Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Catabasi~, "Ambizione tra Paradiso e Inferno"

« Older   Newer »
  Share  
.Auron
view post Posted on 2/7/2007, 23:21




¬ QM Point

~P a r t e c i p a n t i

Eva Delunay ~ Eva

I. Madarame ~ I. Madarame

Azazel ~ Altair

Melkon ~ Falathar

Gambler ~ Mandos

Ray ~ Ray

Hati ~ Hati

Rozenkristall ~ Rozenkristall





~Nuova missione per i Toryu; il clan è stato contattato da quello che poi si scoprirà essere un angelo. Per quanto ne sapete, egli è un paladino inviato dal Signore per debellare la minaccia del male, un angelo come tanti. E' stato lui a darvi le coordinate, per mezzo del Capo Clan, che vi porteranno al luogo dell'incontro: è il "Monte Toryu", montagna che sovrasta il castello bianco del clan, visibile dallo stesso castello. Alle pendici di questo, vi è una radura nella quale si apre una grotta all'apparenza oscura. Là, in quello spiazzo, vi dovrete fermare e là aspettare l'avvento del vostro "Virgilio" in questo bizzarro viaggio. Lascio a voi la descrizione del viaggio che vi porterà da "casa" alla meta, badando comunque al fatto che il Monte è circondato dalla foresta. Non vi sarà questa di ostacolo, è solo una nota che spero vi possa aiutare per arricchire il post. Non vi è un ordine per la sequenza di risposta.
Enjoy! ;*




CITAZIONE
Vi do il benvenuto, innanzitutto a "Catabasi", la mia prima quest. Spero vi divertirete a cadere nelle mie trame °-°'
Iniziamo dunque, voglio una carrellata di presentazione ;)

Edit: Niente "nota speciale" per Ray X'D



Edited by .Auron - 18/8/2007, 15:20
 
Top
Gambler
view post Posted on 13/7/2007, 18:39




Prelude: Dark in search of the light.

Notte scura, notte senza la sera, notte impotente, notte Guerriera.
Mandos misurava a grandi passi il perimetro della sua stanza, indeciso sul da farsi.
Gli era stato riferito da parte di un messaggero che avrebbe dovuto affrontare una missione, ma il messo non era stato in grado di fornirgli informazioni dettagliate. Tutto quel che il guerriero riuscì a comprendere fu che si sarebbe dovuto recare alle pendici del Monte Toryu, l’alto monte che sovrastava la sede del clan, e qui avrebbe trovato una grotta e uno di qui Paladini effeminati devoti al signore.. Gentaglia.
Però vi era qualcosa di strano in quella figura.. sembrava possedere un’ aura benigna che andava al di là della normale energia spirituale di quei bonaccioni senza spina dorsale.
Fu proprio per la curiosità che Mandos uscì dalla sua stanza, e iniziò a mettersi in cammino verso la grotta dove era atteso..


Oltrepassò i grandi Cancelli della fortezza, e si immerse nella fitta boscaglia che circondava l’area attorno al monte.
La foresta era immersa nel buio, non una stella era visibile da quel groviglio di rami, foglie e alberi, e la Luna quella notte non era spuntata dal monte, per cui il Guerriero si trovava nell’oscurità totale, e l'aria andava facendosi man mano più pesante, in quella atmosfera soffocante..
Non che fosse un problema per Mormegil… lui stesso era l’oscurità, e non sarebbe bastata qualche ombra a incrinare il suo spirito, benché probabilmente persone con meno volontà si sarebbero perse e avrebbero smarrito la diritta via, lasciandosi impaurire da quel buco nero…
Dopo minuti o ore che sembravano interminabili, attraverso quella foresta che si faceva più fitta, Mandos notò che pian piano avvicinandosi al Monte, l'aria diveniva più respirabile e la vegetazione meno fitta, quasi come se stesse iniziando un ascensione verso un luogo più sereno e tranquillo..

Ma era solo una pia illusione, poiché la cima del monte era ancora distante, e non era quella la sua meta.. o almeno non ancora.
Mormegil doveva camminare ancora in quell' inferno verde, poiché la sua meta era alle pendici del monte...
Dopo che ebbe percorso molti altri metri, giunse finalmente in un luogo in cui la vegetazione era totalmente assente,
lasciando uno spiazzo arido e desolato di fronte a un oscura caverna..

Non sembrava esserci nessuna presenza nei dintorni, doveva essere giunto li per primo..
Per cui si avvolse nel suo mantello e si appoggiò alla parete rocciosa adiacente all'entrata della caverna, attendendo la sua guida..




CITAZIONE
Mi scuso con Auron per il ritardo e per il post penoso, ma almeno si inizia... spero che il prossimo venga molto molto meglio..

 
Top
Ikkaku Madarame
view post Posted on 13/7/2007, 20:04




»Intro_
¤ Making good relations pt2: Yo! ¤

Quanto tempo era già passato?
Un mese, forse.
Bah...troppo. E di Zaraki...nemmeno l'ombra.
Cominciava a pensare che l'ingresso in quella dimensione, e l'unione a quel Clan potessero essere stati due gravi errori di valutazione. Per di più, da quel che gli aveva detto l'esiliato Urahara...ci voleva l'energia di un Capitano per tornare indietro. E, sebbene Ikkaku avesse avuto una simile quantità di Reiatsu in passato, con l'avvento sul mondo di Asgradel aveva perso gran parte dei suoi poteri...se non tutti. Recentemente, però, era riuscito a ritrovare il dialogo con Houzukimaru, ripristinando la propria abilità nel richiamare lo Shikai, il rilascio parziale della Zanpakutou. Inoltre aveva fatto l'abitudine a quelle lande, all'influsso energetico che le permeava, riacquistando anche la percezione dei Reiatsu. Non male, come progressi, certo. Ma il giovane pelatino non poteva dirsi soddisfatto. La sua missione era ben lontana dall'essere portata a compimento, e le prospettive erano tutt'altro che rosee. Ad ogni modo, cercava di riacquistare potenza e di far passare quel tempo in cui non poteva far altro che aspettare, occupandosi delle mansioni più svariate.
Si allenava.
Mangiava.
E, come quella volta, accettava incarichi di media importanza per il Clan.
A dirla tutta, era la prima "missione" di cui si occupava. Non nascondeva la sua curiosità, nel vedere ed esplorare quel mondo a lui sconosciuto. Sarebbe stata interessante, quell'avventura.
Tutto era cominciato quando un tizio...strano e buffo, vestito in un modo che mai prima d'allora Ikkaku aveva veduto. Lo aveva cercato e contattato, per riferirgli un messaggio del Grande Capo. Era stata commissionata al Clan una missione, e Ray si era preoccupato di mandare a chiamare alcune nuove leve, evidentemente. Al pelatino era stato inoltre detto che il mandante di tale incarico era un paladino, un uomo votato ad un qualche dio..
Buffo, considerato che nella sua dimensione, o piano dimensionale che dir si voglia, Ikkaku era un vero e proprio Dio della Morte, uno Shinigami appunto.
Vestito come la sua natura gli imponeva, con il solito Shihakusho nero, le infradito in legno sottile, portate senza calze, il ragazzo avanzava tranquillo per quella foresta verdeggiante. Reggeva la Zanpakutou con la mancina, ma in un modo particolare. L'arma era posta nel fodero, orizzontalmente dietro la nuca. Con la mano sinistra Ikkaku ne stringeva l'elsa, e con la dritta invece afferrava la punta della guaina.
E...
E' fondamentalmente sbagliato asserire che egli "camminava".
Più che altro...saltellava.
Non come un coniglietto felice, intendiamoci.
Bensì come uno svogliato ragazzo che va a fare qualcosa di divertente, ma che non ha alcuna fretta di fare.
Così, lo Shinigami dalla testa luccicante percorreva la foresta che lo separava dal luogo d'incontro: una caverna ai piedi del monte...Toryu. In effetti, si chiedeva se da quelle parti avessero tutti delle carenze nel campo della fantasia.
Mah...
Ad un certo punto, più o meno in prossimità della meta, qualcosa attirò la sua attenzione. Non era un semplice elemento sensoriale, come un movimento che cattura lo sguardo od un suono che raggiunge l'orecchio. No, era proprio una percezione che andava al di là dei sensi.
Un individuo misterioso, dotato di un Reiatsu molto simile al suo, si trovava lì nei pressi.
Subito Ikkaku accelerò la camminata, senza cambiare il suo stile d'andatura.
Si venne presto a trovare in una radura, al limitare della quale si apriva una nera voragine: la famosa caverna di cui gli aveva parlato il messaggero. Ma non fu la grotta ad attirare il suo sguardo.
Ad un lato dell'ingresso per l'oscurità, si trovava un giovane. Aveva con sè una strana spada, che lo Shinigami non riuscì a vedere chiaramente. Era lui che emanava quel Reiatsu così forte.
Interessante.
Avvicinandosi a costui, Ikkaku disse:

«Yooo!»

Lo salutò con voce strascicata, quasi stesse sbadigliando.

«Anche tu qui per lavoro?»

Quel tizio emanava, oltre al Reiatsu...qualcosa di strano. Un'aura di paura. No, non era proprio paura...era rispetto...timore reverenziale...poco accennata, certo, ma presente. Era interessante notare come la gente, da quelle parti, possedesse le più svariate potenzialità.
Si avvicinò al ragazzo quanto bastava da poterlo vedere in faccia.
5, 6 metri...che importanza aveva?
L'unica cosa di cui si stava rammaricando adesso Ikkaku era l'impossibilità di combattere contro quello là. Avrebbe volentieri sguainato la Zanpakutou contro uno così. Peccato.
Però Houzukimaru rimase sopito nel fodero, nella medesima posizione con cui l'aveva tenuto finora Ikkaku, che mormorò fra sè e sè, dando involontariamente voce ai suoi pensieri:

«...che sfortuna....»




