L'ambizioso deve sempre lottare contro la sue epoca con le armi dell'epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro dio è l'oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.
P o t e r i D e i D a d i ~
~D a d i T r u c c a t i_
~D e s c r i z i o n e_
Un giorno dei poveri sfortunati sono stati prelevati contro la propria volontà, e costretti a partecipare a un assurdo Giuoco dell'Oca a premi, organizzato da una fantomatica azienda chiamata Divertimento&Intrattenimento s.n.c. Alcuni di loro hanno vinto, e altri hanno perso. Ed è stata un'esperienza indubbiamente diversa da qualunque altra avessero potuto affrontare. Ebbene, giusto per ricordar loro che era tutto vero, questo è il Premio di Partecipazione. Due semplici, bellissimi dadi truccati, che tanto ricordano quelli che hanno usato durante il gioco. Uno bianco e uno nero. Dove li hanno trovati, beh, dipende da loro in effetti. Sostituiti quasi per magia a coloro che hanno portato a termine la partita, essi compaiono in maniera diversa per coloro che non ci sono riusciti, a meno che non siano semplicemente stati sconfitti ovviamente. Beh, se si sono ritirati...L'unico posto dove trovarli è...beh, dai, l'avete capito. Nella cacca.
~T i r o I D a d i E V i n c o_
Dadi da baro. Ecco cosa sono questi semplicissimi oggettini. E non è solo un appellativo che si dà ad essi, è proprio una constatazione di fatto. In ogni circostanza e in qualunque occasione, infatti, tirare i dadi avrà il principale e innegabile effetto di veder uscire sempre i numeri che più aggradano a chi li tira. È sufficiente concentrarsi sul risultato sperato, e quello sarà, come per magia! [Attiva, Consumo Nullo]
~T i r o I D a d i E P e r d o_
Alcuni credono nella fortuna e nella sfortuna. Altri, invece, non ci credono. Taluni ritengono che questi due concetti siano relativi, o non esistano, oppure che le varie occasioni possano essere create solo ed esclusivamente dalle singole persone. Personalmente, non so se questo sia vero o no, ma so una cosa. Che si creda o no all'esistenza della Sfiga, chiunque sia in possesso di questi dadi sarà perseguitato dalla mala sorte, e la legge di Murphy sembrerà avere la sua rivalsa contro di lui. Sempre se ci si crede, ovviamente. [Malus]
P o t e r i D i T h e r i u m T y r s a e ~
(- Therium Tyrsae -)
Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono.
- (o) -
Therium - Bestia selvaggia- E' l'appellativo che gli antichi Greci diedero alla costellazione del Lupo, una congregazione celeste situata a metà fra gli ammassi del Centauro e dello Scoprione. I Romani, più avanti, scartando tale appellativo, le cambiarono nome per denominarla invece con un semplice " Bestia". La costellazione del Lupo è stata fin dai tempi antichi raffigurata come un canide trafitto al costato da un lungo bastone brandito dal Centauro che gli sta accanto. Regale e maestoso come il suo omonimo corpo stellare, Therium il lupo che, per lo strano concatenarsi degli eventi, ha legato la propria essenza alla personalità di Adrian Coleman, ora a tutti gli effetti il suo solo padrone. Originariamente solo una mera concretizzazione de "L'incubo di Eitinel", creato dalla Dama dell'Eden come arma in grado di nuocere gravemente all'assassino e, se possibile, di finirlo per sempre, in seguito tale evocazione, come prendendo personalità propria, ebbe in animo di ribellarsi e, al posto di seguire gli ordini dettati, si schierò dalla parte del primo. Impossibile da richiamare e riportare ad origine, la Bianca Inquisitrice non potè far altro che concedere un simile dono ad Adrian, mero corrispettivo di fedeltà e rispetto. Therium non è un comune animale. E non è nemmeno uno spirito o una strana concretizzazione allucinatoria. Il Lupo che segue costantemente Coleman non è altro che un Incubo. Già noti nell'antichità come demoni dall'aspetto sia bestiale che Umano, gli incubi erano creature diaboliche capaci di raggiungere gli esseri umani addormentati e, sdraiandosi loro accanto, turbare i loro sogni e prosciugar loro la forza vitale fino a ridurli in fin di vita. Impossibili da combattere se non con particolari riti propiziatori cui si sommava l'uso delle arti magiche, gli Incubi possedevano le malefiche arti demoniache di unirsi alle donne mortali dando vita a dei terribili mostri e di indurre a morte certa gli uomini per impossessarsi della loro anima e darla in dono a Satana. Proprio come queste antiche credenze raccontano, Therium è quindi una creatura che non appartiene al mondo mortale, ma la cui radice d'essere appartiene ad un piano ben lungi dal poter essere definito come "astratto". Per definizione, egli è propriamente un Incubo che, fra le mille e più forme possibili in natura, ha scelto di adottare le sembianze di un lupo dalla folta pelliccia bianca, nebulosa e spesso evanescente. A prima vista parrebbe nebbia o brina che, spandendosi leggera attorno alla sua figura, se troppo distante finisca per dissolversi semplicemente nell'aria.
- (o) -
Su quel letto, d'argento come la toeletta e il canapè, era sdraitata la donna. Ella dormiva. Dormiva col capo supino. Coi piedi respingeva le coltri, come il succubo sopra al quale aleggia il sogno.
_Clausole_ Prerogative che andranno ad incidere sulla risposta dell'artefatto di Adrian Coleman una volta che questi ne invocherà i poteri. Si potrà trattare di particolari sine qua non sarà impossibile usufruire delle tecniche illustrate o di semplici varianti alla piena realizzazione degli effetti voluti. Cosa significano tali clausole? Semplicemente, esse sono testimonianza dell'indole di Therium che, proprio come il suo padrone, a seconda delle circostanze potrà decidere di compiere in modo differente ( o di non compiere affatto) i doveri imposti dall'autorità. Ogni clausola sarà indicata di seguito alla tecnica illustrata.
