Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Nightmare

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Maktub
view post Posted on 29/3/2014, 20:51




Si svegliò di soprassalto, fradici gli stracci che aveva addosso, sbiancata in faccia, ansimando profondamente per riossigenare il metabolismo dopo lo stato di anossia. Un’ altra volta quell’incubo. Ormai erano diverse notti che non dormiva a causa della donna offuscata che appariva tutte le notti nei suoi sogni.

Vieni da me. Ti sto aspettando.

Ininterrottamente, notte e giorno udiva quei sussurri melodici percorrerle il sonno e la veglia. Non capiva perché lei, non capiva cosa voleva quella voce, dove voleva condurla. Si sentì male, la nausea le stava salendo come un pugno allo stomaco. Non resistesse e si scostò portandosi col busto fuori dal letto barcollante e vomitando il suo dolore. Sputando i residui del rigurgito, decise di non poter andare avanti così. Da troppi giorni non aveva pace per i bisbigli che rimbombavano nella sua testa, per lo stato di confusione, di nausea, aveva addirittura cominciato ad avere allucinazioni.
Oscar la guardava con i suoi occhioni verdi colmi di compassione, accucciato affianco a lei sulle lenzuola sudice. Avrebbe voluto aiutarla, ma non poteva fare altro che starle vicino, chiedendole con lo sguardo come e perché stava in quel modo.
Si sedette sul bordo del letto, inspirando aria a pieni polmoni. Guardò fuori dalla finestra la luna su uno sfondo di cielo coperto da un sottile strato di nuvole plumbee rischiarate a malapena dai bagliori dell’alba imminente. Non le piaceva stare così. E a chi mai sarebbe piaciuto? Sapeva che avviarsi verso una meta non ben definita sarebbe stata una follia. Ma nei suoi incubi continuava a mostrarsi quella donna, che dalla cima di una torre coperta da polvere e fiamme la chiamava con una nenia sibilante alternata a urla terrificanti. Aveva paura, odiava non conoscere il motivo delle sue apparizioni, ma soprattutto odiava il suo stato psicofisico che ormai da giorni si era ritrovata a sostenere.
Ma certo non aveva nessuna intenzione di tornare indietro, tra bottiglie di vino vuote e continue risse da osteria in cui rimaneva sempre invischiata. Dorak, non lo voleva più vedere. Uomo insulso e senza cuore.

Avanti, vieni…ti conduco io…

Forse per sconfitta, forse per speranza era uscita dalla locanda che le aveva dato un tetto sotto cui dormire per quella notte e si era messa in cammino. Seguiva la voce, seguiva l’istinto e il dolce sollievo della brezza dell’alba che per un attimo le fece dimenticare la stanchezza e la debolezza. Ma la cantilena non cessava.
Dalla sua spalla Oscar le strusciava sul collo il pelo morbido in segno di affetto. Piccolo esserino, unico suo vero amico. Ripartivano assieme, alla volta di un altro viaggio che come sempre non sapevano come si sarebbe concluso, comunque vicini.

Facendosi largo tra quelle voci diaboliche, la ragazza ricondusse il tormento al ricordo di una visione avvenuta dopo essersi dissetata con l’acqua di un pozzo. Le increspature dell’acqua sempre più flebili avevano riconsegnato ai suoi occhi la sua immagine riflessa. Dietro ai sui contorni sempre più nitidi, però, era apparsa una figura aleatoria, eterea, dai lineamenti delicati, femminili. Lo scatto improvviso e spaventato che aveva fatto voltandosi, era risultato inutile, perché dietro di lei c’erano soltanto i bambini che giocavano nella piazza. Il caso vuole che da allora i suoi tormenti avevano avuto inizio. Coincidenza?

Dopo gli incubi delle notti precedenti e le canzoncine che infestavano logorroiche la sua testa, non aveva potuto fare altro che ripensare alle fantasticherie che gli uomini ubriachi nelle osterie raccontavano alle loro accompagnatrici, per far scorrere un piccolo brivido di paura lungo le loro membra e avvicinarsele in cerca di consolazioni lussuriose. Fantasticherie legate allo sprofondamento di terre, disperazione di uomini, incendi e chiamate dall’aldilà in ricordo di un evento che non potrà mai essere dimenticato.
Colin non era superstiziosa, ma non sapeva a cos’altro ricondurre il suo malessere. Che sia una di quelle voci leggendarie a tormentarla? La chiamata di quella donna, Velta, che dalla città in rovina urla a squarcia gola in cerca di aiuto per ricostruire il suo Clan? Non poteva averne certezza.
Nel tentativo di scacciare quei richiami cadenzati, tirò fuori l’armonica che teneva infilata nel giubbotto di pelle nera e, socchiudendo gli occhi, cominciò a suonare qualche melodia che solitamente la aiutava a distendere i nervi e a dimenticare il suo odio per il passato.

Dai, avanti, avvicinati.

Niente. Non serviva fottutamente a niente. Quella voce continuava a manifestarsi imperterrita nella sua mente. Non un attimo di sollievo. Si inginocchiò sull’erba secca, prese la testa fra le mani e cominciò a scorrere la prima lacrima di disperazione.
Oscar, aiutami.
Arrampicandosi sulla sua maglia sgualcita, l’animaletto sfregò il musetto umido sul mento della padroncina bagnato dal pianto.
Fece per rialzarsi e nel momento in cui tolse le mani dal viso, si accorse che in fondo alla valle nubi scure vorticavano in cerchio sopra i pini e il groviglio di piante spinose, lasciando intravedere dei bagliori cerulei che dai nembi si concentravano in un punto al centro della boscaglia.
Rumore di acque in tempesta fu quello che l’udito finissimo di Colin riuscì a riconoscere.
Si incamminò e si avvicinò cautamente alla selva, tagliando con i pugnali, che solitamente teneva infilati nelle fodere sui fianchi, i rami taglienti che le sbarravano la strada. Il cuore tambureggiante, il silenzio dei suoi passi e in lontananza il volteggiare circolare di onde scure. Giunse alla riva e una ricchezza di sensazioni investì i suoi sensi: odore di muschio, sapore dolciastro nell’aria che dava il voltastomaco, un vento gelido e tagliente fendeva il viso sporco della ragazza, contribuendo a raggrinzire le sue labbra screpolate. Davanti a lei un vortice nero e schiumoso non dava idea della sua profondità. Al centro di esso, una lunga passerella di pietra bianca, velata da un sottile strato di nebbia, lo attraversava senza lasciar intravedere la fine.
 
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view post Posted on 4/4/2014, 19:53
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Nightmare
I



Emerse dalla nebbia, splendida come sempre, accompagnata da dolci sussurri di infanti. Percorse la passerella con calma, avvolta nel suo meraviglioso vestito bordeaux. Un motivo floreale era ricamato sul pregiato tessuto, petali candidi come le lunghe bende che avvolgevano le sue braccia. Squadrò la giovane giunta a riva, che osservava innocentemente le spire del Gorgo dinnanzi a sé. Non si preoccupò delle sue vesti così bizzarre, del batuffolo di pelo sulla sua spalla o di qualsiasi altra cosa. Non le importava. Le riservò un sorriso di circostanza, più simile a una smorfia dipinta su una maschera di porcellana, che a un reale segno di cortesia. Si fermò poi nel punto in cui la passerella incontrava il terreno erboso, senza avvicinarsi troppo alla ragazza. Le importava soltanto allontanarla da quel posto, prima che si pentisse di essersi spinta così in là. Ma sapeva che quasi sicuramente le sue indicazioni sarebbero state vane.


