Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Llusern ~ al Crocevia, Corsa all'oro, Azione

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Lill'
view post Posted on 21/9/2015, 13:50




Llusern ~ al Crocevia


Rincorrendo uno scoiattolo la piccola elfa si ritrovò fuori dal bosco, e sgambettò incuriosita verso il gruppo di persone. Li vedeva, attorno a quelle rocce strane sulla collina; tanto si strofinò gli occhi per cercare di contarli, che alla fine il piccolo roditore se la filò su un ontano lì vicino.
   “Perché ti sei allontanata, Kora?
   Kris le poggiò una mano sulla zazzera di capelli fulvi. Era uscito dal boschetto alle loro spalle, dove come ogni anno la carovana si fermava per incontrare altri Rahm. Kris il ciabattino – che non era suo padre, non suo zio, ma a cui pure la piccola obbedì fermandosi all’istante, perché in fondo badava a lei come tutti nel clan – indicò i gruppetti di viaggiatori che risalivano la collina per assistere alla riunione. In sessantatré primavere, mai come quel giorno l'elfo aveva visto il Crocevia di Milmillitir così affollato. Di solito c'erano quei tre, quattro classici clan che si riunivano per barattare e filare le storie. Si fregò le mani al pensiero del numero di stivali da sistemare.
   “Voglio andare anch’io!
   Kris guardò la piccola, poi il cielo: era azzurro, sgombro da nuvole e altri crudeli presagi.
   Mai come in quel giorno, meditò.

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   Così, poco dopo, Kris e Kora si piazzarono al limitare del gruppo riunito in cerchio. Sulla sommità piana della collina riposavano dei massi antichi, lisci, su cui tutti erano seduti. Per Kris quei pietroni squadrati e pieni di strani disegni, figli di un tempo che neppure gli Anziani parevano ricordare, non erano poi una così sensazionale novità. Ne aveva visti per le Vie del Gelo, anche se solo occasionalmente; due o tre volte nella vita, diciamo. Quale che fosse stato il sisma che li aveva riportati alla luce come funghi, comunque, a Kora non importava. L'elfetta si mise a saltellare su una piccola colonna ingobbita, ansiosa di riconoscere chi stava parlando.
   “Guarda, guarda! C’è Mani di spine, lo Sporco… oh, anche il Biondo e il Rosso che litigano!
   “Ssh, dai, piccola.

   Ma, in effetti, era la verità: Gearoid il Biondo e Niall il Rosso discutevano animatamente, tanto che tutte le Lanterne e i curiosi lì riuniti ascoltavano muti.
   “Ti ho detto che non l’ho trovata!
   “Ah, perché non hai cercato abbastanza; voi elfi, pff – tanto vi vantate e poi un drago in un giorno di sole, non lo vedete!
   Il cacciatore rossiccio piegò le labbra in un suono aspro, sputacchiando involontariamente sul Rahm armato di lancia. Nonostante la loro indole, quei due s’erano seduti vicini, sullo stesso sasso infarcito di scritte.
   “C’è chi mi ha parlato di una città antica, tipo queste pietre; ma dicono che chi si avvicina finisce arrostito dai lucertoloni.” Spiegò il biondo.
   “Allora, si tratta intanto di chiamare tutte le Lanterne alle armi, e trovare quanti più tesori e poteri possibili: poi-

