La crociata del traditore
Muta
Il trono che non trema
Atto VII
Avevo attinto al flusso magico per estendere le mie percezioni, per volgere i miei sensi più a valle dove era stata diretta la furia degli elementi.
La valanga non sembrava aver mietuto vittime. Una notizia che rasserenò il mio animo. C'era ancora speranza, potevo riunirmi a loro con animo più leggero.
Stavo per tirare le redini nell'intento di impartire al cavallo il comando di indietreggiare, di correre in loro aiuto, quando mi resi conto che non potevo abbandonare quel luogo, non dopo quello che avevo scoperto.
La vita pulsava attorno a me, una miriade di presenze che risplendevano al mio fianco, all'interno delle case, a valle, oltre la mia linea di visuale.
Spiriti, pallide ombre di esistenze vissute in un'altra epoca, identità strappate via ai loro proprietari, anime rapite dal loro mondo natio.
Qualunque fosse la verità, non erano un inganno, ma anime legate ad un corpo intessuto di materia di questo mondo.
Ora che ero in grado di percepirle, ora che i miei sensi potevano sfiorare la loro essenza vitale, non potevo fare finta di nulla.
Noi potevamo scegliere, gli altri erano condannati a vivere la realtà che stavamo modellando con le nostre azioni.
Vi era, però, un'unica eccezione: il “Maestro delle Trame”, l'ospite che ci aveva elargito la sua “ospitalità”.
Lui che comandava un esercito di esseri privi di vi...
Smisi di sorridere.
Prima di poter completare quella parola, di dar voce ai miei pensieri, il suolo cominciò a cristallizzarsi dando vita ad una bara di ghiaccio, realizzata allo scopo di imprigionarci nel suo gelido abbraccio.
Riconobbi l'origine di quel potere ancor prima che le parole rivelassero l'identità dell'artefice, risuonando nell'aria come una melodia di morte.
Sigrund Lorch!
Non potevo dimenticare quel lontano giorno a Basiledra, quando il suo discorso aveva infiammato gli animi della popolazione; non avrei scordato l'incanto che per poco non aveva spazzato via il ricordo della stessa città; non ero in grado di cancellare dalle mie memorie il ghiaccio che aveva mietuto così tante vite.
A quel tempo avevo voluto credere che il suo agire fosse motivato dal realizzare un futuro degno di essere vissuto. Oggi come allora.
Il Re che non perde Mai sembrava sconfitto, imprigionato in quel ghiaccio eterno, alla mercé dei suoi nemici. Una visione che stava facendo vacillare la mia volontà, rendendo allettante la prospettiva di una resa onorevole.
Patetico! Esilarante! Ricadere nello stesso inganno! Non imparerai mai, non è vero, Kirin? Guarda in faccia la verità. Davvero credi che Rainier Chevalier possa essere sconfitto da uno strato di ghiaccio? Non eri tu quello che era convinto fosse invincibile? Non era il tuo cuore a tremare davanti alla sua presenza? Ed ora ti lasci corrompere da questa farsa. Vuoi arrenderti, a cosa? Alla stupidità umana che ti ha reso debole, impedendoti di vedere la realtà. Se ti lascerai piegare da questa malia, l'unica via che ti si prospetta è la morte. Kirin, ricorda le fiamme, ricorda l'inganno e il tradimento, sei sicuro di voler credere ancora una volta alle parole di un Lorch?Stavo camminando sull'orlo della pazzia, ma al momento era l'ultima delle mie preoccupazioni.
Aveva ragione...
Ho ragione!
...non potevo più concedere alcuna possibilità ai Lorch...
Non puoi permettertelo se vuoi restare in vita!
...se volevo lottare per evitare un massacro...
La loro esistenza vale più della tua?
Ogni vita è preziosa!
L'altruismo non esiste, dovresti saperlo, ma anche così tu...
Esatto, anche a quelle condizioni...
...agirai con umanità pur non avendo alcun legame con la razza umana?
...avrei agito come un essere umano pur essendo un demone...
Le catene che avevano imprigionato la mia mente si infransero, liberandomi da quella sensazione di impotenza che aveva pervaso il mio animo.
Le minacce di morte di Iohan non si realizzarono.
