Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Incontri inaspettati, Arrivo di gruppo - Lindow & Irmo

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view post Posted on 6/9/2016, 02:45
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Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
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Alcrisia settentrionale, tre ore di cavallo a Nord di Serenno.
Il Sole sembrava riflettersi sul grano, il lontano Deserto dei See non aveva ancora raggiunto i campi con le sue aride mani, e il frutto del lavoro dei contadini colorava d'oro l'orizzonte.
C'era un foglietto che passava di mano in mano da giorni, ed ora sbatteva ripetutamente sulla sella mentre il suo portatore, l'ultimo messaggero, si dirigeva galoppando verso Serenno. Dopo la caduta di Basiledra non era diventato altro che un pugno di case utili a nulla, il Conte Clovis cercava ancora di dominare gli abitanti come quando il Trono Che Non Trema era al suo posto ma ormai pochi gli davano volentieri corda, e il vile ricorreva ai mercenari del Dortan. Alcuni Capi dell'Esercito dei Nessuno erano soliti frequentare la sua "corte", ovviamente all'oscuro di molti altri vista la naturale abiezione dell'Esercito verso l'ordine costituito. Tutto questo il messaggero non lo sapeva, nemmeno gli importava in realtà, il suo compito era consegnare il foglio di carta e il suo fine era ottenere almeno tre monete d'oro, la politica del Dortan o i problemi dei signorotti potevano bruciare sotto il Sole del Deserto o affogare nell'Oceano di Zar.
Rallentò in vista del bivio per il villaggio, la presenza di un altro cavaliere interruppe i suoi pensieri e lo catapultò nuovamente nel mondo reale. Si avvicinò al passo, fissando negli occhi l'uomo che aveva davanti; era quasi certo fosse lui il destinatario di quel foglietto, gli avevano parlato di quello sguardo, delle lingue di fuoco che correvano sulle sue iridi.
Se ti stai chiedendo se quel messaggio che porti è per me ragazzo, hai fatto centro.
Il cavaliere teneva saldo il cavallo che scuoteva la testa per allontanare gli insetti, le due strade si perdevano alle sue spalle tra le spighe.
Signore, una richiesta per lei da Lithien.
Un viaggio durato settimane.

Ho sentito parlare di lei da un nostro amico comune, credo che sia la persona più indicata per aiutarmi. Non molto tempo fa mi è stata sottratta una cosa, un anello per la precisione, e ho il disperato bisogno di riaverlo. Il messaggero dovrebbe avere con sè un altro foglio con scritti i dettagli, compresi quelli per la sua generosa ricompensa.

S.M.E.



23xoC




Da qualche parte su Theras, qualche giorno prima.
Tu sai chi sono.
Una sentenza, pronunciata a bassa voce da una figura completamente avvolta dall'ombra. Sembrava quasi farne parte, un buio innaturale ne rendeva i lineamenti imperscrutabili, ma l'uomo dall'altra parte della stanza -lui sì illuminato- doveva ben conoscere chi aveva davanti, almeno a giudicare dall'incessante tremolio delle sue ginocchia.
S...sì Signore, so bene chi è Lei Signore.
Allora sai anche che non permetto mi si contraddica.
A...assolutamente, m...mio Signore. Ho m...mandato i miei m...migliori uomini, ma quel d...demone sembra fiutare gli assassini.
La figura nell'ombra era spazientita, l'aria vibrava minacciosamente. L'uomo deglutì rumorosamente, cercando inutilmente di nascondere il disagio e la paura.
La cosa non mi sorprende. Ma la soluzione, stupido uomo, appare così semplice ai miei occhi che seppur consapevole della tua limitatezza mi stupisce che tu ancora non ci sia arrivato.
Lasciò che le sue parole si poggiassero pesanti sulle spalle del mercenario.
USA UNA PERSONA QUALUNQUE! CONVINCILA AD AMMAZZARE QUEL VISCIDO VERME E PORTAMI LA SUA DANNATA TESTA!
Si alzò di scatto apparendo imponente perfino nell'oscurità, diede poi un pugno al muro aprendo una gigantesca crepa nei mattoni di pietra. L'uomo era a terra, in lacrime.
La creatura riacquistò la sua compostezza e riprese a parlare.
Ora si trova nel Dortan, nell'Alcrisia per la precisione, in un villaggio chiamato Serenno. Non mandare ancora i tuoi uomini; offri dell'oro a qualche disperato, inchioda un annuncio nelle taverne, me ne frego di quello che dovrai fare, ma trova qualcuno disposto a tagliare la testa ad un Demone!
L'uomo si era rialzato, i pantaloni bagnati, e ora era goffamente genuflesso percorso dai singhiozzi.
Come lei comanda, Padrone.
Se fallirai ancora ti ucciderò; farò bere ai tuoi uomini il tuo sangue e farò mangiare loro le tue carni.
Sono debole per affrontare mio fratello, ma non avrò pietà di te.



CITAZIONE
Benvenuti ad entrambi! Il vostro Arrivo inizia qui. Vi illustrerò le dinamiche di gioco e metterò alla prova voi e i vostri PG. Per qualsiasi domanda mandatemi pure un MP.
Procediamo per punti:
-Il primo paragrafo è dedicato a Lindow; il misterioso cavaliere giunto a Serenno è stato incaricato di recuperare un certo anello, i dettagli nel foglio menzionato ovviamente indicano te e il tuo compagno, ma siete accusati di furto. Ovviamente loro non ne sono al corrente, quindi attento a non agire come se lo sapessero. Quello che ti chiedo per questo primo turno è di descrivere come e perchè Jonathan e Nathan sono arrivati nell'Alcrisia; descrivi il loro viaggio, Serenno, quello che fanno una volta giunti lì.
-Il secondo paragrafo è invece per Irmo; non conosci l'identità dei due che parlano, ma è chiaro che il frutto della ricerca dell'uomo sarà il tuo PG. Qualcuno vuole morto un Demone, hanno già tentato di ucciderlo ma evidentemente con scarsi risultati. Quello che ti chiedo è di descrivere come Razar viene "reclutato", nel post ti ho dato due possibili soluzioni ma sei libero di inventare quello che preferisci, ho anche volutamente omesso una descrizione dell'uomo perchè se lo desideri puoi parlare direttamente con lui descrivendolo come vuoi, basandoti sulla sua personalità appena accennata ma già abbastanza chiara o reinventandolo di sana pianta. Una volta che il nano viene reclutato descrivi anche tu il suo viaggio verso Serenno e quello che fa una volta giunto lì.

Primo giro. Spero di farvi divertire e di chiarire tutti i vostri dubbi. Per qualsiasi cosa vi rinnovo l'invito a contattarmi via MP.
Buon lavoro :lul:

 
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Irmo
view post Posted on 7/9/2016, 20:42









La bacheca era vecchia e il sole cocente l’aveva schiarita rendendo il legno bianco, ad essa era appeso un unico annuncio che il vento caldo del deserto stava per far volare via. Razar gli si avvicinò e lesse: “Caccia al demone”, dopodiché strappò il foglio dalla bacheca, se lo mise in tasca. Razar passò i cavalli legati vicino all’abbeveratoio e legò il suo cammello all’ultimo piolo, non si sarebbe fermato per molto, giusto il tempo di bere qualcosa e poi sarebbe ripartito; aprì le porte ed entrò nella taverna. La stanza era vuota, la sabbia sparsa su tutto il pavimento di assi di legno, un solo uomo era seduto ad un tavolo. Razar si diresse direttamente al balcone, salì su uno degli alti sgabelli e attese l’arrivo dell’oste. Quella taverna era una tappa fissa della sua tribù quando portavano le loro merci al sultanato

“Qual buon vento di porta qui vecchio Razar? E’ da un po’ che non ci si vedeva”

L’oste era apparso dietro il bancone, un uomo dalla pelle bruna, un ventre prominente e la testa pelata.

“I miei piedi e Saffiro qui fuori, altro che il vento. Ho deciso di andare al Sultanato a raccontare l’accaduto, qualcuno magari avrà voglia di prendere a calci qualche demone e mi
ascolterà. Prima però pensavo di passare dal Dortan a vendere la merce rimasta, qui la pagano meglio che nell’Akeran, dubito possano trovare dell’artigianato nanico così valido”

“Beh sì di nani confronto a giù ce ne sono meno, e sei sempre stato un ottimo venditore. Cosa ti porto? Ho un’ottima birra al dattero, vedrai ti piacerà”

Si piegò e tirò fuori un grosso boccale, lo pulì con uno strofinaccio di stoffa e lo riempì di una birra color ambrato, la appoggiò davanti a Razar

“Piuttosto, chi è il cammello che ha scritto l’annuncio sulla bacheca?”

Prese il boccale e ne bevve una lunga sorsata.


“Sarei stato io…”

Una voca veniva da dietro di lui, Razar roteò sullo sgabello. L’uomo che aveva parlato stava seduto sullo sgabello intento a svuotarsi gli stivali dalla sabbia.

“E’ interessato?”

Aveva la faccia sbattuta, doveva essere sulla quarantina, la fatica gli segnava il volto, ma c’era qualcosa nella sua espressione che faceva intendere che c’era altro ad affliggerlo.

“Su su, cos’è quella faccia da çöl faresi? Dimmi di cosa si tratta e ti dirò se sono interessato”

L’uomo si mise lo stivale e si avvicinò al bancone

“Abbiamo bisogno di una mano, c’è un demone un villaggio un po’ più su di qua, si chiama Serenno. Paghiamo bene per chiunque ci aiuti col demone. Chiedo perdono ma non ho potuto fare a meno di sentire che anche lei cercava qualcuno che avesse voglia di… prendere a calci qualche demone, giusto?”

