Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Iride

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view post Posted on 4/6/2016, 17:54
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Dimensioni di sogno.
Scivolo come un gatto, frapposta tra realtà incoerenti. Incongruenti, affannate, come un sogno troppo lungo o una veglia troppo confusa.
Mi agito e sbalzo, tra le mie paure e i miei tormenti, incustodita in un mondo di cui temo troppo me stessa e, ancor di più, il giudizio che possano averne gli altri. Sono sola e dischiusa in infinite storie, al punto che nemmeno una di esse sembra calzarmi a pennello.
Avevo tutto; credo, forse. Fino al giorno in cui il mondo non mi crollò addosso e - con esso - tutte le mie certezze.
Da allora temo soltanto la mia voce. O meglio, quella che sento solo io.
Mi chiamavano figlia, signorina, bellezza o principessa.
Ero Diana, per alcuni.
Ora, per tutti, sono semplicemente Iride.

Iride

Esile | Chiara | Giovane
Introversa | Intelligente | Misteriosa


50 | 175 | 75

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Nome ~ Diana Belthrand
Lingue ~ Comune, a.t.
Classe ~ Maga, ladra
Età ~ 16 anni
Fascia ~ Blu
Aka ~ Iride





Dortan ~ Provenienza
Eterocromia ~ Segni
Arcanista ~ Talento
Fuggitiva ~ Ruolo
Umana ~ Razza
? ~ Pericolosità


Da dove vieni?
Il mio nome viene da me. Il mio cammino viene dagli altri. Sono cresciuta in un piccolo Regno ai margini tra il nord e il sud del mondo, ai bordi di una foresta nera e di una quiete che fin troppo a lungo era rimasta lontana dalla caotica varietà dei mali del resto del mondo. Nel maniero di mio padre, Lord Benjamin Belthrand, sono cresciuta e - credevo - nata. Un regno senza tempo e senza pretese, che si estendeva non più oltre le ramificazioni del piccolo fiume Leto, che gli scorreva di fianco. Un giardino ricolmo di profumi, che non aveva mai intenzione di sconfinare nella foresta. Tutto, però, sprofondò nel giro di pochi giorni. Bastò una parola greve, pronunciata dal labbro tremante di mio padre il giorno del mio sedicesimo compleanno. « Non sei mia figlia », disse e il mio cuore morì. Gli occhi divennero bianchi e, con essa, tutta la mia anima. Ricordo un buio improvviso e un rimorso crescente che andava ben oltre qualunque mio controllo. Poi solo sprazzi: il sangue, una lama che scivola dentro la carne. Le urla e le corse dei cavalli; lontano dal regno, lontano da mio padre. Lontano da qualunque colpa avessi avuto o avessi visto. Lontana dal mondo, ma col rimorso perenne di aver commesso il più atroce dei delitti, per la più tenue delle colpe. Non era mio padre, ma era l'uomo che avevo amato per anni. Come potevo averlo ucciso?

Semplicemente Iride.
Iride. Così mi chiamano, da allora. Ho un occhio verde scuro e uno un po' più chiaro; questo mio segno distintivo si tinge di mistero negli sguardi di chi mi incrocia. Simbolo, ma spesso fattura di un destino nero, che si cerca di rifuggire. Iride è dunque un marchio di vergogna, per colpe che spesso nessuno conosce. Nemmeno io. Eppure, me ne fregio, in qualche modo. È un modo per mantenermi schiva, lontana. Distorta, in una realtà tutta mia che mi consente di lasciare fuori gli altri. Fuggo da allora: dalla notte in cui le mie mani si tinsero di sangue. Scappo, di città in città, villaggio in villaggio. Temo che i cavalieri di mio padre mi trovino e mi riportino in città, condannandomi alla pena capitale. Sono una criminale e il mio marchio demoniaco è maledizione e pregio, in questo senso. Nessuno scaverebbe nel passato di una bambina che assomiglia a un mostro. Nessuno le chiederebbe da dove viene. E, per quello che nascondo, è meglio così.

