Gennaio 2015

Contest molto bello, sicuramente il migliore di questo mese sebbene se la giochi con quello che più gli assomigli. Anche qua il tema onirico è preponderante, ma, se nel contesto relativo a Bambino la voce È il sogno, qua sembra rappresentare più che altro la realtà. Realtà addirittura più distante del sogno.
Le voci non sono altro che un semplice brusio nella testa e nelle orecchie di Johnny, sia quelle del barista e delle persone attorno, sia quelle nella testa del personaggio; eppure sono anche il filo conduttore del narrato, come delle falde sotterranee invisibili che portino acqua alla fonte. Purtroppo c’è qualche piccola svista grammaticale, ma nulla che vada a incidere sullo scritto con perseveranza o minando comprensione e scorrevolezza. Lo stile è molto piacevole – sembra quasi calzare a pennello con il personaggio e in merito a ciò non posso che complimentarmi. Anche la scelta della musica accompagna il testo senza disturbare il lettore come a volte accade.
Per assurdo il tema mensile, benché sia ciò che accompagni il testo, è ciò che meno raggiunga il personaggio, lo stesso Johnny. Nonostante il continuo rumore, le parole della sua mente e del barista, le ciance delle persone attorno, quel che giunge al lettore è un senso di vuoto, di silenzio rituale.
Purtroppo non posso darti reali dritte per migliorare, se non, forse, di provare a essere più amichevole verso il lettore cercando di fare chiarezza nei punti oscuri, ma immagino sia stata una scelta quella di lasciarli tali. Complimenti, in ogni caso.

Voce come limite e allo stesso tempo salvezza; voce come piccoli messaggi in bottiglia, che sono stati scritti col massimo della speranza e che probabilmente non raggiungeranno mai davvero il loro destinatario.
Scritto molto bello che c’entra il tema mensile in quanto i personaggi sono caratterizzati, appunto, solo dalla loro voce. O, meglio, dal loro messaggio. Ciò che manca a questo scritto è più che altro uno sfondo solido: è fumoso, come un sogno, e pertanto delicato quanto oscuro nel complesso; tuttavia, ciò non costituisce per forza un punto di critica, ma lo rende un poco più debole. Sarebbe stato preferibile, a mio avviso, dividere meglio la dimensione della realtà da quella onirica in modo da creare una differenza più netta e lasciare che Bambino percepisse il vuoto non solo dicendo di non ricordarsi ciò che fosse avvenuto.
Altro appunto riguarda la punteggiatura. Sebbene tenda a non commettere errori, l’utilizzo esclusivo di virgole e punti rende lo scritto più statico e meno realistico, soprattutto nei dialoghi. Utilizzare a volte i punti esclamativi, i punti e virgola, i puntini di sospensione aiuta poi a ‘recitare’ meglio il testo quando lo si legge. Come esempio posso porti quello relativo all’uomo nero che si infuria – no, non si arrabbia semplicemente. Le sue frasi sono scandite da punti fermi, quando un po’ più di vitalità avrebbe reso meglio l’idea della sua cattiveria e aggressività.
In generale un’ottima prova, ma sono convinto che tu possa ancora migliorare nonostante il buon livello già raggiunto.

Contest che centra pienamente il tema mensile – non solo con le voci vere e proprie dei personaggi, ma anche trattandole come pettegolezzi. Ahimè, se fosse solo questo il punto da giudicare probabilmente saresti il vincitore. Così non è.
Leggendo il tuo scritto si nota da subito un problema continuo relativo a genere e numero. Erri molto spesso a declinare i sostantivi e, oltre a qualche svista che appare frequentemente, sbagli quasi tutti i vocativi. Nonostante si capisca ciò che intendi, è un errore fastidioso che a volte non fa capire bene il contesto, cioè chi sia l’interlocutore – se il gruppo o il singolo. Esempio: “la sua storia è più lunga di quel che pensi Geol”. Altro punto che devi migliorare sono gli elenchi, soprattutto quello relativo ai personaggi presenti: descrivendoli così crei confusione siccome non ci sono appigli affinché il lettore colleghi determinate caratteristiche a un nome. Bisogna andarsi a rileggere il paragrafo mentre si va avanti per capire chi stia parlando. Cerca di inserire le descrizioni inframmezzando la narrazione, anziché prima come a formare una legenda.
L’altro punto debole è la credibilità del tuo contest. Non solo Lothar appare onnisciente, non solo sembra essere superiore agli ingenuotti con cui parla, ma questi ultimi credono anche a ogni parola che lui dica senza prove, senza fare domande. Un monologo parecchio lungo svoltosi in una locanda davanti a quattro altre persone mi sembra un poco eccessivo, per non parlare dell’uscita di scena. È stato con i compagni a lungo, a quanto dici all’inizio, e poi il nano scompare dopo aver parlato mezz’ora, senza aspettare una risposta. Uscita di scena teatrale, ma ben poco sensata; come d’altronde il finale del contest, la brama di sangue, priva di qualsiasi motivazione addotta.
In sostanza, sebbene fosse un contest valido, hai ancora molti spigoli da smussare.