Therium_ Sebbene Therium abbia scelto una forma animale come rappresentazione di se stesso, egli non è solito sostare accanto a Coleman come un comune animale domestico. Egli infatti soliterà dimorare all'interno delle Katane che il suo padrone detiene costantemente legate al fianco. L'una bianca e l'altra nera. Esse, pur considerandosi a tutti gli effetti come due semplici armi da mischia, avranno in esse la possibilità di trattenere l'essenza dell'Incubo e, sotto desiderio del medesimo, liberarlo a suo piacimento. Principio non trascurabile di tale concordato è quello secondo cui Adrian non potrà mai chiamare secondo propria volontà il suo fedele servitore a sè ma dovrà essere una precisa volontà dell'altro il concretizzarsi sotto forma fisica. Egli avrà, ciononostante, tutto il diritto di rivolgere a Therium delle precise " parole del potere" che, come ordini, giungeranno all'interessato invitandolo ad obbedire ma, ovviamente, starà sempre al secondo la decisione sull'eseguirle o meno. Come decretare questo principio? Difficile a dirsi. Proprio come Coleman, il lupo che lo segue possiede i caratteri scostanti e capricciosi di una creatura restia a sottostare a qualsiasi imposizione o desiderio altrui. Ogni volta che il portatore impartirà quindi un ordine all'artefatto, ossia richiederà di usare una precisa abilità, la modalità di avveramento effettivo del comando dovrà subire le precise limitazioni ogni volta indicate nella suddetta tecnica. Parola del potere_Seguimi. Lo strano destino che lega Therium a Coleman non è classificabile con il semplice termine di amicizia. Esso è ben altro. Ben più stretto e ben più solido di qualsiasi sistema affettivo ravvisabile fra essere umano ed essere umano. E' un vero e proprio Cum-patire, dove il bene dell'uno è il bene dell'altro. La sofferenza del primo quella del secondo. E così discorrendo. Non sarà quindi possibile, in alcun modo o con qualsiasi artificio, separare l'uno dall'altro o indurre il primo a rivoltarsi contro il secondo senza l'uso di particolari tecniche. Costo_ [Passiva] Parola del potere_Sorreggimi Therium possiede due forme. La prima, quando egli è imprigionato nelle due katane, la seconda quando assume le sembianze di un lupo. Nel primo caso, l'Incubo sarà parte integrante e componente fondamentale di tali armi che, dall'essere meri oggetti nelle mani di Coleman, diverranno due entità senzienti, controllate non solo da una mente ma addirittura da due. Così facendo esse infliggeranno per ogni colpo inferto un danno energetico ( Elemento Ombra) pari a Basso. Nel secondo caso, l'essenza del lupo verrà totalmente eclissata all'esterno delle due armi per potersi concretizzare in una sagoma ben precisa. Magnifico e aggraziato come solo una bestia fantasma potrebbe essere, Therium sarà in grado di assistere in ogni istante il proprio padrone infondendogli, con la sola sua presenza, un influsso positivo atto a rafforzarlo ed in ogni momento rassicurarlo. Quando il Lupo attaccherà l'avversario con morsi o graffi potrà infliggere ogni volta un danno Basso non da lacerazione ma Energetico ( Elemento Ombra) pari ad una bruciatura di colore Nero in corrispondenza della parte lesa. Costo_[Passiva]
Clausole
- Per ogni azone offensiva Adrian utilizzerà esclusivamente le Katane- Durante il corso di tutto il duello Coleman potrà disporre di qualsiasi strategia preferisca ma, nel momento di entrare in contatto con l'avversario per recargli danno, non potrà avvalersi ne dei suoi artigli ne di nessuna delle sue maschere. Da questa prerogativa si scartano ovviamente influenze passive presenti sul campo o elementi di fatto che non possono essere rimossi nell'intervallarsi di azione offensiva-difensiva come la presenza dell'avversario nel mondo di Dorian Gray. Nel caso in cui tale clausola non venga rispettata, la tecnica non potrà essere utilizzata, ossia non si attiverà all'inizio del duello. Parola del potere_ Divorali Il potere di Therium, demonio dalle sembianze animali, non si limita al solo apparire come utile componente aggiuntiva della forza e della potenza di Coleman. Egli possiede infatti delle proprie potenzialità così come possiede una propria personalità e una propria volontà. La medesima Volontà che potrà sfruttare laddove il proprio guardiano gli ordini di "Divorare" i suoi nemici. In quel momento, solo nel caso in cui si trovi in forma animale, esso comincerà a risplendere di una abbagliante luce bianca come se una nuova forza si fosse risvegliata in lui. Dopodichè comincerà a correre verso il nemico prescelto il quale, nel vederlo avvicinarsi, avrà la chiara percezione che l'animale aumenti sempre più di dimensioni fino a poterlo completamente sovrastare. Una volta giunto in prossimità del bersaglio, Therium spalancherà la bocca come a volerlo inghiottire e, scagliandosi in un balzo potentissimo, emetterà un ringhio basso e penetrante. Le terribili aspettative poste nella premessa di questa tecnica però non si avvereranno: come se fosse stato fatto di sola aria, il lupo attraverserà semplicemente il corpo nemico per poi scomparire. Cosa sarà accaduto? Semplicemente, egli avrà rubato a quest'ultimo la possibilità di sfruttare una pergamena di livello Basso. Da quel momento in poi Coleman sarà in grado di usufruirne a proprio piacimento come se gli appartenesse di diritto ( Questo fino alla fine del duello). Per difendersi da questa tecnica basterà una difesa psionica passiva. Anche se gli verrà copiata, l'avversario potrà comunque usare la propria pergamena. Costo_ Nullo Parola del potere_Mordimi- Nel momento in cui Therium si troverà ancora imprigionato nelle due Katane, sua dimora, Coleman potrà utilizzare tale tecnica per consentire al suo fedele compagno di prestargli aiuto non solo come apparizione meramente spirituale ma come una vera e propria evocazione di livello Critico. Il portatore porrà dinnanzi a se le due katane incrociate in una X. La prima comincerà a sprigionare una luce Nera, l'altra Bianca. Il braccio in cui risiederà il bagliore candido si ricoprirà immediatamente di una serie di cicatrici lattee raffiguranti segni di graffi profondissimi ma oramai rimarginati. Quello invece del bagliore scuro si ricoprirà si di graffi, ma essi non saranno per nulla guariti e invece continueranno a sanguinare abbondantemente. Da quell'istante Adrian si vedrà attribuire un danno fisico pari a Medio, tuttavia, alle sue spalle, Therium avrà totalmente preso vita sotto forma di evocazione di valore energetico Critico che potrà essere utilizzata tranquillamente in battaglia. Costo_ Alto