Piccola ed esile.
La fuga mi è stata destinata. Quasi come se fosse già scritto, il mio fisico asciutto e minuto si è subito adattato a questa mia condizione. Copro il mio corpo entro spesse vesti, che mi scivolano spesso indosso come seconda pelle. Qualunque abito, modificato con cura, può servire al mio scopo. Ho capelli lunghi ramati, biondo scuro tendente al castano. Si notano spesso, eppure sono altrettanto comuni. Forse anche per questo nessuno tende a notarli troppo. Per sicurezza, li tengo raccolti sotto un cappuccio e tendo a non lavarli troppo spesso, in modo da farli sembrare più scuri e stopposi di quanto non lo siano in realtà. La vita solitaria mi ha fatto addestrare il fisico, però. Le gambe sono diventate più toniche e scattanti di quando non vivevo presso il maniero di mio padre; così come le braccia, con cui riesco finanche ad agitare piccoli coltelli - all'uso. E sono più brava di quanto non pensassi.

La voce della mia pazzia.
Spesso odo una voce. Prima erano solo parole, lampi. Brevi cenni in un mondo di silenzio. Fuggivo nelle motti di pioggia, salendo su carri di merci e traini di bestiame. Nascondendomi tra le folle e nei cambi di grano dorati. E ogni volta che insorgeva un pericolo, la voce mi avvisava. "Attenta", diceva. "Scappa", altre volte. Poi, una notte la voce è stata più chiara. E si è manifestata, in un modo che mai avrei creduto. Lunghi capelli bianchi e un volto rugoso, illuminata da un candore pallido. Una luce bluastra attraversava un'antica corazza dai fregi levigati, cancellati nella forgia. Un vecchio signore, un principe o qualcosa in più. Non mi ha detto chi fosse; non me l'ha detto nemmeno le notti successive. So solo che è uno spirito, o qualcosa di simile; ormai è spesso al mio fianco e lo sento solo io. L'ho chiamato Azzurro, perché è l'unica persona che sembra avere a cuore il mio destino. Il mio principe, Azzurro.

Abilità

I sogni che mi circondano.
I sogni della gente mi parlano. Non so se dipenda dalla mia follia, o se sia un dono che non riesco a concepire. Eppure, da quando sono fuggita il mondo intero si muove vorticosamente attorno a me. Sento distintamente il vociare perpetuo di chi mi circonda. Parlano ininterrottamente, senza mai muovere le labbra. Sento i loro pensieri sfiorarmi e passarmi vicino, come raffiche di vento impetuose che tramortiscono ogni mia certezza, portando via con se parti del mio animo. Sento le loro grida penetrarmi nel cervello e i loro giudizi ferirmi con un semplice sguardo. Sono sempre capace di capire quante persone ci siano intorno a me e di che razza sia il loro corpo. Queste capacità mi sono molto utili quando devo fuggire, per percepire il pericolo, oppure finanche quando sono costretta a rubare qualcosa a qualcuno. Sopratutto, questa capacità diventa fondamentale quando vengo in contatto con qualcuno di "pericoloso". Capita, talvolta, che i miei inseguitori siano maghi capaci o arcanisti particolarmente esperti. Le loro auree le percepisco con ancor più prepotenza; le sento inondarmi, scrutarmi e invadermi, fino a scuotermi con violenza. Questo capita sopratutto con i maghi capaci di manipolare la realtà, che percepisco distintamente, benché senza troppa precisione. Per ciò che concerne le persone comuni, invece, spesso riesco a sondare a fondo la loro anima. Se mi concentro, infatti, posso percepire le emozioni più intime delle persone con cui interagisco: queste, inoltre, si trasformano in immagini distinte, che posso vedere a occhio nudo. Spesso circondano me e il mio interlocutore, con visioni della loro anima che posso percepire come se fossero accadimenti reali. Questo, naturalmente, il mio interlocutore non lo vede. Circostanza che spesso causa spiacevoli incomprensioni. [Passiva razziale "diffidenza"; Amuleto dell'Auspex; Passiva del mago "Studio accurato"; Passiva del talento "Rivelazione magica"; Passiva personale n. 1]

