, tutto di Velta. Le era già stato concesso di udire il suo canto, ma non avrebbe vinto tutto così facilmente. Non c’era posto per i viziati tra le fila del Clan.
Eppure, per un attimo, quel luogo non fu più in suo potere. Qualcosa si era insediato, qualcos’altro si stava insinuando. Gli stava venendo addosso. Una nuvola di corvi comparve, pronta a beccare i suoi occhi spalancati, colti dalla sorpresa. Quei volatili, neri come la pece, improvvisi quanto la morte cui da sempre erano legati, non avrebbero mai potuto portare l’oscurità a quel demone, no. Lui già la possedeva. Aveva visto troppe cose, vissuto catastrofi troppo grandi per avere davvero timore di un gruppo di uccelli. Si tirò indietro, ponendo le braccia enormi davanti al proprio viso, ma cadde all’indietro, come sospinto dalla grande forza del numero che gli si gettava contro… Grande forza? Non avevano effetto, non possedevano sostanza. Erano immateriali e pertanto non lo stavano colpendo. Allora… perché si era difeso sino a cadere sotto la loro minaccia? Cos’erano?
All’improvviso un dolore acuto ruppe l’illusione, una freccia passò attraverso di essa come spuntando dalla nebbia. Colpì il braccio alzato del gigante acquatico. Spruzzi d’acqua sgorgarono perpendicolari, come da una ferita, mentre l’arto destro cadeva immobile al lato dell’essere, come un ramo quasi privo di vita ancora attaccato alla pianta. Gli occhi sbarrati dalla sorpresa, per un attimo immobili, ripresero nuovamente a vorticare, ancor più furenti, non più rossi come tizzoni ma scuri come dei buchi neri, pronti a risucchiare con l’odio qualunque cosa avessero incontrato. Con l’arto sinistro ruppe di lato le altre due frecce che stavano arrivando, quasi fossero state semplici foglie. No, non si sarebbe fatto ferire ulteriormente da quell’esserino, dai suoi sporchi inganni. L’avrebbe pagata, avrebbe sanguinato. E non acqua. Il marmo bianco avrebbe assaporato il rosso del sangue di quella mezzelfa finché le stesse acque del Gorgo, dello spirito stesso, non fossero diventate cremisi. Soltanto allora sarebbe stato soddisfatto. L’onta sarebbe stata ripulita con l’onda di dolore.
Maelstrom appoggiò il braccio ferito al terreno tenendo quello che poteva essere un palmo rivolto a terra. Chiuse gli occhi per un attimo, come concentrandosi, per poi riaprirli subito dopo. Fissi sulla ragazza, si ridussero a una fessura adirata non appena la intravidero. Non solo la furia si nascondeva dietro quello sguardo, ma anche una sorta di sadico sarcasmo si poteva evincere dalla smorfia che assunse la linea della sua bocca chiusa. Degli zampilli cominciarono a sgorgare, a muoversi, dalla ferita gocciolante acqua, dirigendosi rapidamente verso l’avversaria, come se la passerella stessa avesse iniziato a sanguinare come lo spirito. Tuttavia quello era soltanto un assaggio di ciò che sarebbe seguito. Voleva andare oltre, la ragazza? Volare, superare il suo avversario? Forse non aveva capito contro chi si era parata davanti, non ancora. Tuttavia lui l’avrebbe accontentata. L’avrebbe fatta volare.
Nella breve attesa un urlo proruppe dalle fauci del mostro, parole disarticolate, prive di significato, come appartenenti a un linguaggio primitivo e atavico. Il viaggio della mezzelfa finiva qui. La passerella fu scossa dalle onde di suono, le acque si ritirarono un poco, anch’esse spaventate, mentre il boato cavernoso si diffondeva tanto prepotentemente da far rizzare i capelli a chiunque fosse stato lì intorno, spingendolo a scappare, a fuggire da quell’incubo infernale. Tuttavia non c’era più via di scampo. Lo zampillo stava per trasformarsi in un’imponente colonna d’acqua, più alta della sua stessa origine, da cui sarebbe stato quasi impossibile sfuggire. Una volta che la ragazza fosse stata travolta dal geyser, il gigante si sarebbe nuovamente gettato su di lei, come un corvo su un cadavere, per finire ciò che aveva iniziato. E la Madre sarebbe rimasta di Maelstrom. Soltanto sua.