SPOILER (click to view)
»Passive in Uso_ Reiatsu dell'Unidcesima Compagnia x Effetto Passivo ~ L'energia spirituale di Ikkaku, chiamata Reiatsu, è talmente forte che gli permette di incutere un non indifferente timore in tutte le persone più deboli di lui.

El Afortunado x Alla scuola per Shinigami, viene insegnata, come base, la percezione dei Reiatsu altrui. Questa fondamentale abilità permette a tutti gli studenti di imparare a "sentire" e riconoscere le varie auree spirituali che li circondano. Ikkaku, essendo un Ufficiale di alto grado della Seireitei, è ovviamente in possesso di questa particolare capacità. Ciò gli permette di percepire costantemente i Reiatsu di tutte le persone dotate di energia che incontra. Ne saprà dunque valutare la potenza, in base alla quantità di energia che ogni persona emana inconsciamente, riconoscendo dunque il "livello energetico" dell'avversario. Questa consapevolezza non lo porterà mai a sottovalutare qualcuno, ma semplicemente a essere consapevole di chi o cosa stia fronteggiando. Inoltre, sempre grazie a quest'abilità, i nemici non potranno mai "sfuggirgli". In sostanza, riuscendo a percepire la forza spirituale di un avversario, Ikkaku saprà trovarlo anche se questi si nasconde nel buio, oppure saprà distinguere una copia illusoria dall'originale. Tutto ciò però non funziona se l'avversario agisce sul proprio Reiatsu, modificandolo o alterandolo in base ad una propria abilità.
 
Top
†Azazel†
view post Posted on 13/7/2007, 21:09




¤ Chapter I ¤

« A Mission For The Light: Bah. »


Tranquillità.
Oh si, quella cullante e felice emozione in grado di metter l'animo in pace a qualsiasi essere umano.
Disteso sul letto della propria camera a fissare quel soffitto impolverato che chiamava tetto, immerso nel silenzio più profondo con la mente che vagava per i fatti suoi, Altair poteva definirla pace dei sensi, o tranquillità che dir si voglia.
Rammentava ancora quel buffo messaggero che gli si prostrò davanti, un pomeriggio di due giorni fa.
Piccolo e tarchiato, l'omuncolo gli comunicò che era stato scelto per partecipare ad una nuova missione. Dettagli e approfondimenti purtroppo non gli furono comunicati, l'unica indicazione era andare alle pendici del Monte Toryu.
Lì, forse, avrebbe capito meglio ciò che doveva fare.
Tiratosi su dal letto con evidente malavoglia, emise un sospiro profondo, dovuto forse alle notti passate senza dormire, ma purtroppo gli incubi del passato erano difficili da debellare completamente dalla mente.
Cercò di accantonare gli oscuri ricordi e si accinse ad uscire dalla stanza, unica meta: grotta ai pendici del Monte Toryu.
Si incamminò a passi lenti e pesanti verso il luogo dov'era atteso.
Dopo aver superato gli enormi cancelli del clan, il ladro dovette obbligatoriamente immergersi nella foresta, la quale circondava totalmente il monte, indi, volente o nolente doveva superarla.
Durante la camminata continuava a chiedersi in che cosa poteva consistere la missione a cui andava incontro, ma purtroppo gli interrogativi rimasero e lo accompagnarono per tutto il tragitto nella foresta, unici compagni di viaggio.
Andando avanti il percorso diventava sempre più arduo da percorrere, la vegetazione creava a volte barriere impenetrabili, tanto che l'assassino dovette varie volte cambiare il proprio itinerario e tagliare per altri sentieri, con l'unica speranza di poter arrivare a destinazione a tempo debito.
Improvvisamente la vegetazione sparì in un attimo, non s'aspettava nemmeno lui un cambio così drastico e veloce dell'ambiente circostante, da fitta foresta ad uno spiazzo arido, ma finalmente era uscito dalla foresta.
Dinanzi a codesto spiazzo, si stagliava imponente e oscura l'entrata della grotta, dove all'interno un buio impenetrabile regnava incontrastato.
Non era solo, nei pressi dell'entrata si stagliavano due figure, probabilmente altri due membri del clan arrivati prima di lui; si avvicinò loro.
Il primo che passò sotto il suo sguardo emanava una strana aura, la quale non metteva paura, bensì una sorta di timore reverenziale, individuo alquanto interessante.
Il secondo possedeva anch'egli un'aura palpabile e potente.
Ma entrambe non impensierivano o spaventavano l'assassino che, con non nonchalance, pronunziò parola ai due guerrieri.


"Scusate il ritardo"

Schietto e veloce, ma soprattutto educato, proprio come piaceva a lui.
Non gli rimase altro che attendere, fermo in piedi davanti ai due Toryu, con la testa china coperta dal cappuccio della tunica.
Silenzio.



SPOILER (click to view)
†Svelare il nascosto† ~ E' impossibile scorgere un adepto di Vecna, addestrato a celarsi agli sguardi e alle parole dei più. Forgiato nel silenzio, i suoi movimenti saranno sempre estremamente silenziosi, e i suoi odori celati anche ai nasi più fini. Ma anche quando un adepto di Vecna viene svelato, l'occhio fa sì che la sua esistenza resti ancora celata.
L'aura di un portatore dell'occhio di Vecna risulterà infatti soffusa, come quella di un non morto, e dispersa per tutto il campo di battaglia, incredibilmente, come se provenisse da diverse direzioni [Generalmente 3; una delle quali reali.] contemporaneamente.
Allo stesso modo, ogni volta che il possessore dell'occhio compirà un movimento troppo brusco o comunque darà segno della sua posizione, l'occhio ingannerà l'avversario, riproducendo simili sensazioni in un altro punto alle sue spalle, e in un altro ancora nelle sue immediate vicinanze, in un'illusione, così da fargli credere che il suo possessore si trovi in altre due posizioni. [Passiva. Tutte le distrazioni create dall'occhio fungono da Illusione.]


Edited by †Azazel† - 17/7/2007, 00:26
 
Top
Hati
view post Posted on 16/7/2007, 21:34




~ Ronin ]



C h a p t e r I
Our disease, everywhere I wander
I trail the song of your despair, everywhere
don't you breathe, don't you dare?



L'attesa stava diventando snervante, lunga. Troppo. Era entrato a far parte di quella casata, dei Toryu, da chissà quanto tempo, eppure il vicario del suo misterioso salvatore non si era ancora fatto rivedere. Gli aveva promesso di restituirgli ciò che l'ingrato destino gli aveva tolto, gli aveva promesso che avrebbe riavuto indietro il suo corpo originale. Anche perchè quello in cui si trovava ora era debole, schifosamente debole. Una limitazione incredibile per uno come lui. E se c'era una cosa che lo irritava davvero erano le attese troppo lunghe. Insieme ad un'altra enrome quantità di cose, ovviamente.
Passare il tempo, quello che stava facendo ora non era che passare il tempo, trovare un qualunque modo per ingannare quell' attendere, che temeva potesse essergli fatale. Un po' di rischio gli avrebbe certamente giovato, anche perchè tanto il corpo in cui si trovava non era nemmeno suo, ma di un poveraccio qualunque col quale la sua anima aveva ben pensato di unirsi prima della fine imminente.
L'attesa era snervate, lunga ed il vagabondare per le stanze della fortezza, senza meta, era diventato opprimente, dopo un primo attimo di interesse. Voleva tornare a combattere da solo, contro il Tempo, contro la Vita, ed eguagliare Dio, raggiungendo la Luna, sua sogno. Non amava il lavoro di gruppo e tanto meno avere dei "superiori". Far parte di quel clan pareva più difficile del previsto, per uno che, come lui, aveva vissuto fino a quel momento senza alcune restrizione, senza padrone.
Cosa avrebbe dovuto fare quelle sera? Neanche se lo ricordava. Aveva sentito qualcuno parlare di missioni, ed allora si era aggregato al gruppetto di sconosciuti, senza avere idea di cosa lo aspettasse realmente. Non aveva prestato molta attenzione a ciò che avrebbe dovuto fare, e nella sua mente risuonavano vaghe le istruzioni riguardo ad un incontro, ai piedi di un monte non lontano, in uno spiazzo. La cosa che lo attirava erano le persone aggregate. Voleva vedere quanto forti erano i suoi compagni, quanta distanza lo separava dall'ambizioni segreta di ogni vero alchimista: eguagliare Dio.
Ed eccolo lì, a camminare tra la boscaglia, quasi del tutto smarrito. Sul suo volto nè paura, nè preoccupazione. Se c'erano davvero dei combattenti decenti, non avrebbe fatto fatica a trovarli. Seguiva le poche informazioni che era riuscito a carpire, senza alcun rimorso per la sua poca attenzione, avanzando con passo sicuro, quasi rilassato. Nessuna traccia di tensione. Solo una lieve sensazione di divertimento, nel cercare il luogo prefissato, ed anche eccitazione e curiosità di vedere le persone con le quali avrebbe avuto a che fare.
Attraversò il bosco ai piedi del monte, ed in breve raggiunse il luogo prefissato. Uno spiazzo anonimo, senza personalità, vicino ad una grotta, scura e profonda, la cui bocca pareva risucchiare chi aveva di fronte. Impauriva, quasi. Affascinante... provare quel sentimento era cosa rara ed apprezzata dal giovane, che sembrava chiedere dimostrazioni costanti alla propria mente. La paura lo esaltava, lo stimolava, ed avventurarsi nell'oscurità opprimente di quella grotta sarebbe stata un'esperienza "divertente", sempre che fosse quello l'obiettivo.
Uno, due, tre. Tre persone erano lì presenti. Uno aveva lunghi capelli neri, ed un aspetto che pareva quasi aristocratico. L'altro indossava un cappuccio bianco ed aveva un'aria schiva, l'aria di chi ha dovuto affrontare molte difficoltà. E pareva un qualche tipo di assassino. Il terzo, nonostante la buffa pelata, sembrava il più temibile dei tre. A vederlo, ispirava quasi una sorta di rispettoso timore. Pareva un guerriero che aveva affrontato battaglie su battaglie, un uomo nato in guerra. Hati parve leggermente stranito, quando si sorprese a provare questa lieve "paura" verso di lui.
La cosa che lo intristì, però, fu che lui sembrava il più debole dei tre, e probabilmente lo era. Che si fosse aggregato ad un gruppo di combattenti fin troppo superiori? No, sentiva che la loro forza, il loro potere, era raggiungibile. Se solo non avesse avuto quel dannato corpo di estraneo... Non credo che riuscì a detestare il dannato meticcio che lo ospitava quanto quella sera. Il suo volto non mostrò nulla, nè la lieve tristezza, nè l'odio verso il suo ospite. Anche perchè rischiava solo di appesantire il gruppo con queste inutili sensazioni.
In breve tutto questo si spense, per lasciare spazio alle parole. Salutò tutto il gruppo, con una delle sue tipiche frasi d'apertura ( genere "Come Socializzare coi Nuovi Compagni ).

