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Paracco on the Road, Recensioni, consigli e spam generico sul mondo videoludico

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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 30/11/2014, 23:55




Così come il mio collega Yuu (ciao Taras :v:), anche io vorrei contribuire a portare una ventata di conoscenza (complice la mia libreria Steam) sul mondo dei videogiochi in generale, scrivendo in questo topic piccole recensioni dei giochi che ho finito, indiscrezioni sul mondo videoludico o spam di progetti interessanti che meritano e che potrebbero ingolosire qualche Asgradelliano. Oltre a questa premessa ne faccio un'altra: io possiedo soltanto un pc e un 3DS, quindi mi limiterò a postare recensioni di queste due piattaforme da gioco. Per il resto delle notizie invece spazierò per intero su tutte le console, a seconda di quello che vedo di interessante. Per agevolare la comprensione, ecco una breve lista delle parti che andrò a scrivere nelle recensioni che posterò:
    Trama in breve: trama veloce del gioco recensito, possibilmente senza spoiler sulla trama (in caso contrario lo specificherò con uno spoiler e un chiaro messaggio all'inizio del post).
    Commento: Ciò che penso del gioco, in breve o in pappardelle. :v:
    Mi piace per...: ciò che merita nel gioco.
    Non mi piace per...: ciò che invece non mi ha convinto.


È bene specificare che tutte le recensioni e i post scritti in questo thread sono valutazioni personali e da non considerare come dogmi assoluti. Non mi prendo la responsabilità per acquisti rivelatasi poi deludenti (i gusti sono gusti) o per rage generico. Se volete contattarmi privatamente sono disponibile agli mp, altrimenti utilizzate pure il topic "Commenti alle Recensioni".
Spero vi piaccia l'iniziativa, bye!


Edited by PARACCO TRAVESTITO ALOGENO - 13/12/2014, 16:14
 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 1/12/2014, 00:50




Super Cane Magic ZERO



    Bene, apro questo spazio con una notizia su un progetto di crowdfunding tutto italiano, nato dall'unione di uno dei fumettisti nostrani più famosi del momento (Sio) e dal team Studio Evil. Il risultato è un gioco Zelda-like con la tipica ambientazione scanzonata e senza senso del disegnatore che in molti abbiamo imparato ad amare. Contribuendo con 10€ o più, otterremo una copia del gioco quando verrà immesso nel mercato (2015, come dichiarato dagli sviluppatori), ad un prezzo più basso di quello a cui verrà venduto il loro prodotto all'uscita. Seguo questo progetto da un po' e ho visto che l'impegno è presente da parte di tutti, quindi mi aspetto un gioco - se non ottimo - ben strutturato e con tutti i personaggi tipici di Sio (come Nonno Laser e Flescio). Di sicuro per i fan del fumettista è un'occasione ghiotta da non lasciarsi sfuggire. Mancano solo 24 ore alla fine della campagna di raccolta soldi, ma se volete contribuire la procedura è rapida e sicura.

Speranze

I personaggi e lo stile grafico di Sio
La storia stupida e incoerente
L'affermazione di un team italiano di videogiochi
Paure

Non c'è ancora nulla di giocabile (salvo una demo al Lucca Comics sulla modalità Arena)
La storia stupida e incoerente
Il team troppo giovane potrebbe non essere in grado di portare su schermo la vera essenza di Sio












Qui di seguito aggiungo dei link utili:
Trailer
Sito dove finanziare il gioco
Link Steam Greenlight per renderne possibile l'uscita su Steam



Il gioco sarà disponibile per Pc, Mac, Android, IOS e WiiU.



