Asgradel - Gioco di Ruolo Forum GDR Fantasy

A Sea of Gold and Blood

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view post Posted on 28/9/2015, 11:36
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Il paese della nostra nostalgia è invece il normale,
il decoroso, l'amabile, è la vita nella
sua seducente banalità.

( THOMAS MANN )

molto tempo prima
Hooglans, Collefosco.


Tutte le teste si chinarono di fronte al passaggio di quelli che molti di loro chiamavano Maestro e che forse non era altro che una millesima parte di un disegno divino, solo una pedina più importante delle altre sull'enorme scacchiera che era l'esistenza stessa. Pure, tutti loro avevano un'idea piuttosto chiara di cosa fosse in grado di fare quell'uomo e di quanto poche fossero le cose in grado di intimidirlo, di quanto poco vi fosse al mondo che lui non avesse scoperto o vissuto in qualche modo. Lo aveva dimostrato una prima volta guidandoli in un nuovo mondo da cui avevano fatto ritorno e poi riportandoli indietro quando il pericolo era divenuto eccessivo. Lo aveva confermato generando un sogno enorme all'interno del quale aveva messo a dormire il figlio, gravemente malato -e quel mondo si era chiamato Overworld e aveva generato eroi e debosciati in egual misura. Lo aveva affermato in maniera definitiva quando, con la morte del figlio, quel mondo era andato in frantumi e solo piccolissime schegge erano riuscite a salvarsi da quello sgretolarsi di idee, ricordi, il tutto mescolato in un caleidoscopio di immagini e situazioni. Il dolore lo aveva distrutto e allora lo avevano visto piangere sulla tomba del figlio e struggersi fin quasi a morirne, dimentico del fatto che a lui quel lusso non era concesso. Quel dolore però era servito, lo aveva lasciato spoglio di ogni paura e più che mai determinato a riprendersi ciò che aveva sempre considerato suo di diritto: la giusta vendetta per ciò che era stato costretto a patire. Gli Oblivion lo seguirono, formando un semicerchio alle sue spalle dopo il suo passaggio. Lui non ebbe bisogno di voltarsi, c'erano tutti. Nachrichter, l'anziano boia, con il suo sguardo trasparente e tante di quelle cicatrici che quasi non si riusciva a distinguerle dalle rughe. Yerma, la candida e dolce bellezza che non era mai stata né dolce né candida. Loras, il giovane rampollo che avrebbe dato tutto per la sua sola approvazione, abile con le menzogne quanto lo era nell'ottenere la simpatia di chiunque. Backlash, l'orfano strappato ad una fine orribile, un ribelle nato, con i suoi capelli lunghi ed il sorriso impenitente, con quei fuochi fatui negli occhi che sembravano vedere l'oltre -e talvolta ci riuscivano davvero. Balthazar, il barone decaduto, un uomo nato e cresciuto altrove, molto lontano da Theras, che si era unito a loro spinto solo dalla riconoscenza nei confronti di chi lo aveva riportato alla vita dopo una morte ingloriosa. Loray, il più giovane fra loro, l'unico che ancora non fosse stato messo alla prova -ma il suo tempo sarebbe venuto, anche troppo presto.
Narval si voltò a fronteggiarli, i capelli turchini svolazzanti e la solita aria imperturbabile ad atteggiarne il volto. Il sole si abbassava sull'orizzonte e su Collefosco calavano le ombre della sera, striate di arancio e di viola, opalescenze truculente sui volti di tutti loro.
« Come immagino saprete tutti, la situazione è grave. » Fece una pausa, voltandosi di tre quarti a osservare l'orizzonte, puntando lo sguardo a sud. « Nerocriso è vivo e vegeto. Non era un sogno, non ha mai fatto veramente parte dell'Overworld. Ha ingannato tutti, me compreso, ma è tardi per recriminare. Lui è qui, su Theras. E sta tornando a casa. » Tutti i presenti trattennero il fiato a quella notizia, ma nessuno osò parlare. Si erano aspettati grandi rivelazioni, era la prima volta da quasi dieci anni che Narval dava appuntamento a tutti loro nello stesso luogo, però non si sarebbero mai aspettati questo. « E c'è dell'altro » continuò il senzatempo, impietoso. « Sono venuto a conoscenza di una anomalia. Pare che ce ne sia uno nuovo. » Lo sguardo di tutti divenne interrogativo, ma più che fissare Narval, dirottarono la loro attenzione su Balthazar, che sembrava essere l'unico ad aver capito a cosa si riferisse il Maestro. Lui però si rifiutò di rispondere a quello sguardo interrogativo. Piuttosto, si rivolse a Narval.
« Vuoi dire che è già nato un nuovo φονιάς? » domandò, utilizzando il vocabolo che nell'Antico Theraniano serviva ad indicare i Figli di Armonia. Narval annuì, davanti allo sguardo sorpreso degli Oblivion.
« Il Grande Vecchio della Foresta mi ha mandato un messaggio. Pare che questa nascita sia la risposta a un'altra anomalia. L'anima di un oracolo assassinato a causa di una delle sue visioni, si è reincarnata in un bambino. »
« Chi ne è a conoscenza? » domandò con voce grave Nachrichter. Lui era il più anziano fra gli Oblivion e probabilmente l'uomo che avrebbe guidato quella caccia -se di una caccia si stava parlando. Narval nicchiò, sembrando a disagio.
« Nerocriso, non chiedermi come ci sia riuscito. E io l'ho riferito al Generale Inverno. »
« Non a Lorencillo? » domandò Balthazar, inarcando un sopracciglio.
« Lui lo scoprirà anche troppo presto, credimi. »
Su tutti loro calò un silenzio pesante, insieme a un'agitazione che illuminava gli sguardi dei più giovani -ansiosi di entrare in azione- e all'apprensione di quelli fra loro che avevano abbastanza anni alle spalle da aver avuto a che fare con uno dei Figli di Armonia.
« Qual è il piano? » chiese ancora Balthazar, interrompendo il silenzio e interpretando il pensiero di tutti.
Narval si strinse nelle spalle e il suo volto -anche se solo per un attimo- parve dimostrare tutte le sue molte primavere.
« Come ne siamo venuti a conoscenza noi, sarà accaduto anche ad altri. Saranno in molti a cercare il bambino, ognuno con uno scopo diverso. » Fece una pausa, sospirando. Sembrava non solo inquieto ma, per la prima volta, stanco. Balthazar rabbrividì: Narval non teneva minimamente alla salvezza di Theras. « Noi dovremo occuparci del Figlio di Armonia. Trovatelo. »