Clausole
- Adrian deve aver subito ferite dal nemico almeno per una dose "Alta" - Al momento di usufruire di questa tecnica, Coleman dovrà aver subito dall'avversario ferite pari ad Alto. Se ciò non dovesse accadere, l'evocazione di Therium non avrà valore energetico pari a Critico ( sebbene l'energia impiegata per evocarlo corrisponda sempre a Alto) ma Medio. <p align="center">- Adrian non deve aver utilizzato la maschera di Dorian Gray -Se intenzionato ad usare questa tecnica, Coleman dovrà astenersi dall'usare la Maschera di Dorian Gray per tutta la durata del duello. Nel caso in cui ciò avvenga, Therium si rifiuterà categoricamente di concretizzarsi sotto forma di evocazione ( Non sarà possibile usufruire della tecnica) ed invece, comparendo per un fugace attimo alle spalle del suo padrone, si avventerà contro di questi provocandogli un danno Medio da lacerazione. Il punto e la modalità potranno essere descritti di volta in volta dall'utente. - Energia di Coleman inferiore a 35% - Adrian potrà utilizzare questa tecnica al pieno della sua potenza solo nel caso in cui disponga di una dose di energia residua inferiore al 35%. Nel caso in cui scelga di utilizzare tale tecnica con uno scarto energetico maggiore, le Katane cominceranno a risplendere entrambe di luce Nera. Le ferite riportate sulle braccia saranno pari ad Alto e Therium verrà si concretizzato in forma tangibile ( con un dispendio pari a Alto), ma questa volta egli apparirà come un lupo completamente nero, gli occhi vagamente tinti di uno scuro alone rossastro. Sebbene dotato di ragione ed intelletto, l'Incubo si appresterà immediatamente ad azzannare qualunque personaggio presente sul campo, compreso Coleman, insensibile a qualsiasi richiamo. L'unico modo per fermarlo sarà di abbatterlo. Parola del potere_ Parlami Therium, nella sua forma animale, è libero di vagare in lungo ed in largo sul campo senza che vi siano impedimenti o barriere ( non magiche, illusorie o energetiche ovviamente) che possano ostacolare la sua avanzata. Per questo, egli sarà in grado di vedere laddove Coleman non potrà, potrà sentire dove egli non sarà in grado e capire situazioni strategiche che normalmente sfuggirebbero all'assassino. ( Questa capacità non funziona con tecniche di occultamento e qualsiasi azione per nascondersi perpetrata con l'utilizzo di particolari abilità). Tuttavia questa capacità sarebbe del tutto inutile se Therium non potesse comunicare costantemente con il proprio padrone. Per questo, la coppia ha stabilito una modalità di linguaggio per cui il Lupo, nel momento di dover riferire ciò che vede o ciò che pensa a Coleman, invierà direttamente delle IMMAGINI nella mente di lui così che questi, a colpo d'"occhio" e senza bisogno di parlare, possa comprendere il senso di qualsiasi cosa. Questo vale sia per immagini reali del paesaggio circostante che per visioni fittizie atte solo ad esprimere un particolare sentimento o status psicologico. Costo_ [Passiva]
Clausole
- Therium non dovrà covare risentimento nei confronti di Coleman - Nel momento di dover comunicare, Therium dovrà essere in totale sintonia con Adrian. Se ciò non dovesse accadere l'Incubo potrà decidere di giocare un brutto tiro al proprio padrone: al posto che fornirgli immagini veritiere di quanto egli sta vedendo, manifesterà delle situazioni di pura fantasia così da trarlo in inganno. Le conseguenze potranno ovviamente essere disastrose per l'assassino - Therium non dovrà provare simpatia o antipatia nei confronti dell'avversario - Se Therium si dovesse trovare coinvolto nei confronti del nemico, sia in senso positivo che negativo, le immagini che egli fornirà a Coleman ne risulteranno irrimediabilmente compromesse tanto da risultare inservibili per lo stesso. Nel primo caso, ossia di antipatia o addirittura odio, i toni delle "visioni" saranno per lo più sanguinose o ridicole in modo grottesco. Non mostreranno mai la verità ma solo la versione orripilante della stessa. Nel secondo caso, ossia di simpatia o amore, le immagini risulteranno per lo più ricche di particolari sdolcinati o assurdamente benevolenti. Anche in questo caso, inservibili per avere una chiara configurazione della situazione. Parola del potere_Divorami- Coleman è l'unico essere umano che Therium non oserà mai turbare o divorare nel sonno. Egli prova una sorta di profondo rispetto, di totale abnegazione nei suoi confronti tale da fermare perfino la brama che la mente del portatore scatena-per natura- in lui. Tuttavia, questo patto non espresso può essere violato nel caso in cui sia lo stesso Coleman a chiederlo, a permettere al suo compagno di inglobare totalmente in sè la sua anima. Appena ricevuto l "ordine", il Lupo si accosterà al suo padrone e questi, poggiando una mano sul suo capo, accetterà di traferire per intero il suo essere nell'altro. Sembrerà come di vedere un corpo svuotarsi. La pelle del portatore sbiancherà, i suoi occhi diverranno lattei e vitrei ed ovunque un dimagrimento improvviso metterà in evidenza le ossa. Cadendo inerme a terra, sembrerà che questi sia semplicemente morto. Tuttavia, sarebbe un errore pensare questo. Da questo momento in poi, completamente uniti, Lupo e Coleman saranno un unico essere che combatterà sotto le sembianze di un animale. Il loro aspetto sarà eguale a quello di un lupo, ma il suo manto apparirà lievemente dorato e gli occhi avranno le tinte brune del legno. Inoltre, alla "Chimera" sarà negato l'uso di qualsiasi tecnica o pergamena. Compreso l'uso della parola. In cambio di tutto ciò la sua Perf, AeV e Rec verranno aumentate di 50. La durata della tecnica è di 2 turni, salvo che Adrian non decida di scioglierla a proprio piacimento. Una volta ritornato nella sua forma normale, le ferite subite nel mentre che si trovava in forma di Lupo si ripercuoteranno tale e quali sul corpo umano. Costo_ Medio.