«Oh, che disgrazia!» si finse addolorata, chinando il capo e congiungendo le mani dinnanzi al petto. «Hai forse smarrito la via? Lascia che ti guidi mentre torni sui tuoi passi, lontano da questo luogo infausto e pericoloso. Troveresti soltanto desolazione.» disse, senza mentire davvero. Xandra non nutriva false speranze: le sue parole sarebbero state vane. Poteva quasi udire le voci che tormentavano la mezz'elfa, il canto di Velta e il timore che esso suscitava negli animi. L'Inquisitrice, la più potente dei guardiani, era un tutt'uno con Lei, e nessun capriccio di quel volere sovrannaturale e incomprensibile le sfuggiva. Lo stesso volere che persuadeva persone di ogni genere a partire di punto in bianco, dirette verso una meta sconosciuta e pericolosa.

Avrebbe dovuto dimostrare di essere diversa da tutti quanti gli altri,
affinché l'Inquisitrice la giudicasse degna.


CITAZIONE
Benvenuta su Asgradel, conterranea! Sarò io ad accompagnarti in questa breve scena di gioco, che vedrà il tuo pg confontarsi con il guardiano da me scelto. Al termine dell'arrivo, che consisterà anche in un breve combattimento, esprimerò un giudizio complessivo nei tre parametri fondamentali di valutazione, ovvero Scrittura, Strategia e Sportività. Nel caso ti dimostrassi particolarmente meritevole, potrò promuoverti seduta stante a energia gialla o persino verde, ma in ogni caso riceverai una somma di gold che ricompenserà le tue fatiche.

Cercherò di essere puntuale nelle risposte, e non stupirti se esse risulteranno poco sviluppate: sono pensate per essere chiare e rapide, in modo da permetterti di giocare nel modo più confortevole possibile. Tu non hai limiti di tempo per postare - è buona abitudine però avvertire, se sai già che per un lungo periodo di tempo non ci sarai, per evitare che l'arrivo venga chiuso erroneamente - perciò impegnati al massimo e prenditi tutto il tempo per scrivere!

Questo link porta alle schede dei guardiani, e in particolare a quella di Xandra, colei che ti si para davanti nel post. Se vuoi leggila: potrà esserti utile. Bando alle ciance: incominciamo. Buona fortuna!
 
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Maktub
view post Posted on 11/4/2014, 21:49




Era lì. China ad osservare la sua immagine increspata che le rimandava quell’acqua torbida e scura. A vederla sembrava quasi petrolio, tant’è che Colin fece per allungare la mano con ancora impugnato il pugnale per sondare la consistenza di quella materia così apparentemente diversa. Nell’altra mano, l’arma gemella.
Provava una serie di sensazioni mai percepite prima.

Si sentì curiosa, ma allo stesso tempo indecisa.
Speranzosa, ma allo stesso tempo tesa.
Euforica e allo stesso tempo spaventata.

L’odore di bosco e il sibilo del vento le invadevano i sensi facendola rilassare. Ma la turbolenza malefica del vortice le trasmetteva rancore e un odio represso che sentiva di dover sfogare. La mezzelfa era cresciuta con la rabbia nel cuore, urtata all’idea di essere stata trovata tra le pozze sul ciglio di una strada, tormentata dal desiderio di sapere chi fosse, furibonda per essere stata abbandonata e lasciata in balia di un buffone come LUI. E lo specchiarsi in quel nero bacino,indomabile, non faceva che accentuare tutto il risentimento, lo sdegno, l’ira che aveva sempre provato a sopprimere.
La voce che da tempo le perseguitava dolorosamente la mente ora non era altro che un leggero cantilenare in lontananza, come se qualcuno stesse sussurrando una dolce ninna nanna. Spontaneamente socchiuse gli occhi e si lasciò prendere da quel momento di introspezione. Quanto avrebbe voluto addormentarsi tra le parole, le carezze, i baci di una vera madre. Mentre pensava al desiderio di dare e ricevere amore, gustandosi il dolce e l’amaro di quel luogo fuori dal comune, una voce spezzò l’aria.
FU L'INFRANGERSI DI UNO SPECCHIO DOPO UNA LUNGA CADUTA.
La ragazza ritrasse furtivamente la mano che aveva sfiorato le acque e si eresse di scatto spalancando gli occhi. Istintivamente strinse la presa sui gemelli elfici.

L’immagine di quel luogo ameno e insieme indemoniato fu immediatamente interrotta dalla figura che le si stagliava davanti. Un corpo curvilineo, avvenente, dalla pelle chiarissima. Coperta da un vestito bordeaux con intarsi floreali, i capelli neri fluenti e sciolti, carezzati dal soffio del vento, ondeggiavano come infiniti serpi sottili. Lunghi nastri decorati e setosi le avvolgevano le braccia. Una bellezza apparentemente senza tempo. Sembrava l’incarnazione della seduzione se non fosse stato per quello sguardo così indecifrabile e indagatore, quel ghigno così beffardo e menzognero.
Forse perché assorta così profondamente nei suoi pensieri, forse per il forte brusio in sottofondo generato dal gorgo o forse per entrambe le cose, la ragazza non si era minimamente accorta di quell’ arrivo, nonostante il suo udito ipersensibile.
La donna si era fermata a una certa distanza dalla vagabonda, dopo aver percorso la marmorea e candida passerella. La sua voce risultò delicata, sensuale.
Portandosi le mani al petto la donna la invitava compostamente ad andarsene da quel luogo sventurato e pieno di insidie, offrendosi di guidarla sulla strada del ritorno.

Mi prendi per il culo? Giorni e giorni passati a sopportare quella stupida voce che mi ha portato a tanto così dalla follia ed ora, che finalmente mi sono decisa ad assecondarla, tu mi dici di andare via?Certo, come no. Questo il pensiero di Colin.
Era evidente che quella figura dall’aspetto così attraente era lì per un motivo. Trasmetteva una leggera soggezione come se la perfezione somatica e la pacatezza del suo atteggiamento fossero in grado di incantare e render vuota e fragile la mente. Accompagnata da un lieve vociare di bambini, la nuova arrivata la stava invitando ad andarsene. Perché? Cosa nascondeva di così terribile?
E Colin? Perché avrebbe dovuto ascoltarla? Già la donna l’aveva infastidita dicendole di tornare indietro. E poi, in fin dei conti, proprio quelle parole pronunciate in maniera così rilassata e teatrale l’avevano altresì incuriosita. Anzi, sembrava quasi che sotto quella frase convenevole si celasse un invito a restare. Dopotutto la mezzelfa cosa aveva da perdere?? Nulla, decisamente nulla. Piuttosto aveva bisogno di una svolta. Un cambiamento. E chissà che quella figura dall’insita duplicità non avesse potuto procurarglielo.
La coda di Oscar le circondava la parte dorsale del collo in modo da crearle una simil collana aperta anteriormente che mostrava da un lato il pomposo pon pon marroncino e dall’altro il corpicino paffuto dell’ animaletto. Era palesemente spaventato, tant’è vero che quando il suo sguardo e quello della padroncina si incrociarono, lui si rifugiò nel giubbotto strappato di lei.
Tutto si era fermato, il cuore batteva forte, le mani sudate, i respiri volontariamente controllati per non lasciar trapelare l’ansia e il nervosismo che quell’interruzione le aveva instillato.
Si portò all’indietro i capelli che le erano scivolati davanti agli occhi smeraldo. Si schiarì la voce con la speranza di reprimere un eventuale segno di incertezza. E chinando di poco il capo a lato si lasciò sfuggire uno spavaldo

Tu credi? Dici che dovrei tornare indietro dopo essermi spinta fin qui?? Eppure sono stata insistentemente invitata a venire.


Energia residua: 100%
Condizioni fiche: Ottime
Condizioni mentali: spaventata, ma determinata
Note: Ciao! Piacere mio! Spero di non essere stata noiosa e incomprensibile..