Dimenticatevi di me.
La fuga mi è stata maestra. Molto più di quanto non abbia fatto l'istruzione nel maniero della mia famiglia, la vita è stata maestra di vita. La fuga continua, il pericolo e la paura mi hanno insegnato ad avere accortezze cui prima non avrei fatto caso. Non basta, infatti, un cappuccio tirato su sopra i capelli per non farsi vedere. Spesso mi tengo nascosta nei coni d'ombra, rifuggendo la luce come se mi fosse nemica. Insieme a questo, ho imparato a non lasciare impronte, tracce né segno alcuno del mio passaggio, cancellando finanche le briciole di pane che lascio dopo un pasto. Inoltre, posso distrarre i miei inseguitori con espedienti curiosi: so fare i versi di tanti animali e so provocare suoni lontani, con sassi e altri oggetti. Quando poi la situazione si fa più pericolosa, mi basta tirar su il cappuccio e confondermi tra le folle per scomparire: il mio fisico esile e il mio volto magro, solitamente finiscono per passare del tutto inosservati.[Pergamene da ladro "Velo d'Ombra" (passiva), "Distrazione" (basso) e "Solitario" (basso) ]

Plasmare i sogni.
La parte più distorta di me mi consente di dare forma ai sogni dei miei interlocutori. Mi basta conoscere le emozioni di una persona e vederle attorno a me, muoversi come se fossero reali, per dargli - effettivamente - realtà. È un processo molto semplice, ma altrettanto spaventoso. Se la brutalità di un uomo mi si manifesta come un guerriero dallo sguardo torvo, che mi fissa da dietro le sue spalle, mi basta concentrarmi per materializzare quell'essere nella realtà e dargli i connotati di qualcosa di apparentemente reale. Ma saranno sempre e solo illusioni: immagini e poco altro. [Personale n.2, Tecnica illusoria, magica, consumo autodanno mente, media] Se mi concentro a lungo, poi, sono capace di trasformare queste immagini in oggetti reali. È una capacità molto pericolosa, che spesso utilizzo senza realmente volerlo. Se vedo un fuoco, per esempio, posso renderlo reale e bruciare qualcuno. Questo accade spesso in danno degli altri, consentendomi di usare questa capacità per liberarmi dei miei inseguitori, causando loro un danno proporzionale allo sforzo impiegato per dar forma all'immagine. [Personale n. 3, Variabile, magica, autodanno alla mente.] Quando nei sogni scruto una creatura o un essere umanoide, mi è possibile richiamarlo in mio aiuto, dandogli sostanza non solo sotto forma di immagine, ma anche fisica: generalmente questi "esseri" rimangono al mio servizio per non più di due turni e hanno una potenza limitata. [Personale n. 4, Tecnica di evocazione, magica, consumo autodanno mente, alta, 2 turni, 4 CS] Spesso queste reazioni mi si provocano quasi istintivamente, riuscendo a reagire al pericolo con così tanta rapidità da non rendermene conto. Capita di frequente, per esempio, che uno spavento mi faccia materializzare un muro o una fiamma. Una reazione istintiva, che spesso sfugge al mio controllo e che si estende, generalmente, a tutte le creazioni magiche. [Passiva del talento "Studioso magico"] Infine, la magia che plasma i sogni sembra rinvigorirsi dall'uso della magia, al punto che - ogni volta che un avversario usa una magia - le mie capacità si affinano e divento più pericolosa (guadagno CS in Intelligenza) [Passiva del talento "Prontezza Arcana"]

Azzurro

Un amico che non esiste.
Azzurro è il mio principe. Un anziano uomo in armatura, sconosciuto e che non esiste realmente. Eppure, mi aiuta molto più di quanto non faccia chiunque sia nei dintorni. Azzurro non può essere visto, né sentito da nessuno, ma la sua presenza la manifesta comunque. Quando sono in pericolo, infatti, Azzurro prende brevemente forma. Sono pochi istanti, quasi impercettibili. Ma io lo vedo e vedo cosa fa: la sua spada di acciaio bluastra diventa reale e incrocia le lame e le armature avversarie, riuscendo a sferrare pochi e istantanei colpi, come se esistesse realmente. Solitamente i miei inseguitori non capiscono cosa accade e ne rimangono spaventati. Vedono soltanto una lama azzurra apparire all'improvviso, attaccarli e poi scomparire, come fosse un lampo magico. [Passiva del talento "Emanazione magica"] Quando poi sono in pericolo grave, Azzurro può scendere in mia difesa. Al suo fianco, infatti, egli porta un grosso scudo laminato. Come gli altri suoi fregi, i segni di un nobile casato sono stati cancellati dal metallo. Eppure, Azzurro non esita a proteggersi dietro di esso quando l'occasione lo richiede. In un istante, infatti, il suo scudo azzurro appare il tempo necessario per parare un colpo o deviare una freccia. Emanazioni magiche, comunque, passano la difesa di Azzurro in ogni caso [Personale n. 5, potenza Alta, risorsa energia, natura magica, difende da tecniche fisiche.] In casi disperati, poi, Azzurro può divenire reale e scendere in campo al mio fianco, agendo in tutto e per tutto come un alleato in mia difesa, anche se per un tempo limitato. [Amuleto elfico]