- Salve, sono Hati e preferirei chiamarvi per nome piuttosto che ricorrere a soprannomi idioti. -


Wow. Si sorprendeva di come fosse riuscito a rendersi probabilmente odiato a vita, con una sola frase, facendo addirittura una rima involontaria. Il tono falsamente cordiale, poi, era una delle cose che gli riuscivano meglio, ed adorava sfoggiarlo nelle situazioni più impensabili insieme all' appassionato sorriso di circostanza dipinto sul suo volto. Anche essere irritante è un'arte, proprio come l'alchimia che il giovane praticava.
Il timore che provava verso alcuni di loro non lo aveva fermata dal dire quella frase, visto che ormai il suo modo di parlare era praticamente istintivo, e non si accorse neanche di quanto avrebbe potuto irritare i presenti. Sperava solo che quella non fosse la sua ultima missione, desiderava solo portarla a termine, e recuperare il suo corpo originale. Almeno così avrebbe potuto dedicarsi completamente al suo sogno, visto che in quelle vesti sembrava che fosse così incapace da non avere la forza necessaria...



Legenda


SPOILER (click to view)
- Parlato Hati -
* Pensato Hati *
- Parlato Altra Anima -
* Pensato Altra Anima *


Status


SPOILER (click to view)
~Stato Fisico: Illeso
~Stato Mentale: Leggermente intimorito ed annoiato.
~Equip: -Nigetsu
- Bloody Knife

~Energia: 100%
~Tecniche/Abilità Utilizzate: - Kaiser: Un'abilità particolare, sviluppatasi involontariamente nel ragazzo, con l'andare del tempo (quindi passiva). Si può dire che tramite questa abilità Hati sia in grado di proiettare su una o più persone, la dimensione della propria forza di spirito, della propria sicurezza e convinzione . E' una cosa che si può fare con la semplice forza di volontà. La persona che subisce questo effetto si sentirà oppressa e impotente, come schiacciata da una forza sconosciuta. Se ci si trova distanti non si sentirà che un lieve affanno e difficoltà a concentrarsi ma, man mano che ci si avvicina, entrambe queste sensazioni aumenteranno, tanto che ci si sentirà appesantiti e stanchi, si farà fatica a respirare e a muoversi e la vista si appannerà pian piano, al punto tale che rischiare di prolungare un qualunque tipo di contatto potrebbe cambiare l'esito del combattimento. Un contatto prolungato invece potrebbe provocare uno stordimento abbastanza pesante, e una gran difficoltà nei movimenti, mentre cercare di intrappolarlo in un illusione è una cosa che nemmeno i più audaci oserebbero tentare. Cercare di non guardarlo, o di non vederlo, pur sapendo che è presente non cancellerà l'affanno e tutto ciò che ne consegue,anzi, finirà per aumentarlo. L'abilità non avrà alcun effetto sulle Energie superiori ma tutti coloro di un livello pari o inferiore ad Hati subiranno gli effetti sopraelencati. Non si capisce bene come il ragazzo possa fare tutto ciò, ma la sua ambizione è talmente grande, che non si può restare coscienti di fronte ad una forza di spirito tale da schiacciare quella di chiunque altro, quindi non può essere catalogata come illusione, ma come una sorta di influenza psichica che si ripercuote sul corpo. Praticamente ci si sentirà oppressi e frustrati, come impotenti, di fronte al potere del ragazzo e questo causerà quel senso di spossatezza. L'abilità è passiva ma si può anche decidere di non esercitare questo "potere", proprio come una persona molto veloce non si muove solo di corsa.


CITAZIONE
Buon divertimento a tutti, e scusate il ritardo. :arross:
abbiate cura del mio PG deboluccio, mi raccomando. 8D


 
Top
view post Posted on 16/7/2007, 21:49
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


Fu in quello stesso momento che Ray apparve dalle tenebre.
Sorridente, nerovestito, comparì come un fulmine a ciel sereno, scrutando tutti i presenti con evidente aria di superiorità, schiacciandoli col proprio potere.
Timori, paure... le loro auree erano troppo deboli per poterlo anche solo sfiorare, benché molte vi somigliassero. In particolare quelle dell'ultimo ragazzo che aveva parlato, ch'era praticamente identica alla sua.
Alle sue spalle, gli s'avvicinò placidamente.
Aveva una tavoletta di cioccolato masticata appena nella bocca, e gli si mise affianco, poggiandogli una mano sulla spalla e scrutandolo come un cane fa con qualcosa che non conosce.
Erano alti pressoché uguali. Non che la cosa fosse di grande rilevanza.
Il suo sguardo indicava tutto ciò che v'era da sapere. Incontrare qualcuno con poteri simili ai suoi lo infastidiva terribilmente.
Gli volse le spalle con disprezzo, e si pose al centro del gruppo.
Sorrise a ognuno di loro, venefico.

₪ Salve. Il mio nome è Ray e preferirò usare ridicoli soprannomi per chiamarvi, piuttosto che dover ricorrere ai vostri nomi. ₪


Detto questo si voltò un'ultima volta verso... Hati, e gli sorrise.
S'allontanò dal gruppo, riazzannando la sua barretta di cioccolato per andare a sedersi su una roccia.
Bah... che seccatura.

CITAZIONE
Sii la mia forza x Ray è in grado di incutere paura nelle persone a lui accanto. Il livello di paura sarà sempre presente, e non condizionato dalle caratteristiche psicologiche dell'altro, ma in quantità diverse, a seconda di quanto e come si entrerà in contatto con lui. Percepirne solo l'odore, infatti, provocherà semplicemente un leggero brivido lungo la schiena. Ascoltare le sue parole, o i suoi passi, accrescerà questa sensazione, alimentando i brividi e la paura. Entrare in un contatto visivo profondo e analitico, oppure troppo prolungato con Ray causerà un lieve senso di terrore. Percepirne la presenza ma non poterlo vedere aggiungerà a questo anche un lieve senso di ansia. Un contatto prolungato con il suo corpo provocherà vero e proprio terrore, e cercare di entrare nella sua testa per utilizzare un'illusione, o qualsiasi altra tecnica che necessiti di manipolare la sua mente, è un rischio che nemmeno i più coraggiosi potrebbero arrischiarsi a compiere, uscendone sani. Quest'ultimo effetto risulta praticamente inutile in quanto Ray, possessore della "mente lucida", resterebbe immune alle illusioni in ogni caso. Questi effetti sono comunque attuabili solo su utenti di energia pari o inferiore. La paura, in sostanza, equivale a quella di ritrovarsi da soli in una stanza completamente buia, senza sapere da cosa si è circondati.
La paura non è né magica, né illusoria. E' semplicemente una sensazione emanata dal personaggio più assimilabile al concetto che "Ray fa paura" per i suoi comportamenti e il mistero che aleggia intorno alla sua figura. Un'abilità quindi più utile a scopo narrativo che all'interno di un duello.
Sii il mio occhio x Le abilità intuitive di Ray, un po' per il suo dominio, un po' per il suo carattere, e un po' per la sua intelligenza innata sono state potenziate a tal punto da permettergli di percepire la presenza delle persone, ovunque esse si trovino. E' infatti in grado di seguirne il tragitto anche ad occhi chiusi, percependo chiaramente la loro forza muoversi di qui e di la. Questa tecnica ha effetto su tutte le creature dotate di coscienza e in grado di pensare, in quanto agisce direttamente sui poteri "magici" che una persona può avere. Una tecnica che risulta utilissima contro avversari che sanno rendersi invisibili o che sanno muoversi tanto veloci che gli occhi del ragazzo non bastano a seguirli.

