| PARACCO TRAVESTITO ALOGENO |
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Nome: Jonathan Walker ~ Razza: Umana ~ CS: 6 Soprannomi: Johnny, Whisky, Furia Ubriaca ~ Conto: gold Sinossi: Malandato, puzzolente e indifeso; incostante, imprevedibile e lunatico.
C u e r p o Johnny non è quello che si definirebbe proprio un damerino, e anzi potremmo dire che non gli importa di quello che la gente pensa di lui. È un pò più alto della media, poco più del metro e ottanta, occhi verdi perennemente socchiusi e capelli troppo lunghi di un castano stopposo, nonostante appaia più vecchio dei suoi 35 anni - a causa della barba poco curata - il suo corpo è tonico come quello di un ragazzino. Non si direbbe una persona abituata a stare con le mani in mano: anzi, a causa del suo "vizietto" è spesso costretto a lavorare più del dovuto, per guadagnarsi qualche spicciolo in ambienti non proprio tranquilli. Tutto quello che guadagna lo spende in alcolici, e il resto è lasciato al caso, dalla pulizia personale agli abiti logori che indossa; tutto lo fa sembrare trasandato e un perfetto barbone a cui rubare qualche spicciolo: attenzione però, perchè potrebbe non prenderla proprio nel migliore dei modi. | | A l m a Chiedete in giro, chiedete a chi ha parlato per più di una manciata di minuti con Johnny, e di sicuro vi dirà sempre la stessa parola. Instabile. Del resto, cosa vi aspettereste da un uomo che passa la maggior parte del proprio tempo a ubriacarsi? Considerando che quando non beve dorme, dovrebbe bastarvi a capire il tipo. Semplicemente se vede due tizi che si picchiano per strada non si mette in mezzo per aiutare quello in svantaggio. Potrebbe ignorarli senza degnarli di un'occhiata, o potrebbe picchiare tutti e due tanto per divertirsi, ma semplicemente fa quello che gli dice la testa in quel momento. La testa, o l'alcol s'intende. In certi momenti è tranquillo e persino allegro come un bambino con la sua bottiglia di liquore in mano, ma provate a togliergliela e vedrete il pavimento così da vicino da poterlo leccare, ve l'assicuro.
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Guerrero sin guerra Johnny è sempre stato un bambino intraprendente, sempre più avanti dei suoi coetanei: se qualcuno correva veloce, lui correva più veloce, se qualcuno sputava lontano, lui sputava più lontano. È stato il suo bisogno continuo di nuove sfide ad avvicinarlo alle arene clandestine, e all'alcol. Nella Roesfalda gli uomini non hanno proprio tantissimi passatempi, a parte contare le bestie al pascolo e bere un bicchierino la sera. Così è stato anche per Johnny, almeno finchè non ha scoperto l'esistenza di circoli di uomini stufi della noia giornaliera, e perchè no, anche pronti a menare un pò le mani. Si riunivano in posti appartati, sempre lontani da occhi indiscreti, spesso in stalle o magazzini vuoti, e se le davano di santa ragione. Non importava chi fossero i due contendenti, la cosa importante era picchiarsi; farsi male alle mani finchè l'altro non sputava sangue e denti dalla bocca impastata. E attorno a loro le scommesse fioccavano: i soldi giravano e la noia veniva spazzata via, tra un cazzotto e una testata, tra un urlo e un applauso. E nonostante le persone giurassero di non averne parlato con nessuno, gli scommettitori continuavano ad aumentare lentamente; molto presto, anche ricchi nobilastri iniziarono a frequentare quelle bische, attirati dalla violenza e dall'eccitazione di poter scommettere le loro monete in cambio di pura e sana violenza. Fu allora che Johnny iniziò a bere: per combattere più a lungo, per rimanere più lucido, per arrivare più lontano.
