Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Un nuovo incarico

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Pyp99
view post Posted on 17/6/2014, 17:30




"Alcuni pensano che i pazzi siano pazzi perchè hanno raggiunto la conoscenza assoluta e questa li ha fatti impazzire. Altri credono che i pazzi siano pazzi perchè nella loro mente non c'è nulla."
Studi del Maestro Falemon sulla pazzia

"Che cosa c'è nella mente di un pazzo? Tutto, e niente."
Tipico indovinello popolare



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Nero. Tutto era nero. Gli sembrava di fluttuare in un oceano di oscurità. Non c'era nulla. Solo il nero.
Poi udì la Voce. Roca e tenebrosa. Lui amava la voce. Lui odiava la voce. Lui la odiava e la amava. Gli aveva causato sofferenze. Gli aveva donato il potere. La Voce era ora tutto per lui. La sua ragione di vita, il suo padrone. Sentì una strana risata.
Poi la Voce parlò. Parole di una lingua incomprensibile. Parole in una lingua sconosciuta. Eppure lui capiva. Perchè capiva? La Voce gli disse cosa doveva fare. Vide il percorso che doveva seguire, le colline e le valli che avrebbe dovuto percorrere. Le montagne e i fiumi che avrebbe dovuto attraversare. I villaggi che avrebbe incontrato, le foreste che avrebbe superato. Fino ad arrivare ad un enorme vortice. Una parola in particolare gli rimase impressa: Sorya. Questa parola gli ricordò qualcosa. Non importava. Nulla importava. Solo gli ordini. Solo compiacere il suo signore. Vide cosa avrebbe dovuto fare, che cosa avrebbe dovuto combattere. Chi avrebbe dovuto uccidere, che cosa avrebbe sofferto. Non importava. Nulla importava. Solo gli ordini. Solo compiacere il suo signore.
Il sogno cambiò. La Voce scomparve e iniziò a vedere scene del suo passato. La carovana, le marionette. E poi le piramidi fluttuanti e l'enorme torre nera. Rivide la sala oscura, il pavimento attraversato da spiriti-ombra che si contorcevano e ululavano. E nel mezzo c'era la gemma. Maestosa e bellissima. Tutta nera, attraversata da venature rosse. Cercò di toccarla e sentì un grande dolore alla mano. Il potere fluì in lui.
Si svegliò di soprassalto, madido di sudore, ansimante. Poco dopo si mise in cammino. Verso la sua meta. Verso il Gorgo.



Il sole era già alto nell'orizzonte quando Aeys sentì le voci. Continuò a camminare lungo l'aspro sentiero e poco dopo vide che cosa le aveva provocate: un villaggio. Un villaggio piccolo, ci saranno state al massimo una ventina di case. Lì la vita trascorreva tranquillamente, senza le preoccupazioni del mondo esterno. Dei bambini correvano nei campi, una donna con i capelli grigi portava sulle spalle un'enorme cesta col bucato. Vide un uomo allontanarsi dal villaggio percorrendo la strada principale, seduto un su un piccolo carro. Probabilmente si dirigeva al mercato di qualche città vicina. Il carro trasportava fieno, ma era pieno solo a metà. A quanto pare era stato un anno difficile. Rivolse di nuovo lo sguardo verso la città. Nella piazza principale c'erano due uomini che litigava. Uno dei due aveva in mano una bottiglia di vino. Stavano quasi per iniziare a picchiarsi, quando un terzo uomo andò a dividerli.
Aeys si voltò e decise di aggirare il villaggio. Sarebbe stato bello andare e diffondere la fede nel suo padrone. Un'idea ancora più perversa si fece strada nella sua mente. Rise profondamente al pensiero dei corpi carbonizzati. Una risata oscura, malvagia. Purtroppo entrambe le idee erano irrealizzabili. La sua missione aveva la massima priorità. Magari un'altra volta. C'era ancora tempo prima della venuta del suo padrone. Il tempo della venuta sarebbe giunto, prima o poi, ma c'era ancora tempo.


Guardò davanti a se. Finalmente era arrivato. C'erano volute diverse settimane, ma era finalmente arrivato. Davanti a lui si stendeva il Gorgo. Bellissimo. Una dimostrazione di grande potere. Non grande come quello del suo padrone, ma comunque un grande potere. Il mulinello continuava a girare, inesorabile. Da che cosa era formato Aeys non riusciva a capirlo. Schiuma, acqua? O forse vapore? O addirittura erano le anime disperse, le anime che non erano andate negli Inferi. Non aveva importanza. Era finalmente giunto alla sua meta. Solo questo aveva importanza. Solo servire il suo padrone. Iniziò ad avvicinarsi al Gorgo, con passo lento. Più si avvicinava e più si sentiva attratto da quell'entità misteriosa, che pareva avere una vita propria. Non ne aveva paura, era solamente incuriosito. No! Scacciò dalla sua mente la curiosità. Non c'era posto per quello nella mente di Aeys. Solo lealtà, solo obbedienza. Continuò a camminare verso al Gorgo, sapendo che questo avrebbe compiaciuto il suo signore. Questo era tutto per Ayes.
 