Edited by Maktub - 11/4/2014, 23:13
 
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view post Posted on 15/4/2014, 11:34
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Nightmare
II




Lo sguardo di Xandra mutò completamente, passando dall'espressione di falso compatimento fino a un sorrisetto sadico e beffardo. I suoi occhi maliziosi si assottigliarono, e la voce divenne simile a quella di una serpe. «La stessa storia!» sbottò con aria infastifdita, muovendo qualche passo verso la radura e avvicinandosi alla ragazza. «Sei davvero così presuntuosa da pensare che qualche voce basti a meritarla?» continuò.
Parve calmarsi, poiché abbassò lo sguardo e congiunse le mani. I lunghi capelli corvini le ricaddero davanti al volto, nascondendo il ghigno malevolo che lo attraversava. Solo a quel punto la ragazza avrebbe ricominciato a sentire le stesse voci che l'avevano tanto perseguitata, ora più lontane ma anche più sinistre di prima. Esse provenivano direttamente da Xandra, anche se Colin non poteva averne la certezza. La guardiana stava preparando la mezz'elfa a fronteggiare la realtà dei fatti.


Le voci si chetarono di punto in bianco. «Che ti piaccia o no, queste voci non ti abbandoneranno mai. Ti condurranno lentamente alla pazzia, se tenterai di ignorarle. Ti costringeranno a farla finita, in qualche modo. Esse sono più di un invito, più di una condanna... sono una prova» chiarì la donna, con una voce di nuovo suadente e gentile. Lentamente srotolò le fasce che le avvolgevano gli avambracci, calando sulla fredda terra i due medaglioni bronzei. Il tessuto bianco ondeggiava dolcemente al vento, mentre Xandra si preparava all'inevitabile. «L'unico modo perché se ne vadano è dimostrare a me e a Velta di essere degna della chiamata. Sei stata prescelta, sì, ma questo non basta. Dimostra a me, Xandra von Romyel, di essere forte. E poi sarai libera».

Corpo - (illeso)
Mente - (illeso)
CS - 2 (intelligenza)
Energia - 100/100


Abilità Passive
• Non sviene sotto il 10% delle energie (passiva Arazziale umana).
• Per lanciare le illusioni Xandra non ha bisogno di muoversi o parlare (talento, livello 1).
• Capacità di mutare tono, volume e provenienza della voce a proprio piacimento (talento, livello 2).
• Ammaliamento psionico in grado di distrarre leggermente chiunque si avvicini a Xandra, tramite incessanti voci e melodie (abilità personale passiva).

Abilità Attive
/
/


Ecco lo specchietto, in modo che tu possa prendere da subito in considerazione le passive di Xandra. In questo post la guardiana modula leggermente la sua voce, e per qualche istante utilizza le voci che è in grado di emanare. Non appena (se) ti avvicinerai, riprenderanno. Xandra ha spiegato le sue particolarissime armi (il tessuto che le avvolge le braccia) ma ovviamente non le utilizza.
Ora sei libera di continuare il dialogo o attaccare, seguendo l'invito di Xandra a dimostrare di essere degna. Buona scrittura! (:
 
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Maktub
view post Posted on 20/4/2014, 11:26




Cavolo. Di nuovo quelle voci. In lontananza, ma comunque ancora loro. Non ci voleva, ora. La sconosciuta si faceva sempre più minacciosa e la rievocazione di quel tormento non giocava certo a suo vantaggio.
Sembrava che la donna avesse preso come una sorta di sfida le parole della ragazza. Il suo sguardo si era assottigliato, ma non per questo era meno focalizzato e penetrante, le sue labbra avevano lasciato intravedere un sorrisetto derisore e minatorio.
Colin era in allerta, pronta ad aspettarsi qualsiasi mossa dalla donna, la quale si era fatta più vicina, a pochi metri da lei, oltrepassando il limite imposto dalla passerella e fermandosi sul terreno, più prossima alla boscaglia che al lago oscuro. Sembrava farsi più pericolosa del previsto.
Dopodiché si rivolse alla ragazza con fare superiore, come se si fosse aspettata una tale risposta, e accennò alla voce femminile che aveva ricominciato ad assediare la mezzelfa. Come sapeva di quella nenia assordante che le accecava la mente?
Eppure, dopo le sue parole, i sussurri svanirono improvvisamente. Colin si sentì subito sollevata, ma la tensione e il timore di un attacco imminente non la lasciavano andare.

Spesso aveva combattuto contro uomini molto più grossi di lei, stregoni, alle volte con qualche orco. Questo perché, per colpa di Dorak, molte volte si erano trovati in determinate situazioni che non permettevano nessun compromesso: Dorak che sfilava il sacchetto pesante d’oro dal cinturone di un qualche mercenario; Dorak che, lasciato andare dall’alcol, ci provava con qualche bella donna che, in realtà, era in compagnia di qualche cavaliere armato; Dorak che rompeva bottiglie di vino in testa a certi orchi anch’essi inebriati dal potere delle botti. E per non sbagliare quel guastafeste le aveva insegnato qualche mossa efficace per poter affrontare quei malcapitati, in vista di quel tipo di inconvenienti che erano all’ordine del giorno, per evitare così di doversi sbattere da solo contro i suoi avversari. Sciocca lei che stava al suo gioco. Eppure quelle risse da osteria l’avevano predisposta a mettersi in guardia contro chi aveva davanti.
Aveva anche ucciso, qualche volta, per necessità. Era pericoloso il mondo, là fuori.

La donna si era fatta ora più sciolta e ammaliante, quasi avesse bisogno di controbattere a tono per tornare ad assumere la compostezza iniziale. La minacciò, però, dicendole che quelle nenie non l’avrebbero mai abbandonata finché non l’avessero portata alla pazzia o peggio, se le avesse ignorate. Quest’ultima affermazione allarmò ancora di più Colin, costringendola ad assumere un atteggiamento più sicuro e attento.
Infine, la donna con l’abito a fiori l’aveva invitata a dimostrare di essere degna di lei, Xandra von Romyel, e della chiamata di Velta. Nel caso di successo avrebbe finalmente scacciato il suo tormento.
Nell’udire l’ultimo nome la vagabonda capì che i suoi dubbi su quelle voci, sulla torre, sul Clan, sulla città distrutta erano fondati. Come se non bastasse la donna si lasciò cadere dalle braccia i due nastri decorati che toccarono terra poggiandosi sui due pesetti bronzei presenti alle estremità.
Non servì aggiungere altro perché Colin si sentisse salire calore da tutto il corpo, pizzicata sulle mani dall’energia che si stava accumulando in lei. Assecondata dal suono di quella sentenza, arroventata dal desiderio di cacciare Xandra, bramosa di mettersi alla prova davanti a Velta, speranzosa di non venir più assoggettata da nessun tipo di voce eccetto la propria.

Diamo il via alle danze.
In particolare sapeva di puntare sul suo punto debole: la sua infinita bellezza. Colin non permise alla donna di accorgersi del suo attacco, se non nel momento in cui il volto, le braccia, le gambe e tutto il corpo della guardiana si copersero di grosse bolle dermali violacee, simili ai marcescenti bubboni della peste, che crescevano a vista d’occhio. Avrebbero colpito i suoi organi interni, oltre che a corromperle la mente, indebolendola e confondendola. Colin approfittò dell’effetto che avrebbe sortito l’ attacco per sferzarne subito un altro e infierire sui risultati del primo. Le sue labbra carnose si socchiusero, lasciando uscire tra lingua e denti un breve e leggerissimo sibilo, simile al suono che provocherebbe una freccia lanciata a centinaia di chilometri orari affianco all’orecchio di un avversario. Tanto impercettibile, quanto catastrofico. Esso avrebbe scatenato un flusso di energia capace di penetrare l’anima del suo bersaglio, logorandone la psiche, smussando la sua reattività. Il dolore sarebbe stato lancinante, intenso, come se una palla di energia stesse per scoppiare dall’interno. Avrebbe, letteralmente, sputato l’anima.
Colin non sottovalutava la forza della sua avversaria. Con gli anni passati a vedere e affrontare duelli si era magistralmente resa conto che chiunque riserba sempre un asso nella manica. Sempre. Quindi perché non dargli nemmeno il tempo di estrarlo?
Per questo preferì non rischiare e servendosi dei due attacchi consecutivi che l’avrebbero probabilmente come minimo stordita, per non dire di peggio, ne scagliò pochi secondi dopo un altro, più semplice, ma non meno efficace, se fosse andato a buon fine. Senza nemmeno muovere un passo la ragazza accumulò tutte le energie nel braccio destro, lanciò un breve, ma delineato sguardo alla gola della guardiana e senza ritegno lanciò con estrema precisione il pugnale elfico, allontanandolo al gemello ancora impugnato nella sinistra.
E stette a vedere.