Razar, saltò giù dallo sgabello e si avvicinò all’uomo, gli girò intorno e lo osservò attentamente, era stanco, le spalle cadevano in avanti, la cintura con l’arma gli pesava sulla vita, eppure doveva essere un uomo forte, gli fece quasi pena

“Essere pagato per aiutarvi con un demone? Ci deve essere una fregatura… Durante il viaggio mi spiegherai meglio i dettagli”

Lasciò le monete per la birra sul bancone, salutò con il capo il taverniere poi si rivolse di nuovo all'uomo

“Bene, io sono pronto a partire, andiamo?”

“Oh sì sì… Andiamo.

Uscirono insieme dalla taverna e montarono in groppa alle loro cavalcature e si diressero verso nord.
Viaggiarono principalmente in silenzio, ciò non infastidiva Razar, da quando era rimasto solo ci era abituato, ma ad un certo punto l’uomo un po’ a disagio spezzò il silenzio

“Allora, Razar giusto? Ho origliato cosa ti ha portato qui, ma da dove vieni?”

Razar dall’altro del suo cammello guardò l’uomo, non voleva ancora fidarsi appieno.

“Sono un nano di una tribù di beduini dell’Akeran, lavoriamo di artigianato e facciamo da scorta per chi attraversa il deserto. Sono venuto qui per vendere le nostre merci. Tu chi sei? E chi è questo demone?”

Intanto in lontananza apparve il villaggio di Serenno, e i due accelerarono il passo fino ad averlo raggiunto




 
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Lindow
view post Posted on 11/9/2016, 13:07





Suo malgrado, Agnar aveva imparato a prendere i soldi, non fare domande e portare i passeggeri a destinazione. Potevano essere coppie in viaggio, nobili destituiti in fuga o ricercati, alla fine della giornata si era guadagnato il pane. Di tanto in tanto andava a scaricare i nervi in uno di quei posti e ne usciva come nuovo. Tutto sommato, la sua non era una brutta vita. Aveva dei rimpianti, certo, ma quale uomo non li aveva? Ed era con la mente immersa in un lago di "se fossi" e "ma" che trasportava gli ennesimi disgraziati da una parte all'altra del Dortan.

« Decine di suoni che si frappongono tra loro, si amalgamano e producono a volte una melodia piacevole, seppur caotica. Una metafora perfetta per tutti noi, non trovi signore dalla barba incolta? », blaterò uno di loro, un giovane dall'aspetto efebico. Probabilmente era il figlio di qualche ricco signorotto che per un motivo o per l'altro si era dato alla macchia con quella che sembrava essere la sua guardia del corpo. In ogni caso, la filosofia banale dei nobiluomini era uno degli argomenti più indifferenti al carovaniere. « Li sto ascoltando adesso. Credimi, c'è un universo vivo e pulsante intorno a noi. Io l'ho visto. Io potrei portartici. », continuò il ragazzo, imperterrito. « Preferirei di no. », tagliò corto Agnar, leggermente innervosito da quello sproloquio insensato. « Tutti io me li prendo... », mormorò tra sé e sé, portandosi la mano alla fronte madida di sudore. Nel brevissimo frangente di quel gesto abituale, però, accadde qualcosa che ruppe l'armonia propria delle cose monotone. Le sue dita erano ancora premute contro la pelle, ma una parte del polso era del tutto assente. La mano, completamente staccata dal braccio, era paralizzata in quella posizione. Avrebbe potuto muoverla, ma non ci riusciva. Poteva solo urlare, perché il dolore che provava era totalmente inconcepibile. I suoi pensieri e il suo corpo erano un unico lamento, il grido strozzato di un uomo che si sforzava di remare controcorrente. Agnar non era nulla. Agnar era stato travolto dalla corrente.

« Benvenuto nel nostro mondo. », os ekops eht lived dniheb em. Pleh. Pleh! Pleh em!

- - -

Jonathan saltò giù dalla carovana e fece cenno a Nathan di seguirlo. « Stupidi cavalli! », urlò nel vedere le bestie totalmente fuori controllo; nonostante sembrasse adirato, era abbastanza soddisfatto. Dacché avesse memoria, Jonathan non si era mai arrabbiato, eccezion fatta per quella volta a Lithien. « Tre, due... » contò, fermandosi al secondo numero. Nell'istante successivo, sei dardi oscuri si materializzarono sopra la testa dell'umano, muovendosi subito dopo come frecce appena scoccate in direzione dei cavalli. « A che serve sprecare fiato per finire la conta? », domandò, retorico. Tanto non avrebbero capito comunque le sue parole. Molto meglio il dolore, unico vero linguaggio universale.

Davanti a loro, i cavalli e l'uomo erano a terra, più morti che vivi. Il biondo passò oltre, senza neppure guardare lo spettacolo del quale si era reso artefice. « Nathan, allora vieni o n--! Oh, Nathan, ti adoro! Sei un maledetto genio. » urlò, quasi commosso dai miglioramenti del suo compagno. Nathan aveva lasciato ai piedi del carovaniere un pugnale e sembrava gli stesse dicendo qualcosa. « Nathan è davvero un bravo ragazzo, nevvero? E tu, un uomo abituato a viaggiare, furbo, ma non troppo, conoscerai decine di strade. Allora, cosa sceglierai? »

R5ehWSs

« La strada lunga o quella corta? »

Poco dopo, il caratteristico suono dell'acciaio che passa attraverso la carne gli ricordò per l'ennesima volta che tutti sceglievano la scorciatoia. « Era. Meglio. Così. Non. Più. Dolore. » constatò Nathan, sforzandosi di non tremare troppo. Da quando aveva rilasciato i poteri dell'anello contro quell'uomo, ogni centimetro della pelle del suo compagno aveva preso a vibrare, evidentemente si ricordava ancora del giorno in cui fece lo stesso esperimento su di lui. La segmentazione doveva fare molto male. « Certo, non dubitarne nemmeno per un secondo! Hai fatto un lavoro grandioso, caro. Se è morto, è solo e soltanto merito tuo. » replicò, dando al moro un leggero bacio sulla fronte. Sarenno non era lontana, anche a piedi l'avrebbero raggiunta in poco tempo. Jonathan non riusciva più a contenere l'eccitazione: presto sarebbe diventato un Dio.

- - -

Era disarmante la quantità di informazioni che si potevano raccogliere se si sapeva come e a chi chiedere. Certo, avevano dovuto far sparire un paio di cadaveri di persone non proprio invisibili, ma quello era un discorso a sé. Come tanti pezzi di un puzzle, i risultati del loro duro lavoro si erano incastrati sul tavolo della verità, mostrandogli un luogo dove andare. Quello stupido carovaniere, probabilmente, non aveva colto il senso di ciò che gli aveva detto poco prima di provocargli il peggior dolore che un uomo potesse ricevere. Il mondo era una cacofonia di scopi, un insieme di mete che collassavano una sull'altra, una matassa inestricabile di ambizioni in perenne conflitto tra loro. Per questo era dovuto morire. Perché il loro fine ultimo non era che spargere ovunque i germi del caos e ballare nelle fiamme della fine del mondo.

Così, i due erano giunti a Sarenno, un luogo miserabile per chi, come Jonathan, era abituato alla bellezza di Lithien. Era soprattutto il caldo a dargli fastidio, ma qualunque cosa giustificava quello che, presto, avrebbero trovato. Imboccarono quella che sembrava la via principale, intorno alla quale sorgevano abitazioni piccole e rudimentali, anonime come alberi in una foresta. Eppure, in una di quelle poteva nascondersi l'uomo che conosceva il segreto dell'anello, la sua chiave di volta. « Nathan, tieni gli occhi aperti. Questo giorno sarà l'anniversario della nostra grandezza. »

Specifico che dei due, Nathan è quello armato. Porta una spada corta e una cotta di maglia. Jonathan invece è vestito molto leggero ed è completamente disarmato, se non si considera l'anello come un'"arma impropria". Dopo essere arrivati a Sarenno, i due iniziano a setacciare la zona; gli sono state date delle informazioni sul volto della persona che stanno cercando che, per quanto ne sappiano, dovrebbe trovarsi lì. Ultimo appunto: Jonathan non porta quasi mai l'anello al dito per ragioni di background - più lo tiene al dito, più e forte, più energia consuma - bensì lo tiene "appeso" a una collana in perfetto stile Frodo.

P.S. la parte "os ekops eht lived dniheb em. Pleh. Pleh! Pleh em!" è l'"inversione" della frase "So spoke the devil behind me. Help. Help. Help me!". L'ho resa criptica per evidenziare la totale perdita della ragione di Agnar a seguito del dolore disumano, che corrisponde a un danno alto a energia e mente. Poveraccio.
 