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Alb†raum
view post Posted on 19/6/2014, 15:24





Un brutto ricordo. A questo somigliò Lanhai quando emerse dalla scalinata a chiocciola nascosta al termine della bianca passerella di marmo che attraversava le acque. Il Dio delle fate si portò una mano sulla falda del proprio cappello per aggiustarselo sul capo, in maniera che gli occhi vitrei che aveva nelle orbite rimanessero nascosti nell'ombra. Aveva un ghigno dipinto sulle labbra pallide, una fessura decorata con affilati denti perlacei. Pericoloso. Così gli piaceva apparire, perché a qualcuno di infimo e debole nessuno avrebbe dato ascolto.
E a lui piaceva venire ascoltato.

«Non un passo avanti di più, mortale.»

Il Guardiano parò la sua lunga falce fra sé e lo sconosciuto battendone il lungo manico sul marmo. Toc fece il legno decorato sulla pietra. Un battito di orologio, ore scandite verso la fine. Lanhai non pretendeva di essere un cupo mietitore, si accontentava di essere un semplice memento mori, un emissario che ricordava alle persone che aveva davanti che da qualche parte c'era una candela con il loro nome che si scioglieva più rapidamente di quanto credessero. Nel riflesso della lama della sua arma, se si fosse aguzzato lo sguardo, forse si sarebbe potuta vedere mentre la cera bruciava allegramente.

«Nessuno può attraversare questo ponte se prima non riesce ad attraversare me.»

Ridacchiò scuotendo il capo. Attorno a lui la radura illuminata dalla luce del primo pomeriggio, era silenziosa. Non vi era vento, non il suono di uccelli o animali. Nulla, come se fosse turbata dalla presenza del mulinello nero e del suo araldo, pietrificata nell'istante in cui le acque di pece erano state vomitate sull'Eden. Un tempo probabilmente la natura sarebbe stata grata di quella visita, ma era un tempo lontano, quando ancora Velta non era un incubo ma un sogno e il Sorya non si nascondeva nel sottosuolo ma regnava alla luce del sole. Quando Eitinel era un nome amato, non dimenticato. Tempi lontani, passati. Ogni cosa cambia, cambiano persone, cose. Persino le montagne si corrodono e diventano pianure nei millenni.
Anche il Dio delle fate, in qualche maniera, era cambiato.



Salve e benvenuto al tuo arrivo. Sarò io a seguirti in questa giocata, il cui obiettivo sarà mettere alla prova la tua capacità nello scrivere e la tua conoscenza nel regolamento. Se dimostrerai di essere capace, alla fine potrò assegnarti l'energia gialla o quella verde, in caso contrario rimarrai bianca. Non badare alla lunghezza dei miei post e metticela tutta, perché potrei essere costretto a fare scritti molto brevi per non farti attendere.
Il guardiano che sto usando è Lanhai, la cui scheda la puoi trovare qui (link).
Detto questo, a te la penna.
 
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Pyp99
view post Posted on 20/6/2014, 12:19




Una figura apparve sul ponte di marmo.
«Non un passo avanti di più, mortale» disse battendo quella strana falce che aveva in mano.
Stava cercando di impressionarlo? Perché di sicuro non ci stava riuscendo. Nel deserto aveva visto cose molto più impressionanti. Tipo le ombre. O la Gemma. No, non doveva pensare a quello. Ora doveva concentrarsi sul suo incarico.
«Nessuno può attraversare questo ponte se prima non riesce ad attraversare me» continuò lo strano uomo. Sempre che fosse un uomo. Ne aveva le fattezze, ma Aeys non ne era così certo. Poteva anche essere un qualcos'altro. Non importava. Nulla importava. Solo gli ordini. Solo compiacere il suo signore.
La strana figura rise. Cosa aveva da ridere? Lo stava prendendo in giro? Aeys cercò di ignorare la risata. Il giorno del Ritorno, i nemici sarebbero stati puniti. Il padrone gli lo aveva promesso. Lui si fidava del padone. Il padrone non mentiva. Ora però doveva sopportare.
«Dove posso trovare l'ingresso per il clan Sorya?» chiese, abbozzando addirittura un inchino. Apparire servile, ecco il suo scopo. Se il nemico ti sottovaluta, lo potrai uccidere più facilmente. Nella sua mente prese forma il pensiero di cosa avrebbe fatto a quell'essere, se avesse potuto. Non poté fare a meno di ridere. No, no, no! Non doveva lasciarsi distrarre da quello. Ora doveva servire.
Si ricompose e attese in silenzio la risposta dell'essere.

