Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

Posts written by Chomp

view post Posted: 16/8/2014, 22:11 Domande riguardo il regolamento. - Domande e Suggerimenti
CITAZIONE
• È stata aggiunta una prescrizione e una specifica al diritto di riattivare la scheda del proprio vecchio personaggio. Innanzitutto, non sarà più possibile riattivare la propria vecchia scheda se è passato più di un anno dalla chiusura dell'ultima giocata compiuta con esso. In secondo luogo, è stato specificato che l'unica scheda che l'utente potrà decidere di riattivare sarà quella dell'ultimo personaggio con cui ha giocato, e non dei precedenti.

Nel mio caso, è passato più di un anno dalla mia ultima giocata, ma la scheda non è nel reliquiario. Potrò tornare a giocare il mio personaggio (ovviamente dopo averlo conformato alle nuove patch) o non mi sarà possibile?
view post Posted: 4/7/2013, 11:23 Correzione Artefatti - Patch di Bilanciamento [Luglio 2013] - Cestino
CITAZIONE (Ray~ @ 4/7/2013, 12:12) 
CITAZIONE
[Malus: Ogniqualvolta l'Inferi Sententia usa un potere del Sigillo dello stesso tipo dell'utilizzo precedente, subisce un danno meno che Basso alla psiche, che può manifestarsi come giramenti di testa, scarsa concentrazione o dolore, e a seconda della sportività del portatore può portare conseguenze più o meno gravi in combattimento.]

Ok, allora l'unica da correggere è la prima, che ti da un Bonus Basso in cambio di questo malus "passivo".

Quindi se ho capito bene, devo sostituire il bonus basso (il secondo turno di durata) con un bonus passivo (Es: un cs in più) ? Potrei renderla di consumo Medio ed applicare un bonus passivo?
view post Posted: 4/7/2013, 10:55 Correzione Artefatti - Patch di Bilanciamento [Luglio 2013] - Cestino
CITAZIONE (Ray~ @ 4/7/2013, 11:38) 
Volto primo: percezione - se è una difesa a 360° contro gli attacchi fisici della durata di due turni, deve avere consumo Medio. O alzi il consumo o la diminuisci ad un turno di durata, quindi.
Volto secondo: ascensione - anche qui devi alzare il consumo a Basso o ridurre la durata ad un turno, visto che la tecnica ti conferisce una passiva di volo.
Volto terzo: generazione - anche qui c'è una passiva di terrore che si aggiunge alla pericolosità della tecnica. Inizio a supporre che siano tutte leggermente più potenti a causa del malus forma demoniaca/forma umana, ma non va bene: non è un malus adeguato; senza contare che alcune sono più forti solo "di una passiva" e altre "di un basso". Togli la passiva di terrore dalle evocazioni, quindi, oppure dona loro 1CS in meno.

Tormento primo: divorare - togli il "+1 CS alla forza".
Tormento secondo: dominare - togli la paralisi.

Immagino che tutti quei piccoli potenziamenti alle tecniche fossero dovuti al malus che possono essere utilizzate unicamente in forma umana o demoniaca, tuttavia questo non è un malus adeguato: è il personaggio stesso a decidere in quale forma stare, in fondo, ed è pieno di tecniche ed oggetti che possono permettergli di assumere la forma desiderata in qualsiasi condizione. Sostanzialmente dunque avresti avuto un artefatto con tecniche leggermente più potenti del normale senza una vera ragione.

C'è un'altro malus alla fine dell'artefatto che dovrebbe riguardare tutte le tecniche , nelle ultime due righe.
CITAZIONE
[Malus: Ogniqualvolta l'Inferi Sententia usa un potere del Sigillo dello stesso tipo dell'utilizzo precedente, subisce un danno meno che Basso alla psiche, che può manifestarsi come giramenti di testa, scarsa concentrazione o dolore, e a seconda della sportività del portatore può portare conseguenze più o meno gravi in combattimento.]
view post Posted: 4/7/2013, 10:21 Correzione Artefatti - Patch di Bilanciamento [Luglio 2013] - Cestino
CITAZIONE

Quando una forza inarrestabile
Incontra un oggetto inamovibile
Uno dei due rimarrà deluso.


bleach-hollow-mask

Sigillo dell'Uròboro

« Un Kodoku » Il Re schioccò le labbra con superbia « è una creatura che viene a formarsi con l'amalgamarsi di numerose entità in una sola. »
Accompagnò la spiegazione con un ampio gesto delle mani
« Provate a immaginare di chiudere numerose, piccole creature in un solo barattolo »
e fece il gesto di chiudere un recipiente, poi quello di battervi una piccola bacchetta sopra
« e poi incantarlo, facendo in modo che quelle morenti divengano parte di quelle ancora in vita. »
fece quindi il gesto di schiudere il barattolo immaginario che teneva fra le mani
« L'ultimo sopravvissuto muterebbe in un demone che è conosciuto, in materia, col nome di Kodoku » sospirò « una creatura aberrante e incontrollabile, in grado di generare altre creature simili a lei - trafficando con le loro stesse anime al suo interno. Una fonte inesauribile di mostri, demoni e incubi della peggior specie. »