CITAZIONE
Scusate il post orribile, ma ho troppi impegni per potermi permettere anche se momentaneamente libero, un post decente.


 
Top
.Auron
view post Posted on 23/7/2007, 22:14




¬ QM Point ~ Avviso

20 giorni e ancora ai post di presentazione. Male.
Concedo ancora un pò di tempo a Eva e Melk, diciamo circa 48 ore. Se entro diciamo le 23.59 del 25/07 non sarà ricevuta risposta conterò come escluso chi non avrà dato segni di vita. Riusciremo a farne sicuramente a meno.
Ringrazio inoltre coloro che hanno già postato, rassicurando loro di non preoccuparsi, è solo la presentazione e almeno si va avanti: di questo vi sono grato.

.Auron
 
Top
Eva Delunay
view post Posted on 25/7/2007, 15:20





Bianco sporco, forse panna.
Due chiari occhi curiosi fissavano il soffitto distratti solo dal fischio lontano di Ymir che fremeva per l'attesa.
Capelli. Capelli scuri srotolati su lenzuola bianche e mani perse in inutilità.
Un fischio lungo ed indispettito mosse le gambe di Eva. Prima uno e poi l'altro stivale toccarono il pavimento della stanza della cacciatrice.
Neri e sporchi di fango, gli stivali si avvicinarono alla finestra. che dava sul cielo all'imbunire.
Un'altro fischio prolungato: Ymir era stanco di attendere. La mano bianca di ragazza sfiorò il vetro ma ancora prima di toccarlo abbandonò le proprie intenzioni per seguire l'esile corpo diretto all'uscita della stanza a cui apparteneva.

...


"... preferirò usare ridicoli soprannomi per chiamarvi, piuttosto che dover ricorrere ai vostri nomi."

Parole accompagnate da quella ormai consueta sensazione di disagio, che si poteva anche chiamare paura . Almeno era preparata ormai...
Un gruppetto composto prevaletemente da umani se ne stava sul luogo dell'appuntamento, e a quanto pareva ognuno aveva già detto la sua.
La figura esile della cacciatrice dai capelli scuri e dalla pelle e occhi chiari era comparsa nello stesso luogo da cui erano provenuti gli altri.
Sorrise catturata da chissà quali pensieri e senza dir nulla si portò affianco a tutto il resto della scomposta marmaglia.
Come al solito tutti sembravano essersi trovati per il the delle cinque e chi con frasi e chi con atteggiamenti pretenziosi si dava in mostra agli altri.
Ovviamente si tirava fuori da questo, la sua arroganza non le permetteva di autocriticarsi, tantomeno di mettersi sullo stesso piano degli altri.
Purtroppo per lei sopportava sempre meno la compagnia altrui, ma era principalmente un suo problema.
Una rapida occhiata le permise di constatare che mancava l'unica persona che poteva definire amica: Fealos... Dov'era finito quell'elfo?
Non averlo lì la disturbava, provava un certo senso di affidabilità nei suoi confronti e la sua assenza non presagiva una facile impresa.
Passò in rassegna i volti dei presenti senza voler peccare di invadenza, non aveva voglia di dar spettacolo con la sua arroganza voleva solo aspettare la loro guida... Cercando nel frattempo di non farsi appioppare un soprannome per il quale avrebbe voluto uccidere.
Non conosceva nessuno, eccezion fatta per il capoclan, ma non le cambiava granchè la cosa.
La mancina scostò i capelli dalla fronte e pigramente andò appoggiarsi sull'elsa.


CITAZIONE
Scusa Runo sono imperdonabile :nahnah: E scusate il pg stronzo ù_ù

 
Top
Melkon
view post Posted on 25/7/2007, 18:53




Come al solito, in ritardo, eh Fal? Quante volte ormai è capitato che arrivassi puntuale ad un appuntamento?
Da giovane, neanche una ragazza è riuscita a farti cambiare questa pessima abitudine, e il novanta per cento delle volte, eri sempre, perennemente, in ritardo...

. Pendici del Monte Toryu, in ritardo

E in questo modo, non ha nemmeno sentito che cosa han detto gli altri. Semplicemente, ha attraversato a passo veloce la selva oscura, nella notte altrettanto scura, e quando è arrivato alla radura che gli era stata indicata, si è reso conto che, in effetti, già altre cinqu.. sei persone erano presenti. Le guarda una ad una, incapace di trattenere un certo brivido posando gli occhi su alcuni di loro. Accidenti, ma perché mai piace così tanto a tutti incutere timore? Non sa, perché piaccia così tanto essere evitati! Il loro capo poi, Ray... ha un sottile brivido di freddo nel pensare a lui e guardarlo, contemporaneamente, come se fosse più di quanto la mente può sopportare senza ripercussioni. Come può un capo incutere timore nei suoi sottoposti, ed aspettarsi che essi diano la vita per lui? Questa non è monarchia fondata sull'autorità, pensa con tristezza. Questa è dittatura, questa è fobiachia. Parola che conia sul momento, con tutta evidenza, per indicare un governo basato sulla paura.
Ma abbandona questi pensieri, per concentrarsi sul motivo che lo ha portato li. Ché poi, in fondo in fondo, si tratta solo di obbedire a degli ordini. Dovere: un ottimo motivo per fare le cose.
 
Top
PnG
view post Posted on 25/7/2007, 22:57




PnG ~ Gabriel


« Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.
Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perchè il mio nome è in lui.
Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari. »

Esodo 23,20


Una pecorella.
Due pecorelle.
Tre pecorelle.
Quattro. Cinque.
Sei. Sette.

Finalmente. Aveva molto aspettato, ma alla fine erano arrivati, quegli uomini che aveva contattato. I.. Toryu? Nel mondo umano avevano grande fama, e sapeva che erano esperti di missioni e combattimenti e duelli e nemici. In più sapeva che se vi era una ghiotta occasione di conquista, personale o di clan, loro ci si buttavano a capofitto. Era forse questa un'occasione di conquista?
Oh si.
Uno a uno li aveva visti arrivare, uscendo dall'oscurità della foresta col fine di immergersi in un'oscurità ancor peggiore, che avrebbe attanagliato i loro sensi, il loro animo. Sapeva tutto di loro, come un custode, come un amico.
Mandos il guerriero, per primo, un uomo potente e risoluto, "La spada nera". La sua forza poteva risultare molto utile. Madarame Ikkaku l'aveva seguito, e medesime erano le sue forze e abilità. Quei due costituivano un'accoppiata veramente potente, questo Egli lo sapeva bene. Altair per terzo, lui silenzioso, un fantasma, un assassino. Avrebbe saputo un'ombra sconfiggere altre ombre? Hati poi, uno degli elementi più deboli del gruppo, appariva una creatura interessante ai Suoi occhi, poichè aveva l'anonimato dalla sua, ma un grande potenziale; sapeva egli sfruttarlo a dovere? Il quinto era il pezzo forte, il Re mascherato. Lui, che adorava incutere timore negli altri, sarebbe riuscito a incutere timore là dove il timore fa da fondamenta ad un intero regno? Eva per sesta arrivò, donna caparbia e risoluta, non forte di fisico ma salda di principi. E infine un cacciatore, Falathar il verde, tranquillo, pacato, forse un avversario temibile? Unico assente all'appello, colui che li aveva lì condotti e con la sola aveva convinto il Clan ad addentrarsi in questa "operazione al buio", poichè in effetti nulla essi sapevano di ciò che avrebbero dovuto fare.

Luce. Il sole sorgeva, e l'Est si mostrò, esattamente in direzione della caverna. Da là proveniva la luce, da là proveniva l'ombra. Mentre l'astro illuminava lo spiazzo erboso e il gruppetto, spandendo luce sul verde suolo, un qualcosa la spezzo, una sagoma, un'ombra che sembrava essersi posta esattamente dal luogo in cui il fascio luminoso proveniva. Se si voleva osservare colui che aveva creato questo "gioco di luci e ombre", bisognava volgersi all'imboccatura della grotta oscura, alla sua cima; là si sarebbe vista la sagoma di quello che pareva un uomo, dai buondi capelli, il volto invisibile per l'intensità del sole, alto, di bell'aspetto o almeno apparentemente e.. due grandi ali. Sicuramente quelle erano visibili, sebbene ripiegate. Egli li guardava, uno a uno, e a ognuno sorrideva placido, come un'entità amorevole, come qualcuno che sa cosa vuol dire "voler bene" e lo sa dimostrare con un solo sguardo.
Un vero Angelo.
I terziari arti di volo di aprirono, maestosi, cosicchè Egli potesse anche solo levitare e andare a posarsi sul terreno sottostante, cosicchè ora i fantastici sette potessero vedere bene la paradisiaca creatura. Ogni tratto in lui rimandava alle antiche storie di angeli, che venivano raffigurati di spaventosa bellezza, biondi capelli candidi e occhi azzurri come il cielo che Dio domina. Gli stessi occhi ora i Toryu potevano vedere, occhi che scrutavano tutto e tutti come se fossero intrisi dal senno del poi. Ma, comico, ogni occhio, per quanto chiara sia l'iride, ha la sua pupilla; non vi è luce senza le tenebre, non c'è bene senza male, e questo è Verità.
L'Angelo schiuse le labbra, per prendere parola. Questo accadde però solo qualche secondo dopo, il tutto con molta calma e pacatezza. Sembrava non vi fosse alcuna fretta.