Sono felice di fare la tua conoscenza. Cercherò di impegnarmi al massimo, anche se sto trovando difficoltà a scrivere il PoV di un pazzo fanatico religioso. Mi chiedo perché non ho scelto qualcosa di più facile. Vabbé.
Energia residua: 100%
Condizioni fiche: normali
Condizioni mentali: normali.


Edited by Pyp99 - 27/6/2014, 22:06
 
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Alb†raum
view post Posted on 24/6/2014, 16:26





Alle parole dell'uomo Lanhai sollevò un sopracciglio senza però cancellare dal volto il sorriso
affilato. Davvero costui non aveva compreso? Non aveva capito che il Gorgo stesso era l'ingresso
del Sorya, la porta che conduceva verso il sottosuolo? Dopo tanti anni di “accoglienze”, il
guardiano aveva dato per scontato che la gente richiamata da Velta conoscesse il significato di
quel canto sottile, ossessionante, capace di condurre popoli interi alla pazzia se solo la Torre l'avesse voluto. Si era forse sbagliato o quell'individuo si stava prendendo gioco di lui? Poco male, pensò scuotendo il capo. Solo i deboli ingannano e agiscono per sotterfugi. Se davvero fosse stato un individuo potente non si sarebbe finto così cordiale. Non ne avrebbe avutobisogno.

«Ce l'hai davanti. Quello che tu vedi è il gorgo e al termine di questa passerella c'è la scala che conduce alle profondità del Sorya, lì dov'è stata costruita prima della guerra del crepuscolo, prima che fossimo costretti a nasconderci nelle grotte. Ma tu non hai il diritto di passare. Non prima che mi abbia sconfitto.»

Puntellò la falce a terra e vi si poggiò sopra con due mani con aria noncurante. Quell'uomo aveva
intenzione di rimanere a parlare o lo avrebbe assalito all'istante? Non importava molto. Non importava affatto. Nel momento stesso in cui quell'individuo avesse deciso di combatterlo avrebbe
compreso che il Sorya non era una favoletta per bambini e che Pollicino non aveva alcuna possibilità di sconfiggere un gigante.

«Io sono Lanhai, il Dio delle fate. Come ti fai chiamare, mortale?»



9Ll26ZZ
Energia
100%

Ferite
Illeso

Abilità Passive:
-Capacità di muovere il corpo senza limitazioni delle giunture
-Equilibrio soprannaturale
-Immunità psionica passiva
-Mentre attacca ispira terrore nell'avversario
-L'arma lanciata torna sempre nelle sue mani


Abilità Attive:


Note: Scusami per il ritardo ma avevo dei post da recuperare. Nient'altro da segnalare. A te la penna.

 
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Pyp99
view post Posted on 28/6/2014, 11:16




«Ce l'hai davanti. Quello che tu vedi è il gorgo e al termine di questa passerella c'è la scala che conduce alle profondità del Sorya, lì dov'è stata costruita prima della guerra del crepuscolo, prima che fossimo costretti a nasconderci nelle grotte. Ma tu non hai il diritto di passare. Non prima che mi abbia sconfitto.»
Aeys capì che la cortesia non sarebbe stata utile con quell'essere. Peccato. Sarebbe stato tutto più facile. Anche se, in realtà, combattere lo divertiva molto. Sentire il proprio corpo attraversa dal potere del suo signore era bellissimo. Inoltre quell'essere sembrava sapere il fatto suo. Un degno avversario, sì, sì, proprio così...
«Io sono Lanhai, il Dio delle fate. Come ti fai chiamare, mortale?»
A quelle parole Aeys non riuscì a trattenere una risata. Il suono rimbombò in un modo strano e lentamente si spense nell'immensità del Gorgo. Aeys si ricompose. No, no, no! La missione. Doveva smetterla di distrarsi. Per quanto, uno che si spacciasse come Dio delle fate... Concentrazione! Maledizione, doveva concentrarsi.
«Il mio nome? Sono come conosciuto come Aeys, il Profeta» un soffio di vento gli scompigliò i capelli, e lui li rimise a posto con un secco colpo della testa «Il Profeta dell'Oscuro Padrone, colui il cui nome non può e non deve essere pronunciato. Il padrone di Ie'kl, il Demone del Deserto. Colui che combatté nella Guerra dei Tre, e da loro fu rinchiuso. Possa egli liberarsi e tornare.»
Si fermò per riprendere fiato e ne approfittò un attimo per studiare quello strano volto. Effettivamente un po' lo inquietava. Aveva qualcosa di innaturale, anche se Aeys non riusciva a stabilire cosa. Di colpo gli ritornarono alla mente immagini del suo passato. A'lhie... Fruste... Il Taglio... Il suo corpo ebbe un tremito. No, non era possibile. Scacciò dalla mente quella strana idea. Semplicemente non era possibile.
«Ma non sono qui per parlare del mio signore. Sono qui per entrare nel clan Sorya» strinse la mano attorno all'elsa del pugnale che portava alla cintura «E se necessiti di vedere il potere dell'Oscuro Padrone, sarai presto accontentato.»
Allungò una mano e disse alcune parole. «A'liom k'oljh» Una lingua antica, dai più dimenticata. Una lingua che Aeys aveva imparato pagando un caro prezzo. Di fronte a lui si creò uno stormo di demonietti. Cinque piccole creature provenienti da Ie'kl, evocate grazie al potere dell'Oscuro Signore. Avevano piccole ali da pipistrello ed erano ricoperti da corti peli neri. La dita terminavano in piccoli artigli, ricurvi ed affilati. Svolazzavano attorno a Aeys, come in attesa di un ordine. E questo arrivò. Un altro movimento della mano, accompagnato da altre parole. «Et'iam k'oljh»
I demonietti ulularono e si precipitarono ad attaccare il Guardiano.