Rekla sapeva bene cosa fosse un Kodoku. Un antico Re che si era fatto Dio gliene aveva offerto uno in dono prima di dare il suo estremo saluto al mondo, per ricompensarla dei suoi servigi durante la Guerra del Crepuscolo. Cerbero, l'aveva chiamato la Nera. Tre paia di fauci fameliche pronte a riversare tre fiumi di abominazione nel mondo.
E da quel momento anche la Signora del Meridione aveva imparato a ricompensare i propri fedeli. Primo fra tutti l'Inferi Sententia, o qualunque essere si nascondesse dietro il corpo di quell'avatar.
Ad egli era stato concesso che il suo stesso cuore venisse sfiorato dal potere del Kodoku. E Rekla sapeva che così facendo gli donava un grande potere, perché aveva scrutato nel suo animo e vi aveva scorto la Bestia: il parassita che poteva assorbire infinite creature.
Il ricordo del tocco di un Kodoku sul cuore rimane impresso più di un marchio a fuoco. Esso trasforma le intime volontà, condiziona le esistenze: trascina, infine, le anime tormentate che vengono vomitate fuori dalla creatura che ne riceve il dono a una potenza superiore, inavvicinabile dagli esiti di ciò che del vero potere non è che mero riflesso.
[Abilità Passiva. Le evocazioni dell'Inferi Sententia guadagnano una CS aggiuntiva in Velocità.]
Dunque un'entità che produce infiniti mostri aveva toccato un'entità che assimila in sé infiniti mostri. Fu solo l'inizio di un processo di creazione e distruzione, replica di un ciclo antico quanto il creato stesso. Solo, più perverso. La forza trascinante di una reazione del genere sarebbe potuta risultare nella distruzione del cosmo stesso, se qualcosa non fosse intervenuto.
Già, perché Ilidan non era solo il prodotto di laboratorio creato per assorbire i pianeti: egli aveva in sé qualcosa che riassumeva apollineo e dionisiaco, luce e ombra.
Egli aveva in sé l'essenza di un demone.
Ed è proprio grazie ad essa, e al suo alterno volgersi alla creazione o alla distruzione, che il serpente che si morde la coda non divora il suo stesso corpo e con esso il mondo dalle sue spire circoscritto: dunque ora attorno a qualunque cosa Ilidan abbia al posto del cuore è avvolto da un sigillo a forma di maschera. Una maschera che copre solo metà viso, per ricordare l'anima a metà dell'Avatar. E sarà esso a decretare con la sua volontà quale aspetto emergerà del potere segreto che Rekla ha concesso al suo più fedele suddito. Il sembiante ingannevole, quello più simile all'aspetto anonimo dei mortali sarà legato al Kodoku, e ad esso attingerà il potere della Creazione; quello vero del Demone, il volto dalla Maschera candida invece si schiererà dalla parte della Distruzione, il potere donatogli dal Parassita. Non l'una parte userà il potere dell'altra, perché la serpe che si morde la coda in eterno può avanzare in una direzione soltanto.

[Malus di abilità: tutte le abilità attive sotto la voce "Volto di luce: Creazione" saranno utilizzabili dall'Inferi Sententia solo in forma Umana; parimenti tutte le abilità sotto la voce "Volto di Tenebra: Distruzione" saranno utilizzabili dal personaggio solo in forma Demoniaca.]


