Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

The Whisky among us, Duello ufficiale

« Older   Newer »
  Share  
The Grim
view post Posted on 11/7/2014, 15:58




Johnny Walker vs. Jace Beleren
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO vs The Grim


GALLODORO_zpsa692be73


Rossa vs Rossa
C Vs. B


Primo post: PARACCO TRAVESTITO ALOGENO

Premio in palio: Rudi

Player Killing: Attivo

Durata: Uno di presentazione e cinque post di combattimento.

Tempi di risposta: Nessun limite di tempo.

Arena: Al Gallo d'Oro – Il Gallo d'oro, come ben avvertiva un'insegna regolamentare all'entrata del locale, non era un locale come tanti. Eppure tutto, dai tavoli di seconda scelta alle panche traballanti, dal vino allungato al minestrone di verdure più grigie che verdi, faceva pensare a una qualsiasi locanda, come quelle presenti in tutta Taanach, e forse nell'intero Akeran. Theodoré Stevenson, l'oste e proprietario, un mulatto alto quasi due metri che pareva più un buttafuori attempato, aveva un segreto che rendeva la sua clientela sempre allegra e molto unita, e non c'era di mezzo alcuna droga. Aveva semplicemente fatto sistemare il cortiletto dietro al locale, e l'aveva tenuto sgombro da tavoli o qualsivoglia arredo. A prima vista sembrava che sul terreno ci fosse sporco e immondizia, ma a guardare meglio si notavano anche sabbia e segatura lorde di sangue; un vero e proprio luogo per incontri di lotta. La cosa era iniziata per gioco tanto che molti si vedevano per scambiarsi due cazzotti, sfogare un po' la tensione, dimenticare gli affanni e le litigate; tanto alla fine vincitori o perdenti, il buon Thedoré apriva sempre la solita botte pessima e annacquata e offriva a tutti un giro. Poi si ci era messi su a scommettere e la cosa era cresciuta, e si era fatta seria, e anche gente da fuori veniva a guardare due incontri al Gallo d'oro, o a sfidare i lottatori che lì si esibivano per qualche dragone d'oro e un buon bicchiere di acquavite.
 
Top
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 12/7/2014, 15:21




Il Gallo d'Oro non era poi malaccio.
Era passata una settimana da quando era arrivato a Taanach, e finora non se n'era pentito: non c'erano troppe guardie, se avevi bisogno di una donna potevi procurartela senza problemi e l'alcol - cosa fondamentale per Johnny - era passabile. Non ottimo, come sperava, ma almeno abbastanza forte da stenderti per mezza giornata se avevi la testa troppo piena di problemi. La Sete che lo aveva attanagliato per giorni stava iniziando a scemare, tenuta sotto controllo dai boccali che arrivavano di continuo. Se chiudeva gli occhi poteva ancora vedere il deserto infinito di fronte a lui, e sentire la gola arsa come una pietra sotto il sole.
Aprì gli occhi di scatto, battendo la mano incallita sul tavolo.

« OSTE! UN ALTRO BOCCALE QUI! »

Tracannò l'ultimo sorso da quello che aveva davanti, mettendolo di lato.

« Hey, vacci piano, amico. Altrimenti mi costringi a scommettere contro di te stasera. »

Johnny alzò lo sguardo sullo sconosciuto, reggendosi la testa con la mano. Non conosceva l'uomo che aveva parlato, ma non fece fatica ad etichettarlo come uno scocciatore. I capelli lunghi e luridi, il naso schiacciato e i vestiti sgualciti gli sembravano familiari: ne aveva visti a bizzeffe di uomini così. Non importava in quale locanda entrasse a bere, c'era sempre qualcuno troppo annoiato o troppo squattrinato da attaccare briga per qualunque motivo.

« Ah? Chi cazzo shei, mia madre? Vai a farti un giro e lashiami in pace. »

L'altro fece per dire qualcosa, ma venne interrotto dall'oste arrivato accanto a lui, che lo squadrò da capo a piedi mentre prendeva la moneta che Johnny gli porgeva. Theodore Stevenson non era un uomo violento, ma bastava la sua sola presenza per rimettere in riga chi esagerava nel suo locale. Di certo la sua statura aiutava, ma era soprattutto il suo sguardo a preoccupare chi lo incrociava: erano gli occhi di chi aveva già ucciso, e non si faceva scrupoli nel farlo di nuovo. Lo scocciatore rimase in silenzio finchè l'oste non tornò lentamente al suo posto dietro il bancone, poi si voltò di nuovo verso Johnny che intanto aveva afferrato il nuovo boccale.
Allungò la mano a fermare quella dell'ubriacone, chinandosi di più sul tavolo e mostrando un sorriso da squalo.

« Hey, guarda che ero serio quando ti ho det-!? »

Non riuscì a finire la frase, troppo occupato com'era a volare in aria per poi atterrare a testa in giù sulle tavole del pavimento. Un crack doloroso si udì quando la spalla toccò terra, seguito dall'urlo disarticolato dell'uomo. Nella locanda cadde un silenzio nervoso: tutti gli avventori si erano girati a guardarlo, compreso l'oste che aveva smesso di riempire boccali, portando le mani sotto il bancone. Lo scocciatore ringhiò oscenità a mezza bocca, frugando con la mano libera alla ricerca del pugnale che teneva legato alla cinta. Tuttavia una zaffata di alito cattivo gli fece sollevare lo sguardo.
Johnny si era abbassato a guardarlo da vicino: sorrideva, ma era chiaro che non era mai stato così serio.

« Pure io ero sherio, pulce. »

Con un gesto fulmineo gli afferrò il mento, avvicinandolo ancora di più.

« E t-te lo devo dire: io la odiavo proprio, mia madre. Mpf. »

Lo lasciò spintonandolo indietro, facendo un gesto scocciato. L'uomo rimase a terra ancora qualche secondo, dopo deglutì tutto l'orgoglio e il dolore e si alzò barcollando, avviandosi verso l'uscita.
Johnny ridacchiò, mandando giù un altro lungo sorso di birra.

Già, il Gallo d'Oro gli piaceva proprio.
E non solo per la compagnia.

...

« ROMPIGLI IL CULO, JOHNNY! »
« AMMAZZALO, ED! NON SI REGGE NEMMENO IN PIEDI! »

Le urla della folla li circondavano, facendogli ribollire il sangue nelle vene.
Era quella sensazione a fargli piacere così tanto le lotte clandestine: gli scommettitori urlanti attorno a lui, l'avversario che lo guardava, le mani alzate per difendersi e attaccare, il sudore che gli scorreva giù per la schiena, strappandogli brividi di piacere. Quando entrava in quel cerchio, l'uomo diventava una bestia, il suo unico scopo diventava abbattere il nemico, e il resto rimaneva fuori. E se prima dello scontro si prendeva anche una sbronza colossale era anche meglio. Una cosa che nessuno reputava saggia finchè non lo vedeva combattere.

L'avversario di quella sera era Ed, detto il Gigante, un massiccio muratore della Città bassa. Aveva spalle larghe e braccia abbronzate e muscolose, reduci delle ore di lavoro sotto il sole implacabile dell'Akeran. Il naso era quello rotto tipico dei lottatori da strada, tozzo e schiacciato, e si muoveva con lenta e letale precisione: a Johnny era bastato un colpo quasi di striscio per finire disteso a terra, ma questo non lo impensieriva minimamente. In quel momento vedeva solo il suo avversario, e tutto quello che aveva attorno sfumava in una nebbia rossa priva di significato. Le urla degli scommettitori erano per lui come fruste ardenti che lo pungolavano per spingerlo a mordere, a combattere finchè una delle fiere non fosse caduta a terra. Barcollava, reso insensibile dal troppo alcol, ma quello non era mai stato un problema per lui.
Rapito dall'estasi del momento la sua bocca si allargò, rivelando i denti gialli in un sorriso da predatore: giusto nell'attimo in cui Ed si decise ad attaccare.

Le urla sembrarono aumentare di intensità, mentre Johnny scivolava sulla segatura, schivando il pugno ed arrivando quasi a contatto con il petto del muratore. Guardò per un'ultima volta negli occhi del suo avversario, assaporandone la tensione, l'eccitazione, la paura... e infine il dolore.


CATAPUGNO2_zpsb9d5678f


Il pugno colpì troppo forte, troppo veloce per essere parato o deviato: lo sentì dilaniare tutto ciò che incontrava, aprendo un buco sanguinolento nell'addome del suo avversario.
Rimase per un attimo fermo, sentendo la vita abbandonare il corpo del Gigante, poi ritirò con un passo indietro la mano sporca di sangue e frattaglie.
Il pubblico - improvvisamente ammutolito - guardò il combattente allontanarsi barcollando da Johnny, fissando con stupore il buco che lo avrebbe ucciso.
Poi stramazzò a terra, morto stecchito.
La folla esplose.

Theodore si avvicinò al perdente, facendosi largo tra gli scommettitori a forza di spallate e urla. Si abbassò sul corpo, ma non gli bastò che un'occhiata: non ci voleva di certo un medico per capire che quell'uomo era già bell'e morto. L'oste si alzò, storcendo la bocca e voltandosi verso Johnny, che era rimasto al suo posto per tutto il tempo, con quel sorriso inquietante sul volto. Il proprietario del Gallo d'Oro si avvicinò, ma rimase a una distanza che reputava sicura: aveva già visto quell'espressione sul volto di molti uomini, e non gli piaceva per niente. « Johnny, non mi importa quanto ti sbronzi prima di combattere, ma non voglio morti nella mia arena, chiaro? »
L'ubriaco sembrò scuotersi solo in quel momento, guardando l'oste come se lo vedesse per la prima volta. Scosse la testa, frugando poi in una delle tasche alla ricerca di qualcosa. « Lo sho, capo. Capita! » Theodore se possibile - a quelle parole - divenne ancora più scuro in volto: « Beh, vedi di non farlo capitare più, altrimenti sei fuori! »
Detto questo, il mulatto si avviò tra la folla, urlando di venire da lui per farsi pagare la vincita.
Johnny guardò con felicità la bottiglia trovata, prendendo un lungo sorso bruciante e sospirando di piacere. Era abituato al caos della folla subito dopo un incontro, e non lo preoccupava più di tanto, tuttavia persino lui divenne curioso quando le voci iniziarono a scemare, facendone risaltare una ancora più forte.

Non gli era mai capitato, ma quando tutti iniziarono a voltarsi verso di lui persino un ubriacone come Johnny iniziò a capire che qualcosa non stava andando per il verso giusto.
Qualcosa gli diceva che quello non sarebbe stato l'unico combattimento di quella sera.



Vetrina alcolica
Comprensione



Cs totali: 6 (3 in Velocità; 1 in Ostinazione; 1 in Istinto; 1 in Forza)
Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~ Mortale 80%

Energia attuale: 100%
Consumi utilizzati: //

Condizioni fisiche: Illeso.
Condizioni mentali: Illeso.

Armi

Condizione testa: perfetta
Condizione braccio dx: perfetta
Condizione braccio sx: perfetta
Condizione gamba dx: perfetta
Condizione gamba sx: perfetta


Passive in uso:

CITAZIONE
Riassunto Passive
Sonido
- Passive del talento Acrobata: corpo snodabile che permette movimenti innaturali, equilibrio in ogni situazione, capacità di potersi arrampicare su muri/soffitti;
Hierro
- Pergamena Irriducibile, campione, passiva: Johnny diventa in grado di combattere anche con parti del corpo fortemente danneggiate, con il rischio di aggravarne le ferite;
- Pergamena Tattiche di combattimento, guerriero, passiva: Johnny è in grado di avvantaggiarsi su ogni terreno, e vince gli scontri a parità di CS;
- Passiva razziale umana Audacia: non sviene sotto il 10% di energia.
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore fisico;
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore psionico;
Relámpago
- Abilità personale, passiva: i colpi fisici di Johnny sembrano difficili da prevedere e difendere, difendibile con una difesa passiva psionica;
- Abilità personale, passiva: qualunque oggetto impugnato da Johnny conta come un'arma a tutti gli effetti;
Locura
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno le tecniche fisiche castate saliranno di un livello, mentre quelle psioniche subite saranno di un livello superiore fino alla fine del turno;
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno guadagna per un turno 2 CS in Forza;
- Abilità personale, passiva: se Johnny accumula una quantità di danni Critica al corpo, guadagnerà 2 CS in Istinto fino al termine della giocata in corso.

Attive in uso:

//

Azioni:

Johnny partecipa ad un combattimento clandestino dietro una locanda, ma dopo la fine dello scontro qualcosa va storto. *crea hype*

Note:

Ecco il primo post! Il background dello scontro è ovviamente concordato con il buon Grim, a cui auguro un gran duello!
E comunque io Rudi (il mio cane) non te lo do. è_é



Edited by PARACCO TRAVESTITO ALOGENO - 12/7/2014, 21:02
 
Top
The Grim
view post Posted on 16/7/2014, 10:03





La morte è un fenomeno che va a braccetto con la vita e si potrebbe dire quasi che la definisce. Eppure trattare con lei è sempre complicato, sia che ci riguardi in prima persona, sia che se travolga le persone a noi più care. Quest'ultima eventualità, pur infelice, è quella in cui ci si immedesima più facilmente, nonostante la moltitudine di possibili reazioni. Ci sconvolgiamo o siamo increduli, ci può svuotare o rendere rabbiosi, c'è chi si deprime incapace di accettarla, chi si consola buttandosi a capofitto in qualche forma di oblio e chi riesce a superarla; chi l'accetta e chi ne resta per sempre segnato. È qualcosa di viscerale a guidare il nostro comportamento, elaboriamo le nostre risposte sottoposti a forti emozioni, talvolta contrastanti, spesso incontrollabili; ma in un certo senso semplici poiché non ragionate. Ci sono occasioni dove il lutto è più complesso da elaborare, come di fronte alla dipartita di chi ci era antipatico o addirittura odiato, stretti nella morsa del disagio di un inaspettato sollievo o addirittura una gioia forse troppo cinica. E ci sono dei casi in cui invece anche solo reagire sembra innaturale o complicato, come quando muore un conoscente, qualcuno di cui si è sfiorata la storia ma non la si è mai approfondita; come un libro di cui si è solo letto il titolo o la prima pagina. Avevamo scambiato più di un saluto con il defunto, si chiacchierava cordialmente con lui del più e del meno e certi suoi argomenti erano interessanti mentre alcuni suoi aneddoti piuttosto divertenti; lo avevamo in simpatia per una ragione o per un'altra. Faceva parte della nostra quotidianità perché lo trovavamo per strada o magari dal fornaio, e in quelle occasioni ci fermavamo volentieri un attimo prima che un impegno o un altro ci strappava da quell'incontro. Trasognanti ci si diceva che un giorno o l'altro avremmo dovuto affrontare quella relazione, capire se vi era più dell'apparenza e magari far nascere un'amicizia o comunque un bel rapporto cordiale che andasse al di là dei saluti; anche solo per curiosità. Poi succede il fattaccio e quell'altro non lo si rivedrà mai più, ogni incontro è stato un'occasione mancata; non ci sarà più tempo per recuperare alcunché. Sentiamo di dover essere tristi e amareggiati dalla notizia, ma le nostre emozioni rimangono mute; anche solo dire una parola ci sembra ipocrita perché non conoscevamo l'altro.



Cosa dovremmo fare e sopratutto cosa dovremmo rimpiangere?
La perdita di una persona a cui non abbiamo dedicato poi così tanto tempo? O un futuro negato a cui noi stessi abbiamo contribuito? E questo non sarebbe un pensiero egoistico, un rimpianto che guarda a noi più che all'altro, che alla fine è la vittima della tragedia?

Il cuore non ci dice nulla, così come l'istinto, e non resta che la mente a ingombrarsi di pensieri cupi e difficili che non aiutano per niente la scelta ma anzi la fanno solo più complicata. Sperduti tra ipocrisia e insensibilità, oscilliamo perpetuamente come una pendola che non riesce a trovare il suo equilibrio; mentre le lancette dell'orologio continuano il loro cammino inesorabile senza mai guardarsi indietro.


pub_zpse360420b

Jace pensava a quello e molte altre cose davanti al bicchiere di liquore appena più torbido dell'acqua. Korav Van Horne gli era stato antipatico le prime volte che si erano incontrati, un cacciatore di pellicce gretto e che faceva presto a dare del tu e prendere confidenza con persone incontrate da poco; un sempliciotto insomma. Era però diventato un punto fisso nella vita del cartomante, e mentre tanti andavano per non tornare mai più, lui era sempre rimasto, più che disposto a raccontare aneddoti dei suoi viaggi. Così aveva scoperto che non era un fanfarone, ma una specie di zio bonacicone, non troppo invadente ma che sapeva dare dei buoni consigli, che il cartomante aveva accettato di buon grado; e che si erano rivelati più buoni del previsto. Degli affari e degli spostamenti di Korav, Jace sapeva poco e mai aveva avuto intenzione di interessarsi perché a Taanach spesso tutto è più oscuro di quanto appaia e non voleva costringerlo a situazioni imbarazzanti; l'altro pareva aver apprezzato la cosa. Lo stregone aveva appreso della sua morte per caso, ascoltando una conversazione dal calzolaio che entrambi frequentavano. Invece di comprare il lustro per cui era andato al negozio, uscì e senza dir nulla prese a girovagare per le vie cittadine, incapace di metabolizzare quella notizia. Perciò si era messo a bere nella prima locanda che aveva trovato, non tanto da ubriacarsi ma abbastanza da sprofondare nell'autocommiserazione. Era sceso in quelle tenebre dense e non sembrava esserci alcun fondo se non una disperazione più profonda. Van Horne avrebbe voluto questo grigiore o forse avrebbe preferito che Jace lasciasse perdere questa cupezza da sepolcro per divertirsi e svagarsi un po'?