Le fiamme di Brunnen si estinsero contro una barriera di ghiaccio che si era levata a nostra protezione.
Le minacce di Sigrund non avevano il potere di incatenarci.
La Danza delle Lame ci aveva liberati dalla prigione di ghiaccio.
Ora spettava a noi...
...a noi che non ci saremmo limitati alle sole minacce!
Lasciai che Azzurra impugnasse la Dragon Cross Rose, lanciandola nella sua direzione, senza alcun indugio, in risposta alla sua richiesta.
Condivisi, con chiunque fosse in grado di udire la mia voce nel fragore della battaglia, la verità che avevo scoperto sulla natura dell'esercito del Re che non perde Mai.
Scelsi di non provare alcuna pietà per Iohan.
Non potevo più permettermelo.
L'esercito del Leviatano si stava introducendo nelle abitazioni dove si era rifugiato il popolo.
Se i miei timori erano fondati la morte del giovane Lorch, forse, avrebbe potuto risparmiare una carneficina.
Mi concentrai per rilasciare il mio potere, concentrandolo sulle stalattiti di ghiaccio che scendevano dai tetti di un'abitazione limitrofa. Spezzai i legami forgiati con la struttura della casa, muovendo le forme coniche ghiacciare in direzione di Iohan.
Il mio intento era contribuire ad estinguere la sua vita, un prezzo necessario per un bene superiore.
Il mio passo successivo sarebbe stato trovare quella maledetta spada, che aveva causato fin troppi danni in ogni sua esistenza.
Kirin Rashelo
Energia: 70% = [90 - 20, Mente Lucida]%
Mente: 90% = [110 - 20, telecinesi]%
Corpo: 75%
Stato Emotivo: Risoluto
Riserva CS: 2 [Intuito]
Equipaggiamento
Dragon Cross Rose, Flintlock: 4/6 [prestata ad Azzurra]
Schiavona [estratta]
Ali Oscure: Ai fini di gioco queste piume non avranno alcun effetto magico,
ma saranno considerate come se fossero normali coltelli da lancio.
[solo in forma di Incubus]
Erba ricostituente: 1/1
Erba rigenerante: 1/1
Erba medicinale: 1/1
Biglia fumogena: 1/1
Corallo [4 CS, Intuito]: 0/1, utilizzato
Mutaforma I [Gemma della Trasformazione]: 1/1
Passive:
Tattiche di combattimento
Numero di utilizzi: 5/6 sfruttata nel turno VI
Sesto Senso Magico
Kirin grazie i suoi studi magici è in grado di individuare con un colpo d'occhio gli oggetti più interessanti sul campo di battaglia.
Note Tecniche:Consumando un utilizzo di questa passiva, sarà in grado di individuare gli artefatti e gli oggetti incantati attorno a sé per la durata di un turno.
Numero di Utilizzi: 5/6
Attive
Telecinesi
Telecinesi Offensiva
risorsa che danneggia il fisico, causando un danno: variabile Alto
Note: Tecnica di Natura Psionica, singolo bersaglio.
Autodanno: Alto alla Mente.
Mente Lucida
Kirin si difende dalle offensive psioniche, dagli ammaliamenti e dalle maledizioni nemiche, spendendo un consumo pari alla potenza dell'offensiva rivoltagli contro. Più in generale, questa tecnica agisce come una difesa psionica a consumo e potenza variabile, la seconda pari al consumo impiegato. E' possibile castare una difesa psionica nei primi attimi in cui si subisce l'offesa, per prevenirne gli effetti.
Note Tecniche: Tecnica di Natura Psionica.
Consumo di energia: Variabile Alto
Note
Kirin si protegge dalla malia di Sigrund grazie alla difesa “Mente Lucida”, che nel post si traduce con la voce che lo esorta a reagire. Rimane illeso dalla fiammata di Brunnen per merito di Ainwen e viene liberato dal ghiaccio dalla danza delle spade di Shimmen. Per timore che l'esercito del Leviatano possa arrecare danni alla popolazione, Kirin decide di attaccare Iohan, rivolgendogli contro un'offensiva telecinetica, sfruttando le formazioni di ghiaccio generatesi con il potere della Spada senza un Re. Infine si concentra per cercare di localizzare la suddetta spada.