Clausole
- Coleman non dovrà aver usufruito di tecniche difensive per più di due volte fino all'uso di questa tecnica - Per tecniche difensive si parla di tecniche con un consumo energetico necessarie per fronteggiare un attacco nemico. Nel caso in cui ciò sia avvenuto la creatura che nascerà dalla commistione fra Coleman e Therium avrà ogni statistica dimezzata ( rispetto a quelle di Coleman) e apparirà come un Adrian molto, molto, giovane, più simile ad un bambino in verità, con occhi azzurro limpido e capelli completamente d'argento.
- Therium non dovrà essere stato utilizzato sotto forma di Katana per più di due turni nel corso del duello-
Se ciò fosse avvenuto, ossia se Therium se ne sia rimasto imprigionato nelle katane per più di due round nel corso del duello- quest-scena- allora la tecnica non sarà utilizzabile. Parola del potere_ Sbranali_ Si tratta di un attacco critico- mortale. Utilizzabile quindi solo nel caso di Pk Attivo o di post di vittoria conclusivo. Therium dando fondo a tutta la propria essenza di Incubo, è in grado di assorbire per intero la vita di un essere vivente, prosciugandogli qualsiasi radice di personalità e vitalità. La tecnica avrà luogo nel momento in cui l'avversario si troverà totalmente in balia e alla mercè di Coleman. In quell'istante, solo se espressamente ordinato, Therium potrà divorare per intero l'avversario. La scena equivarrà a vedere un animale selvaggio che spolpi fino alle ossa una carcassa. E tuttavia, il corpo reale del nemico rimarrà intatto. Ciò che si vedrà fare a pezzi saranno i brandelli della sua anima che, volatilizzandosi come stoffa per metà trasparente nell'aere, verranno lacerati fino al loro totale esaurirsi.Da quel momento in poi, la personalità dell'avversario risiederà totalmente nel Lupo che, in qualsiasi duello, potrà farne ricorso nel concretizzarsi di atteggiamenti o parole che poco gli competono. Tale effetto sarà esclusivamente gdrristico e sarà permanente. Costo_Nullo
Clausole
- Coleman non doveva conoscere la persona "divorata" prima del duello disputato, o dell'incontro nel quale poi si attiverà il Player Killing Se Adrian avesse già avuto modo di incontrare la persona sulla quale effettuerà tale Tecnica, al posto che divorarla e tenerla per sè, Therium offrirà come Dono l'anima del malcapitato al suo padrone. Questi non potrà in alcun modo rifiutarla e, sfiorando ciò che il lupo porgerà fra le zanne, farà in modo che il suddetto " Dono" venga assorbito dal SUO corpo. Da quel momento in poi Coleman si vedrà sfuggire parole non sue o si atteggerà in modo differente in qualsiasi scena-duello o quest che affronterà.
P o t e r i D e l l ' A r t i g l i o ~
°°Infinity°°
Non importa quanto a fondo vorrai andare. Quanto a lungo vorrai cercare. L'animo umano è infinito. Insondabile. Incontenibile. Tanto profondo che non basterebbe un numero per quantificarlo, una parola per esprimerlo, un sogno per immaginarlo. Ed intravederne, vanesio riflesso, il senso effimero e fuggevole. Eppure... Eppure parrebbe così semplice, così banale carpirne gli influssi più superficiali, più immediati. E scorgerne si, il lento avvilupparsi, lo scuro eppure limpido confondersi. Che in fondo varrebbe quasi la pena sporgersi appena e con la punta delle dita sfiorarne il velo terso, lucente e delicato come nebbia.
E che consistenza avrebbe? Che colore parrebbe? Che profumo ricorderebbe?
Forse nessuno. Forse tutti. Forse solo il ricordo di quello che, da quelle dita tese verso di esso, stillerebbe come siero venefico rimescolando il tutto in una sola ed unica essenza. L'animo mutevole di colui che animo non ha.