Energia residua: 60% (-20 -20)

Condizioni fisiche: Illesa [Leggermente affaticata per il dispendio improvviso di energie]

Condizioni mentali: Agitata, in attesa

CS: 1 Destrezza

Abilità attive:
- Corruzione Magica: Il mago trasferisce il proprio potere arcano nel corpo dell'avversario, corrompendo il suo sistema circolatorio e infliggendo un danno che viene diviso tra mente e bersaglio.
La tecnica ha natura Magica. Il caster lancia la tecnica con l'intenzione di danneggiare e corrompere la parte interna del corpo del proprio nemico. La corruzione può assumere un aspetto a scelta del caster (vene gonfie, sangue che muta colore, segni/tatuaggi sulla pelle sono solo alcuni esempi) e oltre a questi danni è in grado di infliggere anche una forte sensazione di confusione e debolezza alla mente del proprio nemico. Il danno risulta suddiviso in un Medio alla mente e un medio al corpo del bersaglio.
Consumo di energia: Alto

-Squarciare l'anima: Il mago usa il proprio potere per logorare l'avversario, colpendolo nella psiche e ottundendone le capacità.
La tecnica ha natura Psionica. Il mago colpisce l'avversario, infliggendogli sia un danno Medio psionico che una diminuzione di 2 CS. Il modo in cui la tecnica viene inflitta potrà essere descritto a sua discrezione (tramite lo sguardo, a contatto oppure tentendo il braccio e indicando il nemico sono solo alcuni esempi).
Consumo di energia:Alto

Abilità passive:
- Sensi sviluppati: udito finissimo [razziale mezz’elfa]
- No smell no noise: Colin non produce nessun rumore e nessun odore [passiva Talento Assassino I ]

Riassunto:
Allora, che succede? Colin si fa sotto! Non risponde nulla alla guardiana se non usando la pergamena che le permette di danneggiare il corpo e corrompere la mente dell’avversaria. Questa si manifesta con grandi bolle scure sulla pelle. Prima ancora di vedere l’effetto del primo, sferza subito un secondo attacco, che colpisce l’anima quasi dovesse esplodere internamente. Infine un attacco fisico, che si attua lanciando con la destra il pugnale dritto dritto verso la gola di Xandra. Tocca a te! 
 
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view post Posted on 23/4/2014, 18:18
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III




Non servirono altre parole per convincerla a dar prova di sé - Xandra ne fuero davvero lieta - ma quando un dolore che non riuscì a localizzare cominciò a divorarle corpo e mente, comprese che non era il caso di sottovalutare la mezzelfa. Dovette infatti concentrarsi più del previsto per bloccare la violenta intromissione della mezz'elfa ai danni della sua mente. Forte della lucidità riacquistata con il sudore, Xandra riuscì a scorgere in tempo il pugnale, scagliato con un rapido movimento, evitandolo prontamente. Esso sfrecciò accanto al suo orecchio, attraversando la sua chioma nera e rovinando alcune ciocche. Questo no, non poteva permetterle di farlo.
«Tu, insignificante e sporca...» disse, percependo però un fastidio alla guancia destra, come se la sua pelle in quel punto fosse improvvisamente rinsecchita. Portò una mano al volto, alzando il braccio ormai libero dalle fasce, ma si pietrificò nonappena vide le enormi bolle marcescenti da poco apparse sulla sua pelle. Il suo volto, così deturpato... La colpa era di quella mezzosangue, ne era certa. L'improvvisa consapevolezza di esse diventata innegabilmente orribile spense ogni barlume di lucidità nella sua mente.


Dopo un urlo atroce la guardiana congiunse le mani davanti a sé, e dai palmi partì un grosso proiettile scuro, diretto al volto della ragazza. Magia dell'odio, nata per distruggere: quello era il suo desiderio ultimo. Non ancora minimamente contenta, Xandra si fiondò in avanti, mulinando le due fasce in ampie circonferenze e dando libero sfogo alle voci che la accompagnavano. Agì con freddezza e crudeltà, nonostante fosse completamente preda dell'ira: riusciva infatti a mantenere il suo cinismo persino in quello stato. Sferrò il primo colpo col medaglione, mirando all'alzetta delle tempie. Esso fu subito seguito dal secondo, tanto imprudente quanto letale: come la corda che viene avvolta a una trottola, la fascia avrebbe ghermito la mezz'elfa, lacerandola. Xandra avrebbe poi strattonato il nastro verso di sé, al fine di far penetrare il tessuto nelle carni dell'avversario.
Avrebbe imparato a portarle rispetto, poco ma sicuro.

Corpo
piaghe su tutto il corpo, danno medio
Mente
danno medio da confusione
CS - 2 (intelligenza)
Energia - 70/100 (-20, -10)


Abilità Passive
• Non sviene sotto il 10% delle energie (passiva razziale umana).
• Per lanciare le illusioni Xandra non ha bisogno di muoversi o parlare (talento, livello 1).
• Capacità di mutare tono, volume e provenienza della voce a proprio piacimento (talento, livello 2).
• Ammaliamento psionico in grado di distrarre leggermente chiunque si avvicini a Xandra, tramite incessanti voci e melodie (abilità personale passiva).

Abilità Attive
Abilità personale, difesa psionica generica a consumo variabile. Xandra prosciuga le sue energie, schermando la sua mente dagli attacchi esterni e donandole qualche attimo di estrema lucidità. (alto)
Proiettili neri:il negromante allunga il palmo della propria mano contro l'avversario, generando una serie di sfere di energia negativa che si schianteranno contro di lui, bruciandolo e danneggiandolo. La tecnica ha natura magica, elemento sacrilego. Il caster lancerà un'emanazione energetica sotto forma di piccoli proiettili contro il proprio avversario, che lasceranno sulla vittima una serie di ustioni nei punti colpiti. A seconda della personalizzazione è possibile modificare la forma, il colore e l'aspetto della manifestazione. Con un solo slot è possibile lanciare una scarica di numerosi colpi contemporanei, ma la loro potenza totale sarà Media. Contro avatar di stampo angelico la potenza è Alto, contro avatar di stampo demoniaco la potenza è abbassata a Basso. Consumo di energia: Medio




Xandra subisce la corruzione, con tutto ciò che essa comporta, ma evita la tua seconda tecnica tramite una difesa psionica a consumo alto. Grazie all'attimo di chiarezza che la tecnica comporta, e il numero maggiore di CS, schiva il tuo pugnale che le sfreccia tra i capelli.
Accortasi delle sue condizioni estetiche, si infuria: ti scaglia addosso un solo proiettile nero della grandezza di un pugno, dritto al volto, e fa mulinare entrambe le sue fasce: nel primo attacco mira a colpirti con il piombino, mentre con il secondo vuole ferirti tramite lo speciale tessuto (le dinamiche di questo attacco sono simili a quando si vuole far girare una trottola, per capirci). Restano ovviamente due normali attacchi fisici portati a due CS.
Continuiamo, scusa il leggero ritardo!
 