Quell'uomo era sempre stato gioviale e aveva sempre preferito l'allegria al grigiore imposto con l'obbligo. Con un lungo sorso svuotò il bicchiere, e si avvicinò al drappello di avventori che scommettevano in un cortiletto sul retro del locale. Era già stato in quel posto, il gallo d'oro, almeno un paio di volte da quando viveva a Taanach, e gli incontri di lotta parevano l'attrazione principale del posto, ma lui non vi aveva mai prestato tanta attenzione. Lo scontro era tanto impari da strappargli un sorriso: da un lato stava un derelitto che nemmeno riusciva a stare dritto sulle sue gambe, dall'altro un pezzo di uomo che sembrava duro quanto la pietra. Puntò cinque pezzi d'oro sul secondo, senza nemmeno esitare per un istante. Presto avrebbe visto muscoli scattare, sangue schizzare e ossa rompersi, in un incontro che sperò durasse almeno più di un singolo colpo; l'esito poteva essere scritto ma forse si sarebbe svagato per qualche minuto. Le urla e i motti intorno a lui lo rilassavano, in qualche modo cancellavano quel torpore che fino a quel momento l'aveva ingabbiato. Presto sarebbe stato libero, un'altra volta. Il muratore si mosse, deciso a terminare l'incontro subito, gettandosi sull'altro con tutto il suo peso; il vagabondo reagì come un fulmine, rapido e letale.

" Non è possibile, tu hai barato! "

Poche parole, semplici.
Il cartomante aveva previsto una vittoria fulminea e nuove monete nel suo borsello, solo sulla prima aveva azzeccato. Quello scricciolo mal messo aveva vinto su un avversario due volte più grande e forte di lui, e l'aveva fatto barcollando come il più sbronzo dei bevitori. Era tutta una messinscena per fregare quelli come lui, era ovvio, sopratutto a chi della truffa faceva il suo mestiere. E il cartomante era bravo in cose simili. Quello che pareva un barbone dismesso doveva aver finto di esserlo, mentre magari era un campione di lotta o qualcosa di simile; un attore straordinario. Che l'altro fosse morto in quello scherzo non passò nella mente dello stregone nemmeno per un secondo, forse troppo sbronzo per pensarlo.

" Tu, non andartene e dacci i nostri soldi! "

Gridò quelle parole digrignando i denti, senza rendersi conto del guaio in cui si era cacciato.




specchietto

CS: 5 | Intelligenza 2 Prontezza 1 Determinazione 1 Maestria delle Armi 1
Critico 36 | Alto 18 | Medio 9 | Basso 5



Stato Fisico: Perfetto;
Stato Psicologico: Perfetto;
Energia: 100 %


Mastigos: I Mastigos sono più potenti ingannatori. Essi possono lanciare le sue tecniche di illusione, infatti, anche nel caso in cui fosse completamente immobilizzato ed imbavagliato: non avrà necessità di alcun movimento per ricorrervi né di pronunciare alcuna parola. Sono in grado di modificare a piacimento il tono, il volume e il luogo di provenienza della propria voce. Potrà farla suonare blasfema e cavernosa come quella di un demone; potrà ingigantirla al punto da assordare i propri avversari; potrà farla sembrare un sussurro proveniente da poco distante alle orecchie dei suoi alleati, e molto altro ancora. I più potenti possono inoltre fondersi nelle loro stesse illusioni. Fintanto che sul campo di battaglia sarà presente un'immagine richiamata da lui, infatti, egli potrà modificare a sua volta anche il suo aspetto, assumendo qualsiasi forma e dimensione desideri. Questa mutazione - seppur ingannando tutti i sensi dell'avversario - sarà tuttavia soltanto un'illusione e non donerà al possessore del dominio alcuna capacità aggiuntiva rispetto alle sue. Infine essi non svengono una volta raggiunto il 10 % dell'energia sebbene muoiano una volta esaurita la riserva energetica. Inoltre la sua aura risulta invisibile agli auspex di natura magica.
[ Passive di Talento (I, II, III) e Razziale e Personale ]

Circolo di protezione dalla Magia: Questo sortilegio gli permette di affrontare facilmente altri incantatori, non perché protegge la sua pelle dagli incantesimi, bensì lo rende capace di contrattaccare più facilmente. Ogni volta che un avversario utilizzerà una tecnica di natura magica, per la durata di quel turno lo stregone guadagna 2 CS in Intuito. [ Pergamena Discendenza Arcana ]

Cappa degli Eterni: Il più appariscente degli indumenti del Cartomante, un enorme drappo azzurro ricoperto di simboli argentei che cinge le sue spalle e lo copre fino alle caviglie, sotto la quale è però celato un robusto corpetto di strisce di cuoio, tinte del medesimo colore. L'armatura lo copre dalle spalle alla vita, lasciando però libere le braccia, garantendo così una completa mobilità ed una moderata protezione al busto. Quando la indossa tutte le tecniche offensive scagliate da Jace ad area saranno di potenza equivalente al consumo speso per castarle. Inoltre una volta che il cartomante avrà accumulato un danno Critico al fisico, guadagnerà 2 CS in Istinto fino alla fine della giocata. Una delle gemme incastonate nella cappa dona a Jace 1 CS in Maestria con le Armi. [ Armatura leggera al busto, Artefatto epico di caratterizzazione + Diamante ]

Sigillo dell'acchiappasonni: Un ninnolo di capelli intrecciati delle tribù dello Xuraya che racchiude all'interno uno spirito maligno dei sogni. L'essere intrappolato al suo interno non solo è innocuo per il suo portatore, ma anzi lo fortifica. La potenza magica sovrannaturale della creatura gli permette di essere pari ai più grandi Illusionisti, aumentando i poteri del suo Dominio di un livello. L'essere inoltre conferisce la capacità di vedere l'invisibile, sotto forma di auspex di potenza passiva. Inoltre forte delle memorie e delle capacità dello spirito Jace è inoltre capace di utilizzare le pergamene della Classe Ladro. [ Cristallo della Conoscenza e Tomo Furtivo e Tomo magico e Amuleto dell'Auspex e Gioiello Rosso - Cucito sulla cappa ]

Frusta: Dalla rigida maniglia color terra bruciata nasce il corpo vero e proprio dell'arma fatto in un cuoio molto più chiaro intrecciato per due metri e mezzo alla cui estremità termina con una piccola lama curva, come un minuscolo kama, in ferro brunito, quasi nero; questa testa può essere rimossa. [ Arma da corpo a corpo - Legata al ventre ]

Le petites Thriompes: Il secondo mazzo dei Tarocchi è composto da Cinquantadue carte divise in quattro semi, come molti mazzi da gioco, che forse hanno ispirato o da cui han tratto ispirazione. Esse sono di qualità altissima e nascondono un segreto: Venti di esse nascondono sotto una leggera sfoglia cartacea un'anima metallica e sono appositamente bilanciate per essere scagliate. Inoltre esse possiedono alcuni poteri magici nascosti agli occhi di tutti: a momento di estrarre una qualsiasi carta dal corpo di un bersaglio, questi subirà l’influenza psionica passiva nascosta nel mazzo: da quel momento egli sarà invaso da una sensazione di disfatta e di inevitabile sconfitta.[ Arma da lancio, Artefatto epico d'ambientazione - Tasche interne della cappa - 20/20 ]



Note: Come al solito ho preferito riportare tutte le passive per esteso in maniera da non dover rimandare continuamente il mio avversario ed il nostro correttore alla mia scheda. Inoltre per motivi interpretativi non utilizzerò la lancia Carreg o Wythïen in questo scontro. Buon duello, cane :wow:



Edited by The Grim - 16/7/2014, 16:59
 
Top
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 21/7/2014, 08:51




Johnny incurvò le labbra in una risata muta, continuando a bere dalla bottiglia di liquore.
Non era la prima volta che lo accusavano di aver truccato un incontro, ma questo perchè non sapevano come l'ubriacone vivesse quei momenti: lui bruciava per quei brevi attimi in cui la vita di due uomini era in bilico. Ingurgitava aria solo per provare ancora quella sensazione di realtà che lo mandava avanti; aveva attraversato persino un deserto, rischiando la pellaccia più volte, per trovare un luogo dove potesse sfogare la sua voglia di combattimenti. E dire che gli avevano detto che nell'Akeran si combatteva forte e duro, ma evidentemente Theras era un'enorme cloaca tutta uguale, dalla cima di Monte Stronzo fino ai piedi di Vetta Merda. Glielo avrebbe detto, oh si, lo avrebbe ripetuto a tutti quei sapientoni da taverna, quei contadinotti che credono di saperne tante e invece non sanno manco tagliarsi la barba senza sanguinare come maiali sgozzati, nemmeno gli avessero staccato via le palle. Al primo che gli avesse detto che su Theras c'erano posti dove si viveva meglio o peggio, e che solo lì non era malaccio, avrebbe sbattuto la mano sul tavolo: SBAM! E lì a spiattellare la verità, sissignore. E nessuno che osasse contraddirlo, perchè lui Theras se l'era girata in lungo e largo, e non esisteva uomo, elfo o nano che ne sapesse più di lui, altrochè. Come quel Theodore lì, il locandiere: faceva tanto il galletto nella sua taverna, e nemmeno riusciva a guardarlo negli occhi senza tremare come una verginella alla prima notte di nozze. Pensava che Johnny non se ne sarebbe accorto? Che solo perchè era un ubriacone queste cose per lui fossero insignificanti? O vuote? O invisibili? Nossignore, a lui queste cose non sfuggivano. Perchè questa era la sua vita, che gli piacesse o no.

E lo avrebbe fatto capire anche a quel tipetto che si lamentava. Gnègnègnè i miei soldi, dove sono i miei soldi, voglio la mamma - diceva, ne era certo. Lo sentiva blaterare e lamentarsi, e tutti quelli attorno a lui che lo guardavano come se fossero le parole più fottutamente giuste che avessero mai sentito. Neanche fosse un santone o un profeta della fine del mondo. Nemmeno tempo di parlare che già l'aveva fatto innervosire. E quando qualcuno lo faceva innervosire gli andava il liquore di traverso. E se gli andava l'alcol di traverso Johnny diventava una bestia. Chiaro, no?

Era la forma la cosa importante; la forma. Johnny sarebbe stato un agnellino se quel tipetto fosse andato da lui a chiederglielo gentilmente. Gli era già capitato di dover combattere con gente simile, orsì. Combattimenti fuori programma, li chiamano. Tu finisci il tuo bello scontro e sei lì che ti rotoli nella folla come un maiale nel fango, ed ecco che arrivano, da soli o in gruppo. Fanno i gradassi, urlano, e dicono: Johnny, hai barato, dacci i nostri soldi! Inevitabile, non c'è proprio modo di schivarli: sono più insistenti delle pulci di una locanda dei bassifondi. E allora SBAM, morti, un pò come quando dici la verità ai saputelli, ma il piacere qui è un pò meglio. La forma - si diceva - è importante: se si fossero presentati belli tranquilli, chinando la testa e l'avessero chiesto per favore sapete come sarebbe finita? SBAM, morti lo stesso. Perchè, sapete, Johnny non ci sa proprio fare con le persone, è più forte di lui. Ha pure picchiato sua moglie, figuratevi se si fa scrupoli per quattro piagnucoloni da taverna.
Ma gliel'avrebbe fatta vedere a quel saputello se era vero che si chiamava Jonathan Walker, altrochè!

Qualche passo in avanti, giusto per avvicinarsi un pò prima di gonfiargli la faccia di pugni. Non che fosse così facile camminare diritto con tutto l'alcol che aveva bevuto e continuava a buttare giù, ma diciamo che il buon Johnny c'era abituato. E aveva ancora quel sorrisetto sulla faccia, quello da squalo con un attacco di tiammazzodibotte, quello che metteva in esposizione durante quei momenti di calma prima della tempesta. Di pugni.

Evidentemente i piani di Johnny però non erano così perfetti, perchè quel tale, Theodore, aveva capito le sue intenzioni. Mica stupido, quel neretto, bisognava dargliene atto. Continuava a guardare prima il tizio che urlava e poi Johnny, nemmeno stesse guardando una partita a pallapugno. Poi fece il primo errore: mise le mani sulle spalle di Johnny. « Basta, Johnny, il combattimento è finito! » L'ubriacone sembrò non averlo nemmeno sentito, perchè si limitò a scrollare le spalle e ad andare avanti. Non era mica stupido, lo sapeva benissimo che lo scontro ufficiale era finito: questo era solo il primo piatto dopo un antipasto leggero. L'oste gli si mise a lato, urlandogli nell'orecchio come un ossesso: secondo errore.

« MI HAI CAPITO, UBRIACONE DEL CAZZO!? BASTA! »

Johnny si limitò ad allargare il sorriso ancora di più, nemmeno l'altro avesse detto qualche battuta spiritosa. Non che l'ubriacone avesse effettivamente voglia di ridere in quel momento, anche se aveva i denti scoperti. Sarebbe come dire che un cane che ringhia si sta sbellicando dalle risate. Ma - come detto prima - per Johnny la forma è importante, e quando Theodore tirò indietro la mano per tirargli un bel pugno sul naso, ecco che arrivava al terzo errore di seguito. Tre di troppo. Il braccio di Johnny scattò come un molla verso la faccia dell'oste, strappandogli un urlo di dolore. Lo colpì con il palmo teso, spezzandogli il naso come un bambino romperebbe un ramoscello. CRACK, ed è tutto finito, naso e amicizia. Theodore cadde di culo sulla segatura, rotolandosi e scalciando per il dolore.

« Johnny di quaaa, Johnny di laaaà. Hai parlato troppo, köle. » farfugliò il vagabondo. Non era la spiegazione più completa del mondo, ma diciamo che per Johnny era già grasso che cola. Mandò giù un altro bel sorso di liquore, pulendosi il muso con la mano ancora sporca di sangue. Si sarà capito, no? Il nostro Johnny non è proprio un araldo della pulizia, o della tranquillità, o del quieto vivere, ecco. Ma diciamo che sa farsi amare, se sapete come prenderlo: è come una bestia feroce, nove volte su dieci vi stacca la testa a morsi, ma se le mettete un guinzaglio e ve la fate amica diventa la più forte degli alleati. Con la differenza che Johnny non è un animale: alla fine basta offrirgli da bere. Facile, no?
No, effettivamente no. E quel tale l'avrebbe scoperto molto presto.

« E cosshiiiì vuoi indietro i tuoi sssholdi, ah? » si era fermato davanti a Jace, le mani poggiate tranquillamente sui fianchi, manco stessero parlando del tempo o di qualche affare al mercato. Johnny lo sapeva benissimo, ed era convinto che presto anche quel tizio se ne sarebbe reso conto: si trovavano già in un'arena per i combattimenti, tanto valeva combattere. Non erano importanti i perchè, i percome e tutte le motivazioni di questo mondo. A Johnny non gliene fregava un cazzo. Semplicemente: ti metti contro di me? Io ti ammazzo, punto. Una persona semplice, il nostro ubriacone preferito.

« Ah, non fasshiamo i pazzi, ark'daş. Vuoi un goccio? » Ah, ma forse ci siamo sbagliati sul conto del povero Johnny. Di solito è un pò instabile, forse un pò incontrollabile, ma di sicuro è un bravo ragazzone, no? Guardatelo mentre alza la bottiglia come per proporre un brindisi, e come prende un gran sorso. E che simpatico quando... lo sputa verso la faccia di Jace. No, questo è inaspettato, persino per noi che lo guardiamo spesso. Ma chi se ne frega, in fin dei conti? Sorride, con ancora il liquore che gli cola giù per la barba.

« Ti ammassho, cane! » manco il tempo di sbattere le palpebre e già sta dando un pugno verso la pancia del piagnucolone, ben più forte di quello dato durante l'incontro. Con il medio ben piegato, come piace a lui. Forse fa male, e un paio di volte il dito se l'è pure rotto, ma quando bevi tanto da dimenticare come ti chiami che ti importa di qualche osso spezzato? Un pò di dolore dà solo pepe all'incontro, ve lo dico io. Che poi guardiamo il lato positivo: sapete chi ci guadagna da tutto questo? Il buon Theodore, si, proprio lui: quello che per ora si sta rotolando a terra tenendosi il naso. Non sapete perchè? Beh, lo sapeva lui, di non fidarsi di Johnny, e infatti aveva ragione. Ora eviterà di far combattere gente così, e la prova di tanta saggezza l'avrà sempre a portata di mano, anzi... di naso. Scrivi Theodore, prendi appunti: non far più combattere gente come Johnny. Si, persone che corteggiano la Morte, finchè non ottengono il benservito.

