Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

I Primogeniti

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view post Posted on 22/5/2013, 22:32
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I Atto
Risveglio

E' trascorso meno che un anno dalla caduta del Sorya e di Velta. Tutto l'Eden si ritrova a dover fare a meno della capacità di sognare e del Clan Sorya, poiché entrambi paiono essersi volatilizzati nel nulla. Al contrario, nuove ed inquietanti presenze sembrano essersi liberate per tutto l'Eden benché alcuno abbia mai visto effettivamente le loro sembianze. I membri del fu Clan si danno alla macchia, lasciando che il Sorya venga nuovamente avvolto da un'aura di mistero e superstizione. Una notte però qualcosa cambia, e Matkara viene scossa da un alto richiamo capace di riportare le sue terre oramai abbandonate all'antico splendore: il Gorgo riprende a vorticare, gli edifici riguadagnano l'antico splendore e ogni cosa appare esattamente eguale a come era stata prima della scomparsa di Velta. La Torre però manca, e al suo posto le acque nere delle fondamenta risalgono costruendone una sorta di parodia liquida. Come destate da quel richiamo, centinaia di ombre senza forma e volto prendono vita per tutto l'Eden, levandosi dall'oscurità al richiamo Al Rak'astar! per precipitarsi tutte insieme alle fondamenta della fu Torre. Nera e colossale Velta è però sigillata, pesanti porte ad impedire alla voce che da dentro riverbera di uscire nel mondo degli uomini. In prossimità di quel luogo si trovano alcuni membri del Clan. Ai loro occhi increduli si presenta la visione di una lenta danza di Ombre che, silenziose, sciamano fino alle fondamenta della Torre per poi riversarsi nello stagno che la circonda, scomparendo come inghiottite dalle acque. I tempi del Valzer e degli inganni di Velta sono ben impressi nelle loro menti, ma difficile è resistere alla litania che guida quegli esseri tanto che in breve anche loro si ritrovano parte di quel greve corteo di anime. Fra di loro vi è Hocrag, fedele braccio destro della Dama il quale, unico in grado di resistere alla malia, giunge infine alle porte della Torre che, in un moto di speranza, dischiude sperando di trovarvi all'interno la splendente figura di Eitinel. Ma non si tratta affatto di Eitinel. Quando le porte di Velta si spalancano, non è infatti la bella dama ma un'oscura creatura d'Incubo a sgusciarne fuori, ponendo finalmente fine all'incanto imperversante nell'Eden e con esso, all'illusione di Velta. La creatura rivela di chiamarsi Chimerès, un antico demone che Eitinel aveva rinchiuso nel suo corpo ed ora inviato dalla stessa Dama nel mondo reale per salvare Leanne, la sua Primogenita, dal mondo dell'Incubo. Assolto il suo compito, egli sarebbe dovuto ritornare nel mondo da cui è venuto, ma questo non è affatto nei piani di Chimerès. Gettando Leanne nelle nere acque e servendosi della propria capacità di dominare le Ombre per impedire qualunque reazione dei giovani li sopraggiunti, fugge lontano. Egli riserva la propria attenzione solo ad Hocrag, ricordandogli con un semplice tocco le memorie di ciò che un tempo era stato il Sorya e le parole che, prima di spirare, Eitinel gli aveva sussurrato.
E' questa la nascita dei Primogeniti; essi non sono altro che ombre impossessatesi del ricordo più vivido scaturito dalla mente dei giovani durante la battaglia contro Chimerès. Si tratta di una scintilla di vita che, prive di tutto, esse hanno colto divenendo a tutti gli effetti delle entità vive. Appena nati, i Primogeniti non possiedono ancora personalità e caratteristiche definite, essendo in tutto e per tutto delle neonate. Insieme alle memorie, il tocco di Chimerés ha conferito ad Hocrag "l'eredità di Eitinel", ossia uno scorcio di quel potere che rendeva Eitinel padrona delle Ombre e abile di comandarle come meglio desiderava.