Edited by janz - 5/6/2016, 09:36
 
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view post Posted on 5/6/2016, 08:35
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Riassunto tecnico

Equipaggiamento: Coltello, fionda.
Alleati: Azzurro.

Passiva razziale "Diffidenza". Iride percepisce la razza del suo interlocutore.

Passiva talento "Emanazione arcana". Azzurro colpisce gli avversari di Iride con brevi colpi, che si materializzano per tutta la durata dell'attacco, come se provenissero dal pg.
Passiva talento "Studioso magico". Iride può materializzare le sue tecniche magiche istintivamente.
Passiva talento "Prontezza arcana". Iride trae 1 CS all'intelligenza per ogni uso avversario della magia.
Passiva talento "Rivelazione magica". Iride sente la magia intorno a se, interagendo questa col mondo dei sogni.

Passiva "Amuleto dell'auspex". Iride percepisce le auree, ovvero i sogni - sentimenti - di chi la circonda, percependone la presenza.
Passiva "Amuleto elfico". All'occorrenza, Azzurro si manifesta in forma fisica per aiutare Iride.

Personale n. 1, Passiva. Iride può percepire i sogni e le emozioni di chi le è difronte, che ella vede come immagini reali attorno a se. In senso tecnico, le emozioni / sentimenti saranno di volta in volta compresi dal testo o dal gestore della giocata, ma è Iride che le "interpreta" usando una passiva. Come mero effetto scenico, Iride vede continuamente queste immagini attorno a se, anche quando non vi vuole interagire.
Personale n. 2, Attiva, magica, Illusoria, Potenza Media, Autodanno alla Mente. Iride può dar forma alle immagini che vede, facendole vedere anche alle persone intorno a se (quindi, materializzandole come illusione).
Personale n. 3, Attiva, magica, Attacco, Potenza Variabile, Autodanno alla mente. Iride domina le immagini che scaturiscono dalla coscienza delle persone, potendo loro dar forma fisica e utilizzarle per attaccare / danneggiare. A consumo nullo, si limita a dar forma alle immagini senza che causino danno.
Personale n. 4, Attiva, magica, Evocazione, Potenza Alta, Autodanno alla mente. Iride può evocare una delle immagini scaturite dalle coscienze delle persone ove queste abbiano forma umanoide. In tal caso, si materializzeranno come alleati di potenza Media, 4 CS, per un totale di due turni.
Personale n. 5, Attiva, magica, Difesa, Potenza Alta, Scala dall'Energia, Difende da fisico. Azzurro usa il suo scudo a scopo difensivo, deviando colpi fisici.

Pergamena del mago "Studio accurato". Iride capisce se una delle persone che la circonda, può annullare le illusioni, in quanto questi arcanisti infastidiscono le sue stesse visioni.
Pergamena del ladro "Celarsi". Iride, concentrandosi, ha imparato ad annullare i suoi poteri e rendersi invisibile ad altri maghi (abilità non ancora inserita)
Pergamena del ladro "Velo d'Ombra". Iride sa cancellare totalmente le tracce del suo passaggio.
Pergamena del ladro "Solitario" Con un consumo di energie basso, Iride può rendersi indifferente agli altri (abilità fisica, non magica).
Pergamena del ladro "Distrazione". Con espedienti particolari, Iride può distrarre l'attenzione di chi la insegue (abilità fisica, non magica).
 
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view post Posted on 6/6/2016, 10:20
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