   Maledizione!
   L’esclamazione provenne da una figura corpulenta, vestita di nero. Era Occhio di civetta.
   Quello che è successo, è successo. Ora... il nano si fermò, realizzando di essere scattato in piedi nel sentire gli altri due azzuffarsi a quel modo. Si guardò un attimo intorno: tanto valeva cogliere l’occasione.
   Il fatto è questo: Scuraquercia – Donovan – è morto. Lo hanno ucciso.
Tra chi sapeva, ma ancor di più tra chi aveva appena sentito confermata quella assurda voce, si alzò un brusio, in cui spiccarono alcune urla. Rick Gultermann continuò senza esitare.
   Sono i draghi di cui tutti parlano, quelli in grado di modellare le cose. Il gruppo si chiama…
   “Varnarmenni”, suggerì Gearoid.
    Varnarr- già. Il nano riprese fiato. Ecco, se questi mostri o il porco che li comanda mi capiteranno sotto mano, da soli, è chiaro che… Rick pattò le mani sui calzoni, ai cui lati erano infilate due asce da lancio. Nella pieghe intorno ai suoi occhi, tra le labbra, persino nei suoi neri indumenti vessati da mille segni e cicatrici la luce del sole parve aggettare ombre più dure.
   Però, questi draghi hanno dato fuoco a villaggi per sbaglio mentre scacciavano i demoni; quando volano, piegano anche l’aria del cielo attorno. Fare cose avventate… Mosse la mandibola a sinistra e poi a destra, facendo strusciare i denti tra loro.

   “Quindi hai paura.”
Qualcuno disse in maniera semplice. Era il tono di chi sta constatando qualcosa. “Quindi noi, le Lanterne, temiamo dei mostri che sono solo storie del passato.
   Come sono morti? Sono finiti una volta, cosa ci impedisce di farli tornare da dove vengono?”

   Il nano scrutò quel giovane con fare cupo. Se le parole gli erano morte sulle labbra, non altrettanto diceva il suo sguardo. Ma quello era tra i non pochi ragazzi a pensarla così facile nell'ordine, un inesperto come altri. Inspirò lentamente, e si risedé; sapeva che qualcun altro aveva più cose da dire su quella faccenda, e lui stesso aveva appreso sempre poco tramite l’uso delle parole.
    Poco più in là, nella parte più esterna di quel cerchio di rovine, Kris e Kora ascoltavano il silenzio, chiedendosi come facevano quei noti viaggiatori e guerrieri a non conoscere le storie sugli Höfundum, i Creatori, che prima o poi tutte le Anziane raccontavano davanti al fuoco.


SPOILER (click to view)
Ecco qui! Questa è una scena free aperta a tutti. E' ambientata nella parte meridionale del Talamlith, in una zona di pianure brune, con occasionali boschi e colline. Semplicemente, alcune Lanterne si riuniscono per parlare degli ultimi avvenimenti; siccome il luogo della riunione è stato fissato su questa collina nei pressi di un ritrovo dei clan elfici Rahm as aid (una specie di fiera/consiglio annuale), curiosi e viaggiatori si mettono a sentire il dibattito, che dunque è grossomodo pubblico. Il Crocevia è infatti su una delle Vie del gelo: potrebbe quindi capitare che dei viandanti si uniscano a una carovana elfica che ci si dirige, che abbiano sentito di questa riunione delle Lanterne, che vadano a commerciare... o, a vostra fantasia, altro ancora.


Edited by Lill' - 21/9/2015, 15:13
 
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Shervaar
view post Posted on 22/9/2015, 15:50