Volto di luce: Creazione


E' la prevalenza dello Ying, la generosità della terra e dell'acqua, l'elemento femminile che genera. Comunque lo si voglia chiamare, il frammento del Kodoku è ciò che nel corpo di Ilidan è volto alla creazione, alla generazione di una pur distorta prole. Grazie ad esso ogni essere assorbito dal parassita in passato potrà essere da questo vomitato fuori, e ottenerne poteri non concessi ai famigli dei banali evocatori.
Volto primo: Percezione - Quando le tenebre calano fitte, quando ogni rumore pare essere fuggito da un'opprimente cappa di silenzio, molti pregano per avere un altro paio d'occhi o di orecchie che li salvi dalle insidie di un assassino nascosto. Ebbene, il Deus ex machina può effettivamente avere qualcosa del genere: grazie alla sola concentrazione e facendo ricorso in pochi istanti al potere del Kodoku nelle sue sembianze umane, egli sarà capace di far crescere numerose paia d'occhi e orecchie da ogni parte del suo corpo. Mentre possono sembrare solo disgustose escrescenze, questi organi sensori aumenteranno invece a dismisura le capacità percettive della creatura, permettendole di individuare ed evitare in tempo attacchi fisici diretti alla sua persona provenienti da qualsivoglia direzione.
[Abilità attiva. Fisica, difesa a 360°. Consumo Basso. Durata: due turni]
Volto secondo: Ascensione - Spendendo un quantitativo irrisorio di energie, il Deus ex Machina potrà far germinare dalle scapole della sua forma Umana un paio di lunghe e membranate propaggini costituite interamente da ossa, tendini e muscoli di vittime da lui assorbite nel corso dell'esistenza del parassita. Tali estensioni potranno essere considerate a tutti gli effetti come un paio di ali, e donare così al loro portatore la capacità di volare elevandoi al di sopra della massa di esseri a lui inferiori. E rapide saranno, quelle ali. Più fiere di quelle di un grifone, più potenti di quelle di un'aquila reale. Perché in esse non vi sarà il ricordo di una vita soltanto, ma di milioni.
[Abilità attiva. Movimento. Consumo Nullo. Durata: due turni]
Volto terzo: Generazione - E infine, l'abilità principe del potere del Kodoku, quella per cui esso è famoso: come avrebbe potuto Cerberus non concedere una scheggia della sua enorme potenza al suo fedele guerriero? Spendendo un quantitativo di energie pari ad Alto, il Deus ex Machina sarà capace di generare un numero variabile di piccoli demoni che parranno putrescenti ammassi di carne e sangue. Essi disporranno di due punti CS in forza, uno in velocità ed uno in costituzione e avranno resistenza Media, suddivisa ovviamente per il loro numero. Si avventeranno sull'avversario con le loro dita molli e viscide di fluidi corporei, generando in chiunque le osservi un senso di ripulsa che quasi ne inibirà le reazioni, rendoli di fatto facili prede della loro fame disperata.
[Abilità Attiva. Evocazione. Consumo Alto. Durata: due turni. Le creature evocate disporranno di un'aura di terrore Passiva.]

Volto di tenebra: Distruzione


E' la prevalenza dello Yang, l'inesorabilità del vento e della fiamma, l'elemento maschile che combatte ed oblitera. Opposto al Kodoku, questo è il vero volto dell'Inferi Sententia, l'organismo che si nutre di ogni cosa che lo circonda, il divoratore di mondi. E' per merito di quest'abominio che Ilidan può ottenere poteri sconfinati semplicemente sfamando il mostro al suo interno. E quale modo migliore di sfamare una creatura dalla fame infinita con la possibilità di generare una mole infinita di materia?
Tormento primo: Divorare - Nulla si crea in questo mondo, nulla si distrugge: tutto si trasforma. Ogni atomo nell'universo può essere frantumato, assorbito, mutato in qualcos'altro. E l'Inferi Sententia lo sa bene, quando riesce a riassorbire una creatura che il frammento di Kodoku ha espulso: non un semplice pasto, ma un incredibile potenziamento per il guerriero sospeso tra creazione e distruzione.
[Abilità Attiva. Power up. Consumo Nullo. Durata: un turno. Distruggendo un'evocazione, l'Inferi Sentenzia potrà disporre di un numero di CS pari a quelle dell'evocazione più 1 da aggiungere alla Forza.]
Tormento secondo: Dominare - Non è tuttavia la mera forza bruta ciò che può essere rafforzato dai macabri pasti del germe che dimora in Ilidan: esso può incanalare le forze dell'evocazione divorata in un pericoloso fiotto di bile acida che sarà vomitato dalla creatura in linea retta davanti a sé. E la vittima del rivoltante attacco sarà corrosa nella carne dall'acido che oltrepassando le normali protezioni intaccherà i suoi muscoli e ne inibirà per giunta l'uso, fermando per pochi istanti quella che con grande probabilità potrà diventare la prossima preda della Bestia.
[Abilità Attiva. Fisica, elemento Acido. Consumo Basso. Distruggendo un'evocazione, l'Inferi Sententia potrà scagliare un attacco di potenza pari a Bassa più la forza dell'evocazione. Qualora esso vada a segno, la vittima subirà anche una paralisi di entità meno che Bassa per la durata di un turno.]
Tormento terzo: Annichilire - Ma non è solo divorando ciò che è già stato divorato che il demonio dall'appetito insaziabile può potenziarsi. La pietanza più prelibata, il piatto più succulento è proprio l'organismo che ospita il parassita, che in fin dei conti ne permette la vita. E dunque divorandone parte dei tessuti, causandogli una dolorosa emorragia interna, l'Inferi Sententia potrà scagliare una bordata psionica di potenza Media verso l'avversario. Questi, se non si difenderà opportunamente, vedrà la creatura nella sua vera essenza: un gargantuesco ammasso di fauci e carni flosce, lingue e cheliceri pronti a fare a pezzi e ingurgitare ogni cosa che capiti loro a tiro. E sarà difficile che non si inginocchi tra le lacrime, chiedendo pietà per la sua misera vita.
[Abilità Attiva. Psion. Costo Basso. Infliggendosi un danno fisico di entità Bassa, l'Inferi Sententia può scagliare un attacco psionico di potenza Media basato sul terrore. Esso non ha bisogno di vincoli di alcun genere se non di una relativa vicinanza tra caster e vittima.]

