Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Raphael Sorel

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¬Lenny
view post Posted on 21/6/2009, 15:29












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Nome completo ~ Raphael Anthoosen Von Sorel

E ~ 29

Grado ~ Vicecapo

Gold ~ $

Pericolosità ~ A

Razza ~ Mezz'elfo

Classe ~ Ladro Rodomonte

Energia ~ Rossa

Aspetto fisico ~ Di statura alta, all'incirca sul metro e ottanta e dal peso approssimativo di settantacinque chilogrammi. Capelli biondi fanno da cornice ad un giovane volto arrogante, due grandi occhi color porpora e a due orecchie a punta, manifestazione esplicita del suo essere per metà un elfo. Veste sempre elegantemente, con abiti pieni di merletti e stivali pratici ma in ogni modo eleganti. E' mancino. Sul pettorale sinistro, poco sopra il cuore, vi è tatuata una scritta nera stilizzata: "Portatore del Silenzio"

Aspetto psicologico ~ Classico gentiluomo, cortese e poco propenso all’ira, un freddo calcolatore. Tutte caratteristiche imputabili a Raphael. Tuttavia, qualora a prima vista paia un idealista e strenuo difensore degli ideali Srya, non è stata considerata la vena di follia e malvagità che giace nelle profondità della sua mente, che Raphael stesso ha cercato di sopprimere ad ogni costo prestando sempiterno giuramento all' inquisitrice.

Oggetti ~

¬ Linfa vegetale, aquistata in erboristeria. Se masticata, riempie la riserva energetica del 10%.

¬ Un medaglione raffigurante un corvo con le ali aperte, simbolo della casata di Raphael, ricorda all’uomo tutti gli errori che ha fatto in una vita che ormai sembra non appartenergli più. I due occhi del corvo sono dotati di poteri di magia arcana. In termini Gdr Raphael ottiene +50 alla ReC e +100 alla PeRm.
[ReDescrizione: Occhio del Gatto, Occhio Della Lince x2]

¬ Anello del potere maggiore, un semplicissimo anello che se indossato aumenta l'energia di Raphael del 50%. Questi, infatti, partirà in ogni quest o duello con il 150% delle energie rispetto che con il normale "100%"






















Background ~

Raphael Antoosen Von Sorel, principe primogenito del casato Sorel,
conosceva bene il colore del sangue.
Conosceva bene anche il sapore del sangue.

Suo padre, principe Gustave, carismatico nobile reggente del casato, era morto
da molto tempo. Raphael aveva solo nove anni. Morì di febbri, il principe
Gustave, questo dicevano gli archivi della famiglia Sorel.
Una ferita di caccia putrescente.
O forse sifilide, contratta in qualche bordello. O anche...
Tutto falso, tutto sbagliato, bisbigliavano le ombre.
Il principe Gustave Dekken von Sorel fu arso vivo. Il suo agire
andava contro il credo del casato, si era unito ad una squallida elfa
eretica, una strega dei boschi. Con lei, aveva procreato una nuova stirpe
corrotta dei Sorel, un abominio mezzo umano e mezzo elfo chiamato Raphael
dando le redini del casato ad un principe mezzosangue.
Sacrilegio, punito dai Sorel attraverso la sacralità delle fiamme purificatrici!
Toutefois pour porsouivre la volontè divìn!
Raphael rammentava perfettamente la notte in cui, sgattaiolato nel giardino
dei Sorel, assistette alla scena. Fiamme. E cenere.
Un rogo pieno del lezzo della carne bruciata, saturo del tanfo del tradimento. Un rogo attorno a cui continuavano ad ammassarsi ombre ancora più profonde. L’assassino era suo zio Gusparde, fratello di suo padre.
Gli era stato ordinato di farlo. Dal casato Sorel, ovviamente.
E Gusparde assunse la reggenza piena del casato, in seguito.
Toutefois pour porsouivre la volontè divìn!
Raphael, risparmiato solo per volere di suo nonno Augustus, non potè dire nulla.
Solo aspettare. E osservare. Osservare senza interferire.
Tentare di comprendere quale entità demente rendesse gli uomini ciò che erano.
Cercare di capire quale forza del male li spingeva a perpetrare delitti che si ostinavano a perpetrare.
Non aveva una risposta Raphael Antoosen von Sorel, ma continuava a cercarla.
Toutefois pour porsouivre la volontè divìn!
La corrente del tempo è infinita e sfortunatamente, Raphael fece un grave errore nel giorno del ventisettesimo compleanno, perdendo il senno a causa di un attentato alla sua vita (forse proveniente dallo zio). E fu allora che, più bestia che uomo, uccise quell' insano nobiluomo che era divenuto Gusparde, alienandosi quindi ognuno degli altri Sorel. E proprio i Sorel, morto sia Augustus tempo prima che Gusparde quella notte, decisero di scacciarlo dal casato e di inseguirlo per mettere a morte l'ultimo figlio di Gustave. L'ultimo, possibile, ostacolo alla reggenza del casato. In un certo senso Raphael era l'ultimo discendente diretto della stirpe "reale".
Raphael fu quindi costretto a nascondersi in un piccolo borgo per fuggire dai suoi inseguitori. Qui incontrò una giovane ragazza di nome Amy, la quale nascose un debole Raphael dai suoi nemici, e questa fu la prima volta per lui che doveva la vita a qualcuno, causandogli delle emozioni mai sperimentate prima: Amy divenne un'insostituibile presenza nella sua vita. Raphael, però, non aveva intenzione di passare tutta la vita a fuggire. Il mondo in cui vivevano era corrotto e malvagio, ma lui sarebbe riuscito a permettere ad Amy il mondo ideale in cui passare la vita. Egli concluse che piuttosto che viver come disadattati in un mondo dominato dal peccato e dal male, il mondo stesso sarebbe canbiato per loro.
Toutefois!
Emigrati nelle terre del Nord, e da lì attraversando Mithgard sino a giungere alle porte dell'eden Raphael apprese a sopravvivere non solo per se stesso, ma anche e sopratutto per l'incolumità della sua compagna.
Fu solo una volta "accolto" all'interno del clan Sorya che Raphael comprese quanto fosse effimero e insulso il piano di cambiare il mondo da soli. Necessitava di una forza trascendente, di un potere superiore, metafisico.
L'Asgradel.
Dopo aver prestato giuramento alla signora dell' Eden, all'Inquisitrice dei Sorya, dama Eitinel, Raphael intraprese quindi una carriera appassionatamente, forse addirittura con ossessionevolta al servizio del Clan. Ogni volere della Signora e della Dea Elhonna, nuovo culto religioso accolto con fervore, sarebbe stato portato a compimento dal Sorel senza battere ciglio.
Tutti i demoni, i fantasmi, i ricordi, le maledizioni....Ogni spettro che infestava le notti di Raphael sparì come per magia dopo la benedizione ricevuta dalle labbra di Eitinel in un caldo meriggio autunnale.
E da allora, nonostante la recente distruzione della struttura del Sorya avvenuta a seguito del primo Ad extirpanda, lo spirito e il corpo di Raphael Anthoosen von Sorel servono il verbo dell'Inquisitrice con la stessa compostezza e la stessa disposizione di sempre.
Al di là del bene e del male.
Tutto in nome della vera Giustizia.


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Ci incontreremo la dove non c'è tenebra.
" Non importa ciò che pensi e credi ora. Quando avremo finito con te penserai e crederai esattamente ciò che noi vorremo"

Sotto il castagno, chissà perché.
Io ti ho venduto, e tu hai venduto me:
sotto i suoi rami alti e forti,
essi sono defunti e noi siam morti.


Un segreto è tale solo se è possibile tenerlo nascosto a qualcuno. Non importa esattamente a chi o a quanti. Basterà che almeno uno non ne sia a conoscenza, uno Soltanto, ed un semplice fatto - anche irrilevante - diverrà improvvisamente fonte di divisione fra coloro che Sanno e coloro che Non sanno. Un muro invalicabile fra i primi e i secondi. Chi ha la fortuna di avere un segreto quindi, ha in sé l'arma più potente del mondo. L'arma che ognuno vorrebbe ma che, sfortunatamente, solo in pochi sono in grado di ottenere: Il sapere. Nudo e semplice. Inaccessibile per molti, indispensabile per alcuni.
Ma tenere per sè qualcosa non è mai semplice.
Possedere un CHE di più può essere tanto fonte di potere quanto origine di terribili pericoli e rischi da parte di tutti coloro che bramano ottenere i medesimi privilegi, lo stesso dono. E' quindi necessario difendere coloro che il destino ha premiato concedendogli un simile status. Proteggerli così che mai e poi mai, essi siano costretti a rivelare ad altri ciò che invece dovrebbe rimanere alla portata loro soltanto.



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- IL Clan Sorya non esiste. -
Questo è quello che sanno tutti.

- Il Clan Sorya in verità vive. Ed il suo occhio insonne altro non fa che scrutare i propri nemici e attendere, con pazienza, che essi compiano una mossa falsa per colpirli laddove esso Sa non saranno in grado di difendersi. -
- Il Clan Sorya vive e cresce. E le sue radici sono tanto profonde da circondare e permeare l'intera Terra come una rete impossibile da spezzare. -

Questo è quello che non sa nessuno.
E che nessuno deve sapere.