« Benvenuti, Fratelli. Io vi ho qua convocato, poichè mi è stata impartita una missione che viene dal Cielo, ma che va ben oltre la Terra. Gabriel è il mio nome, Forza di Dio, e vengo da voi col cuore in mano, poichè il destino di molte vite risiede in voi, in noi e nel nostro operato. »

Fece una pausa, soffermandosi ancora una volta con lo sguardo su ogni membro di quel bizzarro gruppo. Fatto ciò, si voltò, lo sguardo fisso sull'imboccatura dell'entrata di quel passaggio infernale. Il Nero regnava là, ma Gabriel non sembrava temerlo; lo guardava fisso, prima di prende la parola, solo questo, come un qualcosa che si conosce bene.

« Questa grotta.. è ingresso per un mondo ove regna la paura e il terrore. Il Malefico ne è il re, accompagnato dai suoi tre Cavalieri. Sono questi che sbarrano la strada verso Colui-che-porta-il-buio, li dovremo affrontare per arrivare a Lui, e spodestare il suo regno. E' importante ciò, e anche voi potreste essere in serio pericolo. Insidie e tranelli ci aspetteranno, e doppie strade. Ricordate sempre: il Signore ci ha lasciato Libero Arbitrio, e il Maligno questo lo sa bene. Vi indurrà a fare cose che vanno contro la giusta morale, finanche a far del male ai vostri compagni e a voi stessi. Non lasciatevi persuadere ma seguite il Cuore. »

Si voltò e sorrise, calmo. Annuì, come a voler imprimere verità nelle proprie parole ma al contempo rassicurare che nulla sarebbe andata storto.
Iniziò a camminare.

« E ora, seguitemi.
Pregate gli uni per gli altri, ne avremo bisogno. »


E Gabriel per primo venne avvolto dalle tenebre, che annullarono la sua presenza. Non sembrava di entrare in una semplice oscurità ma in un vero e proprio passaggio dimensionale. Da lì iniziava la loro avventura.
La loro Catabasi.

« Quando il mio Angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l'Amorreo, l'Hittita,
il Perizzita, il Cananeo, l'Euveo e il Gebuseo e io li distruggerò, tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi e non li servirai;
tu non ti comporterai secondo le loro opere, ma dovrai demolire e dovrai frantumare le loro stele. »

Esodo 23,23



CITAZIONE
Abilità Passive » Santa Verità x Tecnica potentissima, grazie all'alto tasso di ReC nell'angelo. Ad ogni istante, poichè essendo passiva la tecnica è sempre attiva, ogni parola di Gabriel sarà verità: in sintesi, l'angelo riesce a far credere a chiunque lo ascolti che ciò che sta dicendo sia una cosa reale e non solo, ma anche giusta e quindi degna di essere presa alla lettera. La tempra apparentemente mite e la voce gentile contribuiscono a questo fattore, facendo sì che chiunque lo ascolti, e abbia meno ReC o comunque non abbia difese da questo tipo di abilità, diventi quasi un suo servo: se egli dicesse di buttarsi da un ponte, chiunque penserebbe che questa è una gran bella cosa da fare.
Santa Aura x Un'abilità abbastanza utile: tramite questa, Gabriel riesce a percepire le aure spirituali di chi gli sta intorno. Questo comporta qualche fattore: 1) egli sa sempre dove qualcuno si trova, a prescindere dai vari nascondigli o mimesi e 2) riesce a percepire l'energia dell'avversario, grazie appunto all'aura (più una persona è forte maggiore sarà la sua aura).

SPOILER (click to view)

¬ L'Arcangelo Sibillino


Nome ﺉ Gabriel, Forza di Dio
Soprannome ﺉ Angelo Sibillino
E ﺉ ???
Sesso ﺉ Apparentemente maschile
Segni Particolari ﺉ Lo sguardo, sembra sempre nascondere qualcosa
Razza ﺉ Angelo
EnergiaRossa = Una tecnica di consumo immenso sottrarrà il 36% di energia all'utente, una tecnica di consumo alto sottrarrà il 18%, una tecnica di consumo medio il 9% una tecnica di consumo basso il 5%.
Classe ﺉ Paladino = Guerriero santificato, le tecniche che imparerà durante il corso della storia sono votate all'abbattimento dei demoni e dei poteri oscuri.

Descrizione Fisica ﺉ Gabriel ha l'aspetto di un giovane sulla ventina, dalla bellezza a dir poco smodata. Alto sul metro e 85, ha un fisico da far invidia anche al più bello dei mortali; una chioma di biondi capelli lisci e occhi azzurri penetranti completano il tutto, facendo di lui la tipica figura angelica perfetta nei tratti, a immagine e somiglianza di Dio. Possiede un'armatura candida e di identico colore le ali che può utilizzare regolarmente (o per meglio dire sempre); dietro alla testa, in una circonferenza che pare partire dalla base del collo per espandersi in alto, sta quella che è possibile definire un'aureola risplendente di luce propria, luce santa. Porta sempre con se la sua Lira con la quale spande per l'aere soavi melodie.
Descrizione Psicologica ﺉ E non a caso lo chiamano "L'angelo Sibillino", dei suoi comportamenti anche gli angeli compagni sanno poco e niente. E' sempre stato ritenuto uno strano, ma molti in lui riposero fiducia senza mai essere traditi. Sembra proprio la creatura perfetta, senza errore alcuno, ma quel sorriso ingannatore, quegli occhi penetranti. Gabriel nasconde qualcosa, ma sono solo supposizioni, per il momento è sempre stato un angelo. Una mente acuta, un ingegno formidabile, Gabriel ha ottimi riflessi e concentrazione, e nulla può sfuggire ai suoi occhi, quando egli è presente, e ci manca poco che così sia anche in sua assenza. Come tutte le persone con un tono di voce dolce e mite, l'angelo pare infondere quando parla nelle persona che lo ascoltano come una sorta di benessere interiore, una pace e una serenità che non sembrano voler finire mai.

DominioMente Lucida (Lv.3)

Effetto sulle statistiche ~ Al secondo livello dell'innata Gabriel guadagna "150" punti aggiuntivi a "ReC".
Effetto passivo ~ A questo livello Gabriel sarà in grado di compiere qualsiasi procedimento logico a tempo zero, rendendolo quindi un perfetto matematico. Inoltre, studiando i gesti del proprio avversario e i suoi movimenti, anche quelli più impercettibili, Gabriel è in grado di comprendere i suoi pensieri, o i suoi timori, e di utilizzarli come più desidera.
Effetto attivo ~ A questo livello Gabriel sarà in grado di capire all'istante di essere stato colpito da un'illusione. Se ciò è successo, potrà liberarsi di qualsiasi tipo di illusione, anche da quelle che non influiscono sulla sua concentrazione, spendendo un costo pari a Basso.
Le illusioni, inoltre, non avranno effetto sul portatore; se colpito da una di esse, con eguale consumo Basso, potrà perfino scagliarle contro il proprio avversario, come se lui stesso le stesse utilizzando, con il medesimo effetto, a meno che non siano necessarie particolari condizioni per la loro attuazione.

AngeloPaladinoBonus InizialeEnergia RossaMente LucidaAbilità  OggettiTotali
ReC175-+100+75+150+75575
AeV100-25-+75--150
PeRf125+25-+75-25-25175
PeRm175+25-+75--275
CaeM125--+75--200


Abilità

Santa Verità x Tecnica potentissima, grazie all'alto tasso di ReC nell'angelo. Ad ogni istante, poichè essendo passiva la tecnica è sempre attiva, ogni parola di Gabriel sarà verità: in sintesi, l'angelo riesce a far credere a chiunque lo ascolti che ciò che sta dicendo sia una cosa reale e non solo, ma anche giusta e quindi degna di essere presa alla lettera. La tempra apparentemente mite e la voce gentile contribuiscono a questo fattore, facendo sì che chiunque lo ascolti, e abbia meno ReC o comunque non abbia difese da questo tipo di abilità, diventi quasi un suo servo: se egli dicesse di buttarsi da un ponte, chiunque penserebbe che questa è una gran bella cosa da fare.
Santa Mente x Una tecnica di potenziamento: grazie ad essa l'angelo può raggiungere il seguente stadio di dominio, esattamente l'ultimo, che darà alla sua persona grandi poteri mentali, ciò di cui lui fa affidamento.
Santa Confusione x Tecnica non dissimile alla comune pergamena "Confusione", ma di potenza più alta. Consumando difatti Alta energia, Gabriel, imbracciata la Lira e suonata una nota, fa partira da essa come un onda che si propagherà in circonferenza attorno a lui. Ogni persona colpita dall'onda subirà una confusione mentale di tutto rispetto. C'è da dire che più l'onda si propaga, più perde di potenza; ecco perchè se ad esempio l'onda, appena partita, colpisse un malcapitato portandolo anche ad avere allucinazioni, lo stesso effetto non avrebbe un bersaglio lontano, che ne verrebbe solo stordito.
Santa Carica x Potere alquanto utile, in quanto Gabriel ha molti attacchi il cui dispendio d'energia è altissimo. Grazie a "Santa Carica", il costo di tutte le tecniche usate dall'angelo si riduce del 5%, facendo sì che l'energia non si esaurisca prima del dovuto.
Santa Aura x Un'abilità abbastanza utile: tramite questa, Gabriel riesce a percepire le aure spirituali di chi gli sta intorno. Questo comporta qualche fattore: 1) egli sa sempre dove qualcuno si trova, a prescindere dai vari nascondigli o mimesi e 2) riesce a percepire l'energia dell'avversario, grazie appunto all'aura (più una persona è forte maggiore sarà la sua aura).
Santa Simbiosi x ??? (Un potere sconosciuto, ne verranno svelati gli effetti al momento dell'utilizzo).