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view post Posted on 13/9/2016, 17:15
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Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
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Cavalcavano uno accanto all'altro, il cammello del nano era senza dubbio più adatto alla sabbia del deserto che al fertile terreno dell'Alcrisia, quindi Malik di tanto in tanto doveva frenare il suo cavallo. Entrambi provenivano dal Sud, ma la loro vita aveva preso due vie decisamente diverse: Razar dava la caccia ai demoni, e Malik, suo malgrado, li serviva.
Solamente un altro mostro sputato fuori chissà quando dal Baathos, nulla di più e nulla di meno. Io mi occupo di scovarli, e di cercare qualcuno che li uccida per me.
Mmmh ok, non ci trovo niente di male nell'eliminarlo, com'è fatto?
Sembra in tutto e per tutto un essere umano, è piuttosto alto ma nulla di particolare. Lo riconoscerai, ha una cicatrice sul volto, dal sopracciglio destro fino alla guancia. Ed è... piuttosto forte, non te lo nascondo.
Il nano sembrò pensieroso, e Malik si chiese solo in quel momento se chi aveva davanti avesse già affrontato un avversario simile. Un Demone del Fuoco, uno dei più potenti e crudeli abomini della Prima Era.
Quindi tu sei il capo? O a tua volta lavori per qualcuno?
Quella domanda in nessun caso avrebbe potuto ricevere risposta, ma non era il caso di essere troppo scortesi, o l'ultima speranza di rimanere in vita sarebbe potuta scappargli dalle mani.
Sono io che ti pagherò a lavoro compiuto, penso basti.
Continuarono sulla strada verso Serenno per qualche minuto, poi il nano fermò il cammello e guardò Malik sorridendo.
Ora sono proprio curioso di vederlo questo... Demone.



23xoC




Azazel aveva vagabondato tra le basse case di Serenno per due giorni prima che notasse l'arrivo dei suoi bersagli: camminavano sulla via più larga di quel villaggio evidentemente inconsapevoli che qualcuno fosse sulle loro tracce.
Tornò al suo cavallo e sotto la sella nascose le sue armi, senza la katana e la pistola sperava di poter ottenere quanto cercava senza combattere.
Ragazzi, qual buon vento vi porta a Serenno?
Sorrise sornione osservandoli.
Un vento nefasto, signore. Vorrei potervi raccontare tutte le disgrazie che ci sono capitate, ma preferirei mangiare qualcosa, prima. Avete qualche idea su dove potremmo andare?
Non voleva combattere, tanto meno perdere tempo e tanto valeva arrivare subito al punto.
Finse un secondo di pensare alla domanda dell'uomo:
No, nessuna idea.
Il Demone lasciò passare alcuni secondi.
Ma sono certo che voi possiate aiutare me. Sapete sono a Serenno da poco, mi hanno chiesto di recuperare una certa cosa; devo trovare... un anello.
Che si riferisse al loro anello era palese, ma inaspettatamente il ragazzo sorrise.
Questo?
Il gioiello ciondolava legato da una catenina intorno al suo collo.
Mille monete d'oro ed è tutto vostro. Sapete, avevo una moglie che... ma non credo vi interessi, dico bene? Siete qui per affari, e affari siano!
Mille monete? Voleva prenderlo in giro? L'altro intanto, rimasto prima qualche passo indietro, si era avvicinato; la sua mano era pronta ad afferrare la spada che pendeva contro il suo fianco.
Proposta interessante, ma credo di averne una migliore: prenderò quell'anello, con le buone o con le cattive maniere, e lo restituirò ai legittimi proprietari ricevendo una lauta ricompensa.
Per la prima volta non si era nemmeno informato sui mandanti, non ne aveva avuto tempo. Ogni signorotto credeva di poter rimanere a tirare i fili dietro le quinte quando reclutavano Azazel, per un motivo o per un altro, ma nessuno si rendeva realmente conto di cosa significava avere a che fare con un Silenzioso Sussurro. Le informazioni arrivavano, le voci giravano, e la verità veniva a galla. Allargò le braccia sorridendo.
Quindi ragazzi, buone o cattive?
Il primo ragazzo sbuffò sconsolato.
Che peccato.
Rispose freddo.
Un vero, vero peccato.
Poi indietreggiò.
Io ho già dato. Nathan, questa volta te ne occuperai tu. Coraggio, faccio il tifo per te!
L'altro, Nathan, sguainò la spada e la puntò verso Azazel.
Arrenditi. Torna. A. Casa.
Sussurrò con lo sguardo vacuo.

Azazel sorrise. Non gli sarebbe dispiaciuto sgranchirsi le ossa.
Mi dispiace, scelta sbagliata. Decisamente.
Strinse il pugno destro e un lampo di luce esplose dalla sua mano, materializzandosi in una lama di pregevolissima fattura. La Rìastrad, dono dei Daimon, stava per essere usata per la prima volta.



Energia: 150 -0 =150%
Fisico: 75%
Mente: 75%
Riserva CS: 4 [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]

Equipaggiamento:
Rìastrad

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]
Guanti di pelle di Drago

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
Appena uscite dalla forgia, le Rìastrad si presentano come delle daghe di fattura povera, leggere e poco attraenti. La trama dell'Oneiron e la volontà degli dèi sono state intessute nelle loro lame, però, al punto da permettere loro di mutare. È sufficiente un desiderio e una preghiera perché l'arma si trasformi in un lampo di luce, assumendo una forma più consona agli obiettivi di chi la impugna: sia essa una spada, uno scudo, un arco o altro ancora. Ciò che rende i tribuni di Taanach così pericolosi è la loro versatilità nell'approcciarsi al combattimento.
[Consumo Nullo - Spada]

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Le Rìastrad non sono solo in grado di cambiare, ma anche di spostarsi autonomamente, tornando al fianco del possessore nel caso in cui siano stati separati. Qualora il tribuno dovesse trovarsi senza la sua fedele compagna, gli sarà sufficiente desiderarla al suo fianco perché l'arma appaia in un lampo di luce, ovunque essa fosse precedentemente. Ciò rende i soldati di Taanach particolarmente resilienti, difficili da disarmare e - soprattutto - sempre pronti al combattimento, persino quando lasciano la lama a casa ed escono per divertirsi.
[Passiva - 2 1 utilizzo]

Note: Ho materializzato la Rìastrad nella mia mano sotto forma di spada. Uso anche un Corallo.


CITAZIONE
Eccoci al secondo giro, tutti hanno raggiunto Serenno.
Colpo di scena: il Demone che Irmo dovrà affrontare/il cavaliere sulle tracce del PG di Lindow è il mio PG: Montu. Nel post viene chiamato Azazel per motivi di Background. Trovate la Scheda qui.
Nessuna richiesta particolare per questo turno se non... combattete. :sisi:
Lindow: Azazel materializza un'arma nella sua mano, ora sta a te decidere come attaccare.
Irmo: Razar si trova davanti la scena descritta nella seconda parte del post, intervieni come vuoi, attacca come preferisci.
Vista la natura del Duello -2Vs1- io avrò tre slot a disposizione (vi ricordo che voi ne avete due - non usarli entrambi influisce negativamente sul giudizio finale).
Nello Spoiler trovate il mio specchietto; è fondamentale per consentire ad avversari e correttori di capire cosa è successo nel post e soprattutto per chiarire quali tecniche usate. Non c'è uno specchietto predefinito, potete prendere spunto dal mio e cambiarlo come volete purchè non ne alteriate la funzione.
Date un'ultima occhiata alle regole per i Duelli ufficiali e in caso di dubbi mi trovate ancora in MP.

Buon lavoro e... fate del vostro meglio!

 
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Irmo
view post Posted on 19/9/2016, 00:51











Mi dispiace, scelta sbagliata. Decisamente.

Il pugno dell’uomo si strinse e ne scaturì un bagliore di luce e nella sua mano si materializzo una spada.

Davanti a Lui c’erano tre uomini, due erano ragazzi, forse, gli davano le spalle e non riusciva a capire bene, uno dei due si era fatto avanti, spada in pugno puntata verso il terzo uomo.
L’uomo con la spada evocata dal nulla era un uomo di corporatura molto robusta, ma un dettaglio in particolare incuriosì Razar, il suo volto… Un cicatrice gli scendeva dal sopracciglio destro fino alla guancia, era l’uomo, o meglio, il “demone” descritto da Malik, corrispondeva esattamente.

Razar saltò giù dal cammello, impugnò l’ascia e caricò a testa bassa, lo scontro era già cominciato, e senza di lui!
Non aveva un piano al momento, e solo durante la carica pensò a quanto questo fosse stupido quello che stava facendo, non sapeva nulla del suo nemico, ma oramai era tardi, sarebbe arrivato lì e avrebbe deciso cosa fare sul momento.

“Dimmi cosa sei”

Riuscì a dire mentre caricava, ma uscì più uno sbuffo che altro.

Soprasso le altre due persone e calò pesantemente l’ascia sul suo nemico, in quel esatto momento si ricordò di quella notte, le vene sulla fronte si gonfiarono, i nervi si tesero i muscoli irrigidirono, per un attimo tutto intorno a lui torno buio, poi la vide lì, stesa sul letto di pietra coperta di sangue.

Splish…

Le mani strette intorno a quella piccola creatura

Splesh…

Quando tornò alla realtà gli si era offuscata la vista ed era entrato e una profonda rabbia verso quell’uomo era nata. La sua mano destra, che non impugnava l’arma, si era irrigidita e sembrava ora fatta di pietra, Razar tirò un pugno con tutta la sua forza a quell’immonda bestia, di cui non sapeva nulla a parte che qualcuno gli aveva detto fosse un demone, ma questo gli bastava a volerlo eliminare.

Il pugno successivo mirò al volto del demone, intendo a frantumarlo come fatto di gesso.

Razar indietreggiò affannante, solo allora si ricordò delle due persone che erano sul campo, si mise in modo da non dargli le spalle, non sembravano avere intenti amichevoli verso il demone, ma non sapeva nemmeno se ne avessero nei suoi confronti.

“Voi invece chi siete? Che ci fate qui?”

Disse il tutto molto velocemente con una cadenza nanica molto marcata, se ne accorse e respirò a fondo, poi espirò e parlò più lentamente.

“Non so chi siete, ma se quello è vostro nemico, per ora Razar e voi possono essere alleati, d’accordo?”