Questo è quello che il portatore del Titolo del Silenzio sa. E che deve impedire a chiunque di venirne a conoscenza.



1_Premier_Colui che possiede il dono della conoscenza non può permettersi di destare troppo interesse in coloro che lo circondano. Deve passare inosservato, deve confondersi nella folla e, scivolando invisibile attraverso la stessa, assicurarsi di non correre mai troppi rischi verso la sua persona. Non deve destare attenzione. Non deve essere ricordato. Non deve, insomma, esistere.
Poichè prezioso è il suo segreto. Preziosa è la verità che porta in sè.
Colui che vanterà di possedere il titolo del Silenzio, avrà il potere di far dimenticare di sè chiunque l'abbia incontrato. Non importa quale sia la ragione o il motivo dell'uso di una simile abilità; se questi lo vorrà, automaticamente dalla memoria dell'altro svanirà il suo viso, la sua voce, la sua figura e tutti gli eventi annessi alla sua persona. Il ricordo in sè non verrà cancellato, ma tutti i fatti inerenti al suo Esistere saranno obliati. Questo potere entrerà in azione automaticamente, a patto di mantenere un contatto visivo, a seconda della volontà del Portatore.[Passiva]

2_Deuxième_Colui che possiede il dono della conoscenza non può permettersi che alcuno, spinto dalla curiosità o da una ben più precisa volontà indagatrice sondi la sua mente. Ogni ricordo è prezioso, ogni informazione vitale e nessuno, nessuno al di fuori dei componenti del clan Sorya, deve avere la possibilità di entrarne in possesso. Per questo, ogni qualvolta che un nemico agirà per insidiare la psiche del portatore, il Silenzio provvederà a schermare in toto la sua mente. Ciò che vedrà il suddetto intruso una volta invasa la memoria saranno solo due occhi color ambra spalancati in un buio perenne. Occhi fissi e implacabili che desteranno immediatamente in lui la consapevolezza di non poter osare oltre, di non potersi sporgere ulteriormente. Questa è una tecnica di difesa psionica Variabile, che entrerà in azione automaticamente ogni qualvolta sarà necessario. La repentinità di una simile tecnica è dovuta all'assoluta necessità che il Clan Sorya ha di proteggere la propria identità. Un segreto ben più importante della vita del portatore e della sua volontà.

3_Troisième_Colui che possiede il dono della conoscenza non può permettersi che altri, al di fuori di lui stesso, siano a parte delle medesime informazioni. Ciò che rende prezioso un segreto è la pochezza delle persone che ne sono a conoscenza. Ciò che rende prezioso il Segreto del Clan Sorya è che nessuno al di fuori del Clan Sorya ne sia a conoscenza. Se ciò dovesse capitare, è dovere espresso del portatore Rimuovere tali informazioni. Egli, una volta scoperto il ricordo del Clan Sorya nella mente di un qualsiasi individuo non appartenente alla sua stessa fazione, potrà sedutastante rimuoverlo. Questa tecnica si struttura in due fasi differenti. La prima, con la quale il Portatore sarà in grado di sondare la mente altrui alla ricerca delle informazioni riguardanti il Sorya ( Tecnica Psionica di Livello Alto, attivabile attraverso il contatto visivo), e la seconda in cui, una volta trovatolo, egli provvederà a rimuoverlo senza esitazione (Tecnica Psionica di Livello Alto, attivabile attraverso il contatto visivo ).

4_Quatrième_Colui che possiede il dono della conoscenza non può permettere che gli altri tenuti a parte del medesimo segreto rivelino a terzi le tanto agognate informazioni. E' quindi suo dovere punire qualsiasi tradimento con la più grande delle interdizioni rivolte alla parte incriminata: La voce. Ogni cosa passa attraverso l'uso della parola e le sue ricorrenti modulazioni, sia che si tratti della romita preghiera che della scellerata bestemmia. Impedendo a qualsiasi suono di valicare la barriera della mente per concretizzarsi in vero e proprio pensiero articolato, il Portatore si assicurerà che mai e poi mai la disattenzione di uno possa essere la rovina di molti. Se in presenza del Portatore un membro del Sorya si lascerà sfuggire dinnanzi ad altri individui non appartenenti alla medesima fazione il nome del proprio Clan, egli immediatamente perderà l'uso della voce. Questa "punizione divina" conta come abilità psionica a costo Critico. I danni provocati dalla stessa, oltre che concretizzarsi immediatamente in seguito alla sua applicazione, avranno carattere permanente ed irreversibile.

5_Cinquième_Colui che possiede il dono della conoscenza dovrà essere in grado di mantenere celata la propria identità a chiunque al di fuori dei propri alleati. Nessuno se non i suoi più fidati amici e compagni dovrà venire a conoscenza dei fondamenti della sua persona per poterli quindi sfruttare contro di lui. Per questo, in qualsiasi campagna o quest di sorta, solo i componenti del Sorya, nel rivolgersi al Portatore, potranno usufruire del suo vero e proprio Nome. Sia che essi lo pronuncino che lo sentano pronunciare da altri componenti del Clan, vi sarà sempre il medesimo nominativo ad identificarlo. Chiunque viceversa non faccia parte della loro medesima fazione, per ogni volta che il Portatore verrà interpellato, udirà uscire dalla bocca degli stessi un nome sempre diverso e, a loro volta, tentando di chiamarlo, si sentiranno uscir di bocca appellativi sempre differenti e mai eguali. [Passiva]





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- The devil's Snare -

Narra la leggenda che nell'antica Londra vivesse un uomo. Un musicista che aveva consacrato la propria vita all'arte del suonare il violino.
Pur non appartenendo ad una famiglia altolocata ed essendo viceversa di umili origini, egli aveva ciononostante scalato in brevissimo tempo tutte le vette della fama tanto che a pochi anni dalla sua comparsa non esisteva alcun salotto o altelier che non risuonasse del suo nome. Si diceva infatti che la sua abilità nel suonare non avesse limiti e che chiunque nell'ascoltarlo rimanesse talmente catturato dalle sue melodie da scordarsi ogni cosa eccetto quelle note, quelle bellissime note che egli senza sosta sprigionava dal proprio strumento. E così effettivamente era. Ogni volta che l'uomo imbracciava il violino e, dopo una iniziale esitazione, vibrava il primo, proverbiale, colpo d'arco, lo sguardo di tutti gli ospiti in sala si fissava sulla sua figura e, immobili come tanti specchi traslucidi, non si staccavano da lui finché l'opera non terminava. Talento? Bravura? In molti si chiedevano come un simile miracolo fosse possibile. Come tanta e tale maestria fosse potuta essere contenuta in un solo essere umano senza che egli stesso ne venisse di poco in poco distrutto. La risposta a tale quesito, pur da tanti bramata, non fu mai rivelata. Mai una sillaba sfuggì al sorriso mite e quieto del musicista che, sempre circondato dai propri ammiratori, si divertiva nello sfuggire le loro insinuazioni con distaccata ironia e superbia.
" Maestro, ci faccia vedere le vostre mani. Ci faccia vedere gli strumenti che Dio vi ha concesso per allietare tutti noi della sua celestiale musica".
Ma nessuno ebbe mai tale privilegio. Nessuno sfiorò mai le dita di quell'uomo. Nessuno poté mai oltrepassare con lo sguardo la sottile cortine di seta che costantemente ricopriva come una guaina quegli oggetti di molte e disparate chiacchiere.
Cosa nascondeva il musicista? Cosa desiderava celare allo sguardo del mondo? Era solo vezzosa ritrosia la sua o esisteva realmente un segreto oltre la sua apparente innocenza? Spesso si tende a pensare che il talento sia un dono divino. Che sia il cielo che, generoso, baci il capo di alcuni Eletti concedendo loro un briciolo della propria magnificenza. Ed ecco dunque nascere pittori, poeti, scultori e musicisti.
Ma se tale dono non fosse affatto Divino ma, diversamente, diabolico? Se tale splendore non fosse fatto per decantare lo lodi del divino ma bensì del diabolico?
Il violinista aveva per davvero un segreto. Ed esso era così terribile e disgustoso che il solo modo per preservarlo senza venire distrutto da esso era nasconderlo. La musica che egli suonava, tanto soave e deliziosa da lasciare spazio solo alla commozione, apparteneva al Diavolo. Di suo pugno egli l'aveva composta e, conscio della sua bellezza e perfezione, l'aveva poi offerta al musicista. Conquistato da una simil opera, egli aveva pregato il demonio di concedergliela in cambio di qualsiasi prezzo. Di qualunque cifra. Poiché tale era il peccato che essa non venisse mai udita da alcuno che ogni somma pareva irrisoria. E il demonio gliela donò. Concesse a quel misero uomo di suonare la sua musica e di glorificare il suo nome in tutto il mondo. Ma, si sa, ogni cosa ha il suo prezzo. Tanto il bene quanto il male. E per ogni volta che l'uomo si serviva del mistico dono, tanto più lo scotto da pagare rovinava su di lui come una terribile maledizione impossibile da scacciare. Poiché non esiste melodia, opera, ballata, che il demonio in sé potrebbe far piacere al cuore umano. Tale è la sua bruttezza e la sua meschinità che l'animo si ribella e lo scaccia. Ma se è il cuore di un uomo a rievocarla, se sono le sue dita e la sua mente a rielaborarla riversando in essa tutto il proprio valore, allora questa risulterà soave. Struggente. Tale fu il fio che il violinista promise in cambio della propria musica. La sua stessa vita. E mentre ad ogni brano la sua anima di volta in volta trasmutava l'orrore in miracolo, il suo corpo ne pagava il prezzo abbruttendo e deperendo. E le mani, le bellissime mani responsabili di una simil magia, annerivano come se il toccare lo strumento equivalesse a sfiorare le fiamme dell'inferno. Così, dapprima esse si riempirono di vesciche sanguinanti. Poi divennero carbone. Ed infine si sbriciolarono in cenere.
Un dì, quando il violinista capì che oramai non avrebbe mai più potuto suonare una sola nota, approfittando di in un giorno particolarmente ventoso, egli aprì la finestra e semplicemente si dissolse in un turbinio di polvere. Nessuno seppe mai dove fosse finito. Molti pensarono che, finalmente, Dio fosse venuto a reclamare il proprio angelo prediletto.