Papá sin familia Prima che l'alcol gli rovinasse la vita, Johnny era decisamente un buon partito nel villaggio in cui viveva. Aveva la fama di essere un bravo ragazzo e un lavoratore instancabile, e non ci mise molto a trovare una moglie che riempisse i momenti vuoti della sua semplice vita. Rosalinde era una brava donna, ma al contrario del marito, aveva uno spirito fortemente legato alla sua routine, cui non avrebbe rinunciato per niente al mondo. Avevano caratteri diametralmente opposti ma si amavano, e dal loro amore dopo un anno di matrimonio nacque una bella bambina in salute, che chiamarono di comune accordo Jude. Diventare padre cambiò Johnny, o almeno lo tenne lontano dalla cattiva strada per un pò di tempo, e per i primi due anni di vita della bambina fu un genitore amorevole e un marito rispettoso. Tuttavia Johnny non era fatto per quella vita tranquilla, e nel profondo lo aveva sempre saputo: se ne rese conto quando iniziò a bere. Spesso mancava tutta la notte e il giorno dopo lavorava meccanicamente, senza ascoltare nemmeno quello che sua moglie avesse da dirgli. Rosalinde sopportò questa situazione per mesi, finchè una sera non ce la fece più a resistere: Johnny era seduto nella veranda, lo sguardo fisso sul bosco all'orizzonte, il solito bicchiere di liquore saldamente stretto tra le dita. Pensava all'incontro di quella notte e a nient'altro: le sue mani fremevano e non vedeva l'ora di lasciar correre il sangue del suo avversario. Sua moglie scelse il momento sbagliato per litigare con lui: iniziò ad alzare la voce, poi ad urlare, poi a sbraitare. Jude scoppiò in lacrime, il bicchiere volò verso il muro e si infranse, come la vita di Johnny da quel momento. Infuriato dall'atteggiamento della moglie, scaricò su di lei tutta la sua frustrazione, picchiandola finchè non ebbe più fiato nei polmoni: la donna rimase a terra, viva ma ad un passo dalla morte. Rimase in quello stato per un mese, che Johnny passò costantemente nelle arene clandestine, il più delle volte ubriaco fradicio. Quando lei si svegliò e fu abbastanza in forze per muoversi, prese con sè Jude e sparì dalla vita di quell'ubriacone. Johnny allora seppe che, come in tutto, anche in quello era andato lontano. Troppo stavolta per tornare indietro. |
Sonido In combattimento, Johnny è un vero esperto. Non perchè non abbia mai perso uno scontro, ma piuttosto perchè sa come rendere lo scontro più emozionante e meno facile da prevedere per gli scommettitori. Così capita che, per poter assaporare il piacere di uno scontro, Johnny si rifiuti di attaccare, giocando a schivare tutti gli attacchi del suo avversario, insultandolo e mettendosi in pose assurde per farlo incazzare ancora di più. Solo quando il suo nemico è pronto a tutto pur di vedere il suo sangue, solo allora si lascia andare alla furia della battaglia. [1°, 2° e 3° passiva e attiva del talento Acrobata]
"Ragazzo mio, l'ho visto combattere, e te lo dico io: non ce n'è per nessuno! Cosa? Chi sono io? Mpf, vedi di farti un pò i cazzi tuoi!" [Karl l'Orbo, scommettitore]
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Cero Una cosa c'è da dire su Johnny: quando combatte conosce il fatto suo. E non cambia niente il fatto che sia sobrio o ubriaco come una spugna: i suoi pugni e i suoi calci raggiungono sempre il loro bersaglio, che siano le ossa, i denti o le palle. E Johnny se ne frega se si fa male da solo: per lui l'importante è divertirsi e far divertire la gente. Lui si che sa come si combatte! [Pergamene Maestria in combattimento, Colpo di sfondamento, Colpo duro, Martirio + Variabile personale + Media personale]
"T'ho giuro, troppo forte! E quanti denti chessaltavano! Mi ci sò fatto na collana con tutti quelli, guarda qua!" [Vecchio pruno, fattore] |