II Atto
Luci nell'Oscurità

Fuggendo da Matkara, i Primogeniti vengono inseguiti invano da Hocrag, ma in breve egli li perde di vista, dando inizio ad una snervante e infruttuosa ricerca per le terre dell'Eden. A lui si aggregano alcuni dei giovani sopravvissuti alle vicende di Matkara e altri improbabili compagni di viaggio le cui sorti finiscono per coincidere a Neirusiens. Seguendo il proprio istinto e l'Eredità di Eitinel, Hocrag sa che quello è il luogo ove cercare, ma giunto finalmente alla città, scopre un'accoglienza tutt'altro che amichevole. Neirusiens è infatti in stato d'assedio, sbarrata da militari e militanti. Riuscendo comunque ad introdursi entro le mura, il gruppo scopre che da qualche tempo Neirusiens è preda di un terrore diffuso, una paranoia dilagante frutto del perpetrarsi di alcuni orribili omicidi e strani eventi di terrore. Unica personalità che pare non aver perduto la ragione è il Sindaco della città, Ian Arrow, che solo pare riuscire a mantenere la calma fra le genti. Deciso a parlare con quest'individuo per meglio far luce sugli eventi, il gruppo viene però diviso dalle folle inferocite e drappelli di rivoltosi, uno dei quali -I Crostascura- capitanati da un lungimirante criminale chiamato Edwin.
Divisi, i compagni si imbattono effettivamente in episodi di puro orrore originati dalla presenza di ombre in città che per sopravvivere tentano di possedere corpi umani necessari a mantenerle in vita. Permanere sul piano dell'Eden, infatti, è impossibile per questi esseri originati da incubi e sogni. Privi di corpo e fisicità, al loro stato originario essi deperiscono istante dopo istante, fino a dissolversi nel nulla. Ma proprio come i Primogeniti, le ombre hanno sviluppato la capacità di sottrarsi alla morte: originate da un sentimento, un incubo ed ogni altra espressione della mente umana, esse sono in grado di cibarsi della stessa fino ad essere abbastanza forti da assumere forma e consistenza fisiche. Tale processo è possibile solo possedendo un uomo e divorandone l'essenza. Ripetendo questa azione, le ombre non solo si rafforzano, ma apprendono. Il processo però causa la morte immediata del soggetto. Man mano che la verità viene a galla, la situazione in città precipita in una guerra civile. Nel panico generale, l'attacco delle Ombre giunge all'improvviso, implacabile quanto inarrestabile, costringendo vittime e carnefici ad una fuga disordinata, ritirata che confluisce infine fino alla sponde del Lago di Neirusiens dove Ian Arrow raduna la folla. Rimasti soli in città, Hocrag fa il proprio incontro con Leanne e Aris, l'ombra che le fa da madre, aiutando entrambe a mettersi al sicuro. Vrael, un giovane capitato li quasi per caso, si unisce ai rivoltosi Crostascura, divenendo in breve il braccio destro di Edwin e con lui guidando la resistenza della città. Loro e altri criminali si ritrovano comunque a confluire alle sponde del Lago dove trovano l'intera popolazione annegata nelle acque, i loro spiriti preda delle ombre li addensatesi. Unico superstite, Ian Arrow si erge fra i cadaveri, alle sua spalle un antico Pilastro dei Predatori di Neiru, artefatto magico ove gli elfi del Sangue solevano radunare gli spiriti dei propri defunti in attesa di risvegliarsi.
Disumano e calcolatore, Ian Arrow si rivela ben presto non essere affatto l'uomo che tutti credevano ma Chimerès, impossessatosi del suo corpo onde guidare la popolazione di Neirusiens verso la propria fine. Forte di un nuovo e feroce esercito di ombre risvegliatesi, egli si serve di Hocrag per decifrare le antiche scritte incise sul pilastro e liberare così tutte le anime ivi racchiuse che egli prende ad assorbire in una nera sfera d'oscurità. La resistenza da parte di Vrael, dei Crostacura e dei giovani li presenti è strenua quanto vana.
Provato dal rituale ma oramai prossimo alla vittoria, Chimerès si prepara ad uccidere infine Hocrag e i suoi, ma proprio allora viene fermato dai Primogeniti, finalmente accorsi in aiuto del loro padrone grazie all'Eredità di Eitinel. Colto in contropiede ed oramai privo di forze, Chimerès non può dunque far altro che fuggire ancora una volta portando con sé alcune delle ombre risvegliatesi nel frattempo. Le altre anime ritornano ai cittadini concedendo loro un risveglio tanto improvviso quanto privo di memorie sui recenti accadimenti. Hocrag diviene l'effettivo padrone dei Primogeniti e Vrael affianca Edwin nella ricostruzione della città di cui l'ex Crostascura diverrà il nuovo sindaco. A protezione della città vengono fondati i Danzatori d'Ambra -forza armata al servizio di Edwin- e la Cerchia di Diamante - gruppo incaricato di affiancare Edwin nel governo-.