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A SEA OF GOLD AND BLOOD
trama e cronologia


Oblivion - i discepoli di narval
Narval, creatore dell'ormai disfatto Overworld, richiama a raccolta gli Oblivion, un gruppo di esseri una volta umani e ormai mutati dalla comunione del loro sangue con quello delle 88 Belve, mitologici mostri rinchiusi nell'Oneiron. Grazie ai buoni uffici di Amdir, il Grande Vecchio della Foresta, Narval viene a scoprire una storia nuova e inquietante: un oracolo sarebbe stato assassinato perché non rivelasse una sua visione che si sarebbe potuta avverare in uno con la rivelazione stessa, una rivelazione che avrebbe a che fare con un fantomatico 'Signore d'Alcrisia'. L'inconveniente è però la reincarnazione di questo oracolo in un bambino, orfano di madre, nativo della Roesfalda. Per compensare questa anomalia, sarebbe nato un nuovo Figlio di Armonia (vd. paragrafo dedicato). Interessato agli sviluppi della vicenda e preoccupato per quest'ultima comparsa, il senzatempo incarica i suoi Oblivion di trovare il Figlio di Armonia (o φονιάς, in Antico Theraniano).


φονιάς - i figli di armonia
Ritenuti dai più null'altro che una leggenda, i Figli di Armonia -o Uccisori- sarebbero nient'altro che esseri umani marchiati da Armonia, una sorta di semi-divinità che si è autonomamente preposta alla preservazione di un certo tipo di equilibrio all'interno del mondo che abita -per l'appunto, quello di Theras. Armonia non fa parte dei daimon, non possedendone né l'antichità né l'enorme potere. Si accontenta di sfruttare le sue capacità per generare dei figli, letteralmente infettando coloro che le sembrano più adatti allo scopo. In genere la nascita di un nuovo figlio è legata a quella che viene definita anomalia, ovvero una cosa che non sarebbe dovuta accadere e che invece ha finito per compiersi, dirottando il destino e generando un virtuale scompenso nell'equilibrio, tale da necessitare una compensazione. La reincarnazione dell'oracolo è stata registrata come una anomalia e dunque ha portato alla nascita di un nuovo uccisore.