Ma chi prendiamo in giro? Non siamo mica fatalisti: non è ancora arrivata l'ora della Furia ubriaca. Ne ha di strade da attraversare e di litri di alcolici da bere, prima di mettere la parola fine alla sua triste storia: ma diciamo che se continua così non avrà molta gente al suo funerale, ecco. Sempre che non crepi come un cane in qualche angolo di città. E se lo meriterebbe anche, visto come si comporta. Per esempio, che calcione che sta dando al povero Jace, con la gamba destra di lato verso il ginocchio. « E ora giiiiuuuù! » E sentite come urla! Un bambinone, bisogna ammetterlo, anche se spesso fa venire i brividi per come si comporta. Ma a combattere se la cava eccome, orsì: non gli basta una gamba, ma ci riprova con l'altra! Un altro bel calcione verso il ginocchio, tanto per farlo cadere a terra come una pera cotta. E sai che risate, a ritrovarti con una bestia simile che ti guarda come il suo peggiore nemico e che prova a darti un calcio in pieno petto. Cioè, guardatelo, fa paura! Gli occhi appena socchiusi ma rossi come il fuoco, la bocca ancora sporca del sangue di Theodore, la bottiglia ancora saldamente stretta nella mano sinistra.

Johnny di sicuro sa quello che vuole, e non esita a strapparlo con la forza. Ma quando quello che desideri è solo sangue e violenza, nell'Akeran spesso trovi quello che cerchi: specialmente se sei tu a causarlo. Forse Theras non era tutta uguale, avrebbe dovuto scusarsi con quei sapientoni da taverna. L'unica cosa certa è che l'ubriacone non si sentiva mai così vivo come quando combatteva: era come se il mondo si tingesse di colori che prima erano stati grigi e opachi, o come se un cieco potesse rivedere per qualche secondo un mondo normalmente pennellato di solo nero.
Pura estasi.

Ma chissà se Jace lo avrebbe capito.
Noi pensiamo di no.



Vetrina alcolica
Comprensione



Cs totali: 9 (3 in Velocità; 1 in Ostinazione; 1 in Istinto; 1 in Forza; 3 in Forza temporanei)
Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~ Mortale 80%

Energia attuale: 90%
Consumi utilizzati: Basso x2 (10%)

Condizioni fisiche: Danno basso da contusione alla mano destra.
Condizioni mentali: Illeso.

Armi

Condizione testa: perfetta
Condizione braccio dx: perfetta
Condizione braccio sx: perfetta, impugna una bottiglia di liquore
Condizione gamba dx: perfetta
Condizione gamba sx: perfetta


Passive in uso:

CITAZIONE
Riassunto Passive
Sonido
- Passive del talento Acrobata: corpo snodabile che permette movimenti innaturali, equilibrio in ogni situazione, capacità di potersi arrampicare su muri/soffitti;
Hierro
- Pergamena Irriducibile, campione, passiva: Johnny diventa in grado di combattere anche con parti del corpo fortemente danneggiate, con il rischio di aggravarne le ferite;
- Pergamena Tattiche di combattimento, guerriero, passiva: Johnny è in grado di avvantaggiarsi su ogni terreno, e vince gli scontri a parità di CS;
- Passiva razziale umana Audacia: non sviene sotto il 10% di energia.
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore fisico;
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore psionico;
Relámpago
- Abilità personale, passiva: i colpi fisici di Johnny sembrano difficili da prevedere e difendere, difendibile con una difesa passiva psionica;
- Abilità personale, passiva: qualunque oggetto impugnato da Johnny conta come un'arma a tutti gli effetti;
Locura
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno le tecniche fisiche castate saliranno di un livello, mentre quelle psioniche subite saranno di un livello superiore fino alla fine del turno;
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno guadagna per un turno 2 CS in Forza;
- Abilità personale, passiva: se Johnny accumula una quantità di danni Critica al corpo, guadagnerà 2 CS in Istinto fino al termine della giocata in corso.

Attive e Oggetti in uso:

CITAZIONE
Ametista [1/4 turni]
Il possessore di un'Ametista vedrà le proprie CS aumentare di 1 unità (Forza) per la durata di quattro turni.

CITAZIONE
Martirio: il campione stringe i denti e forza il corpo a potenziare il colpo seguente, pagando dazio sulla sua stessa integrità fisica.
La tecnica ha natura fisica. Permette al campione di imprimere una forza maggiore nel colpo successivo pagandone lo scotto sul suo stesso fisico. Il colpo potrà essere eseguito impugnando un’arma o con un arto disarmato, potrà essere coinvolto in un’azione offensiva o difensiva in stretta relazione alle circostanze del caso, e avrà potenza Media infliggendo un danno del medesimo livello. Tuttavia, l'arto del caster col quale avrà portato il colpo, risentirà di un danno pari a Basso, riequilibrando la forza impressa con il quantitativo di energie speso.
Consumo di energia: Basso

CITAZIONE
Spazzata: il guerriero esegue una spazzata volta a sbilanciare l'avversario.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero cerca di colpire repentinamente le gambe, o i sostegni del proprio nemico nel tentativo di sbilanciarlo e farlo cadere oppure ancora aprire la sua guardia. La tecnica ha valenza di offensiva fisica con potenza Bassa, e come tale va fronteggiata. Causa danni proporzionati al consumo se va a segno, oltre a cagionare l'eventuale caduta del bersaglio. La tecnica si risolve nel turno in cui viene attivata.
Consumo di energia: Basso

Azioni:

Johnny all'inizio beve dalla bottiglia, un modo personalizzato per utilizzare l'ametista, cerca di confondere Jace sputandogli in faccia il liquore, per poi attaccarlo con Martirio alla pancia (essendo un'abilità con autodanno, la potenza della tecnica sale ad Alto grazie alle mie passive). Subito dopo dà un calcio alla gamba sinistra di Jace ( attacco fisico con 7+2 CS grazie alle passive), per poi usare Spazzata tramite un calcio alla gamba opposta (sale a potenza Media). Infine lo attacca con un attacco fisico in pieno petto, indifferentemente che Jace sia a terra o in piedi. Ricordo che fino alla fine del turno (compreso il tuo, quindi), le tecniche psioniche contro Johnny saranno di un livello superiore.

Note:

Basta, ho deciso: nuovo pg e nuovo modo di scrivere. Non sono sicuro che vada bene, ma almeno sperimento un pò. :v:
Per una piena comprensione del testo, köle significa schiavo e ark'das è la contrazione di arkadas e significa amico; entrambe le parole sono prese dal turco per colorire le parole di Johnny.
Ovviamente le offese del narratore o di Johnny sono nei confronti di Jace, e non di Grim. :v:
Spero piaccia! A te!



Edited by PARACCO TRAVESTITO ALOGENO - 21/7/2014, 12:19
 
Top
The Grim
view post Posted on 13/8/2014, 14:00





Lo stregone restò lì a fissare quel teatrino, con lo sguardo ebete di chi era un po' ciuco. da sobrio avrebbe mandato a quel paese i quattro spicci persi alla scommessa, ma soprattutto alla prima scintilla di rissa che infiammava l'aria se ne sarebbe scappato. Ad esempio vedendo il naso di Theodore esplodere dopo il pugno del barbone, si sarebbe diretto in un altro locale senza nemmeno pensarci su, poiché per quante avventure pericolose avesse vissuto, Jace avrebbe sempre odiato tafferugli e guai simili. Quella volta invece rimase, caparbiamente ritto sulle sue gambe, con un'espressione da triglia, complice il tiepido torpore alcolico che avvolgeva non solo i suoi muscoli ma anche i suoi nervi; stava come un pesce in una boccia. Vedeva il mondo in maniera distorta come dietro a un vetro opaco e i suoi pensieri erano confusi e traballanti, così si era convinto di essere nel giusto e che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Quando l'altro si avvicinò era certo che vedendo la sua cappa sfavillante e i tanti monili preziosi, s'impressionasse e si convincesse a dargli quanto gli spettava e magari si sarebbe scusato della truffa ingenua. E il cartomante l'avrebbe perdonato, perché anche lui era solito fare cose simili, e non provava rancore per chi provava a sbancare il lunario in quella maniera; benché quel pezzente lo facesse in una maniera assai rozza. Si faceva discorsi simili nella sua testa, e sul suo viso si slargò un'espressione giovale che lo rese ancor più ebete. Non aveva la minima idea del guaio in cui si stava cacciando.

ɲ Ɏ ɳ

Si dice che a dominare il corpo sia la mente, eppure spesso è l'istinto a dimostrarsi un più abile burattinaio, che rapido e menefreghista reagisce ben primo che un pensiero fiorisca nella testa testa della persona. Fu infatti questi a far serrare le palpebre di Jace prima che il liquore annaffiasse i suoi occhi azzurri, proteggendoli da fastidiosi bruciori. E quando il diretto dello straccione lo colpì in pieno furono sempre quei riflessi involontari ad assecondarne l'impeto anziché arroccarsi su di una futile prova di resistenza. Quel lo investì con la stessa potenza di un carro lanciato a tutta velocità e Jace cadde a carponi, con il petto che gli doleva tanto da non riuscire quasi a respirare; gli sembrò perfino che il cuore stesse per esplodergli. L'altro era rapido e non mostrava il minimo di compassione: dopo il primo assalto alzò la gamba pronto a proseguire la sua opera di distruzione; Jace non si poteva permettere di subire ancora. Come un'ombra sinuosa danzò davanti al balordo, evitando il primo calcio con un saltello, la successiva spazzata con un passo indietro ed il successivo pugno scartando lateralmente; il suo corpo pareva non avere peso. Fatto ciò si buttò di lato e con una capriola lo superò, portandosi alle spalle di quel terribile avversario che indossava spoglie umane ma pareva più una bestia furiosa; si era così salvato da una grandinata di colpi che l'avrebbe fatto stramazzare al suolo. Lo stregone si rialzò tossendo un grumo di sangue densissimo, che lo fece preoccupare parecchio; non aveva messo in conto di rischiare la vita andandosi a fare una bevuta.

" Tu sei un pazzo scatenato! "

Agitò le mani, guardandosi attorno, alla ricerca di qualcosa che potesse salvarlo, quel lottatore sapeva il fatto suo e non voleva rischiare d'avvicinarsi. Il suo cuore palpitava di paura, batteva forte e veloce come in una corsa sfrenata e tutta quell'eccitazione bruciò lo stordimento dell'ubriachezza. In un attimo si era rimesso in sesto, senza più testa che pulsava o sensazioni ovattate, senza più membra intorpidite; ed era lo stesso alcool il combustibile che alimentava la sua eccitazione. Si trovò perfino a fare una smorfia che era a metà fra un sorriso sarcastico ed il ghigno di un boia.

" Ma anche io so esserlo, sai? "

Schioccò le dita, scatenando sull'altro la forza del sole. La mente dell'altro sarebbe stata invasa da quell'immagine maestosa e fulgida, capace di bruciare ogni cosa, impossibile da fissare a lungo. I suoi occhi avrebbero tremato, incapaci di seguire i movimenti dello stregone, che sarebbe apparso a quell'ubriacone come una figura tremula, eterea, quasi un'ombra dai contorni indefiniti. Ma non si sarebbe di certo fermato a quello, per una bestia di quella ferocia serviva molto altro ancora. Jace portò la mano ad una tasca e lanciò una piccola sfera di metallo verso il cielo, ad impattare un metro abbondante sopra la testa dell'altro. Là stava un tempo un vecchio e pesante balcone, di cui ormai non rimanevano che poche pietre ma sopratutto una pesante ringhiera in ferro battuto, decorata con motivi simili a punte di lancia. La ruggine non l'aveva intaccata e pareva pesante e solida, tranne che nei supporti che l'ancoravano alla parete. Se il cartomante fosse stato fortunato, quella sarebbe caduta in testa all'ubriacone, lasciandolo lì stordito per terra. Siccome però era sempre meglio avere un'assicurazione che affidarsi al solo fato, prese anche uno dei suoi Arcana minori e la scagliò verso la schiena dell'altro, con molta più forza di quanta ne servisse. Quella carta di metallo doveva conficcarsi nelle carni dell'uomo, piegarlo e sfinirlo come faceva i toreri nelle corride. Pregò che quel che stesse facendo servisse a qualcosa.




specchietto

CS: 5 | Intelligenza 2 Prontezza 1 Determinazione 1 Maestria delle Armi 1
Critico 36 | Alto 18 | Medio 9 | Basso 5



Stato Fisico: Ferite da impatto di entità Alta al petto;
Stato Psicologico: Perfetto;
Energia: 100 - 18 - 18 = 64 %
Passive in Uso:
° Nessuno svenimento al 10% di energie,
° Auspex passivo delle auree,
° Le tecniche illusorie non bisogno di gesti per essere castate,
° Jace può alterare la sua voce ed è un ventriloquo,
° Jace può modificare il suo aspetto a piacimento se un illusione è attiva,
° L'aura di Jace non è individuabile da Auspex Magici,
° Ogni volta che un avversario usa una tecnica magica guadagna 2 CS in Intuito per quel turno,
° Le tecniche offensive ad area di Jace hanno potenza pari al consumo,
° Una volta che il cartomante avrà accumulato un danno Critico al fisico, guadagnerà 2 CS in Istinto,


Riassunto azioni: Jace schiva lo schizzo di liquore ma subisce la prima tecnica, subendo un danno Alto al petto. Si difende dagli altri attacchi usando Xuan Yeé a consumo Alto, e poi si porta alle spalle di Jhonny. A questo punto usa contro di lui Il Sole per danneggiare la sua mente e diventare immune agli attacchi fisici per due turni, poi lancia un Occhio di Diavolo del per cadere la ringhiera sul combattente; infine lancia un Arcana Minore (19/20) diretto al centro della schiena; cercando di infilzarla per sfruttare la passiva di influenza psionica Spade del mazzo di carte.

Attive & oggetti:
CITAZIONE
Xuan YeéA Jace è stato insegnato a a muoversi come se il suo corpo fosse fatto di fumo, ed apparendo proprio come fatto di una nube nera al suo avversario. Pagando un consumo d'energie Variabile, potrà così annullare o smorzare un'offensiva di potenza pari alla spesa. [Pergamena Fondersi con le ombre] Consumo energetico: Variabile Alto

Il sole:Invocando il potere del Sole, Jace è capace di sconvolgere la mente di un suo avversario. Egli lo vedrà diventare tanto radioso e brillante da confondere i suoi sensi, senza però privarlo di nessuno di essi, nemmeno per un breve istante. Questo incantesimo non soltanto danneggiare la sua psiche ma renderà difficile alla vittima colpire lo Stregone, vedendolo sfocato come per la troppa calura. Il Cartomante guadagnerà così la completa immunità dagli attacchi fisici dell'avversario, e solo da lui, per un breve intervallo di tempo, due turni. [Pergamena Prigione mentale]
Consumo energetico: Alto

Occhio del Diavolo:
Una biglia di metallo circondata da un groviglio di radici metalliche gialle. All'impatto genererà un'esplosione di piccole dimensioni capace di provocare ustioni e lesioni all'avversario. L'arma non provoca danni diretti, ma risulta comunque piuttosto versatile in duello: la deflagrazione può distrarre o infastidire gli avversari, provocando loro forti dolori. [Biglia Deflagrante]

Spade Passiva di influenza psionica. Al momento di estrarre una qualsiasi carta dal corpo, la vittima subirà l’influenza psionica passiva nascosta nel mazzo: da quel momento egli sarà invaso da una sensazione di disfatta e di inevitabile sconfitta, che potrebbe minare le sue abilità di combattimento.

Note: Come ti ho già detto mille volte di persona, scusa del ritardo ^^
EDIT: Corretti i consumi energetici, avevo segnato erroneamente quelli da F.E. verde.



Edited by The Grim - 14/8/2014, 19:31
 
Top
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 26/8/2014, 18:13




Taanach.
La città delle due anime.


Potete chiedere a chiunque in giro per il continente, e tutti sicuramente ve ne sapranno parlare. Alcuni si sentiranno in vena di dire che è bella come una perla da dieci libbre e luccicante come una lanterna in una notte senza luna. Altri ne parleranno come di un luogo meraviglioso, una meta da visitare a tutti i costi, nonostante il viaggio sia lungo e pericoloso. Alcuni parleranno del fiorente impero dei nani, tanto bassi e scontrosi quanto intelligenti e ingegnosi. Ma sono tutte stronzate, e solo chi ci è stato veramente vi dirà la verità: solo chi ha attraversato chilometri che sembrano infiniti, crepando di caldo e di sete. Solo chi ha passato le foreste e le pericolose creature che le abitano, riuscendo a vendere cara la pelle. Solo chi ha camminato tra i suoi vicoli, schivando un cadavere e una pozza di piscio. Solo chi si è fermato ad una taverna piena di nani, intenti a stordirsi come se non ci fosse un domani, ciechi e inetti per i fumi che si alzano dalle pipe mai spente. Solo loro sapranno dire la verità, e in pochi lo faranno guardandovi in faccia.
Perchè Taanach è una gigantesca, rivoltante e meravigliosa fogna rivestita d'oro.
Ma questo è un segreto, non ditelo in giro.