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- Queen's Guard -

Ogni cosa al mondo ha il suo prezzo. Ogni azione, ogni decisione, ogni più piccolo sbilanciamento della volontà umana. E tanto più tale variazione del percorso sarà decisiva e definitiva, tanto più le conseguenze peseranno su colui che ha avuto in animo di compiere tale gesto. Sia che si tratti di bene, sia che ci si riferisca al male. Queen's Guard vuol dire appunto questo. La sua essenza, il suo potere e il suo stesso modo di manifestarsi stanno proprio a significare quanto la Forza, quanto il poter scegliere fra l'una e l'altra direzione condizionino ogni istante della vita umana.Solo l'uomo saggio distingue ciò che va fatto da ciò che desidera fare. Solo colui che in animo possiede la determinazione per seguire una unica Via piuttosto che abbandonarsi alle passioni momentanee è in grado di compiere le scelte giuste. di non smarrire la strada.
A prima vista la Queen's Guard pare esser un elegante stocco, elsa scura orlata di ghirigori bianchi e pomo chiaro a forma di croce, filo della lama perennemente lucido e splendente alla vista. Solitamente viene portata al fianco destro (per esser sfoderata con la mancina) all'interno di un fodero in cuoio completamente nero.

Avoir Pitié_ La compassione non è cosa che ogni uomo possiede. Non è cosa che l'animo umano tollera se non si tratta della propria compassione. Del proprio, costante, commiserarsi e compatirsi. L'avere pietà e mostrare benevolenza verso l'altro, verso il proprio nemico, è cosa alquanto più ardua e difficoltosa. Scegliere di Non uccidere quando si avrebbe la possibilità di farlo. Decidere di Risparmiare piuttosto che Punire. Di Assolvere al posto che Condannare. Questo vuol dire seguire un percorso. Significa non affidarsi all'istinto ma obbedire ad una volontà ben precisa.
Per la Queen's Guard, provare commiserazione nei confronti del peccatore che, ignaro di se medesimo, continua ad errare, significa NON ricorrere ai suoi poteri " divini " ma limitarsi a sfruttarla come semplice arma Bianca. Nulla più che acciaio e forza bruta. Così facendo, sarà come offrire all'avversario la probabilità di spiegarsi e difendere il proprio operare con le sue sole possibilità naturali e senza artifici di sorta. Una lotta pari, insomma. Fintantochè Raphael si limiterà a sfruttare la propria arma in tali proporzioni, potrà usufruire di un bonus alla Rec e alla AeV di 100 punti. [Abilità passiva] Egli si circonderà inoltre di un'aura avvertibile solo dal suo diretto oppositore ( chiunque altro ne sarà quindi escluso ) tale da renderlo agli occhi dell'altro un quadro di sicurezza e inalterabilità. Pur covando in sé ansia e apprensione, pur essendo ferito o profondamente destabilizzato, il suo avversario avrà la piena convinzione che ogni suo movimento, ogni atteggiamento e parola discenderanno da un incredibile sicurezza interiore, tanto fiera e convinta da rasentare la trascendenza divina. [ Influenza psionica passiva ]
" Come se egli avesse avuto un contatto diretto con Dio, ogni suo agire non covava in sé traccia di paura o inquietudine. Il suo sguardo vibrava, candido, delle fiamme dell'empireo ".
In ultimo, poiché deciso a mostrare misericordia nei confronti di colui che gli sta dinnanzi, Raphael avrà la possibilità di entrare in sintonia con lui. Pur non desiderandolo, pur preferendo mostrare clemenza strettamente all'agire e non al pensare, il voler Compatire diverrà un autentico ed irrevocabile gesto di " Cum- patire" abile non solo ad avvicinare fisicamente i due opponenti l'uno all'altro, ma di creare fra di loro una stretta alchimia empatica. In ogni istante del duello quindi, salvo che l'avversario non utilizzi schermi di sorta per ovviare al potere del Sorya, egli sarà in grado di percepire i sentimenti e le emozioni più superficiali dell'altro. Pur tentando di evitare tale fenomeno. Pur cercando di opporsi ad esso. Non vi sarà alcuna barriera ( salvo magica e psionica ) in grado di ostacolare il fluire dell'animo del primo nel secondo. [Abilità psionica passiva]
Condamner à_ Condannare significa giudicare. Condannare significa innalzarsi ad arbitro dell'agire umano e decidere in nome di ciò che è giusto e lecito, quale sia la sottile linea di demarcazione fra il Si e il No. Condannare significa scavarsi dentro, indagare nel proprio animo e trovare in fondo adstesso la risposta ai dubbi più inconciliabili. Alle risposte meno ovvie e meno meccanicamente desumibili. Condannare vuol dire sobbarcarsi il peso di un, infine, No. E di agire contro di esso nella piena coscienza che la ragione non stia giocando un brutto tiro alla volontà. Che nulla, nemmeno il Forse, potrebbe travisare una giusta punizione da un futile vizio di supponenza. Condannare vuol dire toccare con le proprie dita le fiamme dell'inferno. E sapere che la pelle non si ustionerà. Che le dita non diverranno nere come carbone.
Ma è davvero così?Davvero il boia un momento prima di troncare di netto la testa del reo, ha in se la convinzione che nemmeno una goccia del sangue di questi macchierà le sue vesti? E' realmente possibile uccidere senza colpa?
Condannare è sporcare le proprie mani così che nessun altro debba farlo al proprio posto. E' fare ciò che nessun altro potrebbe sopportare. E' spezzare la propria anima in tante parti quanti sono i peccati da punire. E per ogni oncia di male, un po' di bene viene sacrificato ad esso.
La Queen's Guard è conscia di questo. E' conscia che nel suo nome verrà concesso di fare ciò che mai dovrebbe essere fatto. Anche se in nome del Bene. Anche se in giusta Fede. E proprio come lo Spartito del Demonio, proprio come quella melodia che solo il cuore di un uomo puro sarebbe stato capace di rendere apprezzabile, ella presenterà ogni volta il suo scotto a Raphael. Il tranello del Diavolo è l'innocenza che rinnega se stessa per poter rinascere a nuova forma e vita. E' il Bene che sgorga dal Male passando attraverso il Fuoco e il Sangue. Nel momento in cui Raphael deciderà di ricorrere al potenziale offensivo della Queen's guard, ossia alle tecniche celate in essa in quanto artefatto, ella comincerà a riversare su di lui la parte malefica del suo esistere: le dita della sua mano strette attorno all'elsa inizieranno a ricoprirsi di scuri intarsi color del sangue. Agli occhi dei più parrà di vedere il tessersi istante per istante di un mirabile arazzo che, a partire dalle unghie e risalendo per il dorso e il polso del paladino, lentamente prenderà a rivestire tutto il braccio e il petto fino a giungere al collo e al volto. L'ingigantirsi di tali disegni sarà determinato dall'intensità e dalle modalità di uso delle tecniche della Queen's Guard. Per ogni impiego di un consumo energetico, infatti, una pari porzione del corpo del ragazzo sarà venato dal veleno dell'arma. Le modalità di avanzamento corrispondono a quelle tradizionali. Un basso equivarrà ad una mano. Un medio ad un braccio. Un alto al petto. E così via. Nella sua completa estensione, ossia una volta che i "tatuaggi" avranno ricoperto per intero il corpo di Raphael, egli subirà per ogni turno un danno da affaticamento pari a Basso.[Malus passivo]