Energia residua: 100%-20%=80%
Condizioni fiche: normali
Condizioni mentali: normali
Attive:
-Servitori oscuri: Il negromante richiama accanto a sé un nutrito gruppo di malefiche creature, che lo serviranno e combatteranno con lui nel corso del combattimento.
La tecnica ha natura di evocazione e richiama una somma di creature che può andare da uno a una ventina circa. A seconda della personalizzazione, il negromante potrà evocare anche altre creature volanti dalle simili caratteristiche, come demonietti, corvi o simili di piccola taglia. Le creature potranno raggiungere le dimensioni massime di una gazza, e la loro potenza sarà ugualmente equipartita nel numero, che ne sia stata chiamata una o una decina. Le creature verranno gestite dall'evocatore e non andranno trattate autoconclusivamente. La somma delle creature evocate avrà potenza Bassa e potranno rimanere in campo per un massimo di due turni, svanendo al termine del secondo o prima, al desiderio del caster. Inoltre, le creature evocate saranno distrutte dopo aver subito un danno complessivo pari a Basso. La potenza dell'evocazione sarà pari a 2 CS.
Consumo di energia: Medio

I demonietti durano due turni e attaccano.
Scusa per il ritardo ma ero in vacanza.
 
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Alb†raum
view post Posted on 29/6/2014, 22:27





Aeys il profeta, si disse di chiamare l'uomo. Qualcosa in lui non faceva presagire niente di buono, soprattutto il modo in cui si dilungò a parlare del suo maestro dal nome impronunciabile, qualche entità antica che probabilmente non aveva più interesse per lui che per le formiche che camminavano ai limitari del bosco. I mortali avevano la spiacevole tendenza a farsi... asservire da queste ombre di un passato ormai dimenticato pur di avere qualche briciola di potere in più, ma talune di queste creature erano meno divine di quanto lo fosse Lanhai. “Ma altre sono più potenti” pensò con un tremito il Guardiano ricordando il Kishin e la sua mostruosa armata, ma dubitava fortemente che Aeys centrasse qualcosa con Cheval.
Ne ebbe la conferma quando al suono di una breve frase attorno all'uomo comparve uno sciame di piccole creature simili a pipistrelli, con gli artigli acuminati che puntavano contro il Guardiano. A un movimento della mano del cultista, i mostri si scagliarono su Lanhai con ferocia, ululando dalle proprie piccole fauci fameliche.
Il Guardiano si limitò a sospirare.

«Aeys, mio caro, considera queste mie parole come se fossero il consiglio di un amico.»

L'aria attorno al guardiano si distorse come se un fumo caldo la stesse attraversando. Vi fu un rumore raschiante quando i demonietti raggiunsero quello che era una barriera trasparente. Lanhai li fissò con aria disgustata guardandoli rimbalzare contro la coltre, lasciandolo illeso

«Mettici un po' di impegno, se vuoi tenere alto il nome del tuo signore.»

Ridacchiò. L'istante dopo era su di lui con la falce alzata sopra la testa. La lama era ricoperta di vive fiamme rosse come una torcia, ma al contrario di una torcia tagliava. Lanhai la affilava spesso per assicurarsi il risultato.

«Questo luogo ha subito l'invasione di draghi. Elfi scuri. Mostri più terribili di quello che tu possa immaginare. Ed è sopravvissuto.»

Sferrò il fendente da destra a sinistra, dall'alto in basso, una diagonale volta ad aprirgli in due la cassa toracica.