Continua da qui

Giovani imberbi, avventati e boriosi, eccole le Lanterne. Spavalde e determinate a liberare il mondo dalla presenza dei draghi ripulendo il mio banco da lavoro, Theras, con una spazzata del dorso della mano. Illusi. Non era una manciata di innocui sali quelli che si erano rovesciati sul tavolo su cui provavo i miei esperimenti. Era piuttosto paragonabile ad un mix eterogeneo dei più pericolosi e corrosivi acidi, capaci di divorare più o meno velocemente ogni cosa. Vai allora giovane Lanterna, spazza via quegli acidi con i dorso della mano, vediamo quante te ne rimangono poi di quelle mani che tanto ti prudono.
Era veramente quello il tanto chiacchierato ordine di protettori del nord che avrebbero dovuto aiutarmi a sistemare quel caos, a rimarginare la marea che dilagava a macchia d’olio sul continente? Le mia speranze iniziavano a crinarsi...
Quella stessa marea, che ahimè non potevo far a meno di ripetermi essere caduta da una delle mie fiale mentre giocavo all’avido alchimista, era il prodotto secondario ed indesiderato di una reazione innescata nella totale ignoranza e presto ci avrebbe sommerso tutti. Sempre che io, le Lanterne, o qualcun’altro, non fossimo riusciti a trovare la giusta base per neutralizzare quella marea corrosiva che stava per consumare il mondo: allora e solo allora si, sarebbe bastata una passata di mano per liberarsi della misera soluzione di sali coniugati che ne sarebbe rimasta.
C’era un unico piccolo problema; di quella sostanza (o di quelle soluzione sostanze?), di quell'orda alata, non sapevo nulla, se non il letale potere distruttivo, e proprio per colmare quella lacuna avevo iniziato a cercare e ricercare prima che tutto mi sfuggisse di mano. Ora invece capire conoscere ed imparare non erano più un capriccio: erano un passaggio indispensabile per contenere o magari addirittura evitare il disastro.

Mi alzai in piedi, stanco dei deliri arroganti, e levando il cappuccio scoprii il volto rivelando la pelle verdastra e rugosa, a qualcuno ben nota.
<< Dimmi ragazzo… >> iniziai senza senza lasciare a nessuno tempo per replicargli << ...tu che parli di draghi come fossero uno sciame di mosche, ne hai mai visto uno dal vivo di quei mostri alati? Hai mai udito uno dei loro ruggiti o visto le loro corazze di scaglie? >>
Avevo tutti gli occhi puntati addosso: per lo più occhi inesperti e confusi tra i quali però si annidavano pochi e fieri sguardi navigati. Erano proprio quelli che a me servivano per rimettere in riga il resto delle avventate Lanterne.
<< Io si, li ho visti tornare al mondo questi draghi. Li ho visti tutti, tutti insieme, venir vomitati per chissà quale magia dal tronco di un albero secolare e li ho visti riempiere i cieli del Samarbhethe. Le ho viste, le tue "“storie del passato",” liberarsi in un battito di ciglia di quella piaga demoniaca che stava per piegare il Nord.
Io, Lanterna o non Lanterna ho paura, e anche tu dovresti.
>>
Ci fu un attimo di silenzio. Uomini nani ed elfi, pellegrini avventurieri e cercatori di tesori, tutti aspettavano che il verde sconosciuto finisse di parlare. E lo feci, tenendo lo stesso tono neutro adottato sin da subito, ne arrongante ne intransigente; semplicemente come il ragazzo prima di me non constatavo che la realtà con naturalezza.
<< Ora sta a te decidere se cariare a testa bassa con la spada in pugno e fare la stessa fine di Donovan, oppure fermarti a riflettere, a studiare, e colpire quando sapremo effettivamente chi o cosa stiamo combattendo. >>
Mi girai allora verso nano irsuto e navigato che un attimo prima aveva proposto cautela e gli feci un segno del capo.
Era il suo turno di battere il ferro finché caldo e recuperare le redini di quella situazione.

Se da una parte ero pronto a dare tutte le spiegazione del caso dall’altra speravo che qualcuno desse peso alle parole di uno sconosciuto, così come che l’aver tirato in ballo Donovan fosse stata una buona mossa.
In effetti non avevo idea di chi fosse Donovan ma la sua morte sembrava aver colpito molto i presenti e non era la prima volta che sentivo quel nome sussurrato da quando il giorno prima la mia carovana di Rahm aveva raggiunto Il Crocevia.
Avevo infatti deciso di seguire gli elfi nomadi nonostante fossi ormai completamente ristabilito quando avevo scoperto quale fosse la loro destinazione e sperando di trovare nelle famose Lanterne un valido alleato: qualcuno che potesse aiutarmi a finire quanto iniziato con Josiah pochi giorni prima.