Edited by PARACCO TRAVESTITO ALOGENO - 1/12/2014, 01:11
 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 1/12/2014, 16:02




The Binding of Isaac: Rebirth



    Rework del popolare The Binding of Isaac (trovate la mia recensione qui), questo Rebirth riprende i pilastri di quello che era stato consacrato quasi all'unanimità come uno dei migliori roguelike sulla piazza, cercando di trovare un'evoluzione. La storia rimane la stessa: la madre del piccolo Isaac, una fanatica religiosa, viene convinta da Dio ad uccidere il proprio figlio perchè corrotto dal male. Il piccolo scopre di essere in pericolo e fugge nei sotterranei della casa, scoprendo che essi sono popolati dalle creature più orride che la sua immaginazione possa concepire. Armato solo delle sue lacrime, dovrà quindi esplorare i vari livelli, fino ad affrontare temibili boss e sopravvivere forse alla sua stessa madre.

    Avendo giocato per quasi 200 ore al primo, sono partito abbastanza prevenuto su questo titolo, sviscerandolo fin da subito con l'esperienza che avevo acquisito con il suo predecessore. Ciò che mi ha stupito a primo impatto è stata la grafica: McMillen ha trasformato la prima versione della sua opera da un instabile Flash, minato da vari difetti e limiti del motore stesso, ad un gioco degno di stare sul pc di qualunque gamer che si rispetti. Dimenticate quindi i cali di framerate o gli achievement quasi impossibili da prendere: tutto questo appartiene al passato, e la nostra pressione ringrazia. Le novità, rispetto al capitolo precedenti, sono numerose e ben inserite: si va dalla tipologia di stanza (come quelle allungate) ai numerosissimi mostri aggiuntivi, ai boss vecchi e nuovi, alle centinaia di oggetti in più. Il lavoro di McMillen e dei Nicalis tuttavia non si è fermato qui, perchè oltre ai 16 finali (5 in più) e alle 20 challenge (praticamente raddoppiate), è stata rifatta anche l'intera colonna sonora. Proprio qui a mio parere è stato fatto uno dei pochi errori del team: nonostante le musiche del gioco siano molto orecchiabili e ben presto divengano una droga per i malaugurati giocatori, le musiche del primo erano molto più ispirate e con un livello di epicità di varie spanne superiore. Inoltre, il tipico genere roguelike non è qualcosa che ci si può far piacere: o lo si ama o lo si odia. A voi quindi la scelta, ma per me questo gioco è sicuramente Paracco Approved!

Mi piace per...

Lo stile dissacrante
La longevità mostruosa
La quantità di novità rispetto al capitolo precedente
Non mi piace per...

O si ama o si odia
La colonna sonora è inferiore rispetto al primo












Link Utili
Trailer



Il gioco è disponibile per Pc (Steam), Ps4 e PsVita.

 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 13/12/2014, 16:11




Planescape: Torment (1999)


Planescape_Torment_Logo


    Dopo un periodo terribile, fatto di studi oscuri e tanti impegni, rieccomi qui con una recensione che affonda le sue radici nel passato videoludico. Quest'oggi vi parlerò di uno dei più grandi rpg occidentali del passato, nonchè uno dei giochi più belli di sempre. Programmato dalla mai troppo compianta Black Isle e fondata sull'interessante ambientazione di Planescape (Advanced D&D), questo gioco del 1999 esprime con tutta la forza di una software house già affermata ciò che i narratori occidentali erano in grado di mettere assieme. Il protagonista del gioco, The Nameless One, è un personaggio atipico persino per l'epoca, abituata a vedere su schermo personalità strane come quelle delle celebri avventure della Lucas Arts (Grim Fandango, Day of the Tentacle, Monkey Island). Il gioco inizierà infatti direttamente in un obitorio, dove il protagonista si risveglia... morto. Al suo fianco, un personaggio che accompagnerà per tutto il corso del gioco il giocatore, un teschio levitante di nome Morte, dalla lingua tagliente e dalle battute al fulmicotone. Il protagonista si accorgerà di non ricordare nulla del suo passato e, spinto dalla sua sete di conoscenza, scapperà dall'obitorio per cercare di scoprire qualcosa di più su se stesso. Questo è soltanto l'inizio, perchè i colpi di scena saranno numerosi e inaspettati, portando il giocatore attraverso ambienti di ogni tipo, sempre ottimamente realizzati (e sempre con visuale isometrica dall'alto). Per strada i nostri eroi incontreranno personaggi di ogni tipo, da briganti pronti a farli a pezzi fino a uomini fiammeggianti e demoni extraplanari. La grande domanda però rimane sempre una: perchè The Nameless One è immortale? Giocatelo, e lo scoprirete!