«Non sperare di farci nulla, con quelle mosche.»



9Ll26ZZ
Energia
100% -5 - 20 = 75%

Ferite
Illeso

Abilità Passive:
-Capacità di muovere il corpo senza limitazioni delle giunture
-Equilibrio soprannaturale
-Immunità psionica passiva
-Mentre attacca ispira terrore nell'avversario
-L'arma lanciata torna sempre nelle sue mani


Abilità Attive:

I l l u s i o n e .
[Tecnica difensiva a consumo basso, difesa bassa.]

R e d e n z i o n e .
[Tecnica offensiva Alta, per due turni gli attacchi del Guardiano sono tecniche medie e infliggono un danno medio da fuoco]



Note
Lanhai si difende dai demonietti con cui Aeys lo attacca con uno scudo di energia magica basso prima di lanciarsi contro di lui per sferrargli un fendente che risulta in una tecnica di potenza media grazie a Redenzione.
Scusami del ritardo, ancora. Tenterò di non metterci più così tanto tempo a rispondere.
A te la penna.

 
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Pyp99
view post Posted on 30/6/2014, 16:18




«Aeys, mio caro, considera queste mie parole come se fossero il consiglio di un amico.»
L'aria parve tremare e Aeys vide le sue creature respinte dalla barriera invisibile. Non che si aspettasse molto, certo, servivano più che altro a saggiare la forza del guardiano, ma aveva comunque sperato di ottenere qualche effetto.
«Mettici un po' di impegno, se vuoi tenere alto il nome del tuo signore.»
Aeys divenne rosso dalla rabbia. Che cosa stava insinuando? Forse che non era in grado di onorare il suo signore? Non avrebbe permesso di certo che questo stolto insolente lo insultasse in questo modo. Lui avrebbe portato in alto il nome del suo signore, a tutti i costi. L'Oscuro Padrone non sarebbe stato affatto contento del contrario. Ed era meglio non scatenare la sua ira. No, non lo avrebbe deluso. Proprio no...
Poi la falce di quell'essere si incendiò. Pensava di far paura? Perchè quel fiammifero non gli ne faceva neanche un po'.
Eppure quando questo attaccò ebbe paura.
«Questo luogo ha subito l'invasione di draghi. Elfi scuri. Mostri più terribili di quello che tu possa immaginare. Ed è sopravvissuto.»
Aeys vide la lama ardente abbassarsi verso di lui.
«Non sperare di farci nulla, con quelle mosche.»
Ebbe solo un istante per reagire prima che la lama calasse su di lui. Cercò di saltare all'indietro, ma fu inutile. La lama gli penetrò nella spalla destra e penetrò nella carne. La sua mano si aprì di scatto e lasciò cadere il pugnale.
Aeys urlò. Un urlo lungo e straziante. Non aveva mai provato un dolore così atroce. Per un attimo, pensò di morire. Poi si riprese e si allontanò di qualche passo dal guardiano. Si guardò il braccio. La pelle era squarciata e Aeys poteva vedere la sua carne. La manica era inzuppata di sangue.
Mosse le mani come a disegnare strane figure nell'aria. Figure di rune antiche e potenti. Riusciva a stento a muovere il braccio destro, ma trovò comunque la forza per finire l'incantesimo.
«A'liom At'vuz»
La creatura si formò poco alla volta. Prima il busto. Poi dalla schiena spuntarono piccole ali nere. Subito dopo comparvero le lunghe braccia, che terminavano in mani grosse e pelose, con quattro dita artigliate. Contemporaneamente comparvero le gambe e poi i piedi, provvisti solo di tre dita. Infine la testa, con delle piccole orecchie appuntite, la bocca larga e dei piccoli occhietti bianchi. La pelle era nera e grinzosa e dalla testa spuntavano due piccole corna.
«Et'iam At'vuz»
Il demone-ombra si mosse. Le ali erano troppo piccole per permettergli di volare a lunga distanza, quindi alternava una corsa strascicata a piccoli saltelli.
Appena fu abbastanza vicino al Guardiano, spiccò un salto più lungo e cercò di avventarsi addosso a lui.
Intanto Ayes fece un altro incantesimo.
«Uohi, As'hr»
Luce e oscurità presero di significato. Il suo corpo si era trasformato nell'Ombra e anche le sue percezioni erano cambiate. Era diventato parte di un'entità più grande. Era difficile non perdere la sua coscienza e diventare per sempre parte dell'Ombra. Era successo già a molti. Ma lui doveva resistere. Per il signore. Per il potere. Per il Ritorno.
Lottò con tutte le sue forze per il controllo dell'Ombra contro l'Ombra stessa. Finalmente ci riuscì.
Quindi si mosse all'indietro, per portarsi a distanza di sicurezza dal Guardiano. Voleva uscire da quella forma il prima possibile. Presto l'Ombra avrebbe cercato di riprendere il controllo. Tra tutti i poteri che l'Oscuro Signore gli aveva dato, questo era quello che temeva di più.
In questo stato attese l'esito dello scontro tra il demone-ombra e il guardiano.

