Natzu Kao : L'inizio

Erano passate molte lune ormai dall'ultima scorribanda , Kao era a poche miglia da Waterdeep ormai , la vegetazione era accogliente , la giornata era serena e la carne di cinghiale sembrava perfino più buona. Era seduto li , tranquillo a godersi il suo succulento pasto , dopo aver decapitato la povera bestia con la sua fedele compagna. La testa del cinghiale poggiata su un abete , l'orco seduto poco più a destra divorava le carni della sua carcassa con voracità.
"Buono cinchiale. buono!"
Esclamò alzandosi in piedi e lasciando le rimanenze di quel povero animale sull'erba incolta. Il suo viaggio prosegui verso Waterdeep , con discreta tranquillità.
Il bosco cominciò a diradarsi , gli alberi sparsi qua e la cominciavano ad essere poco più alti di Kao e di li a poco sarebbero scomparsi.
Una lunga strada sterrata si frappone tra il bestione e i cancelli della città. Le guardie all'ingresso videro una piccola figura in lontananza. Figura che man mano cresceva sempre di più , finchè il colosso non gli si parò davanti. Le guardie erano terrorizzate e anche leggermente sbigottite. Non era solito che degli orchi si recassero a Waterdeep. Gli arceri sulle mura si allarmarono e cominciarono ad impugnare l'arco e la freccia , pronta per essere scoccata nel momento opportuno.
"Salve...che cosa sta cercando?"
Chiese la guardia al cancello senza nascondere il suo evidente stato di panico.
"Io , passare dal cancello."
"Ehm..."
La seconda guardia cittadina posta al cancello incrociò lo sguardo della prima , che non sapeva evidentemente come affrontare la situazione. Alla fine scelse di optare per il procedimento ordinario
Se vuole entrare , sono 10 monete d'oro.
"Io no oro , io entro , IO ENTRO!"
Il colosso cominciò a battere pugni sul petto , mentre gli arcieri cominciavano a puntargli contro le frecce colti dal timore di un attacco dell'orco.
Ma le guardie terrorizzate , gli concessero di entrare , naturalmente se l'orco fosse entrato in modo irruento , l'intera Waterdeep sarebbe stato in grado di abbatterlo , ma le due guardie sarebbero state abbattute a loro volta. Così decisero di farlo passare comunque , senza complicazioni.
"Vabene... metta una fi... firmerò io al suo posto , come si chiama?
Natzu Kao
Affermò il golia verde poggiando la sua manona sul petto dandosi qualche pacca.
Riuscì infine ad entrare. La città si presentava sotto forma di roccaforte stratificata , ogni distretto si trovava all'interno di cerchi concentrici , e il re era al centro , coperto dalle 4 mura che cingevano ogni distretto. I colori predominanti del luogo erano il bianco ed l'azzurro. Entrando nella città , sotto gli occhi sbigottiti e terrorizzati dei passanti , l'orco vide per puro caso una taverna , alché per mandar giu quell'obeso cinghiale che aveva appena ingurgitato , pensò bene di bere un boccale di birra. Magari anche più di uno. La taverna era piena , ed ovviamente tutti si girarono a guardare quella "brutta bestia" , come si sentiva vociferare tra i tavoli. L'oste non era solito servire colossi del genere , tanto che non riuscì neanche a parlare.
Birra , io birra.
La voce grossa dell'orco attirò le attenzioni dei presenti , compresa quelle di un elfo oscuro , conosciuto con il nome di Drittz.
Vi erano anche due bestioni , umani , alti all'incirca 2 metri che fissavano Kao con un aria minacciosa.
Al momento del conto , Kao non pagò , se ne andò tranquillamente , e i due lo assalirono. Il primo gli arrivò in carica per placcarlo e il secondo lo aiutò , Kao cadette su un tavolo riducendolo in mille pezzi , Con un movimento repentino di tutto il corpo li scaravento via e si alzò furioso , comincio a picchiare e a distruggere tutto , L'elfo oscuro nel frattempo si mosse silenziosamente , rubando l'ascia dell'orco e scappando via , le guardie cittadine e i soldati del re cominciarono a correre verso la taverna , mentre Drittz correva via , con Kao alle calcagna , un orda di soldati atterrò l'orco , con reti e armi di ogni tipo. Ed una di loro esclamò all'elfo.
Drittz Do'urden , è un piacere averla a Waterdeep , spero che questo bestione non le abbia dato troppi problemi!