    Ho giocato questo capolavoro diverse volte nel corso degli anni, e ogni volta scoprivo qualcosa di nuovo, qualcosa che alla giocata precedente mi era sfuggito o non aveva attirato la mia attenzione. Può un gioco con un protagonista immortale risultare interessante? Si, perchè i geni della Black Isle sono riusciti a rendere l'ansia della perdita della memoria e di sè su schermo, portando in gdr qualcosa che è nei videogiochi da anni: il respawn. Ebbene, normalmente morendo in un videogioco ci si ritrova la classica schermata del Game Over, e si ripartirà dal checkpoint/salvataggio più vicino. Ma non in Planescape, signori, perchè se morirete vi risveglierete all'obitorio, simulando un mondo vivo che esiste e va avanti senza di voi. Ma la genialità dei programmatori della Black Isle non si ferma qui, perchè nel gioco ci saranno decine di situazioni in cui sfruttare l'immortalità del protagonista. Vi si è incastrato qualcosa tra le viscere e non sapete come fare ad estrarlo? Nessun problema! I vostri occhi vi sembrano troppo normali, e volete sostituirli con un paio dotato di abilità magiche? No problem! Il gioco ha una vena tragicomica di fondo che permea l'intero svolgimento della narrazione (merito anche delle battute al vetriolo di Morte), ma più si procede verso il finale e più l'avventura sembra assumere un'atmosfera cupa e opprimente, e il tutto vi porta a pensare al concetto di Vita e Morte. Non male per un gioco del '99, eh? Un vero peccato che chi ha distribuito il gioco (Interplay) non abbia scommesso granchè sulle vendite del gioco, e quindi non abbia deciso di tradurlo in italiano. Purtroppo l'inglese di cui fa uso è particolarmente complesso e pesante, utilizzando molti termini antiquati che rendono il gioco fruibile a chi ha una conoscenza della lingua d'Albione quasi perfetta. Ma non scoraggiatevi, perchè esiste una patch che lo traduce interamente in italiano, funzionante anche sull'ultima versione del gioco, disponibile su GoG ad un prezzo non troppo alto, vista la qualità di ciò di cui stiamo parlando.



Mi piace per...

Storia e ambientazione ai massimi livelli
Personaggi caratterizzati e profondi
Sistema di gioco che appare ancora fresco nonostante gli anni
Non mi piace per...

La grafica non è invecchiata benissimo e potrebbe dar fastidio ai giocatori più giovani
La colonna sonora non è eccezionale












Link Utili
Trailer
Pagina GoG del gioco
Link Patch per la traduzione italiana



Il gioco è disponibile esclusivamente per Pc (GoG)

 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 9/4/2015, 01:13




Pillars of Eternity



    Uno dei primi figli della sete di gdr alla vecchia maniera, Pillars of Eternity (PoE da ora in poi) attinge a piene mani dai capolavori del passato, sfornando un'ambientazione molto interessante, una trama con bei colpi di scena e scelte non sempre facili. Tutto comincia con il protagonista, che può essere di svariate razze (le classiche come umano, elfo, nano più alcune create per l'occasione, come gli orlan, gli aumaua e i deiformi), che giunge in un nuovo territorio, attirato dalle promesse di un nobile che offre case e terre ai coloni che vorranno abitare i suoi possedimenti. Durante il viaggio la situazione si complica, la carovana finisce in una zona di rovine dichiarate sacre da alcune tribù della zona, che attaccano uccidendo quasi tutti i membri della spedizione. Obbligato a fuggire e ad abbandonare i carri, il protagonista attraverserà le antiche rovine, acquisendo alla fine di esse un grande potere. Diventerà così un Osservatore, un uomo che è in grado di vedere e comunicare con le anime, apprendendo le loro vite passate e i segreti che nascondono. La trama si sviluppa in un territorio scosso dal Lascito di Waidwen, una terribile maledizione che affligge gran parte dei neonati, che nascono senz'anima e senza la possibilità di avere una vita normale. Costretto a viaggiare per trovare la verità su se stesso e sui poteri che ha acquisito, il protagonista attraverserà molti territori diversi: da fortezze cadenti a sotterranei umidi, da coste sabbiose alle foreste più fitte, da villaggi contadini a città enormi.

