in riferimento a cenere alla cenere --- « la crociata del traditore »
- T E R R A B R U C I A T A -
Se mangiato troppo a lungo, il frutto acerbo e denutrito dell'amore per la vita è in grado di mortificare anche il bene più sincero. Persino dell'anima di Raymond Lancaster, che era candida come la neve, non resta che una carta straccia sollevata dal vento di un randagio temporale. Lui che da bambino era stato educato a biasimarsi piuttosto che a correggersi; che ha cercato il proprio balsamo nei libri; che non era di cattivo aspetto né di rozzo intelletto, ma la cui orrida bruttezza dell'animo allontanava da sé chiunque altro. Il drago nero è l'eroe di un mondo infettato dal cancro degli sproloqui altrui: un portatore sano di attenzione, destinato non a salvare Theras, ma a rimanere in silenzio a osservarla morire.
Nessuno ha mai creduto che in Raymond Lancaster si nascondesse qualcosa di più del secondogenito dei Lancaster, una famiglia il cui blasone - un drago grigio in campo rosso - salì alla ribalta del palcoscenico delle vicende del Dortan con la rapidità di una cometa, e similmente svanì. Egli non era che l'ombra di suo fratello maggiore Athelstan, il più rinomato cavaliere di quelli che furono i Quattro Regni, eppure tra loro non correva alcuna rivalità: il minore non desiderava il ruolo dell'altro, che a sua volta non gravava le proprie virtù su di lui. I due furono cresciuti severamente da Aedh, un padre ossessionato dall'ambizione e incapace di vedere quanto i suoi principi avrebbero sagomato i figli. Così Raymond camminò mano nella mano con la colpa e Athelstan conobbe per nome tutte le aspettative.
Athelstan aveva un segreto, e quando volle metterlo alla prova si scelse una puttana qualunque, una triste allegoria del controllo che deteneva sulla sua squallida esistenza, e finì col metterla in cinta. Chiese a Raymond di prendersi la colpa del bambino e lui, seguendo passo passo un copione scritto dall'educazione di loro padre, accettò.
Venne marchiato come Drago Nero ed esiliato nei Quattro Regni, a malapena sopravvissuti alla vicina follia di Rainier Chevalier. Fu Rubietentia a salvarlo dalla morte - un vero drago - e ad aiutarlo a trovare conforto nella fede a Zoikar. Divenne un cavaliere del regno, servì i Corvi come loro mastino e contribuì più di chiunque altro alla ricostruzione di un impero vigoroso nel Dortan, pagando con due dita della mano destra quel nuovo incarico e sopravvivendo come per incanto. Prima di rendersene conto divenne un eroe per molte di quelle genti che gli era stato detto di disprezzare, in un ritorto scherzo del destino che presto e per l'ennesima volta si sarebbe morso la coda da solo.
Quando i Quattro Regni caddero, lo fecero sotto la lama impietosa della Spada senza un Re. Fra i volti di coloro che la impugnavano vi era anche quello di Aedh Lancaster, che non si sarebbe accontentato del solo prestigio nato dalla sconfitta del più potente impero del Dortan, bensì approfittò di quel conflitto per chiedere un ulteriore trofeo: la testa del Drago Nero, per mano del suo primogenito. Athelstan fu costretto a obbedire.
Ma Raymond non morì. Miracolosamente sopravvissuto, si nascose dietro lo pseudonimo di Serpe e iniziò a vagare come un reietto per le terre del Dortan, cibandosi di furti e preghiere. I Corvi che aveva servito fedelmente si rifiutarono di dargli asilo, identificandolo come il nemico di Zoikar sino al giorno in cui non si ritrovò a compiere un gesto disperato: trovatosi con le formule di Rainier Chevalier fra le mani, Raymond varcò la soglia dell'Oneiron e bussò alle porte della casa del Sovrano, bramoso di dare una spiegazione a tutte le sue sfortune. Il suo Dio, però, non gli rispose. Lo nominò suo nemico senza dare spiegazioni e calò la spada su di lui fino a ridurlo a una congerie di carne.
Ma Raymond non morì. Esasperato dalla crudele ironia del Dortan si diresse a nord, fino alle porte di Lithien, dove sperava avrebbe trovato una risposta a quel centro intorno a cui gravitava tutta la sua esistenza: la sfortuna. Sfogliò ogni volume della città alla ricerca di una spiegazione alla sua sopravvivenza e infine - come l'ultima tessera di un domino che crolla inesorabilmente - quella maledizione parve raggiungerlo anche lì, coinvolgendolo fra i sospetti di una lunga serie di omicidi. Conobbe Leanne Namril, una bambina con cui condivideva l'amore per il silenzio, e la prese sotto la sua ala per proteggerla dagli spietati inquisitori della città. Il mostro che minacciava Lithien era Shahryar, che aveva tracciato il sangue di Rubietentia fino a lei sotto indicazione di Tiamat, la sorella del drago. Leanne e Raymond vennero incolpati delle vicende, fuggirono e dovettero combattere.
Per l'ennesima volta Raymond non morì - perse solo metà faccia - ma la bambina rimase infettata dal morbo del signore dei labirinti. Bambina che il drago nero scoprì essere la figlia di Rubietentia, quel migliore amico con cui aveva un debito vitalizio ancora in sospeso.
Nel mentre, nel Dortan, Terra Grigia bruciava sotto la follia di Aedh, che dopo aver indetto un banchetto per le genti della Roesfalda, diede ordine di massacrare tutti gli invitati. Fu in quell'istante che Athelstan decise di togliersi il collare di suo padre e fermarlo, condannandolo per i suoi peccati.
la nostra storia riparte da qui.
QM: Ray~ Partecipanti: indeterminato Requisiti: nessuno in particolare Tempi di risposta: 6 giorni Proroghe: non concesse Ricompense: Gold e punti promozione Chiusura bando: 15/05 PK: off Note: La quest è il seguito della campagna dedicata a Raymond Lancaster, il cui manifesto potete trovare nella sezione dedicata. La giocata sarà gestita come una quest aperta, senza limite massimo di partecipanti ma con tempi di risposta rigidi, in maniera simile a "il trono che non trema". La quest si svolgerà nel Dortan, fra le mura della magione Lancaster. È consigliato conoscere la storia di Raymond Lancaster per agevolare la comprensione della quest.
CODICE <b>Nome pg:</b> <b>Link alla scheda:</b> <b>Fascia:</b> <b>Grado di pericolosità:</b> <b>Sinossi:</b> <b>Background:</b> le ragioni per cui il personaggio si trova a Dortan; il suo rapporto con la famiglia Lancaster. |