| PARACCO TRAVESTITO ALOGENO |
| | The Witcher 3: Wild Hunt Era il 2007 quando la allora sconosciuta CD Project, una casa di produzione polacca, rilasciò The Witcher, un action rpg basato sui romanzi dello scrittore Andrzej Sapkowski. Il gioco, sviluppato con un Aurora Engine pesantemente modificato (l'editor grafico del primo Neverwinter Nights) e pur con i suoi difetti, convinse critica e pubblico, che premiarono il gioco con un buon numero di vendite. Sono passati 8 anni da allora, e dopo un ottimo secondo capitolo nel 2011 la casa polacca ci presenta l'ultimo capitolo della saga del witcher, Geralt di Rivia. Il protagonista è un cacciatore di mostri professionista, mutato fin da bambino grazie all'alchimia e addestrato all'uso della spada e di una magia rudimentale, con l'unico scopo di liberare il mondo dai mostri che lo infestano, guadagnando dove possibile e cercando di sopravvivere nel duro mondo in cui è giocoforza immerso. Il terzo capitolo della saga riprende tutti i concetti già affrontati nei due giochi precedenti, espandendoli dove possibile e integrandoli con un'evoluzione politica del mondo di gioco supportata dai grandi spazi che solo un gioco open world potrebbe dare. The Witcher 3: Wild Hunt si apre con la ricerca del protagonista di Cirilla, una ragazza destinata a grandi cose grazie al Sangue Ancestrale che le scorre nelle vene. A causa di eventi accaduti nella serie di libri e spiegati qua e là nei giochi con simil-fumetti molto gradevoli i due si separano, e l'unico scopo di Geralt all'interno del gioco sarà ritrovare la sua protetta e difenderla dalla Caccia Selvaggia, un gruppo di cavalieri che tenta di mettere le mani sui suoi grandi poteri.
Sono un grande fan della saga, e fin dall'uscita del primo capitolo ho sempre seguito sia le vicissitudini della CD Project (ora CDproject Red) che l'uscita periodica dei libri di Sapkowski in Italia. Inutile dirvi che attendevo questo capitolo con grande aspettativa, e posso dirvi già da subito che questa attesa è stata pienamente ripagata. The Witcher 3 è un action RPG immerso in un quasi open world. Dico quasi perchè Geralt non si muove in un'unica, enorme, mappa, ma in 3 o 4 location, ognuna con i suoi trascorsi, il suo background e i suoi rapporti con le altre zone. La prima cosa che salta subito all'occhio nel gioco è indubbiamente la grafica: spesso e volentieri bellissima, concede molte volte scorci e paesaggi di indubbia bellezza. Sono state innumerevoli le volte in cui mi sono fermato mentre vagavo per le terre, in un campo di grano, tra i girasoli, in una palude o nel mezzo di una città, per ammirare i dettagli e la cura per i particolari che i polacchi hanno voluto mettere nel gioco. La storia è lunga e ben strutturata e porta a conoscere gran parte delle zone del mondo, intrecciando le vicissitudini di molti comprimari, gran parte dei quali provenienti dai capitoli precedenti, creando una rete di rapporti in cui Geralt sarà costretto a muoversi con saggezza per cercare di non calpestare i piedi a nessuno. La gran quantità di quest e le situazioni che spesso si scoprono con la semplice esplorazione aumentano a dismisura la longevità del titolo, che io ho completato in quasi 100 ore (97 per la precisione), ma che aumentano a dismisura per i completisti o per coloro che vogliono semplicemente vagare nel mondo di gioco. I png che si incontrano sono spesso coerenti con l'ambientazione e con se stessi, e più di una volta mi sono ritrovato a chiedermi come fosse possibile che alcune sotto-trame fossero così ben scritte da lasciare nella polvere le storie di molti giochi osannati. Dopo aver parlato dei pregi, passo però ai difetti. Vorrei cominciare dal sistema di combattimento e dall'IA dei nemici. Benchè ci sia un netto miglioramento rispetto al secondo capitolo, si vede che i programmatori polacchi hanno ancora della strada da fare prima di raggiungere un combat system perfettamente bilanciato e godibile per i giocatori. L'IA dei mostri, nonostante il più delle volte funzioni discretamente bene, con pattern d'attacco diversi, parate e contrattacchi, a volte mostra il fianco, sopratutto quando ci si fa inseguire dai mostri fino al limite della loro "zona di vigilanza", dove si voltano e tornano indietro. Lì è possibile attaccarli a distanza senza timore di ripercussioni, e la cosa mi ha francamente fatto storcere il naso. C'è da dire che è una cosa che si nota solo raramente, ma sicuramente si poteva fare di più. La telecamera, alle spalle di Geralt, a volte mostra il fianco a situazioni caotiche o con molti avversari, complice anche un lock sui nemici non proprio perfetto. Infine, vorrei fare un discorso sulla stabilità generale: io ho giocato The Witcher 3 su pc dal primo giorno e ho avuto tantissimi problemi di stabilità, complici anche i driver della scheda video che mal supportava il mio Sli. Da allora sono uscite 5 patch correttive, e il gioco è grandemente migliorato, seppur con qualche minima incertezza. Non è un vero e proprio difetto, ma sarei ipocrita a non parlarne. La CdP si è mostrata comunque molto veloce nel risolvere i problemi segnalati dalla community e sta rilasciando, al ritmo di 2 per settimana, dei DLC gratuiti per tutti, come nuovi set di armatura, quest o carte per il gioco interno, il Gwent. Di sicuro non è il gioco perfetto che in molti predicavano (mai fidarsi dei fanatici), ma è un gran gioco da molti punti di vista, sicuramente candidato a Goty 2015, e a mio parere i suoi gran pregi superano abbondantemente i difetti.
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Ambientazione curatissima Storia e personaggi maturi e ben costruiti Enorme e longevoNon mi piace per...
Il sistema di combattimento IA dei mostri La telecamera ballerina Varie instabilità (in via di miglioramento) Link Utili Trailer di lancio Trailer cinematico di lancio
Il gioco è disponibile per Pc (Steam, Gog), Xbox One e PS4.
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