Démon baiser_E' con la voce che si mente. Ed è con la voce che si prega. E' con le parole che si riempie il silenzio ed è sempre con esse che lo si causa. Senza la possibilità di parlare, senza l'abilità di esprimere con verbi e suoni il proliferare dei nostri pensieri, è come se non esistessimo. Nel buio della notte, è il fiato di chi ci sta accanto a rassicurarci di non essere soli. E' il suono della sua risata ad esprimere il suo affetto per noi. Senza la voce tutti noi saremmo perduti. E basterebbe il vento a negare ciò che siamo. Sarebbe sufficiente un poco di oscurità per nasconderci alla vista di tutti. Mai come nessun'altro, Raphael è conscio di quanto la parola abbia in sé un potere pressoché incommensurabile. Di come essa divenga un tesoro assai pericoloso se lasciata alla mercé di stolti il cui unico pensiero sia quello di rovinare tale dono lasciandolo consumare invano. Ed è per questo che lui solo, fra molti, lui solo che ha potuto comprendere quanto il genere umano sia incapace di badare a sé stesso senza incorrere nell'errore, può a suo piacimento suggerire alle menti meno argute cosa, effettivamente, dire.
Assicurandosi di mantenere un minimo contatto visivo con il proprio nemico, Raphael porrà di piatto la spada dinnanzi alle proprie labbra e, con un solo movimento, la passerà su di esse in tutta la sua lunghezza. Apparentemente nulla sarà accaduto ma non appena il malcapitato tenterà di proferir verbo, si accorgerà con orrore di non essere più in grado di controllare le proprie parole ma di dover per forza recitare una litania o ripetere alcune parole che, di volta in volta, sarà il paladino a decidere. Questa tecnica dura per due turni e sull'avversario sarà paragonabile ad un danno Medio alla psiche per ogni turno. [Tecnica Psionica a costo Alto]
Démon baiser_Come ricordato, ogni cosa ha il suo prezzo. Ogni mirabile stratagemma escogitato dalla mente più arguta vale lo scotto che esso pretende di ricevere in cambio del proprio operare. E tanto più si sarà disposti a dare per esso, tanto migliore sarà il dono che si riceverà. Vi sono due modi di attingere alla tecnica Démon Baiser. Il primo è quello sopracitato. Il secondo ha a che fare con un uso ben più subdolo del concetto di " scambio equivalente". Raphael potrà infatti decidere non di instillare parole casuali sulle labbra del proprio nemico ma bensì, le sue. Sue le parole. Suoi i pensieri. Un filo direttamente teso fra questi e il proprio bersaglio che, inerme, non potrà far altro che seguitare quanto il primo deciderà di fargli dire. Per il suo bene, ovviamente. Questo seconda opzione sarà possibile solo e solamente se Raphael sarà impossibilitato ad usare la propria voce o ad aprire le proprie labbra. La modalità di tale status è indifferente: può venire causata da un attacco nemico ( sia fisico che psionico), da un gesto deliberato di Raphael o da altre molteplici variabili. Ciò che conta è che, nel momento di utilizzare la tecnica, egli non abbia alcuna possibilità di parlare. Attivata la stessa, però, a lato delle sue labbra comparirà un ricamo rosso sangue che non svanirà fino a scioglimento della tecnica e che avrà come funzione quella di costringerlo a tener "fede" al suo forzato mutismo. Così facendo, la tecnica varrà sempre due turni, ma avrà potenza Critica sebbene Raphael spenda sempre e solo un Alto per attivarla.

Dèmon Trille_Melodia è ciò che, dall'impulso dell'uomo, da quel suo inconsulto rimuginare e pensare, trova di che realizzarsi nella strumentalità di pochi, semplici oggetti. Melodia è l'animo umano che, trascendendo se stesso, si libera di ogni catena per librarsi inarrestabile nell'ebbrezza di una forma di espressione senza limiti e senza barriere di sorta: musica è libertà. Eppure musica non è altro che storcersi e contorcersi di aria. Non è che il rovinoso scuotersi della tranquillità che, corrompendosi, genera stridii e mugolli di dolore che l'udito interpreta come " armonia ". Questo è quanto accade nel momento in cui, pur sentendo, non si desidera ascoltare. Pur potendo, non si vuole. Ed allora niente parrà bello e apprezzabile ma solo un'accozzaglia indefinita di stridii e orrende distorsioni. Raphael è in grado di rivelare a chiunque non Sappia sentire, sia la bellezza che l'orrore della mente umana. La musica costante del suo macchinare. Ponendo la Queen's Guard di piatto dinnanzi a sé, il paladino le darà un lieve colpo con l'indice. Da quel momento in poi, ella verrà come percorsa da una specie di vibrazione costante ma di variabile modulazione tale che, secondo le sensazioni del nemico, essa parrà una specie di primitiva melodia. Gli sembrerà di sentire delle voci distanti ed in parte conosciute propagarsi tutt'attorno in lui. Quasi un sommesso mormorio impossibile da ignorare che, a seconda della psicologia, potrà interpretare a proprio piacimento. L'effetto che ne deriverà sarà quello di causare in lui un lieve senso di stordimento e confusione in lui tanto che, nell'effettivo, sarà cosa alquanto ardua per lui colpire Raphael. Nell'effettivo, per un totale di 4 turni, le statistiche dell'avversario saranno abbassate di 50 punti. Questa tecnica conta come Magica, poichè viene prodotta dalla vibrazione della spada. Sarà quindi possibile difendersi da essa solo utilizzando una difesa magica.[Costo Critico] Cumulativo a tale effetto, se il nemico dovesse entrare in diretto contatto con la spada di Raphael nel corso dei 4 turni, per ogni turno in cui subirà almeno 1 contatto, perderà ancora 50 punti alle proprie statistiche [Passiva]
Dèmon Trille_Come ricordato, ogni cosa ha il suo prezzo. Ogni mirabile stratagemma escogitato dalla mente più arguta vale lo scotto che esso pretende di ricevere in cambio del proprio operare. E tanto più si sarà disposti a dare per esso, tanto migliore sarà il dono che si riceverà. Vi sono due modi di attingere alla tecnica Démon Trille. Il primo è quello sopracitato. Il secondo ha a che fare con un uso ben più subdolo del concetto di " scambio equivalente". Raphael potrà infatti dare un concetto del tutto innovativo al termine " disturbo " se, nell'attivare la tecnica Démon Trille, deciderà egli stesso di divenire la fonte di sprigionamento del suono. Come un diapason, egli prenderà a vibrare impercettibilmente ( il che equivarrà a ridurre della metà la sua AeV e Rec) cominciando ad emettere terribili distorsioni nell'aere che parranno far tremare ogni cosa attorno a lui. Alle orecchie e agli occhi del nemico, esse non solo avranno una intensità e frequenza altissime, quasi dolorosa, ma prenderanno a tratti dei connotati ben precisi. Figure di persone. Strane fattezze mostruose. Demoni e orribili abominii. E tutti insieme, insostenibili, gli parranno stare gridando con quanto fiato abbiano in corpo. Mantenendo costo e durata invariati, Critico, per un totale di 4 turni, egli potrà quindi decidere di abbassare tutte le statistiche del suo avversario a 50 punti rimanenti. Per evitare questo, sarà necessario utilizzare una difesa magica ad ogni turno. [ Abilità a costo Critico] Cumulativo a tale effetto, se il nemico dovesse entrare in diretto contatto con la spada di Raphael nel corso dei 4 turni, per ogni turno in cui subirà almeno 1 contatto, perderà ancora 10 punti alle proprie statistiche [Passiva]