Pergamene

Santa Lama x Gabriel, aprendo un palmo, dopo almeno un secondo di ferma concentrazione, vi genera una spada della lunghezza di un metro e mezzo, composta di pura energia azzurrina. La spada sarà una potente arma offensiva e difensiva, in quanto avrà le caratteristiche di una vera e propria lama, ma potrà anche dividere tutto ciò che di elementale sarà diretto alla propria persona.
Potrà infatti tagliare fulmini, fiamme et simili, e tutto ciò che verrà diviso dalla tecnica svanirà nel nulla.
E' inoltre leggerissima, e non è possibile esserne disarmati.
Può essere mantenuta per quanto tempo lo si desidera.
Consumo di energie: Alto (Attivazione); Medio (Mantenimento)
Santa Punizione x Gabriel, dopo alcuni articolati movimenti delle mani, e qualche secondo di ferma concentrazione, genera un cerchio del diametro immenso nel cielo sopra lui e il suo avversario, dal quale partiranno sette raggi diretti contro il proprio nemico, composti di pura luce, e del diametro di un metro. I raggi provocheranno gravi ustioni, e potranno oltrepassare le armatura come se non esistessero, puntando direttamente alla carne del nemico. Un attacco potente che richiede però di una lunga concentrazione.
Contro i demoni le ustioni saranno gravissime, tanto che l'attacco risulterà quasi letale.
Consumo di energie: Immenso
Santa Prigione x Gabriel, dopo qualche secondo di ferma concentrazione, circoscrive l'area del duello in un cerchio invisibile dalle dimensioni variabili da un diametro minimo di cinque metri a massimo di dieci. L'unica nota portata dall'attivazione dell'incanto sarà una sottilissima linea luminosa che ne denoterà l'area circoscritta. Da questo momento sarà impossibile uscire dal cerchio, che avrà come formato delle pareti invisibili lungo la circonferenza, impossibili da superare e che, se toccate da un demone, porteranno anche notevoli danni d'ustione.
L'angelo potrà comunque uscire dal cerchio e rientravi come e quando lo desidera. Le pareti sono alte cinque metri, quindi possono essere comunque valicate volando o con un altissimo salto
Consumo di energie: Alto
Santa Perseveranza x Questa pergamena non conta come una vera e propria tecnica, quanto come un'abilità passiva. Aumenterà infatti i "ReC" di Gabriel di 75 punti, diminuendone però i "PeRf" di 25. Esternamente non vi saranno cambiamenti, e l'angelo apparirà come quello di sempre, anche se le sue capacità di concentrazione e i suoi riflessi saranno nettamente aumentati, a discapito di un leggero indebolimento fisico.
La tecnica sarà sempre attiva e non avrà un consumo.
Un ulteriore vantaggio è quello di permettergli di poter combattere anche una volta terminata l'energia. Un personaggio normale, infatti, trovatisi con poca energia o nulla, si sentirà spossato o comunque non in grado di combattere. Un paladino con questa tecnica, invece, potrà tranquillamente continuare ad avanzare, quasi senza sentire la fatica, pur senza più poter utilizzare tecniche che comportano un dispendio energetico

 
Top
.Auron
view post Posted on 25/7/2007, 23:22




¬ QM Point

E la vostra guida ha fatto la sua apparizione. Gabriel vi farà strada, e infatti è già entrato. Vostro primo compito è seguirlo.
La caverna ha un'entrata molto scura che ad un attento esame si rivelerà essere proprio un passaggio dimensionale; una semplice caverna non potrebbe ospitare un regno del male, no? Entrati, comunque, vi ritroverete in un ambiente che di "grottesco" ha veramente molto, e direi letteralmente: pareti in roccia e sabbia e terra battuta come pavimento, sulle pareti vi sono scolpite, a tratti, statue raffiguranti demòni e altre entità infernali. Sebbene da fuori sembrasse un antro buio, qui ci sarà molta luce, proveniente dai molti fuochi situati in piccole costruzioni di pietra alte un metro circa, conficcate al suolo e adibite a torce.
Nello spiazzo in cui vi trovate l'unica via d'accesso è un grandissimo portone, contornato di teschi e ossa, gotico e inquietante, a forma di arco la cui volta è costituita esattamente da un teschio di demone che, al solo avvicinarvi, vi parlerà, dandovi indicazioni e rispondendo alle vostre domande, ma soprattutto dandovi indizi per andare avanti.
Avvicinandovi, egli vi parlerà, recitando pressapoco queste parole:


"Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'eterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente.
Dinanzi a me non furon cose create
se non eterne, e io eterno duro.
Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate.

A Sinistra, la Via del Limbo,
A Destra, la Via della Lussuria"



Ricordate le parole di Gabriel? "Insidie e tranelli ci aspetteranno, e doppie strade. Ricordate sempre: il Signore ci ha lasciato Libero Arbitrio, e il Maligno questo lo sa bene. Vi indurrà a fare cose che vanno contro la giusta morale, finanche a far del male ai vostri compagni e a voi stessi. Non lasciatevi persuadere ma seguite il Cuore."
E' esattamente così che vi farete strada verso il vostro obbiettivo, la conquista della dimensione oscura, seguendo il vostro cuore. Sarete voi stessi a scegliere la vostra strada, che potrebbe essere giusta o sbagliata, lo scoprirete da voi.
Davanti a voi si aprono ora due strade, a destra e a sinistra. Scegliete voi quale percorrere, in totale libertà. In un caso o nell'altro, percorsa una strada, vi ritroverete. Ma ricordate, il vostro obbiettivo è scovare i tre "Cavalieri" e batterli. Se percorrendo una strada li troverete, dovrete necessariamente scontrarvi con loro; se percorrendo una strada non li troverete, andando avanti tornerete alla zona iniziale, a meno che non capitiate in qualche "posto particolare", e allora si vedrà ;)
E ora via, basterà scegliere una strada e percorla, scoprirete cosa vi riserba il destino. Nello specifico, nel prossimo post vi basterà soltanto imboccare una delle due vie, nulla di più, nulla di meno. Sarò io stesso a dirvi cosa troverete e cosa accadrà dopo, per la prossima mossa.

.Auron

P.S. Vorrei non vi metteste troppi problemi per la scrittura. Un post non è eccezionale? Poco male. L'importante sarà andare avanti. Mi piacerebbe comunque che sia dato spazio all'introspezione dei pg più che alle azioni, magari alla sua spiritualità, ai suoi pensieri, e se possibile che si scorresse un poco ^ò^.
Per dubbi, problemi, chiarimenti, MP e/o MSN.
Enjoy!


Edited by .Auron - 26/7/2007, 03:44
 
Top
Melkon
view post Posted on 26/7/2007, 10:31




E così appare l'Angelo del Signore, e così ha inizio la catàbasi.

Quale via? .

Come non fidarsi di Gabriel? Due elementi, costringono Falathar a fidarsi ciecamente delle parole che l'angelo proferisce: le sue parole stesse, e la sua inclinazione. Perché le sue parole suonano convincenti, ciascuna singola parola. E perché Falathar è timorato del Dio creatore dell'angelo, e dunque lo accetta.
Ma non così facilmente.
C'è sempre il timore che l'inviato sia un impostore, e non un vero messaggero. Perché c'è sempre la libertà di mezzo, c'è sempre la propria libertà. La propria possibilità di aderire o meno. E il dubbio nasce, perché non si sente libero, ma costretto. E dubita. Dubita.

A Sinistra, la Via del Limbo, A Destra, la Via della Lussuria. Ecco la prima libera scelta. Si, lo è realmente. E allora sfruttiamo tutte le infinite (leggi: due) possibilità che si aprono davanti ai piedi. Destra, o sinistra. Lussuria, o Limbo. Egli conosce che cos'è la lussuria. Egli conosce che cos'è il limbo. Una via è da percorrere? La decisione è presa rapidamente, rammentando le parole dell'Angelo stesso. La lussuria sarà evitata. Falathar passerà per il limbo, per i virtuosi che non Lo hanno conosciuto.

- Io andrò a sinistra.
 