    Da grande appassionato dei tempi d'oro della Black Isle (Baldur's Gate, Planescape: Torment), mi sono fiondato su PoE come un assetato in una pozza d'acqua. E vedendo la quantità mostruosa di citazioni e ammiccamenti, mi è venuto quasi da piangere: dal maialino spaziale gigante in miniatura, chiara citazione al mitico Boo, fino alle ambientazioni sia cittadine che boschive, che ricordano tantissimo le avventure vissute sulla Costa della Spada. Il sistema di combattimento è molto simile a quello dei vari Baldur's Gate, con una pausa tattica attivabile a piacimento, che aiuta tantissimo durante i combattimenti più impegnativi e che può evitare disastri in fase di gestione del personaggio. Il sistema di dialoghi è, invece, la parte meglio riuscita di tutta l'opera Obsidian: con un chiaro superamento rispetto al presente attuale dei giochi di ruolo, i dialoghi non sono più mere parole scambiate tra gli interlocutori, ma vere e proprie descrizioni dell'atteggiamento e dell'ambiente in cui si muovono i personaggi, rendendo l'impatto con PoE molto più coinvolgente. Inoltre, la creazione del personaggio è studiata in modo da poter avere poi ripercussioni reali nel mondo di gioco, che cambia i comportamenti di coloro che si interfacciano con il party, sia in negativo che in positivo. Molte azioni sono possibili solo se in possesso di alcune stat, o se soddisfatti alcuni requisiti di nascita (come discutere propriamente di merci se si è vissuti da mercante o parlare in modo consono con dei sangueblu se si hanno nobili natali), di classe, di luogo o di religione. Alcune sequenze sono poi accompagnate da alcuni disegni suggestivi che descrivono l'azione, lasciando al giocatore le scelte su ciò che intende fare. Insomma, di carne al fuoco ce n'è tanta, e l'Obsidian ha dimostrato di essere un cuoco eccellente, miscelando sapientemente tutti gli ingredienti per creare un gioco suggestivo, longevo (io ho completato quasi tutto al livello di difficoltà intermedio in circa 50 ore) e a tutto tondo. Le uniche note stonate che mi sento di criticare sono alcune (poche per fortuna) scelte infelici nella traduzione italiana. Attenzione però, la trasposizione dall'inglese è eccellente, ma alcune frasi possono non far capire bene l'inclinazione in determinati contesti. Per fortuna è un difetto marginale, e giustificabile visto che la mole di testi tradotti è davvero impressionante, cosa che può scoraggiare i giocatori che cercano un gioco per partite veloci. Il secondo difetto sono le musiche, che non mi hanno lasciato niente nonostante io l'abbia finito proprio oggi; ottimo invece il doppiaggio (solo inglese) di alcuni dialoghi e degli intermezzi tra gli atti.


Mi piace per...

L'ottima rigiocabilità
Storia e ambientazioni al top
Sistema fama/dialoghi/fazioni granitico
Non mi piace per...

La quantità di testi a dir poco mostruosa
Le musiche poco ispirate












Link Utili
Trailer



Il gioco è disponibile per Pc (Steam, Gog), Mac, Linux e SteamOs.