Nulla che non potessi gestire , stia tranquillo
Ammise L'elfo con fare strafottente , mentre L'orco cominciava a ruggire il nome di Do'Urden ed intimargli minacce di morte.
Passarono due anni , ed una minaccio incombeva su Waterdeep. Degli esploratori , portarono la notizia spiacevole. Un orda di Orchi accompagnati da ogre e non morti stava per invadere l'intera cittadina ,, si vociferava fossero all'incirca 50.000 , tutta la città si armò per l'assedio , e i campioni del luogo , tra i quali Verminant , valorosa guardia di corte , Cecille strabiliante elfa arciera , e anche Drittz Do'urden , nemesi di Kao , abile ladro , cacciatore e combattente.
Visto che la mischia peccava di qualcuno che potesse competere alla pari con un Ogre , Natzu kao venne preso in considerazione per la battaglia. Gli esploratori si avviarono verso le celle. Kao era li dentro una cella senza grate , al buio piu totale , uno spiraglio di luce entrava solo da due buchi che le guardie utilizzavano per guardare il prigioniero , Kao era legato da circa 50 catene , con sopra più di una tonnellata di pietre che lo tenevano prono , schacciato contro il pavimento della cella. Il primo a parlare fu un chierico , che espose le vicende allo "sfregio verde" era cosi ormai che veniva conosciuto Kao nelle prigioni.
Salve... il mio nome è Kadd e sono un chierico di colle quercia e voglio farti una proposta di libertà
ELFO PRESO MIA ASCIA , MIA ASCIA!
Gridò con voce tonante l'orco inferocito mentre cercava invano di divincolarsi dalle catene che lo bloccavano
Un esercito di orchi sta marciando verso Waterdeep , e ci serve qualcuno forte come te per la nostra formazione di mischia , se ci aiuterai noi di libereremo , e sarai libero per sempre
Io libero , ma io voglio ascia!
Ascia , quale ascia?
Mia ascia , portata via da Do'urden , io voglio mia ascia , e voglio krikett!
Si può fare , ma prometti che una volta libero non ci squarterai come porci.
Prometto.
Do'urden acconsentì , L'ascia ritorno a Kao e un druido evocò una cavalletta che fu donata a Kao
UUUUH mia ascia!! Bello krikett! Io ora uccide elfo!
Devi promettere anche che non ucciderai Drittz , adesso è un tuo amico!
Io no amici , Krikett mio amico , posso uccidere orchi? Io uccide!
Ucciderai quanti orchi vorrai!
Kao mostrava gratitudine a quell'uomo che forse era riuscito ad accaparrarsi la sua amicizia. Arrivarono al campo di battaglia. E in formazione Kao fece un altra richiesta.
"Io rosso."
Il chierico non capì la sua richiesta , ma su suggerimento di Verminant si capì che l'orco voleva essere pitturato di rosso per l'imminente guerra.
L'orda di orchi arrivo e la guerra cominciò , Kao uccise parecchi orchi , ma alla fine perse i sensi per molto , molto tempo. La guerra era persa , Waterdeep distrutta. Kao si risveglio lontano da quel posto , si risveglio al Gorgo , territorio di iniziazione del Clan Sorya. Qualcuno lo portò li , ma chi!? Kao non penso neanche di chiederselo. Si alzò semplicemente e stranito si guardo attorno , confuso
la vista ancora leggermente appannata , voleva sapere della guerra , voleva sapere cosa era successo. Il krikett sembrava ancora con lui , e questo lo rendeva felice , ma Kao era un orco curioso e voleva sapere , doveva trovare qualcuno per chiedere.

Xandra fuoriuscì dal gorgo, aggraziata nelle lunghe vesti magenta che nascondevano le sue forme. Pareva un fiore sbocciato lì, in mezzo all'acqua nera e al marmo chiaro, e non sarebbe parso strano se a ogni suo passo delle rose dall'incantevole profumo fossero nate sulla sterile pietra. Questo, almeno, era ciò che la Guardiana pensava di se stessa. Attraversò la passerella per avvicinarsi all'orco, ma lasciò fra sé e lui qualche metro di distanza. Lo studiò per qualche istante con una smorfia in viso. L'odore che emetteva quel bruto era intenso e nauseante, quello delle carcasse lasciate a marcire al sole. La sua corporatura era imponente, gonfia in maniera innaturale, ma tutta l'attraenza di quel corpo scolpito veniva privata da quel suo viso bestiale e glabro a parte per la lunga coda di capelli alla sommità. «Vattene.» Sibilò a labbra strette all'orco. Si passò una mano fra i lunghi capelli rosa cercando di calmare il disgusto che le bruciava lo stomaco. «Questo non è un luogo adatto a un orco. Non ci sono bestie da cacciare, guerre da combattere... o qualsiasi altra cosa faccia la vostra razza quando non mangia o uccide. Torna sui tuoi passi.»