Guardò in faccia quello dei due che era rimasto dietro, lo fisso per un attimo per esser certo recepisse il messaggio. Poi tornò a guardare il demone, era un uomo massiccio, coi capelli neri e una veste di uno strano colore, pero ora niente poteva far pensare ad un demone, tranne quella grossa cicatrice e la descrizione di Malik, sempre che Malik non avesse mentito...






Energia: 100 - 10 - 10 = 100%
Fisico: 125%
Mente: 75%
Riserva CS: 0

Equipaggiamento:
Ascia nanica

Oggetti:
\\

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:

Mani da scultore: Anni da lavoro hanno temprato le mani di Razar che hanno imparato a rompere la pietra a mani nude, utile quando si deve ricavare un pezzo più piccole per modellarlo da un pezzo unico più grande. Razar le mani di Razar si induriscono e sferrano un pugno talmente forte da poter rompere la pietra
[Tecnica fisica, consumo medio energia.]


Passive Usate:

//


Note: So che usare due volte la stessa tecnica è antisportivo, mi sono accorto solo in questo post che il mio nano difette di tecniche offensive, e risolverà appena possibile. Quindi tra scegliere se non usare una tecnica e usare due volte la stessa ho preferito agire così. Chiedo perdono
Per il resto Razar entra in combattimento a testa bassa e mena un colpo fisico, dopodiché inseguito ad un minuscolo e personale flashback si arrabbia e sferra due colpi utilizzando Mani da scultore, ripreso il controllo di se stesso torna indietro e cerca di capire cosa sta succedendo

Nota post modifica: Chiedo scusa per la modifica mi ero dimenticato i grassetti nello spoiler e risultava confuso
 
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Lindow
view post Posted on 23/9/2016, 02:55





« Scelta sbagliata. », ripeté, gelido. La mancina scattò sul petto, stringendo la carne con forza. Il cuore pulsava a un ritmo differente, e la sua percezione del dolore era altrettanto diversa. Provava un distorto senso di compiacimento nel vedere che le cose non andavano come previsto; gli eventi si sovrapponevano tra loro, indistinti come corpi in un'orgia. E se proprio avesse voluto proseguire secondo il piano iniziale, non doveva fare altro che rimuovere l'ostacolo che ostruiva il cammino. Da qualunque prospettiva la si guardasse, la sua era una vittoria. « Ma non ti biasimo. Dopotutto, devi avere le tue ragioni. E io le rispetto, oh sì se le rispetto! », proferì allargando le braccia e mostrando i palmi delle mani in segno di derisione. « Eppure... », meditò piegando la testa leggermente verso sinistra « ... questo è il giorno in cui io e Nathan diventeremo dèi. Come avrai capito, è un momento importante per noi. »

wIY1JQC

« E se proprio volevi suicidarti, potevi anche trovare un metodo meno originale. »
E meno doloroso, ma la stupidità era una peculiarità del genere umano.

Sarebbe stato un quadro perfetto. Jonathan che metteva i piedi in testa a quel tirapiedi mentre faceva oscillare la collana con l'anello davanti ai suoi occhi. Il suo ultimo respiro accompagnato dalla visione del proprio fallimento, davvero perfetto. « Nathan, levati da lì. Vai a contare la carne. », comandò puntando l'indice in direzione di una stradina che portava verso il cuore di Sarenno. Il suo compagno ebbe un tremito, ma si preparò comunque a fuggire dal suo avversario. Dopo tutti i loro giochi, quella parola doveva essersi radicata nella sua anima; ma, come tanti altri diletti, non riusciva a provare il minimo rimorso nei confronti del dolore che provocavano. Nonostante tutto, la sua morte non era contemplata nemmeno nella più nera delle ipotesi. Semplicemente, un'esistenza senza di lui non poteva essere tollerata. Lo stesso non si poteva dire per il terzo incomodo che, senza nemmeno salutare, si era buttato a capofitto verso quello che era diventato un nemico comune. Aveva giusto bisogno di un diversivo e un rozzo nano si era fiondato all'attacco; la fortuna, come sempre, gli mostrava un sorriso più che smagliante. Doveva solo approfittarne e trarne il meglio, un gioco da ragazzi per uno come lui. Socchiuse gli occhi e rilassò ogni muscolo fino a sentire quella percezione che preannunciava il cambiamento. Jonathan era ancora lì, ma nessuno fuorché lui poteva confermarne la presenza; invisibile, ma influente. Come l'aria, i fantasmi e le divinità. Considerata la concitazione dello scontro, non aveva nemmeno bisogno di ulteriori precauzioni, tutto merito di quel piccoletto. Avrebbe richiamato a sé tutto il rancore degli uomini caduti a Sarenno, anime dannate e consumate utili solo come frecce da incoccare tramite quell'arco che era la magia. Dodici schegge d'oscurità apparvero alle spalle del combattente suo nemico, ma prima che la pioggia di morte potesse abbattersi sul nemico, Jonathan aveva ancora una carta da giocare. Poche cose dovevano essere peggiori della consapevolezza di essere osservati da un'entità invisibile, una di queste era l'abbraccio. Precipitare in un tunnel di carne umido e come l'interno di una gola e ripugnante come il fetore di centinaia di cadaveri lasciati a decomporsi sotto il sole non doveva essere un'esperienza piacevole. Soprattutto nel momento in cui braccia e bocche spuntano da ogni dove per graffiare e mordere con forza disumana l'ospite; senza cattiveria, ovviamente, loro vogliono solo che si unisca alla festa, ridendo e urlando per sempre insieme. Chiuse gli occhi.

Un'illusione che racchiude un certo romanticismo, non trovi? E se ci fossimo sempre sbagliati? E se il desiderio di ogni uomo di avere un'identità che possa prevalere sulle altre non fosse che l'ennesima menzogna che ci raccontiamo per ignorare le forze che lavorano su piani che siamo incapaci di comprendere? Forse alla fine torneremo a essere Uno. Un unico agglomerato di carne grande quanto il mondo. Ridendo e urlando senza ricordarci perché. Oh, Nathan, se solo potessi sapere...

Aprì gli occhi e cercò di imprimere l'incubo della carne nella mente dell'uomo, quello sì che sarebbe stato uno spasso. Qualche istante dopo, fece un gesto con la mancina, e i frammenti oscuri che aveva evocato si mossero in contemporanea verso il bersaglio. Collo, schiena, gambe; nessuna parte del corpo era al sicuro. Se fosse stato colpito, Jonathan ne era certo, non se la sarebbe con un paio di graffi.

Statistiche: 50 [C]; 75 [E]; 115 [M] / Consumi: 125 - 40 - 10 = 75 [E]; 125 - 10 = 115 [M]
CS: 4 - 2 = 2 Rapidità.
Equipaggiamento: Anello.

Passive:

CITAZIONE
Non è difficile uccidere un uomo. Basta recidergli la giugulare, spappolargli qualche organo vitale o tagliargli la testa, nulla che un individuo armato o addestrato nelle arti magiche non possa fare. In alcuni casi, anche un bambino potrebbe riuscirci. Date all'infante un pugnale, una vittima addormentata e un pregiudizio e avrete un assassinio. Il pregiudizio è il mezzo che utilizza la nostra mente per identificare le persone con cui veniamo a contatto. Altruiste, crudeli, noncuranti, affascinanti, fastidiose, pericolose. Il resto è istinto e determinazione. A proposito, sapete come l'ho ucciso? Dodici schegge della cosiddetta materia oscura, una forza aberrante che si contorce su se stessa fino a solidificarsi, molto simile a del ghiaccio nero. La raccolgo dalle anime di chi è morto di morte violenta e dagli abbandonati, dalle bestie che si sbranano tra loro o vengono cacciate; l'universo è una fucina di rancore, non serve nemmeno cercare.
[Passiva / 6 5 utilizzi / Arcanista I]

Attive:

CITAZIONE
Il Ladro ottiene il favore delle tenebre, raggiungendo la massima sintonia con esse. È una tecnica di invisibilità che permette di celare il proprio corpo per due turni, senza però annullare eventuali rumori prodotti da esso o tracce lasciate dal proprio passaggio. Inoltre, il Ladro potrà aggiungere 4 CS alla propria riserva, potrà scalare qualsiasi parete per due turni e gli attacchi portati furtivamente all'avversario varranno 1 CS aggiuntiva. Tale effetto funziona solo se il Ladro è ancora sotto l'effetto di invisibilità.
[Consumo energetico critico / Invisibilità, gli attacchi furtivi verranno portati a segno con 1CS « rapidità » in più e possibilità di scalare qualsiasi parete per due turni; 4CS « rapidità » Pergamena del ladro "corpo d'ombra"]

CITAZIONE
Una notte sognai di essere Rainier, il re che non perde mai; l'abietto. Sai come si fa a creare un portale? Prendi un gran numero di esseri viventi e li falci in una volta sola, usando le loro anime come ponte per ciò che c'è dall'altra parte. Tuttavia, nel sogno qualcosa andò storto. Ricordo decine di voci diverse urlare di dolore all'unisono e, qualche momento dopo, la cacofonia tramutarsi in un'esplosione di ilarità. Procedetti lungo quel sentiero che era Bottiglia Verde prima e una città sconosciuta poi, quando a un tratto i miei piedi finirono su una superficie che aveva una consistenza la cui origine andava al di là della mia immaginazione. Quello che vidi in seguito riuscì a fare qualcosa di più che smuovermi, lo ammetto; mi fece tremare. Mi svegliai nel mio sudore, sentendomi nudo e debole come un neonato. Come ogni volta che mi sentivo così, andai da Nathan. Voglio dire, è normale agire così. La razza umana è nata per dominare; così, quando sentiamo di essere schiacciati dal resto della piramide, abbiamo bisogno di schiacciare chi sta sotto di noi per ricordarci che non siamo proprio alla base. Se può consolare la vostra strenua difesa della moralità, sappiate che Nathan era già con un piede dentro la fossa, più che persona, un mucchio di carne, ossa e sangue che a volte si ricordava come piangere. Gli dissi che volevo fare un esperimento, annuì. Gli dissi che avrebbe fatto male, emise un mugugno. Appoggiai l'indice e il medio sotto il suo mento, costringendolo a guardarmi negli occhi. Iniziai a ricordare quello che avevo visto, consolandomi del fatto che questa volta saremmo stati in due a vedere la carne. « Ascolta, ho bisogno che tu mi dica esattamente cosa hai visto. »

Avevo una mano sopra la sua spalla, tremava come una al vento. Non era colpa mia, la magia psichica funzionava così. Doveva essere realistica come un sogno lucido, non c'erano strade secondarie per rendere l'esperienza meno terrificante. Ma andava fatto. Gli ripetei di parlare, ma ricevetti solo il suo silenzio. Così gli dissi che se non mi avesse risposto, gli avrei fatto indossare di nuovo l'anello. Vinsi io.