A Johnny di Taanach non gliene fregava proprio niente. Che venisse chiamata città delle sue anime o delle due puttane a lui importava poco. Semplicemente aveva sentito che lì si picchiava forte e si veniva pagati bene, immaginate che sa appena dirne il nome. Tannac, la chiama l'ignorante, nemmeno fosse un liquore forte invecchiato 20 anni; ripensandoci forse è proprio per questo che la chiama così. Ah, ma torniamo a Taanach: le antiche guglie che svettano su tutto, le ville circondate da fontane, le ordinate strade con le ordinate guardie che fanno sentire al sicuro le ordinate persone. Sembra quasi troppo bello per essere vero, e infatti non lo è: perchè ad un tiro di schioppo sorge la vecchia città, quella dove Johnny si sta divertendo in questo momento. Bordelli e bettole come se piovessero, strade sporche e malandate, lavate solo dalla pioggia che ogni tanto benedice la città, gente amichevole come un branco di lupi. E le immancabili bische clandestine, sia mai che mancassero in un posto del genere! Qui si scommette di tutto, dai soldi guadagnati durante il lavoro giornaliero fino a proprietà di volta in volta più preziose, come carri, bestiame, case e - più spesso di quanto si immagini - mogli e figli. Immaginate di tornare a casa e scoprire di appartenere a qualcun altro, magari un simpatico schiavista del Bekâr-şehir tanto avido quanto puzzolente: bella la libertà, eh?

Ma è questa la vita che Johnny ha deciso di vivere, nel bene e nel male: mai una volta gli era passato per la testa - quando ancora da bambino abitava nella Roesfalda - che un giorno si sarebbe trovato centinaia di chilometri più a sud, sporco come un maiale e ubriaco come un astemio caduto in una botte di vino. Se qualcuno, in preda ad un attacco di premonizione, gliel'avesse detto, probabilmente si sarebbe messo a ridere a crepapelle. Poi però lo avrebbe picchiato, perchè Johnny non si faceva mettere i piedi in testa nemmeno da moccioso qual'era. Uomo del Nord in tutto e per tutto: con lui non si scherza, sissignore! L'ubriacone ogni tanto ricorda quei momenti: il lavoro nei campi dall'alba al tramonto, la stanchezza sfiancante dopo una giornata di lavoro, il sapore amaro e caldo di un bicchierino buttato giù senza che tua moglie se ne accorga. Poi la rabbia repressa di non riuscire ad avere il controllo di ciò che si vuole, la ricerca di un modo per sfogarsi, l'eccitazione prima di entrare in un'arena per la prima volta, il dolore dei colpi dell'avversario, l'estasi quando finalmente il combattimento finisce e gli scommettitori ti si avvicinano per ringraziarti o picchiarti. Tutti piacevoli dettagli che Johnny dimentica ogni volta che beve e che tornano ogni volta che combatte: e forse lo fa proprio per riprendersi ciò che un tempo era suo e che con le sue mani ha distrutto, dalla casa alla reputazione, dalla famiglia alla sua stessa testa. Ah, ma basta, stiamo diventando melodrammatici, poi il pubblico si annoia.
Torniamo a Johnny.

Tutto rimbombava piacevolmente nelle sue orecchie, e per quanto non gliene fregasse niente di nulla, a lui quel posto piaceva. Che diamine, nonostante fosse ora a terra svenuto e forse soffocato per il suo stesso sangue, persino Theodore non era malaccio. Semplicemente non sapeva come prenderlo per il verso giusto, e che diamine, chi potrebbe biasimarlo? Johnny è una bestia feroce quando è ubriaco, e lui è sempre ubriaco. Ah, ma non fermiamoci qui con i sentimentalismi: anche Jace gli sta simpatico a modo suo. Ha una faccia da schiaffi forse, e magari si sarebbe dovuto rivolgere con un accenno di educazione in più, ma non scherziamo quando vi diciamo che Johnny ama il combattimento e chi combatte contro di lui. Semplicemente odia i codardi. All'inizio gli sale il sangue alla testa, ma è normale, è un ragazzone un pò impulsivo. Ma bisogna capirlo, tutto qui! Poi magari si riprende, e se sei ancora vivo si scusa pure, ma quello sta a te, mica può essere sempre colpa sua, eh! È un pò come lasciare un tornado in giro e sperare che non faccia danni a nessuno; suvvia, siate seri!

C'è da dire che questo Jace, questo stregone del cammino del blablabla, ha le palle. Cioè, non è scappato contro uno Johnny infuriato, pure se si è preso in pieno un suo pugno! Non è mica da tutti, eh, ve lo assicuro! Anche se ora... oh no. No no no no no! Ha usato qualche incantesimo su Johnny, ne siamo certi. Il ragazzone si sta... strofinando gli occhi, come se non vedesse bene: li ha tutti arrossati, peggio di quando beve liquore di terza qualità. Questo non lo doveva fare. Ok, Jace, ci stavi simpatico fino a qualche minuto fa, ma ora hai fatto il passo più lungo della gamba. Un'esplosione sopra le loro teste! Aiuto, cosa succede, scappate, si salvi chi può! Le persone abbastanza coraggiose rimaste lì a guardare urlano spaventate e finalmente fuggono via: beati loro. Un balcone che stava sopra le loro teste è semplicemente crollato, ma quel botto non mi ha convinto del tutto. Come? Come dici? È stato Jace!? BRUTTO STREGONE DEL CAZZO, NON CI TOCCARE IL NOSTRO JOHNNY!!

...



Ok, scusate, ci siamo calmati. Può capitare, vediamo Johnny combattere da così tanto tempo che quando lo vediamo in difficoltà diventiamo particolarmente agitati, ecco. E poi per fortuna il nostro ragazzo ha schivato il pericolo: è veloce, lui! Anche se... cos'è quello, sangue? Ah, maledizione, l'ha preso ad una spalla con un qualche tipo di colpo. Un pezzo di metallo, o giù di lì. Sta di fatto che ora Johnny è incazzato come pochi: se c'era una possibilità di farlo sbollire è sparita come neve al sole. Puff, andata, svanita, dimenticata. In poche parole, cazzi amari per Jace. Lo stesso Jace che si è creduto addirittura così spavaldo da far vedere un ghignetto da quattro soldi e dire pure parole spaccone! Ma come si permette!? Ma non lo sa che così lo fa incazzare ancora di più oppure no? L'ha capito che Johnny è pazzo? Ma non come i pazzi normali, quelli da manicomio, no! Di più! Proprio pazzo pazzissimo!

« Ssshtai zitto... cane! » - ecco l'ha detto. Se Cane non fosse andato in giro a cercarsi qualche avanzo da sgraffignare probabilmente avrebbe abbaiato al suo padrone, convinto che si stesse rivolgendo a lui. È una scenetta che vediamo spesso, sapete, oramai non ci fa ridere più. Ma quando Johnny passa agli insulti vuol dire che è incazzato sul serio, e se credete di averlo visto combattere seriamente fino ad ora, beh... vi sbagliavate. Non pensa più nemmeno a bere, per quanto è furioso: stringe la bottiglia così forte da farla scricchiolare, eppure lo sa che se la rompe il primo a farsi male è proprio lui. Ma, hey! Non siamo mica i suoi genitori! Tranquillo Johnny, puoi fare quello che vuoi, noi non abbiamo visto niente. Nemmeno quella sorta di pugno con la bottiglia in mano, no no, quale attacco!? Diamine però, farebbe un male del diavolo prenderlo direttamente sul grugno, uno di quelli. Come minimo la bottiglia si rompe e ti sfregia per sempre: una cosa che non è fatta per i damerini della Città nuova, nossignore. Qui a vecchia Taanach si combatte solo per divertimento e per ammazzare le persone: astenersi perditempo.

Ah, eccolo che arriva, il nostro ubriacone preferito. Che passo, che scivolata, sembra essere nato solo per questo! Sembra un pò ridicolo quando scivola così rapidamente sul truciolato dove si fanno gli scontri, ma in realtà è tutta tattica: lo sa bene che non è forte o veloce come molti altri che ha incontrato, ma se c'è una cosa che si può dire di Johnny è che è totalmente imprevedibile. C'è poco da fare, nessuno riuscirebbe a dire cosa gli passa per la testa quando combatte, forse nemmeno noi. Ah, ma scherziamo, certo che possiamo dirvelo, siamo dentro la sua testa dopotutto! Ed ecco quello che aspettavamo: forse Johnny è un pò incazzato, forse è un pò stanco per il combattimento di prima, ma una ginocchiata in piena schiena lo stregone se lo merita tutto. Vai, Johnny, mettici tutta la tua forza, fai sentire al signor Jace "Perfettino" Beleren cosa sai fare! Prenditi un paio di vertebre di vero amore, che magari ci viene pure una bella collana poi, ah-ha!

« Sschifoso, e ora chi è il pazzo, eh?! » Ennò, Johnny, hai rovinato tutto! Noi ti difendevamo, ma ti sei messo pure tu a fare lo spaccone, nemmeno fossi un signorotto alla corte dei nani! Vabbè, dai, lo sai che non possiamo dirti di no: te la perdoniamo per questa volta. Ma che non accada più, mi raccomando.
Altrimenti che figura ci facciamo?



Vetrina alcolica
Comprensione



Cs totali: 9 (3 in Velocità; 1 in Ostinazione; 1 in Istinto; 1 in Forza; 3 in Forza temporanei)
Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~ Mortale 80%

Energia attuale: 65%
Consumi utilizzati: Basso (5%) + Alto (20%)

Condizioni fisiche: Danno basso da contusione alla mano destra. Danno Basso alla spalla sinistra. Danno Basso alla mano sinistra.
Condizioni mentali: Danno Alto.

Armi

Condizione testa: perfetta
Condizione braccio dx: perfetta
Condizione braccio sx: perfetta, impugna una bottiglia di liquore
Condizione gamba dx: perfetta
Condizione gamba sx: perfetta


Passive in uso:

CITAZIONE
Riassunto Passive
Sonido
- Passive del talento Acrobata: corpo snodabile che permette movimenti innaturali, equilibrio in ogni situazione, capacità di potersi arrampicare su muri/soffitti;
Hierro
- Pergamena Irriducibile, campione, passiva: Johnny diventa in grado di combattere anche con parti del corpo fortemente danneggiate, con il rischio di aggravarne le ferite;
- Pergamena Tattiche di combattimento, guerriero, passiva: Johnny è in grado di avvantaggiarsi su ogni terreno, e vince gli scontri a parità di CS;
- Passiva razziale umana Audacia: non sviene sotto il 10% di energia.
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore fisico;
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore psionico;
Relámpago
- Abilità personale, passiva: i colpi fisici di Johnny sembrano difficili da prevedere e difendere, difendibile con una difesa passiva psionica;
- Abilità personale, passiva: qualunque oggetto impugnato da Johnny conta come un'arma a tutti gli effetti;
Locura
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno le tecniche fisiche castate saliranno di un livello, mentre quelle psioniche subite saranno di un livello superiore fino alla fine del turno;
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno guadagna per un turno 2 CS in Forza;
- Abilità personale, passiva: se Johnny accumula una quantità di danni Critica al corpo, guadagnerà 2 CS in Istinto fino al termine della giocata in corso.

Attive e Oggetti in uso:

CITAZIONE
Ametista [2/4 turni]
Il possessore di un'Ametista vedrà le proprie CS aumentare di 1 unità (Forza) per la durata di quattro turni.

CITAZIONE
Cero
Abilità personale, consumo Variabile+autodanno Variabile al corpo, natura fisica: capacità di rendere qualunque colpo in corpo a corpo come una tecnica di potenza doppia rispetto al consumo energetico [1/10];
Utilizzata a consumo Medio (Basso + autodanno Basso).

CITAZIONE
Maestria in combattimento: il guerriero si prodiga in una serie di attacchi letali e precisi, che penetrano le difese dell'avversario con estrema rapidità.
La tecnica ha natura fisica. Il guerriero diventa padrone assoluto del campo di battaglia, avendo raggiunto una capacità e una versatilità tali da renderlo letale. Potrà dunque effettuare una serie di affondi, fendenti, o colpi di altro genere con qualsiasi arma a sua disposizione e anche a mani nude. Il numero degli attacchi simultanei sarà a sua discrezione, così come la presenza scenica degli stessi, perché al consumo di energie spese per ciascuna offensiva corrisponde un danno proporzionale che prescinde da quanti attacchi vengano sferrati con un singolo utilizzo. Solo un singolo bersaglio alla volta potrà essere bersaglio di questi assalti, a prescindere dal numero degli stessi. La tecnica ha natura prettamente offensiva, di attacco marziale e fisico.
Consumo di energia: Variabile Alto

Azioni:

Johnny subisce l'offensiva psionica di Jace, subendo un danno Alto alla mente. Stupito dal balcone che gli rovina addosso, riesce a schivarne l'inferriata grazie alle CS in Velocità, tuttavia resosi conto della posizione del suo avversario grazie al CS in Istinto inizia a voltarsi, subendo un danno Basso alla spalla (l'ho considerato più come un danno di striscio che un colpo diretto). Johnny impazzisce letteralmente sia per la provocazione che per l'effetto "sfocatura" di Jace, attaccandolo al viso con la personale Cero (castata a Medio, diventa Alta grazie alla solita passiva) con la bottiglia che teneva in mano (passiva: qualunque oggetto nelle sue mani diventa un'arma). Dopo scivola alle spalle del cartomante, e lo attacca alla schiena con Maestria in combattimento a consumo Alto (diventa Critico). Come anche per il turno precedente, ricordo che fino alla fine del turno le tue offensive psioniche castate contro Johnny saranno di un livello superiore. Per chiarezza, il primo attacco mira a spaccargli letteralmente la bottiglia in faccia; le due offensive non sono ovviamente contemporanee.

Note:

Uff, non riesco ancora ad abituarmi allo stile nuovo, e il tempo che ho fatto passare ne è la prova.
Ovviamente gli insulti nel post fatti dalle voci nella testa di Johnny (:v:) sono fatte direttamente a Jace, e non a Grim.
Buona lettura, e buona continuazione!

 
Top
The Grim
view post Posted on 4/9/2014, 22:00





I poteri di Jace negli anni si erano insinuati nelle menti più disparate, con esiti sempre diversi, tanto che catalogarli sarebbe stato per lui impossibile. Certamente vi erano cervelli che fra sé e sé solea chiamare da pedine, a cui bastavano le sole parole per essere confusi o raggirati senza poi tanto impegno, altri invece per lui era irriducibili, che nemmeno tutto il suo vasto repertorio dello stregone poteva smuovere; e fra queste due tipologie un'infinita varietà di sfumature senza nome. Alcuni erano più suscettibili alla minaccia, altri alla paura, altri crollavano davanti a promesse dorate, e chi al contempo non veniva solleticato dall'una ma dall'altra. Pochissime volte invece aveva sperimentato i suoi poteri sui folli, ed ogni volta il risultato era stato capace di sorprenderlo; più spesso in negativo che altro. Dopotutto non poteva aspettarsi altro dal manipolare qualcuno che pensava in maniera totalmente diversa, per cui cose innocue come pesci potevano rappresentare iracondi Dei della vendetta, e invece visioni di dolore e sangue li eccitavano o toglievano loro qualsiasi ansia. Dallo sbraitare dell'uomo davanti a lui il cartomante si convinse che quel vagabondo apparteneva meritatamente a quest'ultima categoria, delle persone che avevano litigato da tempo con la sanità mentale e non tentavano nemmeno di nasconderlo. Questa caratteristica sommata alla sua forza bestiale lo fece preoccupare non poco.

ɲ Ɏ ɳ

Ma lui era colui che aveva oltrepassato le lunghe scalinate di Velta, lì dove nessuno era giunto,
ad uccidere la bianca dama che aveva terrorizzato più di un regno, e forse l'intero continente. Aveva marciato per le distese di sale e abbattuto la Strega di Taanach, ed i suoi incanti che avevano tenuto a bada chissà quante bestie infernali, strappato dalle sue mani il più prezioso dei suoi tesori. Ed ora doveva forse temere un barbone come mille altri,
per quanto bravo fosse a scalciare e pestare?