Legenda : Narrato - Pensato - Parlato

Note:

Nonostante la Free citata all'inizio non sia ancora terminata ho già in mente l'andazzo generale e questa sena mi cade a pennello per chiudere quella di sopra.

A te Lill, o a te Volk, io ho detto la mia :sisi:

Ovviamente il nano che ho citato è Rick :sisi:

Edit: Sistemando roba qua e là, nel complesso ora dovrebbe scorrere meglio.



Edited by Shervaar - 23/9/2015, 01:02
 
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miky1992
view post Posted on 22/9/2015, 22:01




Stig si trovava nell'Edhel alla ricerca d informazioni riguardo... beh, per quale altro motivo un drago maledetto dovrebbe trovarsi nel buco gelido del mondo? Era alla ricerca di informazioni. Informazioni sulle meraviglie, ma più importante informazioni sui draghi che da qualche tempo avevano preso l'abitudine a solcare i celi di quella landa ghiacciata. Stig vagava per le vie del gelo da qualche settimana. Collezionava voci, racconti più o meno fantasiosi. Si vociferava di draghi che distruggevano villaggi in una smodata caccia ai demoni, folti gruppi di draghi che solcavano i cieli e sparivano un attimo dopo. Ad alcune credeva, di altre serbava solo un divertente ricordo. Si vociferava anche qualcosa di preoccupante; i draghi non sembravano essere benvoluti da tutti e qualcuno non gradiva il loro modo di fare. Stig era deciso a indagare su questi gruppi, e su tutti coloro che potevano anche solo minimamente infastidire i draghi. Si, era deciso ad ingraziarseli e ottenere la sua libertà.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per ottenere il loro favore e forse levargli di torno qualche peso inutile – al momento opportuno- lo avrebbe aiutato. Non gli importava più nulla, di nulla. Ora che vedeva la concreta possibilità di liberarsi, nessuna azione era troppo meschina se l'obbiettivo era il suo benessere. Che la corruzione seppellisca l'Akeran, che i draghi brucino l'Edhel e di questo parlava l'ennesimo gruppo di viandanti.
Queste lanterne sono troppo arroganti, finiranno per farsi male. Però forse potrebbero essere utili... se facessero qualche sgarbo ai draghi e gli potassi le loro teste? - Mi piacerebbe sapere dove sono stati visti questi draghi e cosa vogliono.Disse rivolgendo uno sguardo a tutti i presenti. Il pelle verde sembrava avere più sale in zucca degli altri. Beh almeno qualcuno di intelligente nel mucchio c'era, forse lui sapeva qualcosa e Stig decise di ristare a sentirlo. In effetti Stig dubitava che qualcuno tra i presenti avesse mai visto un drago dal vivo. Basano le loro impulsive decisioni solo sui racconti di qualche contadino ubriaco!
Stig ascoltò il racconto del pelleverde, lui era interessante e sembrava dire il vero. - Io sono d'accordo con lui. Disse dopo aver dato modo al pelle verde di esprimere il proprio pensiero. - francamente non ho mai visto questi draghi riempire i cieli, posso ammettere che sia una visione spaventosa, però dai racconti che ho sentito non mi pare abbiano mai dato troppo fastidio a nessuno fuorché ai demoni. - Aveva addosso gli occhi di tutti, alcuni lo guardavano con aria di sufficienza, altri parevano poco convinti dalle sue parole. Stig decise che se gli fosse convenuto non avrebbe esitato di certo per salvare esseri del genere. - Da dove vengono in fondo non è importante, l'importante è capire se sono ostili o meno e da quanto ho potuto capire ci ignorano. E se vogliono liberarci dai demoni, meglio per noi no? Quanti villaggi hanno distrutto quei mostri? E i villaggi “attaccati” dai draghi, beh erano tutti condannati. Vi chiedo: avete mai visto quello che i demoni fanno alle loro vittime?- Con queste parole Stig attirò l'attenzione, probabilmente più d'uno nel gruppo aveva perso qualcuno per colpa dei demoni, e di sicuro tutti avevano sentito i racconti dei massacri perpetrati dai demoni. Stig in fondo voleva solo dissuadere quei disgraziati dal mettere il bastone tra le ruote ai draghi. - Io ho visto i demoni combattere, ma a prescindere durante un combattimento ci vanno sempre di mezzo persone innocenti, draghi o non draghi. Io non li giustifico, semplicemente dico: se loro non si interessano a noi, perché noi dovremmo interessarci a loro? certo cedo se i draghi ci fossero apertamente ostili cedo non saremmo nemmeno qui a parlarne.-
Stig concluse così la sua arringa. Alla fine facessero come gli pare, per lui non aveva importanza e ci teneva solo a dire la sua. Non sapeva chi fosse questo Donovan, se era morto per aver fatto uno sgarbo ai danni di un drago ben gli stava. Forse avrebbe seguito quella compagnia, magari avrebbe scoperto di più sui draghi e chissà avrebbe trovato un modo per ingraziarseli.