Energia residua: mi sono accorto di un errore nel post precedente, dove avevo conteggiato Servitori Oscuri come alta, mentre invece era media. Non so se posso rimediare ora.
Nel caso sarebbe 90%-10%-10%=70%
Se non posso allora è 80%-10%-10%=60%
Condizioni fiche: danno medio alla spalla destra
Condizioni mentali: normali

Attive:
-Richiesta al signore: "Il signore non permetterà che io venga ucciso." Evoca un demone-ombra, delle dimensioni di un uomo, che dura per un turno. La potenza dell'evocazione sarà pari a 4 CS. Consumo di energia: Medio
-Corpo d'ombra: Il negromante attinge ai poteri dell'oscurità, rendendo il suo corpo impalpabile e divenendo simile ad un'ombra.
La tecnica ha natura magica. Il caster rende il suo corpo un tutt'uno con l'oscurità, divenendo etereo, o come se fosse composto da vera e propria energia negativa - in questo stato gli attacchi fisici del nemico, di qualunque natura essi siano, lo attraverseranno come se non esistesse, scomparendo dentro di lui o oltrepassandolo. Questa tecnica permette inoltre di mutare completamente l'aspetto del portatore, trasformandolo in tutto ciò che desidera ma senza fornirgli nuove capacità che potrebbero essere associate all'aspetto assunto. La tecnica garantisce un effetto di trasformazione, quindi. Dura due turni compreso quello d'attivazione, svanendo al termine del secondo o prima, al desiderio del caster.
Consumo di energia: Medio

Vai pure.
 
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Alb†raum
view post Posted on 1/7/2014, 12:57





Aeys urlò quando metallo e fiamme incisero la sua spalla tracciando un sorriso rosso sulla carne. Lanhai roteò la falce riprendendola con entrambe le mani. Era esattamente come aveva pensato. Dietro buona educazione e parole gentili vi era solo uno sciocco arrogante senza neppure troppa sicurezza.
L'uomo convocò con una nuova formula un'altra creatura, un essere grottesco con lunghe, piccole braccia terminanti con enormi mani artigliate e un viso che era un'unica, famelica fauce. I piccoli occhietti fissarono Lanhai mentre le piccoli ali da pipistrello sbattevano. Si scagliò contro il Dio delle fate con ferocia, le grinfie tese a squarciargli la gola. A Lanhai non servì neppure concentrarsi per materializzare una seconda barriera per proteggerlo. Guardò il grosso mostro schiantarsi sul muro invisibile con la stessa stupidità dei suoi compagni più piccoli.

«Non vuoi comprendere, a quanto pare.»

Attorno ad Aeys e il Guardiano, il gorgo e la radura scomparvero come nebbia soffiata via dal vento lasciando il posto a un paesaggio antico, perduto nel tempo. La torre di Velta sorgeva imperiosa e raggiungeva il cielo con le proprie guglie e contrafforti simili a intricati rami.

«Questo era il Sorya di un tempo, quando la torre che vedi non era ancora un'ossessione che portava alla morte. Ammira la sua grandezza. Tu non sei che un verme al suo cospetto, e per di più ti comporti da verme.»

Si lanciò contro di lui una seconda volta, mirando il fendente verso il collo del cultista.

«Dimostrami il contrario, Aeys. Dimostrami che mi sbaglio e ti farò passare.»



9Ll26ZZ
Energia
75% -5 -10 = 60%

Ferite
Illeso

Abilità Passive:
-Capacità di muovere il corpo senza limitazioni delle giunture
-Equilibrio soprannaturale
-Immunità psionica passiva
-Mentre attacca ispira terrore nell'avversario
-L'arma lanciata torna sempre nelle sue mani


Abilità Attive:

I l l u s i o n e .
[Tecnica difensiva a consumo basso, difesa bassa.]

R e d e n z i o n e .
[Illusione della durata di due turni, consumo medio: il paesaggio diverrà in tutto e per tutto simile all'antico Sorya.]



Note
Lanhai si difende ancora una volta dall'attacco con l'illusione per poi usare un'illusione che cancella il paesaggio del gorgo per ricreare quello dell'antico Sorya, ovvero l'immensa torre di Velta che si erge al cielo. Dopodiché si scaglia contro Aeys mulinando la falce verso il suo collo. Tieni conto che è ancora attiva la tecnica della falce fiammeggiante che trasforma gli attacchi in tecniche medie.

A te la penna.