Alcrisia - il mare d'oro
Una cosa inevitabile è che il vuoto di potere generi ambizioni spropositate. Dopo la caduta di Thengel Mandimartello e la scelta della sua unica erede, Imrahil, di seguire Laurens de Graaf nelle sue avventure piuttosto che accettare la reggenza di quella porzione dell'Alcrisia, nella regione è venuto a mancare un potere forte capace di intimorire i confinanti. A questa situazione già difficile da gestire, è andata aggiungendosi la vera e propria guerra civile che ha sconvolto l'Impero all'indomani della distruzione di Basiledra e della morte dei Lorch. Sebbene il regno sia risorto dalle proprie ceneri, il potere di Re Julien e del suo nuovo parlamento non è ancora tanto stabile da riuscire a governare le sue province più periferiche. Di questo si è interessato un signore di un borgo minore, da tutti conosciuto come il Merovingio, abile amministratore con alle spalle un passato più che onorevole nell'esercito. Accudito dai suoi due consiglieri, Davos Ducas e Petyr Devraath, e con l'aiuto più squisitamente marziale del suo capitano della guardia, Kerrigan la Rossa, nonché del noto capitano mercenario Horison (e della sua compagnia del teschio), il Merovingio ha deciso di sfruttare il caos e l'impotenza del potere centrale per sferrare un attacco su più fronti, deciso a riempire il vuoto lasciato da Thengel.


Ægis - l'egida di theras
Venuto a conoscenza delle mire del Merovingio -e soprattutto temendo che questi voglia impossessarsi dell'antica e mai doma città di Malombra, antica residenza del famigerato Visconte d'Ombra- Laurens de Graaf e i suoi accoliti si muovono per cercare di impedire il disastro. In realtà, da parte di Laurens c'è una ragione ulteriore per intraprendere quell'azione: ritiene infatti che sia Imrahil l'unica persona adatta a ricoprire il ruolo di erede di Thengel e dei suoi domini, avendone diritto per nascita e capacità. Mentre il resto dell'Ordine dell'Egida si muove per cercare di anticipare Horison, Laurens mantiene un rapporto privilegiato con Narval che, uccidendolo per permettergli di sopravvivere alla scomparsa dell'Overworld, gli permette di condurre una nuova esistenza sotto forma di ombra. Questo rapporto, tuttavia, non aiuta Laurens a ottenere una completa sincerità da Narval, il quale gli nasconde la reincarnazione dell'oracolo e gli fa credere che sia stato Nerocriso a chiedere al Generale Inverno di dissuadere il Merovingio dall'attaccare Malombra, quando invece è stato lui stesso.


Nerocriso - il visconte di malombra
Sopravvissuto alla distruzione dell'Overworld, Nerocriso è rimasto intrappolato in un limbo sospeso fra Theras e l'Oneiron. Solo con l'aiuto del suo fedele alfiere Lord Zeryon è riuscito ad abbandonare quella situazione di stasi per tornare a calcare la terra rossa dell'Alcrisia. Avvertito dal solito Zeryon delle mire del Merovingio su Malombra, quella che è a tutti gli effetti la sua città, Nerocriso si decide a tornarvi e nel farlo intrappola nella sua mente, quello che chiama il Regno del Buio, tutti gli uomini inviati -e dal Merovingio e da Laurens de Graaf- fino a che, ricongiungendosi al suo trono, non riottiene ogni stilla del suo potere (che lo stesso Narval non stenta a definire di molto superiore al proprio). Non si sa come Nerocriso sia venuto a conoscenza della storia dell'oracolo, ma sembra molto interessato e deciso a scoprire quale sia la predizione costata la vita all'uomo reincarnatosi in un bambino. Dunque, sarà suo particolare interesse cercarlo e fermarlo.