Dèmone Regardez_ Guardami. Disse qualcuno. Guardami, e allora la mia anima non avrà più alcun segreto per te. Guardami, e io saprò allo stesso modo cosa si cela nel tuo cuore. Poiché guardare significa esser guardati a nostra volta. E più si sbircia, tanto più il nostro corpo diventa visibile. La nostra curiosità riconoscibile. Guardami. E io saprò perché i tuoi occhi si soffermano nei miei. E perchè mi scrutano. Essere un buon osservatore equivale ad essere un buon pensatore. Equivale a dichiarare la capacità di notare ciò che ad altri sfugge. Equivale ad ammettere che il buio di molti, non è altro che la luce di pochi. Lo sguardo di Raphael rappresenta proprio questo: colui che vede. E tale è l'imperiosità di tale sicurezza e certezza che ognuno, nel notarlo, non può che rimanerne più che colpito. Se ciò dovesse accadere, se cioè Raphael dovesse riuscire a mantenere un contatto visivo con il proprio avversario per un certo periodo di tempo, egli potrà costringere il proprio opponente a vederlo per come egli lo vede. Lo stesso, infatti, inizialmente avrà come la sensazione di starsi avvicinando incomprensibilmente al paladino, una forza invisibile a trascinarlo in sua direzione mentre questi, immobile, quasi attendendolo, non smetterà un secondo di fissarlo con quei suoi occhi insondabili. Quando entrambi saranno tanto vicini da potersi sfiorare, il malcapitato si vedrà improvvisamente catapultare con violenza all'indietro, nel suo corpo. Un rifiuto tanto imperioso da risuonare più una condanna che una sfida. E non importa cosa e come il paladino decida di manifestare il proprio pensiero negli occhi del malcapitato. Fatto sta che quando egli abbasserà su di sé il proprio sguardo attonito, avrà l'assoluta, inamovibile e totale certezza di essere stato rifiutato per quello. Esattamente per QUELLO. Pur disgustoso che sia. Pur meraviglioso che possa sembrare. Egli saprà di aver finalmente intuito la sua forma originaria e confacente. Questa tecnica esprime un mero attacco psionico che non influirà direttamente sulla fisionomia dell'avversario e sul modo in cui egli si vede ma, esclusivamente, in come egli Pensa di vedersi. La durata sarà di due turni. I danni causati da questa abilità andranno ad influire direttamente sulla psiche. [Tecnica psionica a costo Alto]
Dèmon Regardez_Come ricordato, ogni cosa ha il suo prezzo. Ogni mirabile stratagemma escogitato dalla mente più arguta vale lo scotto che esso pretende di ricevere in cambio del proprio operare. E tanto più si sarà disposti a dare per esso, tanto migliore sarà il dono che si riceverà. Vi sono due modi di attingere alla tecnica Démon Regardez. Il primo è quello sopracitato. Il secondo ha a che fare con un uso ben più subdolo del concetto di " scambio equivalente". Vero è che ciò che si trova negli occhi dell'altro deve pur esistere in qualche modo anche nella realtà, altrimenti il riflesso scorto non sarebbe altro che mera illusione. Pur distorto. Pur stravolto e snaturato. Eppure, pur mascherato, il vero deve in qualche modo riuscire ad affacciarsi e ricordare di essere, alla fin fine, il solo protagonista della scena. Ma cosa dire della mente? Cosa dire dell'atto creativo della fantasia che tutto può senza confini di coerenza, plausibilità, possibilità? La mente è infinita. E tutto ciò che risiede in essa è incontrastabile. Se, nel momento di utilizzare la Dèmon Regardez Raphael non potrà usufruire dell'uso della vista per cause a lui riconducibili o esterne ( tecniche fisiche/ magiche/ psioniche dell'avversario), tale tecnica assumerà gli sconvolgenti tratti di un sogno ad occhi aperti. Di una traduzione dall'onirico al reale. L'avversario, infatti, quando poserà i propri occhi su di sé per verificare se effettivamente ciò che sente è reale, vedrà Veramente ciò che il paladino desiderava instillare nel suo animo. Vedrà artigli e catene. Vedrà grafi e ferite. Vedrà bianche vesti e scuri capelli. Anche se tenterà di riflettersi in uno specchio. Anche se proverà a strapparsi di dosso quell'immagine essa, qualunque forma abbia, gli rimarrà appiccicata addosso come una firma indelebile. L'abilità durerà sempre due turni, seppur ora non valga più esclusivamente nella mente dell'avversario ma anche nella realtà al di fuori di essa. Occorrerà quindi una difesa magica per scioglierla. [Tecnica spaziale di livello Critico]

Cagoule du Bourreau_ La Queen's Guard è un'arma a doppio taglio. Sia che la si tenga a freno sia che si sprigioni in pieno tutta la sua potenza, ella pare non possedere l'intento di rimanersene, infine, inerte. Sia nel bene che nel male ella pare incapace di assistere semplicemente e di astenersi del tutto dall'agire. Ma cosa accadrebbe se, infine, si decidesse semplicemente di non brandirla? Di lasciarla fisicamente al riparo dagli scontri e dalle vicende terrene? Se la si tenesse legata a sé ma dimenticandosi totalmente di possederla? Purtroppo, così come la fame e la sete, anche la Fede è cosa che non si può semplicemente " Lasciar riposare" pensando che così facendo essa non si accresca e non si aggravi col tempo. Eppure il gesto di non brandire un'arma, di non sfoderare la sua lama e pretendere che essa si pieghi al volere altrui ha un preciso significato. Un suo perché che la Queen's guard, pur non possedendo vera e propria mente, è perfettamente in grado di percepire. Quando dunque tale spada non risiederà nelle mani di Raphael, ella si limiterà suo malgrado a rispettare il suo gesto fornendogli le più basilari cure che una " Madre amorevole" darebbe al proprio figlio. Per prima cosa il paladino non potrà in alcun modo essere colpito da attacchi meramente fisici. [ Tecnica passiva] Come se egli avesse attorno a sé uno schermo invisibile, i colpi scivoleranno a poca distanza dalle sue membra senza minimamente segnarlo. Inoltre Raphael potrà in ogni istante sprigionare dal proprio corpo una sorta di bagliore accecante che, proprio come un flash, avrà la possibilità di accecare il suo avversario per tutta la durata del turno successivo [Abilità a costo Medio]. In ultimo, rifacendosi alla sua capacità di entrare in sintonia con il proprio nemico facendo più che mai proprio il senso delle parole " cum-patire", egli potrà tentare di penetrare la mente dell'altro con un unico, semplice pensiero. Poco importa la sua rappresentazione, i colori di tale visione o le parole in essa celate. Quello che importerà è che Raphael potrà impartire un unico, perentorio " NO " a colui che gli si porrà dinnanzi. Un invito a non combattere. Un invito a non attaccare. Un invito a non costringerlo, infine, a sfoderare la propria arma. Tale tecnica varrà come una difesa assoluta da un qualsiasi attacco che, pur essendo ad un passo dal colpire il paladino, non riuscirà in nessun modo a sfiorarlo. Così come un servo dinnanzi al padrone, infatti, al sopraggiungere di un qualsiasi attacco Non Raphael ma il mondo stesso che lo circonda non farà altro che torcersi attorno alla sua figura vanificando qualsiasi offensiva.[ Tecnica costo Medio. Difesa assoluta]






Abilità & Tecniche

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Vue de nuit
~ Nelle vene di Raphael scorre sangue appartenente sia al nobile casato dei Sorel che alla -come considerata dalla sua stessa famiglia- eretica ed immonda razza elfica. Un ibrido, un mezzosangue qual'è Raphael, non avrebbe potuto quindi che presentare solo ed esclusivamente gli aspetti positivi della cosiddetta feccia elfica, veicolandoli nel suo corpo quasi del tutto umano. Durante il corso della storia, esclusi e denigrati, i mezz'elfi hanno dovuto arrangiarsi per vivere, pur non possedendo un corpo forte in grado di affrontare qualsiasi tipo di situazione. Questa vita di stenti li ha costretti, per la maggior parte, a divenire ladri o furfanti. Evolvendosi in questa direzione, quindi, la loro razza ha sviluppato un'utilissima vista paragonabile a quella dei felini, e qualsiasi mezz'elfo è in grado di vedere nella notte come se fosse giorno, non importa quanto sia fitta l'oscurità che gli sta di fronte, purché la suddetta non sia illusoria. Allo stesso modo è in grado di guardare in qualsiasi impedimento visivo come nebbia o simili.
[Abilità Razziale Scurovisione - Passiva]

La Rapière des Sorel ~ Lo stile di combattimento di Raphael, la Rapière des Sorel, ha visto il mezz'elfo cimentarsi nell'arte della scherma sin dalla più tenera età. E poichè il capostipite dei Sorel, suo padre, morì presto lasciando allo stesso Raphael la Flambert in eredità, il mezz'elfo riuscì ad apprendere più velocemente rispetto ai suoi predecessori i segreti dell'arma. La Flambert è diventata la sua compagna inseparabile, la mietitrice delle vite di decine di nemici e avversari, e l'unica cosa di cui Raphael stesso potesse vantarsi era di saper duellare con la suddetta arma. Tuttavia non si può certo dire che aver prestato giuramento, e in seguito servito Elhonna come unica e sola Signora, non abbia influenzato il suo sistema di combattimento. Da esser un rodomonte praticante le rigide discipline di combattimento da duellante, nuovi e sconosciuti poteri semidivini hanno preso vita nel corpo del Sorel. Il giuramento scritto sulla sua stessa carne "Portatore del Silenzio", è il segno più esplicito di come, in un certo senso, la Luce di Elhonna lo abbia irradiato, illuminando la sua mente, destando il suo spirito, rivelandogli il suo cammino. Da allora, Raphael non è più solo un rodomonte, abile tanto nei duelli quanto nello studio. Egli è divenuto un vero e proprio Paladino dell'unica e vera Dea.
In termini tecnici l'abilità in questione permette a Raphael di raggiungere il livello successivo del dominio Incantaspade, e di poter fare normalmente uso anche delle pergamene della classe Paladino.
[Abilità Personale 1 & 2 - Passiva]

La Vigueur des Sorel ~ Raphael ha appreso, nel corso della sua formazione psicofisica presso i Sorel, il combattimento con e senza il fioretto. Non disponendo purtroppo di una stazza corporea sufficiente per un vero e proprio combattimento a mani nude, il mezz'elfo si è visto costretto a riparare con schivate, colpi rapidi e precisi e movimenti di qualunque genere. Inizialmente ciò comportava il crollare a terra di Raphael dopo meno di un minuto, poichè le energie di un comune uomo non avrebbero potuto a lungo permettere simili movimenti. Tuttavia con il passare del tempo, Raphael è riuscito a temprare il proprio fisico, non dosando le energie ma riuscendo a rendere tali movimenti e dispendi energetici meno faticosi, imparando a resistere più a lungo in qualsiasi situazione difficile.
In termini GdR, grazie a questa abilità Raphael ottiene un dispendio energetico minore su ogni tecnica attiva utilizzata in combattimento o quest, tradotto in uno sconto del 5% per ognuna. In caso di qualsiasi tecnica, se il consumo dovesse scendere oltre lo 0%, resterà a 1%
[Abilità Personale 3 - Passiva]