 
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Pyp99
view post Posted on 1/7/2014, 18:48




"Siamo tutti esuli del nostro passato."

Di nuovo, la sua evocazione si schiantò contro la muraglia invisibile. Poi scomparve. Aeys digrignò i denti. In parte per la rabbia, in parte per il dolore: la ferita alla spalla continuò a bruciargli terribilmente.
«Non vuoi comprendere, a quanto pare.»
Il paesaggio attorno a lui cambò. Il Gorgo, lento e maestoso, scomparve, lasciando spazio ad un'altissima ed imponente torre. Aeys era impressionato. Un'illusione, certo. Eppure era anche una dimostrazione di grande potere. Una cosa era però rimasta. La nebbia, calda e soffocante, era ovunque e permeava ogni cosa.
«Questo era il Sorya di un tempo, quando la torre che vedi non era ancora un'ossessione che portava alla morte. Ammira la sua grandezza. Tu non sei che un verme al suo cospetto, e per di più ti comporti da verme.»
Verme? Verme?! Come osava quell'essere immondo dire che lui era un verme? Lui, il favorito dell'Oscuro Signore... Lui, che avrebbe aperto la strada per il Ritorno. Non si sarebbe fatto sconfiggere. No! No! Mai!
Anche se...
«Dimostrami il contrario, Aeys. Dimostrami che mi sbaglio e ti farò passare.»
Di nuovo, non poté niente contro il fendente infuocato.
Sentì la lama rovente penetrare nella sua carne e il dolore fu atroce. Questa volta però si costrinse a non urlare. Non si sarebbe mostrato debole davanti al Guardiano. Non di nuovo.
Si guardò il petto. La sua veste era lacerata. Sotto, la lama aveva lasciato una lunga striscia di sangue e carne bruciata.
«Belle immagini di un passato glorioso, hai evocato» disse a denti stretti, cercando di ignorare il dolore «Un passato ormai perduto... E ora il clan Sorya è solo la macchia di ciò che era un tempo.»
Inizio a muovere le mani per creare un incantesimo.
Prima i demonietti... Poi il demone-ombra...
Mosse le braccia verso il Guardiano e le sue creature si mossero.
Un altro attacco. Questa volta avrebbe funzionato. Ne era sicuro. Non avrebbe deluso il suo padrone. Non l'aveva mai fatto prima, non lo avrebbe fatto ora, non lo avrebbe fatto in futuro. Il padrone gli avrebbe dato la forza. Il padrone era superiore a qualsiasi altra creatura. Sì, sì. Lui era superiore.
Ma il dubbio iniziò ad insinuarsi nel cuore di Aeys


Energia residua:non mi hai risposto, suppongo per testare cosa avrei fatto?
Bene. Allora considero 60%, che è quanto avrei con l'errore.
Quindi 60%-10%-10%=40%
Condizioni fiche: danno medio alla spalla destra, danno medio tra il collo e il petto.
Condizioni mentali: normali

Attive:
-Richiesta al signore: "Il signore non permetterà che io venga ucciso." Evoca un demone-ombra, delle dimensioni di un uomo, che dura per un turno. La potenza dell'evocazione sarà pari a 4 CS. Consumo di energia: Medio
-Servitori oscuri: Il negromante richiama accanto a sé un nutrito gruppo di malefiche creature, che lo serviranno e combatteranno con lui nel corso del combattimento.
La tecnica ha natura di evocazione e richiama una somma di creature che può andare da uno a una ventina circa. A seconda della personalizzazione, il negromante potrà evocare anche altre creature volanti dalle simili caratteristiche, come demonietti, corvi o simili di piccola taglia. Le creature potranno raggiungere le dimensioni massime di una gazza, e la loro potenza sarà ugualmente equipartita nel numero, che ne sia stata chiamata una o una decina. Le creature verranno gestite dall'evocatore e non andranno trattate autoconclusivamente. La somma delle creature evocate avrà potenza Bassa e potranno rimanere in campo per un massimo di due turni, svanendo al termine del secondo o prima, al desiderio del caster. Inoltre, le creature evocate saranno distrutte dopo aver subito un danno complessivo pari a Basso. La potenza dell'evocazione sarà pari a 2 CS.
Consumo di energia: Medio

Mi sono reso conto di avere fatto una cavolata lo scorso turno. Vabbè. Tocca a te. Vai pure.
 
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Alb†raum
view post Posted on 5/7/2014, 10:54





Gli attacchi delle creature si limitarono a passare attraverso Lanhai senza ferirlo, come se il suo corpo fosse fatto di nebbia e fumo piuttosto che di carne. Il Guardiano ghignò mostrando la candida, affilata dentatura. Avrebbe voluto divertirsi un altro po', ma quello non poteva essere nemmeno chiamato divertimento. L'avrebbe lasciato passare. Avrebbe avuto il tempo di capire la durezza dei territori dell'Edhel da solo, e non ci avrebbe messo molto a comprendere che non poteva esserci una scelta più triste della sua.