Questa dualità insanabile, questa spirale eterna di trasformazione della vita e della morte ha però un suo prezzo. Il Parassita e il Kodoku sono in equilibrio precario, essendo l'uno il sigillo dell'altro, e usare i poteri di una soltanto delle due parti potrebbe portare Ilidan a scompensi fisici anche di grave entità. La virtù sta nel mezzo, dicevano i saggi antichi, senza sapere quanto fosse oscura la corruzione di chi avesse perseguito uno solo degli estremi di due terribili abominazioni.
[Malus: Ogniqualvolta l'Inferi Sententia usa un potere del Sigillo dello stesso tipo dell'utilizzo precedente, subisce un danno meno che Basso alla psiche, che può manifestarsi come giramenti di testa, scarsa concentrazione o dolore, e a seconda della sportività del portatore può portare conseguenze più o meno gravi in combattimento.]


Just to be sure :lui:

Edit: Evidenziato i riassunti delle abilità ed i loro nomi per facilitare la correzione
view post Posted: 5/5/2013, 10:24 Letztes Lied - Rise of the banners - Archivio
Nome pg: Illidan
Link alla scheda: Qui
Clan: Toryu
Energia: Gialla
Pericolosità: E
Giocate attive: //
view post Posted: 2/5/2013, 14:23 Pericolosità - Bacheca

Nome personaggio: Illidan
Link alla scheda del personaggio: Qui
Ruolo in gerarchia: //
Livello del Dominio: I

Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti passive: 1
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti passive di metagame: //
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti attive a potenza nulla:
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti attive a potenza bassa: 2
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti attive a potenza media: 4
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti attive a potenza alta:
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti attive a potenza critica: 1
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti attive a potenza variabile: 1
Numero di abilità personali/derivate dagli artefatti attive a potenza mortale:

Numero di pergamene iniziali: 5
Numero di pergamene comuni: //
Numero di pergamene ultime: //

Numero di armi/armature: 4+1 (Considerando l'oggetto incantato)
Oggetti: //
Almeno una difesa assoluta: No
view post Posted: 1/5/2013, 12:04 Deus Ex Machina - Incantatore
*_* Magnifico, ne è davvero valsa la pena. Grazie mille!
Ho giusto due cosette da chiederti:
CITAZIONE
Il ricordo del tocco di un Kodoku sul cuore rimane impresso più di un marchio a fuoco. Esso trasforma le intime volontà, condiziona le esistenze: trascina, infine, le anime tormentate che vengono vomitate fuori dalla creatura che ne riceve il dono a una potenza superiore, inavvicinabile dagli esiti di ciò che del vero potere non è che mero riflesso.
[Abilità Passiva. Le evocazioni dell'Inferi Sententia guadagnano una CS aggiuntiva.]

La CS la scelgo in questo momento e non durante il duello, giusto?

CITAZIONE
Volto primo: Percezione - Quando le tenebre calano fitte, quando ogni rumore pare essere fuggito da un'opprimente cappa di silenzio, molti pregano per avere un altro paio d'occhi o di orecchie che li salvi dalle insidie di un assassino nascosto. Ebbene, il Deus ex machina può effettivamente avere qualcosa del genere: grazie alla sola concentrazione e facendo ricorso in pochi istanti al potere del Kodoku nelle sue sembianze umane, egli sarà capace di far crescere numerose paia d'occhi e orecchie da ogni parte del suo corpo. Mentre possono sembrare solo disgustose escrescenze, questi organi sensori aumenteranno invece a dismisura le capacità percettive della creatura, permettendole di individuare ed evitare in tempo attacchi fisici diretti alla sua persona provenienti da qualsivoglia direzione.
[Abilità attiva. Fisica, difesa a 360°. Consumo Basso. Durata: due turni]

Questa è una difesa che mi permette teoricamente di evitare tutti gli attacchi fisici(Non tecniche)?

Ripeto: Grazie mille per questo supercalifragilisticospiralidoso artefatto :8D:
view post Posted: 10/4/2013, 21:14 Dall'abisso io t'invoco - Alcrisia

Il volto di Rekla mostrava interesse e stupore, magnifico. Era riuscito ad attirare la sua attenzione parlando del Beccaio, probabilmente i due erano amici di vecchia data. Non ne era sorpreso, avevano tutti e due una gran passione per il nero, uomini spietati e pronti a tutto pur di servire il proprio padrone, tutti e due ambivano a distruggere, uccidere e dominare.
Ma soprattutto, erano Umani. Della peggior specie.
Eppure erano troppo potenti per esser semplicemente recisi dal grande telaio di Asgradel come le varie, insignificanti creature che aveva divorato da tempo.
Pazienza, arriverà il tuo momento...