« Bottiglia Verde, Ladeca. Il re ha perso. Camminiamo sopra di loro. Carne sotto i nostri piedi. Una gola nel terreno. Scivolo sulla carne, scivolo nella gola. Carne scavata nella roccia, un tunnel di carne. Una stanza di carne alla fine del viaggio. L'abbraccio. Mani, gambe, teste, denti negli arti, teste nelle pance, ibridi. Ridono, rido. Mi toccano, rido. Mi mordono, rido. Urlano, urlo. Mi squarciano le braccia come un branco di lupi. Urlo. Rido. Ora sono parte integrante del portale. Jonathan Blackwater, non mi sono mai sentito più vicino ai Grandi Esseri. »
[Abilità personale I / Consumo psionico medio + consumo energetico medio / Danno psionico alto / Natura psionica]

Note: Jonathan sfrutta l'attacco tempestivo di Razar per colpire a sua volta Azazel. Per prima cosa utilizza la pergamena del ladro "corpo d'ombra" per diventare invisibile, potenziarsi e avvicinarsi indisturbato al suo avversario. Poi, evoca dei dardi oscuri tramite la passiva e, prima di scagliarli, utilizza una delle sue abilità personali per danneggiare la mente di Azazel e distrarlo dalla mossa successiva. Essendo "furtivo", l'attacco tramite le schegge d'oscurità, che conta come attacco fisico a 2 CS, ottiene 1 CS aggiuntivo grazie a "corpo d'ombra".
 
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view post Posted on 23/9/2016, 15:30
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Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
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Così il portatore dell'anello prima mandava avanti il suo pupillo e poi gli ordinava di farsi da parte? Una mente instabile, evidentemente.
Azazel lasciò che Nathan si allontanasse, a lui importava solo dell'anello e se quell'uomo era così sprovveduto da affrontarlo... tanto meglio. Il Demone sorrise, avrebbe avuto pietà di quel ragazzo così sfrontato. Gli piaceva, gli ricordava sè stesso.
Prima che potesse aprire nuovamente bocca un nano smontò dal suo cammello -curioso vederne uno nell'Alcrisia, doveva arrivare da molto più a Sud- impugnando un'ascia e cominciò a correre verso di loro. Sorpassò i due uomini senza degnarli di uno sguardo e si abbattè come una furia su Azazel. Calò l'arma sull'Eterno che, nemmeno minimamente sorpreso, alzò la spada e fermò il colpo.
E tu chi cazz...
Il nano lo colpì con la mano libera all'altezza dello stomaco, facendolo piegare; alzò la testa appena in tempo per riuscire a vedere un secondo pugno arrivargli dritto in faccia. Le nocche del suo avversario si schiantarono sul suo zigomo, ma non provocarono danni; Azazel scoppiò a ridere mentre il suo volto duro come l'acciaio tornava normale, e il nano indietreggiò rivolgendosi agli uomini dietro di lui.
Sembra proprio che ci sarà da divertirsi.
Cercò con gli occhi il ragazzo con l'anello ma non riuscì a trovarlo, aveva evidentemente approfittato dell'irruzione del nano per fuggire.
Poi sentì qualcosa: un minuscolo verme insinuarglisi nel cervello, lo sentiva strisciare sui suoi neuroni e diffondersi come un'epidemia sfruttando le sinapsi. Era il nano? Improbabile; un attacco a testa bassa, senza un minimo di intento strategico, c'erano poche possibilità che avesse un qualche potere mentale. Lasciò che quella tortura gli si annidasse ancora un po' nel cervello, che credesse di avercela fatta; poi la respinse catapultandola fuori dalla sua testa, era inattaccabile su ogni fronte e lo stupido che aveva provato a corrompere la sua mente si sarebbe pentito molto presto di averlo sfidato.
Si rese conto solo in quel momento della minaccia che stava per colpirlo. Alla schiena. Vigliacco!
Scattò di lato, quasi tuffandosi, dodici schegge di una strana materia oscura si piantarono qualche metro più avanti svanendo quasi istantaneamente e le poche che l'avevano sfiorato non gli causarono nulla di più che qualche graffio.
Riacquistato l'equilibrio corse verso il nano, nella mano libera dalla Rìastrad si accumulò nuovamente energia ma questa volta non si materializzò nessun'arma; il fascio di luce saettò verso il cielo svanendo dalla vista dei presenti, sperava avesse distratto almeno per un secondo il suo obiettivo. Saltò e calciò l'aria con quanta forza poteva, sperando di colpire il viso del nano e di fracassarglielo. C'era qualcuno qualcosa che gli sfuggiva, ma chi cosa?



Energia: 150 -10 - 20 - 10 =110%
Fisico: 75 -10 =65%
Mente: 75%
Riserva CS: 3 [+31 Forza, +2 Velocità, +21 Maestria nell’uso delle Armi, +1 Intelligenza, +1 Intuito]

Equipaggiamento:
Rìastrad

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]
Guanti di pelle di Drago

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
[Resistenza (4/25) - tecnica fisica; difende da un attacco rivolto al Fisico di potenza Media o inferiore.]
[Incorruttibilità (5/25) - tecnica psionica; difende da un attacco rivolto alla Mente di potenza Alta o inferiore.]
Sembra che l'addestramento durerà meno del previsto, dobbiamo partire: il nostro Regno è stato invaso, lotterò per la mia terra e la mia famiglia.
Il Capitano ha iniziato ad addestrarci sulla difesa non appena è arrivata la notizia, forse pensa sia troppo presto per la nostra prima battaglia. È incredibile come -con un consumo Energetico Medio- riesco a rendere il mio corpo resistente come il ferro. Che sia l'intero corpo, la testa, il petto, un arto o anche solo un dito, sono in grado di parare i colpi che ricevo. Quando la lama colpisce la parte mutata si alzano delle scintille e il punto colpito diventa rosso come fosse incandescente, ma non sento nessun dolore e dopo un istante tutto torna come prima.
Inoltre ci è stato detto che alcune subdole creature potrebbero cercare altri punti deboli, ma siamo addestrati per fronteggiarle: il nostro plotone possiede una determinazione ed un coraggio senza pari e -con un consumo Energetico Alto- possiamo impedire a chiunque di manipolare le nostre menti.

[Spada di Damocle (8/25) - tecnica magica di potenza Media; danneggia il Fisico al turno successivo o alla fine del turno stesso, a desiderio del caster (contro la Progenie dei Draghi il danno varia ad Alto, contro la Progenie dei Demoni il danno varia a Basso. La Potenza rimane invariata).]
Il mio maestro dice che tutti noi possediamo un’energia potentissima, ma dobbiamo imparare a canalizzarla… qualsiasi cosa voglia dire. Comunque si è spaventato moltissimo quando -con un consumo Energetico Medio- sono riuscito a scagliare un grosso ammasso di energia nel cielo, sopra di noi; si è scaricato a terra come un fulmine non appena l’ho desiderato. Ho capito che posso lanciare l’energia anche fin dove non è più possibile vederla, e posso perfino cambiarne il colore anche se non il danno all’impatto rimane lo stesso. L’energia “canalizzata” sembra sia particolarmente efficace contro la Progenie dei Draghi, mentre è più debole se viene subita dalla Progenie dei Demoni.
Curioso.

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Le Rìastrad non sono solo in grado di cambiare, ma anche di spostarsi autonomamente, tornando al fianco del possessore nel caso in cui siano stati separati. Qualora il tribuno dovesse trovarsi senza la sua fedele compagna, gli sarà sufficiente desiderarla al suo fianco perché l'arma appaia in un lampo di luce, ovunque essa fosse precedentemente. Ciò rende i soldati di Taanach particolarmente resilienti, difficili da disarmare e - soprattutto - sempre pronti al combattimento, persino quando lasciano la lama a casa ed escono per divertirsi.
[Passiva - 1 utilizzo]

[Nutrirsi (12/25) - Passiva - Numero di utilizzi: 65. Con il consumo di un utilizzo di questa passiva il caster sarà in grado di aggiungere 1 CS alla propria riserva quando l’avversario utilizza abilità di natura psionica.][+1 Intuito]
Mentre massacravo il mio villaggio ho scoperto che alcuni avevano poteri mentali, insignificanti paragonati al mio, ma degni di nota. Ma durante il mio addestramento ho imparato a preservare e focalizzare la mia attenzione sul bersaglio, accrescendo le mie abilità di discernimento e di analisi nei momenti di confusione.
Ogni volta che usavano i loro poteri mentali mi sentivo più forte. Mi nutrivo dei loro patetici tentativi di ostacolarmi o di difendersi.
Mi sono sentito… invincibile.