Ġôęŧħĕ - I l F a u s t -
Esprimi un desiderio. Uno solo. Uno soltanto. Cosa vorresti? Donne? Oro? Fama? Potere? Successo? Cosa? Fai pure con calma... Medita e rifletti quanto più ti sembra consono a prendere una decisione. Perchè si... si. Io posso dartelo. Qualsiasi cosa. Tutto. Che sia un bacio, un sospiro, un sussurro. Che sia un colore, un'espressione, un dolore. Poichè io controllo il tramontare del Sole. Perchè io comando il sopraggiungere dell'inverno. E nulla sarebbe senza che io lo volessi. E nulla esisterebbe contro il mio volere. Vi è una sorta di oscuro mistero attorno a coloro il cui occhio possa scrutare tutto ciò che sfugge alla vile materialità. Una sorta di indolente alienazione da tutto ciò che essi, potendo vedere " al di là ", potendo trascendere la fisicità di ogni cosa, disdegnano con la medesima noncuranza che si riserverebbe ad un particolare insignificante, trascurabile. Come chi, avendo potuto cogliere il senso, la forma e la bellezza di una melodia, perda totalmente interesse nello strumento che la produce. Ed è questo, questa sensazione di totale atarassia che la maschera del Faust, l'uomo che vendette la propria anima al diavolo in cambio di una vita di piaceri e delizie, esprime ed infonde nell'animo di colui che la indossa. Il sentimento di chi, avendo provato tutto e non avendo infine trovato nulla che valesse un'eternità senz'anima, rimpianga e desideri più di ogni altra cosa l'unico tesoro che mai gli potrebbe venir ridato. E che allora divenga indifferente al mondo e alle sue creature, tanto definite quanto vuote, empie di una viltà banale, tutta terrena.
Una volta indossata tale maschera, il portatore smetterà di percepire, vedere o anche solo avvertire come reale qualsiasi cosa che non trovi la propria collocazione nel mondo dell'etereo, dell'irreale. Egli si verrà come a trovare in un mondo parallelo in cui tutto ciò che nell'odierno sfugge ai comuni sensi venendo classificato come Sogno, Illusione, Magia o semplice Istinto, prenderà vera e propria forma e consistenza, sostituendosi alla realtà che viceversa verrà a divenire incorporea. Niente che non sia frutto della magia arcana scaturita dal nulla più puro, che non sgorghi dalla mente di una qualsiasi creatura e da essa prenda forma illusiva, che non sia il frutto della volontà o del pensiero di qualcuno lo interesserà. In quello stato, sebbene ancora presente nell'insieme, il tangibile verrà quasi declassato a visione di contorno, a sogno ad occhi aperti o ancora a background esclusivamente necessario a collocare i veri protagonisti della scena, i soli per cui valga la pensa disturbarsi perchè esistenti, vivi. Essendo infatti divenute essenze concrete e "reali"al momento di aver indossato la maschera, le forme dell'etereo diverranno soggette alle leggi fisiche che viceversa ignorerebbero e quindi potranno essere tagliate, fatte a pezzi, deviate e rotte dal portatore. Per tutto ciò che non appartiene a tali categorie, non esisterà però alcuna difesa, sebbene nel concreto agiranno attivamente sul corpo del personaggio che, ignorandole completamente, non proverà nemmeno a difendersi o a schermarsi da esse. Una volta indossata la maschera del Faust il portatore avvertirà il reale come illusorio e l'illusorio come reale. Sarà come se questi, osservando il mondo circostante, divenisse improvvisamente convinto di stare scrutando solo il riflesso in uno specchio che rimandi a qualcosa di tangibile e sensibile ma che, rimanendo imprigionato in quella lastra riflettente, non gli sarà mai permesso di toccare. Qualsiasi componente magica o psionica, viceversa, diverrà il solo universo nel quale gli sia possibile muoversi e vivere. In base a questo principio, tutto ciò che precedentemente era di natura fisica e materiale, ora diverrà agli occhi di questi come fittizio, inconsistente, magico. Tale concezione varrà esclusivamente per questi mentre per chiunque altro niente sarà mutato. Il danno di tutte le abilità del personaggio che avranno effetto sul fisico ( danno da taglio, da impatto) da quel momento in poi non sarà più da considerarsi agente sul corpo della vittima ma solo sulla mente della stessa come se queste tecniche fossero divenute psioniche o magiche. La loro esecuzione e la loro dinamica rimarrà ciononostante invariata. La scelta sul considerare il danno psionico o magico potrà essere fatta una sola volta per tutto il combattimento e non sarà suscettibile di modifiche poiché esso implicherà l’utilizzo di differenti abilità da parte dell’avversario per difendersi efficacemente. Non basterà infatti uno scudo fisico per difendersi da un semplice attacco frontale ma occorrerà una difesa psionica o uno scudo magico.
Inoltre colui che indosserà la maschera non potrà e non tenterà in alcun modo di difendersi da attacchi esclusivamente fisici poiché egli ignorerà ciò che ora nella sua mente sarà solo illusione, solo un sogno, e quindi irreale. Ciononostante, poiché tale concezione sarà valida solo per questi, qualsiasi attacco fisico agirà normalmente su di lui. Nel caso di tecniche che sommino agli attacchi fisici una componente illusoria o magica allora egli potrà prevenire solo il danno provocato dalle ultime due ricevendo pienamente il primo. Allo stesso modo le tecniche di potenziamento usate dal portatore andranno ad innalzare non più la Perf ma solo la Perm. Le statistiche inoltre si gioveranno di un aumento di 50 punti alla Perm.