III Atto
Occhi di tenebra

In seguito alle tristi vicende di Ian Arrow, Edwin ed il suo Secondo Vrael concedono a Neirusiens periodi di tranquilla e docile prosperità. Anni di commercio e di sviluppo sotto la lungimirante guida della Cerchia di Diamante e dei Danzatori d'Ambra. Leggi giuste e onorevoli procedure sostituiscono la criminosa consuetudine a cui la città era abituata, concedendo ai cittadini sonni tranquilli. Eppure qualcosa si muove nell'oscurità di Neirusiens, nelle nere gallerie che la circondando, occhi vuoti del lago che vitreo riflette ogni giorno uomini e donne, fanciullli e bambine. Qualcosa che Edwin avverte nella mente come un sussurro, un bisbiglio costante, mesto eppure implacabile che lo perseguita malgrado la pace e la serenità che egli si ostina a perseguire alacremente. Nella sua mente giorno dopo giorno inizia ad affacciarsi il dubbio che non fosse Ian Arrow -alias Chimerès- il vero problema di Neirusiens quanto più la medesima anima della città, nera come l'oscurità in cui ella crebbe e si sviluppò prima ancora che ve ne fosse memoria. E che gli uomini che in essa vivono non nacquero davvero come criminali ma furono costretti a diventarlo a causa di una qualche maledizione mai realmente pronunciata, mai effettivamente scritta, eppure ogni giorno spirante fra strade e viottoli, fra case e lastricati. Forse la Luce -pur fioca- è un utopia, laddove vi è solo spazio per le Tenebre.





IV Atto
Silenzi di Tempesta

Alcuni anni sono trascorsi da che Edwin ed i suoi si sono insediati a Neirusiens. Tempi di prosperità, li chiamano molti, poiché con la Cerchia di Diamante ed i Danzatori d'Ambra tutto in città pare essere rifiorito a nuova brulicante vita. Ma può davvero, Neirusiens, la cupa e tetra Neirusiens la cui anima langue nelle acque del nero lago che la circonda, dimenticare definitivamente se stessa e ricoprirsi di luce, di splendori, di ricchezze? Può il suo granitico cuore scaldarsi e traboccare infine della febbricitante vita che tanto Edwin sognava di darle?
Ancora una volta, imprescindibile, un grave male attanaglia le viscere della città, un dolore che questa volta giunge dai Predatori di Neiru, l'antica stirpe elfica dannata dall'avvento di Eitinel. Con convinzione sempre maggiore, essi reclamano infatti il dominio di Neirusiens, ancestrale capitale del loro Regno andato poi distrutto a causa dell'avanzata dell'armata della Dama. In principio nulla più che un malcontento generalizzato, le pretese dei Predatori stanno diventando una vera e propria minaccia per la popolazione umana la cui volontà di cedere rimane alquanto esile. Già il passaparola -vago brusio riecheggiante anche al Nord- carezza l'eventualità di una guerra civile, di rivolte interne a danno di una Cerchia di Diamante che ora pare incapace di reagire a dovere. L'oramai consolidato potere di Edwin infatti vacilla, temporeggia, in parte rabbonisce, in parte respinge con dolente vigore i sediziosi ma, in sostanza, pare sospeso nella difficoltà di prendere una decisione.