«Puoi scendere, Aeys. Io qui ho finito.»

Si caricò la falce sulla spalla e fece dietro front verso la lunga scalinata che conduceva alle profondità del gorgo, lì dove aveva sede il clan Sorya.



Valutazioni




Scrittura:

Non vai male. Non ho visto errori grammaticali o sintattici gravi e tutto sommato il tuo stile, per quanto privo di “virtuosismi”, riesce a rendere descrizioni e introspezione in maniera soddisfacente. I tuoi post, tuttavia, tendono a essere eccessivamente stringati. Posso capire che con poca azione e solo dialogo sia difficile mettere assieme uno scritto lungo, ma è del tutto possibile aumentando l'introspezione e il numero dei dettagli (certo, senza esagerare e sforare in un brodo allungato difficilmente digeribile). Avresti potuto espandere le impressioni di Aeys riguardo a Lanhai, oppure inserire spezzoni di flashback che approfondissero il tuo personaggio, che appare un pochino stereotipato nei brevi spezzoni che ti limiti a inserire. La sua figura è riconducibile al cultista folle, il predicatore di demoni che cerca vittime o altri pazzi da convertire per il proprio Dio. Anche le sue tecniche sono adattate a questo stereotipo. Tenta di trovare dei tratti unici per aumentare la caratterizzazione del personaggio, per renderlo unico nel suo genere. Molti personaggi di Asgradel prendono spunto da archetipi comuni (come streghe, bardi, guerrieri...) e li evolvono in maniera del tutto originale. Considera l'idea di sfogliare lo schedario alla ricerca di spunti.

Strategia:

Il tuo campo peggiore. Non solo il tuo parco tecniche in scheda non è adeguato a sostenere uno scontro, ma compi delle scelte strategiche veramente sbagliate. Il primo turno utilizzi un singolo slot per un'evocazione di potenza bassa. Il secondo turno usi corpo d'ombra per quanto i miei attacchi fisici venissero considerati al pari di tecniche; inoltre, non usi l'evocazione richiamata nel turno precedente (immagino che questo sia l'errore di cui parlavi nell'ultimo specchietto). Il terzo turno è l'unico in cui usi due tecniche offensive, ma sono entrambe evocazioni. Avere solo tecniche di evocazione è uno svantaggio non da poco. Se avessi fatto usare a Lanhai una tecnica di corpo d'Ombra, tu avresti automaticamente perso. Io non l'ho fatto (se non nell'ultimo turno, per chiudere) per lasciarti la possibilità di creare strategie più elaborate, come attaccare più volte da direzioni diverse o intervallare attacchi, dialoghi e tecniche per impedirmi di difendermi da tutti gli attacchi con una sola tecnica. Invece ti sei limitato a portare un singolo attacco fisico per evocazione al turno.
Procurati qualche tecnica di attacco e difesa in più in maniera da poter supportare le tue evocazioni e tieni a mente che puoi lanciare più di un attacco per evocazione al turno. Niente ti impedisce di farne due o tre (di più sarebbe antisportivo) da direzioni diverse in maniera da mettere in difficoltà l'avversario. E ricordati che anche il tuo pg può attaccare fisicamente. Se avessi lanciato al secondo turno non uno, ma sei attacchi da parte tue e delle evocazioni, sarei stato molto più in difficoltà.

Sportività:

L'unico errore che hai fatto è quello sui consumi e non lo considero nemmeno un errore, visto che hai corretto. Mi fa piacere che tu non abbia editato quel post ma abbia corretto nel post successivo (come si deve fare). Hai tuttavia editato il secondo post (non di combattimento) dopo che ho postato io. Non ho intenzione di farlo pesare, ma ricordati di non modificare mai un post dopo che l'avversario è già intervenuto e soprattutto di scrivere cosa hai modificato. Non essendo quello un post di combattimento non ho motivo di penalizzarti. Tieni solo a mente questo.


In definitiva, sono costretto a lasciarti all'energia bianca per i motivi sopra elencati (soprattutto mancanza di originalità nel personaggio e cattiva strategia). Non scoraggiarti per questo risultato e prova invece a seguire i miei consigli per migliorare la caratterizzazione del tuo personaggio e il tuo parco tecniche. la tua conoscenza del regolamento è già buona e quindi ti chiedo solo di fare più attenzione.
Guadagni 300 gold. Io ne prenderò 400 quando ritirerò lo stipendio.

Ti aggiorno il conto.
 
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9 replies since 17/6/2014, 17:30   187 views
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