In ultimo, una volta indossata la maschera del Faust, il personaggio guadagnerà la capacità di tagliare l’irreale, ossia l’unica componente che egli considererà come reale. Questi quindi potrà fare a pezzi sia tutto ciò che è magico sia tutto ciò che è illusorio rimanendo però totalmente inerte nei confronti di qualsiasi oggetto fisico. L’uso di tale capacità equivarrà all’impiego di una abilità di difesa da questi due tipi di attacchi salvo che, al posto di impiegare scudi o barriere, sarà sufficiente l’azione dell’arma per liberarlo dai suddetti effetti spendendo una quantità di energia Variabile in relazione all'offesa che si intende placcare. La scelta sull'avvalersi di una difesa magica o psionica dovrà essere fatta ogni qual volta si indossi la maschera per correttezza nei confronti dell'avversario. ΒǻǔďėĬāĩŗę - I f i o r i d e l m a l e -
Eccola che marcisce. Che si decompone. Che casca e si spande a terra in una pozza livida, sozza e unta come il rigurgito fresco di un lattante. Eccola che sbianca, che si irrigidisce e poi diviene molle, flaccida. I sudici corpi eburnei dei vermi che scavano in essa cuniculi tortuosi, stretti, lattiginosi di bava e saliva. Ecco la Carne, cibo di avvoltoi e corvi. Ecco il Sangue, nettare dei topi e delle sanguisughe. Ecco la vita che pian piano, miseramente, se ne va. Viene estirpata e come una cicca secca buttata nel dimenticatoio dell'esistenza. Ecco quel fetore che se ne va, che scompare, che si elide per lasciare posto al nulla. A niente. Al più meraviglioso ed esaltante di quei silenzi tanto potenti ed esacrandi da ferire i timpani, da stordire le menti, da abbagliare gli occhi. Ecco la purezza, il candore, la perfezione. Ed ecco il modo per ottenerli, per raggiungerli, per perfezionarli fino allo zero assoluto.Come nasce un cacciatore? Com'è che una creatura che ha innata la forza, l'agilità, la robustezza e la prestanza fisica per pura concessione della natura sviluppa un giorno anche la precisa ed incontrovertibile volontà di colui che segue, che scova, che insegue ed infine cattura? Come può una mente sentire e percepire con ogni fibra del proprio essere l'istinto dell'uccisione, della violenza, della caccia tanto pura e semplice da sfuggire persino alla comune e benaccetta classificazione di Bene e Male? Da escludere se stessa in qualsiasi enunciazione moralista per insinuarsi invece laddove la natura calca il proprio inequivocabile marchio? Nella fame. E' nella fame che il vero carnivoro si distingue per la prima e fatale volta dalla creatura che, anche a costo di morire, continuerà in eterno a piegare il capo e raspare le nodose radici del terreno. Che continuerà a saggiare il greve gusto del fango chiedendosi se, proprio in mezzo ad esso, vi troverà mai qualcosa di commestibile. Nella fame ecco allora comparire gli artigli, ecco allora allungarsi le zanne, le pupille ridursi, assottigliarsi fino ad assomigliare a falci di luna in un cielo esangue. Ecco dunque il petto scuotersi, vibrare, e da esso avanzare il cupo, denso, profondo, ringhio della creatura che mai più, mai più gusterà altro se non il sapore del sangue, il calore di un'anima che, lacerata, si sciolga lentamente nelle fauci ingorde.
Una volta indossata la maschera de Le fleurs du mal, il portatore avrà come la sensazione di calarsi, mai come allora, in un mondo vivo. In un mondo che, ribollente come il ventre di un enorme animale, si muova, respiri e pulsi di una propria anima e di una propria ragione. Ogni cosa, anche la più effimera ed insignificante per chiunque altro, diverrà ai suoi occhi come un frammento minuscolo, ma impossibile da ignorare, di un tutto mutevole ed insieme eterno quanto il tempo stesso. Non vi sarà nulla che passerà inosservato o che verrà ignorato dal portatore, sia questo cosa viva che cosa morta. Tuttavia il vero e proprio dono che egli si vedrà concedere non sarà solo e semplicemente questo. Il potere di questa maschera si sprigionerà in tutta la propria terribile potenza nel momento in cui egli sceglierà la propria preda. Non importa come o in che modo. Semplicemente, dal momento in cui questi individuerà il bersaglio a cui dare la caccia non vi sarà nulla e niente in grado di fermarlo o di farlo desistere dal raggiungerla con ogni mezzo ed in ogni modo. Non vi sarà più spazio per la difensiva o per una qualsiasi strategia che non preveda un intento di intrappolare, circuire o sfiancare il bersaglio poichè ogni mossa diverrà automaticamente offensiva. A niente varranno stupidi trucchi per confonderlo o distrarlo. Egli punterà solo ed esclusivamente al proprio target fino alla fatale ed inevitabile conclusione. Una volta indossata la maschera di Baudelaire il portatore avrà una concezione spaziale di 360° attorno a sé. Sebbene non possa effettivamente vedere ogni cosa, non vi sarà particolare in grado di ostacolarlo o di coglierlo di sorpresa in alcun modo facendo di lui il perfetto inseguitore in grado di sfruttare appieno tutto ciò che lo circonda per raggiungere il proprio bersaglio. Nel momento in cui sceglierà la propria preda, esso potrà avvertirla sempre e comunque, poichè ciò che egli sfrutterà per riconoscerla non sarà il solo e semplice aspetto o odore, ma il più infinitesimo particolare come la frequenza cardiaca, il ritmo respiratorio, l'altezza del baricentro e così via. Particolare non trascurabile ma assolutamente importante per dare definizione a questa abilità è la possibilità che il portatore avrà, dall'aver indossato la maschera in poi, di interagire esclusivamente con il reale. Non esisterà niente al di fuori di esso e, quindi,componenti astratte come la magia e l'illusione saranno impossibili da percepire e da comprendere. Inconcepibili in quell’universo in cui solo il portatore potrà calarsi.