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Stato fisico: danno Medio al braccio destro Stato mentale: Scombussolata, danno Medio Energia: 70% -20% -10% = 40% Passiva razziale sempre attiva; in più tieni conto di queste due del Talento Guardiano: CITAZIONE » Effetto passivo: la prima caratteristica dei possessori del talento è la capacità di ricorrere alle proprie difese anche quando ciò sembra implausibile, nel momento stesso in cui l'offensiva nemica pare sul punto di andare a buon fine. Abituati a combattere qualsiasi tipo di nemico, coloro che godono di questa abilità passiva ottengono la capacità di innalzare le loro tecniche difensive istantaneamente, senza alcun vincolo di tempo o concentrazione. Anche nel caso in cui si trovassero contro un attacco incredibilmente rapido o altrettanto inaspettato, sarebbero in grado di reagire comunque con prontezza, innalzando difese al proprio corpo che si formeranno con quanta più rapidità. CITAZIONE » Effetto passivo: con l'aumentare del potere del portatore, anche le sue capacità si acuiscono, risaltando persino fra gli utilizzatori dell'innata e rendendo le sue egide inviolabili da chiunque, indipendentemente dal numero di attacchi a cui devono far fronte. Se per un uomo normale, infatti, lanciare una difesa che protegga se stesso e gli altri risulta più impegnativo che castare una normale barriera, lo stesso non si può dire per coloro che sono nati sotto il segno del talento. Per loro qualsiasi difesa ad area avrà potenza pari al consumo impiegato per generarla; ciò permetterà loro di uscire indenni dalle schermaglie contro più avversari, così come da circostanze in grado di metterli altrettanto in pericolo. _ __ ______________ __ _ A livello di attive, considera una tecnica personale che causi danno psionico Medio e che incuta timore, e questa pergamena dello Sciamano: CITAZIONE Colonna d'acqua: Lo sciamano posa una mano per terra e genera sotto ai piedi del nemico un potente geyser. La tecnica ha natura magica. Il caster, poggiando appena una mano sul terreno, può far scaturire dal terreno sotto al nemico una colonna d'acqua di dimensioni ragguardevoli (diametro di cinque metri) che si solleverà in aria per molti metri. La tecnica verrà anticipata da una serie di zampilli che, partendo dalla mano del caster, raggiungeranno il bersaglio fino all'eruzione acquatica. Se particolarmente vicino, anche il caster sarà sbalzato via dalla tecnica. Essa è personalizzabile con qualsiasi liquido abbia caratteristiche identiche alla normale acqua. Causa danni Alti. Consumo di energia: Alto _ __ ______________ __ _ Come avrai facilmente immaginato, Maelstrom subisce gli attacchi rivolti, in particolare Stormo Illusione, che lo fa cadere, e una freccia inaspettata, che gli causa un danno Medio per via dell'effetto sorpresa. Para grazie alle CS aggiuntive, con la semplice forza fisica, le altre due, ma... reagisce. Inizia a creare la colonna d'acqua attraverso gli zampilli del braccio ferito - inutilizzabile, ma comunque appoggiabile almeno a terra -, e nel frattempo lancia un boato che causa uno psionico medio e incute timore. Subito dopo, quasi insieme all'attacco mentale, dovrebbe seguire la creazione della colonna d'acqua. Infine, Maelstrom si prepara a gettarsi sull'avversaria, a travolgerla di nuovo con il suo corpo, come nel turno precedente. Partiamo dicendo che il prossimo dovrebbe essere l'ultimo post e ti invito a finire bene ciò che hai iniziato. Posso già annotarti ora, prima del giudizio, che tre frecce sono troppine. Una è il minimo, due vanno bene, tre sono eccessive. Ci sto andando abbastanza pesante, a 'sto giro, per vedere come reagisci; non per astio personale, eh! Soprattutto perché ho concesso che fossi tu a iniziare a combattere, quindi vorrei vedere come gestisci i danni visto che un medio d'attacco era pochino. E non ti offendere per gli insulti all'inizio: sono detti da Maelstrom che è un antico guardiano dalla natura abbastanza... iraconda. Solo un pochino, però, eh! In realtà è un cucciolone, sotto sotto. :3 Perdona l'aspetto estetico dello specchietto, ma finché è chiaro preferisco non perdermi in minuzie estetiche per un personaggio le cui tecniche non sono così fisse. ^^'
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