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Maktub
view post Posted on 4/5/2014, 17:22




Solo uno dei suoi colpi era andato a buon fine. E questa non era una buona cosa.
Aveva davanti una donna malformata, pullulante di gigantesche bolle violacee su tutto il corpo. E arrabbiata, molto arrabbiata. Beh, dopotutto Colin sapeva che sarebbe andata incontro a un’ira funesta rovinando quel bel faccino così sicuro di sé. Xandra era riuscita a sottrarsi a quel simpatico giochetto che Colin le aveva sottoposto cercando di infilare dentro il suo corpo un’energia che le avrebbe distrutto le budella. Peccato, le avrebbe fatto molto male.
Inoltre si era accorta all’ultimo secondo del pugnale che la mezz’elfa le aveva scagliato contro schivandolo prontamente, pur se lanciato con estrema velocità e precisione. Le era sfrecciato affianco sfiorandole l’orecchio e tagliando solo dei sottili ciuffi corvini. Non male. Dopotutto era una guardiana, che si aspettava Colin?
La vagabonda fece appena in tempo a rendersi conto delle difese messe in gioco dalla donna, ma non riuscì ad accorgersi del proiettile nero che era scaturito dalla rapida congiunzione delle mani dell’avversaria, il quale si era fulmineamente scagliato contro il suo volto.
La colpì, centrando la guancia sinistra.
Si impose di resistere alla tentazione di portare le mani al volto, l’occhio sinistro lacrimante. Nonostante il bruciore lacerante, la ragazza si era mossa subito fuori dalla portata della sua avversaria con un movimento impercettibile, senza rumori né spostamenti d’aria, in modo da evitare ulteriori attacchi. Nello sferzare un contrattacco, infatti, Xandra si era lanciata in avanti, vorticando i suoi nastri setosi. Le cordicelle che fino a poco prima avvolgevano le pallide braccia della guardiana si stavano spaventosamente e taglientemente allungando verso la mezz’elfa, uno dopo l’altro, mirando alla testa. In quel preciso momento si erano anche liberate echeggianti le cantilene tormentose come a difendere la guardiana.
In ogni caso ormai non era rimasta che la figura aleatoria di Colin che sogghignava in attesa di recepire l’attacco delle fruste.
La vera Colin si era spostata di pochi metri, lateralmente rispetto alla posizione in cui si trovava poco prima. Le sembianze di Xandra, consunte dai bubboni violacei, gli occhi gonfi, la guancia pendente.

Guardati. Stai marcendo. Smettiamola di giocare.

Colpirla sull’ aspetto esteriore la divertiva troppo. La faceva infuriare senza che Colin facesse nulla di che.
Rapidamente estrasse la frusta infilata nella cintura e con un rapido e secco gesto di mano la fece serpeggiare dritta verso le caviglie della guardiana nel tentativo di strattonarla e farla cadere a terra.
Al resto ci avrebbe pensato più tardi.

Energia residua: 30% (-10 -10 -10)

Condizioni fisiche: Discrete [Bruciature in volto, affaticamento]

Condizioni mentali: Concentrata sugli attacchi e intimorita dall’avversaria senza darlo troppo a vedere

CS: 1 Destrezza

Abilità attive:
- Corruzione Magica: Il mago trasferisce il proprio potere arcano nel corpo dell'avversario, corrompendo il suo sistema circolatorio e infliggendo un danno che viene diviso tra mente e bersaglio.
La tecnica ha natura Magica. Il caster lancia la tecnica con l'intenzione di danneggiare e corrompere la parte interna del corpo del proprio nemico. La corruzione può assumere un aspetto a scelta del caster (vene gonfie, sangue che muta colore, segni/tatuaggi sulla pelle sono solo alcuni esempi) e oltre a questi danni è in grado di infliggere anche una forte sensazione di confusione e debolezza alla mente del proprio nemico. Il danno risulta suddiviso in un Medio alla mente e un medio al corpo del bersaglio.
Consumo di energia: Alto

-Squarciare l'anima: Il mago usa il proprio potere per logorare l'avversario, colpendolo nella psiche e ottundendone le capacità.
La tecnica ha natura Psionica. Il mago colpisce l'avversario, infliggendogli sia un danno Medio psionico che una diminuzione di 2 CS. Il modo in cui la tecnica viene inflitta potrà essere descritto a sua discrezione (tramite lo sguardo, a contatto oppure tentendo il braccio e indicando il nemico sono solo alcuni esempi).
Consumo di energia:Alto

- Trasformazione: Il mago inganna coloro che lo circondano, illudendoli di essersi trasformato in una creatura magica o umanoide a propria scelta.
La tecnica è una illusione di natura Psionica. Agli occhi di coloro che lo circondano, il mago assume la forma di una creatura a propria scelta (animali, creature fantastiche, altri esseri umani sono solo alcuni esempi). Si tratta solo di un'illusione, poichè in realtà mantiene il proprio reale aspetto. Questa tecnica dura due turni ed è di potenza bassa, di conseguenza influenza anche coloro che dispongono di una difesa psionica passiva. Non infligge alcun danno.
Consumo di energia:Medio

- Eredità di Dorak: Colin, nonostante il rapporto conflittuale con l’energumeno che l’ha adottata, è riuscita comunque a cavar fuori da quell’esperienza qualcosa di buono. Osservando il gigante panzuto evitare i pugni dei brutti ceffi con cui aveva spesso a che fare, ha capito il meccanismo grazie al quale potersi difendere.
Provando e riprovando, all’insaputa dell’ignaro maestro ovviamente, è riuscita a padroneggiare la formidabile schivata aggiungendo il proprio talento e facendo sua una tecnica in grado di salvarle il collo in parecchie situazioni difficili.
In termini di gioco, spendendo un consumo Varabile di energie, Colin è in grado di difendersi dalla maggior parte delle offensive portate contro di lei grazie ad una schivata dalla velocità prodigiosa. La tecnica è talmente rapida da lasciare dietro la ragazza un’immagine residua di sé sorride irriverente e che a contatto con la tecnica evitata si dissolverà rivelando il fallimento del tentativo attacco.

Abilità passive:
- Sensi sviluppati: udito finissimo [razziale mezz’elfa]
- No smell no noise: Colin non produce nessun rumore e nessun odore [passiva Talento Assassino I ]

Riassunto:
Colin viene colpita dal proiettile di Xandra, ma evita l’attacco delle fasce con la sua tecnica. Una volta portata a una certa distanza prende le sembianze di Xandra ed estrae la frusta e con un colpo cerca di attorcigliarla attorno alle caviglie della guardiana per farla poi cadere a terra.
Scusa il mega ritardo!
 
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view post Posted on 10/5/2014, 20:37
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Cardine
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IV




Xandra, esterrefatta dal vedersi come specchiata nel corpo di quella ragazza, rimase di sasso anche quando la frusta le avvolse le caviglie, rapida come una vipera. Quando essa venne strattonata, la guardiana rovinò a terra, lasciandosi sfuggire soltanto un gemito di dolore. «Maledetta...» mormorò sconvolta, aspettandosi che a quel punto un coltello le perforasse il ventre, o che la donna le saltasse addosso ed ed infierisse. Ma dopo qualche secondo, nonostante si fosse arresa all'imminente difatta, comprese che l'attacco non sarebbe mai arrivato. La sua avversaria aveva perso l'occasione: a quel punto l'odio ricominciò a incendiare il cuore di Xandra.
Le voci attorno a lei cessarono, per un solo istante, e la pelle della donna cominciò trasudare una sostanza nebulosa ed impalpabile. Essa prese forma, generando una grigia figura dalle sembianze solo vagamente umane, ma senza tratti o lineamenti che potessero distinguerla da una statua incompleta, priva di ogni dettaglio. Essa pareva catalizzare al suo interno i lamenti e le melodie che scaturivano da Xandra, o forse si trattava addirittura della vera essenza delle voci, in grado di assumere una forma propria.