In base a questo principio qualsiasi tecnica in suo possesso che provochi danno non fisico gli sarà completamente negata. Allo stesso modo, un qualunque attacco che non sia fisico come tecniche illusorie o magiche non verranno né viste né sentite, né percepite da questi. Nel caso in cui egli venga colpito da un attacco magico, il danno inflitto verrà totalmente conteggiato come se si trattasse di un attacco meramente fisico cui il personaggio verrà affetto attraverso la comparsa di cicatrici nere, simili a complessi tatuaggi che lentamente ricopriranno per intero il suo corpo. Per un attacco illusorio, viceversa, egli non potrà fare altro che venirne completamente soggiogato senza possibilità alcuna di liberarsene.
Un’altra caratteristica preponderante che andrà ad acquisire il portatore della maschera di Baudelaire è la capacità di tagliare il vero. Utilizzando le proprie armi egli sarà infatti capace di tagliare qualsiasi cosa presente nel mondo tangibile. Qualsiasi armatura, roccia, alberi o oggetto fisico potrà essere tranquillamente fatto a pezzi senza il benchè minimo sforzo. Nel caso in cui l'avversario si avvalga di difese fisiche erette attraverso l'uso di tecniche ( come il muro d'ossa etc..) allora il taglio delle stesse potrà essere effettuato spendendo un costo Variabile. Egli inoltre si gioverà di un aumento della Perf e della Rec di 50 punti. ẀїΊđę - I l r i t r a t t o d i D o r i a n G r a y -
Ed in quella io lo guardai e vidi che era perfetto. Bellissimo. Di rosa le gote, del più pregiato topazio gli occhi, della neve più candida la pelle. E oro, oro i capelli riccioluti, cascate voluttuose al di sopra della fronte alta, delle spalle eleganti. E mai vi fu cosa più bella. Mai ebbe vita una opera più vera, autentica, dall'inestimabile ed impareggiabile magnificenza. Ed ero io. Io. Mia quell'espressione. Mia quella sedicenza. Oh...misero! Se allora avessi saputo quanto poi tutto quello splendore, quella meraviglia sarebbe cambiata mentre la mia anima, orribile destino, macchiava di orrore quella tela, quelle sembianze macchiandole dello sdegno del mio peccato, della mia depravazione. Oh...se solo avessi saputo a cosa tutto ciò mi avrebbe portato, allora forse, si, avrei maledetto quella effige piuttosto che incantarmi dinnanzi ad essa. Piuttosto che pregare che mai, mai, quella gioventù si venisse a macchiare, che mai la giovinezza mi avrebbe abbandonato. Che mai l'inganno sarebbe sceso su di me e, da li, dipinto con il sangue l'imbrunire della mia purezza.Perdurando nell'esterno e nel sensibile, facile è smarrire la propria strada. Estremamente consueto è lasciarsi guidare da un suono particolare, da un colore particolarmente vivido, da un sorriso incredibilmente seducente. Quasi incontenibile è il desiderio di farsi plagiare, di lasciarsi soggiogare da ciò che il corpo e la carne domandano all'animo sospingendolo, attirandolo ed irretendolo nell'inseguimento di una soddisfazione e di un piacere unico, memorabile, definitivo. E la maschera di Dorian Gray parrebbe suggerire esattamente tale volontà, tale consiglio nel mostrarsi tanto sorridente, tanto affabile e graziosa alla vista. Ma, forse troppo spesso, la semplice impressione può ingannare. Poichè quell'uomo, quel giovane che in vita parve non disdegnare nulla e disprezzare niente se non sè stesso, infine dovette volgere i propri occhi tanto belli, quel volto così puerile ed incantevole nel luogo ove mai, mai, menzogna possa perdurare, ove malvagità possa restare impunita, ove vecchiaia possa nascondersi nella viltà di una giovinezza artificiosa. La propria anima. Il proprio io interiore. Ed ecco dunque incrinarsi quell’avvenente sorriso. Ecco rigarsi quel volto pulito, candido e puro come quello di un fanciullo. Ecco la voce arrochirsi, gli occhi scurirsi di un grigio tetro e scuro. Ecco che quella maschera, tanto bella a prima vista, pare ora meno perfetta, meno ispiratrice di quel sogno futile ed irraggiungibile di piacere ed estasi.