Un pedigré così prestigioso andava mantenuto ad ogni costo, battersi senza tentennamenti perché nessuna sua vittoria andasse sminuita. Era giunto così in alto che una parte di lui voleva cancellare la sua natura codarda, far apparire Jace come una potenza del cosmo, un guerriero valoroso, qualcuno da cui stare alla larga; prenderle contro un ubriacone puzzolente non si confaceva ad una simile fama. C'era un qualcosa dentro lui a volere simili pensieri, così tronfi e stupidi che urtavano la vera indole del cartomante. Mentre l'altro ruotava la bottiglia chiamandolo pazzo, non era più il suo onore a importargli, ma quanto male gli facesse il petto e tutto il busto, mentre in quegli occhi schizzati non pareva esserci nessuna arrendevolezza o cedimento. Si sarebbe schiantato su di lui con la stessa potenza autodistruttiva, fino a sgretolarsi mentre spappolava lo stregone che invece era di indole diametralmente opposta. A lui che l'altro finisse in pezzi non importava per nulla, si curava solo della propria integrità; aveva troppo da vivere. Perciò mentre quello si preparava a travolgerlo lanciò un incantesimo e sparì, assorbito nel nulla, lasciandosi dietro un simulacro inconsistente vivo per meno di un istante; poi con uno scroscio d'acqua scomparve anch'esso. Riapparve sul tetto della locanda, pronto a darsi alla fuga.

tanacchionik_zps77f3c239


" Basta! "
Biascicò quelle parole dall'alto del cornicione in cui si trovava. Il vino ancora mestava le sue movenze, ma non più i suoi pensieri, che anzi ora trovava più lucidi di quando avesse cominciato a lottare.
" Non ho voglia di pestarmi per due spiccioli, tu fa come preferisci. "
Prese dalla cintura una boccetta bianca e ne bevve il latte denso all'interno, rigenerando le proprie forze. Aveva già sottovalutato abbastanza quell'uomo per potersi permettere altri errori simili. Era pericoloso e imprevedibile e qualcosa gli diceva di prepararsi ad un inseguimento. I suoi freddi occhi azzurri si fissarono sul vagabondo come con l'intento di bloccarlo sul posto.
" Fa pure ciò che preferisci ma non seguirmi, ti lascio in pace.
Basta che tu lasci in pace me.
"

Sentì una fitta al petto che lo paralizzò lì sul ciglio del terrazzo. Era solo al primo piano dell'edificio, se fosse caduto non sarebbe stato fatale ma sicuramente doloroso. Era meglio affrettarsi, perciò mosse due dita e scatenò sull'altro l'oblio più nero, tenebre dense e fitte che avrebbero impestato la sua mente. Gli occhi dell'uomo si sarebbero persi in un oceano nero privo di confini ed anche di speranza, un nulla dal quale le fuga sarebbe sembrata la più disperata fra le imprese. Jace prese altre due carte e le scaglio in basso, mirando alle gambe dell'uomo. Il freddo metallo avrebbe reciso i muscoli, forse i tendini, od anche soltanto ostruito la fuga, mordendole mentre quello era distratto dal suo incantesimo. E dopo quel gesto si sarebbe dato alla fuga, balzando di balcone in balcone, saltando prima sul terrazzo accanto e poi cercando un punto agevole dove calarsi per strada e perdersi tra la folla. Lui non era un cane, no, ma nemmeno un lupo od un leone; si sarebbe potuto dire che fra le tante bestie il coniglio era quello gli assomigliava di più. Se ne ricordò, e non ne ebbe alcun fastidio.

specchietto

CS: 5 | Intelligenza 2 Prontezza 1 Determinazione 1 Maestria delle Armi 1
Critico 36 | Alto 18 | Medio 9 | Basso 5



Stato Fisico: Ferite da impatto di entità Alta al petto;
Stato Psicologico: Perfetto;
Energia: 64 - 9 + 5 - 18 = 42 %
Passive in Uso:
° Nessuno svenimento al 10% di energie,
° Auspex passivo delle auree,
° Le tecniche illusorie non bisogno di gesti per essere castate,
° Jace può alterare la sua voce ed è un ventriloquo,
° Jace può modificare il suo aspetto a piacimento se un illusione è attiva,
° L'aura di Jace non è individuabile da Auspex Magici,
° Ogni volta che un avversario usa una tecnica magica guadagna 2 CS in Intuito per quel turno,
° Le tecniche offensive ad area di Jace hanno potenza pari al consumo,
° Una volta che il cartomante avrà accumulato un danno Critico al fisico, guadagnerà 2 CS in Istinto,
° Petit Thriompes: 17/20


Riassunto azioni: Davanti al primo attacco di Jonny, Jace usa Il Matto (perg. Arte della Fuga) per teletrasportarsi su di un tetto. Grazie all'uso della difesa assoluta evita così tutta la sequela di attacchi, poi beve un sorso del Nettare sacro(Erba ricostituente) che rigenera parte della sua energia e quindi scaglia prima La Morte (perg. Pozzo di Tenebra) sull'avversario, poi due Petit Thriompes - uno per gamba - e quindi si da alla fuga su per i tetti.


Attive & oggetti:
CITAZIONE
Il Folle: La tecnica ha natura magica. Il caster semplicemente sparisce lentamente dalla sua posizione e ricomparendo in un altro luogo, non esageratamente distante. La tecnica può essere utilizzata sia come spostamento che come difesa; in quest'ultimo caso, assume le caratteristiche di una difesa assoluta. (perg. Arte della Fuga)
Consumo di energia: Medio

Nettare sacro: Ripristina il 5% della riserva energetica (Erba ricostituente)

La morte: La tecnica ha natura psionica. Consiste in un attacco psionico che per un istante mostra al nemico una visione di completa oscurità e disperazione; quello stesso turno e in quello successivo la vittima sarà sconvolta dalla visione momentanea e subirà un danno psionico medio da interpretarsi come disperazione profonda causata da quella visione. Per utilizzare questa tecnica bisogna percepire l'avversario almeno visivamente. È possibile difendersi con una difesa psionica di livello alto, o un medio per difendersi da una singola istanza -ossia in quella del singolo turno. (perg. Pozzo di Tenebra)
Consumo di energia: Alto

Spade: Il possessore di questo mazzo, il cartomante, ben conosce le proprie compagne. Egli sa scagliarle come proiettili, precise come frecce verso l’avversario. Qualora questi venisse colpito, la carta gli si conficcherebbe nella carne. Ma non può bastare il dolore: un segreto ben più meschino si nasconde dietro ogni margine, ogni disegno. Al momento di estrarre una qualsiasi carta dal corpo, infatti, egli subirà l’influenza psionica passiva nascosta nel mazzo: da quel momento egli sarà invaso da una sensazione di disfatta e di inevitabile sconfitta, che potrebbe minare le sue abilità di combattimento [Passiva di influenza psionica]

 
Top
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 8/9/2014, 20:19





Ah, l'hai preso, Johnny! Ce l'hai! Picchialo! Picchialo!

Ah, no.

Cos'è questa roba, acqua? Ti ha preso in giro, Johnny! Si è sciolto tra le mani come un dolcetto di zucchero, come quelli che ti regalava tua nonna da piccolo quando facevi il bravo. Uhm, ripensandoci, come quei dolcetti che tua nonna non ti dava MAI. Lo sappiamo che te li ricordi ancora, li vedevi sempre in mano agli altri bambini e scappavi per non metterti a piangere. Li volevi così tanto che una volta hai picchiato pure il piccolo dei Wilson, pur di averne uno ancora non smangiucchiato. Ma non l'hai mangiato, perchè non sei mai stato un bravo bambino: l'hai messo al sole, e lo guardavi disteso a pancia in giù sull'erba mentre si scioglieva lentamente. Già, proprio come quel tizio di prima.
Johnny, ma hai mai pensato che bastava fare il bravo per averne uno? No, eh?

Vabbè.

Ma dove si è cacciato quello Jace? E noi che lo avevamo pure riempito di complimenti, e invece è come tutti gli altri. Non gli interessa combattere, vuole solo riavere indietro i suoi soldi, altro che coraggioso e uomodallepallequadrate. Un coniglio, una lepre, un... beh, pensate ad un animale particolarmente piccolo e fastidioso che scappa appena sente il minimo rumore. Ecco, quello lì. Quello scaltro e rognoso che si strofina il muso con le zampe. Guardatelo, che occhi malvagi e che espressione diabolica! È lui il peggior animale del creato, è chiaro! Ah, che scoperta, dovremmo farlo sapere a tutti! Mah, forse non è proprio il momento, eh. Tu non darci retta, Johnny, lo sai che ogni tanto prendiamo le cose un pò alla larga. Cerca solo di rimanere lucido: te lo diceva pure quel tale a Peak quando voleva spiegarti come pulire gli stivali. Prima il lucido e poi lo straccio.

Ah, lo abbiamo trovato! È lassù, sul tetto dell'osteria! Lo sapevamo che non era andato lontano, il roditore! Guardalo come si sente al sicuro, a tre metri e passa da terra, si crede un'aquila, un falco, un piccione! Ma che non lo sa che Johnny è ghiotto di pennuti? Prima li butta giù con le pietre, poi li acchiappa con entrambe le mani e TAC, addio collo. Ah, che acquolina in bocca, al solo pensiero. No, Johnny, concentrati su di lui, hai visto cosa sa fare. Il lucido, il lucido! Ecco, bravo, sentiamo cosa ha da dire.

...

Basta, tutto qui? Ah, poveri noi, Johnny, ci è capitato il codardo. Cos'hai da frugarti nelle tasche? Hai perso qualcosa? Ah, si, ecco, non ci avevamo mica pensato! Sei un Johnny, genio! Cioè, sei un genio, Johnny! E ora cos'ha da indicarci quel tale? Ha detto che vuole andarsene, cosa ci fa ancora qui? Cos'è una sfida, vuole una rivincita per quello che ha perso oggi? Forse vuole rivederti qui domani, stesso posto e stessa ora!? Mah, non lo so, Johnny, accettiamo? Hey, ubriacone, guarda che parliamo con te! Che pazzo sei se non chiacchieri ogni tanto con le voci nella tua testa? Cosa... Cos'hai da tremare tanto? Cos'altro ha combinato quel balordo!? N-non stringere ancora la bottiglia, altrimenti la spacchi e addio liquore. Dai, non farci preoccupare, vai avanti, vallo a fare a pezzi, guarda che quello se ne va! Gli hai dato un bel pugno come si deve, ma mica basta per uccidere qualcuno! Devi fare di più, di più ti diciamo!

« WHARRGARBL! »

Ops, forse lo abbiamo spinto un pò troppo, diciamo che ora è leggermente irrecuperabile! Ah, attento, le cart- fiuu! Meno male, Johnny le ha deviate con le mani. No, aspetta, cosa hai appena fatto? V-vabbè, se lo dici tu che è normale noi ci fidiamo, eh, ma a noi non pare tanto giusto. Io dico, si è mai visto un uomo lanciare carte al posto di pugnali? No? Ecco, e allora non avete mai visto nemmeno un uomo fermare le cartepugnali a mani nude, ve lo diciamo noi, ecco. Ma scusami, Johnny, a questo punto andiamo a prenderlo quel bastardo, diceva di volersi fermare e invece continua! Ma allora vuole farsi un viaggio di sola andata tre metri sotto terra, eh! Quando uno se le cerca se le cerca, la nostra pazienza mica è infinita!

Parla, parla, quello Jace, ma intanto guarda cosa ci tocca vedere! Quell'appiglio, Johnny, sopra di te! Ecco, quello! Dicevamo: ha detto di non volere il combattimento, di volersi fermare, ma intanto mica siamo noi quelli che abbiamo continuato a combattere! Lo sanno tutti che puoi portare il cavallo all'acqua, ma mica puoi obbligarlo a bere! Ah, quant'è bella la saggezza contadina! Dai, Johnny, un ultimo sforzo e ci siamo! E non dondolarti così tanto che ci viene il mal di mare. Ah, ecco il tetto, finalmente! Certo che è proprio bella Taanach vista da qui, si vede persino il cielo e quasi non si sente nemmeno puzza! Un pò ci piacerebbe abitare quassù, nessuna preoccupazione, le stelle sopra la testa e un bella pietra come cuscino. Il sogno di ogni vagabondo. Come dite? Che è meglio una montagna d'oro? Beh, non avete tutti i torti, ma non capite le priorità. Cosa c'è di più bello di girare il mondo facendo quello che ti pare? Guardate che l'oro non vi fa mica vivere felici! Se vuoi costruirti una casa devi scegliere per bene, e se poi i vicini non ti piacciono che fai, butti tutto a terra e te ne vai? E se invece vuoi viaggiare mica puoi portarti troppi soldi, guardate che il mondo è pericoloso! Un attimo e ZAC, ti hanno buttato in un fosso, stordito e al verde peggio di prima! No, no, la parola d'ordine è P R I O R I T A'. Già già.

È lì, Johnny, sta scendendo di nuovo in strada! Ah, che vista di falco, che acutezza visiva! Siamo o no le voci più in gamba del mondo? Come, le voci non hanno occhi e nè gambe? Vabbè, dettagli, come siete puntigliosi! Dai, un bel sorso e via, lo raggiungi al volo! Una bella corsetta come ai vecchi tempi ed è tutto tuo, carne ed ossa. Ecco, è sceso proprio qui sotto, dritto per di qua. Johnny! Johnny? Non credi di andare un pò troppo veloce!? Fermati, Johnny, non penserai mica di saltare da qui? No, no, NO NO OH DISCORDIA! Ecco, l'aria sul viso, il terreno che non c'è sotto i piedi, la terra che si avvicina come una palla di cannone! Ora voglio proprio vedere come la cavi, caro il nostro ubriacone! Almeno vedi di cadergli addosso, altrimenti che ti sei lanciato a fare!? E vedi di non ammazzare nessun'altro oltre Jace. Nessuno di importante, diciamo: tipo quel venditore di liquori all'angolo, quello sì che è utile!

Lo vuoi prendere con le ginocchia? Ma sei sicuro di farcela? Cioè, non dovresti tipo rotolare per salvare la pellaccia? No? Vabbè, ci fidiamo, ma scusaci se per ora chiudiamo gli occhi, eh. Mamma che paura, mammamammamamma!

Ouch!

No, ragazzi, qui c'è troppa calma per i nostri gusti, non saremo mica morti? Apriamo gli occhi uno alla volta, al mio tre. Uno, due, TRE! Mh, sembra tutto regolare! Due braccia, due gambe, una testa, bene, Johnny è intatto, anche se le gambe fanno male, che diamine. Johnny, dovresti pensare un pò di più a te stesso e meno alla bottiglia che hai in mano: quella una volta rotta si butta, ma noi? Bah, vabbè, concentriamoci sul nostro amico Jace. E smettila di sanguinare, Johnny, lo sai che non ti fa bene! Su, un piccolo sforzo, come per tirare indietro la pancia! Cosa? Non lo sai fare? Ah, non ci sono più gli uomini del Nord di una volta. Dai, concentrati sul nostro uomo. Aspetta, aspetta, cos'è tutta questa confusione, perchè ci stanno tutti guardando? Non hanno mai visto un tizio volare giù dal primo piano!? Circolare, circolare! Non c'è niente da vedere, via da qui! Tu no, piccola, tu puoi guardare quanto vuoi, lo sappiamo quanto siamo irresistibili.

Ehm, siamo rimasti indietro, Jhonny è già partito in avanti! Ma non si ferma mai quel ragazzo? Ah, un calcione verso il ginocchio? Saggio, cara la nostra Furia ubriaca! Così lo acciacchi e non scappa più da noi! Sai che faticaccia rincorrerlo di nuovo su per i tetti? E ora un bel pugno in faccia, alla vecchia maniera, pugno chiuso e naso rotto. Ora schivami questo, signor misciolgotuttocomeunpezzodizucchero. Vediamo quanti ne hai ancora in serbo per noi. Prendi fiato, Johnny, respira lentamente. Lucido, lucido! Lo sappiamo che sei stanco, ma oramai l'hai acchiappato, non può scapparci qui sulla terra. Non lo sa quel Jace che le strade sono il mondo dei vagabondi? Ah, pulisciti la barba dalla polvere almeno, che poi abbiamo un appuntamento con quella signorina di prima.

Come, non l'hai vista? Vabbè, poi te lo spiego com'era fatta, ma era un gran pezzo di donna.
O almeno crediamo. Sai, quando si salta giù da un tetto si pensa solo alla pellaccia.
Fidatevi.



Vetrina alcolica
Comprensione



Cs totali: 11 (3 in Velocità; 1 in Ostinazione; 1 in Istinto; 1 in Forza; 5 in Forza temporanei)
Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~ Mortale 80%

Energia attuale: 35%
Consumi utilizzati: Alto (20%) + Medio (10%)

Condizioni fisiche: Danno basso da contusione alla mano destra. Danno Basso alla spalla sinistra. Danno Basso alla mano sinistra, danno Basso alla gamba sinistra, danno Basso alla gamba destra. Totale: Alto + Basso
Condizioni mentali: Danno Alto.

Armi

Condizione testa: perfetta
Condizione braccio dx: lievi ferite, utilizzabile.
Condizione braccio sx: lievi ferite, utilizzabile.
Condizione gamba dx: lievi ferite, utilizzabile.
Condizione gamba sx: lievi ferite, utilizzabile.


Passive in uso:

CITAZIONE
Riassunto Passive
Sonido
- Passive del talento Acrobata: corpo snodabile che permette movimenti innaturali, equilibrio in ogni situazione, capacità di potersi arrampicare su muri/soffitti;
Hierro
- Pergamena Irriducibile, campione, passiva: Johnny diventa in grado di combattere anche con parti del corpo fortemente danneggiate, con il rischio di aggravarne le ferite;
- Pergamena Tattiche di combattimento, guerriero, passiva: Johnny è in grado di avvantaggiarsi su ogni terreno, e vince gli scontri a parità di CS;
- Passiva razziale umana Audacia: non sviene sotto il 10% di energia.
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore fisico;
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore psionico;
Relámpago
- Abilità personale, passiva: i colpi fisici di Johnny sembrano difficili da prevedere e difendere, difendibile con una difesa passiva psionica;
- Abilità personale, passiva: qualunque oggetto impugnato da Johnny conta come un'arma a tutti gli effetti;
Locura
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno le tecniche fisiche castate saliranno di un livello, mentre quelle psioniche subite saranno di un livello superiore fino alla fine del turno;
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno guadagna per un turno 2 CS in Forza;
- Abilità personale, passiva: se Johnny accumula una quantità di danni Critica al corpo, guadagnerà 2 CS in Istinto fino al termine della giocata in corso.