In uno scatto di estrema violenza essa caricò la mezz'elfa, cercando di travolgerla con una spallata. Nel mentre, ignorando ostinatamente il dolore alla schiena, Xandra si alzò in piedi. «Se cadrò a pezzi» cominciò, aprendo le mani davanti a sé e generando una massa di energia grezza tra di esse «non sarai così fortunata da vedermi» Una saetta scura partì, diretta verso il torace della tanto intraprendente quanto imprudente ragazza. Avrebbe pagato per ciò che le aveva fatto, per l'umiliazione che le aveva inferto.

Corpo
piaghe su tutto il corpo, danno medio
contusione alla schiena, danno basso
Mente
danno medio da confusione
CS - 2 (intelligenza)
Energia - 40/100 (-20, -10)


Abilità Passive
• Non sviene sotto il 10% delle energie (passiva razziale umana).
• Per lanciare le illusioni Xandra non ha bisogno di muoversi o parlare (talento, livello 1).
• Capacità di mutare tono, volume e provenienza della voce a proprio piacimento (talento, livello 2).
• Ammaliamento psionico in grado di distrarre leggermente chiunque si avvicini a Xandra, tramite incessanti voci e melodie (abilità personale passiva).

Abilità Attive
Sussurro. Abilità personale di evocazione, consumo Alto. Le voci che circondano Xandra prendono vita e si materializzano in una figura umanoide, composta di fumo grigiastro. Si tratta di un'evocazione della durata di un unico turno, che possiede 8 cs. Può sopportare un danno Alto prima di dissolversi nel nulla.
Dominio del male: Il negromante è in grado di controllare a proprio piacimento l'elemento sacrilego, richiamandolo intorno a sé e usandolo per creare raggi o sfere. La tecnica ha natura magica, e tutte le caratteristiche di un dominio elementale sacrilego. A seconda della personalizzazione è possibile sostituire il colore dell'elemento sacrilego, ma non la sua natura. L'utilizzatore potrà compiere qualsiasi manifestazione offensiva dell'elemento gli venga in mente, creando raggi e sfere, armi, spazzate, o qualsiasi attacco ad area. Tutte queste manifestazioni dovranno però avere lui come punto d'origine e non potranno perdurare sul campo di battaglia dopo aver compiuto ciò per cui erano state richiamate: le offese si estingueranno dunque al termine dell'attacco. La potenza delle manifestazioni è variabile, pari a un livello inferiore al consumo speso per richiamarle. Contro avatar di stampo angelico la potenza è aumentata, contro avatar di stampo demoniaco la potenza è abbassata di un livello. Consumo di energia: Variabile [MEDIO]



Innanzitutto perdona il mio ritardo, ma si tratta di un periodo a dir poco frenetico per via di impegni on e off. Sono stato inoltre molto indeciso in merito a quali tecniche usare a questo punto per metterti alla prova, ma infine mi sono deciso: Xandra, costretta a terra per via della tua frusta e scandalizzata dal vedere le sue sembianze, sembra ormai privata di ogni speranza. A quel punto di genera, al suo fianco, l'evocazione tramite l'abilità personale che ho citato sopra. Essa ti sferra un attacco fisico con ben 8 CS (4 in forza e 4 in agilità) tramite una spallata, e immediatamente dopo di esso la guardiana si rialza, stranamente decisa, ti scaglia contro un dardo di energia oscura di potenza media.
Nel tuo ultimo post hai citato di nuovo le due abilità di quello precedente, probabilmente ti sei dimenticata di cancellarle. Non è nulla di che ad una lettura del riassunto, ma in un primo momento ho temuto avessi sparato quattro tecniche x'D
Questo probabilmente sarà l'ultimo turno dell'arrivo, quindi dai il massimo (:
 
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Maktub
view post Posted on 11/6/2014, 15:00




Si era accovacciata accanto al corpo steso a terra, immobile, del soldato i cui occhi spalancati ancora riflettevano il bagliore delle fiamme tutt’attorno. Era cessato da poco il rumore delle lame e il rimbombo dei cannoni. Intorno a lei un tappeto di cadaveri metallici su un terreno inumidito dal sangue. Desolazione. Gli serrò gli occhi con una mano, mentre con l’altra gli sfilava il pugnale dal pugno strettamente serrato. Aveva delle lunghe orecchie a punta, un corpo esile con solo una cotta che lo difendeva. Si rialzò e fece pochi passi all’indietro senza staccare lo sguardo dall’uomo martoriato. Poco più in là il suo braccio mancante. La ragazzina corse verso l’arto e ne sfilò forzatamente il secondo pugnale, identico al precedente, lercio di terra e di sangue. Portavano sulla lama delle incisioni che la piccola non poteva decifrare. Ma le piacevano. Si sentì chiamare e rispose alla voce correndole incontro.

Si lasciò accarezzare da un filo di vento un po’ più freddo e tagliente di quella serata movimentata. I suoi capelli si fecero trasportare come onde.
Strinse il pugno sul gemello. Il suo sguardo rimase per un momento a fissare il profondo vortice che si apriva al centro del lago. Si chiese il motivo della sua esistenza, se davvero valeva la pena continuare a impegnarsi per qualcosa che a fatica sarebbe riuscita ad ottenere. In fin dei conti, chi mai si sarebbe accorto della sua assenza? Era però curiosa di sapere cosa vi fosse al di là di quella linea che la separava da un mondo che non le era permesso conoscere.
Che cavolo, perché deve sempre essere così difficile?
Un leggero solletico le attraversò il fianco fino a fermarsi sulla scapola. E un senso di affetto per quell’animaletto che si nascondeva sotto le sue vesti strappate la fece riemergere dall’onda d’afflizione che la stava per affogare.

Le sue pupille si restrinsero di colpo, lasciando che lo smeraldo dei suoi occhi illuminasse un crepuscolo intriso d’oscurità.
Davanti a lei l’abbozzo di una figura nera stava prendendo forma dalla pelle vescicolata della guardiana. Quella sostanza, che prendeva via via dei contorni lontanamente umani, era un concentrato di lamenti e voci tormentate, quasi fossero l’incarnazione degli incubi più tenebrosi dell’umanità. La colpì con una spallata, prima che potesse scansarsi.
Non aveva sfruttato il momento in cui la sua avversaria era caduta a terra e, come qualunque combattente ben sa, l’essersi fatta sfuggire quell’occasione avrebbe facilmente determinato la sua fine.

Sentiti un dio e prenditi la vita di un altro, finchè sei in tempo.