Note: Utilizzo il secondo Corallo. Paro l'attacco fisico di Razar consumando 1CS in Maestria nell'uso delle armi, subisco il primo pugno e mi difendo dal secondo con Resistenza.
Evito l'attacco psionico di Jonathan grazie a Incorruttibilità e guadagno 1CS in Intuito con la Passiva Nutrirsi, consumo immediatamente il CS appena guadagnato insieme a 2CS in Velocità per scattare di lato ed evitare i dodici dardi, qualcuno mi colpisce ma grazie all'armatura Pelle Coriacea evito che mi procuri danno.
Scatto verso Razar scagliando in cielo Spada di Damocle, per poi saltare e tentare di colpirlo con un calcio al volto consumando 2CS in Forza.


CITAZIONE
Bene, molto bene!
Breve post e praticamente nulla da dire, il combattimento va avanti :zxc:
Irmo: stai attento a scalare correttamente le percentuali, con due consumi Medi ora hai l'80% di Energia. Hai fatto bene a notificare l'edit specificando cosa hai corretto, ricordati che se le correzioni avvengono dopo che un altro utente ha inviato la sua risposta vengono inflitte penalizzazioni -non è questo il caso ma è bene tenerlo a mente-.
Lindow: nessun appunto particolare.

Buon lavoro.

 
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Irmo
view post Posted on 6/10/2016, 21:45











Incredibile, i colpi erano andati a segno nonostante la sua avventatezza, eppure quel “mostro” sembrava non aver sentito nulla e si mise pure a ridere… Era forte, forse più del previsto e da come aveva schivato i proiettili del ragazzo era pure molto veloce.

In cosa si era imbarcato Razar? Poteva battere quel demone? Forse da solo no, se ne rese conto eppure non era solo, o per lo meno non lo era fino a poco prima, dove era finto quel ragazzo? Scappato? No forse no, o almeno Razar sperava non se ne fosse andato.

I pensieri erano tanti ma non c’era il tempo per quelli, stava combattendo un Demone

Un fascio di luce salì al cielo, Razar alzò il cielo al naso pronto a ricevere il colpo

Crack

Era il rumore di qualcosa che si rompeva, qualcosa nel viso di Razar, volò a terra, Rantolò nel terreno, quando aprì gli occhi vedeva tutto offuscato, si passo una mano sul viso, il naso sembrava piegato in modo anomalo, gli zigomi gli provocavano un gran dolore e la mano era piena di sangue.

Si era distratto e quella era la punizione, forse gli era pure andata bene tutto sommato. Si mise sulle ginocchia.

“Ei! Mostro, sono ancora qui”

O lui o il demone, qualcuno doveva morire, quando arrivava al suo limite Razar tendeva a fregarsene della sua stessa vita, metteva tutto in mano al destino, era il tutto per tutto.

“Giochiamo dai…”

Questa volta non caricò a testa bassa, prima di alzarsi in piedi riempì le mani di sabbia e poi avanzò a passo sicuro, se non poteva farlo fuori con un colpo solo lo avrebbe fatto lentamente, indebolendolo per poi finirlo. Si concentrò per un attimo, le ferite iniziarono a fargli meno male e sentiva dentro i tessuti rigenerarsi, inoltre sentiva nuova forza dentro di se.

Corse fino a davanti al demone, al che lanciò la mano destra chiusa a pugno verso la sua faccia come se dovesse colpirlo e invece l’aprì rilasciando la sabbia che c’era in essa, sperava di averlo confuso, quel poco che bastava per assestare un altro colpo, sperando anche quel ragazzino non fosse scappato con la coda tra le gambe.

La mano sinistra che teneva l’ascia ben salda puntò al gomito sinistro del suo avversario con tutta la forza che aveva in corpo, e sferrare immediatamente un secondo colpo a manu nuda, una mano dura come il marmo.

Non si era però dimenticato di quel raggio nel cielo, nella sua tribù si diceva: “la terra chiama a se qualsiasi cosa prima o poi…”






Energia: 80 - 10 - 10 = 60%
Fisico: 105%
Mente: 75%
Riserva CS: 0 (2 forza utilizzati immediatamente)

Equipaggiamento:
Ascia nanica

Oggetti:
\\

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:

Mani da scultore: Anni da lavoro hanno temprato le mani di Razar che hanno imparato a rompere la pietra a mani nude, utile quando si deve ricavare un pezzo più piccole per modellarlo da un pezzo unico più grande. Razar le mani di Razar si induriscono e sferrano un pugno talmente forte da poter rompere la pietra
[Tecnica fisica, consumo medio energia.]

Cura leggera fortificante
Il campione è in grado di risanare un danno di lieve entità a se stesso o a un alleato. Al momento dell'acquisto va specificata quale risorsa il campione intenda risanare con questa pergamena. Se si possiede la tecnica passiva "guarigione vigorosa" o equivalenti, questa tecnica permette di risanare un danno Basso, altrimenti può essere utilizzata a livello scenico per curare personaggi da malattie, fratture, veleni e simili, a discrezione del QM. La tecnica, inoltre, fornisce 2CS in forza al bersaglio soggetto della cura, rinvigorendolo e potenziandolo.
consumo: medio energia


Passive Usate:

//


Note: Razar prende il colpo in faccia, per poi rialzarsi e usare Cura leggera fortifficante a e accumulare 2cs di forza, dopodiché passa all'attacco lanciando della sabbia verso la faccia del suo nemico e sferrando un attacco fisico con 2cs in forza al gomito dell'avversario e subito dopo un altro pugno con Mani da scultore.

Mi scuso molto per il ritardo ma sono stato assorbito da università ed influenza
 
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view post Posted on 21/10/2016, 17:19
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Giochiamo dai...
Giocare? Quel nano era un folle, aveva il naso spaccato e nessun buon motivo per continuare quel combattimento. L'altro ragazzino, il suo vero obiettivo, se n'era andato e l'unico rimasto ad affrontarlo gli stava solo facendo perdere tempo. Doveva sbrigarsi a liquidare quel problema prima che l'anello lasciasse Serenno insieme ai suoi soldi.

Un altro pugno? Non aveva ancora capito che non avrebbe mai vinto così?! Poi accadde qualcosa che Azazel non si aspettava: il nano aprì la mano e gli lanciò contro un pugno di sabbia. Istintivamente si portò il braccio destro davanti gli occhi, e capì che non aveva più di un secondo per intuire la prossima mossa dell'avversario; la sabbia era solo un diversivo.
Ascia. Impugnata con la mano destra. Obiettivo più probabile: fianco sinistro.
Sì, prevedibile. Abbassò la Rìastrad e la lama impattò contro l'arma del nano.
Sorrise mentre riacquistava completamente la vista ma un altro pugno gli spezzò il fiato.
Non aveva molte carte nel suo mazzo, ma era innegabile che ci sapesse fare con quei pugni.
Ora bisognava rispondere a quell'insulso verme, e non gli sarebbe piaciuto ciò che il Demone aveva in mente per lui.

Le sue dita divennero affilate e saettarono verso il braccio che impugnava l'ascia; avrebbe colpito prima il polso e poi l'avambraccio del nano.
Disarmarlo era il primo passo.
Calciò di nuovo, violentemente, all'altezza dello stomaco. Avrebbe rimpianto il semplice naso spezzato: quel colpo gli avrebbe spappolato gli organi.
Indietreggiò tre passi e fissò il suo avversario.

Ultimo avviso. Vattene, o morirai.
La massa d'energia si abbattè sul nano. Azazel sperò non fosse così stupido da rialzarsi, doveva finire così.



Energia: 110 -10 -20 =80%
Fisico: 65 -10 =55%
Mente: 75%
Riserva CS: 0 [+1 Forza, +1 Maestria nell’uso delle Armi, +1 Intelligenza]

Equipaggiamento:
Rìastrad

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]
Guanti di pelle di Drago

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
[Spada di Damocle (8/25) - tecnica magica di potenza Media; danneggia il Fisico al turno successivo o alla fine del turno stesso, a desiderio del caster (contro la Progenie dei Draghi il danno varia ad Alto, contro la Progenie dei Demoni il danno varia a Basso. La Potenza rimane invariata).]
Il mio maestro dice che tutti noi possediamo un’energia potentissima, ma dobbiamo imparare a canalizzarla… qualsiasi cosa voglia dire. Comunque si è spaventato moltissimo quando -con un consumo Energetico Medio- sono riuscito a scagliare un grosso ammasso di energia nel cielo, sopra di noi; si è scaricato a terra come un fulmine non appena l’ho desiderato. Ho capito che posso lanciare l’energia anche fin dove non è più possibile vederla, e posso perfino cambiarne il colore anche se non il danno all’impatto rimane lo stesso. L’energia “canalizzata” sembra sia particolarmente efficace contro la Progenie dei Draghi, mentre è più debole se viene subita dalla Progenie dei Demoni.
Curioso.