Attive e Oggetti in uso:

CITAZIONE
Ametista [3/4 turni]
Il possessore di un'Ametista vedrà le proprie CS aumentare di 1 unità (Forza) per la durata di quattro turni.

CITAZIONE
Corallo [1/2 turni]
Il possessore di un Corallo vedrà le proprie CS aumentare di 2 unità (Forza) per la durata di due turni.

CITAZIONE
Inarrestabile: il guerriero reagisce a un tentativo di raggiro nei suoi confronti con furia inarrestabile, andando in un momentaneo stato di trance.
La tecnica ha natura psionica. Il guerriero potrà usarla per reagire a un tentativo di raggiro, di malia o di qualsiasi altro genere di intrusione psionica nella sua mente. La tecnica ha effetto di difesa contro offensive psichiche, e all'attivazione trascina il caster in uno stato di parziale coscienza. In queste circostanze non sarà in grado di riconoscere amici e nemici, ma beneficerà di una totale insensibilità al dolore, potendo così ignorare ferite e lesioni per un breve periodo di tempo. I danni potranno soltanto essere trascurati, ma non svaniranno: un braccio rotto resterà inutilizzabile e così qualsiasi altra lesione importante. La difesa ha effetto istantaneo, e gli strascichi dureranno fino alla fine del turno di attivazione.
Consumo di energia: Variabile Alto

CITAZIONE
Assalto eroico: il campione si scaglia contro l'avversario in una carica folle, intenta a ferirlo profondamente anche a costo di ferirsi a sua volta.
La tecnica ha natura fisica. Il campione effettua una carica violenta contro il bersaglio, schiantandoglisi ad alta velocità e causando un danno totale pari ad Alto al fisico, suddivise fra lesioni esterne ed interne, con la possibilità di ferire anche gli organi interni. All'impatto anche l'attaccante soffrirà di un contraccolpo sotto forma di lesioni disponibili secondo la propria volontà per un totale Medio di danni, e dunque autoinflitti. La tecnica può essere attuata a mani nude o con una qualsiasi arma da mischia, e il movimento con il quale lo si porta è a completa discrezione del caster.
Consumo di energia: Medio

Azioni:

Johnny si difende completamente dall'offensiva psionica di questo turno usando Inarrestabile a consumo Alto (se non dovessi difendermi il prossimo turno subirò l'altra metà della tecnica). Quindi non essendo confuso vede chiaramente le carte, ed essendo infuriato per effetto della difesa psionica, si difende a mani nude, smanacciandole (le mani contano armi naturali) e non subendo danni, visto anche il vantaggio di CS. Si arrampica sul tetto della locanda, grazie anche alle passive del talento (equilibrio in ogni situazione, capacità di potersi arrampicare su muri/soffitti) e una volta lì vede appena in tempo Jace scendere in strada. Beve allora un sorso dalla bottiglia (Corallo: +2 Forza per 2 turni) e si lancia direttamente dal primo piano per provare ad atterrare direttamente su Jace con le ginocchia. L'attacco è la personalizzazione della tecnica Assalto eroico, e l'autodanno Medio è subito dalle gambe come conseguenze dell'atterraggio. che vada a segno o no. Essendo una tecnica con autodanno il livello diventa Critico (e guadagno 2 CS alla Forza), ma al solito le tue psioniche saranno superiori nel prossimo turno. Fatto questo Johnny si riprende un attimo, poi attacca Jace con un calcio al ginocchio e infine un pugno in pieno viso. Contano entrambi come attacchi fisici portati con 11 CS.

Note:

Mi sto proprio divertendo in questo duello! Johnny mi fa morire dalle risate, ho sempre sognato di farlo buttare giù dal tetto di un edificio per attaccare! XD
Beh, il duello continua, ma continuando così non penso che arriveremo ancora vivi fino alla fine!
Si fa quel che si può! A te!

 
Top
The Grim
view post Posted on 2/10/2014, 14:20





Saltò il basso muretto passando così da un terrazzo all'altro, identico in tutto e per tutto al precedente; avrebbe giurato che anche lo sporco fosse il medesimo. Non si voltò a vedere se lo stesse inseguendo, preferiva la sgradevole sensazione dell'altro a due passi di distanza e pronto a chiudere su di lui le sue grinfie, che voltarsi. L'incertezza e la paura rendevano le sue gambe più agili, i suoi passi più lunghi, i suoi polmoni instancabili; se avesse visto il vuoto dietro di sé si sarebbe rilassato ed avrebbe commesso una qualche imprudenza. Non poteva permettersi leggerezze, lo sapeva benissimo ogni volta che si cacciava in situazioni simili, eppure finiva per commetterle; e davano l'inizio a disastri. Si lasciò cadere su di un balcone poco sotto di lui, per poi ricadere sul tetto di stoffa di una bancarella, e finire per strada; senza rischiare una qualche caduta disastrosa. Bastava mettere male un piede a terra, o solo appoggiarsi malamente mentre si scendeva per ruzzolare al suolo e restarci, ma lo stregone era ormai abile in giochetti simili; aveva dovuto fare queste acrobazie così tante volte che non provava più alcuna ebrezza. Non c'era niente di bello o libero nel solcare tetti, sfuggire fra vicoli, nascondersi in case di sconosciuti, lui ormai l'aveva imparato. A lui ormai quella frenesia non dava più nulla, la sentiva ardere nelle vene e pulsare nel corpo, ma già scorgeva il mostro nero che rimestava in profondità, un'ombra che era riuscito a sconfiggere ma non a uccidere: la Paura. Ed era stato lui stesso a volerla in vita, perché sentisse il suo dimenarsi sotto la pelle, e il suo soffio gelido sul finire della schiena; perché anche se le gambe sembrano farsi molli alla sua presenza in realtà si rassodano e danno il meglio di sé.

Correva così nella via sgombra e quasi senza folla, con gli occhi dei commercianti e degli ancor meno passanti inchiodati addosso. Non vi era stupore o esaltazione ma anzi un velo di noia a ingombrare i loro occhi, perché avevano già visto mille e più inseguimenti. In quella città malfamata vedere uomini rincorrersi era la norma, nulla di veramente speciale, e l'unica eccitazione era scommettere chi stesse inseguendo l'uomo in blu, se una guardia, un creditore, od un marito cornuto; quelle erano le scelte più ovvie. Lo guardavano soltanto perché così era fatta la mente umana, prona a rivolgere il suo sguardo su ogni cosa che risalta rispetto al resto; senza alcuna intenzione di mettere fine a quella corsa. Molti avrebbero potuto aprire una porta e farlo passare di là, o allungare una gamba e far finire così la sua disavventura; tutti preferirono essere spettatori e niente più. Le persone a Taanach non erano cattive, semplicemente quella era la migliore maniera per sopravvivere alle maree turbolenti che la scuotevano, evitare di immischiarsi troppo per non subirne conseguenze disastrose: adeguarsi con omertà a chi teneva stretto lo scettro fra le mani ma senza affezionarcisi; se poi questo passava di mano nessuno voleva trovarsi in una situazione scomoda. E quella massima si traduceva nei comportamenti di ogni giorno sia se si trattava di fermare un ladruncolo che di opporsi ad un sopruso anche del più infimo lacché dei Beik. Per una volta però si sbagliò e vide il lampo di meraviglia o forse terrore di una donna a pochi metri da lui, gli occhi a mandorla fissi su chissà cosa dietro la schiena del cartomante; per nulla un buon segno. Una voce squassava l'aria, tremante, furiosa, desiderosa di sangue; Jace sapeva chi stava arrivando per lui. Non avrebbe dovuto, ma cedette all'istinto umano, così radicato dentro di lui e si voltò di scatto, trovandosi il brutto muso dell'ubriacone a mezz'aria, che già cadeva addosso a lui pronto a schiantarlo al suolo.

Gli occhi erano rossi e iniettati di sangue,
bava colava dalla sua bocca come un cane rognoso
i muscoli tesi, che si gonfiavano come meloni.
Non aveva altra arma che il suo corpo
e questo non lo rendeva meno pericoloso.
Come la giustizia di una qualche dio petulante,
calava dall'alto, un fulmine di carne distruttivo come poc'altro.
Le ginocchia protese in avanti come lance gigantesche
e nulla a frapporsi fra lui e il suo obbiettivo.
Non vi era alcun modo di salvarsi se non la mera fortuna.

E così avvenne, sebbene in maniera meno insensata di come si possa pensare. L'anello che stringeva alla mano sinistra, prese a luccicare di un bagliore sinistro e vermiglio, in una vampata d'energia che non ferì nessuno. Si limito a spostare lo stregone di un pochino, tanto quanto bastava perché l'altro non l'investisse in pieno con tutto il suo impeto, ammazzandolo. Anziché le dure rotule furono i piedi del lottatore ad impattare con la faccia e col petto della vittima. Lo scontro fu tremendo, entrambi si riversarono a terra, rotolando nella strada polverosa senza alcun freno. Jace batté il capo, le spalle, le mani, ed il corpo tutto che prese a pulsare come ferro battuto dal maglio del fabbro; anziché scintille era il sangue a colorare di rosso tutt'intorno. Il volto del ragazzo era distrutto: il suo naso non era che un mero accenno, la punta si era staccata e volata chissà dove; la guancia si era aperta ed ora si poteva guardare direttamente nella sua bocca. Urlò dal dolore, ma non era qualcosa di lucido e anche se lo fosse stato il gorgogliare del sangue che si impastava tra lingua e denti impediva di capire il minimo suono. Lacrime e polvere gli impedivano di scorgere alcunché, e preso a disperarsi non si sentiva nemmeno ciò che lo circondava. Si accorse solo di una cosa: l'altro non si sarebbe fermato. L'aura del lottatore era una macchia rossa enorme che avanzava verso di lui, un gigante di sangue e rabbia che stava per abbatterlo e finirlo con tutta la violenza che conosceva. La testa gli girava e confuso stava per gettarsi ai suoi piedi quando lo fulminò l'idea che quel groviglio di odio e follia non si sarebbe fermato ma gli avrebbe fatto vomitare l'anima a suon di calci. Così recitò il primo incantesimo che gli venne in mente, e il suo corpo parve diventare nebbia, oppure una cascata d'acqua che si torceva su sé stessa; imprevedibile nel suo mutare, sfumata nei suoi contorni. Stava fermo eppur si muoveva, come se orbitasse intorno ad un punto, facendo un passo a sinistra e poi uno a destra senza che le sue gambe si muovessero. L'ubriacone si gettò su di lui prima con un calcione che passò rasente al suo ginocchio e poi con un pugno che volò nell'aria senza colpire nulla. Per un attimo il cuore di Jace si fermò tanto era sorpreso e felice d'esser rimasto in vita; poi un'urgenza lo fece riprendere. Star lì significava la morte, così com'era conciato non poteva che lasciarci le penne; e lui voleva far tutto meno che morire. La vita gli era preziosa, troppo per sprecarla così. Le mani tremanti s'insinuarono sotto la cappa, trovando ciò che cercava: una piccola biglia metallica simile alle tante altre che aveva con sé, ma questa era quella speciale, la sua preferita. La scagliò per terra e poi si mise a correre - o meglio ad arrancare - nella direzione dalla quale era venuto, sperando di confondere l'altro. L'oggettino che aveva lanciato si sarebbe rotto da lì a momenti, librando una densa coltre di fumo grigio e pesante, innocua ma non inutile; sopratutto in quell'occasione. La nube avrebbe coperto la zona, oscurando la vista di tutti quelli ch'erano lì nascondendo i suoi movimenti e permettendogli una rapida fuga. Si sarebbe rintanato in un cantuccio e poi avrebbe preso una fiala verdastra dalla cintura, per ingurgitarne il contenuto. La pozione avrebbe tramutato il suo aspetto in quello di una donna trasandata, una vagabonda di quelle che affollava ogni cantuccio di Taanach, devastata dalla lebbra, e con numerose piaghe sanguinanti sul corpo; e lì avrebbe atteso che passasse la tempesta cercando di non creparci prima.

specchietto

CS: 7 | Intelligenza 2 Prontezza 1 Determinazione 1 Maestria delle Armi 1 Istinto 2
Critico 36 | Alto 18 | Medio 9 | Basso 5



Stato Fisico: Ferite da impatto di entità Alta al petto, Ferita di entità alta al volto, Contusioni di entità Media su tutto il corpo;
Stato Psicologico: Confusione di entità Media;
Energia: 42 - 0 - 10 = 32 %
Passive in Uso:
° Nessuno svenimento al 10% di energie,
° Auspex passivo delle auree,
° Le tecniche illusorie non bisogno di gesti per essere castate,
° Jace può alterare la sua voce ed è un ventriloquo,
° Jace può modificare il suo aspetto a piacimento se un illusione è attiva,
° L'aura di Jace non è individuabile da Auspex Magici,
° Ogni volta che un avversario usa una tecnica magica guadagna 2 CS in Intuito per quel turno,
° Le tecniche offensive ad area di Jace hanno potenza pari al consumo,
° Una volta che il cartomante avrà accumulato un danno Critico al fisico, guadagnerà 2 CS in Istinto,
° Petit Thriompes: 17/20


Riassunto azioni: Jace smorza l'offensiva di Johnny con la tecnica Il prezzo della vita dell'Anello dell'Uroboro tramite autodanno Medio alla psiche, subendo il resto del danno della tecnica. Poi si difende dagli attacchi fisici usando l'Imperatrice (pergamena Sfocatura) rendendosi immune dagli attacchi fisici per questo e il prossimo turno. Poi lancia per terra l'Alito della Nebbia (Fumogeno), e scappa nella direzione da cui era venuto, si rifugia in un vicolo e poi beve le Lacrime di Strega (Gemma della Trasformazione)

Attive & oggetti:


CITAZIONE
Il prezzo della vita. [Tecnica magica, potenza Media mediante autodanno Medio alla mente: il portatore riuscirà a sfuggire alla situazione critica in cui si trova, sfruttando la fortuna sfacciata che l'anello gli fornisce momentaneamente. Conta come una difesa media. La personalizzazione è a discrezione del portatore, ma sarà soggetta a sportività.]

L'Imperatrice: La tecnica ha natura magica. Questa tecnica genera un effetto sul corpo del ladro che rende difficile al nemico colpirlo normalmente: tale può essere interpretato come una sfocatura, oppure come se il corpo del caster fosse avvolto nell'oscurità, o ancora come se apparisse in maniera intermittente e simili. È una tecnica di difesa, che impedisce al nemico di colpire il ladro con qualsiasi tipo di attacco fisico - siano essi i fendenti di una spada o le frecce di un arco. Durante l'attivazione inoltre il ladro sarà difficile da riconoscere avendo tratti e lineamenti sfocati e mistificati, rendendo questa tecnica utile in una grande varietà di situazioni. La tecnica dura per due turni totali compreso quello d'attivazione, potendo essere dissolta prima del termine nel caso in cui il caster lo desiderasse.(perg. Sfocatura)
Consumo di energia: Medio

Alito di Nebbia: Ha la forma di una semplice biglia grigia, del diametro di un paio di centimetri. Se gettata a terra, si fracasserà come se composta di vetro, generando quindi un densissimo fumo grigio. Il fumo si farà strada nell'area circostante, svanendo da solo dopo qualche secondo, disperdendosi rapidamente nell'aria, giusto per garantire qualche attimo di occultamento. (Biglia fumogena)

Lacrime di Strega: Bevendo la pozione Jace potrà, per un totale di due turni, compreso quello di ingerimento, cambiare i suoi lineamenti a piacimento, modificando il proprio aspetto come più gli aggrada nei limiti delle specie umanoidi. Potrà tornare al suo aspetto originale anche prima del termine del suo effetto, semplicemente desiderandolo. Si tratta di un'illusione di natura Magica. (Gemma della Trasformazione)

Riassunto azioni: Il mio ritardo non è giustificabile, lo sai bene, ma mi hai realmente messo in difficoltà a livello tattico. Ti ricordo soltanto che la tecnica La Morte è attiva anche in questo turno, con tutte le conseguenze del caso.

 
Top
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 14/10/2014, 17:42






Coff, coff, maledizione!
Ci sta scappando di nuovo, Johnny! Si sta prendendo gioco di noi, si burla della nostra presenza, ci bulleggia! Gnègnègnè, tu mi prendi e io scappo di nuovo! Ah, che rabbia! Mi ricorda quando si giocava da bambini in mezzo ai campi, dall'alba al tramonto, correndo tra erba alta due metri e pietre spezzacaviglie. Un solo passo falso e CRACK! Mi sa che è stato allora che ti sei appassionato alle urla e ai pianti. Forse un pò anche al sangue, bisogna dirla la verità, noi non raccontiamo bugie! Eppure eppure ci stiamo prendendo gusto a fare questo inseguimento, mi sembra quasi di essere una guardia. Attento, crimine, arriva Johnny con le sue fantastiche Voci, il tuo lavoro è finito! O qualcosa del genere. Insomma, sarebbe bellissimo, ma intanto Jace scappa via, e noi lo vogliamo inseguire o no? Dai, Johnny, muovi un pò quelle mani, togliamoci di torno questo fumo e partiamo ancora. Mah, ragazzo mio, mi sembri confuso. Ti dobbiamo prendere la manina e farti muovere da lì? Mi sembri un bambino capriccioso, di quelli che quando la mamma li porta a fare compere al mercato urlano e strepitano come demoni dell'abisso! Ah, che fastidio!