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Hierro Devi capire una cosa, ragazzo mio, Johnny non è diventato quello che è perchè è più forte, intelligente o veloce degli altri. Per niente: conosco guerrieri che gliele darebbero di santa ragione, a occhi chiusi. La vera ragione sai qual è? Johnny è imprevedibile come l'ubriacone che è, non sa di fare qualcosa finchè non lo fa, ed è per questo che è fottutamente forte. Il suo corpo sarà pure fatto di carne, ma quello che ha tra le gambe è ferro allo stato puro. Fidati. [Pergamene Irriducibile, Prontezza epica, Prontezza eroica, Morte simulata e Tattiche di combattimento + Passiva razziale + Passive personali + Armi naturali]
"Ah, vengo qui da due mesi e ho sempre scommesso su di lui! C-cosa, mi conosci? Per favore, non dire niente a mio padre..." [Pruno, giovane fattore] |
Relámpago Quando il combattimento diventa un bisogno, una droga, le semplici scazzottate non ti bastano più. Vuoi sempre qualcuno più forte, qualcuno alla tua altezza che ti spinga al limite. Un confine in cui puoi inventare, creare e forgiare cose che non avevi mai immaginato. Finchè non metti in campo cose che sfuggono persino alla vista degli uomini: ma tanto che te ne importa, se alla fine sei il primo a guadagnarci? [Pergamene Assalto eroico, Colpo doppio, Contraccolpo, Frantuma Scudi, Ingaggiare, Spazzata e Taglio evanescente + Passive personali]
"Oh, adovo Johnny, con tutti i suoi tvucchetti mi fa pvopvio impazzive!" [Frederik VII, nobilotto della Roesfalda] |
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Locura Di solito Johnny è un pò tocco di suo, ma quando si diverte durante un combattimento arriva al punto in cui non capisce più niente. Non so se dipende dall'alcol o da altro, ma non per niente nei circoli lo chiamano la Furia Ubriaca. Di solito all'inizio è sempre serio, ma ad un certo punto inizia a sorridere: ed è allora che devi iniziare a scappare. Non c'è pugno o testata che tenga, non lo butta giù più nessuno. [Pergamene Berserk, Furia, Furia omicida, Inarrestabile, Intimorire, Minacciare + Passive personali]
"Mamma mia, Johnny era cotto! Schiumava dalla bocca come un toro, pareva na bestia, altro che uomo!" [Fizz, pastore della Roesfalda] |
Fuego Una volta assaggiato l'inferno, non se ne può più fare a meno. Johnny porta sempre con sè alcol di qualunque genere, in modo da non rimanere mai a secco. E che Furia Ubriaca sarebbe se non fosse da qualche parte a barcollare e a cercare rogne? Dopotutto l'alcol è ciò che gli ha dato la fama. E anche il suo punto di forza. [Tomo sacro, Cristallo del Talento, Amuleto del Poliglotta, Erba ricostituente, 2 Diamanti, Ametista, Corallo e Rubino]
"Mi basta guardarlo per ubriacarmi pure io! Ed è quello che faccio ormai, con quello che costa farsi un goccio!" [Otto Tredita, perdigiorno del villaggio] |
Cane Cane non segue Johnny per affetto, ma più perchè non ha molto altro da fare e seguendo l'ubriacone ogni tanto ci ricava un pasto niente male. Che sia qualche avanzo del giorno prima o il vomito del suo padrone, a lui non importa, anche se spesso sono la stessa cosa. Semplicemente va d'accordo con Johnny, e ogni tanto si danno un pò di conforto a vicenda quando qualcosa non va per il verso giusto. Cane è - appunto - un cane di 3 o 4 anni, un incrocio bastardo che arriva poco sopra il ginocchio di Johnny, sempre pronto a scappare quando l'ubriacone si mette nei guai, che vuol dire spesso. Il pelo lungo è sporco e malandato, e la puzza che emana non è proprio invitante: tuttavia sembra quasi la versione animalesca dell'ubriacone, e forse è davvero questo il motivo per cui vanno tanto d'accordo. |
| Edited by PARACCO TRAVESTITO ALOGENO - 1/2/2015, 22:06
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