[Fisica attiva, consumo Medio, risorsa energia; utilizzando le mani come fossero armi, il possessore può infliggere un danno Basso all'avversario e disarmarlo di un singolo pezzo di equipaggiamento; questa tecnica può essere utilizzata come conduttore di qualunque tecnica a contatto]
Ma è solo l'inizio. La mano del possessore si chiude e le sue unghie diventano lame; allo stesso modo, come fu per Caino, la mano diventa un'arma temibile e pari a una spada di acciaio finissimo. In questo modo, può colpire l'avversario agli arti o in qualunque punto in cui regga un'arma, rendendolo inerme come merita di essere. Danneggiandolo e privandolo di un elemento di fondamentale importanza.

[Colpo Lesionante (2/25) - tecnica fisica di potenza Alta; danneggia il Fisico.]
inoltre -con un consumo Energetico Alto- posso sferrare un'offensiva tanto precisa quanto letale, a mani nude o con qualsiasi arma bianca, in grado di infliggere danni interni all'organismo del nemico, non visibili dall'esterno. Il Capitano infatti ci ha fatto vedere come causare lesioni interne facendo sì che il contraccolpo si ripercuota sugli organi, i tessuti e la muscolatura del bersaglio.

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Le Rìastrad non sono solo in grado di cambiare, ma anche di spostarsi autonomamente, tornando al fianco del possessore nel caso in cui siano stati separati. Qualora il tribuno dovesse trovarsi senza la sua fedele compagna, gli sarà sufficiente desiderarla al suo fianco perché l'arma appaia in un lampo di luce, ovunque essa fosse precedentemente. Ciò rende i soldati di Taanach particolarmente resilienti, difficili da disarmare e - soprattutto - sempre pronti al combattimento, persino quando lasciano la lama a casa ed escono per divertirsi.
[Passiva - 1 utilizzo]

[Nutrirsi (12/25) - Passiva - Numero di utilizzi: 5. Con il consumo di un utilizzo di questa passiva il caster sarà in grado di aggiungere 1 CS alla propria riserva quando l’avversario utilizza abilità di natura psionica.]
Mentre massacravo il mio villaggio ho scoperto che alcuni avevano poteri mentali, insignificanti paragonati al mio, ma degni di nota. Ma durante il mio addestramento ho imparato a preservare e focalizzare la mia attenzione sul bersaglio, accrescendo le mie abilità di discernimento e di analisi nei momenti di confusione.
Ogni volta che usavano i loro poteri mentali mi sentivo più forte. Mi nutrivo dei loro patetici tentativi di ostacolarmi o di difendersi.
Mi sono sentito… invincibile.

Crudeltà [La ricerca della malvagità e della crudeltà sembra essere per i demoni un percorso naturale, esattamente come lo è la ricerca della felicità per gli esseri umani. Molte di queste creature godono nel veder soffrire i propri avversari e hanno sviluppato veleni, sostanze e armi che li facilitano in questo compito. Consumando un utilizzo di questa passiva, la progenie dei demoni è in grado di secernere (o intingere le proprie armi in) un veleno in grado di provocare dolori lancinanti a chiunque venga iniettato. Il veleno non aggrava i danni subiti, ma amplifica esponenzialmente il dolore provocato da tutte le ferite.] (Numero di utilizzi: 65)

Malus:
-Se in ogni scontro fisico il possessore possiede 1CS in più del suo avversario, allora ne perde uno.

-Il corpo del possessore sarà gelido al tocco, provocando negli altri la sensazione che non sia umano

Note: Consumo 2CS per evitare il colpo di Razar e a causa del Malus di Caino perdo un ulteriore CS.
Prendo il pugno, e rispondo con un duplice attacco: il primo è una tecnica Fisica di potenza Media che causa un danno Basso al Fisico e danneggia un equipaggiamento per il corso di tutta la giocata (l'equipaggiamento in questione è l'ascia) -il dolore inflitto da questo attacco, qualora andasse a segno, è amplificato dalla Passiva Crudeltà-; il secondo è un calcio allo stomaco di potenza Alta volto a danneggiare la fascia muscolare e/o gli organi interni.
Dopodiché indietreggio e la massa di energia scagliata in cielo nel turno precedente si abbatte sul nano (potenza Media).


CITAZIONE
Irmo perdonami per questi giorni d'attesa, come ti ho detto in privato ho cercato di aspettare il più possibile Lindow ma dopo tutto questo tempo è giusto proseguire.
Ho naturalmente utilizzato due slot, come di consueto, visto che hai dovuto prenderti anche gli attacchi destinati al tuo compagno (come la massa d'energia, che non potevo lasciare a fluttuare nel cielo); immagino che questo turno possa essere particolarmente ostico, ma finora ti stai comportando veramente bene quindi continua così!
Non ho nulla da segnalarti, se non di fare attenzione durante la rilettura del testo così da evitare errori evidentemente dovuti solamente alla distrazione. In questo turno puoi, come sempre, fare quello che vuoi: continuare il combattimento o tentare di interromperlo coerentemente con la psicologia del tuo PG.
Lindow: qualora rientrassi ti risponderò con un secondo post, ma per il ritardo in questo turno avrai a disposizione un solo slot di combattimento. Anche io ne utilizzerò uno in ogni caso, per arrivare al totale di tre come in precedenza. Oltre questo null'altro da dire, spero di riaverti il prima possibile.

Buon lavoro.

 
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Irmo
view post Posted on 26/10/2016, 19:26











Un colpo era andato a segno finalmente, quell’essere poteva essere colpito, eppure più il tempo passava più si rendeva conto che forse non era ancora alla sua portata.

Le dite del demone gli sferzarono il braccio dell’ascia, questa cadde a terra, la ferita non era troppo profonda eppure gli provocò un enorme dolore, si strette con la mano destra l’avambraccio ferito, fece appena in tempo ad alzare lo sguardo che vide il calcio del suo avversario arrivare, chiuse gli occhi, aspettando l’impatto.

L’impatto fu tremendo, sentì le ossa dentro di se scricchiolare e gli organi interno muoversi, i suoi piedi si staccarono a terra e si spostò di un po’ prima di piombare a terra. Il dolore era incontenibile, si raggomitolò gemendo, sputò del sangue, chiuse i pugni e guardo il suo avversario, ancora lì, senza segni di cedimento, lui non poteva essere da meno. Chiuse gli occhi e sentì un leggero sollievo pervaderlo, forza inizia a scorrergli in corpo, si era appena messo in ginocchio quando un lampo lo così in pieno…

Il terreno intorno a lui fumava, eppure lui era lì, in ginocchio senza aver subito il minimo danno, la sua pelle si era inspessita e crepata, le vene pompavano sulla fronte, la terra lo aveva aiutato di nuovo, era vivo e a quel punto non restava che capire come terminare lo scontro, sarebbe stato tutto più facile se il ragazzo non fosse sparito nel nulla all'improvviso.

"Ultimo avviso. Vattene, o morirai."

Si alzò pulendosi i vestiti, per quel che era possibile e guardò il demone dritto in faccia, forse quell'avversario era troppo forte per lui, era il momento di mettere da parte l'orgoglio e sopravvivere se voleva proseguire nella sua missione

"Me ne andrò"


In quel momento sentì il suo orgoglio spezzarsi

"Eppure sentirai ancora parlare di me, perciò ricordati la mia faccia perché Razar non dimentica."

Rimase immobile a fissare il demone, freddo e rigido come un roccia, aspettando di vedere cosa avrebbe risposto il demone







Energia: 60 - 5 - 10 = 45%
Fisico: 105 - 5 - 20 + 5 = 85%
Mente: 75%
Riserva CS: 2 Forza

Equipaggiamento:
Ascia nanica (Disarmato)

Oggetti:
\\

Pergamene Usate:

//

Abilità Usate:


Cura leggera fortificante
Il campione è in grado di risanare un danno di lieve entità a se stesso o a un alleato. Al momento dell'acquisto va specificata quale risorsa il campione intenda risanare con questa pergamena. Se si possiede la tecnica passiva "guarigione vigorosa" o equivalenti, questa tecnica permette di risanare un danno Basso, altrimenti può essere utilizzata a livello scenico per curare personaggi da malattie, fratture, veleni e simili, a discrezione del QM. La tecnica, inoltre, fornisce 2CS in forza al bersaglio soggetto della cura, rinvigorendolo e potenziandolo.
consumo: medio energia


Pelle di pietra: L’unico scopo della sua vita è difendere e la sua affinità con le terra è talmente alta che Razar ha imparato ad usare quest’ultima per difendere se stesso e gli altri. In situazioni di difficoltà la terra risale lungo il corpo entrandovi da ogni poro, le vene si fanno più marcate, la pelle si inspessisce e si crepa, Razar diventa parte della roccia.
Abilità magica di difesa, consumo energia medio


Passive Usate:

Accortezza: una delle caratteristiche dei possessori del talento è la capacità di ricorrere alle proprie difese anche quando ciò sembra implausibile, nel momento stesso in cui l'offensiva nemica pare sul punto di andare a buon fine. Abituati a combattere qualsiasi tipo di nemico, coloro che consumano un utilizzo di questa abilità passiva ottengono la capacità di innalzare le loro tecniche difensive istantaneamente, senza alcun vincolo di tempo o concentrazione. (Numero di utilizzi: 6.)