Kao non aveva grosse pretese , ne era solito essere attratto da delle umane di meravigliose fattezze , la considerava un essere vivente , nulla di più.
Quella donna gli si avvicinò con passo solenne , indicava eleganza e maestosità , cose a cui l'orco non era abituato , a meno che macellare fosse considerato elegante , la cosa più elegante che riusciva a fare era scuoiare capretti. Il bestione venne in ogni caso catturato dall'immagine dell'umana , era l'unica cosa che poteva mettergli le idee in chiaro dopo un lungo periodo di sonno. Ma le parole della ragazza non erano invitanti , l'orco si senti mancato di rispetto , attaccato , e il suo spirito bellicoso cominciò a far posto alla sua maldestra curiosità.
Io no va , tu vuole essere macinata come radici?
L'orco cominciò ad arrabbiarsi , e a sfoderare l'ascia , la teneva con entrambe le mani , con presa salda , robusta , poi continuò il suo sfogo
Io combattuto guerra! Valoroso Kao ucciso e poi dormito , e ora torno miei passi , torno miei passi sopra tuo gracile corpo!
Aktgluthugrot bigglogubuudargilgaglug lublublub!
Le strane parole brontolate alla fine potevano essere facilmente ricondotte a strani insulti orcheschi ,che il gigante esclamava con foga. Si avvicinò Alla donna con passo pesante , ogni passo lasciava intravedere delle striatura muscolari , una goccia di saliva scese senza trovare impedimenti dalla zanna destra alla roccia sottostante. Era accigliato , la coda sul petto e lo sguardo dall'alto verso il basso , una volta arrivato lasciò un sospiro talmente forte da muovere i bellissimi capelli della ragazza. Si aspettava che rispondesse alle provocazioni , e si aspettava un combattimento , una lotta da poco , secondo lui , era sicuro di poterla linciare in pochi secondi. Ora la guardiana , che arrivava si e no allo stomaco dell'orco , doveva scegliere tra l'assecondare la psicologia malata dell'orco , oppure risolvere le cose con diplomazia. Non che l'orco in questione ne capisca il significato , ma non tutti sono così folli da azzardare un corpo a corpo con un Orco gigante. Eppure quella donna non si era affatto intimidita , sembrava mantenere la posizione e guardare a viso aperto Kao. Ora la domanda rimaneva solo una , Stupidità o abilità!?

Fra le mani dell'orco baluginò la tozza lama di un'ascia, una di quelle grosse e affilate bipenni forgiate per abbattere uomini con la stessa finezza di linguaggio di colui che le impugnava. Il bruto colmò i metri di passerella che lo separavano da Xandra con gli occhi contratti per la rabbia, sfondando il muro invisibile che la Guardiana aveva sperato di mantenere fra sé e il selvaggio. La donna strinse le mani a pugno con forza fino a che non sentì le unghie perforarle i palmi, ma non ebbe nessun'altra reazione. L'aria si riempì dell'odore nauseabondo dell'orco, del suo alito, degli escrementi ancora appiccicati alle sue terga. Xandra trattenne il fiato. Una mosca, sì, una mosca schifosa e grassa, di quelle che si accoppiano sulle feci delle mucche, questo era l'orco. L'immagine riuscì ad allontanare un poco la sensazione di nausea che aveva allo stomaco. «Mi rovini l'acconciatura.» Mormorò con le labbra strette, e così dicendo si sistemò una ciocca di capelli che le passava sulla fronte mettendola a riposare su una tempia. Avrebbe voluto urlare, trafiggerlo con le fasce affilate fino a che non fosse rimasta di lui una palla di carne informe, ma si limitò a distogliere lo sguardo e a fissarlo sullo spumeggiare delle acque nere del gorgo. «Credi veramente che le tue parole contino qualcosa? Che tu mi faccia paura? Sbagli. Ho visto giganti. Ho visto draghi.» Lo scrutò con la coda degli occhi lanciandogli uno sguardo ostile. «Tutti molto più educati e puliti di te.» Un sorriso, solo un istante, poi la nausea fece tornare greve l'espressione di Xandra. «Dimostrami di valere qualcosa di più della tua puzza e delle tue parole, e forse potrei lasciarti passare.»