Il momento in cui capirai di non essere nient'altro che un piccolo ed insulso puntino grigio, in una delle mille pagine di questo mastodontico libro, un piccolo respiro in una vita di miliardi e miliardi di secoli. Il mostro poté sentire l'avatar soffocare una flebile risata sotto un pesante respiro, lo sentiva, si ricordava il perenne sorriso di quell'essere, secondo in terribilità solo al suo sguardo. Sei Zero.
Sentì l' avatar cambiare tono di voce. Vuoto, certamente, ma allo stesso tempo il centro e l' inizio di un'infinita strada.

L' ultima volta, a RotteNhaz, si era comportato in modo diverso... Cosa voleva dire? Dannazione, quella creatura gli stava creando troppi problemi. Aveva altro da fare, non poteva perdersi in discorsi con lui.
Aveva una donna da corteggiare, del resto.
Rekla sembrava essersi saturata in quei piccoli, scattanti momenti di silenzio posteriori al discorso di Illidan, quest'ultimo non sapeva dedurre se era seccata o in un'altra dimensione all'interno della sua immaginazione, pensando alle più astruse situazioni le potessero passare per la testa.
« E dunque è aiuto che sei venuto a chiedermi, eh? » Disse la Nera, con una nota di stanchezza nella sua voce. Voleva farsi desiderare, come ogni donna. « Ma sei stato leale, mi hai risparmiato un probabile intralcio e te lo concedo. » Disse puntando il suo indice verso Illidan con un perverso sguardo dominatore negli occhi. Ancora una volta, Illidan non si fece spaventare dagli occhi della Nera, avrebbe dovuto fare di più per poter scalfire la barriera che separava la sua mente dal mondo reale. Il mostro si guardò intorno, chiedendosi cosa avrebbe fatto Rekla per poter acquietare il mostro. Gli tornò alla mente la battaglia di Fortescuro dove la Nera strappò ad Asad la testa senza troppe storie, come una fiera inferocita e bramosa di sangue. I suoi dubbi svanirono: Rekla aveva il potere.
La Regina si protese verso di lui, i suoi occhi neri come il petrolio cominciarono ad armarsi di sclere bianche, osservando la sua Tenebra con uno sguardo famelico e perverso. Sentì la pressione di milioni di rocce sulla sua schiena, non riusciva a muoversi, era immobilizzato dalla paura. Cosa stava succedendo? Si chiese, contraendo i muscoli della braccia e guardandosi attorno, deglutendo a ritmi sempre più brevi. Scosse la testa, tornò a fissare la Nera, mantenendo il confronto con il suo sguardo quanto più potesse. Dentro quelle retine poteva vedere l'ambizione, la furia e l' empietà di un predatore affamato, impegnato a sgozzare la prima gazzella dopo mesi di digiuno. Non riusciva a far altro che provare pietà per una creatura ammorbata da una ferocia come quella negli occhi di Rekla, antitesi della ragione e dell'intelligenza, elementi chiave per la conquista di un territorio. Tornò freddo come una tomba gelata, aspettando la prossima mossa della Regina, ignaro di chi sarebbe uscito da quella stanza una volta finita quella bizzarra cerimonia. Una cosa era sicura per lui: la Nera sapeva cosa fare e come.