Top
view post Posted on 26/7/2007, 12:44
Avatar

--------------------
··········

Group:
Administrator
Posts:
34,432

Status:


Un angelo. Un... angelo.
Lentamente lo sguardo di Ray scivolò sulla pelle di Gabriel, ignorando le parole che, una dopo l'altra, gli venivano rivolte con tono solenne, intrise d'un'aura di costrizione e rispetto che però sul re mascherato non aveva il benché minimo effetto.
I lineamenti aggraziati... i capelli biondi... pareva che i testi sacri non errassero poi più di tanto nella descrizione degli avatar di Dio... e dire che lui gli Energoformi se li era sempre aspettati differenti da quelli che gli erano stati proposti fin da bambino.
Gabriel parlò del signore... delle vie da seguire, e del proprio cuore. Il malefico... tre cavalieri... libero arbitrio...
Puttanate. Una gigantesca sfilza di puttanate, che si susseguivano angosciosamente l'una dopo l'altra.
Ma quale Dio... Ma quale maligno... la realtà dei fatti era solo lui, Ray, e nessun'altro. Lui esistiva in quel frangente, e sarebbe continuato ad esistere. Alla facciaq di Dio e dei suoi inviati fittizzi, che a quanto pareva non riuscivano nemmeno ad esercitare un controllo anche solo parziale, su di lui.
Avrebbe scommesso qualche Gold sulla sua vittoria, in un eventuale scontro con Gabriel. Non gli pareva tanto più forte di quanto era lui in quel momento. Forse addirittura più debole di Bankotsu, la sua ultima vittima.
Ma in fondo... perché preoccuparsi?
Gli atti delle persone s'erano sempre susseguiti innanzi ai suoi occhi in scritti, parole, realtà... ma alla fine le uniche verità erano sempre state quelle sostenute da lui e da se stesso, e nessun altro. Anche quella volta sarebbe stato così.
Annoiato, volse gli occhi al cielo mentre Gabriel terminava il discorso.
Non ne poteva più di stare a sentire tutte quelle stronzate. Perché di stronzate si parlava.
Ben presto comunque la nenia terminò, e il gruppo iniziò a muoversi lento verso l'entrata della caverna.
Anche Ray li seguì, sfiorandone la parete con la punta delle dita. Fredda. Erosa. Meravigliosa.
Continuò a seguire il tracciato fino a che le sue dita non trovarono un'apertura, un graffito scolpito nella parete, e allora abbandonò il percorso da loro svolto, portandosik all'entrata dell'atrio che s'era aperto nella grotta.
Innanzi a lui teschi... statue di demoni... una dopo l'altra si susseguivano figure demoniache, dall'aspetto inquietante.
E poi quell'arco.

"Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'eterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente.
Dinanzi a me non furon cose create
se non eterne, e io eterno duro.
Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate.

A Sinistra, la Via del Limbo,
A Destra, la Via della Lussuria"


₪ E... "Giustizia mosse il mio alto fattore"? Non doveva dire anche qualcosa di simile? ₪


Arrogante, rise fra se e se. La porta gli imponeva di scegliere fra una pena e un piacere, non v'era poi molto da starvi a pensare.
Senza dire una parola a Gabriel o ai suoi subordinati, rivolse un sorriso venefico al gruppo, come dfi suo consueto, e partì alla volta della direzione scelta. La destra.

CITAZIONE
Sii la mia forza x Ray è in grado di incutere paura nelle persone a lui accanto. Il livello di paura sarà sempre presente, e non condizionato dalle caratteristiche psicologiche dell'altro, ma in quantità diverse, a seconda di quanto e come si entrerà in contatto con lui. Percepirne solo l'odore, infatti, provocherà semplicemente un leggero brivido lungo la schiena. Ascoltare le sue parole, o i suoi passi, accrescerà questa sensazione, alimentando i brividi e la paura. Entrare in un contatto visivo profondo e analitico, oppure troppo prolungato con Ray causerà un lieve senso di terrore. Percepirne la presenza ma non poterlo vedere aggiungerà a questo anche un lieve senso di ansia. Un contatto prolungato con il suo corpo provocherà vero e proprio terrore, e cercare di entrare nella sua testa per utilizzare un'illusione, o qualsiasi altra tecnica che necessiti di manipolare la sua mente, è un rischio che nemmeno i più coraggiosi potrebbero arrischiarsi a compiere, uscendone sani. Quest'ultimo effetto risulta praticamente inutile in quanto Ray, possessore della "mente lucida", resterebbe immune alle illusioni in ogni caso. Questi effetti sono comunque attuabili solo su utenti di energia pari o inferiore. La paura, in sostanza, equivale a quella di ritrovarsi da soli in una stanza completamente buia, senza sapere da cosa si è circondati.
La paura non è né magica, né illusoria. E' semplicemente una sensazione emanata dal personaggio più assimilabile al concetto che "Ray fa paura" per i suoi comportamenti e il mistero che aleggia intorno alla sua figura. Un'abilità quindi più utile a scopo narrativo che all'interno di un duello.
Sii il mio occhio x Le abilità intuitive di Ray, un po' per il suo dominio, un po' per il suo carattere, e un po' per la sua intelligenza innata sono state potenziate a tal punto da permettergli di percepire la presenza delle persone, ovunque esse si trovino. E' infatti in grado di seguirne il tragitto anche ad occhi chiusi, percependo chiaramente la loro forza muoversi di qui e di la. Questa tecnica ha effetto su tutte le creature dotate di coscienza e in grado di pensare, in quanto agisce direttamente sui poteri "magici" che una persona può avere. Una tecnica che risulta utilissima contro avversari che sanno rendersi invisibili o che sanno muoversi tanto veloci che gli occhi del ragazzo non bastano a seguirli.
Sii la mia maschera x Ray è una persona estremamente egoistica ed egocentrica. Questo suo modo di fare, a volte tipico da "sovrano del mondo", a volte scherzoso, ma sempre superiore a quello dell'avversario, la portato a rendersi ininfluenzabile sotto qualsiasi campo. Il ragazzo non sarà affetto infatti da attacchi che potrebbero influenzare ogni sua azione, sia fisica che psicologica. Ammaliamenti, timori, blocchi magici, nulla di tutto ciò funzionerà sul ragazzo che sarà talmente sicuro di se stesso da non poter essere influenzato, appunto, da niente e nessuno. Generalizzando, quest'abilità impedisce a Ray di essere influenzato da fattori esterni in ogni sua azione, sia fisica che psichica.

 
Top
Gambler
view post Posted on 26/7/2007, 13:29




Act II: Choose your path, ser.



Pian piano varie figure raggiunsero la postazione del guerriero.
Per primo giunse un pelatino, con una forza pari alla sua, da quel che potè cogliere, che lo salutò in maniera molto informale e anche troppo confidenziale.
Succesivamente si presentò una figura incappucciata, che si accostò a loro due scusandosi per il ritardo, seguita da un mezz'elfo, il quale possedeva una strana forza, troppo debole per intimorire la Nera Spada.
Ed ecco giungere il Capo Clan, altezzoso come sempre, superbo e velato da quella mistica aura di paura.
infine arrivarono due nuovi personaggi: una Ragazza di bell'aspetto e un Uomo con barba e capelli castani.
Erano finalmente tutti riuniti? pareva mancasse solo la guida.
La quale non tardò a manifestarsi.
Mai in vita sua avrebbe pensato di ritrovarsi in una situazione così: Dinnanzi ai loro occhi si manifestò un Angelo, come quelli delle fiabe, biondo, occhi azzurri, alto e dal fisico perfetto, benché non possente come quello di Mandos.
L'energoforma si rivolse a loro con parole profonde e cariche di fede, le quali, benché il Guerriero non credesse assolutamente in dio e nelle sue manifestazioni, contribuirono a suscitare nel nero, una sorta di confusione mentale sul vero e falso.
Gabriel, questo il nome dell'angelo, parò loro di Missione, del Malefico, del mondo degli inferi, e dei Cavalieri che proteggevano il Sire Oscuro..
Tutto ciò invece che intimorire Mandos, lo rese leggermente euforico..
«Chissà come starei bene come 4 cavaliere... o come Tetro Re stesso...prestò giungerò a voi, Infrnal Brothers»
Come ebbe finito di parlare, fece segno loro di seguirlo, entrando nel cupo pertugio.
Questo si rivelò tutt'altro che una buia caverna: essa ,una volta che furono entrati, si presentò come una grotta ben lavorata, con pareti rocciose e il pavimento terroso, e sulle pareti dell'anfratto, erano situate statue e fiaccole, presagi di mera morte e sventura.
Continuando lungo il corridoio, giunsero a una biforcazione, nella quale era presente uno strano e inquietante teschio di demone, il quale non appena si avvicinarono, proferì queste parole:

"Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'eterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente.
Dinanzi a me non furon cose create
se non eterne, e io eterno duro.
Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate.

A Sinistra, la Via del Limbo,
A Destra, la Via della Lussuria"


Limbo o Lussuria? Tra i dannati o tra gli sfigati?
Facendo un rapido calcolo, Mormegil pensò bene che se Dannati e Demoni doveva cercare, giusto fosse andare nel mondo dei lascivi, e trovarvi pure piacere...
Gettando un occhiata al resto del gruppo, seguì il suo Capo Clan, che già si stava inoltrando nella via delle delizie e del piacere..





CITAZIONE
Addestramento della Legione: Forza del Legionario Per poter diventare un grande comandante della "Legione dei Guardiani" Mandos è stato sin da piccolo sottopostto a spossanti allenamenti che hanno fortificato moltissimo la sua forza e la sua resistenza, rendendolo anche molto determinato e sicuro di se.
Effetto passivo ~ Mandos ha raggiunto un'esperienza tale da incutere timore in tutte le persone di livello inferiore e anche a coloro che rivaleggiano con la sua stessa energia

 
Top
Ikkaku Madarame
view post Posted on 26/7/2007, 13:42




»Track#1_
¤ iNtO tHe DaRkNeSS ¤

Woha!
Quanta gente!
Ikkaku li vide arrivare uno ad uno, anzi, meglio, li sentì arrivare....con la sua percezione del Reiatsu fu relativamente semplice avvertire la presenza di ciascuno di loro. E fu molto interessante, per lui, analizzarli uno per uno. Il motivo?
Ma è ovvio...cercava quello più potente, per poter trovare un avversario decente da affrontare in futuro. Non gliene fregava granchè di chi fossero o cosa facessero, nè tantomeno perchè lo facessero. Era interessato solo agli individui forti.
Però, per esperienza, si assicurò di estrapolare quante più informazioni possibili su quelli che sarebbero stati i suoi compagni per una discreta quantità di tempo.
Così, dopo aver ovviamente notato le facoltà tremendamente simili alle proprie, possedute dal guerriero appoggiato alla parete rocciosa, si preoccupò dei successivi individui che sopraggiunsero. Senza mutare la propria posizione, li osservò con aria interessata.
Uno ad uno.
Il primo a sopraggiungere fu un individuo enigmatico, bislacco. Fu forse l'unico che confuse Ikkaku, poichè egli ne sentì il Reiatsu...tre volte. O meglio, avvertì tre presenze identiche, tutte al suo livello di potenza, arrivare da altrettante direzioni differenti, una sola delle quali si rivelò esatta, a giudicare dal punto in cui si palesò il possessore di quell'aura. Era un tizio alto, non troppo robusto, ma che aveva l'aria di sapere il fatto suo. Indossava abiti da assassino, che ricordarono al giovane Shinigami lo stile delle Squadre Speciali della Seireitei.
Educatamente, con voce bassa e allo stesso tempo molto rapidamente, egli salutò i due già presenti.