 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 13/6/2015, 17:01




The Witcher 3: Wild Hunt


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    Era il 2007 quando la allora sconosciuta CD Project, una casa di produzione polacca, rilasciò The Witcher, un action rpg basato sui romanzi dello scrittore Andrzej Sapkowski. Il gioco, sviluppato con un Aurora Engine pesantemente modificato (l'editor grafico del primo Neverwinter Nights) e pur con i suoi difetti, convinse critica e pubblico, che premiarono il gioco con un buon numero di vendite. Sono passati 8 anni da allora, e dopo un ottimo secondo capitolo nel 2011 la casa polacca ci presenta l'ultimo capitolo della saga del witcher, Geralt di Rivia. Il protagonista è un cacciatore di mostri professionista, mutato fin da bambino grazie all'alchimia e addestrato all'uso della spada e di una magia rudimentale, con l'unico scopo di liberare il mondo dai mostri che lo infestano, guadagnando dove possibile e cercando di sopravvivere nel duro mondo in cui è giocoforza immerso. Il terzo capitolo della saga riprende tutti i concetti già affrontati nei due giochi precedenti, espandendoli dove possibile e integrandoli con un'evoluzione politica del mondo di gioco supportata dai grandi spazi che solo un gioco open world potrebbe dare. The Witcher 3: Wild Hunt si apre con la ricerca del protagonista di Cirilla, una ragazza destinata a grandi cose grazie al Sangue Ancestrale che le scorre nelle vene. A causa di eventi accaduti nella serie di libri e spiegati qua e là nei giochi con simil-fumetti molto gradevoli i due si separano, e l'unico scopo di Geralt all'interno del gioco sarà ritrovare la sua protetta e difenderla dalla Caccia Selvaggia, un gruppo di cavalieri che tenta di mettere le mani sui suoi grandi poteri.

    Sono un grande fan della saga, e fin dall'uscita del primo capitolo ho sempre seguito sia le vicissitudini della CD Project (ora CDproject Red) che l'uscita periodica dei libri di Sapkowski in Italia. Inutile dirvi che attendevo questo capitolo con grande aspettativa, e posso dirvi già da subito che questa attesa è stata pienamente ripagata. The Witcher 3 è un action RPG immerso in un quasi open world. Dico quasi perchè Geralt non si muove in un'unica, enorme, mappa, ma in 3 o 4 location, ognuna con i suoi trascorsi, il suo background e i suoi rapporti con le altre zone. La prima cosa che salta subito all'occhio nel gioco è indubbiamente la grafica: spesso e volentieri bellissima, concede molte volte scorci e paesaggi di indubbia bellezza. Sono state innumerevoli le volte in cui mi sono fermato mentre vagavo per le terre, in un campo di grano, tra i girasoli, in una palude o nel mezzo di una città, per ammirare i dettagli e la cura per i particolari che i polacchi hanno voluto mettere nel gioco. La storia è lunga e ben strutturata e porta a conoscere gran parte delle zone del mondo, intrecciando le vicissitudini di molti comprimari, gran parte dei quali provenienti dai capitoli precedenti, creando una rete di rapporti in cui Geralt sarà costretto a muoversi con saggezza per cercare di non calpestare i piedi a nessuno. La gran quantità di quest e le situazioni che spesso si scoprono con la semplice esplorazione aumentano a dismisura la longevità del titolo, che io ho completato in quasi 100 ore (97 per la precisione), ma che aumentano a dismisura per i completisti o per coloro che vogliono semplicemente vagare nel mondo di gioco. I png che si incontrano sono spesso coerenti con l'ambientazione e con se stessi, e più di una volta mi sono ritrovato a chiedermi come fosse possibile che alcune sotto-trame fossero così ben scritte da lasciare nella polvere le storie di molti giochi osannati. Dopo aver parlato dei pregi, passo però ai difetti. Vorrei cominciare dal sistema di combattimento e dall'IA dei nemici. Benchè ci sia un netto miglioramento rispetto al secondo capitolo, si vede che i programmatori polacchi hanno ancora della strada da fare prima di raggiungere un combat system perfettamente bilanciato e godibile per i giocatori. L'IA dei mostri, nonostante il più delle volte funzioni discretamente bene, con pattern d'attacco diversi, parate e contrattacchi, a volte mostra il fianco, sopratutto quando ci si fa inseguire dai mostri fino al limite della loro "zona di vigilanza", dove si voltano e tornano indietro. Lì è possibile attaccarli a distanza senza timore di ripercussioni, e la cosa mi ha francamente fatto storcere il naso. C'è da dire che è una cosa che si nota solo raramente, ma sicuramente si poteva fare di più. La telecamera, alle spalle di Geralt, a volte mostra il fianco a situazioni caotiche o con molti avversari, complice anche un lock sui nemici non proprio perfetto. Infine, vorrei fare un discorso sulla stabilità generale: io ho giocato The Witcher 3 su pc dal primo giorno e ho avuto tantissimi problemi di stabilità, complici anche i driver della scheda video che mal supportava il mio Sli. Da allora sono uscite 5 patch correttive, e il gioco è grandemente migliorato, seppur con qualche minima incertezza. Non è un vero e proprio difetto, ma sarei ipocrita a non parlarne. La CdP si è mostrata comunque molto veloce nel risolvere i problemi segnalati dalla community e sta rilasciando, al ritmo di 2 per settimana, dei DLC gratuiti per tutti, come nuovi set di armatura, quest o carte per il gioco interno, il Gwent. Di sicuro non è il gioco perfetto che in molti predicavano (mai fidarsi dei fanatici), ma è un gran gioco da molti punti di vista, sicuramente candidato a Goty 2015, e a mio parere i suoi gran pregi superano abbondantemente i difetti.