La Regina si alzò dal suo trono come un aquila dal suo nido insanguinato e si diresse verso Illidan, nessun rumore oltre a quello dei suoi passi, nessuna luce oltre quella che stava per essere spenta, nessun sensazione oltre a quella delle dita minute di Rekla compiere una delicatezza, nessuna menzogna.
Oltre a quella che portava dentro da anni.
« Preparati: non sarà piacevole » Confessò la Nera, stringendo il palmo destro di Illidan come un pastore che accarezza il suo agnello davanti alla porta del mattatoio.
Bastò un attimo per distruggere il silenzio creatosi nella Stanza dei Teschi da un' improvviso invecchiamento del terreno, susseguito da grida agonizzanti e conati di lava fuoriuscenti dal pavimento. Il terreno si increspò, rivelando nient'altro che oscurità, crepe abissali e grida sempre più forti. Di chi fossero quelle grida, l'Inferi Sententia ne aveva un'idea: eroi, tiranni e gente comune. Tutti raggruppati in un'unica tomba fiammeggiante, marcendo contemporaneamente, perché alla morte non importava chi fossero i suoi sudditi, bensì quanti aspettavano di entrare a far parte del suo coro.
All' improvviso un'artiglio tutt'altro che fausto uscì dal terreno, susseguito dal suo padrone, un gigantesco cane tricefalo bramoso della sofferenza e del sangue di qualsiasi creatura le fosse capitata davanti. Quel cagnaccio sarebbe stato un magnifico trofeo e, probabilmente, era incluso nel prezzo da pagare per poter assorbire Rekla.
L' aria era torrida e la bestia lo scrutava dalla testa ai piedi, preparandosi a divorare la sua anima ed aggiungerla al coro dei morti che dimorava nel suo stomaco. Il Cerbero alzò la zampa, per poi puntarla con gli artigli affilati verso la dimora dell'avatar: il cuore. Era la fine? Probabilmente sì. Il fu Illidan era immobilizzato dal terrore e niente avrebbe potuto salvarlo da un fato così nefasto. Niente che rientrasse nei suoi limiti.
Poco prima che la fiera tricefala potesse trapassargli il torace da parte a parte il suo ventre s'increspò, rivelando quel sorriso tanto temuto quanto ammirato. Una mano scarnita ed oscura dalle dita oblunghe ed affilate come rasoi uscì dal petto di Illidan, facendo sgorgare litri di un denso liquido nerastro che andava accumulandosi sotto il suo corpo, il quale cadde a terra avente la sola forza di osservare ciò che stava accadendo. La mano si sgranchì per un secondo, per poi rivelare il braccio, un po' più tozzo delle dita, ma della stessa intensità di nero ed infine il viso, coperto da quella maschera bianca come la luna e spaventosa come il più profondo degli abissi infernali. La creatura fece che uscire dal corpo di Illidan, aprendo un foro più grosso. Una volta uscito, l'avatar si scrollò di dosso il liquido nero che lo accingeva, rivelando la sua reale forma.
Le gambe parevano delle sfuggenti linee cupe che separavano il corpo dal terreno, il quale si agganciava ad esse tramite un arcano meccanismo di ferro opaco da cui partivano linee blu molto simili a vene che si diramavano per tutto il nero corpo, pulsando ed illuminandosi a piccoli scatti. Portava stretta alla vita una cintura tanto nera che risultava impossibile definirne i tratti e i fregi riportati su di essa, alla quale erano attaccati dodici pezzi di marmo oscuro aventi la forma piana di una bara. Ciò che assomigliava più a dei capelli non erano nient'altro che una folta pelliccia spigolata che partiva dalla schiena, arrivando fino alla sommità della testa, le quattro ali intrise di sangue.
Nel più totale silenzio, i litri del denso liquido presero a lievitare, fino ad arrivare sotto l'ossuto palmo della sua mano destra, plasmando una lunghissima spada bianca.

La vostra disperata ricerca del potere finisce qui. Sospirò l'essenza con un leggero tono annoiato.
Puntò la spada verso il Cerbero, sicuro del fatto che una volta caduta la bestia gli altri due sarebbero rimasti indifesi. L' avatar si avvicinò con un salto verso la fiera famelica, menando un fendente diagonale dall' alto verso il basso, destra verso sinistra mirato a recidere la testa centrale del cagnone. Illidan sorrise, appresa la situazione in cui era capitati lui e Rekla.
Il fendente fu fermato di colpo dalla possente mascella della testa sinistra del cerbero la quale perse del sangue dai molari. che fosse suo o di qualche altra aberrazione divorata dal tricefalo l'Inferi sententia non ne aveva idea. Il demone esalò un grave respiro di noia, penetrando l' occhio della testa del cerbero rivolto verso di lui con un singolo pugno. Ciò che uscì era un miscuglio tra sangue ed uno strano gas nerastro, che ascese verso la cupa oscurità che sormontava le teste delle due creature infernali. La fiera colse l' occasione per azzannare il torace dell'avatar, strappandone buona parte di ciò che era il materiale costituente, una solida sostanza nera. L'essere estrasse la mano dall'orbita del Cerbero per portarla a coprire il petto, dal quale continuava a sgorgare quella strana sostanza densa e nerastra. La testa centrale del cerbero latrò, lasciando colare fiotti di bava dalla sua bocca, per poi ringhiare verso l'avatar.
Esso non fece altro che sorridere, con quella demoniaca espressione stampata sul volto.
Vi Veri Veniversum Vivus Vici et dabo ultionem meam in hac vita... aut postera La frase riverberò nel vuoto, penetrando la mente di chiunque fosse nella stanza, le parole scorsero come un fiume dentro la testa di Illidan. Nonostante non conoscesse quella lingua, nonostante gli sarebbe piaciuto analizzare quelle parole, solo una sentenza di due parole gli risuonò nella scatola cranica "È finita" mentre il Cerbero staccava le braccia e la testa dell' avatar e quest'ultimo non proferiva più parola.
La carcassa di oscurità sfracellò a terra come un qualsiasi corpo senza vita, per poi tornare quell'orrendo liquido color petrolio e rimpatriare nel torace del suo padrone. Tutto come previsto, l'avatar si era liberato ed aveva testato il potere che Rekla possedeva, così da far capire ad Illidan cosa si nascondesse dietro la Nera Regina e permettergli di paragonare i loro due catalizzatori. Per quanto piccolo possa essere, ogni dato mantiene sempre una grande importanza nella realizzazione di un piano come il suo.
Questa volta, senza interruzioni, l' urlo di Illidan si unì a quello dei dannati per qualche secondo mentre il Cerbero gli trafiggeva il cuore. Provò il più grande dolore della sua vita, sentire il proprio torace aprirsi, le costola rompersi ed il cuore venir strappato dalle arterie mentre si soffoca nel sangue e nell' agonia. La sua faccia si impallidì ed il virus cominciò lentamente ad uscire dall'organismo umano per poter poi trovare un nuovo ospite.