Chiunque indossi la maschera di Dorian si ritroverà a compiere il medesimo gesto, a rivivere lo stesso attimo in cui niente e nulla del mondo varrà improvvisamente più di ciò che risiede nelle profondità del subconscio, dell'io più puro e vero. Del proprio sguardo dipinto su un tessuto intinto della nuda ed assoluta verità di una visione così attenta ed implacabile da disdegnare la mancanza del più piccolo dettaglio, da risparmiarsi la più misera omissione. Niente dunque esisterà più per chi si addentri nelle viscere del proprio ego lasciandosi inevitabilmente alle spalle tutto ciò che risieda al di fuori di esso senza per questo avvertire il minimo senso di tristezza o di nostalgia. Perché? Perché dipinto da altri. Perché, certamente estraneo a ciò che si è, sicuramente sarà alieno anche a ciò che si diventerà. Perché nulla vale la visione assoluta ed incontenibile si sé stessi, del proprio ego che, fatale unicità, si estenda a perdifiato fino al più remoto confine dello scibile. Una volta indossata la maschera di Dorian Gray il portatore diverrà totalmente insensibile al mondo esterno. Ognuno dei 5 sensi gli sarà completamente negato così che egli, inerme, cadrà immediatamente come in uno stato catatonico. La sola concezione che gli sarà concesso di avere della realtà circostante sarà paragonabile a quella in cui versa chiunque si ritrovi in una sorta di dormiveglia dove, pur sentendo dei suoni indistinti, pur avvertendo gli spostamenti circostanti o qualche profumo occasionale, non riesca minimamente a definirli o a prestargli la dovuta attenzione. Le sue statistiche subiranno immediatamente un aumento di 50 punti alla AeV. Tale stato di morte apparente sarà dovuto all’attivarsi della maschera che, nel momento stesso in cui verrà indossata, si focalizzerà sulla mente del portatore creando in base al desiderio di questi un mondo parallelo oltre quello sensibile. Esso sarà inaccessibile per chiunque, una doppia realtà che si nasconderà esattamente dietro quella sensibile. Solo il personaggio, sfruttando le proprie armi, potrà letteralmente tagliare il vero così da accedere a quello sottostante. Tale azione non comporterà l’utilizzo di uno slot tecnica e nemmeno di energia. Semplicemente, come se si trattasse di dover fendere l’aria, questi muoverà l’arma in un qualsiasi punto egli desideri e immediatamente nel nulla si aprirà uno squarcio dell’ampiezza voluta. Stessa cosa varrà per il processo inverso, ossia il chiudere tagli precedentemente compiuti nell’aere. Una volta dischiusi tali accessi al mondo sottostante, il possessore della maschera di Dorian vi potrà tranquillamente accedere scoprendo che al suo interno qualsiasi sua facoltà motoria o sensibile sarà stata ripristinata perfettamente. Ciò si spiega perché tale realtà parallela è a tutti gli effetti la rappresentazione fisica della sua anima che, a seconda del suo desiderio, potrà assumere l’aspetto e le forme che egli preferisce senza alcuna limitazione. L’azione di tagliare un mondo ( quello reale) ed infilarsi nell’altro ( l’anima del personaggio) potrà essere usata solo a scopo difensivo perché, una volta all’interno del secondo, il personaggio non avrà alcuna concezione del secondo. Viceversa, anche all’interno del secondo egli conoscerà perfettamente ogni accadimento o mutamento del primo ma, essendo completamente inerme, non potrà vantare la medesima tempestività nel prepararsi ad una offensiva. Nel caso in cui venga utilizzata per schivare o evitare completamente un attacco, allora l’uso del “taglio” verrà considerato come una difesa assoluta e comporterà l'utilizzo di uno slot tecnica, come tale. (costo alto) Oltre al portatore della maschera, chiunque potrà introdursi nel mondo “anima” salvo che non potrà mai farlo di propria iniziativa ma sarà obbligato ad accedervi attraverso un taglio compiuto dall’altro. Una volta all’interno egli subirà un danno pari a Basso per ogni turno passato senza avvalersi di una difesa psionica adeguata. Egli avvertirà infatti un senso di timore latente che andrà a peggiorare man mano che il tempo di permanenza all’interno si allungherà. Una volta uscito dal mondo " anima" tale malessere psichico si concretizzerà a sua volta in un vero e proprio danno fisico che andrà a sommarsi agli altri accumulati in combattimento.
Nel mondo “anima” nessuno, sia il portatore che qualsiasi soggetto che vi si introduca, riscontrerà danni di alcun genere, siano questi magici, fisici o illusori ma, nel caso in cui vengano colpiti, al posto della relativa perdita di energia e della comparsa delle relative ferite o echimosi si vedranno disegnare nella parte lesa degli scuri segni neri, simili in tutto e per tutto a graffi. Fintantochè resteranno in quel luogo nessuno avvertirà stanchezza o dolori ma non appena se ne uscirà tutto il danno fino ad allora accumulato si concretizzerà nell’aprirsi dei suddetti graffi neri dai quali sgorgherà sangue scuro che sarà impossibile arginare fino a che il relativo danno cumulativo non sarà stato interamente pagato.
Per poter accedere al mondo “anima”, come già detto, il portatore non dovrà pagare alcun prezzo ma più questi si soffermerà in esso, più le sue capacità psichiche verranno rapidamente ed inesorabilmente meno divenendo sempre più instabili e precarie con esiti anche disastrosi nel caso in cui egli si ostini a rimanervi all’interno per più di due turni di seguito.
Non sarà MAI possibile intrappolare il proprio avversario nel mondo “anima” richiudendo l’accesso al mondo “reale” salvo che per post finale di vittoria. ( costo critico)Tale azione varrà come player killing e la pena per poterla eseguire è la completa ed immediata pazzia del portatore da cui non sarà possibile guarire in alcun modo. Nel momento in cui verrà tolta la maschera di Dorian Gray, l’universo “anima” smetterà semplicemente di esistere. Se il portatore tenterà di togliere la maschera quando si ritroverà all’interno del mondo parallelo, il portatore verrà imprigionato per sempre in esso, impossibilitato ad uscirne.
°°The End°° Tali sono le tre maschere donate al portatore. Tre personalità, tre entità, tre anime che ogni qualvolta egli le indosserà si uniranno alla mente e al corpo di questi così da dare vita ad una sintesi complessa ma non per questo meno affascinante e mirabile. Tre sono le visioni che da esse scaturiranno al fine di trasformare il mondo ed ogni sua particolarità in un ostacolo aggirabile, evitabile, suscettibile dall'essere circuito con la stessa facilità con cui ci si accosterebbe ad un gioco nuovo ed incredibilmente divertente. Poichè il Faust donerà la vita. Poichè Baudelaire la sottrarrà. E Dorian Gray offrirà la possibilità di sfuggirgli.
Ed insieme, uniti nell'armoniosa mescolanza di melodie tanto dissimili da risultare infine affini fra di loro, questi tre personaggi non faranno nulla di più se non donare nuova coscienza e consapevolezza in colui che sarà in grado di risvegliarne le sottili potenzialità.
Le maschere potranno essere scambiate per quante volte si desideri durante il combattimento, ma non ve ne potrà essere più di uno per turno.
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