Ecco, questo è grossomodo il pensiero di Stig. :8D:
 
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Lill'
view post Posted on 26/9/2015, 11:15




Vi chiedo: avete mai visto quello che i demoni fanno alle loro vittime?
   'Hah!' pensò il Rosso 'Voi avete mai visto le vostre budella annerite dal freddo di qui?'
   Niall era cresciuto in un villaggio degli Uomini di Pietra. E qualcuno sapeva, dopo anni di bevute e battute per i boschi, che anche quelli in fin dei conti erano solo nomi. C’era chi diceva che era stato il padre a trasmettergli quel suo umorismo balordo, oltre alle arti impareggiate nella caccia, e Niall a sua volta aveva trasmesso il tutto al figlio. La catena si interrompeva lì.
   Il Rosso strinse i pugni. Mentre cominciavano a levarsi gli improperi dalle Lanterne, mentre la gente si sentiva sminuita nell’orgoglio e chiedeva chi erano poi quei forestieri dalla lingua veloce e dai piedi, beh, quello era da vedere, il cacciatore ripensò al suo villaggio. Quindic’anni prima un vecchio l’aveva trovato ubriaco e mezzo-assiderato in mezzo a una casa troncata da una slavina. Delle macchie nere gli ferivano il collo, il torace, tutti i maledetti lembi. Dalla neve alle sue spalle spuntavano un paio di braccia di donna e una gamba, ancora magra e priva di peli.
   “La paga di un Anhamid tratta anche questo, credo” aveva sorriso febbrile al vecchio.

Quel giorno Gearoid fu più veloce ad alzarsi.
   “Abbiamo visto i demoni, straniero; abbiamo visto maschere di ogni tipo...
   Niall si riscosse, saltando anche lui giù dal rudere rossiccio. Il Biondo era già sgusciato più in là col suo passo impercettibile di predatore. Stringeva la lancia non lontano da Stig adesso, e lo fissava. Chiunque tra le Lanterne sapeva che, se c’era da parlare sul serio, il Rham cacciatore aveva sempre molto poco da dire e assai più da fare.
   “Ma bruci il Bathos, troviamo sempre qualche panzana nuova: che a qualcuno non interessi qualcosa nell’Edhel, e adesso per di più!
   La lancia di Gearoid indicò con uno strappo circolare le rovine mistiche in cui si trovavano, quindi si alzò in direzione della progenie che s’era intromessa. Il sole si rifletteva sulla punta come in uno specchio, tanto era affilata. Le gambe di Niall realizzarono con qualche istante di troppo l’impulso di alzarsi, correre, fermarlo, o forse in fondo indugiarono di proposito, al passo con il pozzo di collera che il tempo aveva sommerso di neve e che ora s’era riaperto nella sua testa.
   Cuore di pietra. Solo un nome.
   Poi l’elfo si lasciò andare in una risata, e conficcò la punta della lancia a terra. Si sedé senza dire altro su un cumulo di ruderi lì vicino. Piuttosto, cercò con lo sguardo il cielo, forse pensando ad altre trame invisibili, forse valutando dove portavano le strade che partivano del crocevia con i propri occhi acuti. Immaginando un’altra prospettiva, magari: più antica, più grande; più in alto.
   Così, mentre osservava l’agire del suo compagno di mille avventure qualcosa smise di bruciare nel petto di Niall, lasciando spazio al rigurgito amaro della comprensione tardiva.
Oh, ragazzo, con tutta la paga buona che ti daranno potrai addirittura comprarti un sepolcro buono per te stesso. Lontano dagli avvoltoi.
Gli aveva risposto Donovan il giorno in cui Niall lo conobbe.