Mi piace per...

Ambientazione curatissima
Storia e personaggi maturi e ben costruiti
Enorme e longevo
Non mi piace per...

Il sistema di combattimento
IA dei mostri
La telecamera ballerina
Varie instabilità (in via di miglioramento)












Link Utili
Trailer di lancio
Trailer cinematico di lancio



Il gioco è disponibile per Pc (Steam, Gog), Xbox One e PS4.

 
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PARACCO TRAVESTITO ALOGENO
view post Posted on 2/9/2015, 08:14




Divinity: Original Sin 2


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    Vorrei segnalare a tutti questa campagna Kickstarter della Larian Studios sul seguito dell'ottimo Divinity: Original Sin. Visto l'enorme successo avuto con il primo episodio, gli sviluppatori belgi provano a bissare con un altro gioco della stessa tipologia, cercando di approfondire e migliorare tutto ciò che aveva fatto grande il primo. Avanti tutta quindi con un maggiore focus sull'albero delle abilità, sulle interazioni con l'ambiente e sopratutto sui rapporti tra i vari personaggi, che in questo episodio avranno un ruolo ancora più importante nella storia in atto. La fine dello sviluppo è fissata a grandi linee per la fine del 2016, ma visto che il gioco ha già raggiunto la cifra richiesta in poco tempo (500.000 dollari in 12 ore), è praticamente certo che questo gioco vedrà la luce. Attualmente D:OS2 è previsto solo in inglese (parlato in inglese, sottotitoli in inglese, francese, tedesco e russo), ma probabilmente successivamente aggiungeranno altre lingue (come è stato per l'italiano per il primo). Lo sviluppo attualmente è previsto solo per PC Windows, ma visto come sta andando il suo arrivo sulle console è molto probabile. Che dire: se vi piace il genere dategli questi 26$ a occhi chiusi. Se invece avete dei dubbi, comprate il primo episodio (ricordo che uscirà un'Enhanced Edition a ottobre, in contemporanea con l'uscita su console) e sappiatemi dire!

Speranze

More of the same (se piace il genere)
Altre meccaniche interessanti per interagire con il mondo di gioco e approfondimento di quelle già esistenti
Un albero delle abilità ancora più ampio
Paure

More of the same (se non vi è piaciuto il primo, difficilmente questo vi colpirà)
Attualmente solo in inglese












Qui di seguito aggiungo dei link utili:
Trailer
Sito dove finanziare il gioco (Kickstarter)



Il gioco è previsto attualmente per PC Windows (Steam, GOG), con la possibilità che venga reso disponibile per Mac e per le console in futuro.

 
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6 replies since 30/11/2014, 23:55   226 views
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