Stavolta avevi ragione Dorak, vecchio bastardo. Piuttosto che la mia. Lo disprezzava, ma l’aveva cresciuta e le aveva insegnato qualcosa, sulla base dei suoi malsani principi, ma le aveva insegnato.
L’impatto fu molto più violento del precedente. Le mancò il fiato. Si concesse una manciata di secondi per boccheggiare e riprendere ossigeno, ma per quanto ci provasse il suo corpo si opponeva ai profondi respiri. La seconda cosa che ne risentì fu il cranio. Tutto girava, la nausea le fece salire un conato che non andò a compimento. Nel piegarsi leggermente per il colpo, un dolore lancinante le strinse il costato.
Ritrasse le labbra all’interno, inumidendole con la saliva e sapore di sangue si diffuse sulle papille.
Dai va bene, sei fig-… Le parole si spensero mentre le pronunciava: Xandra si stava rialzando, più incazzata che mai. Sembrava non credere che quella piccola dilettante l’avesse davvero sfidata in quel modo, disonorandola nel peggiore dei modi. Così, dalle sue mani cominciò ad originarsi una nuova minaccia. Che palle. Colin sfruttò quello che Dorak le aveva insegnato, caricando il peso sulle gambe e cercando di sottrarsi all’ultimo momento al secondo colpo di Xandra. Il fulmine di energia oscura che sfrecciò dalle mani della guardiana le tagliò di netto lo zigomo, ma la ragazza riuscì a mala pena a lasciare nuovamente solo il riflesso di sé evitando che la saetta la perforasse completamente. Il sangue cominciò a scorrere a rivoli dalla ferita fresca, cromandole metà viso di un porpora intenso. Con l’occhio destro chiuso per resistere alla profonda ferita, sembrava che la sua ombra scomparisse pian piano facendo l’occhiolino.
Si era fermata pochi metri più in là, aiutandosi con le mani a non cadere a terra. Lo scatto che aveva fatto per sfuggire nuovamente alla sua avversaria l’aveva sfiancata, ma certo non abbastanza perché l’intrepida Colin potesse arrivare alla resa! Sì, aveva ancora un piccola sorpresa che avrebbe sfruttato in modo più irriverente che effettivamente minaccioso. Ma in fondo sapeva che le energie la stavano per abbandonare e dato che poteva ancora scegliere, decise di vincere sulla derisione della custode.

Ora basta Xandra. L’hai già messa alla prova abbastanza. E’ tempo di lasciarla andare. Si è dimostrata degna, può passare.

La voce aveva pervaso l’aria umida intorno al lago, ma sembrava provenire più concisamente dall’esatto centro di esso. Era ora che Xandra si voltasse e assecondasse la richiesta della sua superiore, la voce di Velta, e che l’unico pugnale della ragazza rimasto sfruttasse la sua ultima occasione conficcandosi a tradimento sulla schiena della donna assai deformata.

Prima di poter assistere alla conclusione del suo attacco, la vista si offuscò e le forze per un attimo l’abbandonarono lasciando che il peso del suo corpo diventasse improvvisamente troppo pesante per sostenerlo.
Un senso di libertà e soddisfazione invase la ragazza dagli occhi color dell’erba prima che il suo ultimo sforzo la prosciugasse, lasciando che si accasciasse su un terriccio improvvisamente soffice e confortevole, cullata dal canto delle acque e il carezzar del vento.

Energia residua: 25 (-10 -5)

Condizioni fisiche:
Danno Medio [bruciature in volto, affaticamento]
Danno Medio [da impatto con contusioni sparse]
Danno Basso [per profondo taglio sulla guancia]

Condizioni mentali: Illesa, afflitta dalla realizzazione di non poter reggere a lungo

CS: 1 Destrezza

Abilità attive:

- Eredità di Dorak: Colin, nonostante il rapporto conflittuale con l’energumeno che l’ha adottata, è riuscita comunque a cavar fuori da quell’esperienza qualcosa di buono. Osservando il gigante panzuto evitare i pugni dei brutti ceffi con cui aveva spesso a che fare, ha capito il meccanismo grazie al quale potersi difendere.
Provando e riprovando, all’insaputa dell’ignaro maestro ovviamente, è riuscita a padroneggiare la formidabile schivata aggiungendo il proprio talento e facendo sua una tecnica in grado di salvarle il collo in parecchie situazioni difficili.
In termini di gioco, spendendo un consumo Varabile di energie, Colin è in grado di difendersi dalla maggior parte delle offensive portate contro di lei grazie ad una schivata dalla velocità prodigiosa. La tecnica è talmente rapida da lasciare dietro la ragazza un’immagine residua di sé sorride irriverente e che a contatto con la tecnica evitata si dissolverà rivelando il fallimento del tentativo attacco. [Consumo: Medio]

- Which voice?: possibilità di riprodurre suoni o voci che non verranno ricondotti a Colin. I nemici lo percepiranno come una fonte di distrazione e dovranno difendersi, necessariamente, con una comune difesa psionica; diversamente, infatti, verranno inevitabilmente distratti dal rumore, dovendo concentrare su di esso il proprio interesse. In termini tecnici tale abilità non causa danni al fisico o alla mente, ha effetto per una singola azione ed è considerabile ad area. Inoltre, la stessa è di natura fisica, ma causa una malia psionica e va difesa con tecniche di natura psionica. Consumo: Basso. [attiva Talento Assassino]

Abilità passive:

- Sensi sviluppati: udito finissimo [razziale mezz’elfa]

- No smell no noise: Colin non produce nessun rumore e nessun odore [passiva Talento Assassino I ]

Riassunto: Quindi, la ragazza subisce di brutto il colpo della nebulosa e viene profondamente tagliata in faccia da quello della saetta, nonostante riesca a non beccarselo tutto. Risponde solo con la riproduzione della voce di Velta che fa apparire in mezzo al lago nella speranza che la guardiana si giri e lei possa scagliarle addosso il pugnale rimastole. Subito dopo la sua azione cade a terra, stremata dallo sforzo e il dolore in tutto il corpo.

Note: Ehi sono viva! Scusa il ritardo, anche se imperdonabile. Nel post della scorsa volta ho visto che mi ero calcolata male le energie: in realtà ero rimasta a 40, quindi in questo mi sono basata su quest’ultimo valore. In più avevo sbagliato a scrivere il danno come discreto, dato che era medio, quindi mi sono corretta anche lì. Spero di non aver fatto casini anche stavolta nel calcolo di energie e condizioni, ma essendo alle prime armi non mi viene proprio immediato. ^^”
 
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view post Posted on 23/6/2014, 21:12
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Cardine
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«Basta!» urlò Xandra, schermando la sua mente da ogni attacco ed evitando il pugnale senza troppe difficoltà. La sconosciuta si era permessa di imitare la sacra Voce di Velta, emulando quel tono suadente che Xandra avrebbe riconosciuto senza problemi anche nel tumulto più assordante. Non poteva ingannarla utilizzando la sua stessa arma, ma si trattava di un errore comprensibile, poiché la mezzelfa era ormai stremata: ella perse improvvisamente sensi, e la guardiana comprese che ormai il suo lavoro era giunto al termine. L'ira accecante svanì in pochi istanti, e con essa anche la nenia della torre che avvolgeva Xandra.


La bellissima donna percorse la passerella in fretta, lasciandosi alle spalle quell'odiosa creaturina che aveva osato deturpare la sua bellezza. L'avrebbe uccisa con sommo piacere se solo la Voce - quella vera, questa volta - non glie l'avesse prontamente impedito. Passando sopra il Gorgo, i due guardiani si scambiarono un impercettibile gesto di intese. Maelstrom prese forma sulla riva, laddove il corpo inerme della ragazza era ancora steso a terra. La Natura lo avrebbe cullato ancora un po', ma infine si sarebbe decisa a ridestarlo, mostrandole poi la via per le profondità celate dal Gorgo, illusione delle illusioni.


Probabilmente Colin non avrebbe rivisto Xandra mai più, ma quella si sarebbe ricordata di lei fino alla fine della sua esistenza.

Xandra si difende dalla psionica ed evita il pugnale. Esasperata e colma di rancore, se ne va. Subentra a quel punto Maelstrom, il Gorgo, nella sua forma nomale (cioè di ragazza dalla pelle grigiastra). Sarà lei a permettere infine a Colin di percorrere la passerella.
Non voglio farti perdere tempo in lunghe premesse sulla correzione che segue, quindi cominciamo con il giudizio, che sarà come sempre il più esaustivo possibile. È davvero essenziale che tu comprenda le mie correzioni, quindi per ogni domanda non farti problemi a chiedere per MP. Dico davvero: se c'è una cosa che deve rimanere impressa in un giocatore dopo l'arrivo al clan dovrebbero essere le correzioni finali.