Tutto divenne buio per un attimo.
Non ci vedeva niente, sentiva il freddo del pavimento di marmo di Fortescuro gelargli le vene. Inconfondibile pensò. In quanto ad atmosfera la Regina ci sapeva fare. Il torace era apposto, il cuore era lì, inerme. Si rese conto di avere gli occhi chiusi. Li aprì e, come una persona diventata cieca e poi di nuovo capace di vedere, si stupì di essere nello stesso posto e nella stessa situazione di prima: Rekla sul suo oscuro trono e lui inginocchiato. Si chiese perché si fosse inginocchiato, poi si ricordò che agli umani piacevano queste cose. Sorrise. Ripensò alle parole dette dall'avatar, non riusciva a capire in che lingua fossero. Lasciò perdere. Si alzò e guardò Rekla negli occhi, cercando quello sguardo che aveva osato intimorirlo.
Abbiamo finito? Chiese, avvertendo un corpo estraneo appoggiato al cuore.
Suppongo di sì.
E così finì la storia del fu Illidan, dando inizio alla storia del parassitismo su Asgradel.
La prima pulce, ovviamente, si era stanziata nella folta pelliccia del Cerbero



Spero di non aver annoiato troppo o almeno aver fatto ridere i pochi che hanno letto 'sto post, fatto in serate in cui il mio sistema nervoso sbroccava.
Scusa di nuovo per il ritardo, Jimmy.
La scena si chiude qui


Edited by Chomp - 12/4/2013, 14:51
view post Posted: 8/3/2013, 20:39 League of Legends Asgradel team - Giochi e Videogiochi
CITAZIONE (Akuma™ @ 8/3/2013, 20:31) 
Di già? lol.
Non c'è nulla di più preciso in merito? °-°

Attualmente no, però da voci di corridoio ho sentito di un certo "Seth", probabile terzo componente del duo Nasus-Renekton
view post Posted: 7/3/2013, 21:12 Dall'abisso io t'invoco - Alcrisia

« E che non si dica che la Nera Regina non sia ospitale.»
Che la Nera Regina non sia ospitale
La Nera Regina sia ospitale
La Nera Regina ospitale
La Regina ospitale
Regina: ospitale


Non aspettava altro che una conferma, la Nera Regina non avrebbe avuto di che preoccuparsi. Avrebbe dato asilo ad una magnifica colonia di spore dentro il suo ventre a tempo debito.
La Nera ricambiò il sorriso, spedendogli contemporaneamente alla formale dimostrazione d'affetto un senso di timore che colpì l' Inferi Sententia prima di qualsiasi proiettile. Ma la scorza che ricopriva la testa dell' Inferi Sententia era fin troppo dura per poter permettere ad un misero sguardo di spaventarlo, lui e Rekla erano fatti della stessa carne e delle stesse ossa e bene o male avevano lo stesso livello d'ambizione, tutti e due anelavano a qualcosa di grande, ma solo uno dei due sarebbe potuto arrivarci e la Nera Regina teneva un distacco enorme dall'Inferi Sententia in quanto aveva un esercito pronto a dare la vita per lei mentre Illidan non aveva altro che i suoi tentacoli.
Ma il virus si diffonde più velocemente di qualsiasi esercito, è risaputo.
Aveva da stare al gioco per ancora qualche anno, poi avrebbe colpito.