V Atto
Onde di Fumo

Molto tempo è trascorso da che Edwin ed i suoi hanno fatto proprio il dominio e le sorti di Neirusiens. Anni di prosperità, li chiamano alcuni, eppure è innegabile che qualcosa si sia irrimediabilmente guastato negli animi sia di governanti che di governati. Il malcontento serpeggia soprattutto nei quartieri elfici dove le difficili condizioni di vita e le rivendicazioni di dominio della città fungono ogni giorno da veleno a rapporti fra umani e popolazioni autoctone. La situazione precipita in occasione dell'uccisione di una giovane fanciulla elfica, scintilla che in breve fa divampare il seme della rivolta dando inizio ad una serie di scontri e sommosse cittadine che Edwin ed i suoi placano sguinzagliando i Danzatori d'Ambra. La mossa però si rivela fatale. Costretti alla fuga, gli elfi chiedono aiuto ad Ashlon, il loro antico padrone, ed attraverso lui si preparano ad una nuova lotta per il potere. Certo di poter parlamentare, Ashlon tenta però una ultima mossa diplomatica: forte di pochi fidati guardaspalle, egli si reca al palazzo di Edwin invocando la cessazione dei conflitti e la risoluzione delle asperità mediante l'uso della diplomazia. Il suo richiamo rimane però inascoltato ed anzi, con un abile astuzia Edwin riesce ad imprigionare l'elfo per usarlo come merce di scambio. La Cerchia di Diamante tenta inutilmente di proclamare il proprio sdegno ed indignazione per la barbarie compiuta: unitariamente, i consiglieri reclamano le dimissioni di Edwin e la liberazione di Ashlon. Troppo forte per cedere a questo atto di forza, Edwin minaccia però i suoi "ex" consiglieri di processarli per tradimento e rivoltare contro di loro l'oramai inoppugnabile potere dei Danzatori. A questo punto è chiaro come Edwin si sia trasformato nel tiranno e non più salvatore di Neirusiens. Nel frattempo la furia elfica non conosce eguali. Forti dell'aiuto di alcuni valorosi guerrieri, essi danno subito inizio ad una sanguinosa guerriglia che ha come meta ultima lo sbaragliamento dei Danzatori d'Ambra e la liberazione di Ashlon. La sommossa riesce ma non completamente: Ashlon viene liberato, ma Edwin riesce a rimanere saldamente al potere. Gli elfi sopravvissuti agli attacchi si rintanano nelle gallerie antistanti Neirusiens meditando vendetta forti, ora, di una nuova e rancorosa ragione per rivendicare per sé Neirusiens.



VI Atto
Ricordi d'Ombra

Il potere di Edwin e dei Danzatori d'Ambra si consolida sempre più, divenendo a conti fatti un intricato miscuglio fra potere e religione: i Danzatori sono infatti le truppe speciali di cui Edwin si serve per mantenere l'ordine e sedare qualunque tipo di ribellione interna alla città; egualmente però essi rappresentano un vero e proprio culto religioso provvisto di ritualità e celebrazioni le cui familiarità con ombre e incubi fanno temere ai più il peggio. Danzatori d'Ombra lo chiamano oramai tutti poichè paura e mistero circondano sempre come un alone gli individui che ne fanno parte. Sempre più popolani decidono, ciononostante, di entrarvi a far parte tanto che, si vocifera, ben presto non resterà più alcun uomo a Neirusiens che non abbia accettato i neri vestiti e le tetre maschere dell'Ordine. Elfi e Predatori continuano a rimanere in disparte in ognuna di queste faccende: a sentir loro, il male si è stabilito a Neirusiens, un male tanto grande da rendere venefica persino l'aria che ivi si respira. Sempre più vasta e potente, la Corte di Edwin continua a prosperare inattaccata; al suo interno, due figure più di altre brillano ed al contempo oscurano tutte le altre personalità: Aris e Leanne. La prima, Dama di Corte segregata e mai lasciata libera di vagare sola fra le sale del Palazzo. La seconda, al contempo punta di diamante dei Danzatori d'Ombra e prigioniera della dorata gabbia che Edwin costantemente stringe attorno a lei.



Edited by Eitinel - 8/3/2015, 22:46
 
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