- Scrittura -

Qui non vai affatto male. L'impressione che ho avuto è quella che tu sappia bene come si scrive, ma anche che tu non sia molto abituata a farlo - o almeno, non nella forma di una racconto fantasy. Hai delle buone basi da cui partire, questo è certo, e hai bisogno soltanto di pratica per farle fruttare al meglio. E per "pratica" intendo semplicemente scrivere tanto e leggere tanto, soprattutto sulla piattaforma, per capire meglio come funzionano le cose. Solo in questo modo potrai portare la tua scrittura un gradino più in alto, privandola di quegli aspetti che la appesantiscono e valorizzandone la scorrevolezza. E proprio parlando di scorrevolezza ti faccio un piccolo appunto sul layout: nonostante non sia essenziale la sua presenza, è consigliabile curare anche la presentazione del post, che altrimenti potrebbe risultare sgradevole a un primo impatto. I tuoi non lo sono, sia ben chiaro, ma qualche sforzo in questo campo li renderebbe decisamente più godibili. Non serve fare salti mortiali con codici astrusi e chilometrici, sia chiaro. Molti di essi sono semplici, facilmente reperibili in giro per il web, e moltri altri sono addirittura integrati nel box di scrittura del forum. Spesso basta un semplice <blockquote> e un testo giustificato per dare un'impressione più ordinata, curata e seria. Bada che on averli usati non ti ha penalizzata in alcun modo; questo è un semplice consiglio.
Non ho notato sostanziali errori nell'uso della grammatica, e giusto qualche distrazione qua e là disseminata nei testi e qualche uso lessicale poco felice. L'unico consiglio che posso darti è quello di effettuare una serie di riletture dopo aver scritto il post - quante farne lo decidi tu, in base semplicemente a quante te ne servono - facendo però attenzione a vari aspetti come: correttezza grammaticale, sintattica e ortografica; coerenza stilistica e lessicale (ci sono alcuni termini che poco si adattano a un contesto fantasy); scorrevolezza del testo. Sembrano belle parole messe a caso, ma sono degli aspetti a cui devi fare attenzione se desideri fare un passo avanti. A volte cerchi di elevare il registro, costruendo periodi complicati e inserendo anche passaggi gradevoli: continua su questa strada, ma senza strafare.
In quanto all'interpretazione, ho notato i tuoi sforzi e ho deciso di premiarli. Le digressioni legate al background non annoiano e i ragionamenti sono sensati, anche se ancora un po' fiacchi o anonimi. Colin è un pg ancora leggermente piatto, ma si tratta di una carenza comprensibile, soprattutto in un arrivo, che è la prima esperienza con il pg. Ad ogni modo ci stai già lavorando, e questo è una gran bene! Solo giocandolo il pg "maturerà", e con esso l'interpretazione che gli dai. Cerca dunque di evitare i luoghi comunil, e sfrutta ogni occasione per giocare il tuo personaggio.

- Strategia -

Sei stata brava ad usare tutte le tecniche in tuo possesso, creando combinazioni anche interessanti e utilizzandole in modo non banale. Utilizzi sempre due slot, e nel primo turno cerchi subito di mettermi in difficoltà con una combinazione di tecniche piuttosto temibile. Inizi così violenti sono giustificati se il tuo avversario è nettamente più pericoloso di te, ma fai comunque molta attenzione a usare una combinazione di tecniche con il solo scopo di arrecare danno, quando hai il primo turno di combattimento. E soprattutto: attenta che un consumo così importante di energie (40%) ti avrebbe fortemente penalizzata in un duello o in un'altra situazione diversa dall'arrivo. Le due tecniche erano di natura diversa, e questo mi ha costretto a fare una scelta precisa su quale delle due subire: si tratta di una finezza non da poco, poiché se fossero state entrambe psioniche avrei potuto evitarle entrambe.
Ti difendi come puoi nel secondo turno, anche se hai sprecato energie per difenderti dai due attacchi fisici: ti ricordo che basta un consumo basso per difendersi da un qualsiasi attacco non tecnica, e spendere più energie per farlo è davvero poco strategico, soprattutto in uno scontro simile a un duello, dove un 5% di energia in più può davvero fare la differenza. Pensa a quelle tecniche che, con un consumo basso, rendono immuni dagli attacchi fisici per un turno intero! Sarebbe bastato un Basso per evitare entrambi, e nonostante la tua scelta abbia leggermente penalizzato la tua Strategia, la Sportività non ne ha risentito - anzi, il contrario.
Nell'ultimo turno subisci parte della tecnica Dominio del male pur potendo difenderti totalmente da essa con il consumo che hai scelto di impiegare, e francamente non capisco perché tu abbia deciso di procurarti un danno non necessario. Ma ecco la cosa più importante: nell'ultimo turno ti ho messa davanti a una scelta più complessa delle altre, ovvero un attacco fisico sferrato con molte CS e una tecnica di potenza media. Sarebbe stato stretegicamente più performante evitare la spallata dell'evocazione (potenzialmente Alta, o persino peggio) con un consumo soltanto Basso, subendo il Medio. Questa scelta sarebbe stata vantaggiosa sotto più punti di vista, ma non si tratta di un ragionamento immediato.
Hai fatto degli errori non troppo gravi, ma d'altra parte sei riuscita ad usare in modo piacevolmente sorprendente una tecnica che si presta poco a una situazione del genere, ovvero Trasformazione, e anche l'uso che fai dell'attiva del talento Assassino è stato notevole e ben contestualizzato. Brava.

- Sportività -

Dovresti fare più attenzione allo specchietto, e renderlo un attimino più chiaro, ma ti sei accorta dei tuoi errori e sei stata brava a correggerli. La prossima volta fai più attenzione, mi raccomando: la chiarezza è davvero importante, soprattutto nel bel mezzo di un combattimento. Devi solo spendere qualche minuto in più per ricontrollare anche lo specchietto e non solo il testo, tutto qui.
Sono rimasto un attimo interdetto dopo la tua reazione nell'ultimo turno. C'è una discrepanza tra quanto succede (Colin che sviene per via delle poche energie e dei molti danni) e la realtà del fatti (hai ancora un quarto della riserva e un quantitativo di ferite di poco superiore all'entità Alta) ma sono sicuro che si è trattato di un espediente narrativo per terminare la scena che sapevi già essere ormai conclusa, e non di una scorretta interpretazione del regolamento. Mi sono accertato di alcune cose, e penso che tu abbia sbagliato a quantificare il danno dell'attacco fisico, che descrivi nel testo in modo piuttosto cruento (mi ha dato l'impressione di essere qualcosina in più di un Medio, così come lo hai descritto). Ricorda che (pur non essendoci una regola generale per quantificare le ferite provocate da un attacco fisico, poiché le circostanze favorevoli e sfavorevoli possono essere innumerevoli) un attacco con quasi 8 CS di differenza in una situazione normale può arrivare a infliggere danni Alti, o anche qualcosina di più. Sta a te e alla tua sportività subire il giusto. In questo caso un danno medio mi è sembrato decisamente poco.

- Giudizio -

Gli errori che hai fatto mi hanno lasciato un po' perplesso, ma meriti più dell'energia Bianca, anche se hai ancora poca esperienza per il grado successivo. Ti consiglio caldamente di prendere parte a una quest o combattere in un duello ufficiale, in modo da consolidare ciò che sai e avere altri giudizi: è in questo modo che si migliora, e nonostante tu dovrai ancora darti da fare per raggiungere l'energia successiva, sono certo che con il giusto impegno i miglioramenti arriveranno in fretta. Ti assegno dunque l'energia Gialla e i 500 gold di ricompensa previsti.
Benvenuta nel Clan!
 
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9 replies since 29/3/2014, 20:51   275 views
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