Ma no, non tu, Johnny, tu non ci dai fastidio. Sei un ragazzone d'oro, un bicchierone di bontà, uno zucchero! Dicevo ai bambini, quelli piagnucoloni! Ah, ma è anche vero che tutti siamo stati piccoli, questo non lo si può negare. Cioè, forse noi non lo siamo mai state, visto che viviamo solo nella tua testa, ma questionare troppo non ha mai fatto bene a nessuno, figurati a te, tutto pugni e alcol! Ah, cosa guardi a terra, hai visto qualcosa? Un percorso, una traccia, una pista? Ah, ma sono solo monete e nemmeno tante, lasciale stare, abbiamo altri tetti da scalare e altro sangue da far scorrere! Dai, non ti è piaciuto come ha urlato quel tale, quando gli sei caduto addosso? Non fa niente se ti sei fatto male anche tu, fa tutto parte del gioco! Mph, va bene, va bene, prendile, ma poi non dire che non ti avevamo avvertito se poi lo perdi di vista, eh. Guarda che quello è sfuggente! Che poi-

« Shilenzio tutti! »

Ah, Johnny Johnny! Ma cosa urli, non lo sai che qui dentro ci siamo solo noi? Guarda, hai fatto voltare tutti, ora ti prenderanno per pazzo, e magari quel tizio all'angolo non ti darà nemmeno mezza bottiglia. Che fregatura, eh? Ah, ma ho capito cosa vuoi fare, non per niente siamo dentro la tua testa, ah! Non sono queste le monete che volevi ridargli poco fa? Tutto questo inseguimento per niente, e tu che volevi solo rendergli quei quattro spiccioli. Magari prima volevi fargli un pò maluccio, diciamo che volevi un pò spezzargli le gambe, così non scappava più. Poi gliele restituivi. Beh, ci sta, non è proprio la cosa migliore da fare, ma in mancanza di metodi migliori...
E comunque quella moretta ci è scappata, tutta per colpa tua! Te lo dicevamo di non alzare la voce, e ora prova a ritrovarla se ci riesci, altro che Jace! Aveva i capelli lunghi, come piacciono a te, ed aveva più curve di una strada di montagna. Un peperino poi, dovevi vedere il suo sguardo, assassino! Degno di te! E invece puff, via, anche questa notte in bianco. Certe volte ci chiediamo se lo fai apposta o no. A fartele scappare tutte, dico.

« È shcappato! »

E lo sappiamo che è scappato, te lo stiamo dicendo da mezz'ora! Ora vai a ritrovarlo in mezzo alle stradine e ai vicoli, non siamo mica in mezzo alla pianura! Ah, che figuracce che ci fai fare, Johnny, giusto poco fa avevamo detto che questa è zona nostra, e invece ce lo siamo fatti scappare come dei pivelli. Grazie a Cane, se poi nessuno ti chiama per fare incontri, non riesci nemmeno ad arrivare nel posto che ti dicono. C'è gente che ha una bussola in testa, e trova sempre la strada. Tu sei esattamente l'opposto, anzi, al posto del cervello hai una bottiglia vuota, mph! Ah, ma Johnny, non ti deprimere, non ce l'avevamo con te! È solo... l'agitazione del momento, quell'attimo di frustrazione che non sai controllare, come quando ti scappa e non riesci a girare l'angolo che ti sei già bagnato i calzoni. Dai, consoliamoci un pò con quelle monete, non senti anche tu la gola un pò asciutta? Lo sai che mi diventi malinconico se non bevi abbastanza! Guarda quel mercante, all'angolo, e quante belle bottiglie ha alle sue spalle! Non ti viene già l'acquolina in bocca? Su su, sbrigati, non ti dovremo mica spingere?

« Ah... due bottiglie. »

Ah, ci è finita bene, Johny, non è di quelli che non vende agli ubriaconi. Anzi, questo qui sembra che se la stia facendo addosso da un momento all'altro! È il tuo momento, ubriacone, arraffa quello che vuoi, qualunque cosa, basta che ci faccia bagnare la gola! Mah, sembra veramente spaventato, sarà perchè ti ha visto lanciarti dal tetto di quella casa? Eppure non mi sembrava una cosa così spettacolare. Una volta abbiamo visto un tizio bere whisky dal naso, quello si che è spettacolare! Mah, valla a capire la gente. Che poi questo qui è pallido e tremante, nemmeno avesse visto un fantasma. Ah, ahem, pulisciti la bocca, Johnny, hai un pò di sangue non tuo. E sistemati i capelli, ce li hai pieni di polvere! Effettivamente l'aspetto del demone ce l'hai tutta, ma sorvoliamo, in nome del Dio Denaro! Sarà bello lui, guarda che occhiaie, non dorme la notte?

« Q-quali desiderate? » Ah, avevamo davanti un drago e non ce n'eravamo nemmeno accorti! Fatti valere, Johnny, questo qui è coraggioso quanto un pesce di fiume! Bravo, sbatti quelle monete sul bancone, metallo su metallo! Ah, guarda come ha sobbalzato, sembra di vedere una commedia! Bene, preparati Jhonny, ora stammi a sentire: occhi truci, mano sul fianco e voce rauca, ce lo intortiamo per bene questo qui. È il tuo momento, ragazzone, fallo cagare sotto!

« Due... qualunque. »
Mph, ma veramente hai appena detto quello che ho sentito? Due qualunque? Hai rovinato tutto! Ma come si fa, l'avevamo in pugno e tu lo lasci scappare via così! Come quel Jace, mannaggia a lui e ai suoi trucchetti da quattro soldi. Bah, prenditi le bottiglie e prendi un bel sorso, che abbiamo ancora un bel pò di cose da fare: mica siamo dei fannulloni noi! Tipo, andiamo a chiedere a Theodore come sta, gli portiamo una bottiglia così si riprende! Uhm, dici che ci butta fuori dalla locanda? Per così poco? Era un pugnetto, una carezza, una carineria! Mica può far male una cosa del genere! O forse sei tu che hai la mano troppo pesante, Johnny, te lo dico sempre di andarci piano, soprattutto con le donne! Mah, beh, intanto andiamo, al massimo cerchiamo un'altra locanda, no?
Su su, non fare il pigrone, il sangue si asciuga e la gola anche! Diamoci da fare!







Vetrina alcolica
Comprensione



Cs totali: 9 (3 in Velocità; 1 in Ostinazione; 1 in Istinto; 1 in Forza; 3 in Forza temporanei)
Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Critico 40% ~ Mortale 80%

Energia attuale: 15%
Consumi utilizzati: Alto (20%)

Condizioni fisiche: Danno basso da contusione alla mano destra. Danno Basso alla spalla sinistra. Danno Basso alla mano sinistra, danno Basso alla gamba sinistra, danno Basso alla gamba destra. Totale: Alto + Basso
Condizioni mentali: Danno Alto.

Armi

Condizione testa: perfetta
Condizione braccio dx: lievi ferite, utilizzabile.
Condizione braccio sx: lievi ferite, utilizzabile.
Condizione gamba dx: lievi ferite, utilizzabile.
Condizione gamba sx: lievi ferite, utilizzabile.


Passive in uso:

CITAZIONE
Riassunto Passive
Sonido
- Passive del talento Acrobata: corpo snodabile che permette movimenti innaturali, equilibrio in ogni situazione, capacità di potersi arrampicare su muri/soffitti;
Hierro
- Pergamena Irriducibile, campione, passiva: Johnny diventa in grado di combattere anche con parti del corpo fortemente danneggiate, con il rischio di aggravarne le ferite;
- Pergamena Tattiche di combattimento, guerriero, passiva: Johnny è in grado di avvantaggiarsi su ogni terreno, e vince gli scontri a parità di CS;
- Passiva razziale umana Audacia: non sviene sotto il 10% di energia.
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore fisico;
- Abilità personale, passiva: resistenza al dolore psionico;
Relámpago
- Abilità personale, passiva: i colpi fisici di Johnny sembrano difficili da prevedere e difendere, difendibile con una difesa passiva psionica;
- Abilità personale, passiva: qualunque oggetto impugnato da Johnny conta come un'arma a tutti gli effetti;
Locura
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno le tecniche fisiche castate saliranno di un livello, mentre quelle psioniche subite saranno di un livello superiore fino alla fine del turno;
- Abilità personale, passiva: quando Johnny usa un'abilità che comprende un autodanno guadagna per un turno 2 CS in Forza;
- Abilità personale, passiva: se Johnny accumula una quantità di danni Critica al corpo, guadagnerà 2 CS in Istinto fino al termine della giocata in corso.

Attive e Oggetti in uso:

CITAZIONE
Ametista [4/4 turni]
Il possessore di un'Ametista vedrà le proprie CS aumentare di 1 unità (Forza) per la durata di quattro turni.

CITAZIONE
Corallo [2/2 turni]
Il possessore di un Corallo vedrà le proprie CS aumentare di 2 unità (Forza) per la durata di due turni.

CITAZIONE
Inarrestabile: il guerriero reagisce a un tentativo di raggiro nei suoi confronti con furia inarrestabile, andando in un momentaneo stato di trance.
La tecnica ha natura psionica. Il guerriero potrà usarla per reagire a un tentativo di raggiro, di malia o di qualsiasi altro genere di intrusione psionica nella sua mente. La tecnica ha effetto di difesa contro offensive psichiche, e all'attivazione trascina il caster in uno stato di parziale coscienza. In queste circostanze non sarà in grado di riconoscere amici e nemici, ma beneficerà di una totale insensibilità al dolore, potendo così ignorare ferite e lesioni per un breve periodo di tempo. I danni potranno soltanto essere trascurati, ma non svaniranno: un braccio rotto resterà inutilizzabile e così qualsiasi altra lesione importante. La difesa ha effetto istantaneo, e gli strascichi dureranno fino alla fine del turno di attivazione.
Consumo di energia: Variabile Alto

Azioni:

Johnny rinuncia al suo inseguimento, difendendosi dall'offensiva psionica dello scorso turno con una difesa psionica Alta.

Note:

Come concordato da me e Grim, lo scontro finisce qui. Ringrazio tantissimo sia lui, che mi ha permesso di testare il personaggio nuovo al massimo delle sue capacità, che il futuro correttore, che magari mi bacchetterà per questo tipo di scrittura atipica che ho voluto provare. A te, quindi, per l'ultimo post! :sisi:


 
Top
The Grim
view post Posted on 16/10/2014, 16:02





Jace ciondolava a destra e sinistra, incapace a tenere un passo fermo o anche solo una linea retta, ed arrivato sulla soglia dell'edificio fu sul punto di rovinare al suolo. Si fece forza, trascinando il suo corpo sanguinante fin dentro, e si fece largo fra le persone, che scorgeva a malapena come figure grigie e indistinguibili l'una dall'altra ed infine si tuffò su una barella malridotta, una delle poche non occupate. Sentiva un brusio, parole che si confondevano l'una con l'altra senza riuscire ad afferrarne il senso, e dopotutto non lo si poteva biasimare visto che stava morendo. Nessuno provò a cacciarlo o mandarlo via, le sue condizioni erano troppo malandate perché si rifiutassero di accoglierlo nell'ambulatorio, ma al cartomante questi ragionamenti sfuggivano. La sua mente era tutta occupata dal pensiero della morte imminente, distratto soltanto dalle fitte di dolore che assalivano ogni parte del suo corpo, che pulsava come un bubbone pronto ad esplodere. Perfino respirare era un supplizio e ogni volta che il suo diaframma si contraeva, un fuoco divampava nel petto e prendeva a tossire grumi di sangue dall'aspetto preoccupante. Le sue palpebre calarono sugli occhi stanchi, velandoli di nero cimiteriale.


Grano,
un oceano dorato mi circonda in ogni direzione, come se il mondo fosse fatto soltanto di queste piante. Il vento le accarezza e loro si piegano, come un bebè cullato da un'amorevole madre, o l'ondeggiare placido di un mare autunnale.

Sto sdraiato nel campo con lo sguardo perso nell'immenso cielo azzurro,
a contare le nuvole, analizzarne le forme e inventare le storie di ognuna di loro.
Come aveva potuto un paradiso simile ispirarmi incubi di tale portata?
Essere un mago e un uomo orribile, un assassino rancoroso,
venir braccato da mostri crudeli e demoni corrotti,
star per morire fra la polvere di una metropoli.
Perché avevo fatto simili sogni?

Meno male che quel trambusto è finito,
che la vita in fattoria è tranquilla e felice,
privo di preoccupazioni, mi addormenterò sognando solo cose belle,
per sempre immerso in questa luce che mi chiama a sé.
Mi sento trascinare verso di essa, mentre i ricordi di quell'orrore scivolano lontani.
Non voglio più ferite e uccisioni, odio e grida, violenza cieca e bestiale,
fondamenta di quella vita schifosa.

Un volto mi si para dinnanzi,
quello di una fanciulla dalle pelle candida e gli occhi di brace,
le guance rigate dalle lacrime e la fronte scavata da dolore e preoccupazione.
Volare lassù significava anche perdere quel viso,
e tutti i ricordi che portava con sé, tutta la gioia.
Potevo rinunciare anche a loro?
Era quello il prezzo della mia fuga?


ɲ Ɏ ɳ

Il cartomante spalancò gli occhi, rosso e preoccupato come un annegato che aveva appena ripreso conoscenza. Non pensava al dolore e al suo corpo che stava crollando, ma solo a quella visione. Forse quel luogo era il paradiso, o meglio come lo stregone immaginava il paradiso, un luogo ameno come lo era stata la sua infanzia. Era quasi sul punto d'arrendersi, di lasciarsi portar via da quel candore angelico e invece aveva scelto di rimanere; di vivere. Il dolore riemerse con prepotenza, come un tiranno che odiava chi metteva in discussione la sua autorità, il tutto che doveva regnare ogni istante dei suoi sudditi. Risvegliarsi per affrontare quell'ordalia era stupidità, o forse coraggio, probabilmente entrambe le cose mischiate nella più sadica delle maniere. In quei momenti si chiedeva sempre quanto dovessero essere folli gli dei, crudeli in maniera tanto grande da far apparire i massacri dei mortali come le marachelle dei bambini. Bisognava essere perversi per creare cose come la sofferenza, la paura o la tristezza, e grandiosi come i viventi a farsi carico di un simile fardello senza cedere per anni e anni. Digrignò i denti, per contenere l'impulso che sovraccaricava i suoi nervi, ma non riuscì a trattenersi, e cacciò fuori un urlo acuto e stridulo che fece voltare tutti nella sala verso di lui. Per una volta a Jace degli altri e di cosa pensassero non fregava nulla, era troppo indaffarato a sopravvivere per badare a scemenze simili; era necessario che lui riuscisse. Lo doveva a colei che l'attendeva dall'altra parte del continente, così lontana eppure sempre con lui, a fargli forza; a donargli uno scopo. Non sapeva quanto fosse stato svenuto, forse qualche minuto o forse mezz'ora, in realtà era passata solo una manciata di secondi, ma credeva di non correre più alcun rischio. Così si rimise in piedi, sciogliendo l'incanto che lo travestiva, per dirigersi verso la porta da cui era entrato. Fece il primo passo, incerto, poi il secondo più sicuro, e dopo il terzo ormai certo di riuscire a stare dritto. Poi cadde al suolo, e svenne.

specchietto

CS: 7 | Intelligenza 2 Prontezza 1 Determinazione 1 Maestria delle Armi 1 Istinto 2
Critico 36 | Alto 18 | Medio 9 | Basso 5



Stato Fisico: Ferite da impatto di entità Alta al petto, ferita di entità alta al volto, contusioni di entità Media su tutto il corpo;
Stato Psicologico: Confusione di entità Media;
Energia: 32 %
Passive in Uso:
° Nessuno svenimento al 10% di energie,
° Auspex passivo delle auree,
° Le tecniche illusorie non bisogno di gesti per essere castate,
° Jace può alterare la sua voce ed è un ventriloquo,
° Jace può modificare il suo aspetto a piacimento se un illusione è attiva,
° L'aura di Jace non è individuabile da Auspex Magici,
° Ogni volta che un avversario usa una tecnica magica guadagna 2 CS in Intuito per quel turno,
° Le tecniche offensive ad area di Jace hanno potenza pari al consumo,
° Una volta che il cartomante avrà accumulato un danno Critico al fisico, guadagnerà 2 CS in Istinto,
° Petit Thriompes: 17/20



Note: E così concludo anche io. È stata una bella giocata, molto difficile, con troppi ritardi da parte mia. Grazie della giocata, broccolo! :D