«Mi sono recato a Waulsort insieme ad un piccolo, insulso demone » Le sue sopracciglia si aggrottarono di fronte alla rabbia che provava quando ricordava quel momento, tutte le sue membra bollivano come le fiamme del più atroce degli inferi.
«Una volta arrivati, una grossa armata ha messo a ferro e fuoco la piccola cittadina, non ho la minima idea di cosa cercasse, ma sono sicuro che non si aspettava l'intervento dell' Oriente a difesa di Waulsort. Non si aspettava né la presenza di quel prete rosso né la mia, però.» Si accorse di essere uscito dal discorso e di aver cominciato a parlare da solo, chiuse subito la bocca e ripartì, con un leggerissimo velo di vergogna.
«Insieme a qualche ubriacone siamo riusciti a tener testa alle truppe del Beccaio, fino a che non siamo stati circondati.» Le sue ciglia si aggrottarono, non si ricordava benissimo come si chiamava il capo di quel gruppo di vandali, ma concluse che alla Nera non interessasse minimamente.
«Una volta circondati siamo stati teletrasportati a RotteNhaz, probabilmente tramite una donna difesa da un manipolo di orientali. Abbiamo penetrato l' oscura fortezza ed abbiamo incontrato Corigliano, il castellano. » Ghignò, indicando la ferita all'addome subita durante il combattimento contro Corigliano ed il demone sbruffone.
« Inutile dire che sia ormai morto e sepolto, come il cane che era. » Tornò serio, mettendo una mano sul punto in cui dovrebbe risiedere la bontà e la generosità di un normale uomo.


« In quanto a me, volevo comunicarti qualcosa... qualcosa riguardo ciò che voi uomini chiamate "Anima". » Si diceva così? Non ne aveva idea, sperava di aver reso l' idea. Pensava, anzi, era sicuro che la Nera fosse riuscita a sigillare l'entità che lo ammorbava. Ironicamente, era la persona di cui si fidava di più.
« Credo che tutti coloro che hanno avuto l'occasione di ammirare la mia vera essenza si siano chiesti che tipo di creatura io fossi, da quale abisso provenissi. In realtà sono fatto delle vostre stesse membra e posso pensare, proprio come voi Umani. » Mentiva, non era di quel piano dimensionale, ma nessuno lo avrebbe potuto credere. Tanto valeva architettare una grande bugia. Premette una mano sul petto.
« Il problema è qui dentro. Dentro la mia "Anima". È contemporaneamente la causa delle mie pene e del mio potere, un'entità rinchiusa dentro di me che anela di uscire. Avevo provveduto a sigillarla, ma ora questo sigillo si è rotto. » Doveva continuare a parlare? Rivelando altro sarebbe riuscito ad ottenere ciò che voleva? Il demone premeva, lo sentiva lentamente uscire dalla sua testa, pronto a squartarlo. Non aveva altra scelta, per quanto odiasse dipendere dagli altri doveva continuare.
« Una volta rotto il sigillo, la creatura può uscire da un momento all'altro e sfogare la sua potenza rinchiusa distruggendo qualsiasi cosa le capiti a tiro. Persino qualcuno potente come il fu Re che non perde mai. » Una bugia? Non lo sapeva nemmeno lui. Si posò sul ginocchio sinistro, tenendo la gamba destra per terra. Prima ed ultima volta che si fosse mai inginocchiato, se lo promise.
Quindi sono qui, inginocchiato davanti a voi, mia unica Regina, implorandole la disponibilità a sigillare la creatura contenuta nel mio corpo che ahimè, da solo non posso fare.
Per un giorno ucciderti e divorarti, come tutti coloro che ti hanno preceduto e ti seguiranno.
Un semplice, subdolo ed istintivo pensiero tenuto nascosto a tutti, ma che il giorno opportuno si sarebbe rivelato. Del resto, l'esperimento Verde Speranza non era altro che la più versatile trovata dell'Uomo. O la sua condanna.
Una cosa era certa: Iladar aveva fatto il suo lavoro.
Guardò il pavimento, titubante e addolorato, in attesa di una risposta della Nera.



Scusa se ci ho messo un po' pure io, ma sono stato molto occupato ultimamente. Cercherò di postare più in fretta. In caso non lo sapessi, l'esperimento "Verde Speranza" era l'esperimento dedito alla creazione del virus che ha generato l'Inferi Sententia, il quale virus è poi riuscito a diffondersi nel pianeta dove è stato creato. Iladar era il capo addetto all'esperimento.


Edited by Chomp - 7/3/2013, 21:47
view post Posted: 7/3/2013, 15:13 Il clan Goryo è morto? - Confronto
CITAZIONE (Andre_03 @ 7/3/2013, 14:33) 
CITAZIONE (Lud† @ 7/3/2013, 14:17) 
A quel punto anche asgradel diventerà mainstream e tremendamente commerciale. Peró a un videogioco ci penserei sul serio. Un rpg con i controcoglioni e altamebte personalizzabile. Andre pensaci tu.

Ci sto altamebte pensando, don't worry.

Final slapping 666 : Ray's dawn
view post Posted: 16/2/2013, 22:35 League of Legends Asgradel team - Giochi e Videogiochi
Xerath è un kiter ed ha un range della madonna per un motivo...
193 replies since 13/12/2008