Guarigione vigorosa
Le tecniche di guarigione usate dal campione sono molto più potenti di quelle usate da altri. Consumando un utilizzo di questa passiva, il campione può rendere la propria successiva tecnica di guarigione di potenza pari al consumo. Riprendendo l'esempio fatto precedentemente, se spenderà il 10% in una risorsa per lanciare una tecnica di guarigione, recupererà il 10% in un'altra risorsa.
consumo: passiva; 1/6 utilizzi


Note:
Razar prende i primi due colpi subendo i danni e venendo disarmato, poi si cura grazie a cura leggera fortificante e in seguito con un utilizzo della passiva di accortezza e della tecnica pelle di pietra si difende dal danno del lampo. Ora si "arrende" promettendo però di ritornare
 
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view post Posted on 29/10/2016, 14:16
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Il tempo è la sostanza di cui sono fatto.
·····

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Le sue dita affilate affondarono nella carne, dense del veleno del Baathos che secerneva dai suoi pori; il dolore provato dal nano in quel momento doveva essere inimmaginabile.
Il calcio lo colpì in pieno, sentì il piede spingere sulle ossa che si incrinavano, e lo sbalzò indietro di qualche metro.
Quando la terra smise di fumare dopo che la massa di energia si schiantò sul suo avversario Azazel si sorprese nel vederlo rialzarsi. La forza di volontà dei nani era sorprendente.
Sperò che almeno avesse il buon senso di accogliere il suo consiglio di andarsene, non aveva alcun interesse nell'ucciderlo. Strinse la Rìastrad ancora più forte, pronto a respingere un'olteriore offensiva del nemico.

Me ne andrò.
Nella sua voce si percepì la rabbia per l'aver rinunciato al suo orgoglio.
Eppure sentirai ancora parlare di me, perciò ricordati la mia faccia perché Razar non dimentica.
Stava lì, fermo, la schiena dritta nonostante il dolore che doveva provare. L'ascia giaceva a terra tra i due, ma il nano non aveva intenzione di scattare per recuperarla.

Azazel gli restituì lo sguardo, e dopo pochi secondi di silenzio parlò:
Io sono Azazel, di Ladeca.
Si alzò in volo, la Rìastrad scomparve in uno sbuffo di luce. Doveva trovare il ragazzo con l'anello, era lui il suo obiettivo, doveva recuperare il gioiello o avrebbe detto addio ad un bel po' d'oro.
Ti aspetterò Razar, se vorrai.

Superò un tetto, poi un altro, il nano sparì dalla sua vista ma degli altri due non c'era traccia. Che avessero già abbandonato Serenno?
Maledizione! Tutta colpa di quel nano.
I suoi piedi toccarono nuovamente il suolo lì dove aveva lasciato il cavallo, che scosse la testa vedendo il suo cavaliere.
Montò in sella e accarezzando il collo dell'animale pensò a quale potesse essere la direzione dei due. Se erano arrivati fin lì da Lithien poteva significare solo che si stavano dirigendo verso Sud, li avrebbe trovati prima o poi.



Energia: 80%
Fisico: 55%
Mente: 75%
Riserva CS: 0 []

Equipaggiamento:
Rìastrad

Armature:
Pelle Coriacea [Arma Naturale]
Guanti di pelle di Drago

Oggetti:
Biglia Stordente: 1
Biglia Tossica: 1
Biglia Deflagrante: 1
Corallo [+1 Forza, +1 Velocità, +2 Maestria nell’uso delle Armi]
Corallo [+2 Forza, +1 Velocità, +1 Intelligenza]
Gemma della Trasformazione
[Anello del Tuttofare - Immortalità]

Pergamene Usate:
//

Abilità Usate:
//

Passive Usate:
Immortalità. Passiva (Numero di utilizzi: ∞)
Il Demone sfonda lui stesso la barriera della non vita, divenendo un immortale e sconfiggendo la morte una volta per tutte.
La tecnica ha natura magica e conta come un'abilità passiva - si potrà dunque beneficiare dei suoi effetti in qualsiasi momento nel corso di una giocata. Il caster diviene a tutti gli effetti immortale, rimanendo in vita indipendentemente dalla quantità di danni subiti. Non potrà comunque continuare a combattere con una somma di danni mortali sul corpo, non sarà immune al dolore né agli effetti dei danni - ad esempio, con una gamba spezzata non potrà camminare. La tecnica garantisce una difesa dalle scene in cui è possibile perdere il proprio personaggio o al termine di un duello con Player Killing attivo: i personaggi possedenti questa passiva non potranno essere uccisi in nessun caso.
[Il Demone potrebbe comunque essere ucciso qualora gli si cavassero gli occhi]

Le Rìastrad non sono solo in grado di cambiare, ma anche di spostarsi autonomamente, tornando al fianco del possessore nel caso in cui siano stati separati. Qualora il tribuno dovesse trovarsi senza la sua fedele compagna, gli sarà sufficiente desiderarla al suo fianco perché l'arma appaia in un lampo di luce, ovunque essa fosse precedentemente. Ciò rende i soldati di Taanach particolarmente resilienti, difficili da disarmare e - soprattutto - sempre pronti al combattimento, persino quando lasciano la lama a casa ed escono per divertirsi.
[Passiva - 1 utilizzo]

[Nutrirsi (12/25) - Passiva - Numero di utilizzi: 5. Con il consumo di un utilizzo di questa passiva il caster sarà in grado di aggiungere 1 CS alla propria riserva quando l’avversario utilizza abilità di natura psionica.]
Mentre massacravo il mio villaggio ho scoperto che alcuni avevano poteri mentali, insignificanti paragonati al mio, ma degni di nota. Ma durante il mio addestramento ho imparato a preservare e focalizzare la mia attenzione sul bersaglio, accrescendo le mie abilità di discernimento e di analisi nei momenti di confusione.
Ogni volta che usavano i loro poteri mentali mi sentivo più forte. Mi nutrivo dei loro patetici tentativi di ostacolarmi o di difendersi.
Mi sono sentito… invincibile.

Crudeltà [La ricerca della malvagità e della crudeltà sembra essere per i demoni un percorso naturale, esattamente come lo è la ricerca della felicità per gli esseri umani. Molte di queste creature godono nel veder soffrire i propri avversari e hanno sviluppato veleni, sostanze e armi che li facilitano in questo compito. Consumando un utilizzo di questa passiva, la progenie dei demoni è in grado di secernere (o intingere le proprie armi in) un veleno in grado di provocare dolori lancinanti a chiunque venga iniettato. Il veleno non aggrava i danni subiti, ma amplifica esponenzialmente il dolore provocato da tutte le ferite.] (Numero di utilizzi: 5)

[14/25] Volo (Numero di utilizzi: 54)
La naturale capacità del Demone di volare grazie alle sue ali è permeata nella sua forma umana, permettendo così a Montu di levitare anche quando non appare con il suo vero aspetto.

Malus:
-Se in ogni scontro fisico il possessore possiede 1CS in più del suo avversario, allora ne perde uno.

-Il corpo del possessore sarà gelido al tocco, provocando negli altri la sensazione che non sia umano

Note: Esco di scena consumando un utilizzo della Passiva Volo.


CITAZIONE
Irmo il tuo Arrivo finisce qui.
Un finale decisamente diverso da quello che mi ero immaginato, sia per la rinuncia di Lindow -ufficializzata via MP- che per la tua decisione di porre fine allo scontro.
Hai fatto un ottimo lavoro, mi sei piaciuto in ogni post gestendo in maniera ottimale il tuo ridotto parco tecniche in questo Duello che senza dubbio ti avrebbe messo in difficoltà.
Ti ho dato consigli alla fine dei miei post e soprattutto in privato, e sono certo che con qualche accortezza andrà meglio di volta in volta.

Aprirò immediatamente la richiesta di correzione, per vederti assegnata la ricompensa quanto prima.
Compatibilmente con le trasferte per il Lucca Comics :lul:


Puoi quindi scrivere un post conclusivo, sui movimenti di Razar dopo l'allontanamento di Azazel o su qualsiasi cosa tu voglia.
Ti rinnovo i miei complimenti, spero di leggerti presto in Quest.

 
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Irmo
view post Posted on 1/11/2016, 12:49












Il demone lo guardò

"Io sono Azazel, di Ladeca. Ti aspetterò Razar, se vorrai."

Si alzò in volo e sparì oltre i tetti delle case. Razar avanzò fino alla sua ascia, si chinò per raccoglierla ma, il gesto gli procurò un enorme dolore dove lo aveva colpito il calcio. Sputò a terra un grumo rosso e schiumo, si ripulì la bocca con la mano, afferrò l’ascia e se la assicurò sulla schiena.

Alzò lo sguardo al cielo, il sole gli picchiava in faccia, si strofinò vigorosamente le mani sul visto

“Sikme! Quel demone era forte, l’ho vista brutta. Devo riposarmi, di sera ripartirò”

Trovò il suo cammello poco più avanti, piegato sulle gambe intento a dormire, la merce era ancora tutta lì. prese la bisaccia e bevve un grosso sorso d’acqua, si sciacquò le ferite aperte e le medicò con dell’alcol. Si sedette di fianco al cammello, tirò fuori due paletti e un tappeto e si creò un po’ d’ombra, appoggiò l’ascia sulle ginocchia e poggiando il capo al grosso animale chiuse gli occhi.

Cosa ci faceva lì quel mostro? Che voleva dal ragazzo? E perché quel ragazzo era sparito così, non sembrava uno sprovveduto.

Riposò appena un paio d’ore prima di rimettersi in marcia, il sole iniziava a scendere quindi Razar slegò il turbante lasciando la testa libera di respirare, montò sul cammello e iniziò la sua marcia







Energia: 45%
Fisico: 85%
Mente: 75%
Riserva CS: 2 Forza

Equipaggiamento:
Ascia nanica

Oggetti:
\\

Pergamene Usate:

//

Abilità Usate:



Passive Usate:




Note:
Razar esce di scena dirigendosi verso la terra natia
 
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11 replies since 6/9/2016, 02:45   343 views
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