 
Top
view post Posted on 26/10/2014, 16:50
Avatar

Maestro
········

Group:
Administrator
Posts:
12,736
Location:
Bari

Status:


CITAZIONE

Johnny Walker vs Jace Beleren
PARACCO TRAVESTITO ALOGENO vs The Grim

Correzione duello ufficiale



Johnny Walker

» Scrittura: Il primo post mi ha dettato preoccupazione. Mi aspettavo un contesto esagerato, fuori dagli schemi ed abbastanza istrionico per ciò che rappresenta il personaggio e per quello che era il background di questo duello. Invece, mi son ritrovato davanti uno stile composto, corretto, ma abbastanza banale, in uno sfondo – per altro – usato ed abusato qual è quello della locanda con le lotte clandestine, in una approssimativa imitazione di un fight club in contesto fantasy. Interessante, se vogliamo – ma nulla più. Poi lo stile è cambiato (per tua, ma anche mia fortuna) ed è cambiato il mio approccio a questa correzione. Invero, ho trovato assolutamente godibile, divertente ed esilarante – in alcuni momenti – lo schema narrativo che hai scelto per il tuo nuovo personaggio. Lo schema è, di fatto, una rivisitazione della “rottura della quarta parete” già vista in passato, rivista in chiave fantasy e riadattata quasi ad una estrosa commedia d’azione, sulla falsa riga dei fumetti di Deadpool. Johnny è un personaggio disturbato ed il tuo immedesimarti nell’introspezione, assumendo, quale autore, il ruolo di “voci nella sua testa” , rende la narrazione originale come non mi accadeva di valutare da anni. Si viene coinvolti, derisi e divertiti da una scorrevolezza che trascende la goliardica farsa, in più punti, finendo per deridere e deridersi, ma senza scadere mai troppo nel volgare o nel fuori luogo. Se vogliamo, una degenerazione che potrebbe inquadrarsi – narrativamente – in una forma mentis compulsata dall’alcool e che consente di cadenzare lo scontro in battute al veleno, freddure da bar sport ed estrose scazzottate col sorriso stampato in volto. Sicuramente un gran leggere e divertire. Ma non è tutto oro quello che luccica. Lo stile, infatti, ha un evidente limite che dovrai presto correggere. La descrizione degli ambienti è quasi assente nei tuoi post: le azioni sono un flusso di pensiero nella mente ubriaca di Johnny, che il lettore deve comprendere e decifrare, prima che leggere. Per dire, sbottare con una freddura tipo “Lo vuoi prendere con le ginocchia? Ma sei sicuro di farcela? Cioè, non dovresti tipo rotolare per salvare la pellaccia? No? Vabbè, ci fidiamo, ma scusaci se per ora chiudiamo gli occhi, eh. Mamma che paura, mammamammamamma!” è assolutamente divertente da leggere, ma incomprensibile nell’ottica di un duello in cui tu dovresti descrivere l’azione derivata da “assalto eroico”. Per capirla, infatti, ho dovuto leggere lo specchietto. E questo non è mai buono: MAI. Oltre a ciò, si aggiungono saltuari errori nella composizione dei paragrafi, oltre che un salto che talvolta fai dal passato remoto al presente (questo un retaggio del tuo passato stile, che talvolta ritorna reclamando giustizia). Niente di terribile: anzi, distrazioni che impallidiscono dinanzi al vero limite. Non c’è descrizione e su questo non si può sorvolare. Devi correggere il tuo stile di modo da inserirci per bene le descrizioni delle azioni: deve potersi capire ciò che Johnny fa e questo non può derivare solo dai suoi pensieri dissacranti. E’ un legamento tra freddure e descrizioni che devi fare, nonostante mi renda conto sia un’operazione difficile. Quindi, l’esperimento è riuscito, ma va migliorato. Sappi che il voto è un simbolo per il coraggio che hai avuto. Oggi era la “prima” del tuo pg ed un mazzo di fiori alla nuova star non si rifiuta. La prossima volta, però, sarà un 4 ed una bocciatura senza appello, se non correrai ai ripari.
» Voto: 6,75

» Strategia: La strategia fisica del tuo personaggio ha decisamente dettato i tempi dello scontro, e mi rendo conto che non poteva essere diversamente. Ho gradito vari elementi di ciò che hai presentato, finendo per rallegramenti di uno stile fisico e “da wrestler” che spesso, nonostante quanto si possa pensare, manca sulla piattaforma. Johnny è un pugile di bassa borgata, riemerso da un flusso di marciume ed alcool che lo conduce a far sputare i denti all’avversario prima di farsi far sputare i propri. Invero, un cazzotto che chiama cazzotto troppo interessante da godere perché, però, spesso non se ne venga delusi. La fisicità e facilità di immaginarsi un pugno dato sotto la mascella, infatti, è tanto godibile quanto è il pericolo che il pugno successivo assomigli troppo al primo. Divenendo stancante e patetico. In questo scontro ci sei andato vicino, ma non troppo – per fortuna. Parti con due tecniche fisiche, maggiorate dalle passive, e due attacchi fisici a 9 cs; un totale di alto 9 medio più due fisici virtualmente imparabili. Insomma, un bagaglio di attacchi che – complice la scelta di porti al primo turno attivo (scelta che ho trovato un suicidio per il tuo avversario, considerando le tue passive) – metti subito in difficoltà il tuo nemico. Il risultato è che nemmeno fai finta di difenderti al secondo turno attivo (di fatto subisci solo una tecnica, che non ti fai scrupolo di subire) e contrattacchi con altre due tecniche fisiche. Il contesto, però, inizia a sgranare. Mi son ritrovato a chiedermi se non avrei visto cinque turni di scontro fotocopia, in cui le tecniche cambiano nome, ma non effetto. Per fortuna così non è stato, per lo meno non oltre il secondo attivo. Questo, infatti, è molto simile al primo, benché altrettanto ben giocato. Al terzo turno cambi strategia (merito anche l’intuizione del tuo esperto avversario, che capisce che è il momento di modificare la baracca per divertire il lettore) e cambi tipo di attacco, con un volo dal tetto che ho trovato un’intelligente e virtuosa interpretazione della tecnica base. Assolutamente godibile anch’essa. Alla fine, chiudi il duello con una quantità di danni di poco sotto quella del tuo avversario, ma danni che ti sei in gran parte auto-inflitto. Una scelta precisa, che ti premia comunque per un duello strategicamente dominato, ma che alla fine spunti sul campo con un medio-alto di differenza. Non molto, viste le premesse. Anche qui, rivedi i tuoi copioni: mischia le carte, mischia le azioni e gli schemi di gioco da cui intenti trarre vantaggio, o non vedo troppi spunti di evoluzione.
» Voto: 8

» Sportività: Al di là di quello che ti possa sembrare dal voto, lo scontro è stato molto sportivo. Complice la vostra amicizia personale, mi siete scambiati pacche sulle spalle e aiuti reciproci tutto il tempo, tanto che non avrei davvero voluto dire nulla sul punto. Ma la parte dello stronzo qualcuno deve pur farla (*alza la mano*). Al terzo post (secondo attivo) fai due settimane di ritardo. Come detto altre volte, al di là di cosa decidano gli utenti in merito, i ritardi non sono mai tollerati. Sempre al secondo attivo, incassi la carta lanciata dal tuo avversario, che ti causa anche un danno basso. La passiva “spade” di Jace, però, ha un effetto specifico che deriva da un attacco con le carte che vada a segno, ovvero “Al momento di estrarre una qualsiasi carta dal corpo, infatti, egli subirà l’influenza psionica passiva nascosta nel mazzo: da quel momento egli sarà invaso da una sensazione di disfatta e di inevitabile sconfitta, che potrebbe minare le sue abilità di combattimento”. Questa sensazione è assente nel tuo post. E non importa che si dica che la carta non è stata estratta: ritengo l’estrazione un puro espediente narrativo. D’altronde, il pg non sa che la carta “non deve essere estratta”, quindi se non la estrae per non subire la passiva è come se facesse metagame. Delle due l’una, quindi: o ignori una passiva, o fai metagame. Come la si guardi, è sempre un errore. Poi, ho considerato il tuo suo della passiva che ti dona 2 CS ogni volta che usi una tecnica con autodanno un “abuso”. E’ evidente che il senso di queste passive risieda nella loro “specialità”, ovvero sono legittime ove il loro utilizzo sia l’eccezione, non la regola. Diversamente sarebbe come dire che il tuo pg beneficia di una passiva che gli dona 2 CS standard. Passiva che è – manco a dirlo – non regolamentare. In tal senso, ti ho inflitto 1 punto pieno di penalità. Per tua fortuna il duello è finito al terzo turno attivo praticamente. Altrimenti sarei andato oltre. Occhio la prossima volta.
» Voto: 5,75



Jace Beleren

» Scrittura: Non ho avuto la fortuna di leggere molto dei tuoi scritti, ma - quantomeno - ho avuto modo di apprezzare alcune delle tue ultime "fatiche" notando comunque la maturità e l'evoluzione di un utente che sembra aver trovato la sua dimensione. Questa premessa pare doverosa per inquadrare il contesto in cui è da inserirsi questo duello e, con esso, questo giudizio. Il cartomante sembra infilarsi, con il duello, in un contesto che pare non calzargli appieno. La sua maturità, la sua evoluzione come personaggio e come background, sembra ormai trascinarlo lontano dai brulicanti e chiassosi vicoli di Taanach, tanto che nella sua psicologia sembra evincersi spesso un desiderio di spazio, di lontananza e di concettuale distanza dall'ardimentoso combattimento che sta vivendo che, non a caso, si conclude poi con una sua fuga da esso. E la fuga, mai come in questo caso, sembra essere la soluzione più azzeccata. Per tutti.
Invero, il duello parte su delle premesse che non ho apprezzato del tutto. Il lutto, la lotta e la scommessa, così come l'accusa di "aver barato", mi sono tutte parse come mere giustificazioni (e tanto sono, ne sono cosciente) "troppo forzate" per giustificare una giocata. Avesti potuto trovare infinite idee nel mazzo (mai metafora fu più azzeccata) intellettuale che costituisce ormai il tuo bagaglio di esperienza. Invece, ti strascini in un duello fisico contro un personaggio che con tutti ha da spartire, nella taverna, tranne che con Jace stesso. E da qui si comprende e contestualizza il tuo ardimentoso bisogno introspettivo, che definisci in un flusso di coscienza che trae spunto dal sangue, dalla lotta, dal lutto e - se vogliamo - anche con la diversità, con la distanza che separa Jace da quel mondo, dal quale alla fine non può che fuggire. L'introspezione è molto buona, i pensieri e le riflessioni sono stesi con un linguaggio molto buono, comprensibile lineare ed assai condivisibile, nonché spesso unica ancora di salvezza per il lettore bisognoso di descrizioni. Di rimando a quanto ho scritto al tuo avversario, infatti, spesso le azioni del duello sono tua esclusiva responsabilità, in quanto mi son ritrovato a comprenderle sopratutto quando le ho lette del tuo punto di vista. Questo è un merito, ma anche un demerito del tuo avversario. Per il resto uno stile compassato, sempre oltre la sufficienza, che - però - arranca ed evidentemente cerca disperatamente spunti in un background in cui spunti mi è sembrato tu non ne abbia trovati moltissimi, circostanza che potrebbe dirsi delinea un leggero abbassamento della tua media generale (quantomeno della media maturata dagli ultimi eventi ufficiali). Poco male, questo simboleggia quanto non debba mai ritenersi ormai migliori o padroni di uno stile sempre fresco, ma sia necessario sempre mettersi in discussione e sperimentarsi in situazioni difficili, quale è quella in cui ti sei calato con questo scontro. Per il resto, qualche ripetizione ed errore di battitura di troppo (ho notato alcune maiuscole non messe e punteggiatura sbagliata). Occhio anche ad alcuni periodi costruiti con troppa confusione (es. "Non si voltò a vedere se lo stesse inseguendo, preferiva la sgradevole sensazione dell'altro a due passi di distanza e pronto a chiudere su di lui le sue grinfie, che voltarsi” periodo ove avresti potuto usare formule migliori, meno complesse da leggere, oppure “Le persone a Taanach non erano cattive, semplicemente quella era la migliore maniera per sopravvivere alle maree turbolenti che la scuotevano, evitare di immischiarsi troppo per non subirne conseguenze disastrose: adeguarsi con omertà a chi teneva stretto lo scettro fra le mani ma senza affezionarcisi; se poi questo passava di mano nessuno voleva trovarsi in una situazione scomoda.” periodo che avesti potuto spezzare in almeno due soluzioni). Niente di grave, comunque.
» Voto: 7,50

» Strategia: La strategia del tuo duello è ambivalente e ricompresa in due metà parallele e distinte. Passi la prima parte del duello, infatti, a resistere e contrattaccare dall'offensiva del tuo avversario, cercando di arginarlo in un contesto in cui lui - invece - sembra trovarsi perfettamente a suo agio. L'altra metà, invece, la passi a trovare un modo per fuggire da lui, evitando di essere rincorso; questa parte ho dovuto intenderla come "strategia della fuga" più che altro e giudicarla di conseguenza. Partiamo dall'inizio, però. Ribadisco anche in questa sede che, viste le passive dell'avversario, ho trovato abbastanza coraggioso (per non dire folle) che fosse lui ad avere la prima mossa, posto che la mole di attacchi fisici di cui poteva disporre (ed il livello a cui poteva portarli) ti avrebbero messo sicuramente in difficoltà. E così è stato, è evidente che il giudizio in strategia debba partire dalla considerazione che tu ti sia trovato a dover immediatamente rispondere ad un tir lanciato a folle velocità su di una strada deserta. Per fortuna, con la tua esperienza ne esci anche abbastanza bene. Subisci effettivamente un alto al primo turno attivo, cosa che ti ho penalizzato ma non troppo, in quanto mi rendo conto che, in tal caso, trattasi di un prezzo congruo da pagare per il resto. Riesci infatti ad evitare le ulteriori offensive (e gli attacchi fisici, che avrebbero potuto causarti - da soli - almeno un altro danno alto) ed a contrattaccare con l'unico elemento che può veramente mettere in difficoltà il tuo avversario: gli attacchi psionici. E così è, lui è costretto a subire ed a contrattaccare con un'azione che non è troppo diversa dalla precedente. Qui, però, c'è la svolta del duello. Interpretativamente ti ho premiato la scelta di fuggire (anche con la difesa assoluta), sfruttando la tecnica per sottrarti ad un contesto in cui il tuo avversario era troppo avvantaggiato. Strategicamente non posso nemmeno criticarti troppo. Se, infatti, l'uso della difesa assoluta (che ti sottrae da un potenziale danno alto + critico) è una scelta antistrategica per definizione, in questo contesto ti consente di non difenderti da due tecniche dal complessivo potenziale offensivo quasi prossimo al mortale e per giunta ti da spunti interpretativi. I successivi due turni sono poi dedicati alla fuga, efficaci ed utili alla gestione del duello fino alla sua naturale conclusione. Ciò che deriva dal giudizio ed un accenno di confronto cui decidi quasi subito di sottrarti, probabilmente comprendendo una certa inadeguatezza in confronto alla strategia avversaria. E' evidente che la mole di danni subita sia il risultato di una strategia grosso modo subita, cui hai dovuto difenderti nei limiti del possibile. Eppure, considera che il tuo avversario non ha subito molti meno danni di te, rivelando la sostanziale fragilità di un'animosità offensiva basata tutta sull'autodanno inflitto. Invero, ritengo che con un pizzo di coraggio in più avresti potuto anche spuntarla sul punto. Non ne esci comunque male; alla fine, ti difendi.
» Voto: 6,50

» Sportività: Anche a te ribadisco il mio apprezzamento per un duello sostanzialmente molto corretto, in cui vi siete scambiati favori e gentilezze. L'unico vero tuo limite sono stati i ritardi, che si sono accumulati spesso anche in una quantità notevole (tre settimane, poi tre settimane ancora). Una pratica che non è comunque tollerabile in uno scontro ufficiale e che punisco. Per il resto, subisci in silenzio l'abuso del tuo avversario della sua passiva delle due CS e questo ti comporta un premio. Unica nota stonata che ti segnalo, più per dovere di cronaca, è la errata interpretazione della tecnica “il prezzo della vita”, che rimanda espressamente all'interpretazione tramite un evento fortuito, un colpo di fortuna dal quale derivare il vantaggio intrinseco della difesa. Tu la interpreti in un mero spostamento, di cui non si capisce nemmeno la natura. Leggerissima penalità, tanto perché l'artefatto stesso quasi impone un giudizio in sportività in merito ed a tanto non mi sottraggo. Per il resto, un duello molto sportivo.
» Voto: 7



Media Jace Beleren: 7
Media Johnny Walker 6,833

Vincitore: Jace Beleren
The Grim ottiene 700 Gold; PARACCO TRAVESTITO ALOGENO ottiene 340 Gold
janz ottiene, per la correzione, 350 gold.

Il vincitore ha diritto ad un post autoconclusivo; il vincotre potrà uccidere, depredare, mutilare o infliggere al suo avversario altre azioni simili.

 
Top
11 replies since 11/7/2014, 15:58   664 views
  Share