Hibernis - il generale inverno
Per natura colui che più di ogni altro dovrebbe essere avulso da questa storia. Hibernis, detto anche il Collezionista, è rimasto rinchiuso nel suo vecchio maniero nell'Ystfalda troppo a lungo per potersi interessare alle trame del Merovingio o alla sorte dell'Oracolo. D'altra parte, il suo ritorno al mondo, dettato da un violento desiderio di vendetta nei confronti di Zeno e dei sedicenti Corvi Leici, lo ha messo in contatto con Narval che -per quanto depauperato di una buona porzione delle sue capacità, è pur sempre in grado di venire a conoscenza dei dettagli degni di nota. Così, i due concludono un accordo: sarà Hibernis a occuparsi della ricerca dell'oracolo-bambino; in cambio, Narval gli cederà Phantasia, custode del ventitreesimo Arcano. Proprio per questo motivo, il Generale Inverno -deciso a prendere tempo e a non insospettire tutti gli inevitabili avversari che avrà di fronte (non ultimo proprio Nerocriso, appena rientrato a Malombra)- imporrà al Merovingio di ritirare il suo esercito dalla città del Visconte.

— ◊ —


Capitolo 0 (I) ~
Le viscere dell'Ombra ∙

Viktor von Falkenberg guida una spedizione nelle profondità della Cripta costruita da Nerocriso per racchiudere sé stesso e Lorelei, la Spada Nera dell'Overworld, nascondendosi al mondo. Dopo aver sconfitto il guardiano, un daeva del fuoco a nome Axel Heatfield, davanti agli occhi di Viktor si palesa Lorelei che racconta la sua storia e quella di Nerocriso, una storia di amore e sacrificio nata nell'Overworld e proseguita su Theras. Nel convulso finale, è Narval a tirare fuori Lorelei dalla Cripta come estraendola da uno scrigno, mandando in frantumi l'incantesimo di protezione di Nerocriso -cosa possibile perché se anche il potere di Nerocriso è più potente di quello di Narval, quest'ultimo ha un diritto esclusivo sulle creature generatesi all'interno della sua creazione, come Lorelei.

Capitolo 0 (II) ~
Alcrysia; il mare d'oro ∙

Voci sull'apparizione di un fantasma sconvolgono l'Alcrisia e Laurens de Graaf viaggia verso sud per indagare, deciso a venire a capo di quell'insolito mistero, preoccupato delle possibili trame nascoste dietro di esso. Il fantasma si scoprirà essere nient'altro che Imrahil, figlia di Thengel Mandimartello, che chiede l'aiuto di Laurens e degli altri convenuti per salvare suo padre e la sua gente dal pericolo costituito dai 'preti rossi'. Così Laurens incontra l'Ala Rossa nella persona di Fratello Martin e ne diviene alleato, conoscendo la potenza del Padre di Ferro -tale da sconvolgere la mente di Thengel, ormai del tutto incapace di regnare. Imrahil, piuttosto che prendere il posto del padre in qualità di lord alfiere del regno, decide di seguire il Kraken nelle sue peregrinazioni.

Prologo ~
Fra il giorno e la notte ∙

Mentre il Merovingio si prepara a dar seguito al suo piano di invasione, affidando il comando della parte militare al suo Capitano della Guardia, Kerrigan la Rossa, il Senzavolto e Laurens de Graaf si incontrano davanti alla tomba di quest'ultimo. Qui, il Senzavolto informa il Kraken delle intenzioni del Merovingio, entrambi decisi ad impedire che i suoi piani giungano a compimento ed entrambi consapevoli di avere con loro, all'interno dell'Ordine dell'Egida, l'unica persona che ha il diritto di prendere il posto di Thengel Mandimartello: Imrahil, la legittima erede.

I ~
L'ultimo orizzonte ∙

In un dialogo fra i due siniscalchi e consiglieri del Merovingio, viene presentato il personaggio del capitano mercenario Horison, amante di Kerrigan e condottiero della Compagnia del Teschio, temuta quanto eterogenea. Nel frattempo, i membri dell'Egida si muovono verso nord dall'Akeran, attraversando il Deserto dei See per raggiungere l'Alcrisia -guidati da un bedouin, Alake. Durante il viaggio, però, vengono sorpresi e attaccati da un gruppo di omuncoli legati all'ala rossa. Seppure con qualche difficoltà, Laurens e i suoi alleati riescono a emergere vittoriosi dallo scontro, dirigendosi quindi nel cuore della regione.