Ma in parte è come dici tu, dragonico. In parte non gli interessa farci a pezzi, o…
   Sospirò Rick Gultermann, che si era avvicinato ai due forestieri che avevano preso parola. Tutt’intorno Il dibattito era ricominciato in maniera spezzata, per frasi e discorsi locali. Vedendo Nitro, il nano si ritrovò a pensare alla voce che gli era giunta da Buonsangue su una mitica spedizione. E a quanto poteva essere utile quel misero carretto di armamenti che aveva raccattato per gli elfi contro le corti dell’Abisso, che per dare ragione dei loro numeri dovevano starsene a spassarsela al caldo del Bathòs più dei tacchini nei recinti a Biancocolle.
   Quello che so è che se quel giorno arriva, noi non abbiamo la forza per difendere un bel niente; su questa strada, come su quell’altra.
   Occhio di civetta indicò le pianure di Millmillintir, che si allungavano brune e immobili fino al solco dell’orizzonte. Digrignò i denti.




SPOILER (click to view)
Ok, penso che questo potrebbe essere l'ultimo mio post nella scena, così da dare spazio a voi. Per come la vedo io, infatti, questa scena free può essere un buon punto di partenza per le successive "cacce per le meraviglie" dei nostri pg (interni all'edhel ma ancor di più esterni), quindi volevo creare quel tipo di situazione. Se volete concordare dialoghi con Rick o i due png ditemi senza problemi, anche loro sono lì nel topic di Llusern per tutte le lanterne, mica solo per me!

P.S. @micky: l'interpretazione burbera dei personaggi mi perseguita, ma è appunto solo interpretazione.
 
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miky1992
view post Posted on 29/9/2015, 13:04




Stig non intervenne oltre nella discussione e decise vista l'ora tarda di seguire le lanterne verso il campo dei Rahm as Aid. Certo, l'idea di passare anche solo una notte in quel posto non lo entusiasmava particolarmente. Gli elfi hanno la brutta abitudine di farmi sentire più fuori luogo di qualsiasi altra creatura, davvero simpatici. Ma visto che L'Endel in quel periodo sembrava più pericoloso del solito decise che quello era il posto migliore in cui ripararsi. I Rahm as Aid avevano un accampamento in mezzo al boschetto, sotto la collina.
Arrivato all'accampamento Stig si interrogò sul da farsi; le idee di quei tipi non gli andavano particolarmente a genio, però avere dei compagni degni nella sua ricerca era un vantaggio non indifferente. Altro punto a favore è sicuramente la raccolta di informazioni, un organizzazione avrà accesso a più canali di un singolo individuo e questo Stig doveva tenerlo in considerazione. Però derubare i draghi dei loro tesori non gli pareva una gran mossa, specie se voleva entrare nelle loro grazie. Certo, se avesse solo accompagnato le lanterne senza recuperare niente avrebbe fatto differenza? Considerando il loro comportamento non credo siano inclini al perdono, e di certo non sono tipi che vanno molto per il sottile quando decidono che qualcosa è loro e vogliono prendersela. Stig decise che comunque sarebbe andata trovare altre informazioni e reliquie era indispensabile. Certo, se avesse trovato qualcosa di particolare valore per i draghi avrebbe fatto di tutto per consegnarli a chi di dovere.