CITAZIONE

"Scusate il ritardo"


Tacque, restando in piedi come Ikkaku e il capellone. Il pelato lo degnò di un ultimo sguardo, prima di rivolgersi nuovamente all'altro Guerriero. Ma fu interrotto prima ancora di aprir bocca, poichè una nuova aura, più debole delle presenti, si palesò.
Un ragazzo, semplice, senza alcuna apparente caratteristica particolare. Sembrava anzi quasi assoggettato dalle forze presenti in loco.

CITAZIONE

- Salve, sono Hati e preferirei chiamarvi per nome piuttosto che ricorrere a soprannomi idioti. -


Hati...
Ikkaku memorizzò volto e nome.
Un compagno debole, che andava protetto. Si ricordò i principi dell'XI Gotei. Combattere sì, ma lasciare indietro i compagni più deboli...mai.
All'improvviso, però, un Reiatsu fuori dal comune, più potente degli altri, oppresse l'aria, facendo sgranare gli occhi allo Shinigami, che impugnò prontamente Hozoukimaru frontalmente, con la mancina sull'elsa dell'arma e la dritta stretta attorno alla metà del fodero.
Non aveva ancora incontrato Ray, prima d'ora.
Nè gli aveva ancora fatto le fatidiche domande su Zaraki.
Ma, in quel momento, l'unica sensazione che lo attanagliava era la paura. Un sentimento che di rado Ikkaku aveva testato sulla propria pelle, mai come allora presente in lui. Sembrava che quel tizio, non troppo alto, non molto forte fisicamente, possedesse strani poteri.
Meglio stare attenti, ad un Capo così.
Sembrava quasi...Mayuri Kurotsuchi.
Infido, bastardo, viscido.
E anche notevolmente stronzo.

CITAZIONE

₪ Salve. Il mio nome è Ray e preferirò usare ridicoli soprannomi per chiamarvi, piuttosto che dover ricorrere ai vostri nomi. ₪


Andò ad affiancarsi ad Hati, posandogli una mano sulla spalla.
Inquietante.
Un nuovo arrivo distrasse il giovane Shinigami calvo dall'aura di terrore che accompagnava Ray.
Era una donna, stavolta, l'unica del gruppo. Affascinante quanto taciturna, sembrava avere un potere simile al suo. Beh, poco male, non avrebbe dovuto difendere anche lei.
L'ultimo a raggiungere il gruppo fu un ragazzo, anch'egli del medesimo livello di Reiatsu di Ikkaku, che con aria trafelata si unì a loro. Un personaggio, questi, non recante alcuna palese caratteristica, anche se probabilmente era un ottimo elemento pure lui.
Certo, a giudicare da quel gruppo male assortito, nessun avversario era giunto, nessuno che valesse la pena affrontare.
Ikkaku era...deluso.
Sbuffò, e fece per voltarsi verso la caverna oscura.
Sperò che almeno là dentro si nascondessero dei nemici validi. Altrimenti sai che palle..
D'improvviso, un altro Reiatsu.
Era diverso dagli altri, forte, potente, puro.
Fece rabbrividire Ikkaku, che rapidamente si voltò nella direzione da cui esso proveniva. Un angelo, con tanto di ali e alone di luce apparve sulla cima dell'ingresso della grotta.
Con voce soave e calma, disse loro:

CITAZIONE

« Benvenuti, Fratelli. Io vi ho qua convocato, poichè mi è stata impartita una missione che viene dal Cielo, ma che va ben oltre la Terra. Gabriel è il mio nome, Forza di Dio, e vengo da voi col cuore in mano, poichè il destino di molte vite risiede in voi, in noi e nel nostro operato. »


Odiava i fanfaroni, e quel potente Angelo sembrava possederne tutte le caratteristiche.
Sperò che tagliasse corto.
Dopo il primo momento di sorpresa dovuto a cotanta forza spirituale, infatti, Ikkaku aveva preso a guardare torvo quell'essere che si diceva messaggero di un Dio che, per quel che ne sapeva lo Shinigami...era fasullo. Ridicolo pensare che anche lui era stato un Dio, nella sua dimensione, e che ora era soltanto un misero Guerriero.

CITAZIONE

« Questa grotta.. è ingresso per un mondo ove regna la paura e il terrore. Il Malefico ne è il re, accompagnato dai suoi tre Cavalieri. Sono questi che sbarrano la strada verso Colui-che-porta-il-buio, li dovremo affrontare per arrivare a Lui, e spodestare il suo regno. E' importante ciò, e anche voi potreste essere in serio pericolo. Insidie e tranelli ci aspetteranno, e doppie strade. Ricordate sempre: il Signore ci ha lasciato Libero Arbitrio, e il Maligno questo lo sa bene. Vi indurrà a fare cose che vanno contro la giusta morale, finanche a far del male ai vostri compagni e a voi stessi. Non lasciatevi persuadere ma seguite il Cuore. »


Ma quanto minchia parlava quello lì?
Sorrise e prese a camminare.

CITAZIONE

« E ora, seguitemi.
Pregate gli uni per gli altri, ne avremo bisogno. »


Ikkaku strinse con forza l'elsa di Hozoukimaru.
Pregare?
Non era necessario, se la sua Zanpakutou era al suo fianco.
Così, entrò nella caverna.
Era strana, c'erano numerose statue macabre alle pareti rocciose e scure. L'aria al suo interno era...opprimente.
Nonostante l'aspetto esterno facesse presagire il contrario, all'interno della grotta v'era una grande luce, alimentata da focolai e fiaccole che, posti su bizzarre costruzioni di pietra, crepitavano allegramente.
Dinnanzi al gruppo, a poca distanza da loro, un portone.
Ossa e teschi ne delineavano i contorni, inquietanti e orribili. All'apice del varco, la testa di un demone. Che...parlò.

CITAZIONE

"Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'eterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente.
Dinanzi a me non furon cose create
se non eterne, e io eterno duro.
Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate.

A Sinistra, la Via del Limbo,
A Destra, la Via della Lussuria"


Due erano infatti le strade che ora si aprivano dinnanzi al Toryu.
Stava ancora pensando a quale via intraprendere, quando l'ultimo ad essere arrivato al punto di raccolta, disse:

CITAZIONE
- Io andrò a sinistra.

Manco il tempo di parlare, che ecco il Grande Capo dire:

CITAZIONE


₪ E... "Giustizia mosse il mio alto fattore"? Non doveva dire anche qualcosa di simile? ₪


Decisamente, quel tizio gli stava sulle palle.
Meglio affrontarlo in privato, e estrapolare le informazioni che gli servivano con la forza.
Adesso era tempo di tenerselo lontano.

«.aah..che sfortuna....»

La voce di Ikkaku si levò ben alta, nella caverna.
Attirò l'attenzione di tutti, probabilmente.
Reggendo l'elsa della Zanpakuto con la sinistra, andò a posarne il corpo infoderato sulla spalla del medesimo lato.
Senza aggiungere altro, senza guardare i suoi compagni, prese a camminare disinvolto...
Verso sinistra.



SPOILER (click to view)
»Passive in Uso_ Reiatsu dell'Unidcesima Compagnia x Effetto Passivo ~ L'energia spirituale di Ikkaku, chiamata Reiatsu, è talmente forte che gli permette di incutere un non indifferente timore in tutte le persone più deboli di lui.

El Afortunado x Alla scuola per Shinigami, viene insegnata, come base, la percezione dei Reiatsu altrui. Questa fondamentale abilità permette a tutti gli studenti di imparare a "sentire" e riconoscere le varie auree spirituali che li circondano. Ikkaku, essendo un Ufficiale di alto grado della Seireitei, è ovviamente in possesso di questa particolare capacità. Ciò gli permette di percepire costantemente i Reiatsu di tutte le persone dotate di energia che incontra. Ne saprà dunque valutare la potenza, in base alla quantità di energia che ogni persona emana inconsciamente, riconoscendo dunque il "livello energetico" dell'avversario. Questa consapevolezza non lo porterà mai a sottovalutare qualcuno, ma semplicemente a essere consapevole di chi o cosa stia fronteggiando. Inoltre, sempre grazie a quest'abilità, i nemici non potranno mai "sfuggirgli". In sostanza, riuscendo a percepire la forza spirituale di un avversario, Ikkaku saprà trovarlo anche se questi si nasconde nel buio, oppure saprà distinguere una copia illusoria dall'originale. Tutto ciò però non funziona se l'avversario agisce sul proprio Reiatsu, modificandolo o alterandolo in base ad una propria abilità.
 
Top
25 replies since 2/7/2007, 23:21   976 views
  Share