II ~
Vyande ∙

Ertasia, poco più che un villaggio posto a metà strada fra Casa della Spiga -la città del Merovingio- e Malombra -il primo vero obiettivo di quest'ultimo- si è arresa alle forze congiunte di Kerrigan e Horison. Subito dopo la caduta, i tre lord locali, Beaufort, Wilmore e Columna si recano da Horison prestando giuramento di fedeltà al Merovingio. Frattanto, Kerrigan e Horison vincono ancora una battaglia, procedendo verso Malombra a gran velocità, avvertiti però del prossimo intervento di Laurens de Graaf e della sua compagine, si stupiscono del fatto che l'Ordine si sia diviso, recandosi a Tarresa per acquistare beni di prima necessità da inviare a Lenosa, piccolo borgo devastato da questa nuova ondata di guerra. Lì, in mezzo al nulla, il Kraken pone la sua base operativa.

III ~
Vixerunt ∙

Lord Zeryon, ultimo alfiere rimasto fedele al suo vecchio signore scomparso da oltre cinquant'anni, si reca davanti a un idolo con le fattezze dell'antico e famigerato Visconte d'Ombra, trasmettendo al suo signore notizie sulla campagna aggressiva del Merovingio. Dopo la caduta di Ertasia, Desia e Lenosa (entrambi villaggi che dipendono da Malombra) risultano tagliate fuori dai rifornimenti. Lord Zeryon paventa l'arrivo dell'esercito di Horison davanti alle Mura di Malombra, ma il suo signore lo tranquillizza: andrà tutto bene, lui sta per tornare. Frattanto, nella calura e nella miseria di Lenosa, Laurens spiega finalmente come e perché sia morto: la morte di Atavael, il figlio di Narval, ha causato la distruzione dell'Overworld e di tutti i suoi abitanti, anche quelli che avevano trovato riparo al di fuori di quel piano racchiuso nell'Oneiron. Le due uniche eccezioni sono appunto Laurens e Lorelei -stando alle parole dello stesso Narval. Proprio quest'ultimo ha ucciso Laurens, permettendogli di mantenere un'esistenza di qualità di ombra su Theras, prima che fosse troppo tardi.

IV ~
Reditum ∙

Mentre il Senzavolto fa da guardia a Malombra, osservandone le mura dall'esterno, Laurens de Graaf, a Lenosa, si sveglia terrorizzato da un sogno estremamente vivido. Durante il sonno, infatti, a visto il ritorno a Malombra di una persona che non dovrebbe esistere -anzi, che forse non è mai davvero esistita. Almeno, questo secondo le parole di Narval, che tuttavia fino a quel momento si è sempre mostrato affidabile.

V ~
Manēs ∙

Corvobianco, inviato da Laurens, raggiunge Shaoran e Montu, unendosi alle difese di Malombra. Nello stesso tempo, Azzurra e Robert si ritrovano dall'altro lato dello schieramento, reclutati da Horison per penetrare a Malombra di soppiatto e distruggere un fantomatico artefatto che -come un novello Palladio- renderebbe la città imprendibile. Mentre il gruppo di difensori si incontra e si scontra con una setta di distruttori intervenuti per portare scompiglio e approfittare della situazione in città per le loro oscure ed ignote trame, Azzurra e Robert incontrano il Senzavolto e insieme a lui intraprendono un inconsapevole viaggio nel regno del buio che vedrà la sua fine quando Nerocriso Camposanto di Malombra, dopo oltre cinquant'anni, finalmente tornerà a sedersi sul trono che gli compete. Il risultato sarà l'esclusione di tutti gli estranei da Malombra e la riaffermazione del suo potere. Molto lontano, a Lenosa, Laurens spiega a Lorelei che non c'è davvero da preoccuparsi per i loro amici perché l'uomo che lei aveva tanto amato non è stato coinvolto nella scomparsa dell'Overworld semplicemente perché non era mai nato là. Vi si era rifugiato, per poi tornare su Theras insieme a lei. Lo stesso Nerocriso, secondo le informazioni date a Laurens da Narval, avrebbe ottenuto un favore personale dal Generale Inverno, inviato a dissuadere il Merovingio dalle sue mire su Malombra.

 
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