Le Héroïque Bouclier ~ Poco tempo dopo aver ricevuto la benedizione di Elhonna, il Sorel ha potuto apprendere come sia effimero considerare la propria forza fisica come unico strumento di battaglia. Invero, solo gli stolti si affidano ad una strategia puramente offensiva, ponendo in secondo piano ciò che di più cara vi è da conservare: la vita. E la vita, questa essenza pura non deve assolutamente esser profanata, ne tanto meno scalfita dalle umane miserie, piuttosto la sempiterna gloria donatagli dalla Vera Dea ha illuminato Raphael su ciò che più occorre difendere. L'autoconservazione, l'autoprotezione praticata ai magistrali livelli dello stile Sorel non è volta ad un misero timore della morte, quanto ad una valorizzazione della vita. Qualora il corpo del Sorel dovesse esser abbandonato ai corvi, chi potrebbe mai rimpiazzarlo per difendere strenuamente la Dea?
Proprio per questi motivi Raphael ha appreso a richiamare le sue barriere molto più rapidamente di quanto è possibile fare normalmente per i magi. Se una tecnica difensiva consueta richiede normalmente qualche secondo di concentrazione per costui questo tempo non esisterà in quanto potrà richiamarle quasi istantaneamente. D'altra parte è però necessario che sia ben conscio dell'attacco che sta subendo per alzare in tempo le proprie difese.
Le barriere del Sorel sono infatti divenute estremamente più efficaci tanto da risultare quasi di un livello superiore rispetto al quantitativo di energie speso per evocarle. In questo modo sarà possibile evocare barriere a 360° che avranno lo stesso potenziale difensivo del consumo speso per evocarle e non - come da regolamento - di un livello inferiore.
Ma la forma assoluta e perfetta di difesa è quella grazia Divina, completamente indipendente dal volere di Raphael. Una sola volta per quest/duello o quant'altro quando il Sorel sarà bersaglio di un attacco mortale o quasi, che non potrà bloccare o di cui non è assolutamente a conoscenza (perché invisibile o lo colpisce alle spalle) si materializzerà immediatamente una barriera aurea di livello critico a protezione completa proveniente dalla stessa grazia divina (360°) che gli salverà sempre la vita. Questo potere non ha nessun costo energetico, non è possibile in alcun modo da replicare più volte per quest/sfida/ecc, ma conta assolutamente come una difesa assoluta.
[Dominio Passivo - En. Bianca, Verde & Blu]

Le Charme des Sorel ~ Le origini di Raphael sono aristocratiche. Nobili, i Sorel, che hanno sempre avuto a che fare con ceti mercantili e medio borghesi, apprendendo quindi nel corso degli anni come gestire al meglio della convenienza un aquisto proveniente dagli stessi. Importante è solo l'apparenza, il mostrarsi freddi e calcolatori al fine di ottenere sempre un qualche sconto dalla feccia commerciante.
In termini Gdr Raphael può ottenere il 25% di sconto su qualsiasi aquisto compiuto.
[Abilità Personale 4 - Passiva]

La Brise des Sorya ~ Servire Elhonna, sacrificare la propria vita in nome del suo verbo, divenire un emissario ufficiale del clan, non si limita ad aiutare spiritualmente lo stesso Raphael, ma ha determinato un vero e proprio cambio della visione della realtà. Ha operato su di lui una distorsione reale, empirica, anche sul suo modo di essere e di comportarsi. E di combattere.
Aumenterà infatti i "ReC" del Sorya di 50 punti, diminuendone però i "PeRf" di 25. Esternamente non vi saranno cambiamenti. Un ulteriore vantaggio è quello di permettere al Sorel di poter combattere anche una volta terminata l'energia. Un personaggio normale, infatti, trovatisi con il 10% energia o meno, si sentirà spossato o comunque non in grado di combattere. Grazie a questa abilità, invece, Raphael potrà tranquillamente continuare ad avanzare, quasi senza sentire la fatica, pur senza più poter utilizzare tecniche che comportano un dispendio energetico.
[Pergamena Aura di Energia - Passiva]

La Dèfense Fondamental ~ Sono varie le forme in cui l'intrinseco potere metaempirico della pura luce può esternarsi: nel caso di Raphael, fedele paladino del credo dei Sorya,le forme difensive che essa potrebbe assumere sono due: o nuclei o semplici scudi, entrambi dotati dell'aurea purezza dell'elemento luce. Spendendo un consumo pari a Basso sarà possibile per il Sorel avvolgersi di un flebile bozzolo energetico in grado di garantire una perfetta difesa contro qualsiasi attacco fisico, anche se una simile protezione sarà inutile contro qualsiasi tecnica. In alternativa spendendo un consumo pari a Medio sarà possibile creare un bozzolo energetico molto più spesso che proteggerà da attacchi fisici che, grazie a tecniche o abilità passive, hanno subito un potenziamento; in questo modo attacchi di livello basso verranno parati e quelli di livello medio provocheranno danno basso.
Tutavia Raphael è in grado di creare anche degli scudi dalle modeste dimensioni di 50 cm, che rappresenteranno una ottima difesa contro quasi qualsiasi tipo di tecnica. Questi avranno solitamente costo Alto anche se è possibile evocarne anche di costo Medio; la loro particolarità, unita all'aumento di resistenza fornito dall'effetto passivo, è di fornire un ottima difesa anche contro tecniche di livello superiore. Lo svantaggio consiste però nelle ridotte dimensioni di una simile tecnica che potrà essere facilmente aggirata da emanazione massive o da tecniche ad area, aprendo però la possibilità per combinazioni strategiche molto importanti per il Sorel.
[Dominio Attivo - I (Consumo di energia Basso) - II (Consumo di Energia Medio o Alto) ]


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La parfait émulation ~ Se la comune filosofia di stampo militare vede l'attacco come la miglior difesa, il Sorel ha ribaltato del tutto questa visione: sfiancare l'avversario sino allo sfinimento, assalendolo per poi ritrarsi in una posizione sicura è ciò che meglio caratterizza il modo consueto di combattere del Sorel. E, qualora una delle sue stesse difese di possa rivelare fallace, o comunque inutilizzabile, egli stesso è riuscito ad apprendere come emulare alla perfezione quelle degli altri esseri, grazie alla sua acuta vista indagatrice. Raggiunto il pieno dominio sulle tecniche di stampo difensivo Raphael ha infatti guadagnato una conoscenza teorica delle tecniche difensive generali che non ha limiti, permettendogli di replicare senza alcun problema qualunque tecnica difensiva che vede utilizzare dall'avversario o dai compagni, se in quest. Questo potere ovviamente comporterà un consumo energetico pari a quello della tecnica copiata ma essa potrà risultare più forte dell'originale grazie alle vaste conoscenze che caratterizzano il Sorel. La tecnica potrà essere replicata solo durante il corso della stessa quest/duello, e dovrà necessariamente essere una pergamena, mai un'abilità personale. Non importa che sia una barriera o meno: l'importante è che sia una tecnica di stampo difensivo.
[Dominio Attivo - III ] Consumo di energia: Variabile


Le Rayon ~ Raphael, allungando una mano o un dito contro il proprio avversario, senza particolari tempi di concentrazione, genererà un sottile raggio di luce veloce quanto un proiettile che, una volta colpito l'avversario, gli lascerà una piccola ustione, e, un po' a causa dell'altissima velocità del colpo, un po' a causa della forza impressa, provocherà un violentissimo urto al punto colpito, rischiando di far cadere indietro il nemico stesso, sotto la forza dello stesso. La luce non è abbastanza intensa da costringere i demoni a tornare in forma umana, ma provocherà, ai suddetti, notevoli danni. Se agli altri esseri provocherebbe infatti un danno alto, questi subirebbero un pericoloso danno critico.
[Pergamena Lampo di Luce] Consumo di energia: Alto

Dèsastre luisant ~ Apoteosi del potere puro e lucente donato da Elhonna, Raphael poggiando una mano in terra, senza particolari tempi di concentrazione, genera sotto alle gambe del proprio avversario una colonna di luce del diametro di cinque metri, che lo investirà, scaraventandolo in aria con notevole violenza. La colonna può essere generata solo dal terreno, manifestandosi sottoforma di continui zampilli di luce attorno alla zona interessata, per poi esplodere e arriverebbe ad un altezza massima di dieci metri. La violenza è tale da poter sbalzare via anche il più pesante di tutti gli avversari. Se generata troppo vicino rischia di sbalzare via perfino Raphael stesso e, come se non bastasse, la colonna provoca anche ustioni di alta entità su tutto il corpo dell'avversario, o almeno di certo sulle parti scoperte.
Contro i demoni è notevolmente più efficace, provocando danni incalcolabili.
[Pergamena Colonna di Luce - Critica - Incastonata nel corpo] Consumo di energie: Nullo x2