Si ritrovò a osservare alcune lanterne intente in quello che Stig ritenne essere un gioco d'azzardo coi dadi. Viste le prospettive misere dell'accampamento decise di rimanere a guardarli giocare per ingannare l'attesa.
"e comunque, da dov'è che vieni fuori tu, dragonico?"
era stato un nano a parlare. Stig l'aveva visto di sfuggita anche prima di arrivare all'accampamento, certo non era un tipo che passava inosservato, poi un lampo: era il tipo che aveva parlato per ultimo quel pomeriggio. Li per li non aveva dato peso ai presenti, ma le cicatrici che aveva sul volto le aveva notate, oltre alla lancia che quell'altro elfo gentilmente gli aveva puntato contro poco prima.
"Rick" e fece un cenno in direzione di Stig.
"Stig." Disse e a sua volta rivolse un cenno cordiale al nano. "Vengo da Dortan e tu?"
"Da qui" disse asciutto, indicando con un dito all'ingiù.
Visto il pensiero espresso da diversi di quelli che dovevano essere i compagni del nano decise di mettere subito in chiaro il suo pensiero, nel caso ve ne fosse bisogno. "Senti, per quello che ho detto oggi... io credo che non ne sappiamo abbastanza per giudicare. tutto qui" In effetti forse potrei apparire di parte in un discorso simile, ma alla fine non mi importerebbe se quei draghi dessero fuoco a ogni elfo della regione. Io devo pensare a me.
"Beh, devi capirli. Qualcuno ha perso più di qualche amico per via di quelle bestie. E il vecchio, lui c'è sempre stato dietro. Quei draghi, starne fuori..."
Scosse di getto la testa, poi fece il suo lancio con i dadi, degli ossicini squadrati ricavati dalla trachea di qualche animale. Sembrava preso dal gioco, o forse dai suoi pensieri; dopo un po' però tornò a guardare Stig. "Tu, che sai fare?"
Stig indicò i coltelli appesi alla cintura e disse: “ E tu?”
Rick assentì con un vago silenzio. "Un po' di tutto."
Poi lasciò perdere i dadi e si sedette più vicino a Stig.
"Il fatto è che ci sono tante rovine come quella della collina. Roba dei draghi, dico. Ma a parte Buonsangue e qualcun'altro, poche Lanterne sanno qualcosa di quella roba."
"sembra interessante..."
Rick scrutò Stig per un pò, forse perso nei suoi pensieri o in attesa di un segno da parte del draconico.
"Se cerchi tesori, potresti dare una mano in un posto. Ci vanno alcuni dei ragazzi."
La proposta del nano era interessante, aveva già pensato al da farsi e quella proposta capitava a fagiolo. "Più che tesori, cerco informazioni. Vorrei unirmi, sono sicuro di poter dare una mano." Già, non so che farmene di questi tesori, sono troppo pericolosi attirano l'attenzione.
"Mh, ti dico con chi parlare allora. Solo... quella maschera qui non porta bene; non ficcatevi nei guai, tu e quei ragazzi."
Stig si toccò la maschera e disse: “La maschera mi ha sempre portato fortuna e poi sono timido.”
Il resto della giornata Stig la passò all'interno dell'accampamento, al riparo del gelo del nord. Forse sarebbe rimasto qualche tempo con le lanterne, giusto il tempo di trovare un modo di mettersi di nuovo in contatto con i draghi. L'Ednel si faceva sempre più interessante.

Spero di non aver toppato troppo ahahah.
 
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4 replies since 21/9/2015, 13:50   195 views
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