Le divin Jugement ~ Il male non deve essere semplicemente sconfitto, poichè i malvagi ritornano, sempre. L'incontrastato cancro rappresentato dal peccato deve essere estirpato, sradicato dalle fondamenta. Devastato.
E un guerriero della luce come Raphael, per quanto idealista e forte possa essere, rimane e rimarrà sempre un solo individuo. Un uomo, un paladino, uno schermidore, ma nonostante la benedizione ricevuta dalla Dea e dall'Inquisitrice non potrebbe nulla contro una forza demoniaca serva dell'Innominabile. Un Uno, raphael, che verrebbe sconfitto da Molti, poichè sebbene il suo potere trascenda l'umana stirpe rimarrà sempre e soltanto quello di un uomo e della sua spada. E' per questo che in casi disperati, quando il male si concentra nei nemici come un agglomerato troppo forte, troppo straordinariamente concentrato per essere sconfitto dalla Quee'ns Guard, Raphael è costretto ad affidarsi completamente, totalmente alla Dea. Nonostante Elhonna abbia abbandonato le lande del Sorya, Raphael sa che Ella veglia costantemente sulla sua persona, premiando in tal modo la sua eterna fedeltà: difendendolo contro il male. In questo caso, dopo aver formulato una preghiera alla Dea e congiunto le mani tra loro, concentrandosi sul potere divino di Elhonna Raphael potrà generare un cerchio del diametro immenso nel cielo sopra lui e il suo avversario, dal quale partiranno sette raggi diretti contro il proprio nemico, composti di pura luce divina, e del diametro di poche braccia. I raggi provocheranno gravi ustioni, e potranno oltrepassare eventuali soffitti e armature come se non esistessero, puntando direttamente alla carne del nemico maligno.
Il danno complessivo provocato dai raggi è di livello critico, contro i demoni è ancora più alto, arrivando ad essere mortale. Contro gli angeli, invece, sarà di livello alto.
[Pergamena Punizione Divina] Consumo di energia: Critico

La Brillant Armure ~ Avvertita dallo stesso Raphael come una sorta di simbiosi totale tra se stesso e la divinità, "La armatura dei Sorya", o "La pelle di Elhonna", come suole definirla, si presenta allo stesso Sorel come una sorta di protezione divina, trascendente dalle umane miserie. In questo stato Raphael verrà circondato da una sorta di seconda pelle luminosa, che coprirà interamente il suo corpo. Questa sarà resistentissima a colpi di armi da taglio e da fuoco, e la magia sarà completamente inutile contro di essa. L'"armatura" sarà inscalfibile, e praticamente indistruttibile.
Per attivarla non saranno a lui necessarie imposizioni delle mani, ma qualche secondo di ferma concentrazione. Sul corpo del Sorel si presenterà come una sottile patina scintillante che potrà fornire difesa solo contro tecniche magiche e fisiche di livello alto o inferiore, svanendo al termine del turno.
[Pergamena Armatura di Luce] Consumo di energie: Critico

Sacré épée ~ Altra tecnica che vede la quintessenza del candido potere della luce in azione. In questo caso, grazie al mistico potere concessogli dalla Dea Elhonna tempo prima, Raphael è in grado di congiungere tale potere alla sua abilità schermitrice. Abile spadaccino ed agguerrito guerriero della luce, rampollo dei Sorel ed eterno custode delle verità dei Sorya, Raphael Sorel ha appreso come sfruttare al massimo sia l'una che l'altra parte di quel che è. In questo caso concentrandosi sulla Queen's Guard, che viene circondata da un alone candido, Raphael sarà in grado di devastare le carni del nemico con una forza straordinaria. Lo stocco, da quel momento, sarà in grado di infliggere pesanti danni, e lascerà profonde ferite, indipendentemente dallo sfiorare o meno l'avversario. uno stocco più letale di una scure. I danni saranno ulteriormente appesantiti sui demoni, che dovranno prendere le distanze dall'agente, a meno che non vogliano vedere le proprie membra bruciarsi in vicinanza dell'acciaio benedetto. Il colpo non necessita di una lunga concentrazione, ma di un alto dispendio di energia.
Ogni colpo inferto dalla lama in seguito all'attivazione della tecnica, quindi, va considerato come un colpo di livello medio. Non potrà dividere in due le tecniche scagliategli contro dall'avversario, ma potrà distruggere barriere e altre tecniche difensive di livello inferiore al medio.
Il potenziamento dell'arma non influisce per nulla sulla forza fisica o sul controllo e mira di Raphael.
La tecnica dura due turni compreso quello d'attivazione, svanendo al termine del secondo turno.
[Pergamena Arma Sacra] Consumo di energia: Alto

Bénédiction des Sorya ~ Un guerriero della luce, un difensore del Sorya, un fedele servo della Bianca Inquisitrice non può assolutamente permettersi di fallire, ed il suo corpo deve essere in grado di resistere ad ogni sorta di profanazione, ferita o ammorbamento causato da agenti esterni. Il corpo è sacro, un tempio per lo spirito, e come tale necessita di conservarsi. Ed in questo caso è proprio lo spirito lucente, donatogli dalla Dea, che potrà difendere il "tempio" di Raphael dalle avversità del mondo corrotto. In questo caso dopo un istante di concentrazione, Raphael sarà in grado di generare un raggio di luce sopra se stesso o una qualsivoglia persona. il raggio dopo qualche secondo di attesa sarà in grado di curare completamente il corpo da ferite lievi e di medio livello, senza lasciare neanche il segno d'una cicatrice. Lascerà però intatte ferite gravi e menomazioni quali arti mancanti. Per essere guariti bisogna rimanere immobili sotto il raggio per il lasso di tempo necessario a vedere le proprie ferite scomparire. Non sono necessarie particolari imposizioni delle mani. Il raggio guarisce una totalità di ferite pari al massimo a un danno Medio.
[Pergamena Aura di Guarigione] Consumo di energie: Alto

Le Rapide Mouvement ~ Raphael riesce a compiere un unico movimento, della velocità inimmaginabile, che lo può aiutare a portarsi in buona posizione per un futuro attacco, o per evitare una tecnica.Questa tecnica può essere utilizzata solo per spostamenti sul terreno, quindi in aria, o sulle proprie braccia, ad esempio, non può funzionare, in quanto richiede di una certa concentrazione nelle gambe. Proprio per questa, infatti, risulta difficile da utilizzare in corpo a corpo a meno che non si disponga di un'alta concentrazione, appunto.In valori numerici, la propria velocità viene alzata in un unico istante di 200 punti.E' impossibile utilizzare questo movimento per fermarsi a meno di mezzo metro dal proprio avversario, in quanto l'alta velocità non permette una frenata tanto brusca da non andargli a sbattere contro, quindi, al termine dell'attacco, bisogna distanziare di almeno 50cm da qualsiasi corpo solido.
[Pergamena Movimento Rapido]Consumo di energia: Alto

Le Fumèe des Sorel ~ Una antica tecnica oscura appresa da Raphael durante la sua vita da reietto, lontano dai Sorel e non ancora giunto fra i Sorya.
Egli ha difatti appreso come generare nubi di grande utilità in combattimento lanciando per terra una particolare biglia nera, in realtà agglomerato chimico di fumo compresso, specialmente per eludere la vista dei nemici e, ovviamente, colpire senza esser scorti da alcuno. Durante lo scontro, Raphael potrà, dopo qualche secondo di concentrazione, generare un denso fumo scuro nell'area circostante, ricoprendo una zona di almeno 10 metri. La nebbia sarà talmente densa che sarà impossibile scrutarvi attraverso. Un'ottima tecnica elusiva, che permetterà quindi all'agente di nascondere la propria presenza e prendere tempo. Ovviamente Raphael sarà capace di scrutare attraverso il fumo, a differenza del proprio avversario, ma, essendo fumo, appunto, basterà una folata di vento, o simili, per disperderlo. La nube resterà sul campo di battaglia per due turni compreso quello d'attivazione.
[Pergamena Fumogeno]Consumo di energia:Basso
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Le Maître des Corbeau ~ Una antica tecnica oscura del casato dei Sorel, insegnata a Raphael in giovane età.
Dopo qualche attimo di concentrazione Raphael può evocare uno stormo di corvi neri che inizieranno a volteggiare e gracchiare attorno al proprio avversario, impedendogli di vedere e sentire nulla per qualche istante.
La tecnica può rivelarsi, inoltre, una pericolosa offensiva. Se l'avversario volesse infatti liberarsi dei corvi e li attaccherebbe, questi si ritorcerebbero sul suo corpo, causandogli un danno pari a basso.
[Pergamena Stormo]Consumo di energie: Basso

Les sens des Sorel ~ Una delle regole fondamentali nell'educazione al combattimento dello stile Sorel, è il non affidarsi esclusivamente alla vista nel corso del duello. Anzi, è proprio rendere la vista cosa superflua l'obiettivo di un maestro dei Sorel. Utilizzando questa tecnica Raphael per qualche turno riesce a raggiungere un livello sensoriale pari a quello di un gatto, o di un felino, che lo rendeo estremamente pericoloso in battaglia. Sarà infatti capace di individuare un nemico nascosto grazie alla traccia d'odore che lascia dietro di se, di avvertire un attacco alle spalle grazie all'udito, e di intercettare attacchi a distanza tramite la vista. Dei sensi così sviluppati comportano però lo svantaggio principale che attacchi illusori o elusivi avranno effetto maggiore sul Sorel, esponendolo a seri pericoli.
L'attuazione della tecnica non richiede particolari posizioni o attimi di concentrazione, e dura due turni compreso quello d'attivazione, svanendo al termine del secondo turno.
In quest risulta essere una tecnica utile e versatile. I sensi saranno talmente acuti da poter aiutare il caster a capire di essere affetto da particolari illusioni, purché di livello basso esse stesse. Grazie all'olfatto e all'udito, gli sarà inoltre facile identificare la posizione di avversari invisibili.
[Pergamena Sensi Sviluppati]Consumo di energie: Basso

Barrière mental ~ Ciascun aristocratico a causa delle sue nobili origini, ha il perenne dovere di difendere ogni suo avere dalla possibile ladroneria di furfanti, briganti, imbroglioni e quant'altro. Può quindi permettersi di rivelare i suoi segreti più intimi ad estranei? Può quindi lasciare che la sua mente venga letta da un ammaliatore da due soldi che voglia costringerlo a comunicare l'ubicazione del suo danaro? Può far sì che uno scaltro mago abile nel manipolare la capacità di intendere e di volere negli uomini, riesca a convincere il nobile a nominarlo erede del suo patrimonio? Ovviamente la risposta è negativa. Il ceppo aristocratico di cui fanno parte i Sorel li costringe quindi ad impartire dovuti insegnamenti ad ogni membro del casato, così da evitare simili rischi. Le menti dei Sorel devono e dovranno sempre rimanere schermate da qualsivoglia possibile intruso, e sono e saranno sempre in grado di ergere barriere mentali che respingeranno via alcuni dei più subdoli nemici esistenti: gli psionici.
Spendendo un consumo pari alla forza dell'illusione/ammaliamento/attacco psionico che gli è stato scagliato contro, come Raphael ha appreso in gioventù, sarà in grado di schermare la sua mente e liberarsene, anche se prima deve necessariamente aver inteso che è stato colpito da un'illusione.
Questa tecnica basa la propria potenza sulla ReC di Raphael, e non sulla sua PeRm.
[Pergamena Disarmante] Consumo di energia: Variabile

Les Doigts Souples ~ Raphael compie un unico velocissimo movimento del braccio, o dell'arma, votato a disarmare il proprio avversario colpendolo al polso, o comunque all'arto che afferra l'arma di cui fa utilizzo. Questo gesto è notevolmente più veloce di qualsiasi altro movimento che il ladro potrebbe compiere, e quindi, se usato con arguzia, difficilmente evitabile.
Questo attacco può anche essere utilizzato per deviare con l'arma o la mano un colpo diretto alla propria persona con un arma da lancio, come un sasso, uno shuriken, una freccia o una pallottola senza riportare danno sulla mano. La tecnica basa la propria potenza sulla AeV di Raphael, e non sulla sua PeRm.
[Pergamena Disarmo] Consumo di energia: Basso

La rusé maîtrise ~ Maestri nell'arte della spada eppure al contempo teorici di virtù, teologi, medici, artisti, guerrieri. I Sorel hanno appreso come nel vivo della battaglia non abbia la meglio chi si dimostra più forte, più virtuoso, più originale, bensì chi meglio si sappia adattare alla situazione. Convenienza e giustezza: queste sono due chiavi principali per sconfiggere qualunque avversario, per perseguire qualunque vittoria, per scavalcare qualsiasi fatica. Cosa avrebbe mai potuto fare Davide contro Golia, qualora fosse stato privo della famosa fionda? Nulla, avrebbe visto la propria figura soccombere sotto l'erculea figura dell'avversario. Alle volte persino le nostre armi per quanto splendenti e affilate siano, insegnano i Sorel, non possono che essere spezzate da dei nemici più forzuti o più abili nella spada. E certamente persino un Sorel disarmato dinanzi ad un nemico armato non potrebbe avere la meglio. E dunque cosa fare? La fuga segnerebbe l'apogeo del fallimento, la resa sarebbe sinonimo di sconfitta, di patetica arrendevolezza. Ma ritorcere le stesse armi del nemico contro lo stesso cosa sarebbe? Scaltrezza? Astuzia? O forse subdolo inganno? Un colpo basso che mai sarebbe consono all'etica di un grande spadaccino? No, rispondono i Sorel. Si tratta di semplice destrezza.
In qualsiasi frangente del combattimento, poggiando una mano su un punto qualsiasi dell'arma dell'avversario, persino durante un attacco, Raphael è in grado di muovere l'altra tanto velocemente da non poter neppure essere visto, nè tantomeno contrattaccato, e con una rapida torsione di polso può senza alcun problema appropriarsi dell'arma nemica, per quanto grande o piccola essa sia. Nonostante questo, qualora la mano venga posta durante un attacco nemico, Raphael non verrebbe protetto in alcun modo dai danni portati da questo. In seguito, Raphael potrebbe utilizzare l'arma ottenuta come meglio desidera. Disfacendosene, tenendola addosso, oppure utilizzandola in combattimento come se fosse sua, posto che le sue caratteristiche fisiche lo permettano.
Questa tecnica può anche essere utilizzata contro armi da lancio come shuriken, frecce e proiettili, per afferrarli al volo e rispedirli al mittente alla stessa velocità. Naturalmente se Raphael dispone dei riflessi necessari.
Questa tecnica basa la propria potenza sull'AeV del possessore, e non sulla sua PeRm. Al termine del duello, a meno che Raphael non sottragga l'arma all'avversario in un post autoconclusivo di vittoria, l'arma tornerebbe in possesso al suo reale proprietario.
[Pergamena Dominio] Consumo di energia: Basso



Tabella Parametri

imageMezz'elfoRodomonteBonus
Iniziale
Energia RossaAbsolute DefenceAbilità OggettiTotali
Riflessi e Concentrazione (ReC)15025///7575200525
Agilità e Velocità (AeV)150252575-25100350
Potenza e resistenza fisica (PeRf)100-25///75///-25125
Potenza e resistenza magica(PeRm)150///507575100450
Controllo delle armi e Mira (CaeM)150///2575//////250



image
Con me nel carcer nero
ragiona il prigioniero;
si scorda gli affanni e pene,
e al suon di sue catene
cantando va talor.




Edited by ¬Lenny - 9/8/2010, 10:43
 
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¬Lenny
view post Posted on 30/8/2009, 17:57





Cronistorie della Spada



Generali

21/06/09 - Scheda convalidata.

25/07/09 - Terminato arrivo al clan. Aggiornata scheda a seguito del passaggio ad energia Gialla.

11/09/09 - Acquistate pergamene "Stormo" e "Stormo Illusione"

18/09/09 - Acquistata pergamena "Disarmo"

08/10/09 - Acquistato amuleto "Occhio del Gatto"

09/12/09 - Acquistata abilità personale "Le Charme des Sorel" e "Linfa Vegetale" x1

13/01/10 - Acquistato amuleto "Occhio della Lince"

15/01/10 - Acquistata Abilità personale "La esquive des Sorel"

08/02/10 - Aggiunta un'altra abilità passiva alla "Rapiere des Sorel", Acquistata anche pergamena "Raggio di Luce".

17/02/10 - Aggiornata scheda con passaggio ad energia Verde, aggiunta abilità "La Vigueur des Sorel"

27/02/10 - Acquistato Anello del potere maggiore in erboristeria.

04/03/10 - Acquistata pergamena del paladino "Aura di energia" e del ladro "Sensi sviluppati"

16/03/10 - Acquistata pergamena del paladino "Armatura di Luce"

04/04/10 - Incastonata pergamena "Armatura di luce" all'interno della spada Flambert

11/04/10 - Acquistata pergamena del paladino "Colonna di Luce"

21/04/10 - Acquistato amuleto "Occhio della lince"

25/04/10 - Aggiornata scheda con passaggio ad energia Rossa

27/04/10 - Ripristinata la scheda con il bonus del cambio pg, cambiato dominio e bonus iniziale, eliminata abilità personale "La Esquive des Sorel"

19/06/10 - Ribattezzata e incantata la spada Flambert, ora presente come "Queen's Guard". Venduti pugnali da lancio e pergamena "Stormo Illusione". Acquistata pergamena del ladro "Dominio".

06/07/10 - Acquistata pergamena del paladino "Punizione divina" , "Arma Sacra" e "Aura di Guarigione"


¬D U E L L I


¬R U O L A T E


¬C O N T E S T S


¬Q U E S T S




¬C L O T H & E N E R G I E



Edited by ¬Lenny - 8/8/2010, 08:05
 
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